[Nonviolenza] Ogni vittima ha il volto di Abele. 189
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- Date: Fri, 4 Nov 2016 10:05:42 +0100 (CET)
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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 189 del 4 novembre 2016
In questo numero:
1. Si e' tenuta a Viterbo la commemorazione nonviolenta delle vittime di tutte le guerre
2. 4 novembre 2016: non festa, ma lutto. A Trento gli "Stati generali della Difesa civile non armata e nonviolenta". Ogni vittima ha il volto di Abele
3. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
4. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
5. Verso la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" del 25 novembre
6. Un appello nonviolento per il 4 dicembre: Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe
7. Una bozza di lettera da inviare ai parlamentari
8. Un incontro a Viterbo
9. One Billion Rising: Manifestazione nazionale il 26 novembre a Roma
1. INIZIATIVE. SI E' TENUTA A VITERBO LA COMMEMORAZIONE NONVIOLENTA DELLE VITTIME DI TUTTE LE GUERRE
Come di consueto da quindici anni a questa parte la mattina del 4 novembre 2016 si e' tenuta a Viterbo la commemorazione nonviolenta delle vittime di tutte le guerre, iniziativa promossa col motto "Ogni vittima ha il volto di Abele".
Una delegazione del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" ha reso omaggio alle vittime sostando in silenzio dinanzi alle lapidi che ricordano le persone uccise della barbarie della guerra e della dittatura.
L'iniziativa si e' svolta come sempre in orario distinto e distante dalla grottesca cerimonia degli alienati prominenti che laidamente festeggiano le macchine assassine e l'ideologia sciovinista con retorica vacua e dereistica e scellerata insipienza e protervia.
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Dopo il silenzioso e addolorato omaggio alle vittime nei luoghi di Viterbo che ne recano traccia, la commemorazione nonviolenta e' proseguita con un incontro di testimonianza e meditazione presso la sede della struttura nonviolenta viterbese.
Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" ha descritto ancora una volta il senso e il fine dell'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele", che da Viterbo nel corso degli anni si e' estesa a varie citta' italiane ed e' divenuta una campagna nazionale promossa da alcuni dei principali movimenti pacifisti e nonviolenti, e come l'intento dei promotori sia di smascherare e denunciare la stoltezza e l'immoralita' della "Festa delle Forze Armate" e di fare del 4 novembre - giorno anniversario della fine della "inutile strage" della prima guerra mondiale - un giorno di lutto, di consapevolezza e di impegno: lutto per tutte le vittime di tutte le guerre, consapevolezza che il ricordare e rendere omaggio a quelle innumerevoli vittime se non vuole essere un infame esercizio di ipocrisia e di complicita' con i poteri che le assassinarono, deve tradursi in impegno attuale e cogente ad opporsi a tutte le guerre, a tutti gli eserciti, a tutte le armi; deve tradursi in impegno di pace, di solidarieta' con l'umanita' intera, di nonviolenza operosa.
Il nostro 4 novembre - ha evidenziato Peppe Sini - e' fedelta' nitida e intransigente alle vittime affinche' non vi siano piu' vittime; fedelta' nitida e intransigente alla Costituzione della Repubblica italiana che "ripudia la guerra" ed alla legalita' che solo e' legalita' quando salva le vite e non le violenta o sopprime; fedelta' nitida e intransigente all'umanita' sofferente che lotta per far cessare ogni oppressione, ogni violenza.
Affermare che "ogni vittima ha il volto di Abele" significa riconoscere l'unita' del genere umano; riconoscere che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita' e alla solidarieta'; riconoscere che vi e' un solo mondo vivente casa comune dell'umanita' intera; riconoscere che il primo dovere di ogni persona e' rispettare, aiutare, salvare le altre persone.
Affermare che "ogni vittima ha il volto di Abele" significa impegnarsi contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa della biosfera e della civilta' contro ogni barbarie e ogni devastazione.
Affermare che "ogni vittima ha il volto di Abele" significa qui ed ora opporsi alla macchina bellica che sempre e solo ha la funzione di menare strage di esseri umani; significa qui ed ora opporsi alla violenza razzista e schiavista di mafie e governi che hanno fatto del Mediterraneo un immane cimitero e che pretendono imporre in Italia e in Europa un regime di apartheid; significa qui ed ora far cessare il femminicidio ed affermare finalmente l'eguaglianza di dignita' e di diritti di tutti gli esseri umani.
Cessi lo scandalo osceno della partecipazione italiana alle guerre in violazione della Costituzione repubblicana.
Cessi lo scandalo osceno delle decine di milioni di euro delle casse dello stato italiano ogni giorno sperperate per le spese militari.
Cessi lo scandalo osceno della partecipazione del nostro paese ad alleanze che costituiscono associazioni a delinquere, complicita' assassine; ed in particolare ed innanzitutto l'Italia si adoperi finalmente per lo scioglimento della Nato, organizzazione terrorista e stragista, ed affinche' i suoi responsabili siano processati per i crimini commessi.
Cessi lo scandalo osceno della produzione e del commercio di armi.
Cessi lo scandalo osceno della negazione del diritto agli esseri umani in fuga dalle guerre e dalla fame di entrare nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Cessi lo scandalo osceno della negazione del diritto di voto a milioni di persone che nel nostro paese vivono e lavorano.
Cessi lo scandalo osceno dell'assolutamente inadeguato impegno pubblico a contrastare il femminicidio ed ogni altra forma di violenza maschilista, dell'assolutamente inadeguato impegno pubblico a sostenere i centri antiviolenza promossi dal movimento delle donne, dell'assolutamente inadeguato impegno pubblico ad applicare integralmente la Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne.
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Nel ricordo di Rosa Luxemburg e di Nelson Mandela, nel ricordo di Virginia Woolf e di Simone Weil, nel ricordo di Mohandas Gandhi e di Martin Luther King, nel ricordo di Hannah Arendt e di Wangari Maathai, nel ricordo di Aldo Capitini e di Danilo Dolci, nel ricordo di Laura Conti e di Bianca Guidetti Serra, nel ricordo di Nanni Salio e di Pietro Pinna, nel ricordo di tutte le Resistenze all'inumano e delle innumerevoli persone che si sono battute per salvare le vite, la nonviolenza e' in cammino.
La nonviolenza e' il cammino.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Il 4 novembre cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.
2. APPELLI. 4 NOVEMBRE 2016: NON FESTA, MA LUTTO. A TRENTO GLI "STATI GENERALI DELLA DIFESA CIVILE NON ARMATA E NONVIOLENTA". OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE
4 novembre 2016: non festa, ma lutto
Cento anni dopo: basta guerre
Un'altra difesa e' possibile
A Trento gli "Stati generali della Difesa civile non armata e nonviolenta"
Il Movimento Nonviolento, PeaceLink, il Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo e l'Associazione Antimafie Rita Atria lanciano per il 4 novembre l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele", affinche' in ogni citta' si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre.
Ogni vittima ha il volto di Abele
Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze. Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.
Oltre cento anni dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, mentre e' tragicamente in corso la "terza guerra mondiale a pezzi", e' ora di dire basta.
Per questo sosteniamo la campagna "Un'altra difesa e' possibile" che ha depositato in Parlamento la proposta di legge di iniziativa popolare per l'istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta.
Obiettivo della campagna e' quello di organizzare la difesa civile, non armata e nonviolenta - ossia la difesa della Costituzione e dei diritti civili e sociali che in essa sono affermati; la preparazione di mezzi e strumenti non armati di intervento nelle controversie internazionali; la difesa dell'integrita' della vita, dei beni e dell'ambiente dai danni che derivano dalle calamita' naturali, dal consumo di territorio e dalla cattiva gestione dei beni comuni - anziche' finanziare cacciabombardieri, sommergibili, portaerei e missioni di guerra, che lasciano il Paese indifeso dalle vere minacce che lo colpiscono e lo rendono invece minaccioso agli occhi del mondo. La Campagna vuole aprire un confronto pubblico per ridefinire i concetti di difesa, sicurezza, minaccia, dando centralita' alla Costituzione che "ripudia la guerra" (art. 11), afferma la difesa dei diritti di cittadinanza ed affida ad ogni cittadino il "sacro dovere della difesa della patria" (art. 52).
Il 4 e 5 novembre a Trento i promotori della campagna "Un'altra difesa e' possibile" e il Forum Trentino per la Pace e i diritti umani hanno convocato gli "Stati generali della Difesa civile non armata e nonviolenta", un primo passo per coordinare e creare un confronto tra i diversi soggetti che gia' ora agiscono nel settore della difesa civile: le istituzioni preposte alla Difesa, alla Protezione civile, al Servizio Civile Nazionale, la ricerca sulla risoluzione nonviolenta dei conflitti, il Terzo Settore e le organizzazioni non governative che lavorano per la pace e il disarmo.
Tutti coloro che non potranno essere con noi fisicamente a Trento, si uniscano idealmente in una sorta di staffetta civile tra commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, ribadendo che il 4 novembre e' giorno di lutto e non di festa per la partecipazione all'inutile strage della prima guerra mondiale. Ovunque sia possibile, in ogni piazza d'Italia. Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente. Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire. Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio. Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.
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Per informazioni sulla campagna "Un'altra difesa e' possibile"
vai al sito www.difesacivilenonviolenta.org
Segreteria della Campagna c/o il Movimento Nonviolento
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A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa. Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni. Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
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Movimento Nonviolento
per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax 0458009803
e-mail:an at nonviolenti.org, siti: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it
PeaceLink
per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it
Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo
per contatti: e-mail: nbawac at tin.it, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Associazione Antimafie Rita Atria
per contatti: e-mail: abruzzo at ritaatria.it, sito: www.ritaatria.it
3. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]
Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.
4. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
5. REPETITA IUVANT. VERSO LA "GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE" DEL 25 NOVEMBRE
Si svolge il 25 novembre la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne".
Ovunque si realizzino iniziative.
Ovunque si contrasti la violenza maschilista e patriarcale.
Ovunque si sostengano i centri antiviolenza delle donne.
Ovunque si educhi e si lotti per sconfiggere la violenza maschilista e patriarcale, prima radice di tutte le altre violenze.
6. REPETITA IUVANT. UN APPELLO NONVIOLENTO PER Il 4 DICEMBRE: UN PARLAMENTO ELETTO DAL POPOLO, UNO STATO DI DIRITTO, UNA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE. AL REFERENDUM VOTIAMO NO AL GOLPE
Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.
No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.
Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.
Senza odio, senza violenza, senza paura.
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Il Parlamento, l'istituzione democratica che fa le leggi, deve essere eletto dal popolo, e deve rappresentare tutti i cittadini con criterio proporzionale.
Ma con la sua riforma costituzionale il governo vorrebbe ridurre il senato a una comitiva in gita aziendale, e con la sua legge elettorale (il cosiddetto Italicum) vorrebbe consentire a un solo partito di prendersi la maggioranza assoluta dei membri della camera dei deputati anche se ha il consenso di una risibile minoranza degli elettori, e con il "combinato disposto" della riforma costituzionale e della legge elettorale il governo, che e' gia' detentore del potere esecutivo, vorrebbe appropriarsi di fatto anche del potere legislativo, rompendo cosi' quella separazione e quell'equilibrio dei poteri che e' la base dello stato di diritto.
Se prevalessero le riforme volute dal governo sarebbe massacrata la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista, sarebbe rovesciata la democrazia, sarebbe negata la separazione dei poteri e quindi lo stato di diritto.
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Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.
No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.
Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.
Senza odio, senza violenza, senza paura.
7. REPETITA IUVANT. UNA BOZZA DI LETTERA DA INVIARE AI PARLAMENTARI
Al/alla parlamentare ...
Oggetto: proposta di un impegno suo personale affinche' al piu' presto si addivenga alla discussione nelle competenti Commissioni parlamentari dei vari disegni di legge per la formazione alla nonviolenza delle forze dell'ordine
Gentile parlamentare ...,
le scriviamo per formularle la richiesta di un suo personale impegno affinche' al piu' presto si addivenga alla discussione nelle competenti Commissioni parlamentari dei vari disegni di legge per la formazione alla nonviolenza delle forze dell'ordine.
Come gia' sapra', dal 2014 sono state presentati sia al Senato che alla Camera vari disegni di legge che propongono la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza. Al Senato il disegno di legge n. 1515 recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" presentato in data 10 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 258 del 10 giugno 2014; il disegno di legge n. 1526 recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia" presentato in data 16 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 263 del 17 giugno 2014; il disegno di legge n. 1565 recante "Norme per l'inclusione della nonviolenza nei percorsi formativi del personale delle forze di polizia" presentato in data 14 luglio 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 279 del 15 luglio 2014; disegni di legge sottoscritti da numerosi senatori di varie forze politiche: Loredana De Petris, Luigi Manconi, Rita Ghedini, Valeria Fedeli, Paolo Corsini, Silvana Amati, Sergio Lo Giudice, Daniela Valentini, Rosa Maria Di Giorgi, Miguel Gotor, Elena Ferrara, Marco Scibona, Adele Gambaro, Marino Germano Mastrangeli, Daniele Gaetano Borioli, Maria Spilabotte, Erica D'Adda, Monica Cirinna', Manuela Serra, Francesca Puglisi, Pasquale Sollo, Francesco Giacobbe. Ed alla Camera il disegno di legge recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" (atto Camera 2698) presentato il 4 novembre 2014; e il disegno di legge recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" (atto Camera 2706) presentato il 5 novembre 2014; disegni di legge sottoscritti da deputati di varie forze politiche: Arturo Scotto, Celeste Costantino, Donatella Duranti, Giulio Marcon, Michele Piras, Stefano Quaranta, Massimiliano Bernini.
Ricordera' anche che gia' nel 2001 fu presentato al medesimo fine di istituire la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza un disegno di legge sottoscritto da decine di senatori di tutte le forze politiche (ed in particolare i senatori Occhetto, Acciarini, Baratella, Battafarano, Battaglia, Bonfietti, Boco, Calvi, Chiusoli, Cortiana, Coviello, Crema, Dalla Chiesa, D'Ambrosio, Dato, De Paoli, De Petris, De Zulueta, Donati, Falomi, Fassone, Filippini, Formisano, Liguori, Longhi, Malabarba, Marini, Martone, Murineddu, Pascarella, Petruccioli, Ripamonti, Salvi, Tessitore, Turroni, Veraldi, Vicini, Viserta, Zancan), sostenuto anche dall'attenzione e dall'apprezzamento di deputati e parlamentari europei (tra cui i deputati: Bandoli, Bimbi, Bolognesi, Cento, Cima, Deiana, De Simone, Grandi, Grillini, Luca', Lucidi, Panattoni, Pecoraro Scanio, Pinotti, Pisapia, Preda, Realacci, Rognoni, Russo Spena, Ruzzante, Siniscalchi, Tolotti, Valpiana, Violante; tra i parlamentari europei: Imbeni, Di Lello, Fava, Morgantini e Pittella); ma allora quel disegno di legge non giunse ad essere esaminato nelle competenti Commissioni parlamentari.
Le segnaliamo anche che vari altri senatori e deputati hanno espresso il loro sostegno all'iniziativa legislativa per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza; e che, sempre nel 2014, la stessa Presidente della Camera dei Deputati, on. Laura Boldrini, trasmise alla competente Commissione Parlamentare, "affinche' i deputati che ne fanno parte possano prenderne visione", la documentazione a tal fine predisposta dal "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" che dal 2000 ha proposto al Parlamento di legiferare in tal senso.
Non vi e' bisogno di ripetere ancora una volta quanto sia opportuno che nel proprio percorso formativo e conseguentemente nella propria operativita' gli appartenenti alle forze dell'ordine possano disporre anche delle straordinarie risorse che la nonviolenza mette a disposizione di tutti gli attori sociali impegnati in situazione critiche per la sicurezza comune e la difesa dei diritti di tutti.
Con questa lettera vorremmo sollecitare il suo personale impegno affinche' quei disegni di legge giungano al piu' presto all'esame delle competenti Commissioni parlamentari e possano avere esito in un disegno di legge unificato ampiamente meditato e condiviso che possa divenire nel piu' breve tempo possibile legge dello stato.
Distinti saluti,
Firma, luogo e data, recapito del mittente
8. INCONTRI. UN INCONTRO A VITERBO
Il 4 novembre a Viterbo il "Tavolo per la pace" cittadino promuove un incontro con don Renato Sacco (coordinatore nazionale di Pax Christi), Giuliana Sgrena (giornalista), Abu Rabia (profugo siriano).
L'incontro avra' luogo con inizio alle ore 16,30 presso il Palazzo Papale, in piazza San Lorenzo.
Per informazioni: tavoloperlapace.viterbo at gmail.com
9. INIZIATIVE. ONE BILLION RISING: MANIFESTAZIONE IL 26 NOVEMBRE A ROMA
[Dal coordinamento One Billion Rising Italia (per contatti: obritalia at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]
Carissime e carissimi,
One Billion Rising - Un miliardo di voci contro la violenza su donne e bambine, abbracciando il messaggio di Eve Ensler, ossia l'importanza di mettere insieme le nostre energie per un'azione comune di sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne, ha aderito e partecipera' alla manifestazione "Non una di meno" che si terra' il prossimo 26 novembre a Roma, organizzata dalle associazioni Io Decido, Udi e Di.Re.
Come Eve Ensler ci ricorda: "non ci puo' essere rivoluzione senza solidarieta'". Forti di questa convinzione, desideriamo coinvolgervi nell'iniziativa, invitandovi a partecipare come associazioni o indipendentemente, e, contestualmente, a diffondere l'iniziativa attraverso i vostri canali.
L'appuntamento e' il 26 Novembre a Roma, in Piazza della Repubblica (metro A) ore 13. Questo il link con tutte le informazioni sull'iniziativa: https://nonunadimeno.wordpress.com/portfolio/appello/
Con l'occasione vi anticipiamo che il lancio della campagna italiana One Billion Rising Revolution 2017 avverra', come gli scorsi anni, in occasione della Giornata Internazionale per eliminazione della violenza contro le donne, dando appuntamento agli eventi del prossimo 14 febbraio 2017. Vi manderemo nei prossimi giorni tutti i dettagli.
Ascolta! Agisci! Partecipa!
Con questa esortazione vi salutiamo con l'augurio di incontrarci tutte il 26 novembre in una giornata memorabile.
Un abbraccio,
Il coordinamento One Billion Rising Italia
http://onebillionrisingitalia.tumblr.com
https://www.facebook.com/obritalia/
#1billionrising #riseinsolidarity
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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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