[Nonviolenza] Una persona, un voto. 189



 

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UNA PERSONA, UN VOTO

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Per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone che risiedono in Italia

Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVIII)

Numero 189 del 29 agosto 2017

 

In questo numero:

1. "Una persona, un voto". Un appello all'Italia civile

2. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia

3. Rileggendo Gregory Bateson

4. Fabrizio De Andre': Girotondo

5. Fabrizio De Andre': La ballata dell'eroe

6. Fabrizio De Andre': La guerra di Piero

7. Fabrizio De Andre': Maria nella bottega del falegname

8. Fabrizio De Andre': Il testamento di Tito

9. Fabrizio De Andre': La collina

10. Fabrizio De Andre': Fila la lana

11. Fabrizio De Andre': Morire per delle idee

12. Fabrizio De Andre': Andrea

13. Fabrizio De Andre': Fiume Sand Creek

 

1. INIZIATIVE. "UNA PERSONA, UN VOTO". UN APPELLO ALL'ITALIA CIVILE

 

Un appello all'Italia civile: sia riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone che vivono in Italia.

Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.

Vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano.

Una persona, un voto. Il momento e' ora.

*

All'appello "Una persona, un voto" hanno gia' espresso il loro sostegno innumerevoli persone, tra cui tra le prime:

padre Alex Zanotelli

Lidia Menapace, partigiana, femminista e senatrice emerita

Paolo Acunzo, vicepresidente Pd Lazio

Roberta Agostini, deputata

Luisella Albanella, deputata

Isa Alberti

Gianfranco Aldrovandi, del "Collettivo nonviolento uomo-ambiente"

Rocco Altieri, docente e saggista, direttore dei "Quaderni Satyagraha", Centro Gandhi di Pisa

Peppe Amato, pensionato

Dino Angelini

Pino Arancio, traduttore, impegnato nei movimenti per la pace e di solidarieta'

Piero Arcangeli, etnomusicologo e compositore

Laura Arduni, impiegata

Ileana Argentin, deputata

Massimo Artini, deputato

Simonetta Astigiano, biologa e ricercatrice

Lino Balza, ecologista

Vincenzo Balzani, professore emerito, Universita' di Bologna

don Franco Barbero

Daniele Barbieri, blogger

Raffaele Barbiero, operatore sociale

Nuccio Barilla', giornalista, ambientalista

Davide Barillari, consigliere regionale del Lazio

Lorenzo Basso, deputato

Piero Basso, figura storica della riflessione teorica e dell'impegno politico e sociale a Milano e nella solidarieta' internazionale

Eleonora Bechis, deputata

Vittorio Bellavite, coordinatore nazionale di "Noi Siamo Chiesa"

Bruno Antonio Bellerate, docente emerito dell'Universita' Roma Tre

Eleonora Bellini, bibliotecaria e scrittrice

Giuliana Beltrame, sociologa e attivista

Maurizio Benazzi, quacchero, curatore della newsletter "Ecumenici"

Pietro Benedetti, regista, attore, studioso delle tradizioni popolari

Paolo Beni, deputato

don Gianni Bergamaschi

Ascanio Bernardeschi, saggista e militante

Massimiliano Bernini, deputato

Silvia Berruto, da sempre impegnata in iniziative di pace, solidarieta', nonviolenza

Severina Berselli

Grazia Maria Bertini, docente

Norma Bertullacelli, dell'"ora in silenzio per la pace" di Genova

Stella Bianchi, deputata

Giovanni Bianco, giurista e professore universitario

Angelo Bini, vicepresidente Cooperativa castanicoltori dei Monti Cimini

Daniela Bizzarri, consigliera comunale delegata alle Pari Opportunita' del Comune di Viterbo

Tamara Blazina, deputata

Michele Boato, ecologista

Laura Boccardo, impiegata

Fabrizio Bocchino, senatore

Antonio Boccuzzi, deputato

Paola Boldrini, deputata

Francesca Bonomo, deputata

Michele Bordo, deputato

Franco Borghi, attivista per la pace e la legalita'

Dario Borso, filosofo

Giovanni Bosco

Paolo Bosi, docente universitario

Luisa Bossa, deputata

Donatella Botta, impegnata nella solidarieta'

Silvio Bozzi, docente universitario

Anna Bravo, storica

Beatrice Brignone, deputata

Claudio Broglia, senatore

Valentina Bruno, docente, del centro antiviolenza "Erinna" di Viterbo

Vincenza Bruno Bossio, deputata

Enrico Buemi, senatore

Renata Bueno, deputata

Giuseppe Burgio, pedagogista, Universita' di Enna

Alberto Cacopardo, antropologo

Augusto Cacopardo, Comitato per la Democrazia Costituzionale

Salvatore Capone, deputato

Sabrina Capozzolo, deputata

Antonio Caputo, presidente circolo Giustiza e Liberta'

Alessandro Capuzzo, ecopacifista

Renzo Carella, deputato

Anna Maria Carloni, deputata

Gennaro Carotenuto, storico

Giorgio Carpi, "Centro nuovo modello di sviluppo" di Vecchiano (Pisa)

Rodolfo Carpigo

Marco Carra, deputato

Claudio Carrara, presidente del Movimento Internazionale della Riconciliazione - Italia

Maria Chiara Carrozza, deputata, gia' ministra

don Angelo Casati

Floriana Casellato, deputata

Maria Luigia Casieri, dirigente scolastica

Franco Cassano, deputato

Felice Casson, senatore

Francesco Cassotti

Pilar Castel, autrice e attrice No War

Valeria Castelli

Umberto Castra, obiettore di coscienza

Marco Catarci, pedagogista e docente universitario

Marco Causi, deputato

padre Carlo Cautillo cp

Giovanna Cavarocchi, Auser Viterbo

Patrizia Cecconi, scrittrice, presidente "Associazione oltre il mare onlus"

Nello Centomo

Massimo Cervellini, senatore

Maurizio Chierici, giornalista

Raimondo Chiricozzi, presidente del comitato provinciale Aics di Viterbo

Vannino Chiti, senatore

Olindo Cicchetti, figura storica dei movimenti ecopacifisti e per i diritti, narratore di comunita'

Eleonora Cimbro, deputata

Giorgio Cingolani, agricoltore e socio del Centro studi "Sereno Regis" di Torino

Monica Cirinna', senatrice

Michele Citoni, documentarista

Valter Ciurli, architetto

Giuseppe Civati, deputato

Roberto Cociancich, senatore

Giancarla Codrignani, saggista e deputata emerita

Pasquale Colella, direttore de "Il tetto"

Francesco Coletta, docente e coordinatore della Federazione Gilda-Unams di Viterbo

Antonio Corbeletti, presidente della sezione Anpi di Voghera

don Franco Corbo, parroco, presidente del gruppo di volontariato "Solidarieta'"

Corrado Corradini, giornalista

Paolo Corsini, senatore, docente universitario

Paolo Cova, deputato

Paolo Crocchiolo, medico, docente universitario

Lucia Cruschelli, associazione "Mestizaje" di Cecina

Giuseppe Luigi Cucca, senatore

Patrizia Cupelloni, psicoanaista con funzioni di training Societa' Psicoanalitica Italiana

Gianni Cuperlo, deputato

Erica D'Adda, senatrice

Pasquale D'Andretta, formatore

Massimo Dalla Giovanna, impiegato, delegato Rsu

Tiziana Dal Pra, presidente dell'associazione "Trama di terre" di Imola

Alfredo D'Attorre, deputato

Marianita De Ambrogio, Donne in Nero di Padova

Emanuela Dei, giornalista

Tonio Dell'Olio, presidente Pro Civitate Christiana di Assisi, gia' coordinatore nazionale di Pax Christi, gia' responsabile di Libera International

Andrea De Lotto, maestro elementare, Milano

Giorgio Demurtas, docente universitario

Valerio De Nardo, dirigente pubblica amministrazione e scrittore

Loredana De Petris, senatrice, presidente del Gruppo Misto al Senato

Lucia De Sanctis, associazione "Mestizaje" di Cecina

Maria Rosa De Troia, attivista in difesa della Costituzione

Lello Di Gioia, deputato

Mimmo Di Gioia, Ambasciata di Pace di Foggia

Marco Di Lello, deputato

Mario Di Marco, responsabile della formazione dei volontari in servizio civile della Caritas diocesana di Viterbo

Domenico Di Pietro, associazione "Mestizaje" di Cecina

Nerina Dirindin, senatrice

Angela Dogliotti, peace-researcher

Elisabetta Donini, scienziata, punto di riferimento delle Donne in nero di Torino, una delle figure piu' autorevoli dell'impegno per la pace

Luciano Dottarelli, docente e saggista, presidente Club Unesco Viterbo-Tuscia

Umberto D'Ottavio, deputato

Anna Draghetti, pensionata

Donatella Duranti, deputata

Massimo Duranti, giudice di pace emerito

Anna Maria Eramo

Osvaldo Ercoli, figura storica dell'impegno per la pace, i diritti umani, l'ambiente

Carla Ermoli, pensionata

Roberto Escobar, filosofo politico e critico cinematografico

suor Maria Stella Fabbri

Sergio Falcone, poeta

Fulvio Faro, operatore sociosanitario

Claudio Fecchio, gia' obiettore di coscienza al servizio militare e coordinatore della campagna di obiezione alle spese militari

Laura Fasiolo, senatrice

Marco Fedi, deputato

Ciccio Ferrara, deputato

Elena Ferrara, senatrice

Valerio Ferri

Giuseppe Fioroni, deputato, gia' ministro

Vincenzo Folino, deputato

Paolo Fontanelli, deputato

Maria Bernarda Forcella

Federico Fornaro, senatore

Filippo Fossati, deputato

Valentina Franchi, associazione "Mestizaje" di Cecina

Nicola Fratoianni, deputato, segretario nazionale di Sinistra Italiana

Marco Furfaro, Campo Progressista

Gabriele Gabrieli, del Gruppo "In silenzio per la pace" di Mantova

Sancia Gaetani, Wilfp Italia

Haidi Gaggio Giuliani, senatrice emerita

Elena Gajani Monguzzi, docente, poetessa, impegnata per i diritti umani di tutti gli esseri umani

Stefano Galieni, segreteria nazionale Prc, responsabile Pace, movimenti e immigrazione

Carlo Galli, professore universitario e deputato

Daniele Gallo, giornalista, saggista, editore e docente universitario

Paolo Gandolfi, deputato

Maria Grazia Gatti, senatrice

Nino Gernone

Francuccio Gesualdi, animatore del "Centro nuovo modello di sviluppo"

Anna Giacobbe, deputata

Giorgio Giannini, storico e saggista

Agnese Ginocchio, cantautrice per la pace e la nonviolenza

Piero P. Giorgi, ricercatore sulla violenza e la nonviolenza

Andrea Giorgis, deputato

Giampiero Girardi, sociologo e ricercatore per la pace

Gianni Girotto, senatore

Luisa Gnecchi, deputata

Miguel Gotor, senatore

Gero Grassi, deputato

Carmine Grassino, docente, formatore, capo scout e barelliere a Lourdes

Monica Gregori, deputata

Giorgio Grimaldi, assegnista di ricerca Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa

Celeste Grossi, figura storica dell'impegno di pace e solidarieta'

Carlo Gubitosa, saggista e mediattivista

Giuseppe Guerini, deputato

Maria Cecilia Guerra, senatrice

Paolo Guerrieri, senatore

Paolo Henrici De Angelis, architetto

Paolo Hutter, giornalista

Maria Iacono, deputata

Pietro Ichino, senatore (relativamente alle elezioni amministrative)

Chiara Ingrao, scrittrice, animatrice culturale, deputata emerita, figura storica dei movimenti per la pace e i diritti

Vanna Iori, deputata e docente universitaria

Luca Kocci, docente, giornalista, saggista

Francesca Koch, presidente della "Casa Internazionale delle Donne" di Roma

Florian Kronbichler, deputato

Cecile Kyenge, parlamentare europea, gia' ministra

Alberto L'Abate, presidente onorario dell'Ipri

Luigi Lacquaniti, deputato

Silvio Lai, senatore

Eros Lamaida, sindaco di Castelnuovo Cilento

Monica Lanfranco, femminista, giornalista, formatrice

Teresa Lapis, giurista dei diritti umani, docente

Federico La Sala, docente di filosofia e saggista

Camilla Lattanzi, autrice e conduttrice radiofonica

Raniero La Valle, senatore emerito, direttore di "Vasti", presidente del Comitato per la democrazia internazionale

Paolo Limonta, maestro elementare e consigliere comunale

Antonella Litta, dell'Associazione italiana medici per l'ambiente

Anna Lodeserto, internazionalista ed esperta di politiche migratorie, cittadinanza e mobilita'

Sergio Lo Giudice, senatore

Pierpaolo Loi, maestro elementare

Doris Lo Moro, senatrice

Eugenio Longoni, militante antifascista

Franco Lorenzoni, maestro elementare e coordinatore della Casa-laboratorio di Cenci

Paolo Lucchesi, dal lungo curriculum d'impegno sociale

Daniele Lugli, presidente onorario del Movimento Nonviolento

Monica Luisoni, attivista

suor Monica Luparello, missionaria comboniana

Antonio Lupo, medico

Maria Immacolata Macioti, sociologa, docente universitaria

Andrea Maestri, deputato

Patrizia Maestri, deputata

Anna Maghi, del centro antiviolenza "Erinna" di Viterbo

Alessandro Magni

Gianna Malisani, deputata

Agnese Manca, docente universitaria, impegnata in molte iniziative di solidarieta'

Luigi Manconi, senatore, sociologo, presidente della Commissione Diritti Umani del Senato

Giovanni Mandorino, del Centro Gandhi di Pisa

Massimiliano Manfredi, deputato

Claudia Mannino, deputata

Fiorella Manzini, pensionata, gia' insegnante di educazione artistica, pittrice, presidente del Cdmpi

Cristina Maranesi, blogger

Maino Marchi, deputato

Luisa Marchini, operatrice culturale, saggista e narratrice

don Mario Marchiori

Alessandro Marescotti, fondatore e presidente di Peacelink

Raffaella Mariani, deputata

Miriam Marino

Giovanna Martelli, deputata

Gian Marco Martignoni, Cgil Varese

Claudio Martini, senatore

Michela Marzano, deputata, filosofa

Elvira Mastrovincenzo, docente

Rachele Matteucci, insegnante di lingua italiana per stranieri presso l'Associazione San Martino de Porres

Cristina Mattiello, insegnante, giornalista

Alessandro Mazzoli, deputato

Clementina Mazzucco, docente universitaria, saggista

Alessandra Mecozzi, presidente di "Cultura e' liberta'. Una campagna per la Palestina"

Dario Mencagli, cooperante internazionale, docente

Rosa Mendes, bibliotecaria, presidente dell'Associazione donne brasiliane in Italia

Ivo Menna, responsabile ambientalista verdi, responsabile regionale Osservatorio Nazionale Amianto

Michele Meta, deputato

Enrico Mezzetti, presidente dell'Anpi provinciale di Viterbo

Sara Michieletto

Corradino Mineo, senatore

Franco Mirabelli, senatore

Michele Mognato, deputato

Pierangelo Monti, del Mir di Ivrea

Daniele Montroni, deputato

Luisa Morgantini, gia' vicepresidente del Parlamento Europeo

Mario Morgoni, senatore

Rosangela Mura, attivista

Delia Murer, deputata

Alessandro Murgia, medico impegnato nella solidarieta'

Loretta Mussi, Rete romana di solidarieta' con la Palestina

Martina Nardi, deputata

Paolo Naso, politologo, Sapienza Universita' di Roma

Amalia Navoni, educatrice e attivista per i diritti umani e i beni comuni

Giorgio Nebbia, ecologista

Giovanna Niccoli, attivista

Loris Nobili, Roma

don Gianni Novelli, direttore emerito del Cipax

Luciano Oliveri, pensionato

Luis Alberto Orellana, senatore (relativamente alle elezioni amministrative)

Riccardo Orioles, giornalista, figura storica delle lotte contro la mafia

Alberto Pacelli, coordinatore dell'associazione di ricerca e di iniziativa culturale, civile e ambientale "Idee di futuro" di Novara

Emilia Pacelli, casalinga

Giovanna Pagani, Wilpf Italia

Anselmo Palini, insegnante e saggista

Vittorio Pallotti, fondatore del Centro di documentazione del manifesto pacifista internazionale

Marco Palombo, attivista della Rete No War di Roma

Luca Paolocci, Usb Viterbo

Eleonora Parlanti, ricercatrice

Sergio Paronetto, presidente del Centro studi economico-sociali di Pax Christi

Maria Luisa Paroni, Comitato Oglio Po per la Costituzione

Oreste Pastorelli, deputato

Luca Pastorino, deputato

Edoardo Patriarca, deputato

Maria Paola Patuelli, Comitato in difesa della Costituzione di Ravenna e Associazione femminile maschile plurale

Marisa Pedroncelli, volontaria nella solidarieta' internazionale

Carlo Pegorer, senatore

Serena Pellegrino, deputata

Vinicio Peluffo, deputato

Giovanni Penzo, pensionato

Donato Perreca, pensionato

Alessia Petraglia, senatrice

Gianpaolo Petrucci, presidente del Gruppo Educhiamoci alla Pace di Bari

Enrico Peyretti, saggista e peace-researcher

Fiora Pezzoli, psicoterapeuta

Savino Pezzotta, gia' segretario generale Cisl

Giorgio Piacentini, presidente emerito del Cipax

Leo Piacentini, pensionato

Hamza Roberto Piccardo, scrittore, traduttore, quadro associativo musulmano

Salvatore Piccolo, deputato

Piero Pinzauti

Rosanna Pirajno, architetta, presidente dell'associazione "Mezzocielo" di Palermo

Alessandro Pizzi, gia' sindaco di Soriano nel Cimino, docente di matematica e fisica, volontario nel carcere di Viterbo

Antonio Placido, deputato

Pier Paolo Poggio, storico, direttore della Fondazione "Luigi Micheletti"

Rocco Pompeo, presidente della "Fondazione Nesi"

Pier Paolo Poncia, geologo

Giuliano Pontara, filosofo

Franco Porcu, operaio

Lorenzo Porta, docente di scienze umane e filosofia, responsabile del "Centro di documentazione sociale per la nonviolenza e i diritti umani" di Firenze

Alessandro Presicce, giurista

Giovanna Procacci, sociologa, Universita' di Milano

Giovanna Providenti, ricercatrice nel campo dei Peace studies e Women's and gender studies, saggista

Andrea Pubusa, giurista

Pasquale Pugliese, segreteria nazionale del Movimento Nonviolento

Anna Puglisi, illustre studiosa, fondatrice ed animatrice del "Centro Impastato" di Palermo

Mauro Pugni, Cdb di Modena

Laura Puppato, senatrice (relativamente alle elezioni amministrative)

Laura Quagliuolo, redattrice e attivista del Coordinamento italiano di sostegno alle donne afghane

Fabio Ragaini, Gruppo Solidarieta'

Margherita Rambaldi

Roberto Rampi, deputato

Mariella Ratti, gia' dirigente scolastica

Michele Ravagnolo, editor, gia' portavoce del "Tavolo contro la guerra" di Bologna

Francesco Ribaudo, deputato

Massimo Ribelli, Universita' di Roma "La Sapienza"

Rodolfo Ricci, coordinatore nazionale Filef, segretario Fiei

Lara Ricciatti, deputata

Annamaria Rivera, antropologa

Maria Grazia Rocchi, deputata

Giuseppe Romanini, deputato

Dario Rossi, avvocato

Gessica Rostellato, deputata

padre Agostino Rota Martir, campo Rom di Coltano

Aldo Rotolo

Giorgio Roversi, pensionato

Francesco Ruotolo, docente di discipline giuridiche ed economiche

Ada Sacchi, pensionata, gia' ricercatrice per studi sui tumori presso l'IRE di Roma

Aldo Sachero

Brunetto Salvarani, teologo

Enrica Salvatori, docente universitaria

Vincenzo Sanfilippo, sociologo, della Comunita' dell'Arca di Lanza del Vasto

Cesare Sangalli, Ambasciata di Pace di Foggia

Lavinia Sangiorgi, volontaria di Focus - Casa dei diritti sociali di Roma

Antonia Sani, Wilpf Italia

Giovanna Sanna, deputata

Adriano Sansa, magistrato e poeta

Carlo Sansonetti, figura storica dell'impegno di pace e solidarieta'

Delfino Santaniello, figura storica dell'impegno per la legalita' e la democrazia

Eugenio Santi, presidente del Gavci

Umberto Santino, illustre studioso, fondatore ed animatore del "Centro Impastato" di Palermo

Maria Santo, figura storica dei movimenti di pace e solidarieta'

don Alessandro Santoro, della comunita' delle Piagge

Mauro Sarnari, dell'Unicef di Viterbo

padre Pietro Sartorel, sacerdote, missionario in Brasile

Giovanni Sarubbi, direttore de "Il dialogo"

Renato Sasdelli, docente universitario e saggista

Francesco Scalia, senatore

Gian Piero Scanu, deputato

Gabriele Scaramuzza, pensionato

Eugenio Scardaccione, dirigente scolastico

Manlio Schiavo, docente, referente del Comitato cittadino di Bagheria per la Costituzione

Gea Schiro', deputata

Marco Scipioni, presidente del Centro studi e documentazione "Don Pietro Innocenti"

Rosa Scognamiglio, docente impegnata in difesa dei diritti umani e della Costituzione

Antonio Scopelliti, Ambasciata di Pace di Foggia

Arturo Scotto, deputato

Bruno Segre, organizzatore e ricercatore culturale indipendente

Angelo Senaldi, deputato

Marneo Serenelli, docente e psicologo

Marina Sereni, deputata

Camilla Sgambato, deputata

Giovanni Battista Sgritta, sociologo e docente universitario

Paolo Sighinolfi

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Matteo Soccio, "Casa per la Pace" di Vicenza

Pietro Soldini, Cgil nazionale

Maurizio Somma, Casa della Pace e della Nonviolenza

Zenone Sovilla, giornalista, amico della nonviolenza

Gabriele Spallone

Luca Spegne, docente

Marilena Spriano

Irene Starace, Wilpf Italia

Gianluca Susta, senatore

Bruno Tabacci, deputato

Gianni Tamino, biologo, docente universitario in pensione

Francesco Tanzarella

Roberto Tecchio, formatore alla nonviolenza

Veronica Tentori, deputata

Alessandra Terrosi, deputata

Marietta Tidei, deputata

Walter Tocci, senatore

Ada Tomasello, Usb immigrazione Viterbo

Giovanni Tomei, presidente di "Sovranita' popolare"

Alberto Trevisan, obiettore di coscienza nonviolento negli anni '70 e per questo piu' volte incarcerato

Alessandro Triulzi, storico, docente universitario

Marco Trotta, consigliere di quartiere a Bologna per Coalizione Civica

Michelangelo Tumini, dei "Cantieri di pace" di Osimo, Offagna, Castelfidardo e Loreto

Olivier Turquet, educatore ed editore, coordinatore di "Pressenza"

Laura Tussi, giornalista e scrittrice

Fabio Vaccari

Stefano Vaccari, senatore

Giuseppe Vacciano, senatore

Daniela Valentini, senatrice

Nicola Vallinoto, informatico, dirigente nazionale del Movimento Federalista Europeo

Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento

Leonardo Varvaro, docente universitario

Pasquale Ventrella, Ambasciata di Pace di Foggia

Liliana Ventricelli, deputata

Walter Verini, deputato

Antonio Vermigli, direttore di "In dialogo"

Ranieri Vitagliano, docente, Movimento Piedimonte Bene Comune

Rosario Vitale, Ambasciata di Pace di Foggia

Salvatore Vitale, divulgatore agricolo

Giulio Vittorangeli, presidente dell'Associazione Italia-Nicaragua di Viterbo

Luciano Zambelli, della Lega per il disarmo unilaterale

Sandra Zampa, deputata

Alessandro Zan, deputato

Lorenzo Zaniboni

Giorgio Zanin, deputato

Rina Zardetto, presidente dell'Associazione Reggiana per la Costituzione

Donato Zoppo, giornalista

Franco Zunino, ingegnere

*

Per adesioni: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it

Per dare notizia delle adesioni ai presidenti del Parlamento:

- on. Laura Boldrini, Presidente della Camera: laura.boldrini at camera.it

- on. Pietro Grasso, Presidente del Senato: pietro.grasso at senato.it

 

2. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

 

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.

Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

 

3. INCONTRI. RILEGGENDO GREGORY BATESON. UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO

 

Si e' svolto martedi' 29 agosto 2017 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sui libri "Verso un'ecologia della mente", "Mente e natura" e "Una sacra unita'" di Gregory Bateson.

*

Gregory Bateson e' nato nel 1904 a Grantchester, Cambridge, in Inghilterra, figlio di un eminente scienziato; compie studi naturalistici ed antropologici, di logica, cibernetica e psichiatria; un matrimonio con la grande antropologa Margaret Mead; Bateson ha dato contributi fondamentali in vari campi del sapere ed e' uno dei pensatori piu' influenti del Novecento; e' scomparso nel 1980 a San Francisco, in California. Opere di Gregory Bateson: Naven, Einaudi, Torino 1988; Verso un'ecologia della mente, Adelphi, Milano 1976, 1990; Mente e natura, Adelphi, Milano 1984, 1995; Una sacra unita', Adelphi, Milano 1997; (in collaborazione con la figlia Mary Catherine Bateson), Dove gli angeli esitano, Adelphi, Milano 1989, 1993. Si vedano anche i materiali del seminario animato da Bateson, "Questo e' un gioco", Raffaello Cortina Editore, Milano 1996. Opere su Gregory Bateson: per un avvio cfr. AA. VV. (a cura di Marco Deriu), Gregory Bateson, Bruno Mondadori, Milano 2000; Sergio Manghi (a cura di), Attraverso Bateson, Raffaello Cortina Editore, Milano 1998; Sergio Manghi, La conoscenza ecologica. Attualita' di Gregory Bateson, Raffaello Cortina Editore, Milano 2004. Cfr. anche Rosalba Conserva, La stupidita' non e' necessaria, La Nuova Italia, Scandicci (Firenze) 1996, 1997, particolarmente sulle implicazioni educative e la valorizzazione in ambito pedagogico della riflessione e dell'opera di Bateson. Una bibliografia fondamentale e' alle pp. 465-521 di Una sacra unita', citato sopra. Indicazioni utili (tra cui alcuni siti web, ed una essenziale bibliografia critica in italiano) sono anche nel servizio con vari materiali alle pp. 5-15 della rivista pedagogica "Ecole", n. 57, febbraio 1998. Altri numeri monografici di riviste a Bateson dedicati: "Oikos", n. 1, 1990; "Aut aut", nn. 251 (1992), 269 (1995), 282 (1997); "Rivista di psicoterapia relazionale", n. 8, 1998. Tra i frutti e gli sviluppi del lavoro di Bateson c'e' anche la "scuola di Palo Alto" di psicoterapia relazionale: di cui cfr. il classico libro di Paul Watzlawick, Janet Helmick Beavin, Don D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio-Ubaldini, Roma 1971; Carlos E. Sluzki, Donald C. Ransom, Il doppio legame, Astrolabio - Ubaldini, Roma 1979, Fabbri - Rcs Libri, Milano 2007; e su cui cfr. Edmond Marc, Dominique Picard, La scuola di Palo Alto, Red Edizioni, Como 1996. Una bibliografia aggiornata di e su Bateson e' nel sito del "Circolo Bateson", da cui estraiamo anche alcune ulteriori segnalazioni: G. Bateson, J. Ruesch, La matrice sociale della psichiatria, Il Mulino, Bologna 1976; Gregory Bateson, Perceval. Un paziente narra la propria psicosi, 1830-1832, Bollati Boringhieri, 2005; Gregory Bateson, L'umorismo nella comunicazione umana, Raffaello Cortina Editore, Milano 2006; AA.VV., Legami con G. Bateson, Libreria editrice universitaria, Verona 2006; Bagni G., Conserva R., Insegnare a chi non vuole imparare. Lettere dalla scuola, sulla scuola e su Bateson, Edizioni Gruppo Abele, Torino 2005; Bateson M. C., Our own metaphor: a personal account of a conference on conscious purpose and human adaptation, Knopf, New York 1972, Smithsonian Institution Press, Washington-London 1991; Bateson M. C., Con occhi di figlia, Feltrinelli, Milano 1985; Bertrando Paolo, Bianciardi Marco (a cura di), La natura sistemica dell'uomo. Attualita' del pensiero di Gregory Bateson, Raffaello Cortina Editore, Milano 2009; Brockman J. (a cura di), About Bateson. Essays on Gregory Bateson, Wilwood House, London 1978; Brunello S., Gregory Bateson, Edizioni G. B., Padova 1992; Casadio Luca, Tra Bateson e Bion. Alle radici del pensiero relazionale, Antigone Edizioni, Torino 2010; Cotugno A., Di Cesare G. (a cura di), Territorio Bateson, Meltemi, Roma 2001; De Biasi R., Gregory Bateson, Cortina, Milano 1996; Greppi Olivetti A., Moietta E., Giochi con carte truccate. La tautologia in Gregory Bateson, Pellicani, Roma 1994; Lipset D., Gregory Bateson. The Legacy of a Scientist, Beacon Press, Boston 1982; Madonna G., La psicoterapia attraverso Bateson, Bollati Boringhieri, Torino 2003; Pauze' R., Gregory Bateson, itineraire d'un chercheur, Eres, Ramonville Saint-Agne 1996; Sala M., Il volo di Perseo, Junior, Bergamo 2004; Tamburini P. (a cura di), Gregory Bateson, maestro dell'ecologia della mente, Universita' Verdi, Bologna 1987; Winkin Y. (a cura di), Bateson: premier etat d'un heritage, Seuil, Parigi 1988; Zoletto D., Pensiero e scrittura del doppio legame, Edizione Universita' di Trieste, Trieste, 2001; Zoletto D., Il doppio legame. Bateson Derrida, Bompiani, Milano, 2003.

*

Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso ancora una volta il loro sostegno all'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia, ed all'appello affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.

 

4. TESTI. FABRIZIO DE ANDRE': GIROTONDO

[Riproponiamo ancora una volta i seguenti testi. "Girotondo" e' nell'album Tutti morimmo a stento (1968); "La ballata dell'eroe" e "La guerra di Piero" sono nell'album Fabrizio De Andre' volume 3 (1968); "Maria nella bottega del falegname" e "Il testamento di Tito" sono nell'album La buona novella (1970); "La collina" e' nell'album Non al denaro non all'amore ne' al cielo (1971); "Fila la lana" e "Morire per delle idee" sono nell'album Canzoni (1974); "Andrea" e' nell'album Rimini (1978); "Fiume Sand Creek" e' nell'album senza titolo detto L'indiano (1981). Li abbiamo ripresi da Fabrizio De Andre', Parole. I testi di tutte le canzoni, Gruppo Editoriale L'Espresso, Roma 2009.

Fabrizio De Andre' (Genova, 1940 - Milano, 1999), cantautore libertario, e' una delle figure piu' vive della cultura italiana del secondo Novecento]

 

Se verra' la guerra, Marcondiro'ndero

se verra' la guerra, Marcondiro'nda'

sul mare e sulla terra, Marcondiro'ndera

sul mare e sulla terra chi ci salvera'?

 

Ci salvera' il soldato che non la vorra'

ci salvera' il soldato che la guerra rifiutera'.

 

La guerra e' gia' scoppiata, Marcondiro'ndero

la guerra e' gia' scoppiata, chi ci aiutera'.

Ci aiuterà il buon Dio, Marcondiro'ndero

ci aiutera' il buon Dio, lui ci salvera'.

 

Buon Dio e' gia' scappato, dove non si sa

buon Dio se n'e' andato, chissa' quando ritornera'.

 

L'aeroplano vola, Marcondiro'ndera

l'aeroplano vola, Marcondiro'nda'.

Se gettera' la bomba, Marcondiro'ndero

se gettera' la bomba chi ci salvera'?

 

Ci salva l'aviatore che non lo fara'

ci salva l'aviatore che la bomba non gettera'.

 

La bomba e' gia' caduta, Marcondiro'ndero

la bomba e' gia' caduta, chi la prendera'?

La prenderanno tutti, Marcondiro'ndero

sian belli o siano brutti, Marcondiro'nda'.

 

Sian grandi o sian piccini li distruggera'

sian furbi o sian cretini li fulminera'.

 

Ci sono troppe buche, Marcondiro'ndero

ci sono troppe buche, chi le riempira'?

Non potremo piu' giocare al Marcondiro'ndero

non potremo piu' giocare al Marcondiro'nda'.

 

E voi a divertirvi andate un po' piu' in la'

andate a divertirvi dove la guerra non ci sara'.

 

La guerra e' dappertutto, Marcondiro'ndero

la terra e' tutta un lutto, chi la consolera'?

Ci penseran gli uomini, le bestie i fiori

i boschi e le stagioni con i mille colori.

 

Di gente, bestie e fiori no, non ce n'e' piu'

viventi siam rimasti noi e nulla piu'.

 

La terra e' tutta nostra, Marcondiro'ndero

ne faremo una gran giostra, Marcondiro'nda'.

Abbiam tutta la terra Marcondiro'ndero

giocheremo a far la guerra, Marcondiro'nda'...

 

5. TESTI. FABRIZIO DE ANDRE': LA BALLATA DELL'EROE

 

Era partito per fare la guerra

per dare il suo aiuto alla sua terra.

Gli avevano dato le mostrine e le stelle

e il consiglio di vendere cara la pelle.

 

E quando gli dissero di andare avanti

troppo lontano si spinse a cercare la verita'.

Ora che e' morto la Patria si gloria

d'un altro eroe alla memoria.

 

Ma lei che lo amava aspettava il ritorno

d'un soldato vivo, d'un eroe morto che ne fara'?

Se accanto, nel letto, le e' rimasta la gloria

d'una medaglia alla memoria.

 

6. TESTI. FABRIZIO DE ANDRE': LA GUERRA DI PIERO

 

Dormi sepolto in un campo di grano

non e' la rosa non e' il tulipano

che ti fan veglia dall'ombra dei fossi

ma sono mille papaveri rossi.

 

"Lungo le sponde del mio torrente

voglio che scendano i lucci argentati

non piu' i cadaveri dei soldati

portati in braccio dalla corrente".

 

Cosi' dicevi ed era d'inverno

e come gli altri verso l'inferno

te ne vai triste come chi deve,

e il vento ti sputa in faccia la neve.

 

Fermati Piero, fermati adesso

lascia che il vento ti passi un po' addosso,

dei morti in battaglia ti porti la voce,

chi diede la vita ebbe in cambio una croce.

 

Ma tu non lo udisti e il tempo passava

con le stagioni a passo di giava

ed arrivasti a varcar la frontiera

in un bel giorno di primavera.

 

E mentre marciavi con l'anima in spalle

vedesti un uomo in fondo alla valle

che aveva il tuo stesso identico umore

ma la divisa di un altro colore.

 

Sparagli Piero, sparagli ora

e dopo un colpo sparagli ancora

fino a che tu non lo vedrai esangue

cadere in terra a coprire il suo sangue.

 

"E se gli sparo in fronte o nel cuore

soltanto il tempo avra' per morire,

ma il tempo a me restera' per vedere,

vedere gli occhi di un uomo che muore".

 

E mentre gli usi questa premura

quello si volta, ti vede, ha paura

ed imbracciata l'artiglieria

non ti ricambia la cortesia.

 

Cadesti a terra senza un lamento

e ti accorgesti in un solo momento

che il tempo non ti sarebbe bastato

a chieder perdono per ogni peccato.

 

Cadesti a terra senza un lamento

e ti accorgesti in un solo momento

che la tua vita finiva quel giorno

e non ci sarebbe stato ritorno.

 

"Ninetta mia crepare di maggio

ci vuole tanto troppo coraggio.

Ninetta bella dritto all'inferno

avrei preferito andarci in inverno".

 

E mentre il grano ti stava a sentire

dentro alle mani stringevi il fucile,

dentro alla bocca stringevi parole

troppo gelate per sciogliersi al sole.

 

Dormi sepolto in un campo di grano

non e' la rosa non e' il tulipano

che ti fan veglia dall'ombra dei fossi

ma sono mille papaveri rossi.

 

7. TESTI. FABRIZIO DE ANDRE': MARIA NELLA BOTTEGA DEL FALEGNAME

 

Maria:

"Falegname col martello

perche' fai den den?

Con la pialla su quel legno

perche' fai fren fren?

Costruisci le stampelle

per chi in guerra ando'?

Dalla Nubia sulle mani

a casa ritorno'?".

 

Il falegname:

"Mio martello non colpisce,

pialla mia non taglia

per foggiare gambe nuove

a chi le offri' in battaglia,

ma tre croci, due per chi

diserto' per rubare,

la piu' grande per chi guerra

insegno' a disertare".

 

La gente:

"Alle tempie addormentate

di questa citta'

pulsa il cuore di un martello,

quando smettera'?

Falegname, su quel legno,

quanti colpi ormai,

quanto ancora con la pialla

lo assottiglierai?".

 

Maria:

"Alle piaghe, alle ferite

che sul legno fai,

falegname su quei tagli

manca il sangue, ormai,

perche' spieghino da soli,

con le loro voci,

quali volti sbiancheranno

sopra le tue croci".

 

Il falegname:

"Questi ceppi che han portato

perche' il mio sudore

li trasformi nell'immagine

di tre dolori,

vedran lacrime di Dimaco

e di Tito al ciglio

il piu' grande che tu guardi

abbraccera' tuo figlio".

 

La gente:

"Dalla strada alla montagna

sale il tuo den den

ogni valle di Giordania

impara il tuo fren fren;

qualche gruppo di dolore

muove il passo inquieto,

altri aspettan di far bere

a quelle seti aceto".

 

8. TESTI. FABRIZIO DE ANDRE': IL TESTAMENTO DI TITO

 

"Non avrai altro Dio all'infuori di me"

spesso mi han fatto pensare:

genti diverse venute dall'Est

dicevan che in fondo era uguale.

Credevano a un altro diverso da te

e non mi hanno fatto del male.

Credevano a un altro diverso da te

e non mi hanno fatto del male.

 

"Non nominare il nome di Dio,

non nominarlo invano".

Con un coltello piantato nel fianco

gridai la mia pena e il suo nome:

ma forse era stanco, forse troppo occupato,

e non ascolto' il mio dolore.

Ma forse era stanco, forse troppo lontano,

davvero lo nominai invano.

 

"Onora il padre, onora la madre"

e onora anche il loro bastone,

bacia la mano che ruppe il tuo naso

perche' le chiedevi un boccone:

quando a mio padre si fermo' il cuore

non ho provato dolore.

Quanto a mio padre si fermo' il cuore

non ho provato dolore.

 

"Ricorda di santificare le feste".

Facile per noi ladroni

entrare nei templi che rigurgitan salmi

di schiavi e dei loro padroni

senza finire legati agli altari

sgozzati come animali.

Senza finire legati agli altari

sgozzati come animali.

 

Il quinto dice: "Non devi rubare"

e forse io l'ho rispettato

vuotando, in silenzio, le tasche gia' gonfie

di quelli che avevan rubato.

Ma io, senza legge, rubai in nome mio,

quegli altri nel nome di Dio.

Ma io, senza legge, rubai in nome mio,

quegli altri nel nome di Dio.

 

"Non commettere atti che non siano puri"

cioe' non disperdere il seme.

Feconda una donna ogni volta che l'ami

cosi' sarai uomo di fede:

poi la voglia svanisce e il figlio rimane

e tanti ne uccide la fame.

Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore:

ma non ho creato dolore.

 

Il settimo dice "Non ammazzare"

se del cielo vuoi essere degno.

Guardatela oggi, questa legge di Dio,

tre volte inchiodata nel legno:

guardate la fine di quel Nazareno

e un ladro non muore di meno.

Guardate la fine di quel Nazzareno

e un ladro non muore di meno.

 

"Non dire falsa testimonianza"

e aiutali a uccidere un uomo.

Lo sanno a memoria il diritto divino,

e scordano sempre il perdono:

ho spergiurato su Dio e sul mio onore

e no, non ne provo dolore.

Ho spergiurato su Dio e sul mio onore

e no, non ne provo dolore.

 

"Non desiderare la roba degli altri,

non desiderarne la sposa".

Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi

che hanno una donna e qualcosa:

nei letti degli altri gia' caldi d'amore

non ho provato dolore.

L'invidia di ieri non e' gia' finita:

stasera vi invidio la vita.

 

Ma adesso che viene la sera ed il buio

mi toglie il dolore dagli occhi

e scivola il sole al di la' delle dune

a violentare altre notti:

io nel vedere quest'uomo che muore,

madre, io provo dolore.

Nella pieta' che non cede al rancore,

madre, ho imparato l'amore.

 

9. TESTI. FABRIZIO DE ANDRE': LA COLLINA

 

Dove se n'e' andato Elmer

che di febbre si lascio' morire,

Dov'e' Herman bruciato in miniera.

Dove sono Bert e Tom

il primo ucciso in una rissa

e l'altro che usci' gia' morto di galera.

E cosa ne sara' di Charley

che cadde mentre lavorava

dal ponte volo', volo' sulla strada.

 

Dormono, dormono sulla collina

dormono, dormono sulla collina.

 

Dove sono Ella e Kate

morte entrambe per errore

una di aborto, l'altra d'amore.

E Maggie uccisa in un bordello

dalle carezze di un animale

e Edith consumata da uno strano male.

E Lizzie che insegui' la vita

lontano, e dall'Inghilterra

fu riportata in questo palmo di terra.

 

Dormono, dormono sulla collina

dormono, dormono sulla collina.

 

Dove sono i generali

che si fregiarono nelle battaglie

con cimiteri di croci sul petto,

dove i figli della guerra

partiti per un ideale

per una truffa, per un amore finito male

hanno rimandato a casa

le loro spoglie nelle bandiere

legate strette perche' sembrassero intere.

 

Dormono, dormono sulla collina

dormono, dormono sulla collina.

 

Dov'e' Jones il suonatore

che fu sorpreso dai suoi novant'anni

e con la vita avrebbe ancora giocato

lui che offri' la faccia al vento

la gola al vino e mai un pensiero

non al denaro, non all'amore ne' al cielo.

Lui si', sembra di sentirlo

cianciare ancora delle porcate

mangiate in strada nelle ore sbagliate,

sembra di sentirlo ancora

dire al mercante di liquore:

"Tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore?".

 

10. TESTI. FABRIZIO DE ANDRE': FILA LA LANA

 

Nella guerra di Valois

il signor di Vly e' morto,

se sia stato un prode eroe

non si sa, non e' ancor certo.

Ma la dama abbandonata

lamentando la sua morte

per mill'anni e forse ancora

piangera' la triste sorte.

 

Fila la lana, fila i tuoi giorni

illuditi ancora che lui ritorni,

libro di dolci sogni d'amore

apri le pagine al suo dolore.

 

Son tornati a cento e a mille

i guerrieri di Valois,

son tornati alle famiglie,

ai palazzi, alle citta'.

Ma la dama abbandonata

non ritrovera' il suo amore

e il gran ceppo nel camino

non varra' a scaldarle il cuore.

 

Fila la lana, fila i tuoi giorni

illuditi ancora che lui ritorni,

libro di dolci sogni d'amore

apri le pagine al suo dolore.

 

Cavalieri che in battaglia

ignorate la paura,

stretta sia la vostra maglia

ben temprata l'armatura.

Al nemico che vi assalta

siate presti a dar risposta

perche' dietro a quelle mura

vi s'attende senza sosta.

 

Fila la lana, fila i tuoi giorni

illuditi ancora che lui ritorni,

libro di dolci sogni d'amore

chiudi le pagine sul suo dolore.

 

11. TESTI. FABRIZIO DE ANDRE': MORIRE PER DELLE IDEE

 

Morire per delle idee, l'idea e' affascinante

per poco io morivo senza averla mai avuta,

perche' chi ce l'aveva, una folla di gente,

gridando "Viva la morte" proprio addosso mi e' caduta.

Mi avevano convinto e la mia musa insolente

abiurando i suoi errori, aderi' alla loro fede

dicendomi peraltro in separata sede

moriamo per delle idee, va be', ma di morte lenta,

va be', ma di morte lenta.

 

Approfittando di non essere fragilissimi di cuore

andiamo all'altro mondo bighellonando un poco,

perche' forzando il passo succede che si muore

per delle idee che non han piu' corso il giorno dopo.

Ora se c'e' una cosa amara, desolante

e' quella di capire all'ultimo momento

che l'idea giusta era un'altra, un altro il movimento

moriamo per delle idee, va be', ma di morte lenta,

va be', ma di morte lenta.

 

Gli apostoli di turno che apprezzano il martirio

lo predicano spesso per novant'anni almeno.

Morire per delle idee sara' il caso di dirlo

e' il loro scopo di vivere, non sanno farne a meno.

E sotto ogni bandiera li vediamo superare

il buon matusalemme nella longevita'

per conto mio si dicono in tutta intimita'

moriamo per delle idee, va be', ma di morte lenta,

va be', ma di morte lenta.

 

A chi va poi cercando verita' meno fittizie

ogni tipo di setta offre moventi originali

e la scelta e' imbarazzante per le vittime novizie

morire per delle idee e' molto bello ma per quali.

E il vecchio che si porta gia' i fiori sulla tomba

vedendole venire dietro il grande stendardo

pensa "Speriamo bene che arrivino in ritardo"

moriamo per delle idee, va be', ma di morte lenta,

va be', ma di morte lenta.

 

E voi gli sputafuoco, e voi i nuovi santi,

crepate pure per primi noi vi cediamo il passo

pero' per gentilezza lasciate vivere gli altri

la vita e' grosso modo il loro unico lusso

tanto piu' che la carogna e' gia' abbastanza attenta

non c'e' nessun bisogno di reggerle la falce

basta con le garrote in nome della pace

moriamo per delle idee, va be', ma di morte lenta,

va be', ma di morte lenta.

 

12. TESTI. FABRIZIO DE ANDRE': ANDREA

 

Andrea s'e' perso s'e' perso e non sa tornare

Andrea s'e' perso s'e' perso e non sa tornare

Andrea aveva un amore riccioli neri

Andrea aveva un dolore riccioli neri.

 

C'era scritto sul foglio ch'era morto sulla bandiera

c'era scritto e la firma era d'oro era firma di re.

Ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia.

Ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia.

 

Occhi di bosco contadino del regno profilo francese

Occhi di bosco soldato del regno profilo francese

e Andrea ha perso, ha perso l'amore, la perla piu' rara

e Andrea ha in bocca, ha in bocca un dolore, la perla piu' scura.

 

Andrea raccoglieva, raccoglieva violette ai bordi del pozzo

Andrea gettava riccioli neri nel cerchio del pozzo.

Il secchio gli disse, gli disse "Signore il pozzo e' profondo

piu' fondo del fondo degli occhi della Notte del Pianto".

Lui disse: "Mi basta, mi basta che sia piu' profondo di me".

Lui disse: "Mi basta, mi basta che sia piu' profondo di me".

 

13. TESTI. FABRIZIO DE ANDRE': FIUME SAND CREEK

 

Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura

sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura.

Fu un generale di vent'anni

occhi turchini e giacca uguale.

Fu un generale di vent'anni

figlio d'un temporale.

 

C'e' un dollaro d'argento sul fondo del Sand Creek.

 

I nostri guerrieri troppo lontani sulla pista del bisonte

e quella musica distante divento' sempre più forte

chiusi gli occhi per tre volte

mi ritrovai ancora li'

chiesi a mio nonno e' solo un sogno

mio nonno disse si'.

 

A volte i pesci cantano sul fondo del Sand Creek.

 

Sognai talmente forte che mi usci' il sangue dal naso

il lampo in un orecchio, nell'altro il paradiso

le lacrime piu' piccole

le lacrime piu' grosse

quando l'albero della neve

fiori' di stelle rosse.

 

Ora i bambini dormono nel letto del Sand Creek.

 

Quando il sole alzo' la testa tra le spalle della notte

c'erano solo cani e fumo e tende capovolte

tirai una freccia in cielo

per farlo respirare

tirai una freccia al vento

per farlo sanguinare.

 

La terza freccia cercala sul fondo del Sand Creek.

 

Si son presi i nostri cuori sotto una coperta scura

sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura.

Fu un generale di vent'anni

occhi turchini e giacca uguale.

Fu un generale di vent'anni

figlio d'un temporale.

 

Ora i bambini dormono sul fondo del Sand Creek.

 

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UNA PERSONA, UN VOTO

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Per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone che risiedono in Italia

Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVIII)

Numero 189 del 29 agosto 2017

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com