[Nonviolenza] Telegrammi. 2461



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2461 del 4 settembre 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Lo stato italiano...

2. Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe

3. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia

4. Preparare la Giornata internazionale della nonviolenza e la marcia Perugia-Assisi

5. Alcuni testi del mese di giugno 2016 (parte seconda e conclusiva)

6. Cessare di uccidere

7. Una spina, il respiro

8. Per la giornata internazionale del rifugiato

9. "La poesia di Cesare Pavese". Un incontro di lettura

10. Non uccidere

11. Una lettera alle persone, alle associazioni ed alle istituzioni a Viterbo e nel viterbese impegnate per la pace

12. "Precariato, disoccupazione, emarginazione". Un incontro di riflessione e di solidarieta'

13. "Friedrich Hoelderlin e noi". Un incontro di studio

14. La questione decisiva

15. "Pregiudizio e persecuzione". Un incontro di riflessione

16. Ricorrendo l'anniversario della morte di don Milani

17. Questo

18. Un incontro di riflessione in preparazione della prossima marcia Perugia-Assisi

19. Senza

20. Commemorato a Viterbo Danilo Dolci nell'anniversario della nascita

21. Un massacro a Istanbul

22. Poiche' troppe persone sono gia' state uccise

23. "Dignita' umana e solidarieta' concreta". Un incontro di riflessione con Vito Ferrante

24. Contro tutte le uccisioni

25. Segnalazioni librarie

26. La "Carta" del Movimento Nonviolento

27. Per saperne di piu'

 

1. IN BREVE. LO STATO ITALIANO...

 

Lo stato italiano cessi di sperperare criminalmente decine di milioni ogni giorno per le guerre e il riarmo, ed utilizzi quei denari di tutti per salvare le vite, costruire case, scuole ed ospedali, garantire accoglienza e assistenza a chi ha estremo bisogno di aiuto.

Lo stato italiano cessi di sperperare i soldi di tutti a fini di morte, e li utilizzi finalmente per salvare le vite.

 

2. REPETITA IUVANT. UN PARLAMENTO ELETTO DAL POPOLO, UNO STATO DI DIRITTO, UNA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE. AL REFERENDUM VOTIAMO NO AL GOLPE

 

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

*

Il Parlamento, l'istituzione democratica che fa le leggi, deve essere eletto dal popolo, e deve rappresentare tutti i cittadini con criterio proporzionale.

Ma con la sua riforma costituzionale il governo vorrebbe ridurre il senato a una comitiva in gita aziendale, e con la sua legge elettorale (il cosiddetto Italicum) vorrebbe consentire a un solo partito di prendersi la maggioranza assoluta dei membri della camera dei deputati anche se ha il consenso di una risibile minoranza degli elettori, e con il "combinato disposto" della riforma costituzionale e della legge elettorale il governo, che e' gia' detentore del potere esecutivo, vorrebbe appropriarsi di fatto anche del potere legislativo, rompendo cosi' quella separazione e quell'equilibrio dei poteri che e' la base dello stato di diritto.

Se prevalessero le riforme volute dal governo sarebbe massacrata la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista, sarebbe rovesciata la democrazia, sarebbe negata la separazione dei poteri e quindi lo stato di diritto.

*

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

 

3. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

 

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.

Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

 

4. REPETITA IUVANT. PREPARARE LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA E LA MARCIA PERUGIA-ASSISI

 

Come ogni anno ricorre il 2 ottobre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Gandhi.

E quest'anno il 9 ottobre si svolgera' la marcia della pace Perugia-Assisi, la piu' importante iniziativa di pace nel nostro paese ideata da Aldo Capitini, l'apostolo della nonviolenza in Italia.

Occorre che le istituzioni, le associazioni, i movimenti, le persone che vogliono contribuire a fermare l'orrore della "terza guerra mondiale a pezzi" in corso, che vogliono salvare le vite, che vogliono costruire la pace, si adoperino fin d'ora a preparare la partecipazione piu' ampia e piu' consapevole possibile a queste due iniziative.

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo rinnova l'invito a tutte le persone di volonta' buona, a tutti i movimenti democratici, a tutte le istituzioni fedeli alla Costituzione repubblicana che ripudia la guerra, ad un impegno immediato e comune contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Facciamo del 2 e del 9 ottobre occasioni corali e persuase d'impegno comune per la salvezza dell'umanita'.

E fin d'ora adoperiamoci ovunque, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione; per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Vi e' una sola umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Sii tu il cambiamento che vorresti vedere nel mondo.

 

5. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI GIUGNO 2016 (PARTE SECONDA E CONCLUSIVA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di giugno 2016.

 

6. CESSARE DI UCCIDERE

 

E quindi: abolire gli eserciti e le armi.

*

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

 

7. UNA SPINA, IL RESPIRO

 

Non basta certo astenersi dall'uccidere.

Ma e' pur qualcosa.

 

Non risolve ogni cosa il disarmo,

ma molte vite sarebbero salvate.

 

Abolire gli eserciti non basta,

ma meno sarebbero gli assassini, meno le vittime.

 

Un passo non e' tutto il cammino,

ma del cammino e' certo gia' l'inizio.

 

8. PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE DEL RIFUGIATO

 

Ricorrendo il 20 giugno la Giornata internazionale del rifugiato (nell'anniversario dell'approvazione da parte dell'assemblea generale dell'Onu nel 1951 della Convenzione sui rifugiati) il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo rinnova l'appello al governo e al parlamento affinche' siano al piu' presto legiferati due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia:

1. una legge che riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro;

2. una legge che riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Occorre soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

9. "LA POESIA DI CESARE PAVESE". UN INCONTRO DI LETTURA

 

Si e' svolto la mattina di lunedi' 20 giugno 2016 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio su "La poesia di Cesare Pavese, da Lavorare stanca a Verra' la morte e avra' i tuoi occhi".

Nel corso dell'incontro sono state lette e commentate varie liriche del grande scrittore antifascista, da "I mari del Sud" a "You, wind of March", e ne e' stato ricostruito il tragitto esistenziale e riassunto l'insieme dell'opera letteraria (oltre alla poesia, la narrativa, i saggi, le traduzioni, il lavoro editoriale).

*

L'incontro - che si e' svolto nella ricorrenza della "Giornata internazionale del rifugiato" - si e' aperto con un minuto di silenzio per tutte le persone morte nel Mediterraneo nel tentativo di giungere in Europa in fuga dalla fame e dalle guerre, persone che potevano tutte essere agevolmente salvate se solo l'Italia consentisse a tutti gli esseri umani l'ingresso legale e sicuro nel nostro paese.

Al termine dell'incontro e' stato quindi nuovamente espresso l'appello al Parlamento affinche' deliberi due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia: una legge che riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; una legge che riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

Infine i partecipanti all'incontro hanno espresso apprezzamento e sostegno all'iniziativa che si svolgera' martedi' 21 giugno alle ore 18 in piazza della Repubblica a Viterbo in memoria e solidarieta' con le vittime della strage di Orlando e con tutte le vittime della violenza assassina.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

10. NON UCCIDERE

 

Non uccidere.

E' il fondamento della convivenza.

L'origine della civilta'.

Il fine che dobbiamo innanzitutto conseguire.

*

Non uccidere.

Salvare le vite.

Recare soccorso.

Il resto verra' da se'.

 

11. UNA LETTERA ALLE PERSONE, ALLE ASSOCIAZIONI ED ALLE ISTITUZIONI A VITERBO E NEL VITERBESE IMPEGNATE PER LA PACE

 

Carissime e carissimi,

come molte e molti di voi gia' sapranno, e' stata convocata congiuntamente dalla "Tavola della pace" e dalla "Rete della pace" per domenica 9 ottobre 2016 una nuova edizione della marcia Perugia-Assisi, che da oltre mezzo secolo costituisce nel nostro paese la principale iniziativa del movimento per la pace (per ulteriori informazioni cfr. il sito www.perugiassisi.org).

Sarebbe opportuno sia preparare per tempo la partecipazione, sia promuovere iniziative locali che ad essa si colleghino e ne siano per cosi' dire estensione ed ulteriore valorizzazione nel nostro territorio.

*

Ricordo anche che il 2 ottobre ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Gandhi. E credo che sia crescente la consapevolezza che operare in modo concreto e coerente per la pace e i diritti di tutti gli esseri umani (ed in primo luogo per il diritto di ogni persona a non essere uccisa) richiede la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.

*

Penso che sarebbe cosa buona incontrarci per tempo (ovvero prima delle ferie estive) per valutare insieme come organizzare sia la celebrazione a Viterbo della Giornata internazionale della nonviolenza, sia la partecipazione alla marcia Perugia-Assisi, sia le altre iniziative locali ai due eventi collegabili.

*

Augurandovi ogni bene

 

12. "PRECARIATO, DISOCCUPAZIONE, EMARGINAZIONE". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE E DI SOLIDARIETA'

 

Si e' svolto mercoledi' 22 giugno 2016 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione su "Precariato, disoccupazione, emarginazione: una interpretazione strutturale della crisi economica attuale, ed alcune proposte d'azione immediata, concreta e coerente, per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, per la ricostruzione di un movimento di liberazione delle oppresse e degli oppressi, per la pratica di una consapevole solidarieta'".

Nel corso dell'incontro sono state portate alcune testimonianze personali, sono state rievocate ed analizzate rilevanti esperienze di lotta e di solidarieta' avvenute negli scorsi decenni anche nel viterbese, sono stati utilizzati decisivi strumenti interpretativi della tradizione di pensiero e di azione del movimento operaio, dei movimenti antischiavisti, antirazzisti ed anticolonialisti, del femminismo, della lotta contro le istituzioni totali, della nonviolenza; e come e' consuetudine negli incontri della struttura nonviolenta viterbese si e' anche dato un sostegno reale in termini di concreta solidarieta' a persone in condizioni di particolare oppressione e sofferenza.

Al termine dell'incontro e' stato ancora una volta rinnovato l'appello al Parlamento affinche' legiferi due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia: una legge che riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; una legge che riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Occorre soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Vi e' una sola umanita'.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

13. "FRIEDRICH HOELDERLIN E NOI". UN INCONTRO DI STUDIO

 

Si e' svolto venerdi' 24 giugno 2016 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio su "Friedrich Hoelderlin e noi".

Nel corso dell'incontro, dopo una presentazione della vicenda esistenziale, del pensiero e dell'opera letteraria del grande poeta tedesco, sono state letti e commentati alcuni testi, mettendo anche a confronto alcune classiche traduzioni di maestri come Vincenzo Errante, Giorgio Vigolo, Gianfranco Contini, Enzo Mandruzzato e Luigi Reitani.

Concludendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha evidenziato come dalla lettura dell'opera hoelderliniana scaturisca l'esortazione alla lotta per la liberazione dell'umanita' intera da ogni oppressione; l'esortazione all'impegno per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; l'esortazione all'azione comune che ogni violenza contrasti e che instauri infine la civile convivenza, la fraterna e sororale solidarieta' che ogni essere umano riconosca e sostenga.

 

14. LA QUESTIONE DECISIVA

 

E' l'opposizione alla guerra e alle uccisioni.

Opposizione che richiede di abolire gli eserciti e le armi.

E questa e' la politica necessaria all'umanita', la politica che salva le vite.

O la nonviolenza, o la catastrofe.

 

15. "PREGIUDIZIO E PERSECUZIONE". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE

 

Si e' svolto sabato 25 giugno 2016 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema "Pregiudizio e persecuzione".

Nel corso dell'incontro si e' analizzata con adeguate categorie interpretative la drammatica situazione attuale in cui la violenza totalitaria e razzista sembra tornare a dilagare in tante parti del pianeta; si e' fatto indispensabile riferimento ad alcune opere classiche dell'antropologia, della psicologia, della sociologia e della storiografia; e si e' approfondita in particolare la meditazione di illustri pensatrici e pensatori che sono stati anche imprescindibili testimoni della dignita' umana, da Hannah Arendt a Primo Levi.

*

Al termine dell'incontro le persone partecipanti hanno rinnovato l'appello al Parlamento affinche' legiferi due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia: una legge che riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; una legge che riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

*

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Occorre soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Salvare le vite e' il primo dovere di ogni persona, ed a maggior ragione di ogni umana aggregazione e di ogni umana istituzione.

 

16. RICORRENDO L'ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI DON MILANI

 

Ricorrendo oggi, 26 giugno, l'anniversario della morte di don Lorenzo Milani il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo ha ricordato con un incontro di commemorazione nel corso del quale sono stati letti e commentati alcuni brani da "Esperienze pastorali", da "L'obbedienza non e' piu' una virtu'", dalla "Lettera a una professoressa" scritta collettivamente dalla scuola di Barbiana, dalle lettere alla madre e ad altri interlocutori.

*

Anche nel ricordo di don Milani prosegue la lotta contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; per la difesa dell'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Oppresse e oppresse di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

*

Al termine dell'incontro le persone partecipanti hanno rinnovato l'appello al Parlamento affinche' legiferi due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia: una legge che riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; una legge che riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

 

17. QUESTO

 

Il nocciolo della questione ci sembra essere questo: che la barbarie sta vincendo. Che il fascismo sta vincendo.

Occorre contrastare il fascismo.

E il fascismo si contrasta con la democrazia, con la solidarieta', con la nonviolenza: ovvero con la civilta' che riconosce il diritto di tutti gli esseri umani alla vita e alla dignita'; ovvero con l'impegno a salvare tutte le vite; ovvero con la consapevolezza che vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Il fascismo si contrasta opponendosi alla guerra e a tutte le uccisioni, opponendosi al razzismo e a tutte le persecuzioni, opponendosi al maschilismo e a tutte le oppressioni; impegnandosi per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; impegnandosi per la difesa dell'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera; scegliendo la nonviolenza; scegliendo di lottare per l'integrale liberazione di tutte le oppresse e tutti gli oppressi.

Il programma della Prima Internazionale.

La nonviolenza in cammino.

 

18. UN INCONTRO DI RIFLESSIONE IN PREPARAZIONE DELLA PROSSIMA MARCIA PERUGIA-ASSISI

 

Si e' svolto lunedi' 27 giugno 2016 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione in preparazione sia della prossima marcia Perugia-Assisi, che si svolgera' domenica 9 ottobre 2016, sia della ricorrenza della Giornata internazionale della nonviolenza che si svolgera' il 2 ottobre.

Nel corso dell'incontro sono stati ricostruiti la storia e il significato della marcia, dalla sua ideazione da parte di Aldo Capitini (l'apostolo della nonviolenza in Italia), alla prima realizzazione del 1961, alle successive edizioni. La marcia Perugia-Assisi e' infatti la principale iniziativa per la pace che da decenni si svolge in Italia e che sovente ha avuto un ruolo rilevante nel promuovere consapevolezza ed impegno.

Ugualmente e' stato ricordato come l'Onu da alcuni anni abbia proclamato il 2 ottobre, nella ricorrenza della data di nascita di Gandhi, "Giornata internazionale della nonviolenza", invitando stati, popoli, associazioni e persone a farne occasione di riflessione ed azione per la pace e i diritti umani. E nel corso dell'incontro e' stata condivisa un'ampia e approfondita riflessione sulla nonviolenza

Ma l'incontro e' stato naturalmente anche e innanzitutto occasione per una riflessione sulla drammatica situazione attuale dell'umanita', situazione caratterizzata dal dilagare della violenza bellica e terroristica, razzista e schiavista, maschilista e femminicida, da generalizzate violazioni dei diritti umani e da una crescente devastazione della biosfera.

Ed e' stato altresi' occasione per un esame delle cause che hanno portato nel corso del tempo all'attuale sostanziale - e dolorosa, e scandalosa - ininfluenza del movimento per la pace rispetto alle decisive questioni internazionali.

Ma l'impegno contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; l'impegno per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; l'impegno per la difesa dell'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera; ebbene, questo impegno e' ogni giorno piu' necessario ed urgente, e convoca ogni persona di volonta' buona, cosi' come ogni associazione democratica ed ogni istituzione fedele alla Costituzione repubblicana, ad una assunzione di responsabilita': alla scelta nitida e intransigente della nonviolenza; alla effettuale ed ineludibile opposizione a tutte le scellerate violenze in corso; alla concreta e coerente pratica nonviolenta che a tutte le oppressioni si oppone; ed in primo luogo all'azione per il disarmo e la smilitarizzazione; all'azione solidale per soccorrere, accogliere, assistere ogni essere umano in pericolo, ogni essere umano bisognoso di aiuto: vi e' una sola umanita', ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta', ogni vittima ha il volto di Abele.

Nel corso della riunione e' stato ancora una volta illustrato l'appello al Governo e al Parlamento affinche' siano legiferati due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia: una legge che riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; una legge che riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

L'incontro si e' concluso con l'invito a tutte le esperienze di pace presenti ed operanti a Viterbo e nell'Alto Lazio a promuovere iniziative sia in preparazione della Giornata internazionale della nonviolenza del 2 ottobre, sia in preparazione della marcia Perugia-Assisi del 9 ottobre.

Solo la pace salva le vite.

Solo la nonviolenza si oppone alla barbarie.

 

19. SENZA

 

Senza disarmo e smilitarizzazione non ci sara' mai pace.

Solo abolendo gli eserciti si puo' sperare di far cessare le guerre.

Solo abolendo le armi si puo' sperare di far cessare le uccisioni.

Solo la nonviolenza si oppone alla violenza.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

*

Salvare le vite, il primo dovere.

 

20. COMMEMORATO A VITERBO DANILO DOLCI NELL'ANNIVERSARIO DELLA NASCITA

 

Martedi' 28 giugno 2016 il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ha commemorato Danilo Dolci (Sesana, 28 giugno 1924 - Trappeto, 30 dicembre 1997), nella ricorrenza dell'anniversario della nascita dell'indimenticabile poeta ed educatore, ricercatore sociale e maestro di impegno civile, animatore di straordinarie lotte nonviolente contro la fame, contro la mafia, contro la guerra, per il diritto al lavoro e alla dignita', per la liberazione delle persone e dei popoli, la solidarieta' che ogni essere umano riconosce e raggiunge, la cooperazione dell'intera umanita'; una delle figure piu' luminose della nonviolenza.

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati vari testi di Dolci, ed il responsabile della struttura nonviolenta viterbese nel ricostruirne la figura e l'opera, il pensiero e l'azione, ha anche recato una testimonianza personale sull'indimenticabile maestro e maieuta suscitatore di lotte necessarie.

Concludendo l'incontro e' stato ancora una volta espresso l'impegno affinche' anche nel ricordo di Danilo Dolci prosegua la lotta nonviolenta contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni, contro i poteri criminali e il regime della corruzione, contro il sistema dello sfruttamento e della rapina; nel ricordo di Danilo Dolci prosegua la lotta nonviolenta in difesa della vita, dela dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, la lotta nonviolenta in difesa dell'unico mondo vivente casa comune dell'umanita'.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi per la comune liberazione.

*

Le persone partecipanti all'incontro hanno ancora una volta espresso un appello al Parlamento affinche' legiferi due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia: una legge che riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; una legge che riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

Le persone partecipanti all'incontro hanno ancora una volta espresso un appello a sostegno dei centri antiviolenza promossi dal movimento delle donne, ed in particolare a Viterbo a sostegno dell'associazione e centro antiviolenza "Erinna": contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042. O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo. Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it, facebook: associazioneerinna1998 Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

Le persone partecipanti all'incontro hanno ancora una volta espresso un appello all'impegno comune per il disarmo e la smilitarizzazione: poiche' le armi servono a uccidere, e poiche' le guerre sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani, ne consegue che abolire le guerre, abolire gli eserciti e abolire le armi e' urgente bisogno, legittimo interesse, primario diritto di ogni essere umano e dell'umanita' intera: ogni vittima ha il volto di Abele; salvare le vite e' il primo dovere.

 

21. UN MASSACRO A ISTANBUL

 

Che si aggiunge ad infiniti altri.

Questo orrore indicibile di esseri umani che uccidono altri esseri umani.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

22. POICHE' TROPPE PERSONE SONO GIA' STATE UCCISE

 

Troppe persone sono gia' state uccise, ed ogni giorno altre se ne aggiungono: assassinate con le bombe, con i mitra, con le pistole.

Le armi uccidono: servono a questo. Ed uccidono soprattutto gli esseri umani.

Lo so che si puo' uccidere una persona anche con un sasso, con un paio di forbici, a mani nude. Ma la quasi totalita' delle vittime sono state uccise con un'arma.

Far cessare questo massacro e' possibile, e' necessario, e' urgente. E per farlo cessare occorre innanzitutto disarmare tutti gli assassini. E per disarmare tutti gli assassini occorre proibire l'uso delle armi, proibire il possesso delle armi, proibire il commercio delle armi, proibire la produzione delle armi; e sequestrare e distruggere tutte le armi gia' in circolazione.

Piu' armi sono in circolazione, piu' persone saranno uccise; meno armi sono disponibili, piu' vite saranno salvate.

E' dalla piu' remota antichita' che le voci piu' alte dell'umanita', e le piu' umili, invitano alla decisione di cessare di uccidere. E' giunta l'ora di ascoltarle.

Abolire le armi. Salvare le vite.

 

23. "DIGNITA' UMANA E SOLIDARIETA' CONCRETA". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE CON VITO FERRANTE

 

Si e' svolto mercoledi' 29 giugno 2016 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione con Vito Ferrante sulla difesa della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

Nel corso dell'incontro si e' ragionato su varie e rilevanti iniziative di solidarieta' concreta.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Occorre soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Solo nel reciproco riconoscimento ed aiuto si realizza l'umana convivenza e la liberazione comune.

*

Una breve notizia su Vito Ferrante

Vito Ferrante, persona di straordinario rigore morale e di sconfinata generosita', e' il presidente e l'anima dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit), una fondamentale esperienza di solidarieta', di partecipazione, di democrazia, di difesa nitida e intransigente dei diritti umani. Gia' consigliere comunale di Viterbo, apprezzatissimo scultore, presidente della Consulta dipartimentale per la salute mentale della Asl di Viterbo, Vito Ferrante e' una delle personalita' piu' stimate nell'ambito del volontariato e dell'impegno sociale e civile, promotore di innumerevoli iniziative di solidarieta' concreta, diuturnamente impegnato nel recare aiuto a chi piu' ne ha bisogno; e' a Viterbo un luminoso punto di riferimento per la societa' civile, per le esperienze di solidarieta' e di liberazione, per i movimenti democratici, per i servizi pubblici impegnati nell'assistenza rispettosa e promotrice della dignita' e dei diritti umani.

 

24. CONTRO TUTTE LE UCCISIONI

 

Se si vuole sperare di riuscire a fermare l'ecatombe in corso, occorre porsi l'obiettivo concreto dell'abolizione delle armi: a tutti i livelli ed ovunque.

Certo, occorre anche un'azione educativa che illumini tutti gli esseri umani presenti e venturi dell'illiceita' assoluta del privare altri esseri umani della vita.

Certo, occorre anche un'azione politica per la condivisione sociale dei beni tale per cui nessuna persona sia privata della necessaria solidarieta', sia privata dei mezzi di sussistenza, sia privata dei diritti e della dignita'.

Certo, occorre anche una "riforma morale e intellettuale", una trasformazione della societa' e dei costumi, che realizzi l'aspirazione comune di tutti gli esseri umani alla convivenza, al rispetto, alla sicurezza, all'eguaglianza di diritti, alla liberazione dal bisogno e dall'oppressione.

Ma mentre si opera per questi necessari mutamenti, per questa urgente umanizzazione delle relazioni tra gli esseri umani (e tra gli esseri umani ed il mondo vivente tutto), si cominci frattanto con un'azione costruttiva il cui esito immediato e' la salvezza di innumerevoli vite: il disarmo.

Si cominci raggiungendo il consenso sulla proibizione della produzione, del commercio, della detenzione e dell'uso delle armi, armi che sempre e solo servono a uccidere, armi che sempre e solo sono nemiche degli esseri umani.

Si cominci legiferando il disarmo, a tutti i livelli ed ovunque.

Abolire le armi salva le vite.

 

25. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Luca Codignola (a cura di), Guerra d'Indipendenza americana, Rcs, Milano 2016, pp. 168, euro 5,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

*

Riletture

- Eugene Minkowski, Verso una cosmologia. Frammenti filosofici, Einaudi, Torino 2005, Fabbri-Rcs, Milano 2007, 2009, pp. XXXII + 244.

*

Riedizioni

- E. T. A. Hoffmann, Racconti musicali, Passigli, Bagno a Ripoli (Fi) 2004, Il sole 24 ore, Milano 2016, pp. 80, euro 0,50 (in supplemento al quotidiano "Il sole 24 ore").

 

26. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

27. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2461 del 4 settembre 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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