[Nonviolenza] Telegrammi. 2462
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- Date: Sun, 4 Sep 2016 20:51:41 +0200 (CEST)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2462 del 5 settembre 2016
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Peppe Sini: La cosa piu' importante
2. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
3. Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe
4. Lucio Emilio Piegapini: Come imparai a volare
5. Alcuni testi del mese di maggio 2016 (parte prima)
6. Ricordato a Viterbo Alfio Pannega nel sesto anniversario della scomparsa
7. Una bozza di lettera da inviare ai parlamentari
8. Una bozza di lettera da inviare al governo
9. Una bozza di lettera da inviare ai Comuni
10. Primo maggio
11. Il nostro primo maggio
12. Ogni essere umano
13. Il 7 maggio a Roma
14. Una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri
15. Segnalazioni librarie
16. La "Carta" del Movimento Nonviolento
17. Per saperne di piu'
1. IN BREVE. PEPPE SINI: LA COSA PIU' IMPORTANTE
La cosa piu' importante e' opporsi alla guerra, ma il movimento per la pace nel nostro paese si sveglia solo a ottobre e a dicembre gia' e' stanco.
Che almeno ad ottobre qualcosa si tenti, contro la guerra, contro le stragi, contro tutte le organizzazioni assassine, contro le armi che uccidono gli esseri umani.
E ad esempio il 2 ottobre proviamo a promuovere ovunque possibile iniziative per la Giornata internazionale della nonviolenza.
Lo so che il piu' delle volte sono iniziative da mettersi le mani nei capelli, che con la nonviolenza hanno a che fare come i cavoli a merenda, ma e' meglio di niente, e magari qualcuno si decide a leggere Gandhi e scopre un mondo, una politica, che non immagina neppure.
Manca gia' meno di un mese, diamoci da fare.
*
E quest'anno il 9 ottobre c'e' la Perugia-Assisi.
Stendiamo un velo pietoso di silenzio sulle burocrazie che si dicono pacifiste e che un passo dopo l'altro, di prostituzione in prostituzione, hanno accettato la guerra afgana ad inizio secolo, quella libica del 2011, le "missioni di pace" stragiste, il massacro dei migranti, l'orrore che dal Medio e Vicino Oriente giunge fino alle nostre case, ed impegniamoci perche' la marcia riesca anche quest'anno.
La marcia e' ben altro che le vilta' e le ambiguita' di non piccola parte dei soggetti istituzionali ed associativi che la promuovono, la marcia e' appello alla lotta contro tutte le guerre e tutte le uccisioni, contro tutti gli eserciti e tutte le armi, contro tutte le violenze e tutti i poteri che sulla violenza si reggono; la marcia e' chiamata all'impegno per salvare le vite, tutte le vite; la marcia e' Capitini vivente, la marcia e' la nonviolenza in cammino.
Manca poco piu' di un mese, diamoci da fare.
2. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
3. REPETITA IUVANT. UN PARLAMENTO ELETTO DAL POPOLO, UNO STATO DI DIRITTO, UNA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE. AL REFERENDUM VOTIAMO NO AL GOLPE
Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.
No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.
Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.
Senza odio, senza violenza, senza paura.
*
Il Parlamento, l'istituzione democratica che fa le leggi, deve essere eletto dal popolo, e deve rappresentare tutti i cittadini con criterio proporzionale.
Ma con la sua riforma costituzionale il governo vorrebbe ridurre il senato a una comitiva in gita aziendale, e con la sua legge elettorale (il cosiddetto Italicum) vorrebbe consentire a un solo partito di prendersi la maggioranza assoluta dei membri della camera dei deputati anche se ha il consenso di una risibile minoranza degli elettori, e con il "combinato disposto" della riforma costituzionale e della legge elettorale il governo, che e' gia' detentore del potere esecutivo, vorrebbe appropriarsi di fatto anche del potere legislativo, rompendo cosi' quella separazione e quell'equilibrio dei poteri che e' la base dello stato di diritto.
Se prevalessero le riforme volute dal governo sarebbe massacrata la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista, sarebbe rovesciata la democrazia, sarebbe negata la separazione dei poteri e quindi lo stato di diritto.
*
Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.
No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.
Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.
Senza odio, senza violenza, senza paura.
4. RACCONTI D'AUTUNNO. LUCIO EMILIO PIEGAPINI: COME IMPARAI A VOLARE
Non ci avevo mai pensato prima, ma l'avevo sognato un sacco di volte.
Ci avete mai fatto caso che noi diciamo "un sacco" pero' non ci viene in mente un sacco, e allora perche' diciamo "un sacco"? Dovremmo dire "molte volte". Ma anche "volte", cosa ci viene in mente quando diciamo "volte"? Mah, lasciamo perdere.
Che dicevo? Si', che non ci avevo mai pensato prima come si potesse fare, pero' lo avevo gia' fatto un sacco di volte in sogno; poi stamattina mi sono alzato tardi, e' domenica, e quindi sono restato a letto nel dormiveglia e di colpo ci sono arrivato: si trattava semplicemente di nuotare, di nuotare nell'aria. Ecco, come fanno gli uccelli, bastava guardarli.
E io in questi giorni li ho guardati spesso da vicino vicino, anche qui per puro caso (e perche' "puro"? c'e' forse un caso "impuro"? Mah): e' successo che da qualche settimana sul terrazzo di casa mia trovo un sacco (eccolo qua, ancora quel sacco) di guano, insomma di cacche di uccelli. Poi una mattina mentre facevo colazione ho scostato la tendina e ho visto due uccelli sul terrazzo, una gazza e una cornacchia (a dire il vero non lo so se erano proprio una gazza e una cornacchia, uno era nero e uno era mezzo nero e mezzo bianco), ma la cornacchia e' volata via subito, l'altra invece e' restata a zampettare, che pareva che facesse il suo spettacolino proprio per me, che ero l'unico spettatore (a meno che non ci sia anche il Grande Spettatore, che poi sarebbe anche il Grande Regista, ma io non ci credo). Ci credereste? Da allora scosto la tendina tutte le mattine e ci trovo sempre i due uccelli, o uno solo, di solito quello bianco e nero. Se proprio sono gli stessi non lo so, certo che gli uccelli si assomigliano tutti. E anche se io la mattina ho fretta perche' - come si dice - il treno non ti aspetta, ed io lavoro fuori, e poi da casa mia alla stazione c'e' un bel pezzo di strada da fare, e io la faccio a piedi e a passo sostenuto, non mi dispiace camminare la mattina presto, d'inverno e' buio e freddo, d'estate e' gia' chiaro verso le sei, e non c'e' nessuno e si respira e ti accorgi di quanto e' grande il mondo e vorresti davvero avere il tempo per fermarti a pensare, a contemplare, si', pure a contemplare, ma come si fa, devi affrettarti perche' il treno non ti aspetta, poi sul treno dormo ancora un po', e poi mi abbrutisco tutto il giorno al lavoro e quando torno alla sera sono stanco come uno straccio e mi metto davanti alla televisione finche' mi ci addormento, e per fortuna che c'e' la domenica, dico io, perche' senno' che ti restava? Mah. Per fortuna che c'e' la domenica.
Allora, che dicevamo? Si', bastava guardare gli uccelli, ma chi li guarda mai? Mi ci metto anch'io nel mucchio. Intanto sono pochi qui in citta', a parte in certi momenti dell'anno che invece ti puoi sedere su una panchina e passare l'intero pomeriggio della domenica a guardarli che sono uno stormo infinito e fanno le loro evoluzioni nel cielo e allora ti accorgi che e' tutto matematico, tutto musicale, come diceva Pitagora, dico bene? Che armonia, che incanto. E uno allora dovrebbe pensarci che le cose non sono proprio come sembrano, anzi, no: che le cose sono come sembrano ma noi non sappiamo vederle bene e allora ci sembrano diverse da come sembrano veramente. Magari non mi saro' spiegato bene, ma ci siamo capiti lo stesso, no? Sara' il vento, che ne so, ma quelle evoluzioni sono perfette ed io ci passerei la giornata intera a guardare quei cento, quei mille, quei diecimila uccelli che fanno le loro evoluzioni, le loro picchiate, che oscurano il cielo come le frecce dei persiani. Dove l'ho letto? E chi se lo ricorda piu'? Pero' non posso passare tutta la domenica su quella panchina, e poi comunque al tramonto si fa buio presto e quando e' buio non si vede piu' niente, e cento volte, anzi, mille, diecimila volte mi sono chiesto se quando e' buio quelli continuano a volare o si fermano, e secondo me si fermano, mica ci hanno i radar come i pipistrelli. Senza radar andrebbero a sbattere di sicuro. Ma anche di giorno perche' non si intruppano mai? Sarebbe normale che ci fosse qualche incidente, sono cosi' tanti; come gli incidenti automobilistici sulle strade, con tutte quelle macchine, no? E' una questione di calcolo stocastico - che parola, eh? a me mi piace usare ogni tanto le parole difficili, faccio l'usciere in Provincia, quando ho una mezz'ora senza scocciatori faccio la Settimana enigmistica, imparo un sacco di cose, anche se non e' piu' come una volta, una volta nelle parole crociate per esempio trovavi un sacco di definizioni sull'opera lirica e li' era davvero di cultura, adesso invece trovi le parole inglesi, le scemenze della televisione, neppure la Settimana enigmistica e' piu' come quella di una volta, tutto si deteriora, sara' che invecchio. Mah. Insomma, a una cert'ora devo tornare a casa (che e' li' vicino, la panchina dove vado a guardare il cielo e' proprio di fianco a casa mia - o si dice davanti? ma davanti dovrebbe essere davanti alla porta di casa, o davanti al portone del palazzo? Mah). Insomma rientro a casa che non mi va di prendermi un rafreddore, e poi devo dare una pulita, devo stendere i panni, devo occuparmi di mandare avanti la casa, quando si vive da soli e si lavora fuori, tutto e' un problema, per fortuna che c'e' un supermercato aperto pure la domenica mattina, proprio davanti a casa mia - insomma, non proprio davanti, ma vicino. Io la domenica sera finisce che mi scaldo una pizza al microonde, anche se e' l'unica sera che avrei tempo di cucinare, ma sono depresso perche' il giorno festivo e' gia' finito e allora sono depresso sempre perche' anche il sabato sera sono stanco morto, e gli altri giorni che ve lo dico a fare? Non e' che non mi piace vivere solo, e' che sarebbe meglio non vivere soli. Non ho ragione? Eh?
Non mi ricordo piu'... ah, gia', come ho imparato a volare. Proprio stamattina, stavo ancora nel letto e mi sono detto: ma guarda, e' semplice, nuotano, nuotano nell'aria. E che ci voleva? Dopo che ci sei arrivato, si', e' facile dire "che ci voleva?", ma e' perche' ormai ci sei arrivato. L'invenzione della ruota, e che ci voleva? l'invenzione dell'ombrello, e che ci voleva? l'invenzione del telefono, e che ci voleva? Ci voleva, ci voleva. Anche l'aereoplano (ma si puo' dire anche aeroplano no? Areoplano invece no, non si dice, anche se ci assomiglia). Anche i razzi, si', i missili. Io mi ricordo sempre di quel missile che si pianta in un occhio della luna, ve lo ricordate? Era un film di Melies, lo trovate su youtube. E' una forza youtube, certe volte mi dico che dovrei comprarmi un computer solo per vederci i vecchi film su youtube, ma tanto a casa non ci sto mai, e poi mi basta la televisione. Pero' al lavoro io sto proprio davanti alla porta dell'anticamera dell'assessore, e li' c'e' la segreteria e sono in quattro e due sono ragazze e due sono amici miei da un sacco di tempo (ancora 'sto sacco) e loro ce l'hanno i computer, uno per scrivania, e ci guardano youtube, e qualche volta che entro per dire che c'e' qualche scocciatore mi ci fermo un quarto d'ora, mezz'ora, tre quarti d'ora, cosi' lo scocciatore s'impara a scocciare, e mi metto a guardare i film sul computer insieme a loro. Il meglio e' quando le ragazze non ci sono e allora ci vediamo i film a luci rosse, certi film che neppure ve lo immaginate. Volevo comprare le videocassette, ma non ce l'ho il videoregistratore a casa, e poi non ce l'ho il tempo, arrivo tardi la sera e quello che fanno in televisione va bene comunque, giusto per addormentarmici mentre bevo una birra e mando giu' una scatoletta di tonno e due pomodori ancora freddi. Mi piace il tonno, ma devo mangiarlo con qualcos'altro, senno' mi nausea subito. E li' ho visto quel film del razzo sparato sulla luna che la piglia in un occhio e strilla, che poi non strilla, muove solo la bocca, il film e' muto. A me mi piacciono i film muti, perche' sono come i sogni, che tu lo sai che ci sono la parole ma in verita' non e' che le senti, le immagini nella testa, che poi tutto il sogno e' solo un'immaginazione nella testa, mica e' vero niente, a meno che quando ti svegli la rosa o il dinosauro sono ancora li', no? E' una battuta, si', anzi, sono due battute, anzi: una battuta in due citazioni. E l'ho letto anch'io qualche libro, eh, da giovane. Queste pero' mi sa che le ho trovate sula Settimana enigmistica, mica mi ricordo piu'. Mah. Che leggevo? Mica solo i libri di scuola, eh. Ma pero' anche i libri di scuola, peccato che li ho persi, no, non li ho persi, e' che quando traslochi le cose pesanti le devi buttare, no? Pero' li leggevo, per esempio il libro degli esercizi di traduzione dall'italiano al latino, un sacco - e dalli - di storielle, Cicerone che dice questo, Giulio Cesare che fa quest'altro, Muzio Scevola, Superior stabat lupus, ancora me le ricordo. E il libro di narrativa. Da cima a fondo, da cima a fondo li leggevo. Dovevo continuare a studiare, ma lo sapete com'e' la vita, bisognava camparsi la vita, e poi ho fatto una o due fesserie - anche piu' di una o due, ma fu per una o due che mi beccarono - e poi quando esci dal gabbio ormai di rimetterti a studiare non ti va piu', e insomma e' andata a finire cosi'. Pero' sono incensurato, eh, alla fine mi hanno assolto da tutto. Non ci si crede, eh? Assolto. Ma due anni me li sono fatti lo stesso. Mi hanno pure dato il risarcimento, ma l'ha voluto quasi tutto l'avvocato, che poi era pure giusto. A dre il vero io per primo non ci credevo che alla fine mi hanno assolto, ma l'avvocato aveva trovato il buco, un buchetto piccolo cosi', e scava scava intorno, quel buco e' diventato cosi' grosso che ci sono passato in mezzo ed eccomi qua, fuori dal gabbio. Roba da non crederci, eh? Succede. Un buon avvocato, io lo dico sempre, un buon avvocato, la salute e un paio di scarpe nuove, no? Come dice la canzone. Pero' qualche libro l'ho letto. In galera no, in galera non hai voglia di fare niente. Io almeno non facevo niente. Facevo finta di essere morto, cosi' il tempo passava prima. Ma prima mi piaceva leggere. Soprattutto i libri di fantascienza e i gialli. Ma di piu' quelli di fantascienza perche' i gialli tutto il gusto e' sapere come va a finire, ma chi ce l'ha il tempo di leggersi tutto il libro in una botta sola? Ma quando lo interrompi e poi lo ricominci, che ne so, una settimana dopo, non ti ricordi piu' quello ch'era successo prima e allora lasci perdere. Ne avessi finito uno di giallo, e alora ho smesso di comprarli, che li compravo su una bancarella a un tanto al chilo. Invece la fantascienza, quella si', anche se leggevi solo dieci pagine ti divertivi lo stesso, e poi lo sapevi gia' come andava a finire, e' come nei film di indiani, alla fine vincono sempre le giacche azzurre, e chi senno'? Una volta ho cominciato pure i Tre moschettieri, ma era una pizza, e poi avevo gia' visto il film; invece i Miserabili, quello si', solo che era troppo lungo, i libri troppo lunghi li dovrebbero far vedere in televisione. E' un'idea, no? Mah.
Ma che stavamo dicendo? Ah, volare. Si'. Proprio stamattina: e' stato come un lampo, no, non come un lampo, come quando si fa giorno, che prima era buio e poi tu ti distrai un attimo e invece e' gia' giorno, si fa giorno in un attimo. Allora, il punto e' tutto li, adesso e' solo tecnica e addestramento. Pure gli aeroplani sono pesanti, parecchio piu' di un cristiano, e volano lo stesso. Il punto e' arrivare al concetto, poi e' come nei temi quando si andava a scuola, no? Quando hai il titolo, il resto e' svolgimento. Basta applicarsi, io lo dico sempre, applicarsi. Apposta le chiamano scienze applicate, no? Ci vuole applicazione, ma il problema e' il concetto, ed io il concetto l'ho concepito: e' come nuotare. Adesso devo solo studiarci intorno a come farlo meglio, magari dovrei pure dimagrire un po' - dovrei dimagrire comunque, faccio una vita troppo sedentaria e sono diventato un ciccione, me ne accorgo da me, ma di andare a correre ci andassero quelli che non ci hanno niente da fare tutto il giorno, io devo lavorare senno' lo stipendio nisba; e di mangiare di meno, ma insomma, e' tanto amara la vita che almeno lo zucchero nel caffe' e qualche dolcetto, e non sara' mica peccato mortale, no? Pero' devo dimagrire, me lo dico sempre, anche per la fatica la mattina quando vado a prendere il treno e cammino svelto e sento l'affanno e sudo, sudo come un porco (ma perche' si dice "sudo come un porco"? I maiali sudano cosi' tanto?) e specialmente d'inverno tutto imbacuccato non mi fa bene, no.
5. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI MAGGIO 2016 (PARTE PRIMA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di maggio 2016.
6. RICORDATO A VITERBO ALFIO PANNEGA NEL SESTO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA
La mattina di sabato 30 aprile 2016, nel sesto anniversario della scomparsa, con un incontro promosso dal "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" e' stato ricordato a Viterbo Alfio Pannega, indimenticabile figura di antifascista e poeta, militante comunista e libertario, amico della nonviolenza, animatore dell'esperienza di solidarieta' concreta del Centro sociale occupato autogestito "Valle Faul".
*
Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha ricordato la figura e la riflessione di Alfio Pannega, sottolineando come col passare del tempo si rischi che il ricordo di Alfio sia ridotto ad uno stereotipo che ne travisa profondamente la persona e non coglie e quindi non comunica il reale valore della sua testimonianza, del suo pensiero e della sua azione.
E di Alfio Pannega Peppe Sini ha voluto particolarmente ricordare la profonda, colta, complessa e preziosa riflessione morale e politica (che molti che pur credono di averlo conosciuto ignorano del tutto); l'amore per il sapere e la vocazione educativa; il concreto e coerente - e profondamente meditato - impegno di generosa solidarieta' con tutti gli oppressi e di vibrante sollecitudine per tutti gli esseri viventi; il concreto e coerente impegno di lotta contro tutte le oppressioni, le violenze, le menzogne.
Alfio Pannega e' stato sempre impegnato contro il fascismo e contro lo sfruttamento, per i diritti di tutti gli esseri umani e la trasformazione egualitaria ed ecoequosolidale della societa', mettendo in pratica personalmente, quotidianamente, le scelte di giustizia per cui si batteva: accogliendo ed aiutando chiunque si rivolgesse a lui per soccorso, condividendo tutti i suoi pochi beni con ogni persona che fosse nel bisogno.
Ha contribuito a Viterbo ai movimenti di lotta contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; per la difesa della natura e della civilta', del mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Ha preso parte alle lotte contro i poteri criminali e il regime della corruzione.
Ha partecipato - dai primi anni Novanta fino alla morte - alle attivita' di formazione alla nonviolenza che si sono svolte a Viterbo, dando un luminoso contributo di testimonianza e di riflessione.
Sempre e' stato impegnato per il bene comune; la morte lo colse mentre era impegnato con tutto se stesso - "mettendoci la faccia", come si usa dire oggi: fino a consentire che il suo volto fosse riprodotto nei manifesti che denunciavano l'"emergenza casa" a Viterbo - nell'ultima sua grande lotta per il diritto di tutti ad una abitazione.
Che Alfio Pannega sia ricordato nella pienezza e nella profondita' del suo valore, della sua testimonianza di uomo generoso e coraggioso, di antifascista coerente e intransigente, di militante comunista e libertario, di amico della nonviolenza, di poeta e pensatore.
A sei anni dalla morte, il suo ricordo ancora ci sostiene, ci guida, ci esorta e ci impegna a proseguire la lotta per la liberazione dell'umanita', per la difesa della biosfera, per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
*
Una breve notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti. Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755.
7. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA DA INVIARE AI PARLAMENTARI
Al/alla parlamentare ...
Oggetto: proposta di un impegno suo personale affinche' al piu' presto si addivenga alla discussione nelle competenti Commissioni parlamentari dei vari disegni di legge per la formazione alla nonviolenza delle forze dell'ordine
Gentile parlamentare ...,
le scriviamo per formularle la richiesta di un suo personale impegno affinche' al piu' presto si addivenga alla discussione nelle competenti Commissioni parlamentari dei vari disegni di legge per la formazione alla nonviolenza delle forze dell'ordine.
Come gia' sapra', dal 2014 sono state presentati sia al Senato che alla Camera vari disegni di legge che propongono la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza. Al Senato il disegno di legge n. 1515 recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" presentato in data 10 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 258 del 10 giugno 2014; il disegno di legge n. 1526 recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia" presentato in data 16 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 263 del 17 giugno 2014; il disegno di legge n. 1565 recante "Norme per l'inclusione della nonviolenza nei percorsi formativi del personale delle forze di polizia" presentato in data 14 luglio 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 279 del 15 luglio 2014; disegni di legge sottoscritti da numerosi senatori di varie forze politiche: Loredana De Petris, Luigi Manconi, Rita Ghedini, Valeria Fedeli, Paolo Corsini, Silvana Amati, Sergio Lo Giudice, Daniela Valentini, Rosa Maria Di Giorgi, Miguel Gotor, Elena Ferrara, Marco Scibona, Adele Gambaro, Marino Germano Mastrangeli, Daniele Gaetano Borioli, Maria Spilabotte, Erica D'Adda, Monica Cirinna', Manuela Serra, Francesca Puglisi, Pasquale Sollo, Francesco Giacobbe. Ed alla Camera il disegno di legge recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" (atto Camera 2698) presentato il 4 novembre 2014; e il disegno di legge recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" (atto Camera 2706) presentato il 5 novembre 2014; disegni di legge sottoscritti da deputati di varie forze politiche: Arturo Scotto, Celeste Costantino, Donatella Duranti, Giulio Marcon, Michele Piras, Stefano Quaranta, Massimiliano Bernini.
Ricordera' anche che gia' nel 2001 fu presentato al medesimo fine di istituire la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza un disegno di legge sottoscritto da decine di senatori di tutte le forze politiche (ed in particolare i senatori Occhetto, Acciarini, Baratella, Battafarano, Battaglia, Bonfietti, Boco, Calvi, Chiusoli, Cortiana, Coviello, Crema, Dalla Chiesa, D'Ambrosio, Dato, De Paoli, De Petris, De Zulueta, Donati, Falomi, Fassone, Filippini, Formisano, Liguori, Longhi, Malabarba, Marini, Martone, Murineddu, Pascarella, Petruccioli, Ripamonti, Salvi, Tessitore, Turroni, Veraldi, Vicini, Viserta, Zancan), sostenuto anche dall'attenzione e dall'apprezzamento di deputati e parlamentari europei (tra cui i deputati: Bandoli, Bimbi, Bolognesi, Cento, Cima, Deiana, De Simone, Grandi, Grillini, Luca', Lucidi, Panattoni, Pecoraro Scanio, Pinotti, Pisapia, Preda, Realacci, Rognoni, Russo Spena, Ruzzante, Siniscalchi, Tolotti, Valpiana, Violante; tra i parlamentari europei: Imbeni, Di Lello, Fava, Morgantini e Pittella); ma allora quel disegno di legge non giunse ad essere esaminato nelle competenti Commissioni parlamentari.
Le segnaliamo anche che vari altri senatori e deputati hanno espresso il loro sostegno all'iniziativa legislativa per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza; e che, sempre nel 2014, la stessa Presidente della Camera dei Deputati, on. Laura Boldrini, trasmise alla competente Commissione Parlamentare, "affinche' i deputati che ne fanno parte possano prenderne visione", la documentazione a tal fine predisposta dal "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" che dal 2000 ha proposto al Parlamento di legiferare in tal senso.
Non vi e' bisogno di ripetere ancora una volta quanto sia opportuno che nel proprio percorso formativo e conseguentemente nella propria operativita' gli appartenenti alle forze dell'ordine possano disporre anche delle straordinarie risorse che la nonviolenza mette a disposizione di tutti gli attori sociali impegnati in situazione critiche per la sicurezza comune e la difesa dei diritti di tutti.
Con questa lettera vorremmo sollecitare il suo personale impegno affinche' quei disegni di legge giungano al piu' presto all'esame delle competenti Commissioni parlamentari e possano avere esito in un disegno di legge unificato ampiamente meditato e condiviso che possa divenire nel piu' breve tempo possibile legge dello stato.
Distinti saluti,
8. UNA BOZZA DI LETTERA DA INVIARE AL GOVERNO
Al/alla Ministro/a ...
Oggetto: proposta di un impegno suo personale, ovvero collegiale nell'ambito del Consiglio dei Ministri di cui fa parte, per la promozione e l'adozione di un atto normativo che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza
Gentile ministro/a ...,
le scriviamo per formularle la richiesta di un atto legislativo ovvero regolamentare che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.
Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.
Distinti saluti,
9. UNA BOZZA DI LETTERA DA INVIARE AI COMUNI
Al Sindaco del Comune di ...
e per opportuna conoscenza:
a tutti gli assessori della Giunta Comunale
a tutti i consiglieri del Consiglio Comunale
alla Segretaria generale del Comune
Oggetto: Proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.
Gentile sindaco,
forse sapra' gia' che in varie realta' territoriali, da Milano a Palermo, da diversi anni si svolgono attivita' di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per gli operatori dei vari Corpi di Polizia.
La nonviolenza appronta infatti strumenti di grande utilita', anche dal punto di vista comunicativo e relazionale, per gli operatori pubblici che nello svolgimento delle loro delicate funzioni possono trovarsi a dover fronteggiare situazioni complesse e critiche.
Con la presente lettera si avanza la proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.
Distinti saluti
10. PRIMO MAGGIO
Non e' la festa del lavoro, ma una giornata di riflessione e di lotta delle classi sfruttate e oppresse.
Non e' un giorno di spensieratezza, ma un giorno di memoria dei nostri fratelli e delle nostre sorelle la cui vita e' stata strozzata e spezzata dalla schiavitu' imposta dal sistema dello sfruttamento, dal regime della rapina, dal totalitarismo del capitale; e un giorno di coscientizzazione e di impegno per impedire che questo presente orrore prosegua.
Non e' una lieta ricorrenza, ma un appello alla lotta per la giustizia e la pace, per il bene comune, per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, per la difesa della biosfera.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione.
La nonviolenza e' in cammino.
11. IL NOSTRO PRIMO MAGGIO
Dalla parte delle vittime.
Dalla parte delle oppresse e degli oppressi.
Dalla parte di chi ovunque nel mondo lotta per la liberta', l'eguaglianza, la fraternita'; per la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano; per la difesa della biosfera casa comune dell'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione.
La nonviolenza e' in cammino.
12. OGNI ESSERE UMANO
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Che questo diritto diventi realta'.
13. IL 7 MAGGIO A ROMA
Sabato 7 maggio a Roma, con inizio alle ore 14 in piazza della Repubblica, si svolgera' la manifestazione nazionale per fermare lo scellerato Trattato transatlantico degli investimenti tra Unione Europea e Usa (in sigla: Ttip).
*
Difendiamo i diritti umani, i beni comuni, il mondo vivente.
Opponiamoci al totalitarismo del capitale.
Le persone sono piu' importanti delle merci.
Il diritto alla vita e' piu' importante della massimizzazione del profitto.
Difendiamo l'umanita' dalla schiavitu'.
Difendiamo la biosfera dalla devastazione.
Difendiamo la democrazia dalla dittatura.
Difendiamo la civilta' dalla barbarie.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, opponiamoci alla violenza golpista del Ttip che fa strame di fondamentali diritti e della democrazia.
*
Sabato 7 maggio a Roma, con inizio alle ore 14 in piazza della Repubblica, si svolgera' la manifestazione nazionale per fermare lo scellerato Trattato transatlantico degli investimenti tra Unione Europea e Usa (in sigla: Ttip).
14. UNA LETTERA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Oggetto: reiterazione della proposta di un atto normativo che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza
Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,
le scriviamo per reiterare la richiesta - gia' formulata anni fa - di un atto legislativo ovvero regolamentare che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.
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Come gia' sapra', dal 2014 sono state presentati sia al Senato che alla Camera vari disegni di legge che propongono la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza. Al Senato il disegno di legge n. 1515 recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" presentato in data 10 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 258 del 10 giugno 2014; il disegno di legge n. 1526 recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia" presentato in data 16 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 263 del 17 giugno 2014; il disegno di legge n. 1565 recante "Norme per l'inclusione della nonviolenza nei percorsi formativi del personale delle forze di polizia" presentato in data 14 luglio 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 279 del 15 luglio 2014; disegni di legge sottoscritti da numerosi senatori di varie forze politiche: Loredana De Petris, Luigi Manconi, Rita Ghedini, Valeria Fedeli, Paolo Corsini, Silvana Amati, Sergio Lo Giudice, Daniela Valentini, Rosa Maria Di Giorgi, Miguel Gotor, Elena Ferrara, Marco Scibona, Adele Gambaro, Marino Germano Mastrangeli, Daniele Gaetano Borioli, Maria Spilabotte, Erica D'Adda, Monica Cirinna', Manuela Serra, Francesca Puglisi, Pasquale Sollo, Francesco Giacobbe. Ed alla Camera il disegno di legge recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" (atto Camera 2698) presentato il 4 novembre 2014; e il disegno di legge recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" (atto Camera 2706) presentato il 5 novembre 2014; disegni di legge sottoscritti da deputati di varie forze politiche: Arturo Scotto, Celeste Costantino, Donatella Duranti, Giulio Marcon, Michele Piras, Stefano Quaranta, Massimiliano Bernini.
Ricordera' anche che gia' nel 2001 fu presentato al medesimo fine di istituire la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza un disegno di legge sottoscritto da decine di senatori di tutte le forze politiche (ed in particolare i senatori Occhetto, Acciarini, Baratella, Battafarano, Battaglia, Bonfietti, Boco, Calvi, Chiusoli, Cortiana, Coviello, Crema, Dalla Chiesa, D'Ambrosio, Dato, De Paoli, De Petris, De Zulueta, Donati, Falomi, Fassone, Filippini, Formisano, Liguori, Longhi, Malabarba, Marini, Martone, Murineddu, Pascarella, Petruccioli, Ripamonti, Salvi, Tessitore, Turroni, Veraldi, Vicini, Viserta, Zancan), sostenuto anche dall'attenzione e dall'apprezzamento di deputati e parlamentari europei (tra cui i deputati: Bandoli, Bimbi, Bolognesi, Cento, Cima, Deiana, De Simone, Grandi, Grillini, Luca', Lucidi, Panattoni, Pecoraro Scanio, Pinotti, Pisapia, Preda, Realacci, Rognoni, Russo Spena, Ruzzante, Siniscalchi, Tolotti, Valpiana, Violante; tra i parlamentari europei: Imbeni, Di Lello, Fava, Morgantini e Pittella); ma allora quel disegno di legge non giunse ad essere esaminato nelle competenti Commissioni parlamentari.
Le segnaliamo anche che vari altri senatori e deputati hanno espresso il loro sostegno all'iniziativa legislativa per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza; e che, sempre nel 2014, la stessa Presidente della Camera dei Deputati, on. Laura Boldrini, trasmise alla competente Commissione Parlamentare, "affinche' i deputati che ne fanno parte possano prenderne visione", la documentazione a tal fine predisposta dal "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" che dal 2000 ha proposto al Parlamento di legiferare in tal senso.
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Non vi e' bisogno di sottolineare una volta di piu' la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.
Sapra' anche che esperienze di formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza sono state gia' realizzate nel corso degli anni in varie citta' d'Italia con vivo apprezzamento, cosi' come sapra' che sono stati realizzati convegni e pubblicazioni, e non le sfuggira' che vi e' una sempre piu' diffusa consapevolezza che a tutti gli operatori addetti alla sicurezza pubblica - ovvero alla difesa dell'incolumita' e dei diritti di tutti - occorre mettere a disposizione conoscenze e strumenti adeguati, ed e' di flagrante evidenza che tra essi le nozioni e le tecniche della nonviolenza hanno una primaria e fin cruciale rilevanza.
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Rinnoviamo quindi la richiesta di un impegno del governo in tal senso, e restando a disposizione per fornire ulteriori informazioni e documentazione in merito cogliamo l'occasione per inviarle distinti saluti ed augurarle ogni bene.
15. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Andrea Camilleri, [Un dialogo, una prosa, versi], in allegato a "Micromega", n. 6, 2016, pp. 96.
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Riletture
- Domenico Musti (a cura di), La storiografia greca. Guida storica e critica, Laterza, Roma-Bari 1979, pp. XL + 232.
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Gialli
- Fredric Brown, Gregory McDonald, Cornell Woolrich, Delitti in prima pagina, Mondadori, Milano 2016, pp. 408, euro 6,90.
- Rino Cammilleri, I delitti nella camera chiusa, Mondadori, Milano 2016, pp. 224, euro 6,50.
- Agatha Christie, Miss Marple alla riscossa, Mondadori, Milano 1996, 2015, Centauria, Milano 2016, pp. 144, euro 6,99.
- Ellery Queen, Dieci incredibili giorni, Mondadori, Milano 1972, 2016, pp. 200, euro 5,90.
- Ruth Rendell, Una fine in lacrime, Mondadori, Milano 2016, pp. 280, euro 5,90.
16. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
17. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2462 del 5 settembre 2016
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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