[Nonviolenza] Telegrammi. 2158



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2158 del 5 novembre 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. A Viterbo la mattina del 4 novembre 2015

2. Un incontro con i volontari in servizio civile a Viterbo nella giornata del ricordo delle vittime della guerra

3. In memoria di Isaiah Berlin, di Pierangelo Bertoli, di Susana Chavez, di Giorgio La Pira, di Umberto Morra, di Boris Souvarine, di Lev Vygotskij

4. Segnalazioni librarie

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. INIZIATIVE. A VITERBO LA MATTINA DEL 4 NOVEMBRE 2015

 

Nella prima mattina del 4 novembre 2015 a Viterbo si e' svolta l'iniziativa promossa dai movimenti nonviolenti di ricordo delle vittime delle guerre, in orario distinto e distante dalla cerimonia istituzionale della scandalosa "Festa dell'unita' nazionale e delle forze armate".

Una delegazione del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo nel piu' rigoroso silenzio ha reso omaggio alle persone dalla guerra uccise e nel loro ricordo ha confermato l'impegno ad opporsi a tutte le guerre e a tutte le uccisioni.

*

Conclusa l'iniziativa dinanzi al monumento in ricordo delle vittime della guerra, e' stata successivamente data lettura dell'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele" e del documento di solidarieta' con i migranti "Hic et nunc, quid agendum".

Al termine dell'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, ha tenuto un breve discorso.

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L'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele"

4 novembre 2015: non festa, ma lutto.

Cento anni dopo: basta guerre. Un'altra difesa e' possibile.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Il Movimento Nonviolento, PeaceLink, il Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo e l'Associazione Antimafie Rita Atria lanciano per il 4 novembre l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele", affinche' in ogni citta' si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre.

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze. Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente. Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire. Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio. Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

In particolare vogliamo sostenere la Campagna "Un'altra difesa e' possibile" che ha depositato in Parlamento la proposta di legge di iniziativa popolare per l'istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta. Un Dipartimento che comprenda i Corpi civili di pace e l'Istituto di ricerche sulla pace e il disarmo e che abbia forme di interazione e collaborazione con il Dipartimento della Protezione civile, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ed il Dipartimento della Gioventu' e del Servizio Civile Nazionale. Si tratta di dare finalmente concretezza a cio' che prefiguravano i costituenti con il ripudio della guerra, e che gia' oggi e' previsto dalla legge e confermato dalla Corte costituzionale, cioe' la realizzazione di una difesa civile alternativa alla difesa militare, finanziata direttamente dai cittadini attraverso l'opzione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi.

Obiettivo della Campagna e' quello di organizzare la difesa civile, non armata e nonviolenta - ossia la difesa della  Costituzione e dei diritti civili e sociali che in essa sono affermati; la preparazione di mezzi e strumenti non armati di intervento nelle controversie internazionali; la difesa dell'integrita' della vita, dei beni e dell'ambiente dai danni che derivano dalle calamita' naturali, dal consumo di territorio e dalla cattiva gestione dei beni comuni - anziche' finanziare cacciabombardieri, sommergibili, portaerei e missioni di guerra, che lasciano il Paese indifeso dalle vere minacce che lo colpiscono e lo rendono invece minaccioso agli occhi del mondo. La Campagna vuole aprire un confronto pubblico per ridefinire i concetti di difesa, sicurezza, minaccia, dando centralita' alla Costituzione che "ripudia la guerra" (art. 11), afferma la difesa dei diritti di cittadinanza ed affida ad ogni cittadino il "dovere della difesa della patria" (art. 52).

Per informazioni sulla Campagna "Un'altra difesa e' possibile" si veda al sito www.difesacivilenonviolenta.org La segreteria della Campagna e' presso il Movimento Nonviolento.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa. Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni. Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto  di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Movimento Nonviolento, PeaceLink, Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, Associazione Antimafie Rita Atria

*

Il documento di solidarieta' con i migranti "Hic et nunc, quid agendum"

Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalle guerre.

Occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Occorre andare a soccorrere e prelevare con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti i migranti lungo gli itinerari della fuga, sottraendoli agli artigli dei trafficanti.

Occorre un immediato ponte aereo di soccorso internazionale che prelevi i profughi direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi collocati nei paesi limitrofi e li porti in salvo qui in Europa.

Occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani.

Occorre proibire la produzione e il commercio delle armi.

Occorre promuovere la pace con mezzi di pace.

Occorre cessare di rapinare interi popoli, interi continenti.

In Italia occorre abolire i campi di concentramento, le deportazioni, e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste, criminali e criminogene, che flagrantemente confliggono con la Costituzione, con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'.

In Italia occorre riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone residenti.

In Italia occorre contrastare i poteri criminali, razzisti, schiavisti e assassini.

L'Italia realizzi una politica della pace e dei diritti umani, del disarmo e della smilitarizzazione, della legalita' che salva le vite, della democrazia che salva le vite, della civilta' che salva le vite.

L'Italia avvii una politica nonviolenta: contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

*

Una sintesi del discorso conclusivo dell'iniziativa nonviolenta del 4 novembre 2015 a Viterbo

Siamo qui nell'anniversario della conclusione della prima guerra mondiale, di quella mostruosa strage che genero' il secolo breve dei totalitarismi e dei genocidi, della proliferazione di armamenti onnicidi, del disprezzo assoluto della vita e della dignita' umana, di Auschwitz e di Hiroshima.

Siamo qui per ricordare tutte, tutte le vittime di quella guerra; e siamo qui per ricordare tutte, tutte le vittime di tutte le guerre.

Siamo qui per testimoniare un impegno, un dovere che ancora una volta vogliamo affermare serbando memoria di quelle innumerevoli vittime: l'impegno ad opporci a tutte le guerre; l'impegno ad agire con tutte le nostre forze affinche' cessino per sempre le guerre, affinche' a quelle vittime non se ne aggiungano altre.

Poiche' le guerre sempre e solo consistono dell'uccisione di esseri umani. E la guerra e' quindi sempre e solo nemica dell'umanita'. Ed e' pertanto compito comune di tutti gli esseri umani, dell'umanita' intera, abolire la guerra.

E per abolire la guerra occorre abolire innanzitutto i suoi strumenti: gli eserciti e le armi.

Ed occorre altresi' una scelta nitida e coerente, una scelta impegnativa e rigorosa: la scelta di opporsi a tutte le violenze, la scelta di agire in difesa dei diritti di tutti gli esseri umani, la scelta di contrastare la violenza senza riprodurla: occorre la scelta della nonviolenza.

Ricordare le vittime delle guerre e' un necessario dovere. E questo ricordo deve tradursi nell'impegno nonviolento ad opporsi a tutte le guerre, a tutti gli eserciti, a tutte le armi.

Quei poteri che pretendono di mescolare al lutto per le persone uccise gli orridi e infami festeggiamenti per la macchina che le persone uccide, che pretendono di festeggiare lo strumento assassino che quelle vite ha soppresso, con cio' stesso oltraggiano una volta ancora quelle vittime. La "festa delle forze armate" e' incompatibile con il lutto per le vittime delle forze armate.

Il 4 novembre non e' un giorno di festa, e' un giorno di lutto. E dal lutto scaturisce la consapevolezza del primo dovere che fonda la civilta' umana: non uccidere.
L'unico modo adeguato di ricordare le vittime della guerra e' impegnarsi affinche' mai piu' vi siano altre vittime della guerra.

In questo giorno di dolore, in questo luogo di memoria, ricordando le vite atrocemente estinte, noi affermiamo il diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita', alla solidarieta'. Noi affermiamo il dovere di ogni essere umano e quindi di ogni umano istituto a rispettare, difendere, salvare le vite. Noi affermiamo la nostra opposizione alla guerra e a tutte le uccisioni, la nostra opposizione al razzismo e a tutte le persecuzioni, la nostra opposizione al maschilismo e a tutte le oppressioni. Noi affermiamo il ripudio della violenza e la scelta della nonviolenza. Noi affermiamo che la nonviolenza e' la civilta' umana, la convivenza e la condivisione necessarie, la coscienza di essere un'unica umana famiglia in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera. Noi affermiamo che giustizia e pace sono due nomi della medesima cosa. Noi affermiamo che liberta', uguaglianza e fraternita' possono darsi solo nella pace che salva le vite.

Noi affermiamo che e' l'ora di abolire la guerra, e per abolire la guerra occorre abolire gli eserciti e le armi. E' scritto nella Costituzione della Repubblica che "l'Italia ripudia la guerra". Inveriamo questo impegno.

Al Parlamento italiano chiediamo di far cessare immediatamente la partecipazione italiana alle guerre in corso.

Al Parlamento italiano chiediamo di ridurre immediatamente e drasticamente le ingentissime risorse attualmente destinate alle guerra, all'esercito e alle armi e di trasferire quelle risorse ad interventi civili di pace e di solidarieta' necessari e urgenti.

Al Parlamento italiano chiediamo di impegnarsi affinche' l'Italia esca dalla Nato, organizzazione terrorista e stragista.

Al Parlamento italiano chiediamo di abrogare tutte le scellerate ed incostituzionali misure razziste che precedenti governi hanno imposto nel nostro paese.

Al Parlamento italiano chiediamo di riconoscere a tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalla guerra il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro e di trovarvi accoglienza e assistenza adeguate.

Al Parlamento italiano chiediamo di promuovere adeguati e coerenti interventi umanitari che rechino aiuto nelle aree del mondo in cui essere umani sono in grave pericolo.

Al Parlamento italiano chiediamo di legiferare la piena realizzazione della Difesa civile non armata e nonviolenta e l'istituzione e la piena realizzazione dei Corpi civili di pace.

Al Parlamento italiano chiediamo di impegnare l'Italia ad operare per la pace con mezzi di pace.

Questo impegno di pace e di solidarieta' con l'intera umanita', con l'intero mondo vivente, e' anche il nostro impegno. E' il nostro impegno nel giorno del ricordo delle vittime della guerra. Sia il nostro impegno tutti i giorni della nostra vita.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

2. INCONTRI. UN INCONTRO CON I VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE A VITERBO NELLA GIORNATA DEL RICORDO DELLE VITTIME DELLA GUERRA

 

Nel pomeriggio del 4 novembre 2015, in occasione della giornata in cui si ricordano le vittime della guerra, si e' svolto un incontro di formazione dei volontari in servizio civile presso la Caritas diocesana di Viterbo.

All'incontro hanno preso parte Mario Di Marco e Peppe Sini.

 

3. ANNIVERSARI. IN MEMORIA DI ISAIAH BERLIN, DI PIERANGELO BERTOLI, DI SUSANA CHAVEZ, DI GIORGIO LA PIRA, DI UMBERTO MORRA, DI BORIS SOUVARINE, DI LEV VYGOTSKIJ

 

Ricorre oggi, 5 novembre, l'anniversario della scomparsa di Isaiah Berlin (Riga, 6 giugno 1909 - Oxford, 5 novembre 1997), della nascita di Pierangelo Bertoli (Sassuolo, 5 novembre 1942 - Modena, 7 ottobre 2002), della nascita di Susana Chavez (Ciudad Juarez, 5 novembre 1974 - 6 gennaio 2011), della scomparsa di Giorgio La Pira (Pozzallo, 9 gennaio 1904 - Firenze, 5 novembre 1977), della scomparsa di Umberto Morra (Firenze, 13 maggio 1897 - Cortona, 5 novembre 1981), della nascita di Boris Souvarine (Kiev, 5 novembre 1895 - Parigi, primo novembre 1984), della nascita di Lev Vygotskij (Orsa, 5 novembre 1896 - Mosca, 11 giugno 1934).

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Anche nel ricordo di Isaiah Berlin, di Pierangelo Bertoli, di Susana Chavez, di Giorgio La Pira, di Umberto Morra, di Boris Souvarine, di Lev Vygotskij, proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

 

4. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Marina Montesano (a cura di), La rinascita dell'anno Mille, Rcs, Milano 2015, pp. 168, euro 5,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

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Riletture

- Gianfranco Contini, Un'idea di Dante, Einaudi, Torino 1970, 1976, pp. VIII + 298.

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Riedizioni

- Gianni Rodari, Il libro degli errori, Rcs, Milano 2015, pp. 206, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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