[Nonviolenza] Senza odio, senza violenza, senza paura. 24



 

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SENZA ODIO, SENZA VIOLENZA, SENZA PAURA

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Al referendum votiamo No alla riforma costituzionale golpista

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 24 del 10 ottobre 2016

 

In questo numero:

1. Mino Gualtieri e Nino Teodori: Piccola pubblicita'

2. Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe

 

1. SCORCIATOIE. MINO GUALTIERI E NINO TEODORI: PICCOLA PUBBLICITA'

 

La democrazia parlamentare e' lenta.

La dittatura invece e' svelta come la polvere.

 

La democrazia parlamentare costa.

Il fascismo e' gratis.

 

Il senato e' roba vecchia.

La cocaina si' che e' giovane forever.

 

La sovranita' che appartiene al popolo?

Ma il sovrano su qualcuno dovra' pure sovrastare.

 

La divisione e il controllo dei poteri?

Ma che si vuole incatenare Superman?

 

La Costituzione di quando c'erano i comunisti?

Ma se siamo nella postmodernita'.

 

Chi vota si' vince un paio di scarpe.

Chi vota no merita un fracco di legnate.

 

A chi non piace il governo dei giovani?

Chi non vorrebbe far l'americano?

 

Il governo e' buono con i buoni

le classi pericolose stiano al posto loro.

 

Chi dice sempre no ha la zucca dura

chi dice sempre no e' un disfattista

vile seguace dell'empia congiura

negrogiudeoislamocomunista.

 

2. REPETITA IUVANT. UN PARLAMENTO ELETTO DAL POPOLO, UNO STATO DI DIRITTO, UNA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE. AL REFERENDUM VOTIAMO NO AL GOLPE

 

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

*

Il Parlamento, l'istituzione democratica che fa le leggi, deve essere eletto dal popolo, e deve rappresentare tutti i cittadini con criterio proporzionale.

Ma con la sua riforma costituzionale il governo vorrebbe ridurre il senato a una comitiva in gita aziendale, e con la sua legge elettorale (il cosiddetto Italicum) vorrebbe consentire a un solo partito di prendersi la maggioranza assoluta dei membri della camera dei deputati anche se ha il consenso di una risibile minoranza degli elettori, e con il "combinato disposto" della riforma costituzionale e della legge elettorale il governo, che e' gia' detentore del potere esecutivo, vorrebbe appropriarsi di fatto anche del potere legislativo, rompendo cosi' quella separazione e quell'equilibrio dei poteri che e' la base dello stato di diritto.

Se prevalessero le riforme volute dal governo sarebbe massacrata la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista, sarebbe rovesciata la democrazia, sarebbe negata la separazione dei poteri e quindi lo stato di diritto.

*

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

 

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SENZA ODIO, SENZA VIOLENZA, SENZA PAURA

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Al referendum votiamo No alla riforma costituzionale golpista

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

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Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 24 del 10 ottobre 2016