[Nonviolenza] Telegrammi. 2537
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- Date: Fri, 18 Nov 2016 20:45:05 +0100 (CET)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2537 del 19 novembre 2016
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Sostegno e adesione all'iniziativa "Non una di meno" del 26 novembre 2016 a Roma
2. Alcuni testi del mese di luglio 2014 (parte quarta)
3. Una lettera a tutti i deputati
4. Una richiesta ad alcune persone amiche
5. Fermare la guerra in Medio Oriente
6. Per far cessare la strage dei migranti
7. Nell'anniversario della vittoria della rivoluzione sandinista
8. Un possibile promemoria per l'incontro del 23 luglio del Tavolo per la pace di Viterbo
9. Segnalazioni librarie
10. La "Carta" del Movimento Nonviolento
11. Per saperne di piu'
1. INIZIATIVE. SOSTEGNO E ADESIONE ALL'INIZIATIVA "NON UNA DI MENO" DEL 26 NOVEMBRE 2016 A ROMA
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo esprime sostegno e adesione all'iniziativa "Non una di meno" promossa dai movimenti delle donne che avra' come momento centrale la manifestazione nazionale che si svolgera' a Roma sabato 26 novembre (per ogni informazione cfr. il sito nonunadimeno.wordpress.com) in riferimento alla Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
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Contrastare e sconfiggere la violenza maschile, le sue prassi e le sue ideologie, le sue strutture e i suoi istituti, e' il primo dovere di ogni persona, di ogni associazione, di ogni istituzione impegnata contro la violenza, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Il maschilismo e' infatti la prima radice e il primo modello di tutte le violenze; cosicche' contrastare e sconfiggere il maschilismo e' premessa indispensabile anche per abolire la guerra e tutte le uccisioni, per abolire il razzismo e tutte le persecuzioni, per abolire ogni forma di dominazione, di schiavitu', di denegazione dell'altri dignita'; contrastare e sconfiggere il maschilismo e' premessa indispensabile per affermare i diritti umani di tutti gli esseri umani, per difendere la biosfera casa comune dell'umanita', per inverare la civilta' della convivenza, della responsabilita', della solidarieta', della condivisione.
2. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI LUGLIO 2014 (PARTE QUARTA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di luglio 2014.
3. UNA LETTERA A TUTTI I DEPUTATI
Oggetto: segnalazione di tre recenti proposte di legge presentate al Senato, e richiesta di presentazione anche alla Camera di una proposta di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza
Gentile onorevole,
sperando di non disturbarLa, Le segnalo che presso il Senato della Repubblica sono state presentate nelle scorse settimane tre proposte di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.
Precisamente il disegno di legge n. 1515 recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" presentato in data 10 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 258 del 10 giugno 2014; il disegno di legge n. 1526 recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia" presentato in data 16 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 263 del 17 giugno 2014; il disegno di legge n. 1565 recante "Norme per l'inclusione della nonviolenza nei percorsi formativi del personale delle forze di polizia" presentato in data 14 luglio 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 279 del 15 luglio 2014.
Sarebbe opportuno che analoga iniziativa venisse presa anche presso la Camera dei Deputati e che si avvii successivamente al piu' presto nelle competenti Commissioni di entrambi i rami del Parlamento un esame dei disegni di legge presentati che metta capo a un provvedimento legislativo di cui da anni si avverte la necessita' e l'urgenza.
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Le senatrici ed i senatori di varie forze politiche che hanno gia' presentato i tre disegni di legge al Senato sono la senatrice Loredana De Petris, il senatore Luigi Manconi, la senatrice Rita Ghedini, la senatrice Valeria Fedeli, il senatore Paolo Corsini, la senatrice Silvana Amati, il senatore Sergio Lo Giudice, la senatrice Daniela Valentini, la senatrice Rosa Maria Di Giorgi, il senatore Miguel Gotor, la senatrice Elena Ferrara, il senatore Marco Scibona, la senatrice Adele Gambaro, il senatore Marino Germano Mastrangeli, il senatore Daniele Gaetano Borioli, la senatrice Maria Spilabotte, la senatrice Erica D'Adda, la senatrice Monica Cirinna', la senatrice Manuela Serra, la senatrice Francesca Puglisi, il senatore Pasquale Sollo, il senatore Francesco Giacobbe. E confidiamo che altri membri del Senato nei prossimi giorni presentino altre proposte al medesimo fine.
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Lei ricordera' anche che gia' nel 2001 numerosi parlamentari di tutti gli schieramenti politici promossero un'analoga iniziativa (che purtroppo non fu in seguito calendarizzata in Commissione cosicche' resto' lettera morta); tra i membri del Senato della Repubblica nel 2001 espressero attenzione e sostegno e presentarono una proposta di legge tra i primi: Occhetto, Acciarini, Baratella, Battafarano, Battaglia, Bonfietti, Boco, Calvi, Chiusoli, Cortiana, Coviello, Crema, Dalla Chiesa, D'Ambrosio, Dato, De Paoli, De Petris, De Zulueta, Donati, Falomi, Fassone, Filippini, Formisano, Liguori, Longhi, Malabarba, Marini, Martone, Murineddu, Pascarella, Petruccioli, Ripamonti, Salvi, Tessitore, Turroni, Veraldi, Vicini, Viserta, Zancan; tra i membri della Camera dei Deputati nel 2001 espressero attenzione e sostegno tra i primi: Fulvia Bandoli, Franca Bimbi, Marida Bolognesi, Paolo Cento, Laura Cima, Elettra Deiana, Titti De Simone, Alfiero Grandi, Franco Grillini, Mimmo Luca', Marcella Lucidi, Giorgio Panattoni, Alfonso Pecoraro Scanio, Roberta Pinotti, Giuliano Pisapia, Aldo Preda, Ermete Realacci, Carlo Rognoni, Giovanni Russo Spena, Piero Ruzzante, Vincenzo Siniscalchi, Francesco Tolotti, Tiziana Valpiana, Luciano Violante; tra i membri del Parlamento Europeo nel 2001 espressero attenzione e sostegno tra i primi: il vicepresidente del Parlamento Europeo Renzo Imbeni, ed i parlamentari europei Giuseppe Di Lello, Claudio Fava, Luisa Morgantini, Giovanni Pittella.
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Gentile onorevole,
come sapra', la nonviolenza e' gia' esplicitamente presente nel corpus legislativo italiano con la legge 8 luglio 1998, n. 230, che all'art. 8, comma 2, lettera e) attribuisce all'Ufficio nazionale per il servizio civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il compito di "predisporre, d'intesa con il Dipartimento per il coordinamento della protezione civile, forme di ricerca e di sperimentazione di difesa civile non armata e nonviolenta". In realta' gia' da molti anni erano stati effettualmente accolti termini ed esperienze sovente fortemente connessi alla teoria e prassi della nonviolenza; inoltre gia' nel dettato costituzionale, come hanno rilevato autorevoli commentatori, vi sono le fondamenta di un orientamento tendenzialmente nonviolento e comunque una legittimazione piena di tale prospettiva.
Del resto nella cultura e nella storia d'Italia la nonviolenza e' radicata in esperienze e riflessioni che risalgono ad esempio fino alla proposta di vita e di pensiero di Francesco d'Assisi. E nel Novecento un illustre filosofo e pedagogista italiano, Aldo Capitini, ha dato un contributo di riflessione e di proposta di enorme rilevanza a livello internazionale; cosi' come Giuseppe Giovanni Lanza del Vasto (che di Gandhi fu direttamente discepolo); cosi' come Danilo Dolci: personalita' italiane che a livello internazionale sono tra le figure piu' note e piu' luminose della nonviolenza. Ad Aldo Capitini risale altresi' la coniazione del termine stesso "nonviolenza". Peraltro in Italia anche la figura di Gandhi fu conosciuta con relativa tempestivita': anche grazie alla sua visita nel nostro paese nel 1931, ed alla pubblicazione nello stesso anno dell'edizione italiana della sua autobiografia con prefazione di Giovanni Gentile; ed alla nonviolenza si ispirarono alcune delle figure piu' nobili e delle attivita' piu' profonde e luminose dell'opposizione alla dittatura fascista.
E' stato da piu' parti evidenziato che la nonviolenza offre agli operatori della sicurezza pubblica strumenti teorici e pratici di immenso valore e concreta utilita'; ed e' noto che attivita' di formazione alla nonviolenza sono da anni realizzate in altri Paesi ed in molte realta' territoriali italiane da Milano a Palermo. Ed esiste ormai da anni anche una specifica letteratura scientifica ed una manualistica formativa di grande interesse. (tra cui piace citare ad esempio i seguenti volumi: Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, Codice etico per una polizia democratica, Sapere 2000, Roma 2002; Emanuele Arielli, Giovanni Scotto, Conflitti e mediazione, Bruno Mondadori, Milano 2003; Andrea Cozzo, Gestione creativa e nonviolenta delle situazioni di tensione. Manuale di formazione per le Forze dell'ordine, Gandhi Edizioni, Pisa 2007; Marianella Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili, Bruno Mondadori, Milano 2003).
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Gentile onorevole,
Le sarei assai grato se Lei volesse presentare alla Camera dei Deputati una proposta di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.
A tal fine puo' consultare le proposte gia' presentate dai suoi colleghi parlamentari al Senato sia nel 2001 che nelle settimane e nei giorni scorsi.
Mi permetto altresi' di allegare in calce una bozza di raccomandazione e tre bozze di disegno di legge da cui potra' prendere spunto.
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Gentile onorevole,
nella persuasione che una legge che preveda la formazione di tutti gli operatori delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza sia di grande utilita', auspico vivamente il suo interessamento e sostegno a tal fine.
Ringraziandola per l'attenzione e restando a disposizione, voglia gradire distinti saluti
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 18 luglio 2014
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I. Bozza di raccomandazione del Parlamento al Governo (presentabile in forma di mozione, risoluzione o ordine del giorno)
Premesso che
l'attivita' delle forze di polizia (Arma dei Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria; Corpo dei Vigili del Fuoco, Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera; Corpi di Polizia Locali) richiede che tutti gli operatori siano adeguatamente formati per affrontare anche situazioni altamente critiche;
nella formazione e nell'addestramento a tal fine sono di grande utilita' le risorse approntate dalla ricerca scientifica ed accademica, dalle esperienze storiche e dalla tradizione formativa in ambito sociale, organizzativo e psicoterapeutico della nonviolenza;
si propone che
il Governo disponga attraverso adeguati strumenti normativi l'inclusione nei percorsi formativi di tutto il personale di polizia della conoscenza e dell'uso delle risorse della nonviolenza.
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II. Bozza di disegno di legge con relativo impegno di spesa recante complessive "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia"
Articolo 1 (Norme di principio)
1. L'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia indicate all'articolo 16 della legge 1 aprile 1981, n. 121 e successive modificazioni e integrazioni, sono svolte mediante programmi ed attivita' didattiche coerentemente ispirati ai valori della Costituzione della Repubblica con particolare riferimento agli articoli 2 e 27 e ai principi contenuti nella "Carta dei Diritti fondamentali" dell'Unione Europea.
Articolo 2 (Direttive del Ministro dell'Interno)
1. Il Ministro dell'Interno, nelle sue attribuzioni di responsabile della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e di autorita' nazionale di pubblica sicurezza,
- impartisce annualmente le direttive generali per l'attivita' d'istruzione, formazione e aggiornamento svolte dal sistema degli Istituti e delle Accademie delle forze di polizia introducendo le metodologie didattiche piu' idonee ad elevare la conoscenza e l'uso dei valori, delle tecniche, delle modalita' di servizio e delle strategie della nonviolenza;
- fissa gli obiettivi generali da raggiungere sia annualmente e sia nell'intero ciclo d'istruzione;
- vigila sugli indirizzi didattici e verifica la qualita' degli interventi formativi realizzati, relativamente alla promozione della coscienza civica e al rigoroso apprendimento di una deontologia professionale che sia conforme alle funzioni difensive e nonviolente delle forze dell'ordine;
- fissa la durata inderogabile dei corsi di istruzione per le varie qualifiche del personale di nuova assunzione in servizio;
- si avvale della consulenza di docenti e ricercatori esperti in materia di formazione alla nonviolenza e dei responsabili delle strutture formative e addestrative attualmente operanti nelle forze dell'ordine sia per l'approntamento della specifica normativa che per la qualificazione dei docenti.
Articolo 3 (Relazione annuale sull'attivita' d'istruzione, formazione e aggiornamento)
1. Il Ministro dell'Interno inoltra annualmente alle Camere, prima della scadenza dei termini di presentazione della Legge Finanziaria e della Legge di Bilancio, una particolareggiata relazione sull'attivita' svolta dal sistema degli istituti d'istruzione delle forze di polizia, nella quale siano esposti:
- gli obiettivi didattici formulati all'inizio dell'anno di gestione;
- gli indirizzi seguiti per il miglioramento continuo della preparazione professionale, nei profili deontologico-valoriale, tecnico operativo e gestionale;
- i modelli di valutazione adottati sia per la programmazione scientifico-didattica e sia per la verifica dei risultati;
- i risultati raggiunti in termini di preparazione del personale delle forze di polizia di ogni ordine e grado ed in termini di miglioramento qualitativo delle metodologie e delle tecniche di insegnamento, ivi comprese metodologie di servizio nonviolento;
- gli obiettivi didattici per l'anno successivo e i programmi di studio e di ricerca previsti a supporto dell'attivita' degli istituti e del miglioramento continuo della qualita' dei curricula formativi.
2. La relazione, trasmessa ai Presidenti della Camera e del Senato, e' inoltrata al Comitato di cui al successivo articolo 4 della presente legge.
Articolo 4 (Comitato parlamentare per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia)
1. Ai fini della promozione degli indirizzi formativi ispirati al miglioramento continuo della qualita' delle forze di polizia, e' istituito il Comitato parlamentare per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia.
2. Il Comitato e' composto da cinque deputati e da cinque senatori, nominati dai Presidenti della Camera e del Senato, sentiti i Presidenti dei Gruppi Parlamentari.
3. Il Comitato
- elegge al suo interno il Presidente e resta in carica per tutta la legislatura;
- svolge approfondimenti conoscitivi, mediante audizioni e sopralluoghi;
- discute e valuta la relazione annuale del Ministro dell'Interno, di cui all'articolo 3 della presente legge;
- trasmette semestralmente una nota e annualmente una relazione su quanto emerso dai relativi lavori alle Commissioni Affari Costituzionali della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.
4. Il Comitato, ogni qualvolta si renda opportuno acquisire elementi e valutazioni, delibera di audire il Ministro dell'Interno, o il Sottosegretario di Stato delegato, i responsabili delle forze di polizia e chiunque altri ricopra un incarico istituzionale nel campo dell'istruzione del personale delle forze di polizia.
Articolo 5 (Copertura finanziaria)
1. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge valutati complessivamente in venti milioni di euro si provvede mediante l'utilizzo del fondo di riserva per le spese impreviste per l'anno 2014.
Articolo 6 (Entrata in vigore)
1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
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III. Bozza di disegno di legge recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia", bozza che non prevede alcun aggravio di spesa ma solo l'inclusione - nelle attuali attivita' formative e di aggiornamento - della formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza
Articolo 1 (Norme di principio)
1. Nell'ambito dell'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia indicate all'articolo 16 della legge 1 aprile 1981, n. 121 e successive modificazioni e integrazioni, svolte mediante programmi ed attivita' didattiche coerentemente ispirati ai valori della Costituzione della Repubblica con particolare riferimento agli articoli 2 e 27 e ai principi contenuti nella "Carta dei Diritti fondamentali" dell'Unione Europea, si includono anche attivita' didattiche volte alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza.
Articolo 2 (Direttive del Ministro dell'Interno)
1. Il Ministro dell'Interno, nelle sue attribuzioni di responsabile della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e di autorita' nazionale di pubblica sicurezza,
- impartisce annualmente le direttive generali per l'attivita' d'istruzione, formazione e aggiornamento svolte dal sistema degli Istituti e delle Accademie delle forze di polizia introducendo le metodologie didattiche piu' idonee ad elevare la conoscenza e l'uso dei valori, delle tecniche, delle modalita' di servizio e delle strategie della nonviolenza;
- fissa gli obiettivi generali da raggiungere sia annualmente e sia nell'intero ciclo d'istruzione;
- vigila sugli indirizzi didattici e verifica la qualita' degli interventi formativi realizzati, relativamente alla promozione della coscienza civica e al rigoroso apprendimento di una deontologia professionale che sia conforme alle funzioni difensive e nonviolente delle forze dell'ordine;
- fissa la durata inderogabile dei corsi di istruzione per le varie qualifiche del personale di nuova assunzione in servizio;
- si avvale della consulenza di docenti e ricercatori esperti in materia di formazione alla nonviolenza e dei responsabili delle strutture formative e addestrative attualmente operanti nelle forze dell'ordine sia per l'approntamento della specifica normativa che per la qualificazione dei docenti.
Articolo 3 (Relazione annuale sull'attivita' d'istruzione, formazione e aggiornamento)
1. Il Ministro dell'Interno inoltra annualmente alle Camere una particolareggiata relazione sull'attivita' svolta dal sistema degli istituti d'istruzione delle forze di polizia, nella quale siano esposti:
- gli obiettivi didattici formulati all'inizio dell'anno di gestione;
- gli indirizzi seguiti per il miglioramento continuo della preparazione professionale, nei profili deontologico-valoriale, tecnico operativo e gestionale;
- i modelli di valutazione adottati sia per la programmazione scientifico-didattica e sia per la verifica dei risultati;
- i risultati raggiunti in termini di preparazione del personale delle forze di polizia di ogni ordine e grado ed in termini di miglioramento qualitativo delle metodologie e delle tecniche di insegnamento, ivi comprese metodologie di servizio nonviolento;
- gli obiettivi didattici per l'anno successivo e i programmi di studio e di ricerca previsti a supporto dell'attivita' degli istituti e del miglioramento continuo della qualita' dei curricula formativi.
2. La relazione e' trasmessa ai Presidenti della Camera e del Senato.
Articolo 4 (Copertura finanziaria)
1. Consistendo la presente legge unicamente nella mera inclusione nei programmi e nelle attivita' gia' previsti di una materia di apprendimento ed addestramento - le risorse teoriche e pratiche della nonviolenza -, essa non comporta alcun ulteriore aggravio di spesa.
Articolo 5 (Entrata in vigore)
1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
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IV. Bozza di disegno di legge "Per la formazione e l'addestramento delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso dei valori, delle tecniche e delle strategie della nonviolenza"
Art. 1. (Formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso dei valori, delle tecniche, delle strategie della nonviolenza). Si dispone che nei percorsi formativi, addestrativi e di aggiornamento delle forze dell'ordine sia prevista l'inclusione della conoscenza e dell'uso dei valori, delle tecniche, delle strategie della nonviolenza.
Art. 2. (Disposizioni e provvedimenti attuativi e regolamentari). Si demanda al Ministro dell'Interno, d'intesa con gli altri ministri interessati alla definizione dei percorsi formativi ed educativi ed alla formazione e gestione delle forze dell'ordine, di emanare le disposizioni ed i provvedimenti attuativi e regolamentari entro il termine di mesi sei dall'approvazione della legge.
Tali disposizioni e provvedimenti devono essere comprensivi della definizione di un percorso formativo obbligatorio standard per tutto il personale delle forze dell'ordine.
Art. 3. (Consulenza di esperti). Per l'approntamento della specifica normativa, la definizione della qualificazione dei docenti, la predisposizione della manualistica relativa, si prevede di avvalersi della consulenza sia dei docenti e ricercatori esperti in materia di peace research e di formazione alla nonviolenza, sia dei responsabili delle strutture formative e addestrative delle forze dell'ordine attualmente operanti.
Art. 4. (Finanziamento). Per il finanziamento di tale attivita' formativa, addestrativa e di aggiornamento alla conoscenza e all'uso dei valori, delle tecniche e delle strategie della nonviolenza, si prevede di incrementare il budget a disposizione per la formazione, l'addestramento e l'aggiornamento delle forze dell'ordine in ragione sia della necessaria inclusione nei ranghi del personale docente di nuove figure specificamente qualificate (eventualmente attraverso rapporti di convenzione con Universita' o istituti di ricerca e di formazione), sia dell'acquisizione o predisposizione di specifica manualistica (ed a tal fine si puo' far riferimento alle piu' qualificate e prestigiose pubblicazioni anche in lingua italiana gia' esistenti in tale ambito di studi), sia di ogni altro adempimento e strumentazione si rendessero necessari.
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Una breve notizia sull'estensore di questa lettera
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, gia' consigliere comunale e provinciale, dagli anni Settanta animatore del movimento pacifista nell'Alto Lazio, nel 1979 ha fondato il "Comitato democratico contro l'emarginazione" che ha realizzato rilevanti iniziative di solidarieta'; ha promosso e presieduto il primo convegno nazionale di studi sulla figura e l'opera di Primo Levi; nel 1987 ha coordinato per l'Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano; nel 2001 e' stato l'animatore dell'iniziativa che - dopo la tragedia di Genova - ha portato alla presentazione in parlamento di una proposta di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza; e' stato dagli anni '80 il principale animatore dell'attivita' di denuncia e opposizione alla penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio - e negli anni '90 ha presieduto la Commissione d'inchiesta ad hoc istituita dal Consiglio Provinciale di Viterbo -; dal 2000 e' direttore del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", che ogni giorno diffonde materiali di studio e di riflessione e sostiene e promuove iniziative nonviolente per la pace, l'ambiente, i diritti umani di tutti gli esseri umani. Ha ideato e realizzato dal 2002 a Viterbo le commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre il 4 novembre col motto "Ogni vittima ha il volto di Abele" e promosso la campagna a livello nazionale con questa denominazione.
4. UNA RICHIESTA AD ALCUNE PERSONE AMICHE
Carissime e carissimi,
ho sentito per telefono Carlo Sansonetti in Guatemala; la raccolta di fondi per far fronte all'emergenza sta andando avanti ma la situazione e' ancora critica.
Come credo gia' sappiate, nel villaggio de La Granadilla Carlo e le altre brave persone dell'associazione Sulla Strada da anni hanno realizzato una scuola ed altri progetti, e stanno aiutando trecento bambine e bambini e le loro famiglie ad uscire da una condizione di estrema poverta', di pericolo e di supersfruttamento. In questo mese di luglio questa bella esperienza di solidarieta' e di liberazione si trova in gravi difficolta' finanziarie.
Mi permetto di scrivervi per chiedervi di sostenere questa esperienza inviando un contributo finanziario che anche se modesto puo' essere di grande utilita'.
Nel sito dell'associazione Sulla Strada (www.sullastradaonlus.com) trovate tutte le notizie adeguate a conoscere il grande valore di questa esperienza.
So bene che le persone a cui mi rivolgo sono gia' tutte impegnate in molte altre iniziative di solidarieta', e so anche che almeno alcuni dei destinatari di questa lettera hanno gia' inviato un contributo all'associazione Sulla Strada nei giorni scorsi, ma vorrei pregare tutti coloro che non lo avessero ancora fatto di mandare anche solo dieci euro agli amici di Sulla Strada per contribuire a far superare questo momento difficile alla scuola che garantisce il diritto allo studio e all'alimentazione a trecento bambine e bambini.
Riporto in calce la lettera di Carlo che si conclude con tutte le indicazioni utili per inviare contributi cosi' come per saperne di piu'.
Vi pregherei anche di far ulteriormente circolare questo appello.
Grazie fin d'ora per quanto vi sara' possibile fare.
Un cordiale saluto.
5. FERMARE LA GUERRA IN MEDIO ORIENTE
Fermare la guerra in Medio Oriente.
Fermare la guerra ovunque.
Salvare le vite umane.
Impedire la catastrofe dell'umanita'.
E' il primo dovere di ogni persona decente.
E' il primo dovere di ogni ordinamento giuridico democratico.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto a non essere ucciso.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
6. PER FAR CESSARE LA STRAGE DEI MIGRANTI
Occorre riconoscere subito il diritto di tutti gli esseri umani a spostarsi liberamente sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera.
Vi e' una sola umanita', in un unico pianeta vivente e vivibile.
L'Italia abolisca subito tutte le vigenti criminali misure razziste che provocano le morti nel Mediterraneo e le gravissime lesioni alla dignita' umana nel nostro territorio.
L'Italia persuada l'Unione Europea ad abolire subito tutte le vigenti criminali disposizioni razziste e assassine.
L'Italia promuova, garantisca e organizzi modalita' e mezzi di trasporto pubblici e gratuiti, legali e sicuri, per consentire alle vittime delle guerre, delle dittature e della fame di mettersi in salvo giungendo senza ulteriori rischi in Italia e in Europa.
L'Italia organizzi assistenza e accoglienza in forme pienamente rispettose della dignita' umana per le vittime delle guerre, delle dittature e della fame.
7. NELL'ANNIVERSARIO DELLA VITTORIA DELLA RIVOLUZIONE SANDINISTA
Ricorre oggi, 19 luglio, l'anniversario della vittoria della rivoluzione sandinista che in Nicaragua nel 1979 rovescio' la sanguinaria dittatura della famiglia Somoza.
Chi ricorda quegli anni sa che la rivoluzione sandinista costitui' una speranza e un esempio per l'umanita' intera, e resta uno degli episodi piu' luminosi nella storia della liberazione di tutti gli esseri umani, nel cammino che dal dolore e dall'ingiustizia porta alla condivisione del bene, al mutuo soccorso universale, alla ragionevole, sobria, responsabile felicita' comune, al pieno riconoscimento dell'eguaglianza di diritti, al pieno riconoscimento del diritto di ogni persona alla vita e alla dignita', alla piena responsabilita' per il mondo, al generoso donare e ricevere in dono, da ciascuno secondo le sue capacita', a ciascuno secondo i suoi bisogni.
*
E ricordare l'esperienza della rivoluzione sandinista e' altresi' ricordare l'indimenticabile Giulio Girardi, che ne fu l'esegeta piu' acuto oltre che partecipe protagonista, e del suo messaggio di giustizia e liberta' fu uno dei diffusori nel mondo piu' consapevoli, autorevoli, persuasivi.
*
E commemorare quell'esperienza rivoluzionaria qui in Italia significa anche esprimere gratitudine a quanti hanno animato dal finire degli anni Settanta fino ad oggi l'associazione Italia-Nicaragua, i cui meriti sono straordinari; e tra chi da allora ed ancor oggi tiene viva questa nobile esperienza di pensiero e azione un ringraziamento particolare va rivolto a Giulio Vittorangeli, maestro di impegno intellettuale, morale e politico, esempio fermo e nitido di amicizia sollecita e sincera, e compagno di lotte impegnato in tutte le lotte giuste e necessarie, una di quelle persone nelle cui mani sai di poter affidare la tua stessa vita.
*
Nell'anniversario della vittoria della rivoluzione sandinista, trentacinque anni dopo, a chi e' giovane oggi chi fu giovane allora consegna il mandato di ereditare anche quella esperienza e di proseguire la lotta per la liberazione dell'umanita': per amore del bene e del vero, per amore del mondo, per amore dell'umanita'.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
La nonviolenza e' in cammino.
8. UN POSSIBILE PROMEMORIA PER L'INCONTRO DEL 23 LUGLIO DEL TAVOLO PER LA PACE DI VITERBO
Carissime e carissimi,
a titolo del tutto personale, e quindi senza la pretesa di rappresentare altro o altri che me stesso, vi mando queste righe in vista del prossimo incontro del Tavolo per la pace di Viterbo che si svolgerà mercoledì 23 luglio presso la consueta sede, ovvero il "Palazzetto della creatività" in via Carlo Cattaneo 9 (sito nell'area del complesso scolastico degli istituti comprensivi Canevari e Vanni), con inizio alle ore 17,15 (alle ore 18 è previsto l'incontro con il sindaco per illustrargli la nostra proposta di delibera per l'attribuzione della cittadinanza onoraria alle bambine ed ai bambini non cittadine e cittadini italiani con cui la comunità viterbese ha una relazione significativa e quindi impegnativa).
Di seguito l'indice di questa lettera:
I. Una premessa indispensabile
II. Un possibile ordine dei lavori (che ovviamente il 23 luglio non potrà essere esaurito)
III. En passant
IV. Il possibile ordine dei lavori del 23 luglio in dettaglio
V. Qualche proposta di lettura per chi va in ferie
VI. Valorizzare lo strumento della posta elettronica
VII. Last, but not least
VIII. Un opportuno allegato
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I. Una premessa indispensabile
Chiamarsi "Tavolo per la pace" significa essere persone, associazioni ed istituzioni impegnate contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni; significa essere persone, associazioni ed istituzioni impegnate in difesa della vita, della dignità e dei diritti di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente. Cerchiamo di non dimenticarcene mai. E chiediamoci ogni giorno se stiamo effettivamente facendo quanto in nostro potere per contrastare la violenza e diminuire il dolore nel mondo.
Aggiungo qui il testo di un appello (su cui personalmente ho qualche riserva ma che condivido nell'insieme) diffuso nei giorni scorsi da un ampio arco di associazioni impegnate per la pace, dalle Acli all'Arci al Movimento Nonviolento a innumerevoli altre:
"Mai più vittime. Per pace, libertà, giustizia in Palestina e Israele.
Chiamiamo uomini e donne che credono nella pace e nella nonviolenza a mobilitarsi mercoledì 16 luglio 2014, organizzando e partecipando nella propria città alla fiaccolata per la pace, la libertà, la giustizia in Palestina e Israele.
Ogni morte ci diminuisce, ogni uomo, donna, bambino ucciso pesa sulle nostre coscienze. Vogliamo vedere i bambini vivere e crescere in pace non maciullati da schegge di piombo.
Chiediamo:
- che cessino immediatamente il fuoco, le rappresaglie e le vendette di ogni parte;
- che la politica e la comunità internazionale assumano un ruolo attivo e di mediazione per la fine dell'occupazione militare israeliana e la colonizzazione del territorio palestinese, per il rispetto dei diritti umani, della sicurezza e del diritto internazionale in tutto il territorio che accoglie i popoli israeliano e palestinese;
- che il governo italiano si attivi immediatamente affinché il nostro Paese e i Paesi membri dell'Unione Europea interrompano la fornitura di armi, di munizioni, di sistemi militari, come pure ogni accordo di cooperazione militare con Israele;
- che il nostro governo, oggi alla presidenza dell'Unione Europea, assuma questi impegni con determinazione e coraggio".
*
II. Un possibile ordine dei lavori (che ovviamente il 23 luglio non potrà essere esaurito)
Credo che l'ordine dei lavori della riunione potrebbe essere all'incirca il seguente:
1. Dichiarazione di opposizione alle guerre in corso e richiesta dell'immediata cessazione di tutte le uccisioni;
2. impegno di accostamento alla - e valorizzazione locale della - prossima marcia Perugia-Assisi;
3. impegno per proseguire nell'iniziativa per una reale e progressivamente sempre più adeguata e democratica rappresentanza negli enti locali delle persone non cittadine italiane residenti o domiciliate in loco;
4. incontro col sindaco per illustrargli la nostra proposta di delibera per l'attribuzione della cittadinanza onoraria alle bambine ed ai bambini non cittadine e cittadini italiani con cui la comunità viterbese ha una relazione significativa e quindi impegnativa;
5. ulteriore approfondimento su iniziative su cui la nostra comune riflessione è già avviata e su cui in precedenti incontri avevamo già raggiunto il consenso sulla tematizzazione ma non ancora sui dettagli;
6. approfondimento della riflessione su alcune questioni decisive;
7. informazioni su alcune campagne in corso;
8. programmazione di attività di formazione alla nonviolenza;
9. condivisione di iniziative che singole associazioni (o anche singole persone che partecipano al Tavolo) stanno svolgendo;
10. alcune altre questioni su cui il Tavolo per la pace è in quanto tale impegnato.
Naturalmente è ben probabile che potremo esaminare solo due o tre argomenti, ma valga questo elenco come promemoria per il lavoro futuro.
*
III. En passant
Aggiungo che naturalmente è improbabile che in agosto si riesca a fare altre riunioni, ma potremmo utilizzare la posta elettronica per proseguire la riflessione e il lavoro comune di elaborazione anche in quel periodo; cosicché "dopo Santa Rosa" si possa di slancio dare adempimento a quanto da tempo già messo in cantiere e che nell'incontro del 23 luglio avremo (come spero) confermato.
*
IV. Il possibile ordine dei lavori del 23 luglio in dettaglio
1. Dichiarazione di opposizione alle guerre in corso e richiesta dell'immediata cessazione di tutte le uccisioni:
- stesura di una dichiarazione del Tavolo per la pace;
- richiesta di una analoga presa di posizione da parte del Comune di Viterbo;
- richiesta di un impegno in tal senso al Governo italiano (anche in quanto presidente di turno dell'Unione Europea).
2. impegno di accostamento alla - e valorizzazione locale della - prossima marcia Perugia-Assisi:
2.1. proposta di un'iniziativa pubblica di consegna di un pubblico riconoscimento in segno della nostra gratitudine a due concittadini che molto hanno operato per la pace e i diritti umani: il vescovo Dante Bernini e il professor Osvaldo Ercoli; se il 23 luglio c'è il consenso unanime (le persone che si sono già espresse per e-mail hanno tutte dato la loro adesione) potremmo subito dar mandato ad alcuni di noi di lavorare a predisporre una proposta strutturata cosicché nell'incontro successivo si possa confermare la decisione ed approvare contestualmente anche il programma;
2.2. sostegno all'impegno in Consiglio comunale per l'adesione del Comune di Viterbo al Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani;
2.3. sostegno all'impegno in Consiglio comunale e nelle commissioni consiliari competenti per introdurre i valori e gli impegni per la pace e per i diritti umani nello Statuto comunale qualora già non vi fossero espressi in forma adeguata;
2.4. sostegno all'impegno in Consiglio comunale per la partecipazione del Comune alla marcia Perugia-Assisi con delegazione ufficiale e gonfalone; ed impegno del Comune a sollecitare gli altri enti locali della provincia di Viterbo ad aderire anch'essi sia all'appello per il diritto alla pace (adesione già deliberata all'unanimità dal Consiglio comunale di Viterbo) sia alla marcia;
2.5. proposta di promuovere iniziative di informazione e coscientizzazione nelle scuole e nei luoghi d'aggregazione e socializzazione cittadini.
3. impegno per proseguire nell'iniziativa per una reale e progressivamente sempre più adeguata e democratica rappresentanza negli enti locali delle persone non cittadine italiane residenti o domiciliate in loco:
Dopo il voto del Consiglio Comunale per l'inclusione tra le consulte comunali della Consulta per l'immigrazione, occorre procedere alle tappe successive:
3.1. istituzione immediata del Tavolo per l'immigrazione come proposto dall'assessore ai servizi sociali;
3.2. definizione ed attivazione della Consulta comunale per l'immigrazione con la maggior tempestività possibile;
3.3. avvio dell'impegno sulla proposta dell'istituzione dei consiglieri comunali stranieri aggiunti;
3.4. avvio dell'impegno nei confronti del Governo e del Parlamento a sostegno di un provvedimento legislativo per il riconoscimento del diritto di voto amministrativo - elettorato attivo e passivo - per tutti i residenti (ed in prospettiva per il riconoscimento universale del diritto di voto dove realmente si vive);
4. incontro col sindaco per illustrargli la nostra proposta di delibera per l'attribuzione della cittadinanza onoraria alle bambine ed ai bambini non cittadine e cittadini italiani con cui la comunità viterbese ha una relazione significativa e quindi impegnativa;
5. ulteriore approfondimento su iniziative su cui la nostra comune riflessione è già avviata e su cui in precedenti incontri avevamo già raggiunto il consenso sulla tematizzazione ma non ancora sui dettagli:
5.1. proposte per proseguire nell'iniziativa sull'impegno di acquisizione da parte dell'ente locale delle strutture militari presenti nel territorio sottoutilizzate o inutilizzate;
5.2. proposte per proseguire nell'iniziativa per la revoca di atti amministrativi pregressi che si configurino come palesemente violatori dei diritti umani;
5.3. prosecuzione della riflessione sulla strutturazione e stabilizzazione del Tavolo (rinviando a settembre - o ancora oltre - eventuali decisioni impegnative, sarebbe tuttavia opportuno cominciare frattanto a definire alcuni termini essenziali della questione, che peraltro nei precedenti incontri sono più volte affiorati: come l'istituzionalizzazione del Tavolo attraverso una espressione di volontà sancita da un atto amministrativo ad hoc dell'amministrazione comunale, la definizione degli aspetti tecnici, burocratici, di rappresentanza, di verbalizzazione, di archiviazione, etc.; fin qui abbiamo fatto affidamento sulla generosa disponibilità di Pigi ad accollarsi volontariamente gran parte dell'impegno al riguardo, più in là sarà opportuno e doveroso definire adeguatamente talune responsabilità e competenze per quanto riguarda il funzionamento degli aspetti per così dire organizzativi di questa esperienza).
6. approfondimento della riflessione su alcune questioni decisive:
- l'impegno contro la guerra;
- l'impegno contro il razzismo;
- l'impegno per il disarmo;
- l'impegno contro il femminicidio e contro la violenza maschilista e patriarcale;
- l'impegno contro la devastazione della biosfera.
7. informazioni su alcune campagne in corso:
- campagna per il Diritto alla pace (cui il Consiglio Comunale di Viterbo ha già aderito all'unanimità, anche su nostro impulso e per iniziativa dei consiglieri comunali che partecipano al Tavolo, ma proporrei di aderire ufficialmente anche come Tavolo);
- campagna per l'istituzione del Dipartimento della Difesa civile non armata e nonviolenta (è l'iniziativa promossa dall'Arena di pace e disarmo svoltasi a Verona il 25 aprile 2014)
- promozione della Carta di Lampedusa già sottoscritta da molte esperienze di solidarietà;
8. programmazione di attività di formazione alla nonviolenza (ovvero di acquisizione dei concetti, del lessico e degli strumenti che la nonviolenza mette a disposizione);
9. condivisione di iniziative che singole associazioni (o anche singole persone che partecipano al Tavolo) stanno svolgendo:
- ad esempio le iniziative in corso da parte di Acli, Arci, Aucs, Auser, Caritas, Erinna, Operazione Colomba, Unicef... (ma anche Afesopsit, Associazione Italia-Nicaragua, etc.);
- per parte mia segnalo - ma forse già ne siete al corrente - che il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di cui faccio parte sta lavorando in questo periodo particolarmente su:
a) un'iniziativa per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza e per una legge a tal fine (è un'iniziativa cui lavoriamo dal secolo scorso; nel 2001 ottenemmo che venisse presentato un disegno di legge sostenuto da parlamentari di tutti gli schieramenti politici, ma esso non fu poi "calendarizzato" nelle competenti Commissioni parlamentari e quindi non giunse a buon fine; quest'anno abbiamo fin qui ottenuto la presentazione di tre proposte di legge al Senato, ma contiamo di ottenere presto un'analoga presentazione di altri disegni di legge ad hoc anche alla Camera, e quindi di poter sviluppare successivamente un adeguato impegno affinché siano calendarizzati nelle relative Commissioni; molti materiali al riguardo sono pubblicati nei fascicoli recenti del nostro notiziario telematico "La nonviolenza è in cammino", consultabile nella rete telematica dalla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/);
b) il sostegno all'associazione Sulla Strada che assiste centinaia di bambini in un villaggio del Guatemala. Al riguardo allego un estratto da un appello di Carlo Sansonetti, fondatore dell'Associazione Sulla Strada: "Cari amici, abbiamo bisogno di condividere con voi il dramma che stiamo vivendo in questi giorni: questo mese non sappiamo ancora se riusciremo a garantire ai 300 bambini della scuola in Guatemala il cibo e l'assistenza di cui hanno bisogno. Lo stesso vale per i bambini della casa-famiglia in Italia: non abbiamo più la possibilità di sostenere le spese per il loro mantenimento, costi che dovrebbero essere sostenuti dalle istituzioni italiane che, come ben sapete, ci hanno abbandonato ormai da tempo. Abbiamo bisogno di un aiuto urgente (...). Se ciascuno di noi in questo mese di luglio farà un bonifico di soli 10 euro a favore dell'Associazione Sulla Strada, io sono certo che basterà per farci superare indenni questo pericoloso momento, perché la somma di tanti pochi fa il molto. Come aiutare: c/c postale: n. 12055059; c/c bancario: BANCA POPOLARE ETICA IBAN: IT 56 F 05018 03200 000000 114501; Se vuoi fare una donazione per aiutare i bambini della Casa Famiglia in Italia, le coordinate sono: BANCA PROSSIMA: IT57W 03359 01600 1000 000 7172 8; Associazione Sulla Strada onlus, via Padre Pio da Pietralcina 15, 05012 Attigliano (Tr), tel. 0744992760, sito: www.sullastradaonlus.com, e-mail: info at sullastradaonlus.com".
10. Lo si potrebbe dar per scontato, ma nulla essendo in verità scontato in questo ambito, è opportuno anche ricordarci di alcune altre questioni su cui il Tavolo per la pace è in quanto tale impegnato:
- impegno per la fine della guerra in Afghanistan;
- impegno per la fine del conflitto israelo-palestinese;
- impegno per la liberazione delle giovani rapite in Nigeria;
- impegno per la fine della guerra in Siria;
- impegno per la fine del conflitto in Ucraina;
- impegno contro tutte le guerre e le dittature;
- impegno per la fine della strage dei migranti (ed al riguardo segnalo ancora una volta un documento che ritengo di grande interesse e valore: la "Carta di Lampedusa" approvata alcuni mesi fa da molti movimenti di solidarietà);
- impegno per la difesa ovunque dei diritti umani.
Segnalo che molte di queste questioni hanno dimensioni tremende e le loro soluzioni richiedono elaborazioni ed azioni assai complesse e che quindi le banalità correnti sui media di ogni sorta sovente occultano la realtà anziché disvelarla, e pertanto contribuiscono all'oppressione piuttosto che alla liberazione delle vittime. Ascoltare, studiare e comprendere è ineludibile dovere di chi vuole impegnarsi contro la violenza. Ed ovviamente la prima azione da compiere è impegnarsi affinché cessino immediatamente tutte le uccisioni e le violenze.
*
V. Qualche proposta di lettura per chi va in ferie
Mi permetto di segnalare qui un po' di libri tra cui si può scegliere con la ragionevole aspettativa che tali letture non saranno tempo perso ma nutrimento autentico.
Aggiungo pertanto due bibliografie di scorcio pubblicate anni addietro in rivista e in volume (ma anche più volte riprodotte sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza è in cammino").
- Venti letture per una cultura della pace (2003)
[Dalla "Rivista del volontariato", n. 12, dicembre 2003]
Ovviamente non c'è la biblioteca ideale della pace e della nonviolenza, non ci sono né i dieci né i cento libri che occorre aver letto. Perché ogni persona può accostarsi all'impegno di pace e alla scelta della nonviolenza (ed è opinione di chi scrive queste righe che senza la scelta della nonviolenza l'impegno di pace resti inadeguato, subalterno ed ambiguo) a partire dal suo vissuto, dalle sue esperienze e riflessioni, dalle letture che incontra, dal colloquio corale di cui si trova ad esser parte.
E così vi è chi ha fatto la scelta della nonviolenza perché ha letto Tolstoj e chi l'ha fatta perché ha letto Dostoevskij; chi è passato attraverso Voltaire e Zola, e chi per Erasmo e Thomas More, chi leggendo Leopardi e Kafka, e chi i Vangeli e la Bhagavad Gita, o i tragici greci, o Shakespeare e Cervantes, o Kant, o Martin Buber, o Norberto Bobbio.
Qui di seguito si indicano alcune autrici ed alcuni autori, e talvolta dei singoli libri, che a chi scrive queste righe dicono cose toccanti ed ortative in tal senso. Ma certo tanti altri libri e persone citar si potrebbero.
*
1. Di Simone Weil tutto quello che ha scritto, ma particolarmente i Quaderni, in quattro volumi presso Adelphi (e la sua bella biografia scritta da Simone Pétrement, sempre presso Adelphi).
2. Anche di Primo Levi va letto tutto (adesso vi è per fortuna un'edizione complessiva delle opere in due volumi presso Einaudi) ma prima di ogni altra cosa direi I sommersi e i salvati, l'ultima testimonianza di una Resistenza che ancora ci chiama alla lotta in difesa e a inveramento della dignità umana.
3. Mohandas Gandhi, Teoria e pratica della nonviolenza, edito da Einaudi, è la migliore silloge in un solo volume, a cura di Giuliano Pontara, che vi ha premesso un saggio introduttivo importante quanto e forse più della stessa antologia, poiché costituisce la migliore sintesi del pensiero gandhiano disponibile in Italia.
4. Virginia Woolf, Le tre ghinee, Feltrinelli (ma anche presso altri editori); un libro fondamentale, chi non lo ha letto ancora non sa qualcosa di decisivo.
5. Anche di Hannah Arendt si dovrebbe leggere tutto, ma almeno Le origini del totalitarismo (Comunità), La banalità del male (Feltrinelli), Vita activa (Bompiani), La vita della mente (Il Mulino); e la sua biografia scritta da Elisabeth Young-Bruehl (Bollati Boringhieri).
6. E tutto bisognerebbe leggere anche di Franco Basaglia e di Franca Ongaro Basaglia; ma del primo almeno i due volumi degli Scritti (Einaudi), e della seconda, oltre i testi a quattro mani nella raccolta testè citata, anche almeno Salute/malattia (Einaudi) e Una voce (Il Saggiatore).
7. Tutto va letto di Vandana Shiva, ma almeno Terra madre (Utet).
8. Gianni Rodari, Grammatica della fantasia, Einaudi.
9. Di Danilo Dolci almeno alcuni libri che raccolgono - scelti dall'autore - vari interventi, come Esperienze e riflessioni (Laterza), e parte cospicua dell'opera poetica, come Creatura di creature (successive edizioni presso vari editori); e Dal trasmettere al comunicare (Sonda).
10. Rosa Luxemburg è figura imprescindibile; due buone antologie sono Scritti scelti (Einaudi), e Scritti politici (Editori Riuniti); per un'introduzione: Lelio Basso (a cura di), Per conoscere Rosa Luxemburg (Mondadori).
11. Di Rigoberta Menchù va letto il notissimo libro-intervista a cura di Elisabeth Burgos, Mi chiamo Rigoberta Menchù (Giunti).
12. Anche di Assia Djebar tutto va letto, e per un primo incontro La donna senza sepoltura, Il Saggiatore.
13. Di Nelson Mandela va letta la bella autobiografia Lungo cammino verso la libertà (Feltrinelli).
14. Tutto di Gunther Anders, ma almeno L'uomo è antiquato (Il Saggiatore, Bollati Boringhieri), Noi figli di Eichmann (Giuntina), Essere o non essere (Einaudi), il carteggio con Claude Eatherly, Il pilota di Hiroshima (Einaudi, Linea d'ombra).
15. Hans Jonas, almeno Il principio responsabilità, Einaudi.
16. Anche di Ernesto Balducci occorrerebbe leggere tutto, ma almeno l'antologia curata insieme a Lodovico Grassi, La pace. Realismo di un'utopia (Principato), che costituisce un'ottima introduzione al pensiero di pace dal Rinascimento al XX secolo.
17. Gene Sharp, Politica dell'azione nonviolenta, tre volumi, Edizioni Gruppo Abele.
18. Di Lev Tolstoj almeno La confessione (SE), Il regno di Dio è in voi (Publiprint-Manca), La vera vita (Manca).
19. Di Aldo Capitini almeno gli Scritti sulla nonviolenza (Protagon), e gli Scritti filosofici e religiosi (Fondazione centro studi Aldo Capitini).
20. Infine segnaliamo tutti i lavori del Centro nuovo modello di sviluppo (di Vecchiano, Pisa) che è una delle eredità feconde dell'esperienza della scuola di Barbiana di don Lorenzo Milani; sono editi perlopiù dalla Emi.
- Cento letture per un accostamento alla pace (2005)
[Da Fondazione Venezia per la ricerca sulla pace, Oltre la guerra. Annuario geopolitico della pace 2005, Altreconomia - Terre di Mezzo, Milano 2005]
Una bibliografia del genere è possibile solo come esercizio di ironia o testimonianza di disperazione. Ho privilegiato testi leggibili e facilmente reperibili, ho rinunciato a molti amori e molte ovvietà (altre sono restate, chiedo venia), ho diviso in cinque blocchi di venti libri, solitamente segnalando una sola opera per autore o autrice, con qualche inevitabile eccezione. Lacune, ingenuità ed astuzie di questa proposta credo siano così evidenti che non mette conto parlarne.
Vale forse la pena di aggiungere questo: che è opinione di chi scrive queste righe che non si dia ormai più possibilità di impegno per la pace se non si fa la scelta della nonviolenza.
*
1. Radici
- Aristofane, Lisistrata
- Epicuro
- Eraclito
- Eschilo, tutte le tragedie
- Euripide, tutte le tragedie
- Giobbe
- Giona
- Iliade
- Inni omerici
- Lisia, Contro Eratostene
- Lucrezio
- Odissea
- Platone, Apologia di Socrate; Critone
- Qohelet
- Saffo
- Sofocle, tutte le tragedie
- Stoici antichi, Tutti i frammenti
- Tao Te Ching
- Tucidide
- i Vangeli
*
2. Passato remoto
- Martin Buber, I racconti dei Chassidim
- Pedro Calderon de la Barca, La vita è sogno
- Miguel de Cervantes, Don Chisciotte
- Denis Diderot, Il nipote di Rameau
- Fedor Dostoevskij, tutti i romanzi; Ricordi della casa dei morti
- Ludwig Feuerbach, Principi della filosofia dell'avvenire; L'essenza del cristianesimo; L'essenza della religione
- Fonti francescane
- Eduardo Galeano, Memoria del fuoco
- Victor Hugo, I miserabili
- Karl Kraus, Gli ultimi giorni dell'umanità
- Bartolomé de Las Casas, Brevissima relazione della distruzione delle Indie
- Lazarillo de Tormes
- Lope de Vega, Fuenteovejuna
- Lu Hsun, tutti i racconti
- Herman Melville, Moby Dick; Benito Cereno
- Moliere, Tartufo
- Thomas More, Utopia
- Blaise Pascal, Lettere provinciali
- William Shakespeare, Riccardo III; Amleto; Otello; Re Lear; Macbeth
- Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr Hyde
*
3. Passato prossimo
- José Maria Arguedas, La volpe di sopra e la volpe di sotto
- Bertolt Brecht, L'eccezione e la regola; Poesie di Svendborg
- Albert Camus, La peste; L'uomo in rivolta
- Elias Canetti, Massa e potere
- Hans Magnus Enzensberger, La breve estate dell'anarchia
- Frantz Fanon, I dannati della terra
- Anne Frank, Diario
- Erving Goffman, Asylums
- Bianca Guidetti Serra, Compagne
- Robert Jungk, Gli apprendisti stregoni
- Stanislaw Lem, Solaris
- Lettere dei condannati a morte della Resistenza europea
- Primo Levi, Se questo è un uomo; I sommersi e i salvati
- George Orwell, Omaggio alla Catalogna; 1984
- Nuto Revelli, tutte le opere
- Jean-Paul Sartre, Le mani sporche
- Mary Shelley, Frankenstein, ovvero il Prometeo moderno
- Ignazio Silone, Fontamara
- Aleksandr Solzenicyn, Arcipelago Gulag
- Vercors, Il silenzio del mare
*
4. Presente anteriore
- Gunther Anders, L'uomo è antiquato; Essere o non essere; Noi figli di Eichmann
- Ernesto Balducci, L'uomo planetario; La terra del tramonto
- Franco Basaglia, Scritti
- Ernesto De Martino, La fine del mondo
- Erich Fromm, Anatomia della distruttività umana
- Umberto Galimberti, Psiche e techne
- Mohandas K. Gandhi, Teoria e pratica della nonviolenza
- Luce Irigaray, Speculum
- Hans Jonas, Il principio responsabilità
- Franz Kafka, tutte le opere
- Krisztof Kieslowski, Krisztof Piesiewicz, Decalogo
- Emmanuel Levinas, Totalità e infinito
- Rosa Luxemburg, Scritti scelti; Scritti politici
- Nelson Mandela, Lungo cammino verso la libertà
- Edoarda Masi, Cento trame di capolavori della letteratura cinese
- Gianni Rodari, Grammatica della fantasia
- Umberto Santino, Storia del movimento antimafia
- Renate Siebert, Le donne, la mafia; La mafia, la morte e il ricordo
- George Steiner, Le Antigoni
- Tzvetan Todorov, La conquista dell'America; Di fronte all'estremo; Memoria del male, tentazione del bene
*
5. I compiti dell'ora
- Hannah Arendt, Le origini del totalitarismo; La banalità del male; Vita activa
- Simone de Beauvoir, Il secondo sesso; l'opera memorialistica
- Margarete Buber-Neumann, Prigioniera di Stalin e Hitler; Milena, l'amica di Kafka
- Cultura escrita y educacion. Conversaciones con Emilia Ferreiro
- Emily Dickinson, Poesie
- Assia Djebar, Donne d'Algeri nei loro appartamenti; Lontano da Medina; La donna senza sepoltura
- Germaine Greer, L'eunuco femmina; La donna intera
- Etty Hillesum, Diario; Lettere
- Ursula K. Le Guin, La mano sinistra delle tenebre; I reietti dell'altro pianeta
- Rigoberta Menchù (con Elisabeth Burgos), Mi chiamo Rigoberta Menchù
- Fatema Mernissi, Islam e democrazia
- Franca Ongaro Basaglia, Salute/malattia; Una voce
- Daniela Padoan, Le pazze. Un incontro con le Madri di Plaza de Mayo
- Adrienne Rich, Nato di donna
- Marthe Robert, L'antico e il nuovo
- Vandana Shiva, tutte le opere
- Silvia Vegetti Finzi, Il bambino della notte; (a cura di), Psicoanalisi al femminile; Volere un figlio
- Simone Weil, Quaderni
- Christa Wolf, Cassandra; Medea. Voci
- Virginia Woolf, Una stanza tutta per sé; Le tre ghinee
*
VI. Valorizzare lo strumento della posta elettronica
Suggerirei a tutte e tutti di valorizzare la nostra mailing list e di contribuire ad ampliarla segnalando a Pigi altre interlocutrici ed altri interlocutori interessati.
Senza rischiare di diventare perditempo informatici, tuttavia forse potremmo fare un uso più intenso della posta elettronica sia per far circolare documentazione (e magari per far conoscere le attività che ogni associazione svolge), sia per rendere più spedito il nostro processo decisionale; mi sembra che abbiamo già cominciato a farlo con buoni frutti ma possiamo fare di meglio.
Ovviamente chi si trovasse in difficoltà nell'uso della posta elettronica per ricevere ed inviare materiali può far riferimento a Pigi Moncelsi, ed inviare a lui richieste, proposte e materiali; per contattare Pigi (Pierluigi): tel. 0761348590, cell. 3384613540, e-mail: pmoncelsi at comune.viterbo.it, pigimon at libero.it
*
VII. Last, but not least
Sebbene verosimilmente in agosto non faremo riunioni del Tavolo, segnalo che almeno io non mi muovo da Viterbo e pertanto se qualche persona tra noi questa estate avesse piacere di partecipare ad alcuni incontri di studio e di riflessione che facciamo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo o desiderasse comunque che ci incontrassimo per approfondire qualche tema, me lo faccia sapere. Il mio numero di telefono è 0761353532.
*
VIII. Un opportuno allegato
Allego di nuovo la stesura definitiva della lettera al Comune già diffusa con l'e-mail della sera del 2 luglio; credo sarebbe opportuno che il 23 luglio in occasione dell'incontro con il sindaco ogni partecipante alla riunione ne avesse sotto gli occhi una copia.
*
Scusate l'ennesima intrusione e la solita frettolosità di queste righe. Ricordo ancora una volta che questa lettera è scritta a titolo personale e quindi non rappresenta né impegna altri che il sottoscritto e null'altro vuole essere che un modesto ed ovviamente parziale contributo alla riflessione comune. Ringrazio fin d'ora chi avrà la pazienza di leggerla (ovviamente non è un obbligo). Ci vediamo mercoledì 23 luglio.
Un abbraccio
9. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Lanfranco Belloni e Stefano Olivares (a cura di), Fermi. L'energia atomica, Rcs, Milano 2016, pp. 154, euro 5,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Riletture
- Massimo Mila, Scritti civili, Einaudi, Torino 1995, pp. XXXVI + 388.
*
Riedizioni
- Hans Herbert Grimm, Il soldato Schlump, Neri Pozza, Vicenza 2014, "Il Giornale", Milano 2016, pp. 238, euro 8,50 (in supplemento al quotidiano "Il Giornale").
10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
11. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2537 del 19 novembre 2016
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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