[Nonviolenza] Telegrammi. 1862



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1862 del 10 gennaio 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. In memoria delle vittime viterbesi della Shoah

2. Nel CXI anniversario della nascita di Giorgio La Pira

3. Una scheda di presentazione dell'associazione Erinna - centro antiviolenza di Viterbo

4. Segnalazioni librarie

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. INIZIATIVE. IN MEMORIA DELLE VITTIME VITERBESI DELLA SHOAH

 

Venerdi' 9 gennaio 2015 il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ha reso omaggio alle vittime viterbesi della Shoah.

Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha sostato in silenzioso raccoglimento dinanzi all'abitazione delle tre vittime della barbarie nazista, abitazione sul cui muro da alcuni anni una lapide le ricorda e nella pavimentazione stradale che ne fronteggia l'ingresso questo 8 gennaio sono state collocate dall'artista Gunter Demnig tre "pietre d'inciampo" con i loro nomi: Emanuele Vittorio Anticoli, sua figlia Letizia Anticoli e il marito di lei Angelo Di Porto.

Dopo l'austero omaggio reso nel silenzio e nella meditazione, il responsabile del centro viterbese per la pace e i diritti umani ha voluto ricordare anche alcune luminose figure di uomini che subirono la deportazione nei lager nazisti e che gli sono stati maestri generosi e indimenticabili di impegno morale e civile, di testimonianza di umanita', di nonviolenza: da Vittorio Emanuele Giuntella a Primo Levi, da Lello Perugia a Shlomo Venezia.

Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha anche rivolto un pensiero di sincero ringraziamento all'amico Giovanni Battista Sguario, lo studioso che ha ricostruito la vicenda della famiglia deportata e grazie alle cui ricerche anni addietro finalmente la citta' di Viterbo e la sua amministrazione civica hanno recuperato la memoria della tragedia ed hanno finalmente reso omaggio alle vittime, memoria e omaggio che la posa delle "pietre d'inciampo" di Demnig ora rafforzano.

La memoria delle vittime, ha concluso Peppe Sini, costituisce un appello: nel nostro ricordo le vittime ci parlano ancora, ci chiedono ancora di essere fedeli alla loro innocenza, ci convocano ad impegnarci affinche' mai piu' si diano stragi, mai piu' uccisioni; ci esortano alla lotta in difesa del diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; ci esortano alla pace, alla giustizia, alla misericordia; ci esortano alla scelta nitida e intransigente della nonviolenza.

Proprio in questi giorni in cui terrorismo e guerre tanto sangue umano innocente vanno spargendo ovunque nel mondo; proprio in questi giorni in cui a ridosso del nostro paese, dalla Francia alla Libia al Mediterraneo, la violenza omicida, la violenza razzista, la violenza totalitaria provocano nuove vittime, il ricordo delle vittime della Shoah ci illumini e ci persuada ad adempiere con tutte le nostre forze i nostri doveri di esseri umani: a riconoscere che vi e' una sola umanita', che tutti gli esseri umani appartengono ad un'unica famiglia in un unico mondo casa comune dell'umanita' intera, che ogni essere umano ha diritto alla vita; ad operare sempre e solo per salvare le vite, per il bene comune, per la pace, la condivisione, la convivenza, la misericordia.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

2. MAESTRI. NEL CXI ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI GIORGIO LA PIRA

 

Nel CXI anniversario della nascita di Giorgio La Pira, il sindaco di Firenze strenuo promotore della pace e dei diritti di tutti gli esseri umani, il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo ha ricordato con gratitudine e lo propone ad esempio di uomo giusto e mite, costruttore di pace, operatore di giustizia, sollecito nel soccorrere e nel prendersi cura, del civile convivere e del bene comune infaticabile promotore.

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Giorgio la Pira nacque a Pozzallo il 9 gennaio 1904, ed e' deceduto a Firenze il 5 novembre 1977. Antifascista, costituente, parlamentare, sindaco di Firenze; profonda coscienza religiosa, impegnato in rilevanti iniziative di pace e di solidarieta', fu luminoso esempio di impegno morale e civile.

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Nel ricordo e alla scuola di Giorgio La Pira la nonviolenza e' in cammino.

 

3. REPETITA IUVANT. UNA SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE "ERINNA" - CENTRO ANTIVIOLENZA DI VITERBO

[Dal sito dell'associazione Erinna (per contatti: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it) riprendiamo e diffondiamo la seguente breve scheda di autopresentazione]

 

L'associazione "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto).

Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza.

E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole.

Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia.

Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne.

Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne.

Il centro mette a disposizione:

- segreteria attiva 24 ore su 24;

- colloqui;

- consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio;

- attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione.

La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate.

L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza.

 

4. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Marco Fortunato (a cura di), Adorno, Rcs, Milano 2014, pp. 168, euro 5,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

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Riletture

- Stefano Petrucciani, Introduzione a Adorno, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. IV + 186.

*

Riedizioni

- Alda Merini, Francesco. Canto di una creatura, Frassinelli, Milano 2007, Rcs, Milano 2014, pp. 112, euro 6,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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