[Nonviolenza] Telegrammi. 2175
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- Date: Sun, 22 Nov 2015 23:11:32 +0100 (CET)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2175 del 23 novembre 2015
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Contro tutti i terrorismi, contro tutte le guerre
2. Hic et nunc, quid agendum
3. Appello dei musulmani d'Italia per una manifestazione nazionale sabato 21 novembre
4. Sergio Mattarella: Messaggio alle persone partecipanti all'iniziativa "Not in my name" del 21 novembre a Roma
5. Pietro Grasso: Messaggio alle persone partecipanti all'iniziativa "Not in my name" del 21 novembre a Roma
6. Laura Boldrini: Messaggio alle persone partecipanti all'iniziativa "Not in my name" del 21 novembre a Roma
7. Con "Erinna" il 23 novembre a Viterbo contro la violenza alle donne
8. Verso la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" del 25 novembre
9. One Billion Rising: Dal 25 novembre al 14 febbraio
10. Si e' svolto a Viterbo presso l'Ordine dei Medici un incontro sull'inquinamento da arsenico nelle acque
11. In memoria di Paul Celan, di Claudio Cesa, di Manuel de Falla, di Montserrat Figueras, di Marcello Gigante, di El Lissitzky, di Louis Malle, di Ruggiero Romano, di Carlo Vincenti
12. Segnalazioni librarie
13. La "Carta" del Movimento Nonviolento
14. Per saperne di piu'
1. REPETITA IUVANT. CONTRO TUTTI I TERRORISMI, CONTRO TUTTE LE GUERRE
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni uccisione e' un crimine.
Non si puo' contrastare una strage commettendo un'altra strage.
Non si puo' contrastare il terrorismo con atti di terrorismo.
A tutti i terrorismi occorre opporsi.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
La guerra e' il terrorismo portato all'estremo.
Ogni guerra consiste di innumerevoli uccisioni.
La guerra e' un crimine contro l'umanita'.
Con la guerra gli stati divengono organizzazioni terroriste.
Con la guerra gli stati fanno nascere e crescere le organizzazioni terroriste.
A tutte le guerre occorre opporsi.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Un'organizzazione criminale va contrastata con un'azione di polizia da parte di ordinamenti giuridici legittimi.
La guerra impedisce l'azione di polizia necessaria.
Occorre dunque avviare un immediato processo di pace nel Vicino e nel Medio Oriente che consenta la realizzazione di ordinamenti giuridici legittimi, costituzionali, democratici, rispettosi dei diritti umani.
Occorre dunque che l'Europa dismetta ogni politica di guerra, di imperialismo, di colonialismo, di rapina, di razzismo, di negazione della dignita' umana di innumerevoli persone e di interi popoli.
Occorre dunque una politica europea di soccorso umanitario, di pace con mezzi di pace: la politica della nonviolenza che sola riconosce e promuove e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
La violenza assassina si contrasta salvando le vite.
La pace si costruisce abolendo la guerra.
La politica della nonviolenza richiede il disarmo e la smilitarizzazione.
La politica nonviolenta richiede la difesa civile non armata e nonviolenta, i corpi civili di pace, l'azione umanitaria, la cooperazione internazionale.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Si coalizzino tutti gli stati democratici contro il terrorismo proprio ed altrui, contro il terrorismo delle organizzazioni criminali e degli stati.
Si coalizzino tutti gli stati democratici per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti.
Si coalizzino tutti gli stati democratici per l'indispensabile aiuto umanitario a tutte le persone ed i popoli che ne hanno urgente bisogno.
Si coalizzino tutti gli stati democratici per contrastare le organizzazioni criminali con azioni di polizia adeguate, mirate a salvare le vite e alla sicurezza comune.
Si coalizzino tutti gli stati democratici per la civile convivenza di tutti i popoli e di tutti gli esseri umani.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Cominci l'Italia.
Cominci l'Italia soccorrendo, accogliendo e assistendo tutte le persone in fuga dalla fame e dall'orrore, dalle dittature e dalla guerra.
Cominci l'Italia cessando di partecipare alle guerre.
Cominci l'Italia uscendo da alleanze militari terroriste e stragiste come la Nato.
Cominci l'Italia cessando di produrre armi e di rifornirne regimi e poteri dittatoriali e belligeranti.
Cominci l'Italia abrogando tutte le infami misure razziste ancora vigenti nel nostro paese.
Cominci l'Italia con un'azione diplomatica, politica ed economica, e con aiuti umanitari adeguati a promuovere la costruzione di ordinamenti giuridici legittimi, costituzionali e democratici dalla Libia alla Siria.
Cominci l'Italia destinando a interventi di pace con mezzi di pace, ad azioni umanitarie nonviolente, i 72 milioni di euro del bilancio dello stato che attualmente ogni giorno sciaguratamente, scelleratamente destina all'apparato militare, alle armi, alla guerra.
Cominci l'Italia a promuovere una politica della sicurezza comune e del bene comune centrata sulla difesa popolare nonviolenta, sui corpi civili di pace, sulla legalita' che salva le vite.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Ogni vittima ha il voto di Abele.
Alla barbarie occorre opporre la civilta'.
Alla violenza occorre opporre il diritto.
Alla distruzione occorre opporre la convivenza.
Al male occorre opporre il bene.
Contro tutti i terrorismi, contro tutte le guerre.
Salvare le vite e' il primo dovere.
2. REPETITA IUVANT. HIC ET NUNC, QUID AGENDUM
Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalle guerre.
Occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.
Occorre andare a soccorrere e prelevare con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti i migranti lungo gli itinerari della fuga, sottraendoli agli artigli dei trafficanti.
Occorre un immediato ponte aereo di soccorso internazionale che prelevi i profughi direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi collocati nei paesi limitrofi e li porti in salvo qui in Europa.
Occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani.
Occorre proibire la produzione e il commercio delle armi.
Occorre promuovere la pace con mezzi di pace.
Occorre cessare di rapinare interi popoli, interi continenti.
In Italia occorre abolire i campi di concentramento, le deportazioni, e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste, criminali e criminogene, che flagrantemente confliggono con la Costituzione, con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'.
In Italia occorre riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone residenti.
In Italia occorre contrastare i poteri criminali, razzisti, schiavisti e assassini.
L'Italia realizzi una politica della pace e dei diritti umani, del disarmo e della smilitarizzazione, della legalita' che salva le vite, della democrazia che salva le vite, della civilta' che salva le vite.
L'Italia avvii una politica nonviolenta: contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
3. DOCUMENTI. APPELLO DEI MUSULMANI D'ITALIA PER UNA MANIFESTAZIONE NAZIONALE SABATO 21 NOVEMBRE
[Nuovamente diffondiamo]
"Not in my name"
Sabato 21 novembre, ore 15, Piazza Santi Apostoli, Roma
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Noi musulmani d'Italia condanniamo con forza la recente strage di Parigi, esprimendo il piu' profondo sentimento di vicinanza al popolo francese e a tutti i familiari delle vittime cosi' barbaramente uccise.
Intendiamo percio' lanciare un appello che sappia indicare una solida svolta nei rapporti con la societa' civile e lo Stato italiano di cui siamo e ci riteniamo parte integrante.
Invitiamo quindi tutte le musulmane e i musulmani ad una mobilitazione che, isolando ogni pur minima forma di radicalismo, protegga in particolare le giovani generazioni dalle conseguenze di una predicazione di odio e violenza in nome della religione.
Questo cancro offende e tradisce il messaggio autentico dell'Islam, una fede che viviamo e interpretiamo quale via di dialogo e convivenza pacifica, insieme a tutti i nostri concittadini senza alcuna distinzione di credo; questa pericolosa deriva violenta rappresenta oggi il pericolo piu' feroce per il comune futuro nella nostra societa'.
Invitiamo pertanto tutte le musulmane e i musulmani, tutte le associazioni religiose e laiche, tutti i cittadini italiani alla manifestazione nazionale indetta per il prossimo Sabato 21 novembre alle ore 15 in Piazza Santi Apostoli a Roma.
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Per adesioni: notinmynameitalia at gmail.com
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I promotori: Abdellah Redouane, Centro Islamico Culturale d'Italia - Moschea di Roma; Zidane el-Amrani Alaoui, responsabile Cii, Confederazione Islamica Italiana, musulmani dal Marocco; Izzedin Elzir, Presidente dell'Unione delle Comunita' Islamiche d'Italia; Imam Yahya Pallavicini, vice presidente Coreis (Comunita' Religiosa Islamica) Italiana; Omar Camiletti, Tavolo interreligioso di Roma; Khaled Abdalat, Unione Medici arabi; Ahmad al Hygazi, Unione Medici arabi; Imam Abd al-Razzaq Bergia, Coreis Piemonte; Ali Baba Faye, sociologo; Bouchra Charik, studentessa; Ahmad Dawud, Unione Medici arabi; Hujjatulislam Abbas Di Palma, teologo della comunita' sciita italiana; Imam Yusuf Abd al-Hady Dispoto, Coreis Sicilia; Hamid Abd al-Qadir Distefano, amministratore delegato Halal Italia; Chiara IlhamAllah Ferrero, presidente Accademia di Studi Interreligiosi Isa; Aicha Roberta Greco, grafica; Shehrazad Housmand, docente alla Pontificia Universita' Gregoriana; dott.ssa Aisha Lazzerini, Coreis Toscana; Asfa Mahmoud, direttore Centro di Cultura Musulmana, Milano; Ghassan Mahamud, Unione Medici arabi; Luca Luqman Mercuri, studente; Imam Abu Bakr Moretta, Coreis Liguria; Cheikh Saliou Niang, presidente Muridiyyah musulmani dal Senegal; Erhan Ozturk, responsabile Ditib musulmani dalla Turchia; Imam Yusuf Abd al-Azim Pisano, Coreis Emilia-Romagna; Hassan Sabri, Unione Medici arabi; Sajad Hussein Shah, presidente Muhammadiyyah musulmani dal Pakistan; Jamal Salhi, Comunita' palestinese italiana; Younis Tawfiq, presidente centro culturale italo-arabo Dar al-Hikma, Torino; Abd al-Sabur Turrini, Coreis Lombardia; dott. Yahya Abd al-Ahad Zanolo, Coreis Veneto; Hanan Zinni, architetto
4. DOCUMENTI. SERGIO MATTARELLA: MESSAGGIO ALLE PERSONE PARTECIPANTI ALL'INIZIATIVA "NOT IN MY NAME" DEL 21 NOVEMBRE A ROMA
[Dal sito del Quirinale riprendiamo il testo del messaggio che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Segretario Generale del Centro Islamico Culturale d'Italia, Abdellah Redouane, letto nel corso dell'iniziativa "Not in my name" il 21 novembre a Roma]
Desidero esprimere la mia vicinanza a lei e a tutti i partecipanti alla manifestazione di solidarieta' con i familiari delle vittime di Parigi e con l'intero popolo francese, colpito dal terrorismo.
Rendere pubblici i vostri sentimenti di fraternita', e al tempo stesso di condanna di ogni forma di violenza compiuta in nome di Dio, o di presunti valori religiosi, in qualunque Paese o continente si manifesti, e' un elemento che rafforza la nostra comune convivenza.
Non possiamo accettare che le fedi vengano strumentalizzate e piegate da strategie disumane, che producono odio e cercano di spezzare le reti del vivere insieme e del dialogo.
La risposta al terrore sta nella liberta', garantita dalla sicurezza della vita dei nostri concittadini, nella pace, nel diritto, nella collaborazione finalizzata a uno sviluppo sostenibile.
Gli assassini vogliono piegarci, facendoci rinunciare ai valori di solidarieta' e al nostro umanesimo. Non ci piegheremo.
Ed e' bene che questo sentimento si esprima nella societa' civile oltre che nelle istituzioni.
La voce della fratellanza e del rispetto verso l'uomo e' importante trovi eco nelle fedi religiose, in coerenza con i loro principi piu' profondi.
In questo momento storico, il dialogo tra le religioni a partire dal Mediterraneo, da dove partirono i figli di Abramo, e' essenziale per vivere in pace e costruire il futuro, e questo non puo' che fondarsi sul riconoscimento dei diritti universali e sull'impegno comune per la crescita e il benessere dei nostri figli.
La prospettiva della guerra di religione o di civilta' non ci appartiene, e anzi va respinta con forza dall'Europa.
I tanti cittadini italiani di fede musulmana che in voi si riconoscono, insieme ad altri fedeli che vivono e lavorano nel nostro paese, sono e devono sentirsi parte di questa comune battaglia contro il terrore e contro la ferocia di chi vuole tagliare le radici della nostra umanita', radici che invece dobbiamo continuare a far crescere nel segno del destino comune.
5. DOCUMENTI. PIETRO GRASSO: MESSAGGIO ALLE PERSONE PARTECIPANTI ALL'INIZIATIVA "NOT IN MY NAME" DEL 21 NOVEMBRE A ROMA
[Dal sito della Presidenza del Senato riprendiamo il testo del messaggio che il Presidente del Senato, Pietro Grasso, ha inviato al Segretario generale del Centro Islamico Culturale d'Italia, Abdellah Redouane, letto nel corso dell'iniziativa "Not in my name" il 21 novembre a Roma]
Gentilissimo dottor Redouane,
desidero ringraziarla per avermi voluto invitare alla manifestazione che avete promosso per domani a Roma in segno di solidarieta' per le vittime delle stragi di Parigi e i loro familiari, e di condanna di ogni forma di violenza commessa in nome di Dio e della religione. Impegni istituzionali lontano dalla capitale mi impediscono di essere presente come avrei desiderato, ma sarei felice se volesse consentirmi di partecipare idealmente, condividendo con i partecipanti alcune mie considerazioni.
Sono profondamente grato al Centro Islamico Culturale d'Italia, alle associazioni di ogni estrazione religiosa e culturale, e a tutte le persone che si sono impegnate nell'organizzare questo incontro, rendendosi interpreti di quei valori di liberta', di democrazia e di rispetto della dignita' umana e dei diritti umani che uniscono tutti gli italiani e tutti coloro che vivono in questo Paese e lo amano. Rivolgo un saluto di profondo rispetto e affetto agli appartenenti alle comunita' musulmane d'Italia e a tutti i partecipanti che con la loro presenza testimoniano la volonta' di stringersi gli uni agli altri fraternamente in questo momento difficile.
Oggi proviamo un fortissimo sentimento di identificazione con chi soffre, a Parigi, a Bamako, a Beirut, a Garissa, e ovunque nel mondo persone inermi e incolpevoli vengono trasformate in obiettivi di una furia distruttrice che colpisce ogni persona e tutta l'umanita'. Lo sgomento, la paura, il disorientamento che sentiamo possono essere sconfitti solo con l'unita' e la ragione, senza cedere al rancore che genera altro odio e altra morte. Noi non ci piegheremo alle ragioni immonde dei terroristi. Noi rigettiamo l'uso perverso della religione e di qualsiasi ideologia per giustificare la violenza. Noi avverseremo la barbarie con la legge, con lo Stato di diritto, con la democrazia, con la giustizia, con la diplomazia, con il dialogo. Noi continueremo ad accogliere chi fugge dalle guerre e dalle persecuzioni. Noi continueremo a tutelare e a promuovere i diritti fondamentali e la liberta' di credo di ogni persona, che sia cittadino, residente, ospite, profugo o migrante.
L'Italia, gli italiani e tutti coloro che hanno scelto questo Paese per vivere hanno una speciale responsabilita'. Noi da millenni siamo al crocevia della storia e della civilta'. L'Italia, che nel Mediterraneo e' immersa per cultura e identita', ha la tradizione del dialogo, della comprensione e del rispetto delle diversita' iscritta nella propria essenza. Io credo che da Roma oggi dobbiamo fare partire un messaggio universale di impegno, collettivo ed individuale, per ricomporre tutte le fratture politiche e culturali che sono a fondamento di questa devastante deriva dell'umanita'.
Sono certo che questa manifestazione contribuira' a radicare nelle nostre coscienze la capacita' di confrontarci con le aspirazioni e le speranze di chi e' diverso da noi, e la consapevolezza che oggi non sono in gioco interessi politici o credi religiosi ma il futuro delle generazioni che verranno e il destino dell'umanita' intera.
Salam!
6. DOCUMENTI. LAURA BOLDRINI: MESSAGGIO ALLE PERSONE PARTECIPANTI ALL'INIZIATIVA "NOT IN MY NAME" DEL 21 NOVEMBRE A ROMA
[Dal sito della Presidenza della Camera dei Deputati riprendiamo il testo del messaggio che la Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, ha inviato al Segretario Generale del Centro Islamico Culturale d'Italia, Abdellah Redouane, e agli altri promotori della manifestazione "Not in my name", letto nel corso dell'iniziativa "Not in my name" il 21 novembre a Roma]
Desidero esprimere la mia profonda vicinanza a tutti i partecipanti e le partecipanti alla manifestazione "Not in my name", promossa in segno di solidarieta' ai familiari delle vittime dei gravissimi attentati terroristici che hanno avuto luogo a Parigi nella notte tra il 13 e il 14 novembre e per ribadire una ferma condanna a tutte le forme di violenza commesse in nome di un credo religioso. Gli attacchi di matrice islamista che hanno ferito la Francia e l'Europa sono espressione di una minaccia globale, che sta colpendo tutti i popoli del mondo, ad ogni latitudine. Chi uccide, usando strumentalmente il nome di Dio, getta anche discredito su milioni di musulmani che vengono cosi' mortificati nella propria anima e nella propria fede religiosa. Il principale obiettivo dei terroristi e' evidentemente quello di creare, attraverso l'uso indiscriminato della violenza, caos, paura e odio all'interno della societa' europea cosi' come in tanti altri contesti in cui continuano ad esercitare la loro ferocia, nel tentativo scellerato ed illusorio di consolidare il proprio potere.
Iniziative come la vostra, rivendicando che i terroristi non operano in nome dei musulmani, sono fondamentali anche per smentire e isolare coloro che predicano lo scontro di civilta'. Il terrorismo non puo' avere religione. Finche' non matureremo tutti la piena consapevolezza che il progresso della comunita' umana si realizza attraverso il dialogo tra culture, civilta' e religioni, non vi sara' una pace duratura. Finche' gli individui non comprenderanno di essere legati da un medesimo destino, ciascuno facendo proprio il diritto dell'altro di vedersi riconosciuta - senza distinzione etnica, religiosa, politica, sociale - una piena dignita', non vi sara' una vera giustizia. Finche' non saranno abbattuti tutti i muri e i popoli non potranno attraversare insieme gli stessi ponti, non vi sara' spazio per la speranza.
Nell'esprimere insieme a voi la mia solidarieta' alle famiglie delle vittime e ai feriti degli attentati di Parigi e di ogni altro attentato terroristico, auspico che da oggi ci si impegni tutti in una pacifica ed unitaria battaglia di civilta' contro ogni fanatismo, animati dalla speranza nel futuro, dal desiderio di pace e sicurezza, dalla ricerca appassionata di liberta' e democrazia.
7. INCONTRI. CON "ERINNA" IL 23 NOVEMBRE A VITERBO CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE
A VIterbo il 23 novembre, con inizio alle ore 16, presso la sala conferenze della Provincia, in via Saffi, in preparazione del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza alle donne, il centro antiviolenza "Erinna" promuove una iniziativa di testimonanza e di coscientizzazione.
Per informazioni: Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it, facebook: associazioneerinna1998
8. INIZIATIVE. VERSO LA "GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE" DEL 25 NOVEMBRE
Si svolge il 25 novembre la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne".
Ovunque si realizzino iniziative.
Ovunque si contrasti la violenza maschilista e patriarcale.
Ovunque si sostengano i centri antiviolenza delle donne.
Ovunque si educhi e si lotti per sconfiggere la violenza maschilista e patriarcale, prima radice di tutte le altre violenze.
9. INIZIATIVE. ONE BILLION RISING: DAL 25 NOVEMBRE AL 14 FEBBRAIO
[Da Nicoletta Billi e Nicoletta Corradini del Coordinamento One Bilion Rising Italia (per contatti: nico at onebillionrising.org, nicolettabilli at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]
Il 25 novembre 2015, Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, One Billion Rising lancia la nuova campagna 2016 dando appuntamento agli eventi del prossimo 14 febbraio 2016.
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Cos'e' One Billion Rising
"Ci sono vagine in sala?", gridava nel 1994 Eve Ensler, e in tutto il mondo, negli anni che seguirono la prima rappresentazione de I monologhi della vagina, le donne rispondevano: "Si'!". Era un modo di affermare pubblicamente che i loro corpi erano pronti per la rivoluzione. Quello che e' cominciato come un'opera teatrale si e' trasformato in un movimento internazionale, il V-Day, nato con l'obiettivo di porre fine alla violenza contro le donne, sfidando le disparita' culturali, sociali, razziali ed economiche che gravano su piu' della meta' della popolazione mondiale. Nel 2013, Ensler ha fatto compiere al movimento un altro passo avanti grazie a One Billion Rising, riuscendo a far ballare insieme un miliardo di donne e uomini in oltre duecento paesi nel giorno di San Valentino, il 14 febbraio. Ancora nel 2014 e nel 2015 One Billion Rising ha continuato la sua battaglia con un'adesione crescente a livello globale, levando la sua voce contro la violenza sulle donne e aprendo un nuovo dibattito globale sui diritti, il razzismo, le disuguaglianze economiche e le guerre dichiarate sui corpi delle donne in tutto il mondo.
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La campagna One Billion Rising Revolution 2016
Grazie agli attivisti della manifestazione molte leggi sono cambiate negli anni, molti diritti ripristinati e molte opportunita' sono state aperte in diverse comunita' e nazioni, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Il 14 febbraio 2016 sara' il giorno del quarto appuntamento con One Billion Rising e il tema della rivoluzione continua, focalizzandosi sulle donne emarginate con azioni sempre piu' audaci, coraggiose, creative e determinate.
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Ascolta, agisci, partecipa (Listen! Act! Rise!)
Portare l'attenzione al dramma dei profughi. La crudezza di questa realta' ci assedia da vicino, il mare e' esondato ovunque invadendo le nostre strade col suo carico di corpi offesi, vivi e morti, alimentando paure e con esse rabbia e diffidenza. Respingimento e repressione non potranno arrestare il popolo migrante: il suo non e' uno spostamento dovuto alla ricerca di una vita migliore, ma l'esodo disperato di chi tenta di salvare la propria vita.
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Un'alleanza globale contro la violenza
L'obiettivo diventa indagare e praticare esperienze civili e sociali nuove, improntate a politiche e forme di governo altre, che consentano di affrontare in maniera nuova gli impegni presi operativamente da chiunque si collochi nell'ambito del sociale, del politico, del culturale. C'e' uno scarto tra gli esseri umani e il mondo per come esso si e' venuto costruendo. Guardare questo scarto significa anche concepire strumenti di cambiamento per niente virtuali, al contrario, in grado di proporsi in un'interezza oggi persa, nella quale la vita di ogni singola persona sia considerata preziosa. Le donne possono e debbono prendersi cura del mondo e dei suoi abitanti. One Billion Rising si stringe in una alleanza globale con le donne e gli uomini di tutto il mondo con questo primario e irrinunciabile obiettivo.
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Adesioni e iniziative per il 25 novembre
One Billion Rising in collaborazione con Differenza Donna e l'adesione di D.I.RE, Emergency, Cgil, Terre des hommes, Federazione Nazionale Associazioni Scuole Danza Fnasd, ArciLesbica e molte altre associazioni e scuole, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il 25 novembre, dara' vita ad eventi con letture, danze, flash mob in numerose citta' italiane, da Trieste a Pistoia, da Bergamo a Viareggio, da Trieste a Pavia, da Napoli a Parma, da Livorno a Modena. Migliaia di iniziative One Billion Rising avranno luogo anche in Europa e negli Stati Uniti, nonche' in India, nelle Filippine, in Messico e, per la prima volta, anche a Cuba, dove Eve Ensler ha portato in scena di recente I monologhi della vagina.
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Per maggiori informazioni e per aderire alla campagna: www.onebillionrising.org, www.facebook.com/obritalia
10. INCONTRI. SI E' SVOLTO A VITERBO UN INCONTRO SULL'INQUINAMENTO DA ARSENICO NELLE ACQUE
[Dall'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde di Viterbo riceviamo e diffondiamo.
Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (Vt). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. E' impegnata nell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) a livello locale e provinciale. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio e il diritto all'abitare con iniziative di solidarieta' concreta. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si e' opposto vittoriosamente all'insensato ed illegale mega-aeroporto di Viterbo salvando la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate al consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione. Per il suo impegno in difesa di ambiente, salute e diritti alla dottoressa Antonella Litta e' stato attribuito il 6 marzo 2013 a Roma il prestigioso "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai" con la motivazione: "per l'impegno a tutela della salute dei cittadini e della salubrita' del territorio". Il 18 ottobre 2013 ad Arezzo in occasione delle settime "Giornate italiane mediche per l'ambiente" le e' stato conferito il prestigioso riconoscimento da parte della "International Society of Doctors for the Environment" con la motivazione: "per la convinta testimonianza, il costante impegno, l'attenzione alla formazione e all'informazione sulle principali problematiche nell'ambito dell'ambiente e della salute". Il 25 novembre 2013 a Salerno le e' stato attribuito il prestigioso Premio "Trotula de Ruggiero"]
Per iniziativa dell'Ordine dei medici di Viterbo e delle sezioni viterbesi della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) e dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia ), si e' svolto sabato 21 novembre 2015 presso la sede dell'Ordine dei Medici-Chirurghi ed Odontoiatri di Viterbo, l'incontro sul tema "Indagini di popolazione sull'uso dell'acqua e sulle abitudini alimentari in relazione all'inquinamento da arsenico nelle acque e monitoraggio dello stato di salute della popolazione nell'area del Viterbese".
Presenti all'incontro cittadini, giornalisti, rappresentanti di comitati impegnati nella difesa del territorio e della salute, il professor Osvaldo Ercoli e per la Asl di Viterbo il dottor Calabe Barbetta.
Il dottor Bernardino Bernardini ha aperto i lavori portando il saluto, l'apprezzamento e il sostegno all'iniziativa dell'Ordine dei medici di Viterbo, il dottor Luciano Sordini, segretario della Fimmg di Viterbo, ha ricordato l'impegno dei medici di medicina generale relativamente a questo importante tema sanitario e ambientale, impegno che negli ultimi anni si e' concretizzato anche in corsi di formazione rivolti ai medici, informazione ai cittadini e collaborazione a studi di ricerca condotti tra i residenti della provincia di Viterbo.
La dottoressa Antonella Litta referente dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde, ha esposto i dati di malattia e mortalita' relativi alla popolazione della regione Lazio evidenziando la necessita' di ridurre l'esposizione a fattori inquinanti e tra questi anche l'arsenico come prima e vera misura di prevenzione e tutela della salute, in particolare della salute dei bambini.
Le dottoresse Paola Michelozzi e Daniela D'Ippoliti del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio - U.O.C. Epidemiologia Ambientale, hanno presentato e commentato i risultati dello studio "Valutazione Epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da arsenico nelle acque potabili: studio di coorte nella popolazione residente nella provincia di Viterbo, 1990-2010" e hanno illustrato lo stato di avanzamento e le criticita' attuali della terza fase della ricerca "Valutazione epidemiologica degli effetti sulla salute dell'esposizione ad arsenico nei comuni del Lazio" che coinvolge un campione di circa 1.500 soggetti residenti in alcuni comuni della provincia di Viterbo e in alcune aree del Comune di Roma.
Dopo i risultati degli studi precedenti che hanno osservato un elevato gradiente di rischio per le persone al crescere del livello di esposizione all'arsenico nelle acque - in termini di eccesso di mortalita' per il tumore del polmone, le malattie del sistema circolatorio, le malattie respiratorie e il diabete - la terza fase dello studio si pone come obiettivo quello di indagare anche il tipo di acqua bevuta (da pozzo e/o da rete), le abitudini alimentari (uso di prodotti locali, consumo di pesce etc.), i rischi occupazionali, e gli stili di vita al fine di soppesare anche eventuali fattori di rischio confondenti.
A conclusione delle due relazioni numerosi gli interventi, le domande e le proposte da parte dei partecipanti e l'impegno della Fimmg di Viterbo e dell'Ordine dei Medici per agevolare questa terza fase di ricerca attraverso un maggior coinvolgimento dei medici di medicina generale e una azione di sensibilizzazione su tutte le istituzioni locali.
Da questo incontro anche un rinnovato appello affinche' si attuino interventi rapidi e risolutivi per la completa dearsenificazione delle acque ad uso potabile in quei comuni della provincia di Viterbo che continuano a presentare valori fuorilegge di arsenico ma anche di fluoro.
Sottolineata e ribadita anche la necessita' di una maggiore frequenza dei controlli circa la qualita' delle acque erogate ad uso umano e l'urgenza di studi di monitoraggio dello stato di salute delle persone e in particolare dei bambini per patologie correlabili anche all'esposizione all'arsenico, attraverso progetti di prevenzione che prevedano l'esecuzione di visite ed esami mirati, totalmente gratuiti e che possano almeno in parte "risarcire" a livello sanitario la popolazione per l'esposizione ultradecennale all'arsenico generata dal mancato rispetto delle vigenti disposizioni di legge.
Viterbo, 22 novembre 2015
Federazione italiana medici di medicina generale - Fimmg di Viterbo, tel. e fax 0761342644, e-mail: fimmgviterbo at alice.it
Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde di Viterbo, tel. 3383810091, e-mail: isde.viterbo at gmail.com
11. ANNIVERSARI. IN MEMORIA DI PAUL CELAN, DI CLAUDIO CESA, DI MANUEL DE FALLA, DI MONTSERRAT FIGUERAS, DI MARCELLO GIGANTE, DI EL LISSITZKY, DI LOUIS MALLE, DI RUGGIERO ROMANO, DI CARLO VINCENTI
Ricorre oggi, 23 novembre, l'anniversario della nascita di Paul Celan, della nascita di Claudio Cesa, della nascita di Manuel de Falla, della scomparsa di Montserrat Figueras, della scomparsa di Marcello Gigante, della nascita di El Lissitzky, della scomparsa di Louis Malle, della nascita di Ruggiero Romano, della nascita di Carlo Vincenti.
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Anche nel ricordo di Paul Celan, di Claudio Cesa, di Manuel de Falla, di Montserrat Figueras, di Marcello Gigante, di El Lissitzky, di Louis Malle, di Ruggiero Romano, di Carlo Vincenti, proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.
12. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Alberto Asor Rosa, La lirica del Seicento, Laterza, Roma-Bari 1979, pp. VI + 216.
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Riedizioni
- Nathaniel Hawthorne, Frammenti dal diario di un uomo solitario, Il sole 24 ore, Milano 2015, pp. 64, euro 0,50 (in supplemento al quotidiano "Il sole 24 ore").
13. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
14. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2175 del 23 novembre 2015
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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