[Nonviolenza] Archivi. 297



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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Numero 297 del 2 aprile 2018

In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di marzo 2018 (parte prima)
2. Ekkehart Krippendorff
3. Giobbe Santabarbara: Una dichiarazione di voto
4. Rino Nardo Gezzi: Una dichiarazione di voto a sostegno di Mao Valpiana
5. Apprezzamento e sostegno alla candidatura al Parlamento di Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento
6. Berta Caceres
7. Mario Lodi
8. Epifanio Li Puma
9. Il 2 marzo del '45
10. Francesco Luigi Ferrari
11. Claudio Delincerti e Tommaso Stoccomo: Una dichiarazione di voto per Mao Valpiana e per la coalizione democratica ed antifascista
12. Gillo Dorfles
13. Ermanno Natieri e Spartaco Misoni: Una dichiarazione di voto
14. Augusto Masetti
15. Giordano Pratolongo
16. Ercole Chiolerio
17. Bernardo Castagneri
18. Giacomo Buranello
19. Teresa Gullace
20. Memmo Battiferri: L'inverno del nostro scontento (una dichiarazione di voto)
21. Votare
22. Benito D'Ippolito: Oggi
23. Severino Vardacampi: Il giorno dopo
24. "La Rosa rossa". A Viterbo un incontro di studio su Rosa Luxemburg
25. Paesaggio dopo la battaglia
26. Allineo alcuni fatti
27. Celebrata anche a Viterbo la prima Giornata nazionale in memoria dei Giusti dell'umanita'
28. Un collezionista
29. Questo 8 marzo di meditazione e di lotta
30. Evfrosinija Kersnovskaja
31. Auguri a Patrizia Caporossi
32. Auguri ad Asli Erdogan
33. Auguri a Karin Mensah
34. Auguri a Laura Montermini
35. Auguri ad Alba Sasso
36. Benito D'Ippolito: Ancora una lettera agli amici suoi di Toscana

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI MARZO 2018 (PARTE PRIMA)

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di marzo 2018.

2. EKKEHART KRIPPENDORFF

E' deceduto Ekkehart Krippendorff, politologo e peace-researcher.
Con gratitudine lo ricordiamo.

3. GIOBBE SANTABARBARA: UNA DICHIARAZIONE DI VOTO

Caro direttore,
mi chiedi di scrivere una dichiarazione di voto. E magari a me sarebbe piaciuto leggerne una con la tua firma, che non ho ancora trovato e dubito ormai che la scriverai. Comunque ecco la mia, per poco o nulla che conti.
*
Qualunque cosa se ne pensi, ed io ne penso tutto il male possibile, e' con la vigente legge elettorale che il 4 marzo si vota.
Felici i tragici tempi della nostra gioventu' arrabbiata, quando si votava col proporzionale, e con l'uno e qualcosa per cento e il quorum a Roma o Milano eleggevamo cinque o sei dei nostri in Parlamento, ed erano persone come Eliseo Milani, Lucio Magri e Luciana Castellina.
Adesso, nei tragici tempi della nostra arrabbiata vecchiaia, neppure le elezioni sono piu' una cosa seria; non sono una cosa seria, ma drammatica si'.
Per come la vedo io la questione si pone in questi termini: c'e' il rischio di una vittoria della destra reazionaria e golpista, della destra maschilista e razzista, della destra padronale e militarista; in una parola, e per dire le cose come stanno: della destra fascista.
Orbene, io sono antifascista.
Sono antifascista perche' credo nell'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani.
Sono antifascista perche' non dimentico i campi di sterminio, non dimentico i cinquanta milioni di morti della seconda guerra mondiale, non dimentico cosa e' il totalitarismo.
E i gulag? Sono la stessa cosa dei lager. I miei compagni di lotta sono il partito dei fucilati, non il partito dei fucilatori.
Sono antifascista per le ragioni di Rosa Luxemburg.
Sono antifascista per le ragioni di Virginia Woolf.
Sono antifascista per le ragioni di Simone Weil.
Sono antifascista per le ragioni di Hannah Arendt.
Sono antifascista per le ragioni di Simone de Beauvoir.
Sono antifascista per le ragioni di Vandana Shiva.
Sono antifascista per le ragioni di Gobetti e Gramsci, di Leone Ginzburg e di Aldo Capitini, di Danilo Dolci e di Primo Levi.
*
Per chi voto? Voto contro i fascisti, comunque si travestano.
Del resto non e' difficile riconoscerli.
Li riconosco dalla loro adorazione della violenza. Chi adora la violenza e' un fascista.
Li riconosco dalla loro adorazione del capo. Chi adora un capo e' un fascista.
Li riconosco dal loro turpiloquio. Chi usa il turpiloquio e' un fascista.
Li riconosco dal loro disprezzo per le leggi e le istituzioni democratiche, e per la democrazia stessa. Quel disprezzo e' fascista.
Li riconosco dal loro razzismo. Ogni razzista e' un fascista.
Li riconosco dal loro maschilismo. Il maschilismo e' la radice e il paradigma del fascismo.
*
Qualche esempio? Qualche esempio.
Un personaggio interdetto dai pubblici uffici perche' condannato per un grave reato capeggia una coalizione elettorale e pretende di decidere chi governera'. Dico: un personaggio interdetto dai pubblici uffici perche' condannato per un grave reato. Come e' possibile una simile follia? Come e' possibile che si faccia finta di niente di fronte a una simile enormita'?
Un giovinotto che ossessivamente da anni ed anni incita al razzismo e alla violenza nei confronti delle persone piu' deboli. Questa propaganda di odio non ha causato gia' troppe vittime? Il razzismo non e' piu' un crimine contro l'umanita'?
Un altro giovinotto che dinanzi alla tragedia dell'ecatombe nel Mediterraneo non trova di meglio che insultare chi si adopera per salvare vite umane. E poiche' alla tragedia si aggiunge la farsa, pretende addirittura di portare - anzi, inviare per e-mail - al Quirinale un elenco di ministri prima ancora del voto e ovviamente senza che il Presidente della Repubblica gli abbia dato l'incarico di formare il governo (ed ogni persona adulta sa che e' il Presidente della Repubblica che, ovviamente dopo le elezioni, decide a chi affidare l'incarico di formare il governo. Ma certi giovinotti solo perche' gia' una volta furono miracolati dal delirio degli ipnotizzati da un grottesco istrione, gia' si sentono presidenti del consiglio dei ministri e presidenti della repubblica, e magari anche re e imperatori, perche' no?
*
La legge elettorale e' quella che e'.
I partiti che non raggiungeranno il 3% sono tagliati fuori; capisco che i dirigenti e i militanti di un partitino o di un improvvisato cartello abbiano voglia di contarsi, ma i voti che chiedono sono sprecati poiche' non eleggeranno nessuno. E se sono voti antifascisti, sprecarli e' un folle regalo alla destra qualunquista, razzista e golpista.
Nella quota maggioritaria uninominale, poi, vince nel singolo collegio il candidato che prende piu' voti. E solo tre soggetti sono in grado di eleggere qualcuno nella quota maggioritaria uninominale (che elegge un terzo dell'intero parlamento): la destra berlusconiana e leghista, la destra grillina, la coalizione democratica ed antifascista di centrosinistra. Non altri. Folle e' stato l'errore di Leu e di Pap di porsi fuori e contro la coalizione democratica ed antifascista di centrosinistra: nessun candidato nella quota maggioritaria uninominale di Leu e di Pap ha la possibilita' di essere eletto. Saranno voti dispersi, ed essendo voti antifascisti, e' ancora un folle regalo alla destra qualunquista, razzista e golpista.
Resta la quota proporzionale con le liste bloccate. Ma poiche' non e' possibile il voto disgiunto, pena l'annullamento della scheda, ogni voto nel proporzionale alle liste antifasciste postesi fuori e contro la coalizione democratica ed antifascista di centrosinistra implica inevitabilmente contribuire a far eleggere un candidato di destra nel maggioritario uninominale, ed e' quindi ancora un folle regalo alla destra qualunquista, razzista e golpista.
La modestissima mia opinione e' che Leu e Pap dovessero far parte della coalizione democratica ed antifascista di centrosinistra. Hanno fatto una scelta diversa, so quali ne siano le ragioni, credo che sia stato un errore, un catastrofico errore.
*
Sono stato un militante, un dirigente, un funzionario di partito di un piccolo partito comunista antitotalitario che poi si suicido' e ne porto ancora il lutto. Penso oggi le stesse cose che pensavo allora, ero gia' un amico della nonviolenza, persuaso dagli anni Settanta che la lotta del movimento operaio e di tutti i movimenti di liberazione potesse vincere solo se sceglieva la nonviolenza. Le cose sono andate come sono andate. Penso ancora di avere ragione.
Sono un militante politico della sinistra italiana che dal secolo scorso non ha piu' un riferimento organizzativo, e la mia condizione e' la stessa di tante e tanti militanti del movimento delle oppresse e degli oppressi che sentono il bisogno di organizzarsi in un partito che rappresenti le istanze della classe dei produttori e dei diseredati, ma i partiti attuali tutto sono tranne che il partito come lo pensiamo noi: intellettuale collettivo, esperienza di democrazia e di solidarieta', movimento di liberazione dell'umanita'. Il mio programma politico fondamentale e' ancora quello della Ginestra di Leopardi, del Manifesto di Marx ed Engels, della Prima Internazionale, delle Tre ghinee di Virginia Woolf, ed anche di quanto di cio' si e' depositato nella Costituzione della Repubblica Italiana (e penso soprattutto al luminoso articolo 3 scritto da Lelio Basso), e della Dichiarazione universale dei diritti umani. Questo programma politico fondamentale nessuna lista mi sembra lo raccolga e lo rappresenti. Non importa, ancora una volta votero' per difendere la democrazia dall'assalto delle camicie nere, per difendere l'umanita' dalla catastrofe, per portare il mio contributo alla coalizione democratica ed antifascista, i cui partiti non mi rappresentano ma che e' l'unico argine al dilagare della barbarie razzista e squadrista.
Il 4 marzo voto contro il fascismo che torna. Senza illusioni. Per senso del dovere, della morale, della dignita'. Sono un antifascista.

4. RINO NARDO GEZZI: UNA DICHIARAZIONE DI VOTO A SOSTEGNO DI MAO VALPIANA

Votero' contro il fascismo, per la democrazia.
Votero' contro la guerra, per la pace e la liberazione dei popoli, per i diritti umani di tutti gli esseri umani e la difesa della biosfera.
Un voto socialista e libertario, ecologista e nonviolento, contro il militarismo, il razzismo e il maschilismo.
Un voto a sostegno di Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento, candidato nella lista "Insieme" della coalizione democratica ed antifascista.

5. APPREZZAMENTO E SOSTEGNO ALLA CANDIDATURA AL PARLAMENTO DI MAO VALPIANA, PRESIDENTE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Esprimiamo apprezzamento e sostegno alla candidatura al Parlamento di Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento.
Crediamo che per contrastare la destra militarista, razzista e maschilista sia opportuno che in Parlamento siedano persone impegnate per la pace, per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la difesa del mondo vivente; persone amiche della nonviolenza.
Come Mao Valpiana, candidato nella lista "Insieme" della coalizione democratica ed antifascista.
*
Un breve profilo di Mao Valpiana
Mao (Massimo) Valpiana e' una delle figure piu' belle e autorevoli della nonviolenza in Italia; e' nato nel 1955 a Verona dove vive e ha lavorato come assistente sociale e giornalista; fin da giovanissimo si e' impegnato nel Movimento Nonviolento (si e' diplomato con una tesi su "La nonviolenza come metodo innovativo di intervento nel sociale"); attualmente e' presidente del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa per la nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari ha partecipato tra l'altro nel 1972 alla campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazione della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e' stato segretario nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per "blocco ferroviario", e' stato assolto); e' inoltre membro del comitato scientifico e di garanzia della Fondazione Alexander Langer Stiftung; fa parte del Comitato per la difesa civile non armata e nonviolenta istituito presso L'Ufficio nazionale del servizio civile; e' socio onorario del Premio nazionale "Cultura della pace e della nonviolenza" della Citta' di Sansepolcro; ha fatto parte del Consiglio della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell'Obiezione di Coscienza); e' stato anche tra i promotori del "Verona Forum" (comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia per la pace da Trieste a Belgrado nel 1991; nel giugno 2005 ha promosso il digiuno di solidarieta' con Clementina Cantoni, la volontaria italiana rapita in Afghanistan e poi liberata. Con Michele Boato e Maria G. Di Rienzo ha promosso l'appello "Crisi politica. Cosa possiamo fare come donne e uomini ecologisti e amici della nonviolenza?" da cui e' scaturita l'assemblea di Bologna del 2 marzo 2008 e quindi il manifesto "Una rete di donne e uomini per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza". E' stato fondamentale ideatore, animatore e portavoce dell'"Arena di pace e disarmo" del 25 aprile 2014 e coordina la campagna "Un'altra Difesa e' possibile". Un suo profilo autobiografico e' nel n. 435 del 4 dicembre 2002 de "La nonviolenza e' in cammino"; una sua ampia intervista e' nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino" n. 255 del 27 ottobre 2007; un'altra ampia intervista e' in "Coi piedi per terra" n. 295 del 17 luglio 2010. Oltre ad innumerevoli scritti, pubblicati negli anni in molte riviste e in vari libri, ha curato due volumi dedicati ad Alexander Langer: Fare la pace, Cierre Edizioni, 2005, 2017; Una buona politica per riparare il mondo, Edizioni Legambiente, 2016. E' attualmente candidato dei Verdi nella lista "Insieme" per il Senato. Cura un blog personale: https://maovalpiana.wordpress.com/ e un blog sull'"Huffington Post": http://www.huffingtonpost.it/author/mao-valpiana/

6. BERTA CACERES

Il due marzo di due anni fa
veniva assassinata Berta Caceres.

Ma ogni donna e ogni uomo che respira
e lotta e condivide i sogni e il pane
e' Berta Caceres che ancora vive.

7. MARIO LODI

Il due marzo di quattro anni fa
ci lasciava il maestro Mario Lodi.

Il mondo intero era la sua scuola
insegnava la pace e la giustizia.

8. EPIFANIO LI PUMA

Il due marzo di settant'anni fa
a Petralia Soprana la mafia assassinava
il nostro compagno Epifanio Li Puma.

E' ancora nostra la lotta che fu sua.

9. IL 2 MARZO DEL '45

Il 2 marzo del '45
combattendo per la liberazione
di questo paese e dell'umanita'
morivano i partigiani
Gualtiero Calderoni, Mario Cotignola,
Francesco Guberti, Leonardo Pavirani,
Vasco Presentati, Giordano Senni.

Nessuno dimentichi
nessuno si arrenda.

10. FRANCESCO LUIGI FERRARI

Il 2 marzo del '33 a Parigi
moriva esule l'antifascista
Francesco Luigi Ferrari.

Non muore la sua speme e la sua lotta.

11. CLAUDIO DELINCERTI E TOMMASO STOCCOMO: UNA DICHIARAZIONE DI VOTO PER MAO VALPIANA E PER LA COALIZIONE DEMOCRATICA ED ANTIFASCISTA

La vigente insensata ed ignobile legge elettorale per le elezioni politiche e' solo falsamente semiproporzionale, in realta' e' ultramaggioritaria, e favorisce ipso facto la destra qualunquista, razzista e golpista.
Cosicche' le elezioni si decideranno nel confronto tra la destra qualunquista, razzista e golpista da un lato, e la coalizione democratica ed antifascista dall'altro.
*
La destra eversiva non e' mai stata tanto forte come oggi: presentandosi sia col volto leghista, sia con quello di un ricchissimo pregiudicato interdetto dai pubblici uffici, sia con quello grillino, punta a una vittoria i cui esiti possono essere terribili per le classi sfruttate ed oppresse, e per le persone piu' bisognose di aiuto ed esposte ad ogni arbitrio.
Occorreva che tutte le forze democratiche ed antifasciste si presentassero unite in un unico fronte; purtroppo alcuni irresponsabili narcisisti hanno fatto prevalere meschini interessi di carriera e di bottega, hanno anteposto al dovere morale e civile il risentimento e la vanita': quale scandalosa cecita'.
Per chi come noi ragiona dal punto di vista dell'umanita', per chi come noi si batte per i diritti umani di tutti gli esseri umani, l'unico voto possibile e' quello alla coalizione democratica ed antifascista.
*
Nella coalizione democratica ed antifascista, ed in particolare nella lista "Insieme" che ne fa parte (ed in cui sono candidate e candidati donne e uomini del piu' antico partito del movimento operaio, della coscienza ecologica e dell'impegno ambientalista, della mobilitazione dell'Italia civile che gia' due volte in passato sconfisse la destra eversiva), troviamo candidato Mao Valpiana, il presidente del Movimento Nonviolento.
A lui esprimiamo il nostro persuaso sostegno.
A lui e alla coalizione democratica ed antifascista.
Il 4 marzo votiamo contro la destra qualunquista, razzista e golpista.
Il 4 marzo votiamo per difendere la democrazia e i diritti umani di tutti gli esseri umani.

12. GILLO DORFLES

E' deceduto Gillo Dorfles, che ci insegno' a vedere.

13. ERMANNO NATIERI E SPARTACO MISONI: UNA DICHIARAZIONE DI VOTO

Si conclude una campagna elettorale orribile.
Segnata da violenze infami e da menzogne disgustose.
E' evidente il pericolo che le elezioni siano vinte dalle forze politiche razziste e schiaviste, guerrafondaie e maschiliste, dissolutrici della civile convivenza e devastatrici del mondo vivente.
E' evidente il dovere di adoperarsi perche' cio' non accada.
Dalla legge elettorale vigente, la pessima legge elettorale vigente, le destre sono fortemente avvantaggiate.
Occorreva che tutte le forze democratiche ed antifasciste si coalizzassero in un unico fronte. Invece alcuni segmenti hanno preferito isolarsi, incuranti del fatto che questa loro scelta inevitabilmente favoreggia la destra golpista.
Per chi come noi ritiene che il primo dovere sia salvare le vite, per chi come noi ritiene che solo la nonviolenza puo' sconfiggere la violenza, la scelta di voto del 4 marzo non puo' che essere quella di sostenere la coalizione democratica ed antifascista.

14. AUGUSTO MASETTI

Il 3 marzo 1966 moriva Augusto Masetti, anarchico, antimilitarista, perseguitato.

15. GIORDANO PRATOLONGO

Il 3 marzo 1953 moriva Giordano Pratolongo, militante comunista, partigiano, costituente.

16. ERCOLE CHIOLERIO

Il 3 marzo 1945 combattendo contro i nazifascisti moriva Ercole Chiolerio, partigiano.

17. BERNARDO CASTAGNERI

Il 3 marzo 1945 combattendo contro i nazifascisti moriva Bernardo Castagneri, partigiano.

18. GIACOMO BURANELLO

Il 3 marzo 1944 moriva Giacomo Buranello, militante comunista, partigiano, catturato dai fascisti resistette alla tortura e fu ucciso.

19. TERESA GULLACE

Il 3 marzo 1944 moriva Teresa Gullace, assassinata dai nazisti. E' ispirato a lei il personaggio interpretato da Anna Magnani in "Roma citta' aperta".

20. MEMMO BATTIFERRI: L'INVERNO DEL NOSTRO SCONTENTO (UNA DICHIARAZIONE DI VOTO)

Sono un vecchio militante politico comunista antitotalitario (ne esistono e ne sono sempre esistiti, i lager di Hitler e i gulag di Stalin ne erano colmi).
E sono anche un vecchio amico della nonviolenza (ho vissuto da militante negli anni Settanta, so a cosa porta l'adorazione della violenza, ho visto il sangue per le strade).
E sono anche uno di quei poveri vecchierelli che ancora portano il lutto della rottura della Prima Internazionale.
E' dal secolo scorso che alle elezioni non trovo liste che rappresentino cio' che penso e cio' che sono. Voto per senso del dovere con lo scopo di usare anche lo strumento del voto per contrastare gli sfruttatori e i fascisti. Senza farmi alcuna illusione. Non sono di quelli il cui impegno politico culmina o si esaurisce nel depositare una scheda nell'urna. Ma non sono neppure di quelli che non colgono la differenza tra un ordinamento giuridico democratico e una dittatura. Come si dice, voglio votare in difesa della democrazia tutti i giorni feriali e due volte nei giorni festivi.
*
In queste elezioni occorreva che tutte le forze democratiche si presentassero insieme in un'unica coalizione democratica ed antifascista. Chiunque abbia un minimo di esperienza di impegno politico ed abbia riflettuto sul perverso meccanismo della legge elettorale vigente lo sa.
Ma ho l'impressione che ad eccezione di un ridottissimo numero di addetti ai lavori, ben pochi abbiano capito come funziona la vigente legge elettorale, una legge che trovo obbrobriosa.
Viene presentata come una legge per un terzo maggioritaria e per due terzi proporzionale. Ma non e' affatto cosi': e' una legge ultramaggioritaria dagli effetti sciagurati, che favoreggia la destra qualunquista, razzista e golpista. E valga il vero.
*
Primo: la soglia del 3%. Ad eccezione di tre o quattro raggruppamenti politici maggiori, nessuno dei partiti e partitini che si presentano da soli (ovvero non coalizzati con altre forze politiche) puo' essere sicuro di superarla, e non superandola quei voti sono gettati nel nulla (viceversa, anche i piu' minuscoli partiti e movimenti presenti in una coalizione comunque portano alla coalizione i loro voti anche se non raggiungono la soglia di sbarramento, e quindi i loro voti non sono sprecati). Getto' nel nulla i voti ottenuti la "Sinistra arcobaleno" nel 2008; getto' nel nulla i voti ottenuti "Rivoluzione civile" nel 2013; quanti voti democratici e di sinistra sarano gettati nel nulla questo 4 marzo?
Era necessario che tutte le forze democratiche si presentassero insieme in un'unica coalizione antifascista. Chi ha deciso di presentarsi da solo ha fatto una scelta politica di una stoltezza piramidale.
Ogni voto di sinistra gettato nel nulla, ogni voto sottratto alla coalizione democratica ed antifascista e' un folle e scellerato regalo alla destra eversiva e razzista.
*
Secondo: la quota maggioritaria. E' evidente che solo tre schieramenti possono riuscire ad eleggere parlamentari nella quota maggioritaria: la destra berlusconiana e salviniana, la destra grillina, o la coalizione democratica ed antifascista. Ogni voto democratico e di sinistra sottratto alla coalizone democratica ed antifascista avvantaggia la destra eversiva e razzista.
Era necessario che tutte le forze democratiche si presentassero insieme in un'unica coalizione antifascista. Chi ha deciso di presentarsi da solo ha fatto una scelta politica di una stoltezza piramidale.
Ogni voto di sinistra gettato nel nulla, ogni voto sottratto alla coalizione democratica ed antifascista e' un folle e scellerato regalo alla destra eversiva e razzista.
*
Terzo: la trappola della quota proporzionale. I voti alle forze politiche democratiche postesi fuori e contro la coalizione democratica ed antifascista avranno come effetto nella generalita' dei casi di non eleggere nessuno neppure nella quota proporzionale, e pertanto contribuiranno unicamente a favoreggiare la destra eversiva e razzista; nei pochissimi casi in cui quelle liste postesi fuori e contro la coalizione democratica ed antifascista eleggeranno un candidato nella quota proporzionale, per potervi riuscire lo faranno verosimilmente al prezzo di contribuire a far eleggere contemporaneamente nello stesso collegio anche un candidato della destra eversiva e razzista nella quota maggioritaria, anziche' uno della coalizione democratica ed antifascista: cosicche' nella quasi totalita' dei casi l'esito sara' di aver soltanto robustamente avvantaggiato la destra eversiva e razzista; e nei casi restanti (l'uno su cento o giu' di li') l'esito sara' di aver si' eletto un proprio parlamentare nel proporzionale, ma solo alla condizione di aver contribuito in misura decisiva a far eleggere in quel collegio anche un parlamentare della destra razzista ed eversiva. In nessun caso quindi un voto alle liste postesi fuori e contro la coalizione antifascista avra' un esito utile alla lotta contro le ingiustizie e le violenze; e nella generalita' dei casi avra' un esito totalmente negativo di effettuale favoreggiamento della destra razzista e golpista.
Era necessario che tutte le forze democratiche si presentassero insieme in un'unica coalizione antifascista. Chi ha deciso di presentarsi da solo ha fatto una scelta politica di una stoltezza piramidale.
Ogni voto di sinistra gettato nel nulla, ogni voto sottratto alla coalizione democratica ed antifascista e' un folle e scellerato regalo alla destra eversiva e razzista.
*
Cosa ne concludo?
Semplicemente che era necessario che tutte le forze democratiche si presentassero insieme in un'unica coalizione antifascista. Chi ha deciso di presentarsi da solo ha fatto una scelta politica di una stoltezza piramidale.
Ogni voto di sinistra gettato nel nulla, ogni voto sottratto alla coalizione democratica ed antifascista e' un folle e sciagurato regalo alla destra eversiva e razzista.
*
Cosi' aspro, e neanche un'elegante citazione conclusiva?
Sia, e sia solenne, e desolata: come scriveva Marx nella chiusa della Critica del programma di Gotha, "dixi et salvavi animam meam".

21. VOTARE

Votare contro la guerra e tutte le uccisioni.
Votare contro il razzismo e tutte le persecuzioni.
Votare contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Votare per la pace.
Votare per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Votare per la difesa del mondo vivente.
Scegliere la nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

22. BENITO D'IPPOLITO: OGGI

Tra democrazia e dittatura, lorsignori
mi compatiranno, preferisco
la democrazia.

Appartengo da sempre al partito
dei fucilati.

In queste elezioni so bene
che puo' vincere una destra golpista
che si presenti col volto del giovane Quex
del pupillo insipiente di un vecchio istrione
del padrone interdetto dai pubblici uffici.

Non voglio che vincano gli epigoni
dell'ordine ariano.

Votero' quindi per contrastare
la destra eversiva arrembante.

Votero' per la coalizione
democratica ed antifascista.

Ne' perdonero' la sciocchezza
di chi votera' per le liste
che non raggiungeranno il tre per cento
dei voti: quei voti
saranno gettati nel nulla
e quindi saranno un aiuto
ai fascisti.

Ne' perdonero' la sciocchezza
di chi votera' per una lista
di prominenti contemplatori del proprio ombelico
per astio avversi alla coalizione antifascista
che per un paio di miseri seggi
contribuiscono irresponsabilmente
a favoreggiare la destra eversiva.

Reggere l'urto occorre
e l'unico modo e' l'unita'
di tutte le forze antifasciste.

Andra' il mio voto alla coalizione
democratica ed antifascista.

23. SEVERINO VARDACAMPI: IL GIORNO DOPO

Mentre scrivo queste righe e' ancora in corso lo scrutinio delle schede elettorali e quindi non sono stati ancora attribuiti i seggi parlamentari.
Ma alcune cose sembrano gia' chiare.
*
1. Degli aventi diritto hanno votato i tre quarti; di questi due su tre hanno votato per la destra qualunquista, razzista, golpista.
*
2. La coalizione di estrema destra che si e' caratterizzata per una forsennata propaganda razzista ha la maggioranza relativa; e potrebbe agevolmente avere la maggioranza assoluta alleandosi con l'altra forza di estrema destra che e' risultata essere il partito piu' votato.
*
3. Per cercare di contrastare questo esito occorreva che tutto il fronte antitotalitario si presentasse unito in un'unica coalizione democratica ed antifascista; non averlo fatto ha favoreggiato la vittoria della destra eversiva in molti collegi che potevano esserle efficacemente contesi.
*
4. Il risultato del voto ovviamente riflette i mutamenti sociali avvenuti nel nostro paese: tanta parte dei cittadini - e soprattutto la popolazione giovane - e' ormai da decenni ridotta a una plebe di consumatori estromessa per la quasi totalita' del suo tempo di vita dal ciclo produttivo; l'occupazione si fa sempre piu' scarsa e schiavista, e ad essa il comando padronale regionale e transnazionale adibisce una forza-lavoro sempre piu' vessata e ricattata, ad una parte crescente della quale e' negato finanche il diritto di voto e la possibilita' quindi di avere una rappresentanza nei luoghi in cui si fanno le leggi e si amministra la cosa pubblica (ovvero il pieno accesso alle istituzioni che costituiscono il potere legale, l'opposizione giurisdizionale e tanta parte dell'effettuale contrasto democratico al dilagare della dittatura eslege del capitale).
*
5. Il risultato del voto ovviamente riflette anche il dispiegarsi del dominio della tecnica sull'umanita': con l'abbrutimento e fin l'annichilimento delle facolta' cognitive e della capacita' di riflessione morale e quindi di giudizio critico e quindi di azione autonoma; con la riduzione dell'umanita' a meccanismo di un apparato che la riduce a merce, a cosa, a nulla.
*
6. La manipolazione e la narcosi hanno toccato in queste elezioni punte estreme. La propaganda hitleriana e' stata egemone; giovinotti di flagrante egoismo e stupidita', tronfia e brutale ignoranza ed esibita vocazione totalitaria cui nessuno affiderebbe un condominio hanno ricevuto un consenso popolare enorme; un pregiudicato interdetto dai pubblici uffici ha imperversato nel vilissimo complice ossequio di pressoche' tutti i mezzi d'informazione e di pressoche' tutti i soggetti politici; tecniche pubblicitarie hanno imposto prodotti seriali a una platea consumista asservita alla societa' dello spettacolo. Pressoche' nessuno di chi ha avuto voce pubblica ha proposto alla riflessione l'analisi concreta della situazione concreta; pressoche' nessuno di chi ha avuto voce pubblica ha denunciato la strutturale violenza e la dinamica totalitaria ed apocalittica dei vigenti rapporti di produzione e di proprieta'; pressoche' nessuno di chi ha avuto voce pubblica ha proposto il fine della liberazione delle oppresse e degli oppressi da un sistema di dominio che distrugge ad un tempo umanita' e natura.
*
7. Ci attende un tempo oscuro, e compiti gravosi e ineludibili.
Difendere la costituzione democratica ed antifascista del nostro paese.
Difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Difendere il mondo vivente, casa comune dell'umanita' .
Opporci alla guerra e a tutte le uccisioni.
Opporci al razzismo e a tutte le persecuzioni.
Opporci al maschilismo e a tutte le oppressioni.
Riproporre il fine della piena occupazione e della protezione sociale universale.
Riproporre il diritto di tutte e tutti alla casa, alla salute e all'assistenza, allo studio e al sapere, al lavoro e al riposo, a una vita degna e solidale, alla sicurezza e al benessere, alla condivisione dei beni e del bene.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Da ciascuno secondo le sue capacita', a ciascuno secondo i suoi bisogni.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta nonviolenta per la liberazione comune dell'umanita' intera.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

24. "LA ROSA ROSSA". A VITERBO UN INCONTRO DI STUDIO SU ROSA LUXEMBURG

Ricorrendo l'anniversario della nascita, si e' svolto lunedi' 5 marzo 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sulla figura, il pensiero, l'azione e l'opera di Rosa Luxemburg (Zamosc, 5 marzo 1871 - Berlino, 15 gennaio 1919), l'illustre pensatrice e militante per la liberazione dell'umanita', che per la sua luminosa lotta fu perseguitata e infine assassinata.
*
Una breve notizia su Rosa Luxemburg
Rosa Luxemburg, 1871-1919, e' una delle piu' limpide figure del movimento dei lavoratori e dell'impegno contro la guerra e contro l'autoritarismo. Assassinata, il suo cadavere fu gettato in un canale e ritrovato solo mesi dopo; ci sono due epitaffi per lei scritti da Bertolt Brecht, che suonano cosi': Epitaffio (1919): "Ora e' sparita anche la Rosa rossa, / non si sa dov'e' sepolta. / Siccome ai poveri ha detto la verita' / i ricchi l'hanno spedita nell'aldila'"; Epitaffio per Rosa Luxemburg (1948): "Qui giace sepolta / Rosa Luxemburg / Un'ebrea polacca / Che combatte' in difesa dei lavoratori tedeschi, / Uccisa / Dagli oppressori tedeschi. Oppressi, / Seppellite la vostra discordia". Opere di Rosa Luxemburg: segnaliamo almeno due fondamentali raccolte di scritti in italiano: Scritti scelti, Einaudi, Torino 1975, 1976; Scritti politici, Editori Riuniti, Roma 1967, 1976 (con una ampia, fondamentale introduzione di Lelio Basso). Tra le opere su Rosa Luxemburg: Lelio Basso (a cura di), Per conoscere Rosa Luxemburg, Mondadori, Milano 1977; Paul Froelich, Rosa Luxemburg, Rizzoli, Milano 1987; P. J. Nettl, Rosa Luxemburg, Il Saggiatore, Milano 1970; Daniel Guerin, Rosa Luxemburg e la spontaneita' rivoluzionaria, Mursia, Milano 1974; AA. VV., Rosa Luxemburg e lo sviluppo del pensiero marxista, Mazzotta, Milano 1977.
*
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni testi luxemburghiani e del suo maggior studioso italiano, Lelio Basso, a sua volta una delle figure piu' illustri della vita civile italiana e dell'impegno per i diritti e la liberazione dei popoli, l'autore del fondamentale articolo 3 della Costituzione italiana.
*
Si e' naturalmente anche riflettuto sull'esito disastroso delle elezioni politiche svoltesi ieri, con la tragica e ignobile vittoria della destra qualunquista, razzista e golpista; e' stata quindi evidenziata la necessita' di un ancor piu' intenso impegno nonviolento per la pace e i diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa della democrazia e della Costituzione della Repubblica italiana, democratica ed antifascista.
*
Nel ricordo di Rosa Luxemburg proseguiamo nella lotta nonviolenta contro tutte le violenze.
Contro la guerra e tutte le uccisioni.
Contro il razzismo e tutte le persecuzioni.
Contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
In difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
In difesa dell'intero mondo vivente, casa comune dell'umanita'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Da ciascuno secondo le sue capacita', a ciascuno secondo i suoi bisogni.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

25. PAESAGGIO DOPO LA BATTAGLIA

Ora le truppe rastrellano i negri per le strade
sul posto fucilano gli schiavi fuggitivi

Ora il guerriero torna a casa ebbro
di maschia vittoria
si sfila la cintura ed esercita il potere
del pater familias

Ora la patria e' pronta finalmente
all'arrivo dei treni in orario
all'albero della cuccagna
alle nuove conquiste d'oltremare
all'ordine nuovo che durera' mill'anni

Dalle urne rovesciate sono usciti
oracoli infausti che annunciano il ritorno
degli dei assetati di sangue
il trionfo
del partito del filo spinato

Non dormire in casa stanotte
impara a memoria quello che ti e' caro
hanno gia' bruciato tutti i libri
hanno chiuso le porte della citta'
ad ogni varco intima un armigero
di dire la parola scibboletto

Silenti fantasmi stanno sull'attenti
rigidi come pali sulla piazza dell'appello
poi si mettono in marcia verso luoghi lontani
come le nuvole fumo nel vento
cenere e grandine polvere e sale

Sui muri manifesti col volto ridanciano
di vecchi istrioni di giovinastri algidi
ripetono motti decrepiti e lustri
si arruolano guardiani e caporali
pronti a credere obbedire combattere
al cenno di un duce al fischio di un cane

In questa palude
s'inabissa l'umanita'.

Ma non concludere questi disperati versi
senza dire una parola buona:
che nessuno si arrenda, che nessuno
si perda d'animo, la lotta
continua. La nonviolenza
e' in cammino. Finche' tu resisti
non ha ancora vinto il fascismo.

Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

26. ALLINEO ALCUNI FATTI

Allineo alcuni fatti.
Un senegalese assassinato a Firenze.
Una nuova strage di migranti nel Mediterraneo.
Domenica il trionfo elettorale della destra razzista.

Sto soltanto allineando alcuni fatti.
Da se' talvolta parlano le cose.

Ogni essere umano e' un essere umano.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Abolire le guerre e le armi.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Solo la nonviolenza puo' salvarci.

27. CELEBRATA ANCHE A VITERBO LA PRIMA GIORNATA NAZIONALE IN MEMORIA DEI GIUSTI DELL'UMANITA'

Anche a Viterbo martedi' 6 marzo 2018 presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" e' stata celebrata la prima Giornata nazionale in memoria dei Giusti dell'umanita'.
Nel ricordo delle persone che si batterono per salvare le vittime della Shoah, e' stato riaffermato il dovere di adoperarsi qui e ovunque, ancora e sempre, in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Siamo una sola umanita', in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
L'incontro si e' aperto con un minuto di silenzio.
E' stato poi letto il messaggio del Presidente della Repubblica per questa Giornata (messaggio che si allega in calce).
E' stato quindi espresso un vivo ringraziamento all'associazione "Gariwo - la foresta dei Giusti", promotrice della proposta accolta dal Parlamento Europeo e successivamente dal Parlamento italiano di istituire questa Giornata in cui la memoria si fa impegno, il pensiero si fa azione: azione nonviolenta in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Nel corso dell'incontro sono stati letti alcuni testi di Hannah Arendt e di Primo Levi.
L'incontro e' stato concluso dal responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini.
*
Alle persone partecipanti all'incontro e' stato fatto dono di due pubblicazioni: una raccolta di testi di Primo Levi (Per un accostamento alle opere e alla testimonianza di Primo Levi, Edizioni del Centro di ricerca per la pace, Viterbo 1990), e un'edizione della "Querela Pacis" di Erasmo da Rotterdam (Il lamento della pace, Multimage, Firenze 2002).
*
Testo del messaggio del Presidente della Repubblica...

28. UN COLLEZIONISTA

Non ho il telefonino ne' la televisione
quello che so lo vedo per le strade
giro a piedi per le periferie
per le campagne intorno ai cantieri
nei luoghi abbandonati e le stazioni
sento le chiacchiere di chi nessuno ascolta
vedo le cose che vedono tutti
e che nessuno vede
a modo mio sono un collezionista
di cose che succedono per caso
e ci ragiono sopra e mi allontano
senza fretta senza una parola
come se fossi cieco e sordo e indifferente
come se non ci fossi o fossi un niente
non voglio che mi buchino la schena.

Succede per caso che a Firenze un italiano
spari ed uccida un senegalese
e non invece che un senegalese
spari ed uccida a Firenze un italiano?
Io non lo credo.

Succede per caso che un marito uccida
la moglie
e non invece una moglie il marito?
Io non lo credo.

Succede per caso che sul ciglio delle vie
corpi di donne e ragazzine siano in vendita
al mercato delle schiave per gli automobilisti in fregola?
Io non lo credo.

Succede per caso che i fascisti vincano
in questo luogo ed in questo momento
le elezioni
e non invece che alle elezioni
l'umanita' sconfigga odio e fascisti?
Io non lo credo.

E succede per caso che ogni giorno i ricchi
piu' ricchi diventino succhiando il sangue ai poveri
e non invece che finalmente i poveri
esproprino gli espropriatori e condividano
fra tutti gli esseri umani i beni e il bene?
Per la mia barba io proprio non lo credo
e non lo accetto io credo fermamente
che tutte le persone siano eguali
ch'abbiano tutte gli stessi diritti.

Succede per caso quello che succede
e sembra proprio che succeda per caso?
Io non lo credo gnaffe non lo credo.

Si vede proprio che sono comunista
e certo non faro' una bella fine.

29. QUESTO 8 MARZO DI MEDITAZIONE E DI LOTTA

Sono un uomo che dagli anni '70 del secolo scorso si e' posto all'ascolto e alla scuola del movimento di liberazione delle donne.
*
So che nel XX secolo, in cui alla fine dei miei giorni avro' comunque vissuto la maggiore e miglior parte della mia vita, sono state donne le persone che hanno pensato i pensieri decisivi per l'umanita', che hanno formulato per tutte e tutti i compiti dell'ora, che hanno detto le verita' necessarie. So che sara' solo grazie al pensiero e al movimento di liberazione delle donne che l'umanita' potra' impedire la catastrofe bellica ed ecologica alla quale il potere totalitario maschile ci sta trascinando.
Credo che Rosa Luxemburg e Hannah Arendt, Simone Weil e Virginia Woolf, siano non solo tra le massime pensatrici dell'intera umanita' del XX secolo, ma che sulla guerra e sul razzismo, sulla violenza del capitale e del totalitarismo, sulla violenza patriarcale e maschilista - che e' la prima radice e il primo modello di ogni violenza che lacera e opprime l'umanita' - abbiano scritto le cose decisive che ogni essere umano convocano alla presa di coscienza e all'azione nonviolenta.
Ma non solo singole donne geniali, ma lo storico movimento di liberazione delle donne nella preziosa pluralita' dei suoi volti, delle sue voci, delle sue esperienze, ha risvegliato ed educato ogni persona di volonta' buona alla lotta necessaria per il bene comune, a contrastare il veleno fascista che la barbarie maschilista sparge nel mondo e nelle menti, a sconfiggere l'ideologia e la prassi che da tempi immemorabili spacca in due l'umanita' ed impone la logica e il comando della gerarchia, della diseguaglianza di diritti, dell'oppressione schiavista e rapinatrice, militarista e mafiosa.
*
L'8 marzo per me e' un giorno di meditazione e di lotta, e sono grato alle donne che accogliendo l'appello di "Non una di meno" anche a Viterbo renderanno visibile il significato e il fine di questa giornata cosi' come Clara Zetkin la penso' e la propose al movimento delle oppresse e degli oppressi in lotta per la liberazione dell'umanita' da ogni violenza, da ogni ingiustizia, da ogni oppressione, da ogni menzogna.
Ed a maggior ragione dopo il voto del 4 marzo, in cui il trionfo della manipolazione, della narcosi e dell'alienazione ha portato alla vittoria la piu' squallida destra militarista, razzista e maschilista, la giornata dell'8 marzo quest'anno illumina ancor piu' le nostre coscienze e ci convoca alla resistenza nonviolenta, all'antifascismo integrale concreto e coerente che a tutte le violenze si oppone, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente casa comune dell'umanita'.
*
Ebbi a scrivere anni fa alcune parole ripetendo le quali vorrei concludere questa dichiarazione di gratitudine che non si estingue.
"Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che vi e' una sola umanita', composta di persone tutte differenti le une dalle altre e tutte eguali in diritti.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che sfera personale e sfera politica non sono separate da un abisso: sempre siamo esseri umani.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza del partire da se'.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza dell'incontro con l'altro.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che e' la nascita, l'esperienza e la categoria che fonda l'umana convivenza, l'umano sapere.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che la pluralita', e quindi la relazione, e' la modalita' di esistenza propria dell'umanita'.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che i corpi contano, che noi siamo i nostro corpi.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che ogni forma di autoritarismo, ogni forma di militarismo, ogni forma di dogmatismo reca gia' la negazione dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che la prima radice dell'organizzazione sociale e della trama relazionale violenta e' nel maschilismo e nel patriarcato.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che solo la nonviolenza contrasta la violenza, che solo il bene vince il male, che solo l'amore si oppone alla morte, che solo l'ascolto consente la parola.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che compito comune e' generare e proteggere la vita, prendersi cura delle persone e del mondo per amore delle persone e del mondo.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che compito comune e' opporsi ad ogni oppressione, ad ogni sfruttamento, ad ogni ingiustizia, ad ogni umiliazione, ad ogni denegazione di umanita', ad ogni devastazione della biosfera.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che solo l'arte della compassione fonda la lotta di liberazione.
Il femminismo che e' il massimo inveramento storico della nonviolenza.
Il femminismo che e' la corrente calda della nonviolenza.
Il femminismo che e' il cuore pulsante del movimento di autocoscienza e di liberazione dell'umanita'.
E diciamo femminismo e sappiamo che dovremmo dire femminismi, che dovremmo dire pensiero delle donne e movimenti delle donne.
Ma diciamo femminismo e pensiamo a una tradizione che lega infinite donne che hanno praticato l'etica della responsabilita' e della liberazione, da Saffo a Vandana Shiva, da Simone Weil a Virginia Woolf, da Edith Stein a Milena Jesenska, da Etty Hillesum a Ginetta Sagan, da Rosa Luxemburg ad Hannah Arendt, da Germaine Tillion ad Anna Politkovskaja, da Simone de Beauvoir a Franca Ongaro Basaglia, da Olympe de Gouges a Luce Fabbri.
Dal femminismo molti doni tutte e tutti abbiamo ricevuto.
In questo otto marzo di ascolto, di memoria, di lotta, diciamo anche la nostra gratitudine".

30. EVFROSINIJA KERSNOVSKAJA

L'8 marzo 1994 moriva Evfrosinija Kersnovskaja, deportata in gulag, testimone, scrittrice.

31. AUGURI A PATRIZIA CAPOROSSI

Auguri di buon compleanno a Patrizia Caporossi, storica, filosofa, scrittrice.

32. AUGURI AD ASLI ERDOGAN

Auguri di buon compleanno ad Asli Erdogan, scrittrice, giornalista ed attivista per i diritti umani.

33. AUGURI A KARIN MENSAH

Auguri di buon compleanno a Karin Mensah, musicista e docente.

34. AUGURI A LAURA MONTERMINI

Auguri di buon compleanno a Laura Montermini, scienziata.

35. AUGURI AD ALBA SASSO

Auguri di buon compleanno ad Alba Sasso, docente, parlamentare, intellettuale e militante per il bene comune dell'umanita'.

36. BENITO D'IPPOLITO: ANCORA UNA LETTERA AGLI AMICI SUOI DI TOSCANA

I. Il sangue sul ponte

Nella civile citta' di Firenze
culla della lingua e patria delle arti
lo scorso lunedi' cinque di marzo
ancora un uomo e' stato assassinato
si chiamava Idy Diene.

Sua moglie era la vedova
di Samb Modou che insieme a Diop Mor
fu assassinato dai colpi di un fascista
nella stessa citta' di Firenze
il tredici dicembre di sette anni fa.

Nella civile citta' di Firenze
in questo antico paese dalla buffa forma
di uno stivale col tacco
indigeni scendono armati per strada
e sparano a persone innocenti
rubano loro la luce dei giorni
strappano loro il battito del cuore.

Come tutte le notti catafratti
nelle loro scatole di gomma e metallo
lupi perlustrano le vie alla caccia
di giovani donne schiave
per farne preda per farne stupro e scempio
in questo antico paese
in queste civili citta'.

Il giorno prima di quest'ultimo assassinio
le truppe dell'apartheid
vincevano le elezioni
dopo anni ed anni di propagazione
dell'odio razzista a reti unificate
nell'indifferenza e con la complicita'
di chi ha dimenticato di essere
un essere umano
ipnotizzato dagli alala'
dal rimbombo del passo dell'oca sul selciato.

Chi arma le mani degli assassini?
Non vi e' una persona che lo ignori.

*

II. La madre

Non si sono accorti i razzisti
che l'Italia di cui vanno blaterando
non esiste e non e' mai esistita
se non nei deliri di Interlandi
e di Preziosi e dei loro compari.

L'Italia non ha una cultura ma mille
e' etrusca e romana e greca
e' araba e normanna e bizantina
e longobarda e ladina e albanese
e a dirla in una sola
parola e' sempre stata
meticcia
non avrebbe cosi' tanti monumenti
se non fosse il luogo di tutti gli incontri
se non fosse lo specchio del mondo
la casa comune dell'umanita' intera.

E se volessimo risalire piu' indietro
fino alle origini dell'umanita'
ogni essere umano sa di essere
un discendente di progenitori
africani.

E' l'Africa la madre comune
dell'umanita' tutta
qualcuno lo dica ai giovinotti
razzisti che hanno vinto le elezioni.

Cosi' s'adempie nei fatti la profezia
di ogni umanesimo il sogno
di ogni movimento di liberazione
l'umanita'
si scopre una e chi ancora
si attarda ad erigere muri
ad armare frontiere
a promuovere guerre
e' innanzitutto un povero stolto
febbricitante
e bisognoso di essere curato.

*

III. Siamo tutte e tutti senegalesi

Eppure ancora infuria la violenza
razzista e giunge al punto di portare
al potere in Italia e in Europa
i mostri razzisti epigoni ed eredi
dell'ordine ariano dei campi di sterminio.

E quindi ancora e ancora e' da condurre
la lotta dell'umanita' che si sa umana
contro la guerra e tutte le uccisioni
contro il razzismo e tutte le persecuzioni
e contro il maschilismo e tutte le oppressioni
ancora e ancora e' da condurre quindi
la lotta nonviolenta dell'umanita'
per la pace e la liberazione comune
per i diritti umani di tutti gli esseri umani
in difesa del mondo vivente di cui siamo parte
e che e' casa comune dell'umanita' intera.

Siamo tutte e tutti senegalesi
siamo tutte e tutti esseri umani
la nonviolenza e' in cammino
oppresse e oppressi di tutto il mondo unitevi.

*

IV. In questo giorno queste parole scrissi

Queste parole ho scritto l'otto marzo
il giorno in cui l'umanita' s'inchina
e rende onore alla lotta delle donne
per la liberazione dell'umanita'
da ogni violenza, da ogni menzogna.

E' la violenza maschile
la prima radice e il primo paradigma
di ogni violenza.

Con voce e con volto di donna
la nonviolenza e' in cammino.

Solo la lotta delle donne
e degli uomini che alla loro sequela si pongono
potra' sconfiggere il maschilismo e il fascismo
e il militarismo il razzismo la schiavitu'
e liberare l'intera umanita'.

Che sia anche il tuo impegno adesso e sempre
siamo una sola umanita'
ogni vittima ha il volto di Abele
siamo una sola umanita'
una persona un voto
siamo una sola umanita'
salvare le vite e' il primo dovere
siamo una sola umanita'
di persone tutte diverse e tutte eguali
siamo una sola umanita'
sotto un stesso cielo
lo stesso sangue lo stesso respiro
lo stesso bisogno d'amore
che sa che soltanto insieme
la vita e' degna di essere vissuta
nell'aiuto reciproco
condividendo il pane ed i sogni
il lavoro e il riparo e i pensieri
soccorrendo accogliendo assistendo
ogni persona bisognosa di aiuto
nessuna abbandonando al dolore
nessuna abbandonando alla morte.

Agisci verso le altre persone
cosi' come vorresti
che le altre persone agissero
verso di te
sii tu l'umanita'
come dovrebbe essere.

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 297 del 2 aprile 2018

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