[Nonviolenza] Viterbo ricorda Giulio Regeni, Nanni Salio, Kayla Mueller, Assia Djebar, Chokri Belaid, Sergio Mendez Arceo e David Maria Turoldo



 

VITERBO RICORDA GIULIO REGENI, NANNI SALIO, KAYLA MUELLER, ASSIA DJEBAR, CHOKRI BELAID, SERGIO MENDEZ ARCEO E DAVID MARIA TUROLDO

 

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ha ricordato sabato 6 febbraio 2016 Giulio Regeni, il giovane studioso italiano impegnato per i diritti umani assassinato giorni fa in Egitto; Nanni Salio (Torino, 24 dicembre 1943 - primo febbraio 2016), l'illustre studioso ed attivista nonviolento deceduto all'inizio del mese; Kayla Mueller (Prescott, 14 agosto 1988 - Siria, 6 febbraio 2015), l'attivista per i diritti umani uccisa mentre era prigioniera dei terroristi dell'Isis; Assia Djebar (Cherchell, 30 giugno 1936 - Parigi, 6 febbraio 2015), la grande scrittrice, regista, intellettuale e attivista femminista impegnata per la liberazione dei popoli e i diritti delle persone; Chokri Belaid (Jabal Jallud, 26 novembre 1964 - El Menzah, 6 febbraio 2013), l'avvocato e attivista per i diritti umani tunisino assassinato per il suo impegno; monsignor Sergio Mendez Arceo (Tlalpan, 28 ottobre 1907 - Cuernavaca, 5 febbraio 1992), "il vescovo dei poveri" indimenticabile promotore di tante iniziative di solidarieta' e di liberazione; padre David Maria Turoldo (Coderno, 22 novembre 1916 - Milano, 6 febbraio 1992), il grande religioso, poeta, resistente e uomo di pace.

La commemorazione si e' aperta con un minuto di silenzio in ricordo delle persone commemorate ma anche di tutte le vittime della violenza e di tutti i testimoni di pace.

Sono poi stati letti alcuni testi poetici di Assia Djebar e di padre David Maria Turoldo.

E' stato riaffermato il dovere di opporsi alla guerra, al terrorismo e a tutte le uccisioni; al razzismo, alle dittature e a tutte le persecuzioni; al maschilismo, al patriarcato e a tutte le oppressioni.

E' stato riaffermato il dovere di impegnarsi in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

E' stato riaffermato il dovere di impegnarsi in difesa dell'unico mondo vivente casa comune dell'intera umanita'.

Al termine dell'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha riaffermato la persuasione che solo il bene puo' sconfiggere il male, che solo la nonviolenza contrasta la violenza, che il primo dovere di ogni essere umano e di ogni umano istituto e' salvare le vite.

Il ricordo delle persone commemorate illumini il nostro agire e ci muova a proseguirne l'impegno per la liberazione dell'umanita' da tutte le ingiustizie, le menzogne, le violenze.

L'incontro si e' concluso con un rinnovato appello al governo italiano affinche' receda dall'intenzione folle e inammissibile di inviare centinaia di soldati italiani incontro alla morte alla diga di Mosul, ed affinche' si impegni finalmente al piu' rigoroso rispetto dell'articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana che "ripudia la guerra" e pertanto si impegni per il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti, per soccorrere, accogliere e assistere ogni persona bisognosa di aiuto, per la pace e i diritti umani.

Le persone partecipanti hanno espresso la loro adesione e il loro sostegno all'iniziativa mondiale del 14 febbraio "One Billion Rising" contro la violenza sulle donne.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani"

 

Viterbo, 6 febbraio 2016

 

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, centropaceviterbo at outlook.it, crpviterbo at yahoo.it, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/