[Nonviolenza] Telegrammi. 2963
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- Date: Tue, 30 Jan 2018 22:39:15 +0100 (CET)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2963 del 31 gennaio 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Alcune parole in memoria di Carlo Cassola
2. Commemorato Andrea Arena a Viterbo
3. One Billion Rising 2018
4. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
5. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
6. Segnalazioni librarie
7. La "Carta" del Movimento Nonviolento
8. Per saperne di piu'
1. MAESTRI E COMPAGNI. ALCUNE PAROLE IN MEMORIA DI CARLO CASSOLA
Ricorreva il 29 gennaio l'anniversario della scomparsa di Carlo Cassola.
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo come ogni anno ne ha ricordato la figura di resistente antifascista, di grande scrittore, di persona strenuamente impegnata per il disarmo in difesa dell'umanita' intera.
Nel ricordo e alla scuola di Carlo Cassola prosegue l'impegno contro tutte le uccisioni, per il disarmo, la pace e la giustizia, per la difesa del diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Nel ricordo e alla scuola di Carlo Cassola la nonviolenza e' in cammino.
*
Una breve notizia di Carlo Cassola
Commemorando nel 2014 sia lui che Gandhi (di cui l'anniversario della scomparsa ricorre il 30 gennaio) dicevamo: "Tutti sanno che Gandhi e' stato il principale promotore della nonviolenza nel XX secolo; forse non tutti ricordano che Cassola, oltre ad essere stato impegnato nella Resistenza contro il nazifascismo, particolarmente nell'ultima fase della sua vita si impegno' tenacemente per il disarmo. Ricordarli insieme significa evidenziare ancora una volta il fondamentale legame tra Resistenza e nonviolenza; tra lotta contro il totalitarismo e lotta per la pace; tra impegno per la pace e necessita' del disarmo; tra la lotta per la democrazia, la giustizia sociale, i diritti umani e la scelta della nonviolenza". E gia' dicevamo di lui commemorandolo nel 2013: "Carlo Cassola e' stato non solo il romanziere che cosi' acutamente ha indagato ed espresso i piu' profondi e delicati sentimenti umani e descritto con finissima sensibilita' esistenze dolorose e carsiche, ed illuminato con la sua arte e la sua moralita' esperienze interiori e collettive, condizioni sociali e vicende storiche, luoghi fisici e metafisici altrimenti destinati ad essere logorati ed infine annientati dall'offuscamento che tutto travolge; ma e' stato anche un nitido antifascista che nell'ora della prova seppe fare la scelta della Resistenza, un intellettuale impegnato altresi' nella ricerca sociale e nella lotta degli oppressi, e uno straordinario fautore del disarmo, ovvero della lotta piu' decisiva, piu' necessaria, piu' urgente: e proprio alla lotta per il disarmo dedico' tanta parte delle sue energie negli ultimi anni di vita, facendo di questo impegno il suo piu' memorabile lascito all'umanita'". Ed ancor prima, commemorandolo nel 2012: "Il 29 gennaio 1987 moriva Carlo Cassola. Era nato nel 1917. Aveva partecipato alla Resistenza. Scrisse romanzi e racconti che hanno dato a tante persone un sorso di appassionata felicita', di amore per la vita, anche quando narrava, lievemente e sobriamente, con un pudore che ancora mi commuove, storie meste, opache, sovente di vite scialbe e spente, di sconfitte e disillusioni. Dedico' gli ultimi anni della sua vita alla lotta che gli parve allora (e che ci sembra ancora oggi, ancor piu' oggi) necessaria, fondamentale, imprescindibile: la lotta contro la guerra, contro gli eserciti, contro le armi. La lotta per il disarmo. La lotta perche' l'umanita' non sia annientata dalle armi di distruzione di massa e dalla criminale follia di coloro che nulla hanno appreso dall'orrore di Auschwitz, dall'orrore di Hiroshima. Crediamo che anche di questo suo strenuo, magnanimo, profetico impegno civile tutti dovremmo essergli grati. Serbarne memoria ed assumerlo come un'eredita' impegnativa ed ineludibile. L'impegno contro la guerra, l'impegno contro le uccisioni, l'impegno per il disarmo e' il primo dovere di ogni persona decente. La guerra e' nemica dell'umanita'. Solo la pace salva le vite". Riproponiamo ancora infine la seguente scheda di diversi anni fa: "Carlo Cassola e' nato a Roma nel 1917 dove visse fino al '40. Dal '50 visse a Grosseto. E' scomparso nel 1987. Laureato in legge, prese parte alla Resistenza, fu poi giornalista, insegnante di liceo e scrittore. Narratore fecondo, tra i piu' visibili e letti della letteratura italiana del Novecento. Dalla meta' degli anni Settanta si impegna in una intensa campagna per il disarmo unilaterale. Dall'utilissimo sito di "Nonluoghi" riprendiamo il seguente ricordo di Cassola risalente ad alcuni anni fa: "Quindici anni fa moriva Carlo Cassola (Roma, 17 marzo 1917 - Lucca, 29 gennaio 1987). Scrittore di primo piano, ricordato tra l'altro per il romanzo La ragazza di Bube, premio Strega 1960 (e film girato da Comencini), Cassola fu anche un intellettuale di forte impegno sociale, antimilitarista ed ecologista. Gia' partigiano contro nazisti e fascisti, dedico' in particolare l'ultima stagione della sua vita alle iniziative contro il militarismo e per la pace. Numerosi i suoi scritti contro gli eserciti e gli armamenti, di grande rilevanza per il mondo del pacifismo italiano il suo contributo sfociato nella nascita, nel 1977, della Lega per il disarmo dell'Italia che due anni piu' tardi sarebbe diventata - con la prima manifestazione contro gli euromissili e l'unione con la Lega socialista per il disarmo unilaterale dell'Italia - la Lega per il disarmo unilaterale. Quest'ultima sara' uno dei principali movimenti promotori della campagna di obiezione fiscale alle spese militari... Carlo Cassola riteneva che il rischio totale per l'umanita' fosse direttamente connesso alla sua organizzazione militarista e per questo metteva in cima alla scala delle priorita' la battaglia per la demilitarizzazione sociale. "Noi disarmisti - scriveva - siamo accusati di essere sognatori fuori della realta'. Invece siamo i soli realisti. Gli altri, i sedicenti realisti, sono solo struzzi che hanno nascosto la testa sotto la sabbia per non vedere le conseguenze scellerate della loro politica: l'imminente fine del mondo e l'attuale miseria del mondo". La sua non era una utopica proposta diretta di societa' nuova, era piuttosto il grido disperato dell'uomo che vede la comunita' sull'orlo del baratro. Era un grido per invertire la rotta, evitare il disastro e da li' creare le condizioni per ragionare sull'utopia ecopacifista. Insomma, uno strappo, il disarmo unilaterale, per creare le condizioni del cammino. Scrive Cassola nel suo saggio La rivoluzione disarmista (Rizzoli): "L'utopia puo' diventare realta' solo mediante la rivoluzione. Un'evoluzione graduale e pacifica e' impensabile: come puo' il male evolvere verso il bene?". E ancora: "Sono queste vecchie, stupide e malvagie istituzioni che ci portano alla rovina. Dobbiamo distruggerle prima che sia troppo tardi. Non bisogna distruggerle gradualmente (non ne avremmo il tempo) ma tutte d'un colpo. Occorre un taglio netto col passato. Questo taglio netto e' appunto cio' che chiamiamo rivoluzione". In altre parole, la prima utopia e' la pace e da qui si potra' costruire il resto del percorso utopico. Vengono in mente - per contrasto - i discorsi moralisti che su vari temi (poverta', razzismo, pace, memoria) politici e pseudointellettuali ci propinano sorvolando sulla questione di fondo: mettere in discussione le istituzioni che nel loro grembo serbano l'embrione del mostro. Non basta, per esempio, denunciare l'Olocausto e ripetere "mai piu'"; bisogna piuttosto sforzarsi di vivisezionare il magma istituzionale (i meccanismi di delega politica; di manipolazione sociale; di deresponsabilizzazione a catena, individuale e di gruppo; di annullamento burocratico dei sentimenti umani eccetera) che ha reso possibile questo orrore e che puo' ancora partorire altre vergogne, altra sofferenza, altra oscurita'". Opere di Carlo Cassola: per quanto piu' specificamente qui ci interessa si vedano i racconti di ambientazione resistenziale, ma soprattutto gli opuscoli dedicati all'impegno per il disarmo unilaterale: Ultima frontiera, Rizzoli, Milano 1976; Il gigante cieco, Rizzoli, Milano 1976; La lezione della storia, Rizzoli, Milano 1978 (poi ristampati con in copertina solo il titolo del primo saggio, con una introduzione di Ernesto Balducci, a un anno dalla morte di Cassola, sempre presso Rizzoli, Milano 1988); La rivoluzione disarmista, Rizzoli, Milano 1983. Cfr. anche il libro-intervista a cura di Domenico Tarizzo, Carlo Cassola: letteratura e disarmo, Mondadori, Milano 1978. Opere su Carlo Cassola: un utile libro specifico: Carlo Alberto Madrignani, L'ultimo Cassola. Letteratura e pacifismo, Editori Riuniti, Roma 1991; tra le monografie generali: Giuliano Manacorda, Invito alla lettura di Cassola, Mursia, Milano 1973, 1991; Rodolfo Macchino Jodi, Cassola, La Nuova Italia, Firenze 1977; sull'opera letteraria di Cassola fondamentali anche Gian Carlo Ferretti, Letteratura e ideologia, Editori Riuniti, Roma 1964, 1976; Alberto Asor Rosa, Scrittori e popolo, Samona' e Savelli, Roma 1965, Einaudi, Torino 1988".
2. INCONTRI. COMMEMORATO ANDREA ARENA A VITERBO
Si e' svolto la sera di martedi' 30 gennaio 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in ricordo di Andrea Arena, il giornalista e scrittore viterbese recentemente scomparso in ancor giovane eta', il cui decesso ha causato grande commozione nella citta'.
All'incontro ha preso parte Paolo Arena.
Nel corso dell'incontro e' anche stato ricordato Mohandas Gandhi, di cui ricorreva il settantesimo anniversario della tragica morte; ed e' stato rivolto un augurio di buon compleano al professor Osvaldo Ercoli, che nella giornata ha celebrato il suo genetliaco.
*
Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica, di storia linguistica dell'Italia contemporanea. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Cura il sito www.letterestrane.it
3. INIZIATIVE. ONE BILLION RISING 2018
[Dal Coordinamento Italia One Billion Rising (per contatti: obritalia at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]
Carissime,
prima di tutto buon anno! Vi scriviamo perche' anche quest'anno One Billion Rising vuole far sentire la propria voce contro la violenza. Il 14 febbraio saremo insieme nelle strade, nelle piazze, nei teatri, nelle scuole d'Italia e del mondo per manifestare contro ogni violenza e discriminazione, con ogni espressione artistica: danza, musica, teatro, lettura, proiezioni, ecc.
Un evento mondiale che si svolge in 200 paesi del pianeta, mobilitando un miliardo di persone unite nell'affermare una cultura del rispetto e della solidarieta'. Il messaggio One Billion Rising 2018 e' proprio quello dell'importanza della solidarieta' come linfa vitale per una rivoluzione pacifica e arma contro ogni violenza.
Per questo vi chiediamo di partecipare a One Billion Rising 2018 con evento, un momento di incontro da organizzare nella vostra citta', diffondendo la notizia e coinvolgendo piu' persone possibili. Poiche' il 14 febbraio 2018 sara' mercoledi', gli eventi potranno essere organizzati anche nei giorni precedenti e successivi (weekend del 10/2 o del 17/2).
Per facilitare l'organizzazione dell'evento vi inviamo alcune semplici indicazioni da seguire:
- Iscrizione al sito per segnalare il tuo evento: clicca su http://bit.ly/Registra_il_tuo_evento_sulla_pagina_internazionale_OBR e invita altre associazioni, gruppi, persone a partecipare... piu' siamo, meglio e'!
- I nostri riferimenti: vi chiediamo di seguirci sui social, condividere i contenuti e invitare i propri contatti a fare lo stesso, cosi' da diffondere anche li' il nostro messaggio. Inviateci foto, video dell'organizzazione e dell'evento.
Sito ufficiale https://www.onebillionrising.org
Facebook https://www.facebook.com/obritalia
Instagram https://www.instagram.com/onebillionrisingitalia/
Twitter @OBRItalia
Email obritalia at gmail.com
Hashtag ufficiali: #RiseInSolidarity #1billionrising #UntilTheViolenceStops
- Loghi ufficiali, immagine del profilo e la foto di copertina su Facebook, Twitter, Youtube che potete scaricare cliccando sul link qui sotto:
loghi 2018: http://bit.ly/1billionloghi2018
foto profilo/cover social: http://bit.ly/1billioncoversocial
- Si puo' organizzare un flash mob durante l'evento del 14 febbraio, seguendo la canzone Break the chain e il tutorial ufficiale http://youtu.be/_U5CZfPydVA o creando una nuova coreografia. L'evento One Billion Rising puo' essere caratterizzato da performance artistiche di ogni genere e da momenti di lettura. In particolare quest'anno, in occasione dei 20 anni de I Monologhi della Vagina di Eve Ensler, opera diventata con i Vday il manifesto delle rivoluzione femminile in atto, vi invitiamo a leggerne qualche brano dell'opera durante l'evento.
Per quanto riguarda le autorizzazioni, bisogna affiggere un avviso pubblico di ripresa video nei luoghi in cui viene organizzata la manifestazione e, se si vogliono riprendere e/o intervistare le persone presenti, suggeriamo di chiedere loro di firmare una liberatoria cosi' da poter usare i video sui siti web, social e per eventuali montaggi.
Al seguente link http://bit.ly/OBR_autorizzazioni2018 puoi scaricare:
- Autorizzazione riprese, liberatorie per l'utilizzo delle riprese di persone;
- Avviso Pubblico riprese;
- Autorizzazione copyright per utilizzo materiali e brani musicali One Billion Rising.
Per quanto riguarda le letture, oltre a I Monologhi della Vagina di seguito troverete, come suggerimento:
- alcuni testi della fondatrice di One Billion Rising, Eve Ensler:
"L'Ufficio della schiavitu' sessuale" http://bit.ly/ufficio_della_schiavitu_sessuale
"L'insurrezione" http://bit.ly/insurrezione
"La mia rivoluzione" http://bit.ly/la_mia_rivoluzione
"Preghiera di un uomo" http://bit.ly/preghiera_di_un_uomo
"Fino a quando" http://bit.ly/fino_a_quando
"E poi saltavamo" http://bit.ly/e_poi_saltavamo
-la traduzione del brano musicale "Break the chain" credits Tena Clark-Musiche Tena Clark/Tim Heintz di M.G.Di Rienzo
http://bit.ly/traduzione_testo_BreakTheChain
- qui se volete potete trovare altre idee:
https://www.onebillionrising.org
Per dichiarare l'adesione e ricevere maggiori informazioni vi chiediamo di scriverci al seguente indirizzo: obritalia at gmail.com
Grazie per tutto quello che potrete fare! #RiseInSolidarity
Un abbraccio
Coordinamento Italia One Billion Rising, Nicoletta Billi, Anna Vezzoli, Silvia Palermo
4. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
5. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI
L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.
6. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Guy Debord, La societa' dello spettacolo. Commentari sulla societa' dello spettacolo, Baldini & Castoldi, Milano 1997, 2013, pp. 256.
7. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
8. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2963 del 31 gennaio 2018
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