[Nonviolenza] Telegrammi. 2096



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2096 del 4 settembre 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Peppe Sini: Ogni vittima ha il volto di Abele. Dieci ragionamenti svolti la mattina del 3 settembre 2015 in piazza a Viterbo

2. Eve Ensler a Milano domenica 13 settembre

3. L'appello per la "Marcia delle donne e degli uomini scalzi" l'11 settembre in solidarieta' con i migranti

4. In memoria di Ivan Illich e di Richard Wright

5. Verso la Giornata internazionale della nonviolenza

6. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"

7. Verso la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

8. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"

9. Segnalazioni librarie

10. La "Carta" del Movimento Nonviolento

11. Per saperne di piu'

 

1. PAROLE NECESSARIE. PEPPE SINI: OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE. DIECI RAGIONAMENTI SVOLTI LA MATTINA DEL 3 SETTEMBRE 2015 IN PIAZZA A VITERBO

[Ricostruita a memoria e in somma sintesi questa e' la sostanza delle cose principali dette parlando a braccio la mattina del 3 settembre 2015 in piazza della Repubblica a Viterbo nel corso dell'iniziativa antirazzista promossa da "Solidarieta' cittadina"]

 

1. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'. Il primo dovere e' salvare le vite. Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

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2. La strage nel Mediterraneo ha responsabili precisi: i governi europei che, impedendo a chi e' in fuga dalla fame e dalle guerre di giungere in Europa in modo legale e sicuro, hanno creato il mercato illegale gestito da trafficanti mafiosi, schiavisti e assassini, ed hanno provocato l'ecatombe che tuttora continua.

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3. Per far cessare la strage e' sufficiente che almeno uno stato europeo, ad esempio l'Italia, riconosca il diritto di tutti gli esseri umani ad entrare in modo legale e sicuro in Europa.

Per far cessare le migrazioni occorre far cessare le guerre e la rapina delle risorse del Sud del mondo da parte dei poteri dominanti del Nord e dei loro complici.

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4. Il nostro paese sta precipitando nel razzismo e nello schiavismo: l'esistenza di luoghi orribili come i campi di concentramento, e di pratiche abominevoli come le deportazioni, dimostra quanto grave sia la violazione dei diritti umani fondamentali in Italia; ed il razzismo istituzionale promuove e favoreggia la riduzione in schiavitu' e i pogrom.

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5. Il Comune di Viterbo dia adempimento agli impegni che anche il sindaco dichiaro' pubblicamente di sostenere oltre un anno fa in un incontro con il "Tavolo per la pace" cittadino: l'istituzione della consulta comunale delle persone immigrate; la cittadinanza onoraria alle bambine e ai bambini stranieri che vivono a Viterbo; atti amministrativi intesi a difendere e promuovere la vita, il rispetto della dignita' e i diritti democratici di tutte le persone che vivono a Viterbo.

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6. Il Parlamento italiano legiferi immediatamente il riconoscimento del diritto di tutti gli esseri umani a giungere in modo legale e sicuro in Italia e quindi in Europa; abroghi tutte le antileggi razziste, incostituzionali, criminali e criminogene tragicamente e scelleratamente oggi vigenti in Italia; riconosca immediatamente il diritto di voto per le elezioni amministrative a tutte le persone residenti.

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7. Chi propone, sostiene e propaganda la violenza razzista commette un crimine. Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

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8. Noi che siamo su questa piazza siamo esseri umani che testimoniamo la nostra fedelta' all'umanita', la nostra solidarieta' con le vittime; siamo esseri umani che ci impegnamo per evitare altre vittime. Siamo qui a testimoniare e lottare per la legalita' che salva le vite, per la democrazia che salva le vite, per la civilta' che salva le vite.

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9. Oggi su questa piazza c'e' con il cuore tutta la Viterbo popolare e antifascista, democratica e civile, la Viterbo che vuole salvare le vite di tutti gli esseri umani, la Viterbo responsabile e solidale che ama il bene e quindi vuole il bene e quindi agisce contro la violenza e in difesa dei diritti umani. Invece chi ospita e omaggia i propagandisti del razzismo non rappresenta degnamente la citta', ma si fa complice - consapevolmente o meno - di un'ideologia e un agire malvagi e criminali.

*

10. Questo incontro non vuole restare l'iniziativa di un giorno, ma essere un passo di un cammino che prosegue: per ottenere dal Comune provvedimenti che riconoscano e promuovano giustizia, dignita' e solidarieta'; per ottenere dal Parlamento leggi che salvino le vite e promuovano la condivisione, la convivenza e il bene comune.

Questo incontro in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani e' quindi anche un incontro contro la guerra e tutte le uccisioni; contro il razzismo e tutte le persecuzioni; contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Prepariamo fin d'ora la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu per il 2 ottobre, anniversario della nascita di Gandhi.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

2. INCONTRI. EVE ENSLER A MILANO DOMENICA 13 SETTEMBRE

[Da Nicoletta Corradini (per contatti: nico at onebillionrising.org) riceviamo e diffondiamo.

Eve Ensler, drammaturga, poetessa, sceneggiatrice e regista, docente universitaria, attivista per i diritti delle donne, fondatrice e direttrice artistica di "V-Day", movimento globale che combatte la violenza alle donne e alle bambine, vive a New York. Tra le opere di Eve Ensler: I monologhi della vagina, Marco Tropea Editore, Milano 2000; Il corpo giusto, Marco Tropea Editore, Milano 2005. Come e' noto I monologhi della vagina ha ricevuto nel 1997 il prestigioso Obie Award, ed e' stato portato in scena con grande successo a Broadway (con star come Susan Sarandon, Glenn Close, Melanie Griffith e Winona Ryder), a Londra (con Kate Winslet e Cate Blanchett) e in diverse altre citta' del mondo. "V-Day", il movimento internazionale contro la violenza su donne e bambine, di cui Eve Ensler e' fondatrice, dal 1999 ha finanziato piu' di 10.000 rifugi e programmi antiviolenza (per informazioni: www.vday.org). Su sua iniziativa il 14 febbraio 2013 in tutto il mondo si e' svolta la manifestazione "One Billion Rising" contro la violenza sulle donne (per informazioni: http://onebillionrising.org) che da allora si ripete ogni anno. Cfr. anche il sito di Eve Ensler: www.eveensler.org]

 

In occasione dell'uscita del suo ultimo libro, "Nel corpo del mondo", Eve Ensler incontra a Milano Lella Costa, Ada Lucia De Cesaris e Cecilia Strada.

L'incontro si svolgera' a Milano domenica 13 settembre al Teatro Elfo Puccini alle ore 21.

Durante l'incontro, patrocinato dal Comune di Milano, Eve Ensler dialoghera' con le altre protagoniste della serata, donne che, nei loro percorsi, hanno compiuto simili esperimenti d'amore e dolore. Insieme, leggeranno alcuni brani tratti dai "Monologhi della vagina" (http://bit.ly/1KBKL8Y) e "Nel corpo del mondo" (http://bit.ly/1fThwl8) e condivideranno racconti di guerra e di gioia, scoprendo la propria storia nella storia degli altri.

"Siate trasparenti come il vento, siate altrettanto disponibili al cambiamento, implacabili e temibili, siate cio' che smuove le cose senza bisogno di lasciare una traccia, siate parte di questo cumulo di molecole che comincia in un punto sconosciuto e non riesce a far altro che sollevarsi.

Sollevarsi. Sollevarsi. Sollevarsi".

*

Eve Ensler e' scrittrice, poetessa, drammaturga, sceneggiatrice e regista teatrale. Ha fondato e dirige il V-Day (www.vday.org), movimento ispirato al bestseller "I monologhi della vagina" (pubblicato in Italia dal Saggiatore) e attivo a livello globale nella difesa dei diritti delle donne.

Lella Costa e' una delle maggiori interpreti del teatro italiano. E' da sempre impegnata strenuamente nella difesa dei diritti civili: e' portavoce di Emergency e ha contribuito in modo decisivo, nel suo ruolo di attrice, al successo in Italia dei "Monologhi della vagina".

*

La partecipazione all'evento e' gratuita.

I biglietti possono essere ritirati presso la biglietteria del teatro a partire da un'ora prima dell'inizio dello spettacolo.

Per ulteriori informazioni: nico at onebillionrising.org; www.onebillionrising.org/; http://obritalia.livejournal.com/; https://www.facebook.com/obritalia; www.onebillionrising.org/167/nico-corradini-italy/; twitter @OBRItalia #rise4revolution; tel.: +39 3475320420; skype ni_nico

 

3. DOCUMENTAZIONE. L'APPELLO PER LA "MARCIA DELLE DONNE E DEGLI UOMINI SCALZI" L'11 SETTEMBRE IN SOLIDARIETA' CON I MIGRANTI

[Riceviamo e diffondiamo]

 

E' arrivato il momento di decidere da che parte stare. E' vero che non ci sono soluzioni semplici e che ogni cosa in questo mondo e' sempre piu' complessa. Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia e' necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorita' per poter prendere delle scelte.

Noi stiamo dalla parte degli uomini scalzi. Di chi ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere. E' difficile poterlo capire se non hai mai dovuto viverlo. Ma la migrazione assoluta richiede esattamente questo: spogliarsi completamente della propria identita' per poter sperare di trovarne un'altra. Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro ad una barca, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi integro al di la', in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno.

Sono questi gli uomini scalzi del XXI secolo e noi stiamo con loro. Le loro ragioni possono essere coperte da decine di infamie, paure, minacce, ma e' incivile e disumano non ascoltarle.

La Marcia degli Uomini Scalzi parte da queste ragioni e inizia un lungo cammino di civilta'. E' l'inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non e' in alcun modo accettabile fermare e respingere chi e' vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano.

Non e' pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie. Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire la pace.

Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le liberta' di tutte e tutti.

Dare accoglienza a chi fugge dalla poverta', significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione di ricchezze.

Venerdi' 11 settembre lanciamo da Venezia la Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi. In centinaia cammineremo scalzi fino al cuore della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica. Ma invitiamo tutti ad organizzarne in altre citta' d'Italia e d'Europa.

Per chiedere con forza i primi tre necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali:

1. certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature;

2. accoglienza degna e rispettosa per tutti;

3. chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti;

4. creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino.

Perche' la storia appartenga alle donne e agli uomini scalzi e al nostro camminare insieme.

L'appuntamento e' venerdi' 11 settembre alle 17 a Lido S. Maria Elisabetta a Venezia.

Primi firmatari: Lucia Annunziata, don Vinicio Albanesi, Gianfranco Bettin, Marco Bellocchio, don Albino Bizzotto, Elio Germano, Gad Lerner, Giulio Marcon, Valerio Mastrandrea, Grazia Naletto, Giusi Nicolini, Marco Paolini, Costanza Quatriglio, Roberto Saviano, Andrea Segre, Toni Servillo, Sergio Staino, Jasmine Trinca, Daniele Vicari, don Armando Zappolini (Cnca)

 

4. ANNIVERSARI. IN MEMORIA DI IVA ILLICH E DI RICHARD WRIGHT

 

Ricorre oggi, 4 settembre, l'anniversario della nascita di Ivan Illich (Vienna, 4 settembre 1926 - Brema, 2 dicembre 2002) e della nascita di Richard Wright (Natchez, 4 settembre 1908 - Parigi, 28 novembre 1960).

*

Anche nel ricordo di Ivan Illich e di Richard Wright proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

 

5. INIZIATIVE. VERSO LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA

 

Occorre fare del 2 ottobre una manifestazione mondiale contro tutte le guerre e contro tutte le uccisioni.

La Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Gandhi, e' infatti la migliore delle occasioni per far emergere nitida e forte la volonta' dell'umanita' cosciente che chiede pace, disarmo, smilitarizzazione, democrazia, giustizia, solidarieta', rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, tutela dell'unico mondo vivente casa comune dell'umanita'.

La nonviolenza ci convoca ad assumerci le nostre responsabilita'.

In ogni citta', in ogni paese, in ogni consesso civile, in ogni scuola, il 2 ottobre si celebri la Giornata internazionale della nonviolenza.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

6. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]

 

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

7. INIZIATIVE. VERSO LA GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

 

Si svolge il 25 novembre la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne".

Ovunque si realizzino iniziative.

Ovunque si contrasti la violenza maschilista e patriarcale.

Ovunque si sostengano i centri antiviolenza delle donne.

Ovunque si educhi e si lotti per sconfiggere la violenza maschilista e patriarcale, prima radice di tutte le altre violenze.

 

8. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"

 

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

 

9. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- James Graham Ballard, Tutti i racconti. Volume I, Feltrinelli, Milano 2015, pp. 620, euro 15.

*

Riletture

- Bertrand Russell, Filosofia e scienza, Newton Compton, Roma 1972, pp. 208.

*

Riedizioni

- Dashiell Hammett, Il falco maltese, Mondadori, Milano 2015, pp. 256, euro 6,90.

 

10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

11. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2096 del 4 settembre 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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