[Nonviolenza] Telegrammi. 1858



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1858 del 6 gennaio 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Pippo Fava, nell'anniversario della morte

2. Peppe Sini: Un suggerimento a un Commissario europeo

3. "Dignita' umana e solidarieta'". Un incontro con Vito Ferrante

4. Una scheda di presentazione dell'associazione Erinna - centro antiviolenza di Viterbo

5. Segnalazioni librarie

6. La "Carta" del Movimento Nonviolento

7. Per saperne di piu'

 

1. MEMORIA. PIPPO FAVA, NELL'ANNIVERSARIO DELLA MORTE

 

Ricorrendo il 5 gennaio l'anniversario della morte di Pippo Fava, il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo ha ricordato una volta ancora come maestro di rigore morale e d'impegno civile; di lotta per la verita', la giustizia e la liberta'; di lotta contro la mafia, contro la guerra, contro tutte le uccisioni, contro tutte le oppressioni.

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Giuseppe Fava, detto Pippo, nacque a Palazzolo Acreide (Siracusa) il 15 settembre 1925. Laureato in giurisprudenza nel 1947, giornalista professionista dal 1952, redattore e inviato speciale nei settori di attualita' e di cinema per riviste come "Tempo illustrato" e "La domenica del Corriere", corrispondente di "Tuttosport", variamente collaboro' a "La Sicilia", dal 1956 al 1980 capocronista del quotidiano "Espresso sera". Drammaturgo, romanziere, autore di libri-inchiesta; nel 1975 ottiene grande successo il suo romanzo Gente di rispetto; nel 1977 pubblica un altro grande romanzo: Prima che vi uccidano. Nel 1983 pubblica L'ultima violenza, da molti considerato il suo capolavoro drammaturgico. Nei primi anni '80 si consuma l'esperienza di direzione del quotidiano catanese "Giornale del Sud", due anni di limpide battaglie civili, antimafia e pacifiste, ed una rottura conclusiva di testimonianza esemplare. Nel gennaio del 1983 esce il primo numero del mensile "I Siciliani" che Fava fonda con un gruppo di giovani: sara' una delle esperienze decisive per il movimento antimafia che si sta formando in Italia, e resta un punto di riferimento fondamentale. Il 5 gennaio 1984 Pippo Fava e' assassinato dalla mafia a Catania. Opere di Giuseppe Fava: I. Opere letterarie e teatrali di Fava pubblicate in volume: Pagine, Ites, Catania 1969; Gente di rispetto, Bompiani, Milano 1975; Prima che vi uccidano, Bompiani, Milano 1977; Passione di Michele, Cappelli, Firenze 1980; Teatro, Tringale, Catania 1988; II. Libri-inchiesta: Processo alla Sicilia, Ites, Catania 1967; I Siciliani, Cappelli, Firenze 1980; Mafia. Da Giuliano a Dalla Chiesa, Siciliani Editori - Editori Riuniti, Roma 1983; III. Opere teatrali di Giuseppe Fava messe in scena: Vortice - Le vie della gloria, Palazzolo Acreide 1947; La qualcosa, Catania 1960; Cronaca di un uomo, Catania 1967; La violenza, Catania 1970; Il proboviro, Catania 1972; Bello bellissimo, Catania 1974; Opera buffa, Taormina 1977; Delirio, Catania 1979; Foemina ridens, Catania 1981; Ultima violenza, Catania 1983; Maffia - Parole e suoni, Catania 1984; Sinfonie d'amore, Catania 1987; IV. Opere teatrali di Giuseppe Fava mai rappresentate: La rivoluzione; America America; Dialoghi futuri imminenti; Il Vangelo secondo Giuda; Paradigma; L'uomo del Nord (incompiuta). [Questa nota e' ripresa dal libro di Rosalba Cannavo', di seguito segnalato]. Opere su Giuseppe Fava: Claudio Fava, La mafia comanda a Catania, Laterza, Roma-Bari 1991; Idem, Nel nome del padre, Baldini & Castoldi, Milano 1996; Nando dalla Chiesa, Storie, Einaudi, Torino 1990 (e particolarmente il capitolo primo, "I carusi di Fava"); Riccardo Orioles, L'esperienza de "I Siciliani", in Umberto Santino (a cura di), L'antimafia difficile, Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato, Palermo 1989; Rosalba Cannavo', Pippo Fava. Cronaca di un uomo libero, Cuecm, Catania 1990.

 

2. EDITORIALE. PEPPE SINI: UN SUGGERIMENTO A UN COMMISSARIO EUROPEO

 

Ho letto sulle agenzie di stampa che il Commissario Europeo all'Immigrazione avrebbe affermato che l'Unione Europea intende impegnarsi contro i mafiosi trafficanti di esseri umani (e quindi anche e innanzitutto, vorrei sperare, per salvare le vite degli esseri umani in fuga da guerre e fame che muoiono nel Mediterraneo tentando di giungere nel nostro continente sperando di trovarvi accoglienza e salvezza).

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Mi permetta il signor Commissario Europeo un modesto suggerimento: per salvare le vite dei migranti ed insieme sconfiggere definitivamente le mafie dei trafficanti, l'Unione Europea puo' fare una cosa semplicissima e risolutiva: consentire a tutti gli esseri umani in fuga da guerre e fame di giungere nel nostro continente in modo legale e sicuro; ovvero riconoscere a tutti gli esseri umani il fondamentale diritto umano di muoversi liberamente sul pianeta casa comune dell'umanita' per salvare la propria vita e migliorare la propria condizione; poiche' in verita' e' a causa delle sciagurate politiche razziste dell'Unione Europea (ed anche particolarmente di alcuni degli stati suoi membri, tra cui l'Italia) che accadono le stragi nel Mediterraneo ed i trafficanti mafiosi si arricchiscono.

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Si adoperi quindi il signor Commissario Europeo affinche' dall'Unione Europea sia riconosciuto immediatamente e definitivamente a tutti gli esseri umani il diritto all'ingresso legale e sicuro nel continente, siano abolite le disumane misure razziste attualmente scandalosamente vigenti, ed ipso facto cesseranno le stragi, e sparirebbe l'infame, scellerato business delle mafie dei trafficanti. L'umanita' gliene sarebbe grata, e la sua coscienza non sarebbe piu' gravata dal peso della corresponsabilita' - sua come di molti altri prominenti europei - nel provocare l'infinito dolore e la tragica morte di tanti innocenti.

 

3. INCONTRI. "DIGNITA' UMANA E SOLIDARIETA'". UN INCONTRO CON VITO FERRANTE

 

Si e' svolto lunedi' 5 gennaio 2015 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione su "Dignita' umana e solidarieta'. L'impegno dei servizi pubblici e del volontariato per garantire i diritti di tutti gli esseri umani".

All'incontro ha preso parte Vito Ferrante.

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Vito Ferrante, persona di straordinario rigore morale e di sconfinata generosita', e' il presidente e l'anima dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit), una fondamentale esperienza di solidarieta', di partecipazione, di democrazia, di difesa nitida e intransigente dei diritti umani. Gia' consigliere comunale di Viterbo, apprezzatissimo scultore, presidente della Consulta dipartimentale per la salute mentale della Asl di Viterbo, Vito Ferrante e' una delle personalita' piu' stimate nell'ambito del volontariato e dell'impegno sociale e civile, promotore di innumerevoli iniziative di solidarieta' concreta, diuturnamente impegnato nel recare aiuto a chi piu' ne ha bisogno; e' a Viterbo un luminoso punto di riferimento per la societa' civile, per le esperienze di solidarieta' e di liberazione, per i movimenti democratici, per i servizi pubblici impegnati nell'assistenza rispettosa e promotrice della dignita' e dei diritti umani.

 

4. REPETITA IUVANT. UNA SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE "ERINNA" - CENTRO ANTIVIOLENZA DI VITERBO

[Dal sito dell'associazione Erinna (per contatti: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it) riprendiamo e diffondiamo la seguente breve scheda di autopresentazione]

 

L'associazione "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto).

Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza.

E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole.

Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia.

Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne.

Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne.

Il centro mette a disposizione:

- segreteria attiva 24 ore su 24;

- colloqui;

- consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio;

- attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione.

La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate.

L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza.

 

5. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Giuseppe Mogavero, Un ebanista alle Fosse Ardeatine. Otello Di Peppe D'Alcide (1890-1944), Massari Editore, Bolsena (Vt) 2014, pp. 144, euro 10.

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Riletture

- Giuseppe Mogavero, I muri ricordano. La Resistenza a Roma attraverso le epigrafi (1943-1945), Massari Editore, Bolsena (Vt) 2002, pp. 264.

 

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

7. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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