[Nonviolenza] Telegrammi. 2465



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2465 dell'8 settembre 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Prima che la guerra distrugga l'umanita'

2. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia

3. Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe

4. Carl D'Angio'

5. Daniela Dessi'

6. Nicolao Merker

7. Jacques Rivette

8. Toots Thielemans

9. Gene Wilder

10. Valentino Zeichen

11. Alcuni testi del mese di maggio 2016 (parte quarta e conclusiva)

12. Come ci si oppone alle uccisioni

13. Sempre

14. Il ragazzo

15. Bruno

16. C'e' un semplice modo

17. No

18. Questo

19. La solita opinione sulle elezioni amministrative

20. Nel referendum di ottobre votiamo no al golpe bianco

21. E' possibile

22. Nessuno morirebbe nel Mediterraneo

23. Se fossi tu il fuggiasco

24. Esseri umani in pericolo

25. Chiunque capisce

26. Al Presidente della Repubblica, affinche' persuada il Governo e il Parlamento a non far piu' morire tanti innocenti

27. Quello che il Parlamento dovrebbe legiferare subito

28. Il primo dovere

29. La repubblica contro la guerra

30. Se un essere umano e' in pericolo

31. Segnalazioni librarie

32. La "Carta" del Movimento Nonviolento

33. Per saperne di piu'

 

1. SCORCIATOIE. PRIMA CHE LA GUERRA DISTRUGGA L'UMANITA'

 

Prima che la guerra distrugga l'umanita', l'umanita' abolisca la guerra.

Potrebbe non esserci un domani, e' adesso l'ora della scelta della nonviolenza.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Il primo diritto: non essere uccisi.

Il primo dovere: salvare le vite.

 

2. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

 

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.

Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

 

3. REPETITA IUVANT. UN PARLAMENTO ELETTO DAL POPOLO, UNO STATO DI DIRITTO, UNA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE. AL REFERENDUM VOTIAMO NO AL GOLPE

 

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

*

Il Parlamento, l'istituzione democratica che fa le leggi, deve essere eletto dal popolo, e deve rappresentare tutti i cittadini con criterio proporzionale.

Ma con la sua riforma costituzionale il governo vorrebbe ridurre il senato a una comitiva in gita aziendale, e con la sua legge elettorale (il cosiddetto Italicum) vorrebbe consentire a un solo partito di prendersi la maggioranza assoluta dei membri della camera dei deputati anche se ha il consenso di una risibile minoranza degli elettori, e con il "combinato disposto" della riforma costituzionale e della legge elettorale il governo, che e' gia' detentore del potere esecutivo, vorrebbe appropriarsi di fatto anche del potere legislativo, rompendo cosi' quella separazione e quell'equilibrio dei poteri che e' la base dello stato di diritto.

Se prevalessero le riforme volute dal governo sarebbe massacrata la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista, sarebbe rovesciata la democrazia, sarebbe negata la separazione dei poteri e quindi lo stato di diritto.

*

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

 

4. LUTTI. CARLO D'ANGIO'

 

Il 5 settembre 2016 e' deceduto Carlo D'Angio', che fu tra i fondatori della Nuova compagnia di canto popolare.

 

5. LUTTI. DANIELA DESSI'

 

Il 20 agosto 2016 e' deceduta Daniela Dessi', voce dell'umanita'.

 

6. LUTTI. NICOLAO MERKER

 

Il 14 febbraio 2016 e' deceduto Nicolao Merker, che amava il sapere e ne faceva dono.

 

7. LUTTI. JACQUES RIVETTE

 

Il 29 gennaio 2016 e' deceduto Jacques Rivette, che fece il cinema del sogno del mondo.

 

8. LUTTI. TOOTS THIELEMANS

 

Il 22 agosto 2016 e' deceduto Toots Thielemans, l'uomo con l'armonica.

 

9. LUTTI. GENE WILDER

 

Il 29 agosto 2016 e' deceduto Gene Wilder, che era il nostro specchio nei giorni tristi, e nei giorni lievi.

 

10. LUTTI. VALENTINO ZEICHEN

 

Il 5 luglio 2016 e' deceduto Valentino Zeichen, che volle essere poeta e non volle null'altro.

 

11. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI MAGGIO 2016 (PARTE QUARTA E CONCLUSIVA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di maggio 2016.

 

12. COME CI SI OPPONE ALLE UCCISIONI

 

Salvando le vite.

 

13. SEMPRE

 

Sempre la guerra uccide.

Sempre gli eserciti uccidono.

Sempre le armi uccidono.

 

14. IL RAGAZZO

 

Il ragazzo che muore ventenne assassinato dall'uranio impoverito.

E tutte le vittime di tutte le guerre, di tutti i poteri armati, di tutte le uccisioni.

Tutte le vittime, la stessa vittima.

*

Abolire la guerra.

Abolire gli eserciti.

Abolire le armi.

 

15. BRUNO

 

E' deceduto don Bruno Marini.

Prete operaio, teologo della liberazione, amico della nonviolenza.

Compagno di lotta di tutte le oppresse e tutti gli oppressi.

Da molti anni era gravemente malato, ma fino all'estremo delle sue forze ha continuato tenace nell'impegno per il bene comune.

Presiedeva l'associazione intitolata a suo fratello, don Armando Marini, anche lui prete, deceduto vent'anni fa; ed insieme hanno realizzato a Viterbo esperienze ed opere che hanno reso migliore la vita di tutti.

*

Ci legava dagli anni Settanta un'amicizia profonda, un sentire comune, un medesimo impegno: la condivisione della lotta necessaria per la liberazione dell'umanita' da ogni oppressione, da ogni ingiustizia, da ogni violenza.

Con gratitudine che non si estingue qui lo ricordiamo.

 

16. C'E' UN SEMPLICE MODO

 

C'e' un semplice modo per far cessare immediatamente e del tutto le morti dei migranti nel Mediterraneo: ed e' riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di muoversi liberamente su questo pianeta casa comune dell'umanita', e quindi riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in Europa in modo legale e sicuro.

Finche' i governi europei non riconoscono questo elementare diritto essi sono corresponsabili delle sofferenze e della morte di tutte le persone che in fuga dalla fame e dalle guerre, dalle dittature e dalla devastazioni, subiscono inenarrabili violenze e perdono la vita nel tragitto verso l'Europa.

Basterebbe riconoscere loro il medesimo diritto alla mobilita' con mezzi legali e sicuri che noi gia' abbiamo, ed innumerevoli vite sarebbero salve, innumerevoli violenze evitate, il sanguinario mercato gestito dalle mafie dei trafficanti annientato.

*

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutte le persone bisognose di aiuto.

 

17. NO

 

Le riforme elettorali, istituzionali e costituzionali succedutesi dagli anni Novanta in qua sono state un unico precipitare verso l'autoritarismo, l'oligarchia, il fascismo.

La riforma costituzionale voluta dall'attuale governo ed approvata dall'attuale parlamento, una riforma il cui fine dichiarato e' comprimere ulteriormente la democrazia ed imporre un regime ancor piu' autoritario, porta a compimento un processo di demolizione di fondamentali diritti, garanzie ed istituti.

Il progetto comune di questa lunga serie di scellerate riforme e' evidente: distruggere la proporzionalita' delle rappresentanze, prostituire il parlamento all'esecutivo, annientare la partecipazione popolare alla gestione della cosa pubblica sostituendola col notabilato, disarticolare il paese in caciccati locali e regionali, impedire alle oppresse e agli oppressi di organizzarsi e lottare, annichilire la certezza del diritto.

Il governo in carica porta a compimento il piano eversivo berlusconiano e ripropone il modello politico ed istituzionale fondato sul capo carismatico, di funesta memoria.

Al referendum di ottobre votiamo no.

No al golpe bianco.

No all'autoritarismo.

No all'oligarchia.

No al fascismo.

 

18. QUESTO

 

Questo tengo per fermo.

Che vi e' una sola umanita'.

Che tutti gli esseri umani sono eguali in diritti.

Che ogni essere umano ha diritto a fare quanto in suo potere per salvare la propria vita.

Che ogni essere umano ha il dovere di fare quanto in suo potere per salvare le vite altrui.

*

Soccorrere, accogliere, assistere tutti.

Cessare di uccidere.

Salvare le vite.

 

19. LA SOLITA OPINIONE SULLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

 

Alle elezioni amministrative di giugno occorre come sempre votare a sinistra, ovunque vi siano liste di sinistra decenti.

*

Non sono di sinistra, e non sono decenti, le liste e le organizzazioni create intorno e al seguito di un capo.

Non sono di sinistra, e non sono decenti, le liste e le organizzazioni del "tanto peggio, tanto meglio".

Non sono di sinistra, e non sono decenti, le liste e le organizzazioni che non si battono contro lo sfruttamento.

Non sono di sinistra, e non sono decenti, le liste e le organizzazioni che non si battono contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Non sono di sinistra, e non sono decenti, le liste e le organizzazioni che non si battono per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani e per la difesa della biosfera.

*

Dove vi siano liste di sinistra decenti ad esse va il nostro voto.

*

Non manchera' neanche questa volta chi ci chiedera' cosa sia la sinistra: e' la teoria e la prassi politica che ha come suo fondamento la convinzione che ogni essere umano sia uguale in diritti ad ogni altro essere umano; e' il movimento storico delle oppresse e degli oppressi in lotta per la liberazione dell'umanita' da tutte le menzogne e le oppressioni.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.

 

20. NEL REFERENDUM DI OTTOBRE VOTIAMO NO AL GOLPE BIANCO

 

Nel referendum di ottobre votiamo no al golpe bianco, votiamo no allo stravolgimento della Costituzione, votiamo no alla deriva autoritaria; difendiamo la democrazia, difendiamo l'ordinamento repubblicano nato dalla resistenza antifascista.

 

21. E' POSSIBILE

 

E' possibile evitare le stragi nel Mediteraneo; e' possibile evitare le immani sofferenze patite dai migranti lungo la via della fuga dalla fame e dalla guerra, dalle devastazioni e dagli orrori.

E' sufficiente riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto a muoversi liberamente su quest'unico pianeta casa comune dell'umanita'.

E' sufficiente riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto a viaggiare in modo legale e sicuro, a recarsi in modo legale e sicuro nei luoghi in cui sia possibile vivere una vita serena.

*

E' chi governa l'Italia e l'Europa che nega questo diritto.

E' chi governa l'Italia e l'Europa che favoreggia le mafie dei trafficanti.

E' chi governa l'Italia e l'Europa che fa subire sofferenze indicibili ai migranti in fuga dalla morte.

E' chi governa l'Italia e l'Europa il primo responsabile delle stragi nel Mediterraneo.

*

Si consenta finalmente ad ogni persona di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese, nel nostro continente: innumerevoli vite sarebbero salvate.

Si consenta finalmente ad ogni persona di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese, nel nostro continente: la mafia dei trafficanti sarebbe annientata.

Si consenta finalmente ad ogni persona di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese, nel nostro continente: i governi europei sarebbero finalmente costretti a mutare le loro scellerate politiche verso il sud del mondo.

*

Quando le attuali innumerevoli vittime delle politiche rapinatrici, militariste e neocoloniali europee nel sud del mondo giungessero massivamente qui, a milioni e milioni, e potessero finalmente far valere i loro diritti umani, allora i governi europei sarebbero finalmente costretti a cessare di fare le guerre; sarebbero finalmente costretti a cessare di armare mafie, terroristi e dittature; sarebbero finalmente costretti a cessare di rapinare quei paesi provocandovi miseria e violenza, devastazione e desertificazione; sarebbero finalmente costretti a capire che vi e' una sola umanita', e che tutti gli esseri umani hanno il medesimo diritto alla vita, alla dignita' e alla solidarieta'; sarebbero finalmente costretti a capire che e' vantaggioso per l'umanita' intera fare in modo che in ogni luogo del mondo si possa vivere liberi e sicuri, e che occorre quindi bandire la guerra e le armi, che occorre cessare di devastare il pianeta, che occorre abbandonare l'economia della schiavitu' e della rapina per scegliere invece l'economia della condivisione dei beni, della responsabilita' e del dono, dell'aiuto reciproco.

E laddove i governi capire non lo volessero, sarebbe allora il voto unanime dei popoli a sostituirli con chi questa improrogabile necessita' intenda.

*

Una sola umanita'.

Salvare le vite.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.

La nonviolenza e' in cammino.

 

22. NESSUNO MORIREBBE NEL MEDITERRANEO

 

Le stragi nel Mediterraneo avvengono per decisione dei governi europei.

Se un qualunque governo europeo finalmente consentisse ad ogni essere umano di poter giungere qui in modo legale e sicuro, la strage cesserebbe.

Nessuno morirebbe nel Mediterraneo.

*

Se non fornissimo le armi ai dittatori, ai terroristi, alle organizzazioni mafiose.

Se non rapinassimo i popoli del sud del mondo, se non devastassimo e desertificassimo i loro paesi.

Se non riducessimo miliardi di esseri umani alla fame e alla disperazione, alla schiavitu' e all'inedia, al terrore e all'orrore.

Se riconoscessimo che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Se riconoscessimo che salvare le vite e' il primo dovere.

Se consentissimo ad ogni essere umano di muoversi liberamente su questo unico pianeta casa comune dell'umanita'.

Se permettessimo ad ogni essere umano di viaggiare in modo legale e sicuro e di scegliere dove vivere in sicurezza e serenita'.

Se ammettessimo che e' giusto che tutti gli esseri umani godano degli stessi diritti di noi europei.

Se prendessimo sul serio la Dichiarazione universale dei diritti umani; la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea; la Costituzione della Repubblica Italiana.

Se rompessimo ogni complicita' con i dittatori, i terroristi, le organizzazioni mafiose, i poteri schiavisti ed ecocidi.

Nessuno morirebbe nel Mediterraneo.

*

Se a tutte le persone in fuga dalla morte e dall'orrore consentissimo di porsi in salvo viaggiando in modo legale e sicuro.

Se soccorressimo, accogliessimo, assistessimo le persone che chiedono il nostro aiuto, che hanno diritto al nostro aiuto, che e' nostro dovere aiutare.

Nessuno morirebbe nel Mediterraneo.

*

Se il nostro governo non li facesse morire negando loro il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro, costringendo cosi' innumerevoli innocenti in fuga dalla fame e dalle guerre, dall'orrore e dalla morte, a gettarsi tra gli artigli delle mafie dei trafficanti per tentar di salvare le proprie vite.

Se i paesi europei non li facessero morire perseverando in una politica colonialista e razzista, militarista e maschilista, schiavista ed ecocida, di rapinatori e vampiri.

Se le istituzioni europee decidessero finalmente di prendere sul serio e rispettare i propri codici penali che condannano l'omicidio e l'omissione di soccorso.

Se il popolo italiano, i popoli europei, si battessero per ottenere subito il riconoscimento del diritto di ogni essere umano a giungere qui in modo legale e sicuro.

Se i nostri governi cessassero di fare ed alimentare le guerre, cessassero di essere complici e sicari dei poteri che rapinano interi continenti, cessassero di favoreggiare le mafie schiaviste.

Nessuno morirebbe nel Mediterraneo.

*

Sia riconosciuto subito il diritto di tutti gli esseri umani a giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.

E per tutte le persone in pericolo di vita si appronti subito un servizio di trasporto pubblico e gratuito.

Ed in tutti i luoghi ove occorre, siano recati subito aiuti umanitari.

Si adotti finalmente la politica dell'umanita'.

Si adotti finalmente la politica della nonviolenza.

Si adotti finalmente la politica esatta dai grandi documenti giuridici dell'umanita'.

Nessuno morirebbe nel Mediterraneo.

*

Le stragi nel Mediterraneo avvengono per decisione dei governi europei.

Se un qualunque governo europeo finalmente consentisse ad ogni essere umano di poter giungere qui in modo legale e sicuro, la strage cesserebbe.

Nessuno morirebbe nel Mediterraneo.

 

23. SE FOSSI TU IL FUGGIASCO

 

Soccorrere, accogliere, assistere tutti?

Si'. Soccorrere, accogliere, assistere tutti.

*

Una sola umanita'.

Salvare le vite, il primo dovere.

 

24. ESSERI UMANI IN PERICOLO

 

Dice il vero con esatte parole papa Bergoglio: i migranti non sono un pericolo, sono esseri umani in pericolo.

E quando degli esseri umani sono in pericolo, il primo dovere dell'umanita' intera e' salvarne le vite, e' recare soccorso.

Poiche' siamo una sola umanita'. In un unico mondo casa comune dell'umanita' intera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Ogni essere umano, ogni umano istituto, ha il dovere di soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Cessare di uccidere. Salvare le vite.

Non esistono "nemici", non esistono "stranieri", non esistono "clandestini": esistono solo esseri umani, esistono solo fratelli e sorelle.

Salvare le vite: il primo dovere.

 

25. CHIUNQUE CAPISCE

 

Chiunque capisce che le grandi migrazioni in corso sono la conseguenza delle ingiustizie globali, della violenza globale dei poteri politici ed economici dominanti che hanno rapinato e tuttora rapinano interi continenti, che hanno inquinato e tuttora inquinano aree vastassime, che hanno imposto e tuttora impongono la fame e le guerre, le dittature e la desertificazione su tanta parte del pianeta, che hanno ridotto miliardi di esseri umani all'alternativa tra la morte certa e una disperata fuga. Questa e' la radice della tragedia in corso.

*

Cosa occorre fare?

In primo luogo soccorrere, accogliere, assistere tutte le persone in pericolo.

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di muoversi su tutto il pianeta in modo legale e sicuro.

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di salvare e migliorare la propria vita.

Consentire quindi a tutti gli esseri umani in fuga dalla miseria e dagli orrori di giungere qui e trovare qui una vita degna.

Questo occorre: che i governi europei - e cominci l'Italia - finalmente riconoscano a tutte le persone il diritto di ingresso in modo legale e sicuro.

Questo occorre: che i governi europei - e cominci l'Italia - finalmente realizzino un ponte aereo che vada a soccorrere e salvare quanti si sono gia' messi in viaggio e rischiano di morire sotto le violenze dei trafficanti mafiosi e schiavisti e razzisti come nell'attraversamento avventuroso dei deserti e dei mari.

Questo occorre: che i governi europei - e cominci l'Italia - finalmente realizzino un piano globale di aiuti umanitari che rechi soccorsi adeguati ovunque occorra, ovunque occorra.

Questo occorre: riconoscere che vi e' una sola umanita' e che tutti gli esseri umani ne sono parte; riconoscere che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; riconoscere che il primo dovere e' salvare le vite.

Questo occorre innanzitutto fare: salvare le vite, tutte le vite in pericolo.

Una sola umanita', in un unico mondo casa comune.

*

Ed in secondo luogo, e decisivamente, occorre far cessare la rapina e l'inquinamento, la fame e le guerre, le dittature e la desertificazione. E per fare questo occorre una politica radicalmente alternativa all'attuale ordine onnicida; una politica dell'umanita', della condivisione, della nonviolenza.

Il programma di Socrate e di Gesu'.

Il programma della prima Internazionale.

Il programma del movimento delle donne.

Il programma dell'ambientalismo scientifico e sociale.

Il programma di Rosa Luxemburg, di Simone Weil, di Hannah Arendt.

Il programma di Luce Fabbri, di Franca Ongaro Basaglia, di Bianca Guidetti Serra.

Il programma di Laura Conti, di Wangari Maathai, di Carla Ravaioli.

Il programma di Rigoberta Menchu', di Aung San Suu Kyi, di Vandana Shiva.

Il programma di Eve Ensler e dell'One Billion Rising.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.

 

26. AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, AFFINCHE' PERSUADA IL GOVERNO E IL PARLAMENTO A NON FAR PIU' MORIRE TANTI INNOCENTI

 

Al Presidente della Repubblica

Oggetto: al Presidente della Repubblica affinche' persuada il Governo e il Parlamento a non far piu' morire tanti innocenti

*

Egregio Presidente della Repubblica,

nel discorso che ha tenuto oggi a Sarajevo lei ha detto una fondamentale verita' sul "fenomeno epocale" delle migrazioni: ovvero che "questi bambini, queste donne e questi uomini, fuggono da guerre, carestie, oppressione. Cercano, semplicemente, una vita migliore, come farebbe chiunque di noi nelle stesse condizioni".

Si', "questi bambini, queste donne e questi uomini" hanno diritto a salvare le loro vite.

*

A questa fondamentale verita' un'altra occorre aggiungerne: che quanti di loro muoiono lungo il viaggio, muoiono perche' i governi europei impediscono loro di giungere qui in modo legale e sicuro. Se i governi europei non impedissero loro di giungere qui in modo legale e sicuro, nessuno sarebbe costretto alla disperata decisione di affidare la propria vita negli artigli delle mafie dei trafficanti, e nessuno morirebbe durante il viaggio.

Sono gli stati europei i colpevoli della strage in corso nel Mediterraneo. Si decidesse finalmente di rispettare il dovere stabilito in tutti i codici giuridici di salvare le vite, si consentisse quindi a tutte le persone in fuga dalla morte di porsi in salvo giungendo qui in modo legale e sicuro, immediatamente cesserebbe la strage nel Mediterraneo; immediatamente scomparirebbe il lucroso sanguinario mercato illegale gestito dalle mafie dei trafficanti; immediatamente innumerevoli vite sarebbero salvate.

*

Egregio Presidente della Repubblica,

lo stato italiano e' corresponsabile del massacro da anni in corso nel Mediterraneo.

Il fatto che lo stato italiano salvi alcune tra le innumerevoli persone che anche per sua responsabilita' sono state costrette ad esporsi alla morte non attenua quella responsabilita', la rende ancor piu' flagrante.

Se vuole cessare di commettere un crimine contro l'umanita', se vuole cessare di far morire tanti innocenti, lo stato italiano deve riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di entrare nel nostro paese in modo legale e sicuro, ed in questa estrema emergenza deve approntare un immediato servizio di trasporto pubblico e gratuito - un ponte aereo - che raggiunga i fuggiaschi ovunque si trovino e li ponga in salvo nel nostro paese.

*

Egregio Presidente della Repubblica,

persuada il governo e il parlamento a non far piu' morire tanti innocenti: incontri il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Presidente del Senato, la Presidente della Camera, e chieda loro di adoperarsi affinche' cessi la strage nel Mediterraneo.

Basta una semplice legge, che riconosca che ogni essere umano ha diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro, e innumerevoli vite saranno salvate.

Faccia cessare questo indicibile orrore.

Augurandole ogni bene

 

27. QUELLO CHE IL PARLAMENTO DOVREBBE LEGIFERARE SUBITO

 

Che ogni essere umano ha diritto d'ingresso legale e sicuro in Italia.

 

28. IL PRIMO DOVERE

 

Salvare le vite.

 

29. LA REPUBBLICA CONTRO LA GUERRA

 

"L'Italia ripudia la guerra", e' scritto all'inizio dell'articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana.

E quindi occorre abolire la guerra e gli strumenti della guerra, le armi e gli eserciti.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

30. SE UN ESSERE UMANO E' IN PERICOLO

 

E tu soccorrilo.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

31. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Luigi Pirandello, L'umorismo, Newton Compton, Roma 1993, pp. 98.

*

Riedizioni

- Luigi Gasparotto, Diario di un fante, Rcs, Milano 2016, pp. 432, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

 

32. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

33. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2465 dell'8 settembre 2016

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