[Nonviolenza] Senza odio, senza violenza, senza paura. 9



 

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SENZA ODIO, SENZA VIOLENZA, SENZA PAURA

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Al referendum votiamo No alla riforma costituzionale golpista

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 9 del 5 settembre 2016

 

In questo numero:

1. Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe

2. Severino Vardacampi: Breve notizia sulla democrazia

 

1. REPETITA IUVANT. UN PARLAMENTO ELETTO DAL POPOLO, UNO STATO DI DIRITTO, UNA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE. AL REFERENDUM VOTIAMO NO AL GOLPE

 

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

*

Il Parlamento, l'istituzione democratica che fa le leggi, deve essere eletto dal popolo, e deve rappresentare tutti i cittadini con criterio proporzionale.

Ma con la sua riforma costituzionale il governo vorrebbe ridurre il senato a una comitiva in gita aziendale, e con la sua legge elettorale (il cosiddetto Italicum) vorrebbe consentire a un solo partito di prendersi la maggioranza assoluta dei membri della camera dei deputati anche se ha il consenso di una risibile minoranza degli elettori, e con il "combinato disposto" della riforma costituzionale e della legge elettorale il governo, che e' gia' detentore del potere esecutivo, vorrebbe appropriarsi di fatto anche del potere legislativo, rompendo cosi' quella separazione e quell'equilibrio dei poteri che e' la base dello stato di diritto.

Se prevalessero le riforme volute dal governo sarebbe massacrata la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista, sarebbe rovesciata la democrazia, sarebbe negata la separazione dei poteri e quindi lo stato di diritto.

*

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

 

2. RIFLESSIONE. SEVERINO VARDACAMPI: BREVE NOTIZIA SULLA DEMOCRAZIA

 

La democrazia non e' ideologia della governabilita', ma realta' del conflitto. Senza il riconoscimento e l'accettazione del conflitto e' gia' instaurato il fascismo.

La democrazia non e' la voce del padrone, ma l'incessante discutere fra tutte le persone per addivenire alla composizione delle divergenze senza spargimento di sangue. "Contare le teste invece di romperle", come scrisse una volta Guido Calogero.

La democrazia non e' scultura bronzea, marmorea edificazione, marmoree e bronzee sono le dittature, e irrorate di sangue.

La democrazia non va di fretta, chi va di fretta si scapicolla.

La democrazia e' cercare di fare pochi danni, e di riparare quelli gia' fatti. Per questo non ha un minuto di requie, per questo lotta sempre contro tutte le ingiustizie, sapendo che questa lotta non ha fine.

*

La democrazia e' lento un fiume limaccioso. La perfezione non e' di questo mondo. E' sapere che viviamo nel mondo dell'impermanenza e che noi stessi un giorno spariremo, e in questo breve e meraviglioso tratto di cammino nel chiaro tra due infinite e vuote notti tenebrose solo il male commesso persiste di un soffio piu' a lungo, persiste nel dolore della vittima, nella memoria della vergogna di tutti: quel male non commetterlo tu, quel dolore non spargerlo tu, di quella vergogna non essere tu il responsabile.

La democrazia e' accorgersi delle altre persone, e sentire, e sapere, che le altre persone sono tutte diverse da te, e tutte a te uguali in diritti e dignita', tutte sottomesse alla fatica e alla sofferenza e alla paura e alla morte, e tutte quindi portatrici del dovere di recarsi reciproco aiuto e sollievo.

*

La democrazia e' verifica dei poteri e revoca delle deleghe.

La democrazia e' fallibilista, e il suo motto e' sempre "In dubio, contra projectum".

La democrazia non e' la fine della storia, o del mondo, ma la prosecuzione dell'umana vicenda cercando di farsi meno male possibile.

La democrazia sa che "ad impossibilia nemo tenetur".

*

La democrazia parla in latino in odio ai cialtroni che vogliono far credere che tutto sia semplice e lineare. Invece tutto e' complesso e complicato, contraddittorio e dialettico, in bilico e aperto. Aperto sul nulla, e sull'infinito che e' una voragine e un cielo.

La democrazia detesta il latinorum degli azzeccagarbugli, e legge le leggi chiedendosi sempre: cui prodest?

La democrazia vuole rovesciare il potere della violenza, sa che puo' farlo solo con la nonviolenza.

La democrazia e' il movimento delle oppresse e degli oppressi in lotta per la liberazione dell'umanita'. E anche questa lotta non ha una conclusione, ma rinunciare ad essa ancora una volta e' gia' il fascismo.

*

Al referendum contro il golpe del governo degli apprendisti stregoni noi votiamo No.

E votiamo no perche' a noi piace un parlamento in cui tutti i gruppi sociali uniti da condizioni, convinzioni o interessi comuni siano rappresentati con criterio proporzionale, un parlamento in cui si discuta senza censure e senza scorciatoie, un parlamento bicamerale perfetto in cui un vero senato possa correggere gli errori eventualmente commessi da una vera camera dei deputati e viceversa, visto che li' si fanno le leggi e non il gioco delle tre carte.

E votiamo no perche' il potere esecutivo si limiti a fare l'esecutivo, e lasci che il potere legislativo sia del parlamento e quello giudiziario della magistratura. Perche' senza separazione ed equilibrio dei poteri, senza un vero sistema di controlli, la democrazia e' gia' morta, il fascismo ha gia' vinto.

E votiamo no anche perche' non ci piace che un governo di avventurieri, di gravi crimini gia' macchiatosi, creda di potere allegramente menarci per il naso e trascinarci giulivamente in un baratro. Ci vantiamo come Aldo Capitini di essere cosi' ingenui che chiunque puo' metterci nel sacco, ma come lui sappiamo riconoscere la violenza, la barbarie, il fascismo, sappiamo riconoscere un golpe, e sappiamo che il nostro dovere e' di opporci, di resistere. Con la forza della verita'.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

 

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SENZA ODIO, SENZA VIOLENZA, SENZA PAURA

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Al referendum votiamo No alla riforma costituzionale golpista

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 9 del 5 settembre 2016