[Nonviolenza] Telegrammi. 2997



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2997 del 7 marzo 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

Sommario di questo numero:
1. Allineo alcuni fatti
2. Celebrata anche a Viterbo la prima Giornata nazionale in memoria dei Giusti dell'umanita'
3. A partire da "La ribellione delle masse" di Jose' Ortega y Gasset. Un incontro di riflessione a Viterbo
4. L'8 marzo a Viterbo
5. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
6. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
7. "Non una di meno": L'8 marzo la marea femminista torna nelle strade: noi scioperiamo!
8. Segnalazioni librarie
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'

1. L'ORA. ALLINEO ALCUNI FATTI

Allineo alcuni fatti.
Un senegalese assassinato a Firenze.
Una nuova strage di migranti nel Mediterraneo.
Domenica il trionfo elettorale della destra razzista.

Sto soltanto allineando alcuni fatti.
Da se' talvolta parlano le cose.

Ogni essere umano e' un essere umano.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Abolire le guerre e le armi.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Solo la nonviolenza puo' salvarci.

2. MEMORIA. CELEBRATA ANCHE A VITERBO LA PRIMA GIORNATA NAZIONALE IN MEMORIA DEI GIUSTI DELL'UMANITA'

Anche a Viterbo martedi' 6 marzo 2018 presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" e' stata celebrata la prima Giornata nazionale in memoria dei Giusti dell'umanita'.
Nel ricordo delle persone che si batterono per salvare le vittime della Shoah, e' stato riaffermato il dovere di adoperarsi qui e ovunque, ancora e sempre, in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Siamo una sola umanita', in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
L'incontro si e' aperto con un minuto di silenzio.
E' stato poi letto il messaggio del Presidente della Repubblica per questa Giornata (messaggio che si allega in calce).
E' stato quindi espresso un vivo ringraziamento all'associazione "Gariwo - la foresta dei Giusti", promotrice della proposta accolta dal Parlamento Europeo e successivamente dal Parlamento italiano di istituire questa Giornata in cui la memoria si fa impegno, il pensiero si fa azione: azione nonviolenta in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Nel corso dell'incontro sono stati letti alcuni testi di Hannah Arendt e di Primo Levi.
L'incontro e' stato concluso dal responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini.
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Alle persone partecipanti all'incontro e' stato fatto dono di due pubblicazioni: una raccolta di testi di Primo Levi (Per un accostamento alle opere e alla testimonianza di Primo Levi, Edizioni del Centro di ricerca per la pace, Viterbo 1990), e un'edizione della "Querela Pacis" di Erasmo da Rotterdam (Il lamento della pace, Multimage, Firenze 2002).
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Testo del messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inviato al Presidente di Gariwo, La Foresta dei Giusti, Gabriele Nissim:
"La piena dignita' di ogni donna e di ogni uomo, che trova fondamento nel rispetto del diritto alla vita e dei diritti inviolabili della persona, e' condizione indispensabile per una societa' libera e democratica, per uno sviluppo equilibrato, per un futuro di pace.
Si tratta di valori affidati non soltanto agli ordinamenti giuridici, ma anzitutto alla cultura dei popoli e alla coscienza di tutti i cittadini, a qualunque latitudine della terra.
La scelta del Parlamento italiano di istituire la Giornata nazionale in memoria dei Giusti dell'Umanita', rafforzando cosi' il valore della Giornata europea fissata per il 6 marzo, offre una preziosa occasione per approfondire i temi della convivenza e per rafforzare l'impegno comune contro ogni forma di sopraffazione, di violenza sulle persone, di intolleranza, di razzismo.
Le storie dei Giusti - cioe' di donne e uomini coraggiosi, che hanno affrontato alti rischi personali per salvare vite umane dalla persecuzione di regimi sanguinari, di apparati oppressivi, di ideologie totalitarie - sono memoria viva, e continueranno a essere esempi di civilta' e di umanita' a cui ispirarsi.
Trasmettere questa memoria alle generazioni piu' giovani e' opera di straordinaria importanza, perche', come sappiamo, i germi dell'odio e della discriminazione non sono mai sconfitti una volta per tutti. L'azione educativa, a partire dalle scuole, e' indispensabile per costruire il futuro.
Nella prima Giornata nazionale desidero rivolgere a lei, Presidente Gabriele Nissim, il mio particolare ringraziamento per il lavoro svolto da Gariwo, La Foresta dei Giusti, volto ad accrescere le conoscenze su coloro che si sono opposti a crimini contro l'umanita' e sono riusciti a impedirli talvolta con il sacrificio della propria vita.
Il Giusto richiama radici ebraiche antiche e profonde. Giusti sono stati coloro che hanno sottratto vite all'olocausto nazista. Ma Giusti sono anche coloro che ovunque nel mondo mettono in salvo persone inermi da genocidi, violenze, pulizie etniche, crudeltà generate da volonta' di dominio.
Mi auguro che questa Giornata, divenuta ora solennita' civile, rappresenti un traguardo e un punto di partenza dal quale riprendere il cammino".
Roma, 6 marzo 2018

3. INCONTRI. A PARTIRE DA "LA RIBELLIONE DELLE MASSE" DI JOSE' ORTEGA Y GASSET. UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO

Si e' svolto la sera di martedi' 6 marzo 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sulle recenti elezioni italiane a partire dalla lettura di alcune pagine di un classico testo del 1930 di Jose' Ortega y Gasset, "La ribellione delle masse".
Nel corso dell'incontro si e' svolta una argomentata valutazione critica sulla situazione italiana ed europea attuale dal punto di vista della nonviolenza, con un approccio complesso e relazionale.
In particolare, alla luce della vittoria elettorale della destra qualunquista, razzista, violenta e barbara, e' stata messa in evidenza la necessita' di un ancor piu' intenso impegno nonviolento contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; in difesa dell'intero mondo vivente casa comune dell'umanita'.
All'incontro ha preso parte Paolo Arena.
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Una breve notizia su Paolo Arena
Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica, di storia linguistica dell'Italia contemporanea. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Cura il sito www.letterestrane.it

4. INIZIATIVE. L'8 MARZO A VITERBO
[Riceviamo e diffondiamo]

L'8 marzo e' uno sciopero dal lavoro produttivo e da quello di cura, uno sciopero politico, sociale, culturale, uno sciopero globale delle donne.
Lo sciopero femminista vuole consentire di scioperare anche a chi si troverebbe esclusa dal diritto di sciopero.
Lo sciopero non sara' solo per le lavoratrici stipendiate, lo sciopero e' per tutte e sara' creativo. Anche per un'ora le donne si fermeranno.
Se le nostre vite non valgono, noi scioperiamo. Scioperiamo dalle mail. Scioperiamo dai consumi.
Scioperiamo dal lavoro di cura - lavoro svolto gratuitamente dentro le case. Usciamo e partecipiamo a incontri ed eventi in piazza e nei luoghi di discussione. Usciamo dall'isolamento e anche dai ricatti affettivi. Rendiamoci visibili, indossiamo, portiamo, esponiamo qualcosa di nero, viola e fucsia.
A Viterbo due appuntamenti:
- alle ore 16, in piazza delle Erbe, presidio itinerante;
- alle ore 17, da Erinna in via dei Mille 44/46, "Il tempo improduttivo. Scioperare, oziare, prendersi tempo".
Comitato Nonunadimeno Viterbo, Erinna, Eurasia - cooperativa sociale, Fight for love, Kyanos, Sans Frontiere, Usb

5. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

6. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. APPELLI. "NON UNA DI MENO": L'8 MARZO LA MAREA FEMMINISTA TORNA NELLE STRADE: NOI SCIOPERIAMO!
[Dal sito di "Non una di meno" (https://nonunadimeno.wordpress.com) riprendiamo e diffondiamo il seguente intervento]

Il prossimo 8 marzo la marea femminista tornera' nelle strade di tutto il mondo con lo sciopero globale delle donne.
Il rifiuto della violenza maschile in tutte le sue forme e la rabbia di chi non vuole esserne vittima si trasformeranno in un grido comune: da #metoo a #wetoogether.
Sara' sciopero femminista perche' pretendiamo una trasformazione radicale della societa': scioperiamo contro la violenza economica, la precarieta' e le discriminazioni. Sovvertiamo le gerarchie sessuali, le norme di genere, i ruoli sociali imposti, i rapporti di potere che generano molestie e violenze. Rivendichiamo un reddito di autodeterminazione, un salario minimo europeo e un welfare universale, garantito e accessibile. Vogliamo autonomia e liberta' di scelta sui nostri corpi e sulle nostre vite, vogliamo essere libere di muoverci e di restare contro la violenza del razzismo istituzionale e dei confini.
Sappiamo che scioperare e' sempre una grandissima sfida, perche' ci scontriamo con il ricatto di un lavoro precario o di un permesso di soggiorno. Sappiamo quanto e' difficile interrompere il lavoro informale, invisibile e non pagato che svolgiamo ogni giorno nel chiuso delle case, nei servizi pubblici e privati, per le strade. Sappiamo che scioperare puo' sembrare impossibile quando siamo isolate e divise. Sappiamo che il diritto di sciopero subisce quotidiane restrizioni.
Lo sciopero dell'8 marzo in Italia dovra' affrontare anche le limitazioni imposte dalle franchigie elettorali, che impediscono ad alcune categorie di incrociare le braccia nei 5 giorni che seguono il voto del 4 marzo.
Sappiamo anche, pero', che lo scorso anno siamo riuscite a vincere questa sfida, dando vita a un imponente sciopero sociale, sostenuto da alcuni sindacati e agito con forme e pratiche molteplici che ne hanno esteso i confini.
Quest'anno, alcuni sindacati hanno gia' dichiarato lo sciopero. Molti mancano ancora all'appello. Di fronte alla piu' grande insorgenza globale delle donne contro la violenza patriarcale e neoliberista, noi crediamo che i sindacati debbano cogliere quest'occasione unica, prendendo parte a un processo che combatte la violenza maschile e di genere come condizione fondamentale della precarizzazione del lavoro.
Lo sciopero femminista coinvolgera' il lavoro produttivo e riproduttivo, andra' oltre il corporativismo delle categorie e i confini nazionali, unira' le molteplici figure del mondo del lavoro e del non lavoro.
In questi mesi di campagna elettorale, non c'e' lista o partito che non citi nel suo programma la violenza contro le donne senza pero' riconoscere il carattere sistemico della violenza e senza mai porre realmente in questione i rapporti di potere vigenti. Contro ogni strumentalizzazione, contro il razzismo fascista e quello istituzionale, che usano i nostri corpi per giustificare la violenza piu' brutale contro le migranti e i migranti e ulteriori restrizioni alla loro liberta' di movimento, rivendichiamo la nostra autonomia e ribadiamo la necessita'/volonta' di autodeterminarci. Il piano su cui ci interessa esprimerci e' il Piano Femminista contro la violenza maschile e di genere, il nostro terreno di lotta e rivendicazione comune, scritto da migliaia di mani in un anno di lotte.
Grideremo a tutto il mondo che non siamo il campo di battaglia ne' il programma elettorale di nessuno. Abbiamo il Piano femminista per riprenderci cio' che vogliamo. Occuperemo lo spazio pubblico per riaffermare la nostra autonomia e forza politica.
Il nostro movimento eccede l'esistente, attraversa frontiere, lingue, identita' e scale sociali per costruire nuove geografie.
Al grido di #WeToogether il prossimo 8 marzo questo movimento mostrera' ancora una volta la sua forza globale.
Noi scioperiamo!

8. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Riletture
- Concetto Marchesi, Storia della letteratura latina, Messina-Palermo 1925-1927, Principato, Milano 1982-1984 (nuova ristampa dell'ottava edizione riveduta), 2 voll. per pp. 560 + 502.
*
Riedizioni
- Dino Buzzati, I misteri d'Italia, Mondadori, Milano 1978, 2015, Rcs, Milano 2017, pp. 176, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera).
*
Fantascienza
- Edmond Hamilton, Stelle del silenzio e della vita, Mondadori, Milano 2017, pp. 308, euro 6,90.
*
Gialli
- Agatha Christie, John Dickson Carr, Ellery Queen, Il messaggio del morto, Mondadori, Milano 2018, pp. 476, euro 6,90.

9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

10. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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