[Nonviolenza] Nonviolenza. Femminile plurale. 539



 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XV)

Numero 539 del primo dicembre 2014

 

In questo numero:

1. Un convegno a Treviso per la riduzione del trasporto aereo

2. Un modello di lettera ai Comuni per un'iniziativa degli enti locali verso il Parlamento italiano per il riconoscimento dello Stato di Palestina

3. Una scheda di presentazione dell'associazione Erinna - centro antiviolenza di Viterbo

 

1. INCONTRI. UN CONVEGNO A TREVISO PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

[Dall'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment) di Viterbo (per contatti: tel. 3383810091, e-mail: isde.viterbo at gmail.com) riceviamo e diffondiamo.

Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (Vt). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. E' impegnata nell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) a livello locale e provinciale. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio e il diritto all'abitare con iniziative di solidarieta' concreta. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si e' opposto vittoriosamente all'insensato ed illegale mega-aeroporto di Viterbo salvando la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate al consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione. Per il suo impegno in difesa di ambiente, salute e diritti alla dottoressa Antonella Litta e' stato attribuito il 6 marzo 2013 a Roma il prestigioso "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai" con la motivazione: "per l'impegno a tutela della salute dei cittadini e della salubrita' del territorio". Il 18 ottobre 2013 ad Arezzo in occasione delle settime "Giornate italiane mediche per l'ambiente" le e' stato conferito il prestigioso riconoscimento da parte della "International Society of Doctors for the Environment" con la motivazione: "per la convinta testimonianza, il costante impegno, l'attenzione alla formazione e all'informazione sulle principali problematiche nell'ambito dell'ambiente e della salute". Il 25 novembre 2013 a Salerno le e' stato attribuito il prestigioso Premio "Trotula de Ruggiero"]

 

Inquinamento aeroportuale, territorio e salute dei cittadini: anche dal convegno di Treviso le ragioni morali e scientifiche per una rapida quanto drastica riduzione del traffico aereo.

Si e' svolto sabato 29 novembre 2014, presso l'auditorium di Quinto di Treviso, un convegno sul tema: "Inquinamento aeroportuale, territorio e salute dei cittadini".

Il convegno, organizzato dal Comitato per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto di Treviso, ha visto una numerosissima ed attenta partecipazione di cittadini, medici, pediatri, giornalisti, rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali, dei sindaci di Quinto di Treviso e Zero Branco; presenti inoltre esponenti di molte organizzazioni ambientaliste e Umberto Lorenzoni, presidente provinciale dell'Anpi (Associazione nazionale partigiani d'Italia) di Treviso.

I lavori sono stati introdotti dal presidente del comitato Giulio Corradetti e moderati dal dottor Giovanni De Luca.

Il dottor Vincenzo Lombardi, otorinolaringoiatra, e la dottoressa Maria Grazia Lucchiari per l'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori) sono intervenuti in modo specifico rispettivamente in merito alle problematiche sanitarie derivanti dall'inquinamento acustico e in merito al quadro legislativo italiano ed europeo relativo alla qualita' dell'aria.

La dottoressa Antonella Litta, rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment) ha presentato la relazione su "Trasporto aereo: impatto atmosferico e impatto acustico come determinanti di danno ambientale e malattie".

La dottoressa Litta ha iniziato il suo intervento con la citazione della Dichiarazione universale dei diritti umani, dell'articolo 2 in tema di prevenzione della Legge n. 833 del 23 dicembre 1978 che ha instituito il Servizio sanitario nazionale, e degli articoli della Costituzione italiana che tutelano l'ambiente e la salute, soffermandosi in particolare sull'articolo 32 che afferma: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettivita'".

Le mancate e parziali attuazioni in Italia delle leggi in materia di protezione e tutela di ambiente e salute e degli articoli della Costituzione da parte delle istituzioni preposte hanno di fatto contribuito a generare la grave situazione sanitaria vissuta dalle popolazioni in termini di malattie cardiovascolari, respiratorie, cronico-degenerative e neoplastiche.

Nel corso della sua esposizione la dottoressa Litta ha evidenziato quanto ormai riconosciuto  scientificamente e comprovato in modo incontrovertibile da decenni di studi e ricerche: ovvero che il trasporto aereo provoca inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico.

La dottoressa Litta ha evidenziato come il trasporto aereo, incrementato dai voli low-cost, per lo piu' al servizio del cosiddetto "turismo mordi e fuggi", provochi gravissimi danni al clima (per i gas serra e le polveri generate dai combustibili utilizzati per la propulsione degli aerei), e come il surriscaldamento  climatico e le sue conseguenze (alluvioni, desertificazioni, cicloni sempre piu' violenti, recrudescenze di particolari malattie infettive, riduzione della disponibilita' di acqua potabile, etc.) abbiano ricadute drammatiche sull'intera umanita' ed in particolare sulle popolazioni piu' povere del pianeta, quelle che per la stragrande parte non usufruiscono e non possono usufruire del trasporto aereo ma ne subiscono le nocive conseguenze e che vengono costrette a forzate migrazioni sanitarie.

Le popolazioni che vivono in prossimita' di aeroporti pagano in termini di malattie e cause di morte correlate anche a questa particolare forma d'inquinamento il prezzo piu' alto di scelte che hanno spesso messo al primo posto solo il profitto di pochi invece che la salute dei cittadini.

In particolare anche negli studi internazionali e nazionali piu' recenti - presentati nel corso della relazione - sono stati rilevati molti degli effetti sanitari gia' noti e generati dal trasporto aereo ovvero: malattie cardiovascolari, respiratorie, neoplastiche, disturbi della sfera neuro-comportamentale, disturbi dell'apprendimento e dell'attenzione nei bambini, e una riduzione della qualita' della vita per compromissione della qualita' del sonno a causa delle operazioni aeroportuali svolte nelle ore notturne.

La rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde ha concluso il suo intervento ricordando l'esperienza del comitato che a Viterbo si e' battuto con  successo contro la realizzazione del mega-aeroporto, e con un appello alle istituzioni affinche' subito siano drasticamente ridotti i voli sull'aeroporto di Treviso, fino a prospettarne la possibile chiusura in considerazione della preoccupante  e ormai lunga esposizione dei residenti a molteplici inquinanti ambientali, di cui gran parte generata proprio dalle attivita' aeroportuali.

Nelle considerazioni finali della dottoressa Litta la richiesta che il traffico aereo in Italia come nel mondo sia ridotto e razionalizzato in quanto estremamente inquinante; l'indicazione della necessita', visto l'esorbitante numero degli aeroporti gia' presenti sul territorio italiano, sia di non consentire la realizzazione di nuovi aeroporti, sia di bloccare i progetti di ampliamento di quelli gia' esistenti e tra questi anche quello relativo all'aeroporto di Treviso; infine la richiesta che si predisponga quanto prima un piano della mobilita' in Italia che abbia la tutela dell'ambiente e della salute come elementi cardine.

 

2. MATERIALI. UN MODELLO DI LETTERA AI COMUNI PER UN'INIZIATIVA DEGLI ENTI LOCALI VERSO IL PARLAMENTO ITALIANO PER IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI PALESTINA

 

Al Sindaco del Comune di ...

e per opportuna conoscenza:

a tutti gli assessori della Giunta Comunale

a tutti i consiglieri del Consiglio Comunale

alla Segretaria generale del Comune

Oggetto: Proposta che il Comune di ... deliberi un ordine del giorno con cui chieda al Parlamento italiano di riconoscere lo Stato di Palestina

Signor sindaco,

signore assessore e signori assessori,

signore consigliere e signori consiglieri,

e' di assoluta evidenza la necessita' e l'urgenza del riconoscimento dello Stato di Palestina.

*

Proponiamo che il Comune di ... deliberi a tal fine un ordine del giorno del seguente tenore:

"Il Consiglio Comunale di ...,

ribadendo il proprio impegno per la pace, i diritti umani, la nonviolenza;

ribadendo il proprio impegno per il diritto di tutti gli esseri umani alla vita e alla dignita';

ribadendo il proprio impegno contro il razzismo ed ogni forma di persecuzione ed oppressione;

riaffermando il diritto di tutte le persone e di tutti i popoli a vivere liberi in pace e dignita', nel rispetto reciproco e nella cooperazione per il bene comune;

riaffermando che vi e' una sola umanita', di cui tutti i popoli e tutte le persone fanno ugualmente parte;

riaffermando i principi ed i valori della Dichiarazione Universale dei diritti umani, della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, della Costituzione della Repubblica Italiana;

chiede al Parlamento italiano di riconoscere lo Stato di Palestina".

*

Restando a disposizione per ogni opportuno approfondimento, distinti saluti

Firma, luogo, data,

recapiti e-mail, telefonici e postali del proponente

 

3. REPETITA IUVANT. UNA SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE "ERINNA" - CENTRO ANTIVIOLENZA DI VITERBO

[Dal sito dell'associazione Erinna (per contatti: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it) riprendiamo e diffondiamo la seguente breve scheda di autopresentazione]

 

L'associazione "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto).

Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza.

E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole.

Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia.

Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne.

Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne.

Il centro mette a disposizione:

- segreteria attiva 24 ore su 24;

- colloqui;

- consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio;

- attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione.

La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate.

L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza.

 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 539 del primo dicembre 2014

 

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