[Nonviolenza] Nonviolenza. Femminile plurale. 719
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- Date: Fri, 9 Mar 2018 14:05:32 +0100
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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE
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Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Numero 719 del 9 marzo 2018
In questo numero:
1. Le donne che ieri...
2. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
3. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
4. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
1. L'ORA. LE DONNE CHE IERI...
In tutta semplicita' e in sincera commozione vogliamo qui attestare la nostra gratitudine alle donne che ieri a Viterbo come in tanti altri luoghi del pianeta sono scese in piazza per dire parole di verita' ed opporre le loro anime ed i loro corpi alla violenza maschile che sta soffocando la vita nel mondo.
La loro lotta e' la lotta per la salvezza comune dell'umanita', per l'umanizzazione dell'umanita', per la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano e dell'intero mondo vivente.
La lotta del movimento di liberazione delle donne infatti non libera le donne soltanto, ma l'umanita' intera. Contrastando il fascismo dei maschi fino a strapparlo dai loro stessi cuori, anch'essi libera dalla violenza che li corrode e li indraca, restituisce anche agli uomini la loro umanita', all'umanita' anch'essi restituisce.
Le donne generose e sapienti che ieri hanno inverato l'appello del movimento "Non una di meno" realizzando lo sciopero femminista su scala mondiale hanno fatto tornare l'8 marzo ad essere l'8 marzo, il giorno pensato e voluto da Clara Zetkin e Rosa Luxemburg, decisivo momento di parresia, riconoscimento dell'umanita' di ogni persona, giornata di azione nonviolenta di tutte le oppresse e tutti gli oppressi, presa di coscienza del fatto che senza la vittoria della lotta di liberazione delle donne, senza la sconfitta definitiva del sistema di potere maschilista e patriarcale, l'intera umanita' sara' per sempre schiava, squarciata in due nei ruoli di vittime e carnefici, irriconoscibile a se stessa, votata al disastro.
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Poiche' la violenza maschile - l'ideologia e la prassi maschilista, il sistema di potere maschilista, il modo di produzione e i rapporti di proprieta' maschilisti, la visione del mondo maschilista - e' la prima radice e il primo modello di ogni violenza: della violenza bellica e mafiosa, della riduzione in schiavitu', del disprezzo per ogni persona fragile e oppressa, dell'odio per tutto cio' che nel mondo vive liberamente, per chi genera e accudisce l'altrui vita.
E' dall'ideologia e dalla prassi della violenza maschile che scaturisce il patriarcato come potere assoluto di uccidere e imposizione totalitaria di un capo e padrone; che scaturisce la gerarchia come ordinamento delle relazioni sociali in cui chi e' al vertice della piramide si nutre del dolore e del sangue di chi e' posto sotto; che scaturisce lo sfruttamento illimitato come forma di produzione e riproduzione sociale che tutte e tutti e tutto riduce a merce da consumare fino alla nientificazione; e' dall'ideologia e dalla prassi della violenza maschile che scaturiscono il militarismo e la guerra, l'adorazione delle armi e delle uccisioni, l'asservimento dell'umanita' a un potere generatore soltanto di divoramento e distruzione, di dolore e di morte, il cui fine ultimo e' ridurre il vivente a cosa, a materia inerte, a dissoluzione, a nulla.
Incapace di generare la vita, inetto a preservare ed accudire il bene, il potere maschilista l'intera umanita' trae infine verso l'annichilimento: Auschwitz ed Hiroshima ne sono l'orribile prefigurazione.
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E quindi l'8 marzo in quanto giornata di lotta contro la violenza maschile che lacera e opprime l'umanita' intera e' ipso facto anche giorno di lotta contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro la schiavitu' e tutti gli sfruttamenti, le rapine, le alienazioni; giorno di lotta contro ogni violenza che nega l'umanita' dell'umanita', contro ogni violenza che nega il valore di ogni singola vita e dell'intero mondo vivente.
Il pensiero e il movimento di liberazione delle donne, corrente calda della nonviolenza, voce e volto dell'umanita' come dovrebbe essere, etica della responsabilita' ed amore per il mondo, rivoluzione egalitaria e solidale e libertaria e nonviolenta, che nessuna persona opprime, che nessuna persona esclude, convoca l'umanita' all'umanita', alla liberazione, alla condivisione del bene e dei beni.
Dei molti doni che dal femminismo tutte e tutti abbiamo ricevuto, questo e' il piu' grande: il disvelamento della nostra personale e comune umanita'; poiche' questa lotta e' - nel suo stesso pensarsi e farsi - insieme anche la terapia del nostro dolore, la lavanda delle nostre ferite, la ricucitura delle nostre lacerazioni, la riscoperta del nostro valore, il venire alla luce della nostra dignita', la coscienza che solo nella solidale liberta' di tutte le persone e' la tua stessa liberta'.
Riconoscimento e riconoscenza, nonviolenza in cammino, ogni giorno e' l'8 marzo.
2. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]
Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.
3. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
4. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI
L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE
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Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com
Numero 719 del 9 marzo 2018
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