[Nonviolenza] Telegrammi. 2557
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- Date: Thu, 8 Dec 2016 21:07:24 +0100 (CET)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2557 del 9 dicembre 2016
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Continua la strage nel Mediterraneo, continua la violenza razzista in Italia
2. Alcuni testi del mese di novembre 2014 (parte terza e conclusiva)
3. Maestre
4. Un incontro di studio a Viterbo sulla "Grammatica della fantasia" di Gianni Rodari
5. "L'azione educativa di Mario Lodi e di Lorenzo Milani". Un incontro di studio
6. Il Comune di Viterbo chieda al Parlamento italiano il riconoscimento dello Stato di Palestina
7. Ancora un promemoria per le persone partecipanti al "Tavolo per la pace" di Viterbo
8. Un incontro in memoria di Bianca Guidetti Serra
9. Alcune parole nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
10. Un incontro di studio su Virginia Woolf
11. Cinque meditazioni
12. Alcune quartine di qualche anno fa
13. Hannah Arendt
14. Virginia Woolf
15. Rachel Corrie
16. Simone de Beauvoir
17. Etty Hillesum
18. Rosa Luxemburg
19. Simone Weil
20. Maria Zambrano
21. Franca Ongaro Basaglia
22. Susan Sontag
23. Edith Stein
24. Germaine Tillion
25. Felicia Bartolotta Impastato
26. Olympe de Gouges
27. Billie Holiday
28. Miriam Makeba
29. Anna Achmatova
30. Rosanna Benzi
31. Annarita Buttafuoco
32. Emily Dickinson
33. Marianella Garcia
34. Violeta Parra
35. Ginetta Sagan
36. Bertha von Suttner
37. Emma Thomas
38. Sofia Vanni Rovighi
39. Adriana Zarri
40. Dina Bertoni Jovine
41. Anne Frank
42. Anna Freud
43. Ada Gobetti
44. Ricordato a Viterbo Vittorio Emanuele Giuntella
45. Per il riconoscimento dello stato di Palestina
46. Per Lucio Magri. Nel terzo anniversario della scomparsa
47. Ricorrendo l'anniversario della scomparsa di Dorothy Day
48. Etty Hillesum, in memoriam
49. Segnalazioni librarie
50. La "Carta" del Movimento Nonviolento
51. Per saperne di piu'
1. HIC ET NUNC. CONTINUA LA STRAGE NEL MEDITERRANEO, CONTINUA LA VIOLENZA RAZZISTA IN ITALIA
Non passa giorno senza che altre persone innocenti trovino la morte nel Mediterraneo.
Non passa giorno senza che in Italia la violenza razzista colpisca altri esseri umani innocenti.
Si puo' e si deve salvare tutte le vite.
Si puo' e si deve far valere la legalita' costituzionale che riconosce e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Si puo' e si deve far cessare la strage nel Mediterraneo.
Si puo' e si deve far cessare la violenza razzista in Italia.
Chiediamo al Parlamento due provvedimenti necessari e urgenti:
1. riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro;
2. riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
Vi e' una sola umanita' in un unico pianeta casa comune dell'umanita' intera.
Il primo dovere e' salvare le vite: soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
2. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI NOVEMBRE 2014 (PARTE TERZA E CONCLUSIVA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di novembre 2014.
3. MAESTRE
[Riproponiamo una volta ancora i seguenti testi gia' piu' volte apparsi sul nostro notiziario]
Luce Fabbri come educatrice
Illuminava tutto quella luce
e quella luce era Luce Fabbri
dell'anarchia memoria, storia, volto
e della nonviolenza.
Contrasto' sempre il male e sempre volle
giustizia e liberta'. Insegno' sempre
la scienza e la coscienza, e degli oppressi
sempre fu voce, e braccio, e intelligenza.
Illuminava tutto quella luce
e quella luce era Luce Fabbri.
*
Lacrime per Miriam Makeba
Stava sul palco come su una barricata
la nostra sorella Miriam Makeba
con la sua voce combatteva il fascismo.
Contro il fascismo aveva combattuto
in Sud Africa, aveva combattuto
in America, aveva combattuto
ovunque nel mondo il fascismo assassino.
La nostra compagna Miriam Makeba
con la sua voce che resuscitava i morti.
Venne infine qui tra noi dove il fascismo
col nome di camorra col nome di governo
perseguita e assassina.
La nostra sorella Miriam Makeba
la nostra compagna Miriam Makeba.
Contro i poteri criminali tutti
lottava Miriam Makeba
per l'umanita' che e' una soltanto
lottava Miriam Makeba.
Stava sul palco come su una barricata
la nostra sorella Miriam Makeba
con la sua voce combatteva il fascismo.
E la sua lotta tu portala avanti.
*
Rachele
Quelli di noi che hanno passato notti
al freddo e al gelo sanno che vuol dire
non avere una casa.
E quelli di noi che hanno avuto paura
subendo minacce e percosse, di essere uccisi
sanno cos'e' la paura.
E quelli di noi che ai padri hanno chiuso
sul letto di morte gli occhi, sanno sanno
sanno la morte che orrendo nemico e' di tutti.
E quelli di noi che hanno avuto lo strazio
di vedere morire gli amici e di vedere
eserciti muovere alla caccia
di carne umana, come possono, come possiamo
tacere, restare nelle tiepide case
col cibo caldo tra i visi amici.
Cosi' Rachele mosse di lontano
verso quel cuore del mondo che ha nome Palestina.
Cosi' Rachele mise l'anima sua e il suo corpo
tra l'esercito e le vittime
tra le ruspe che demoliscono
e le case in cui poter vivere ancora.
Cosi' Rachele la molto amata
torno' in Palestina.
Lo dico a te Labano, lo dico a te Giacobbe.
Cosi' Rachele fu uccisa e questa morte
e' la morte di tutte le donne che portano vita
lungo i tornanti di questa preistoria
di Margarete dai capelli d'oro
di Sulamith dai capelli di cenere.
Non ho parole, ho solo greve un pianto
e molte amare memorie e una speranza sola:
che resusciti Rachele
nella pace tra i popoli, nel ricordo
dell'orrore, nell'alleanza nuova
che a tutte e tutti riconosca vita,
che a tutte e tutti riconosca dignita'.
E' questa resurrezione
questa compresenza dei morti e dei viventi
nella comune lotta per l'umano
cio' che qui chiamo ancora nonviolenza.
E' la lotta di Rachele
la nonviolenza in cammino.
*
Una canzone per Marianella Garcia
Ay Marianella, Marianella Garcia
potevi fare la vita dei signori
i tuoi buoni studi, il tuo seggio in parlamento
ma tu scegliesti di stare con noi poveri.
Ay Marianella che pioggia di sangue.
Era Marianella sorella di noi morti
perche' amava la vita e che la vita
fosse degna di essere vissuta.
Ay Marianella si spensero le stelle.
Era intrepida e vestita di umilta'
sapeva che i fascisti la cercavano
e ti raggiunse la furia dei fascisti.
Ay Marianella la furia dei fascisti.
Parlava la lingua dei contadini e degli angeli
sapeva le parole che guariscono
parole di luce e di pane.
Ay Marianella la terra nera e rossa.
Sapeva tutte le cose e anche le cose
che tutti sanno e e' difficile dire
e lei le diceva con voce di uccellino.
Ay Marianella che fredda e' la notte.
Ti ammazzarono come hanno ammazzato
i morti che cercavi e che il tuo sguardo
resuscitava nel cuore del popolo.
Ay Marianella che pianto infinito.
Cosi' dura e' la nostra dura vita
che anche nella gioia noi piangiamo
ma mentre ti piangiamo ricordiamo
con gioia che sei stata e resti viva.
Ay Marianella, Marianella Garcia.
*
Anna Politkovskaja
Ci sono le parole
e ci sono le pallottole.
E solo le parole salvano le vite.
Ci sono i corpi palpitanti e fragili
e ci sono le pallottole.
E dopo le pallottole i corpi diventano sasso.
C'e' la verita' viva
e ci sono le pallottole
che tutto riducono a menzogna, strazio, nulla.
C'e' l'umanita' fatta di persone
e ci sono le guerre
che l'umanita' estinguono.
Scegliere le parole, i corpi, le persone,
scegliere l'umanita'. Salvare le vite. Dire
ancora e sempre la verita'. Contrastare
tutte le uccisioni.
E' questo che chiamiamo nonviolenza.
*
Per Franca Ongaro Basaglia
Sempre sentii che era Franca Ongaro
la mente filosofica piu' viva
degli anni e le rotture che in quel tempo
compiere fu mestieri. E sempre seppi
che con sguardo e con voce di donna
si sarebbe visto e detto l'essenziale.
Sempre seppi che la lotta contro il male
deve salvare tutti, deve infrangere
le intime catene e le esteriori
e che la lotta contro le totali
istituzioni questo ci insegnava:
a contrastare a un tempo la miseria
e dittatura, guerra e patriarcato
e l'apartheid che ancora impera e opprime
e la paura e la violenza sempre.
Lo seppi sempre, Franca Ongaro Basaglia
di tutti i miei maestri la maestra
fu piu' segreta, e l'ultima e la prima.
*
Anna Moffo
Ricordi, quando il canto era canto
e noi eravamo giovani e la vita
lucente. A quel tempo
tutti amavamo Anna Moffo.
Io la ricordo Serpina
in quel trattato magno di dialettica
di storia e coscienza di classe, d'interpretazione
(ironica e capovolta - diderotiana, certo)
dei sogni avanti lettera, ed insieme
smascheramento della complicita'
tra patriarcato e rendita, il potere
del capitale che tutto aliena e rompe.
Quanto mi sono interrogato, e ancora
continuo a interrogarmi su quel gioco,
tragico gioco, e quel muto Vespone,
e doppia e tripla l'ansia e la passione
in uno specchio e come per enigma
di Oberto che non sa pensare a se'.
E quella voce di cristallo e argento
che era di Anna Moffo reco incisa
nel cuore come acqua che scintilla
e limpida la luna che rischiara.
*
Felicia
Sento alla radio che non e' piu' viva
Felicia Bartolotta Impastato.
So che la radio mente: Felicia
Bartolotta Impastato e' ancora qui.
Perche' se e' vero che la nostra lotta
contro la mafia non e' ancora finita
allora Felicia qui deve essere ancora.
Poi, quando avremo vinto,
potra' lei anche prendere riposo.
E adesso poso la penna. E piango.
*
Susan Sontag
Diecimila cose ci ha insegnato Susan Sontag
e la prima: a non arrendersi all'orrore
non accettare la menzogna, non inchinarsi alla violenza.
Le diecimila cose ci ha insegnato Susan Sontag
che tutto sapeva e innanzitutto questo:
non inchinarsi alla violenza, non accettare la menzogna
all'orrore non arrendersi mai.
*
In memoria di Alice Paul
Sono passati cosi' tanti anni
e la memoria si affievolisce a tal punto
che nessuno ricorda piu' neppure
il colore delle rose dell'altr'anno
o la fragranza del pane di quando
eravamo giovani e affamati.
Quasi nessuno ricorda piu' le vittime
della guerra di pochi mesi fa
o di quelli che nel nostro paese
furono ammazzati dalla strategia
della tensione, dal terrorismo, dalla mafia.
Tutto e' appiattito su un presente
sottile come una lama
che diventa nulla.
Ma io ricordo ancora Alice Paul
con gratitudine le rendo omaggio
brucio per lei questo grano d'incenso.
So che senza di lei, senza Emmeline
ed infinite altre, anche la mia
sarebbe vita piu' oppressa e indegna.
*
Da Assisi a Gubbio ricordando Darina Silone
Lungo la strada che da Assisi giunge
a Gubbio dove il povero persuase
il lupo ad altre imprese
nella coscienza della stessa fame
che si raddoppia in scienza dell'insieme
ed opera da farsi, condiviso
bene donato dalla compresenza,
anche sara' Darina nel ricordo.
Sara' Darina, poiche' quel cammino
prosegue di Darina e Secondino
il viaggio lungo e la memoria bella,
face e favella, e aprire strada andando.
Poiche' la nonviolenza e' questo: il varco
- diceva Capitini - attuale
si' della storia, che al gorgo del male
oppone comprensione e dignita',
e resistenza che fa forte il frale
e solidarieta' che non si estingue
e riconosce umanita' ed invera.
*
Ballata in memoria di Dorothy Day
Dorothy Day, persona amica
all'oppressione si ribello'
conobbe il carcere e la fatica
ma alla sua lotta non rinuncio'.
Dorothy Day, persona viva
con chi soffriva fu solidale
alla menzogna non fu mai corriva
e mai si arrese dinanzi al male.
Dorothy Day, nostra sorella
fu religiosa e fu libertaria
a questo mondo la cosa piu' bella
e' condivider la sorte dei paria.
Dorothy Day, nostra compagna
tanto era dolce quanto era forte
non ammetteva la fuga o la lagna
e combatteva il male e la morte.
Dorothy Day, acuta coscienza
tenace agire, sguardo profondo:
fu la sua scelta la nonviolenza
per rovesciare e per salvare il mondo.
*
Ancora per Dorothy Day
"Sentir tudo de todas as maneiras"
(Fernando Pessoa)
Si puo' essere anarchici e cattolici
la gioia condividere e il dolore
si puo' essere concreti e anche simbolici
si puo' esser tutto insieme, se ne hai il cuore.
Si puo' esser libertari ed apostolici
condividere le tenebre e le aurore
si puo' essere inurbati e ancor bucolici
si puo' esser tutti insieme, se hai l'amore.
Condividere la fame, e lo spauro,
nella notte greve e gelida il giaciglio,
la prigione condividere e l'oscuro
faticare per un sorso di vermiglio
poco vino e per un tozzo di pan duro:
esser fuoco che divampa, ed albo giglio
che non ve n'e' il simiglio:
compagna degli oppressi, seguace all'agnus dei
"di Dio il dono" Dorotea Day.
4. UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO SULLA "GRAMMATICA DELLA FANTASIA" DI GIANNI RODARI
Si e' svolto nel pomeriggio di sabato 15 novembre 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sulla "Grammatica della fantasia" di Gianni Rodari.
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni brani del libro come di altre opere di Rodari.
*
Gianni Rodari e' nato a Omegna nel 1920; maestro, antifascista, giornalista, scrittore; nel 1970 riceve il Premio Andersen (il massimo riconoscimento per la letteratura per l'infanzia); muore nel 1980. Tra le opere di Gianni Rodari di particolar interesse dal nostro punto di vista e' la Grammatica della fantasia, Einaudi, Torino, piu' volte ristampata; nel 1990 Emme Edizioni ed Einaudi in collaborazione hanno avviato la pubblicazione delle Opere complete di Gianni Rodari. Tra le opere su Gianni Rodari: cfr. almeno Marcello Argilli, Gianni Rodari. Una biografia, Einaudi, Torino 1990; Pino Boero, Una storia, tante storie. Guida all'opera di Gianni Rodari, Einaudi, Torino 1992; Carmine De Luca, Gianni Rodari. La gaia scienza della fantasia, Abramo, Catanzaro 1991; Patrizia Zagni, Gianni Rodari, La Nuova Italia, Firenze 1975. Cfr. anche il saggio di Lodovica Cima in "Voci e volti della nonviolenza" n. 316.
5. "L'AZIONE EDUCATIVA DI MARIO LODI E DI LORENZO MILANI". UN INCONTRO DI STUDIO
Si e' svolto lunedi' 17 novembre 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio su "L'azione educativa di Mario Lodi e di Lorenzo Milani come pratica di solidarieta' e di liberazione".
Nel corso dell'incontro sono state presentate le figure, le esperienze e le riflessioni dei due grandi educatori, e sono state lette e commentate alcune pagine sia dalle opere loro sia da quelle scritte collettivamente dagli allievi delle loro scuole.
Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso ancora una volta, nel ricordo di Mario Lodi e di don Lorenzo Milani, il proprio impegno contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
6. IL COMUNE DI VITERBO CHIEDA AL PARLAMENTO ITALIANO IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI PALESTINA
Al Sindaco del Comune di Viterbo
e per opportuna conoscenza:
a tutti gli assessori della Giunta Comunale
a tutti i consiglieri del Consiglio Comunale
alla Segretaria generale del Comune
Oggetto: Proposta che il Comune di Viterbo deliberi un ordine del giorno con cui chieda al Parlamento italiano di riconoscere lo Stato di Palestina
Signor sindaco,
signore assessore e signori assessori,
signore consigliere e signori consiglieri,
e' di assoluta evidenza la necessita' e l'urgenza del riconoscimento dello Stato di Palestina.
Propongo che il Comune di Viterbo deliberi a tal fine un ordine del giorno del seguente tenore:
"Il Consiglio Comunale di Viterbo,
ribadendo il proprio impegno per la pace, i diritti umani, la nonviolenza;
ribadendo il proprio impegno per il diritto di tutti gli esseri umani alla vita e alla dignita';
ribadendo il proprio impegno contro il razzismo ed ogni forma di persecuzione ed oppressione;
riaffermando il diritto di tutte le persone e di tutti i popoli a vivere liberi in pace e dignita', nel rispetto reciproco e nella cooperazione per il bene comune;
riaffermando che vi e' una sola umanita', di cui tutti i popoli e tutte le persone fanno ugualmente parte;
riaffermando i principi ed i valori della Dichiarazione Universale dei diritti umani, della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, della Costituzione della Repubblica Italiana;
chiede al Parlamento italiano di riconoscere lo Stato di Palestina".
Restando a disposizione per ogni opportuno approfondimento, distinti saluti
7. ANCORA UN PROMEMORIA PER LE PERSONE PARTECIPANTI AL "TAVOLO PER LA PACE" DI VITERBO
Carissime e carissimi,
queste poche righe per ricordarvi che:
1. il 25 novembre e' la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne;
2. il 26 novembre presso la Sala Regia del Comune di Viterbo, con inizio alle ore 16,30, si svolge l'iniziativa promossa dall'"associazione Erinna - centro antiviolenza di Viterbo" per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, iniziativa cui abbiamo unanimemente aderito;
3. il prossimo incontro del "Tavolo per la Pace" di Viterbo si terra' mercoledi' 3 dicembre, sempre con inizio alle ore 17,15, sempre presso il Palazzetto della Creativita' in via Carlo Cattaneo 9 (sito nell'area del complesso scolastico degli istituti comprensivi Canevari e Vanni).
En passant segnalo anche che:
4. il 28 novembre a Orte scalo, presso la biblioteca comunale, con inizio alle ore 18, per iniziativa dell'Auser si svolge un incontro per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, incontro che costituisce anche l'inizio del corso su "Pace, diritti umani, nonviolenza, volontariato" promosso dall'Auser (ringrazio a nome di tutte e tutti Giovanna Cavarocchi per la precisa informazione);
5. il 2 dicembre a Viterbo presso la Prefettura, alle ore 15,30, ci sara' l'assegnazione degli Attestati alle scuole della nostra provincia che hanno condiviso il progetto Unicef-Miur "Verso una Scuola Amica", che verifica in esse, ormai da sei anni, la messa in pratica della "Convenzione dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza", giunta al XXV anniversario e legge dello stato dal 1991 (ringrazio a nome di tutte e tutti Mauro Sarnari per la precisa informazione);
6. sempre il 2 dicembre a Orte, presso la biblioteca della scuola media, in via del campo sportivo, dalle ore 15,30 alle ore 17,30 si svolgera' un incontro sulla nonviolenza nell'ambito del corso promosso dall'Auser.
Per ogni comunicazione il punto di riferimento del "Tavolo per la pace" di Viterbo e' Pigi Moncelsi: tel. 0761348590, cell. 3384613540, e-mail: pmoncelsi at comune.viterbo.it
8. UN INCONTRO IN MEMORIA DI BIANCA GUIDETTI SERRA
In preparazione della "Giornata internazionale contro la violenza sulle donne" si e' svolto nel pomeriggio di lunedi' 24 novembre 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in memoria di Bianca Guidetti Serra (1919-2014).
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni brani dall'autobiografia Bianca la rossa (Einaudi, Torino 2009) e da altri libri della grande antifascista che per tutta la vita ha lottato per i diritti e la dignita' di tutti gli esseri umani, per la liberazione dell'umanita' intera.
*
L'incontro si e' aperto con un ricordo di Nello Marignoli, deceduto domenica e di cui oggi stesso si sono celebrate le esequie, partigiano viterbese che combatte' contro il nazifascismo in Jugoslavia, persona buona e saggia, testimone di pace.
*
Le persone partecipanti hanno espresso sostegno ed invitano a prendere parte all'incontro sulla "Convenzione di Istanbul" promosso in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne dall'"associazione Erinna - centro antiviolenza di Viterbo", incontro che si svolgera' il 26 novembre presso la Sala Regia del Comune di Viterbo, con inizio alle ore 16,30.
La "Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica", nota come "Convenzione di Istanbul", approvata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa il 7 aprile 2011 e ratificata all'unanimita' dal Parlamento italiano nel giugno 2013 (e quindi legge dello Stato italiano dal 19 giugno 2013) costituisce oggi il quadro normativo di riferimento per l'impegno contro la violenza nei confronti delle donne.
*
Una breve notizia su Bianca Guidetti Serra
Bianca Guidetti Serra, impegnata nella Resistenza, avvocato, parlamentare. E' stata una delle figure piu' autorevoli della vita democratica italiana. Nata a Torino il 19 agosto 1919, e' deceduta a Torino il 24 giugno 2014. Dal sito della casa editrice Einaudi riprendiamo il seguente breve profilo: "Bianca Guidetti Serra ha svolto l'attivita' di avvocato penalista dal 1947 al 2001 (oltre all'impegno, a fianco del sindacato, in molteplici cause di lavoro, come nel campo del diritto di famiglia e della tutela dei piu' deboli, minori e carcerati). E' stata parlamentare nella decima legislatura (1987-91) e per vari anni consigliere comunale a Torino". Opere di Bianca Guidetti Serra: Felicita' nell'adozione, Ferro, Milano 1968; (con Francesco Santanera), Il paese dei Celestini, Einaudi, Torino 1973; Compagne, Einaudi, Torino 1977; Le schedature Fiat, Rosenberg & Sellier, Torino 1984; Storie di giustizia, ingiustizia e galera, Linea d'ombra, Milano 1994; Bianca la rossa, Einaudi, Torino 2009.
*
Una breve commemorazione di Banca Guidetti Serra all'indomani della scomparsa nel giugno 2014
E' deceduta Bianca Guidetti Serra.
La nonviolenza, l'antifascismo, il movimento delle oppresse e degli oppressi in lotta per la liberazione dell'umanita', perdono una compagna e una maestra.
Resta la sua luminosa testimonianza, resta l'opera sua alacre e generosa, resta la sua lezione di fedelta' al vero e al bene, resta il suo amore per l'umanita'.
La lotta che e' stata anche sua, la lotta per la giustizia, la liberta', la solidarieta', la lotta per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, la lotta per la protezione dell'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera, questa lotta continua.
Bianca Guidetti Serra e' deceduta, ma non muore il valore della sua persona. Tutto travolge il tempo, ma la memoria dell'esistenza delle persone buone resta per sempre con l'umanita' in cammino, per sempre recando conforto e speranza, vivente esempio ed appello costante all'agire morale, alla civile virtu', all'aiuto reciproco, al bene comune.
9. ALCUNE PAROLE NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne vuol dire smascherare, denunciare e combattere la violenza degli uomini, l'ideologia e la prassi maschilista che ha come punta estrema l'orrore del femminicidio ma che si esercita altresi' in modo subdolo o selvaggio in tutti gli ambiti delle relazioni umane, della vita sociale, delle strutture culturali - ideologiche, materiali, istituzionali -, nei tessuti infrapsichici come in quelli interpersonali, nella trama esistenziale come nella vicenda politica.
La violenza subita dalle donne e' la violenza commessa dagli uomini: e questa violenza cosi' persistente e cosi' pervasiva, cosi' strutturale e cosi' distruttiva nel corso della storia e nel costituirsi delle culture, delle societa', si rivela essere la prima radice di tutte le altre violenze.
Non sara' possibile far cessare le guerre e le uccisioni se non si sconfigge la violenza maschilista.
Non sara' possibile far cessare la schiavitu', il razzismo e le persecuzioni se non si sconfigge la violenza maschilista.
Non sara' possibile proteggere la biosfera casa comune dell'umanita' se non si sconfigge la violenza maschilista.
Non sara' possibile adempiere la promessa del rispetto della dignita' e dell'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani se non si sconfigge la violenza maschilista.
Sconfiggere, sconficcare dagli animi e dal mondo la violenza maschile e' un compito urgente e ineludibile dell'umanita' intera, ed e' evidentemente in primo luogo un dovere degli esseri umani di sesso maschile: migliaia di anni ci hanno avvezzati, assuefatti a questa violenza, a questa dittatura, a questa disumanizzazione: e' ora di combatterla fuori e dentro di noi.
La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne ci convoca all'azione per la liberazione dell'umanita' intera, per costruire la civile convivenza, per realizzare la societa' giusta e solidale che ogni essere umano riconosca, raggiunga, sostenga. Solo sconfiggendo la violenza maschile questo sara' possibile.
10. UN INCONTRO DI STUDIO SU VIRGINIA WOOLF
In occasione della "Giornata internazionale contro la violenza sulle donne" si e' svolto martedi' 25 novembre 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio su Virginia Woolf, "non solo una delle massime scrittrici del Novecento, ma anche una delle piu' grandi pensatrici del movimento di liberazione delle donne e quindi dell'affermazione dei diritti umani di tutti gli esseri umani, della pace e della nonviolenza".
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni brani da Una stanza tutta per se' e da Le tre ghinee.
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A Viterbo il 26 novembre
Le persone partecipanti all'incontro invitano a prendere parte all'iniziativa sulla "Convenzione di Istanbul" promossa per la Giornata internazionale contro la violenza alle donne dall'"associazione Erinna - centro antiviolenza di Viterbo", iniziativa che si svolgera' il 26 novembre presso la Sala Regia del Comune di Viterbo, con inizio alle ore 16,30.
Come e' noto, la "Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica", piu' brevemente denominata "Convenzione di Istanbul", approvata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa il 7 aprile 2011 e ratificata all'unanimita' dal Parlamento italiano nel giugno 2013 (e quindi legge dello Stato italiano dal 19 giugno 2013) costituisce oggi il quadro normativo di riferimento per l'impegno contro la violenza nei confronti delle donne.
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A Orte il 28 novembre
Le persone partecipanti all'incontro invitano altresi' a prendere parte all'iniziativa che si svolgera' il 28 novembre a Orte scalo, presso la biblioteca comunale, con inizio alle ore 18, per iniziativa dell'Auser, sempre per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (incontro che costituisce anche l'inizio del corso su "Pace, diritti umani, nonviolenza, volontariato" promosso dall'Auser di Orte).
*
Una breve notizia su Virginia Woolf
Virginia Woolf, scrittrice tra le piu' grandi del Novecento, nacque a Londra nel 1882, promotrice di esperienze culturali ed editoriali di grande rilievo, oltre alle sue splendide opere narrative scrisse molti acuti saggi, di cui alcuni fondamentali anche per una cultura della pace. Mori' suicida nel 1941. E' uno dei punti di riferimento della riflessione dei movimenti delle donne, di liberazione, per la pace. Opere di Virginia Woolf: le sue opere sono state tradotte da vari editori, un'edizione di Tutti i romanzi (in due volumi, comprendenti La crociera, Notte e giorno, La camera di Jacob, La signora Dalloway, Gita al faro, Orlando, Le onde, Gli anni, Tra un atto e l'altro) e' stata qualche anno fa pubblicata in una collana ultraeconomica dalla Newton Compton di Roma; una pregevolissima edizione sia delle opere narrative che della saggistica e' stata curata da Nadia Fusini nei volumi dei Meridiani Mondadori alle opere di Virginia Woolf dedicati (ai quali rinviamo anche per la bibliografia). Tra i saggi due sono particolarmente importanti per una cultura della pace: Una stanza tutta per se', Newton Compton, Roma 1993; Le tre ghinee, Feltrinelli, Milano 1987 (ma ambedue sono disponibili anche in varie altre edizioni). Numerosissime sono le opere su Virginia Woolf: segnaliamo almeno Quentin Bell, Virginia Woolf, Garzanti, Milano 1974; Mirella Mancioli Billi, Virginia Woolf, La Nuova Italia, Firenze 1975; Paola Zaccaria, Virginia Woolf, Dedalo, Bari 1980; Nadia Fusini, Possiedo la mia anima. Il segreto di Virginia Woolf, Mondadori, Milano 2006; Liliana Rampello, Il canto del mondo reale. Virginia Woolf, la vita nella scrittura, Il saggiatore, Milano 2005. Segnaliamo anche almeno le pagine di Erich Auerbach, "Il calzerotto marrone", in Mimesis, Einaudi, Torino 1977.
11. CINQUE MEDITAZIONI
[Riproponiamo una volta ancora i seguenti testi]
I. La prima radice
La prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera.
Solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'.
Solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
*
II. Non solo l'8 marzo e' l'8 marzo
Non solo l'8 marzo, ma tutti i giorni dell'anno occorre lottare contro il femminicidio e la violenza sessuale.
Non solo l'8 marzo, ma tutti i giorni dell'anno occorre lottare contro il maschilismo e il patriarcato.
Non solo l'8 marzo, ma tutti i giorni dell'anno occorre lottare in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Non solo l'8 marzo, ma tutti i giorni dell'anno occorre lottare contro tutte le violenze e tutte le complicita' con la violenza e tutte le ideologie della violenza.
Non solo l'8 marzo, ma tutti i giorni dell'anno occorre che siano l'8 marzo.
Vi e' questa ineludibile evidenza: che la violenza maschile contro le donne e' la prima radice di ogni altra violenza.
Vi e' questa ineludibile evidenza: che la violenza maschile contro le donne e' il primo nemico dell'umanita'.
Vi e' questa ineludibile evidenza: ne discende il tuo primo dovere.
La lotta delle donne per la liberazione dell'umanita' e' la corrente calda della nonviolenza in cammino. Questo significa l'8 marzo.
Sostenere la lotta delle donne per la liberazione dell'umanita' e' il primo dovere di ogni persona decente. Questo significa l'8 marzo.
Ogni volta che fai la cosa giusta per contrastare la violenza maschilista, quel giorno e' l'8 marzo.
Non solo l'8 marzo, ma tutti i giorni dell'anno occorre che siano l'8 marzo.
*
III. Dal femminismo molti doni
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che vi e' una sola umanita', composta di persone tutte differenti le une dalle altre e tutte eguali in diritti.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che sfera personale e sfera politica non sono separate da un abisso: sempre siamo esseri umani.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza del partire da se'.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza dell'incontro con l'altro.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che e' la nascita, l'esperienza e la categoria che fonda l'umana convivenza, l'umano sapere.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che la pluralita', e quindi la relazione, e' la modalita' di esistenza propria dell'umanita'.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che i corpi contano, che noi siamo i nostro corpi.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che ogni forma di autoritarismo, ogni forma di militarismo, ogni forma di dogmatismo reca gia' la negazione dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che la prima radice dell'organizzazione sociale e della trama relazionale violenta e' nel maschilismo e nel patriarcato.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che solo la nonviolenza contrasta la violenza, che solo il bene vince il male, che solo l'amore si oppone alla morte, che solo l'ascolto consente la parola.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che compito comune e' generare e proteggere la vita, prendersi cura delle persone e del mondo per amore delle persone e del mondo.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che compito comune e' opporsi ad ogni oppressione, ad ogni sfruttamento, ad ogni ingiustizia, ad ogni umiliazione, ad ogni denegazione di umanita', ad ogni devastazione della biosfera.
Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che solo l'arte della compassione fonda la lotta di liberazione.
Il femminismo che e' il massimo inveramento storico della nonviolenza.
Il femminismo che e' la corrente calda della nonviolenza.
Il femminismo che e' il cuore pulsante del movimento di autocoscienza e di liberazione dell'umanita'.
E diciamo femminismo e sappiamo che dovremmo dire femminismi, che dovremmo dire pensiero delle donne e movimenti delle donne.
Ma diciamo femminismo e pensiamo a una tradizione che lega infinite donne che hanno praticato l'etica della responsabilita' e della liberazione, da Saffo a Vandana Shiva, da Simone Weil a Virginia Woolf, da Edith Stein a Milena Jesenska, da Etty Hillesum a Ginetta Sagan, da Rosa Luxemburg ad Hannah Arendt, da Germaine Tillion ad Anna Politkovskaja, da Simone de Beauvoir a Franca Ongaro Basaglia, da Olympe de Gouges a Luce Fabbri.
Dal femminismo molti doni tutte e tutti abbiamo ricevuto.
In questo otto marzo di ascolto, di memoria, di lotta, diciamo anche la nostra gratitudine.
*
IV. Sommessa un'opinione. Ed un ringraziamento
Se la viva commozione non m'inganna, mi sembra che l'iniziativa One Billion Rising del 14 febbraio 2013 contro la violenza sulle donne sia stata - per estensione planetaria, ma anche per chiarezza di contenuti, adeguatezza delle forme, capacita' di favorire la partecipazione piu' ampia e piu' consapevole, mobilitando teste e cuori, pensieri e passioni, menti e corpi - la piu' grande manifestazione nonviolenta globale nel corso dell'intera storia umana.
Ancora una volta il movimento delle donne, la sapienza delle donne, il coraggio delle donne, la lotta delle donne si conferma essere la corrente calda della nonviolenza, si conferma essere l'esperienza storica decisiva nel cammino di liberazione dell'umanita'.
Ed ancora una volta si conferma questa cruciale verita': che solo se si riuscira' a contrastare, sconfiggere, abolire la violenza maschile, e l'ideologia e le strutture e le prassi della violenza maschilista e patriarcale, solo allora si riuscira' a difendere e promuovere i diritti umani di tutti gli esseri umani, a realizzare pace e giustizia, civile convivenza responsabile e solidale tra tutti gli esseri umani e tra gli esseri umani e l'intero mondo vivente.
La nonviolenza e' in cammino con volto e con voce di donna, con passo lieve di danza, in profonda schiudente armonia, in una trama relazionale che unisce in piena coerenza mezzi e fini, che avvicina persona a persona e l'umanita' intera raggiunge, riconosce, libera.
E che in questa luminosa giornata anche non pochi uomini mettendosi alla scuola e all'ascolto delle donne abbiano saputo cogliere l'occasione per esprimere la volonta' di rompere ogni omerta' e complicita' col femminicidio, col maschilismo, col patriarcato, per esprimere la scelta di opporsi alla violenza maschile, ebbene, anche questo e' un dono e un frutto dell'iniziativa delle donne, del pensiero e del movimento delle donne, di cui anche il vecchio che scrive queste righe ad esse e' grato con tutto il cuore.
E che dopo il 14 febbraio ogni giorno continui e si estenda ed ovunque si inveri quel che il 14 febbraio e' accaduto: il manifestarsi dell'impegno dell'umanita' affinche' cessi la violenza maschile sulle donne.
*
V. E quindi
Occorre opporsi al maschilismo e al patriarcato, ed opponendosi al maschilismo e al patriarcato ci si oppone anche al razzismo, alla guerra, alla devastazione dell'ecosistema, a tutti i poteri criminali, a tutte le forme di sfruttamento ed oppressione.
Occorre riconoscere, difendere e promuovere i diritti umani di tutti gli esseri umani.
E quindi: occorre sostenere i centri antiviolenza e le case delle donne.
E quindi: occorre la parita' di rappresentanza di genere ovunque si decide cio' che tutte e tutti riguarda.
E quindi: occorre applicare subito pienamente la Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.
Vi e' una sola umanita'.
12. ALCUNE QUARTINE DI QUALCHE ANNO FA
Riproponiamo i seguenti brevi testi di alcuni anni fa.
13. HANNAH ARENDT
Politica e' l'umanita' plurale
nel nascere e' la chiave di ogni fare
e tu devi sapere contrastare
il male radicale ed il banale.
14. VIRGINIA WOOLF
Un'altra via, un'altra intelligenza
un altro amore del vero e del mondo
un altro movimento, piu' profondo:
il femminismo e' la nonviolenza.
15. RACHEL CORRIE
Alla violenza, lei gentile e lieve
col fragile suo corpo s'interpose.
Come l'arcobalen, come le rose
fu la sua vita luminosa e breve.
16. SIMONE DE BEAUVOIR
Sempre lotto' contro tutti i fascismi
sempre affronto' ogni contraddizione
mai accetto' vilta' e sopraffazione
mai si piego' alla forza ne' ai sofismi.
17. ETTY HILLESUM
Finche' le scorse sangue nelle vene
sempre fu giusta, lieta, solidale
sempre si oppose integralmente al male:
chi vuole il bene faccia solo il bene.
18. ROSA LUXEMBURG
La nonviolenza e' lotta, e' quella lotta
che all'ingiustizia e alla menzogna oppone
la resistenza e la liberazione.
Che' la barbarie il mondo non inghiotta.
19. SIMONE WEIL
Conobbe tutte le esperienze e tutti
penso' i pensieri e fece cose buone
alla sventura oppose l'attenzione
e ancora dona a noi infiniti frutti.
20. MARIA ZAMBRANO
Pensava, e il suo pensare era una festa
soffriva, e il suo soffrire diveniva
sapienza, e la sapienza voce viva
che rende ogni persona degna e onesta.
21. FRANCA ONGARO BASAGLIA
Della violenza ideologie e strutture
istituzioni e prassi smascherava
a tutti umanita' riconquistava
e tutte combatte' le dittature.
22. SUSAN SONTAG
Di stile, intelligenza, tratti e gusto
sottili come lame e come veli
di contro ai vacui e di contro ai crudeli
combatte' sempre per il vero e il giusto.
23. EDITH STEIN
E' l'empatia la qualita' essenziale
che rende umano un essere umano
e che ad ogni potere disumano
oppone il bene che resiste al male.
24. GERMAINE TILLION
Se un volto sempre avra' la Resistenza
e' il volto di Germaine che mai cedette,
sempre volle giustizia e mai vendette:
per sempre volto della nonviolenza.
25. FELICIA BARTOLOTTA IMPASTATO
No, non soltanto mater dolorosa
ma combattente per la liberta'
con quella forza della verita'
ch'e' altro nome della nonviolenza.
26. OLYMPE DE GOUGES
Cosi' le vollero tagliar la testa
ma quella testa aveva gia' parlato:
per l'uguaglianza e contro il patriarcato.
E quella sua parola ancora resta.
27. BILLIE HOLIDAY
Con quella voce che incantava i cuori
degli alberi del sud lo strano frutto
diceva al mondo. Possa esser distrutto
l'orco razzista e tutti i suoi orrori.
28. MIRIAM MAKEBA
Contro il razzismo e contro la camorra
visse, lotto', mori' Miriam Makeba.
Mai piu' ci siano servi della gleba,
che ogni persona ogni altra soccorra.
29. ANNA ACHMATOVA
Lo leggi e ti riafferra per la gola
quel Requiem tra l'orrore e la vergogna:
ogni suo verso attacca la menzogna
esorta alla pieta' ogni sua parola.
30. ROSANNA BENZI
Checche' ogni insipiente or ne sentenzi,
ci fu un'Italia bella, pia, civile
nemica di ogni prepotenza vile:
aveva il volto di Rosanna Benzi.
31. ANNARITA BUTTAFUOCO
Perche' si possa dalla preistoria
uscire al regno della liberta'
occorre fare intanto verita'
e cominciare a scriver l'altra storia.
32. EMILY DICKINSON
Mi capita di usare dei suoi versi
come fosser sentenze di sibilla
della mia vita specchio, e vi scintilla
cio' che trovai, che non trovai, che persi.
33. MARIANELLA GARCIA
Prendersi cura degli assassinati
restituirne il volto e la memoria
alla realta', l'umanita', la storia.
Nel coro ora e' dei giusti e dei beati.
34. VIOLETA PARRA
Dell'umile e l'oppresso le parole
salvare e raccontar la sofferenza
ed esortare alla resistenza
perche' dell'avvenire sorga il sole.
35. GINETTA SAGAN
La lotta antifascista proseguiva
nella difesa di chi e' prigioniero
perche' usa la parola ed il pensiero
e finche' lotti l'umanita' e' viva.
36. BERTHA VON SUTTNER
Nessuno si puo' fare piu' illusioni:
occorre sceglier tra le armi e il pane
solo la pace salva vite umane
solo il disarmo ferma le uccisioni.
37. EMMA THOMAS
Tutto e' preghiera e tutto e' verita'
e poiche' la guerra e' distruzione
ad essa opponi tutta la passione,
tutta la forza, tutta la bonta'.
38. SOFIA VANNI ROVIGHI
Aveva una chiarezza di pensiero
che ti rendeva il mondo trasparente
ed all'orrore del male e del niente
sapeva opporre il buono, il giusto, il vero.
39. ADRIANA ZARRI
Conobbi or son tant'anni un'eremita
amante della terra e anche del cielo
viveva il verbo letto nel vangelo
ed era una danza la sua vita.
40. DINA BERTONI JOVINE
Se si educa e' alla liberta'
Se si educa e' alla uguaglianza
Se si educa e' alla fratellanza
Se si educa e' alla dignita'.
41. ANNE FRANK
La uccisero i nazisti: una bambina.
Ma le parole di quella fanciulla
ancora oppongono l'umano al nulla
e al buio oppongono nuova mattina.
42. ANNA FREUD
Fu Anna vera amica dei bambini
li aiuto', li ascolto' e difese
dalle violenze e dalle pretese
di adulti tracotanti e belluini.
43. ADA GOBETTI
Conobbe quel dolor che non si smorza,
fu fiera antifascista, partigiana,
educatrice. A ogni poter che sbrana
oppose sempre del bene la forza.
44. RICORDATO A VITERBO VITTORIO EMANUELE GIUNTELLA
Nell'anniversario della scomparsa, avvenuta il 27 novembre 1996, e' stato ricordato a Viterbo l'illustre storico e costruttore di pace Vittorio Emanuele Giuntella con un incontro di commemorazione, di studio e di riflessione che si e' svolto giovedi' 27 novembre 2014 presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani".
Nel corso dell'incontro sono state lette e commentate alcune pagine dalle opere dell'indimenticabile testimone della dignita' umana.
Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha rievocato il luminoso magistero intellettuale, morale e civile di Giuntella, il suo straordinario impegno per i diritti di tutti gli esseri umani, per la pace, per la nonviolenza, per la verita' che soccorre e libera, per la civilta' dell'amore che e' l'unica autentica civilta' che tutti gli esseri umani e l'intero mondo vivente abbraccia, sostiene, preserva.
*
Una minima notizia su Vittorio Emanuele Giuntella
Vittorio Emanuele Giuntella (Soriano nel Cimino, 8 luglio 1913 - Roma, 27 novembre 1996) e' uno dei grandi maestri di vita e testimoni della dignita' umana del Novecento.
Ufficiale degli alpini, dopo l'8 settembre rifiuto' di porsi al servizio dei nazisti e fu internato in lager.
Docente di storia dell'eta' dell'Illuminismo all'Universita' di Roma, ha formato generazioni di studenti all'amore per il sapere e per l'umanita', al rigore intellettuale e morale, all'impegno culturale e civile.
Fondatore dell'Opera Nomadi ed impegnato in numerose iniziative di solidarieta', ha sempre difeso i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Ha scritto saggi e libri di incomparabile profondita', la cui lettura rende migliori.
E' stato un uomo coraggioso e generoso, un luminoso esempio di amore per la verita', un autentico maestro di nonviolenza.
*
Nel ricordo di Vittorio Emanuele Giuntella
Nel ricordo di Vittorio Emanuele Giuntella le persone partecipanti all'incontro hanno espresso ancora una volta corale e persuaso il loro impegno e il loro appello contro la guerra e contro tutte le uccisioni, contro il razzismo e contro tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e contro tutte le oppressioni.
Vi e' una sola umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
45. PER IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI PALESTINA
Al Presidente del Senato della Repubblica
alla Presidente della Camera dei Deputati
Oggetto: Per il riconoscimento dello stato di Palestina
Egregio Presidente del Senato,
Egregia Presidente della Camera,
aggiungiamo i nostri voti a quelli di molte altre persone, associazioni democratiche, autorevoli istituzioni, affinche' al piu' presto lo stato italiano riconosca lo stato di Palestina, ed a tal fine vi preghiamo di voler proporre alla conferenza dei capigruppo di entrambi i rami del Parlamento di voler predisporre un ordine del giorno in tal senso e di portarlo al piu' presto al voto delle Camere.
Confidando nel vostro impegno per la pace e i diritti umani, vogliate gradire distinti saluti
46. PER LUCIO MAGRI. NEL TERZO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA
Tre anni fa, il 28 novembre 2011, moriva Lucio Magri.
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo ha ricordato con un incontro commemorativo, nel corso del quale sono stati anche letti e commentati alcuni testi del grande intellettuale e militante della sinistra comunista ed antitotalitaria.
*
Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha ricostruito la figura umana e politica di Magri ed alcuni cruciali passaggi del suo pensiero e della sua azione, evidenziandone lo spessore teorico e morale, il valore testimoniale e progettuale, la profondita' della ricerca, la capacita' di lumeggiare questioni assolutamente decisive e formulare proposte e indicare percorsi d'iniziativa che oggi occorre ancora, ed ancor piu', esplorare e proseguire.
Nella lotta contro l'ingiustizia, nella lotta per la pace, nella lotta per la difesa della biosfera, nella lotta per la difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, nella lotta per la liberazione dell'umanita' dalla violenza e dalla menzogna, l'eredita' di esperienze e riflessioni di Lucio Magri e' un bene prezioso di cui gli siamo grati.
*
Ricordandolo in questo terzo anniversario della scomparsa riaffermiamo le ragioni della lotta contro tutte le oppressioni e le iniquita', le ragioni della lotta per la giustizia e la dignita' di tutti gli esseri umani, le ragioni della lotta per la pace e la solidarieta', le ragioni della lotta che condividemmo con lui e che e' ancora la nostra.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
47. RICORRENDO L'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DI DOROTHY DAY
Ricorrendo l'anniversario della scomparsa, il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ricorda Dorothy Day, costruttrice di pace, combattente nonviolenta per la dignita' umana, luminoso esempio di resistenza all'ingiustizia e di solidarieta' liberatrice.
*
Dorothy Day e' stata una grande militante nonviolenta americana (nata l'8 novembre 1897, deceduta il 29 novembre 1980), fondatrice del movimento del "Catholic Worker" (e della rivista omonima); ha condotto innumerevoli lotte per la pace e la giustizia, ed ha fondato decine di case di ospitalita' urbane e di comunita' agricole per i piu' poveri. Tra le opere di Dorothy Day: Una lunga solitudine. Autobiografia, Jaca Book, Milano 1984. Tra le opere su Dorothy Day: Jim Forest, L'anarchica di Dio, Paoline, Cinisello Balsamo 1994; W. Miller, Dorothy Day e il Catholic Worker Movement, Jaca Book, Milano 1981. Un sito utile: www.catholicworker.org
*
Ancora una volta ripetiamo queste parole: "Nel ricordo di Dorothy Day prosegue la lotta contro tutte le violenze; nel ricordo di Dorothy Day prosegue la lotta per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani e per la difesa della biosfera; nel ricordo di Dorothy Day la nonviolenza e' in cammino".
Ancora una volta diciamo la nostra gratitudine e l'impegno che ne discende: che l'esempio delle persone buone guidi l'umanita' verso l'affermazione dell'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani, verso il rispetto per ogni persona e per il mondo vivente tutto, verso una societa' giusta e libera, responsabile e solidale, in cui da ciascuna persona sia dato secondo le sue capacita' ed a ciascuna persona sia dato secondo i suoi bisogni.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Vi e' una sola umanita'.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
Contro la guerra e tutte le uccisioni.
Contro il razzismo e tutte le persecuzioni.
Contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
48. ETTY HILLESUM, IN MEMORIAM
Nell'anniversario della morte ad Auschwitz, il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" ricorda Etty Hillesum.
E nel ricordo di Etty Hillesum ricorda tutte le vittime della Shoah, del fascismo, del totalitarismo, del razzismo.
Nel ricordo di Etty Hillesum riafferma l'impegno contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Nel ricordo di Etty Hillesum riafferma l'impegno per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione.
Nel ricordo di Etty Hillesum riafferma l'impegno in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Vi e' una sola umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
*
Una breve notizia su Etty Hillesum
Etty Hillesum e' nata a Middelburg il 15 gennaio 1914 e deceduta ad Auschwitz il 30 novembre 1943, il suo diario e le sue lettere costituiscono documenti di altissimo valore e in questi ultimi anni sempre di piu' la sua figura e la sua meditazione diventano oggetto di studio e punto di riferimento per la riflessione. Opere di Etty Hillesum: Diario 1941-1943, Adelphi, Milano 1985, 1996; Lettere 1942-1943, Adelphi, Milano 1990, 2001. Opere su Etty Hillesum: AA. VV., La resistenza esistenziale di Etty Hillesum, fascicolo di "Alfazeta", n. 60, novembre-dicembre 1996, Parma; Nadia Neri, Un'estrema compassione, Bruno Mondadori Editore, Milano 1999; Pascal Dreyer, Etty Hillesum. Una testimone del Novecento, Edizioni Lavoro, Roma 2000; Sylvie Germain, Etty Hillesum. Una coscienza ispirata, Edizioni Lavoro, Roma 2000; Wanda Tommasi, Etty Hillesum. L'intelligenza del cuore, Edizioni Messaggero, Padova 2002; Maria Pia Mazziotti, Gerrit Van Oord (a cura di), Etty Hillesum. Diario 1941-1943. Un mondo 'altro' e' possibile, Apeiron, Sant'Oreste (Roma) 2002; Maria Giovanna Noccelli, Oltre la ragione, Apeiron, Sant'Oreste (Roma) 2004; Luciana Breggia, Parole con Etty, Claudiana, Torino 2011.
49. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- AA. VV., Abraham Maslow. La teoria dei bisogni, Hachette, Milano 2016, pp. 144, euro 9,90.
*
Riletture
- Adriana Cavarero, Franco Restaino, Le filosofie femministe, Paravia, Torino 1999, Bruno Mondadori, Milano 2002, 2009, pp. VI + 266.
- Pieranna Garavaso, Nicla Vassallo, Filosofia delle donne, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. VIII + 170.
- Wanda Tommasi, I filosofi e le donne, Tre Lune Edizioni, Mantova 2001, pp. 272.
- Chiara Zamboni, La filosofia donna, Demetra, Colognola ai colli (Verona) 1997, pp. 160.
50. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
51. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2557 del 9 dicembre 2016
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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