[Nonviolenza] Telegrammi. 1808
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- Date: Tue, 4 Nov 2014 23:41:49 +0100 (CET)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1808 del 5 novembre 2014
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Alle prime luci del giorno di questo 4 novembre
2. Proseguita nel pomeriggio a Viterbo la commemorazione nonviolenta delle vittime della guerra
3. "Opposizione alla guerra". Un incontro di riflessione a Viterbo
4. Oggi, mercoledi' 5 novembre, si riunisce il "Tavolo per la pace" di Viterbo
5. Segnalazioni librarie
6. La "Carta" del Movimento Nonviolento
7. Per saperne di piu'
1. INIZIATIVE. ALLE PRIME LUCI DEL GIORNO DI QUESTO 4 NOVEMBRE
Alle prime luci del giorno di questo 4 novembre 2014 una delegazione del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ha reso omaggio alle vittime di tutte le guerre, in questo giorno di lutto per tutte le persone dalla guerra assassinate.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Alle prime luci del giorno di questo 4 novembre 2014, persuasi di rappresentare l'autentica volonta' dell'umanita' cosciente, nel ricordo di tutti gli assassinati abbiamo rinnovato il nostro impegno a lottare con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, affinche' cessino tutte le guerre, tutte le stragi, tutte le uccisioni.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Alle prime luci del giorno di questo 4 novembre 2014, col nostro silenzio e con le nostre lacrime abbiamo voluto ancora una volta testimoniare nel luogo che in questa citta' ricorda gli uccisi il nostro impegno ad opporci a tutti i poteri uccisori.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
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A conclusione della commemorazione, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha dato lettura di un frammento di Saffo, di un testo eschileo, di una pericope qoheletica, di un brano leopardiano, di un passo di Hannah Arendt.
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E' stato poi letto il testo dell'appello promosso dal Movimento Nonviolento, da Peacelink, dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, dall'Associazione Antimafie Rita Atria: "4 novembre 2014. Ogni vittima ha il volto di Abele", appello che di seguito integralmente si trascrive.
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4 novembre 2014: non festa, ma lutto
Cento anni dopo: basta guerre. Un'altra difesa e' possibile
Ogni vittima ha il volto di Abele
Il Movimento Nonviolento, PeaceLink, il Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo e l'Associazione Antimafie Rita Atria, propongono per il 4 novembre la campagna "Ogni vittima ha il volto di Abele", affinche' in ogni citta' si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre.
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Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.
Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire. Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.
Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.
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In particolare quest'anno, a cento anni dal primo conflitto mondiale, vogliamo sostenere la Campagna "Un'altra difesa e' possibile" con la proposta di legge di iniziativa popolare per l'istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta. Un Dipartimento che comprenda i Corpi civili di pace e l'Istituto di ricerche sulla Pace e il Disarmo e che abbia forme di interazione e collaborazione con il Dipartimento della Protezione civile, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ed il Dipartimento della Gioventu' e del Servizio Civile Nazionale.
Si tratta di dare finalmente concretezza a cio' che prefiguravano i Costituenti con il ripudio della guerra, e che gia' oggi e' previsto dalla legge e confermato dalla Corte Costituzionale, cioe' la realizzazione di una difesa civile alternativa alla difesa militare, finanziata direttamente dai cittadini attraverso l'opzione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi.
Obiettivo della Campagna e' quello di dare uno strumento in mano ai cittadini per far organizzare dallo Stato la difesa civile, non armata e nonviolenta - ossia la difesa della Costituzione e dei diritti civili e sociali che in essa sono affermati; la preparazione di mezzi e strumenti non armati di intervento nelle controversie internazionali; la difesa dell'integrita' della vita, dei beni e dell'ambiente dai danni che derivano dalle calamita' naturali, dal consumo di territorio e dalla cattiva gestione dei beni comuni - anziche' finanziare cacciabombardieri, sommergibili, portaerei e missioni di guerra, che lasciano il Paese indifeso dalle vere minacce che lo colpiscono e lo rendono invece minaccioso agli occhi del mondo.
Lo strumento politico della legge di iniziativa popolare vuole aprire un confronto pubblico per ridefinire i concetti di difesa, sicurezza, minaccia, dando centralita' alla Costituzione che "ripudia la guerra" (art. 11), afferma la difesa dei diritti di cittadinanza ed affida ad ogni cittadino il "sacro dovere della difesa della patria" (art. 52).
Per informazioni sulla Campagna "Un'altra difesa e' possibile"
vai al sito www.difesacivilenonviolenta.org
Segreteria della Campagna c/o il Movimento Nonviolento
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A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
*
Movimento Nonviolento
per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax 0458009803
e-mail:an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it
PeaceLink
per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it
Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo
per contatti: e-mail: nbawac at tin.it, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Associazione Antimafie Rita Atria
per contatti: e-mail: abruzzo at ritaatria.it, sito: www.ritaatria.it
2. INIZIATIVE. PROSEGUITA NEL POMERIGGIO A VITERBO LA COMMEMORAZIONE NONVIOLENTA DELLE VITTIME DELLA GUERRA
La commemorazione nonviolenta delle vittime della guerra "Ogni vittima ha il volto di Abele" e' proseguita a Viterbo nel pomeriggio del 4 novembre 2014 con un incontro di testimonianza e di studio.
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L'incontro si e' svolto presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" ed e' stato in particolare dedicato al commento della "Querela pacis" di Erasmo da Rotterdam e delle "Tre ghinee" di Virginia Woolf, due dei capolavori del pensiero pacifista.
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Al termine dell'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha riassunto ancora una volta il senso e il fine dell'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele" che a Viterbo si svolge dal 2002 ed e' ormai una campagna di dimensione nazionale, con incontri in varie citta' d'Italia, promossa da un appello condiviso dal Movimento Nonviolento, da Peacelink, dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani, dall'Associazione Antimafie Rita Atria.
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Nel ricordo delle vittime di tutte le guerre si rinnovi l'impegno per far cessare le guerre, le stragi e le uccisioni.
Nel ricordo delle vittime di tutte le guerre si agisca oggi per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti; per il riconoscimento e la difesa dei diritti umani; per il rispetto e la tutela della biosfera, unico mondo vivente e casa comune dell'umanita'.
Nel ricordo delle vittime di tutte le guerre si scelga la nonviolenza come criterio epistemologico ed assiologico e come azione concreta e coerente che fondi e guidi la politica necessaria ed urgente per la salvezza dell'umanita' dalla catastrofe.
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
3. INIZIATIVE. "OPPOSIZIONE ALLA GUERRA". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO
Si e' svolto la sera di martedi' 4 novembre 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema "Opposizione alla guerra, memoria storica, concettualizzazione ed azione politica".
L'incontro ha concluso la giornata di iniziative di commemorazione nonviolenta delle vittime di tutte le guerre nell'ambito della campagna "Ogni vittima ha il volto di Abele".
Nel corso dell'incontro sono state analizzate varie questioni con specifico riferimento sia a concrete vicende attuali, sia a problemi metodologici della storiografia, della linguistica, delle scienze umane.
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
4. INCONTRI. OGGI, MERCOLEDI' 5 NOVEMBRE, SI RIUNISCE IL "TAVOLO PER LA PACE" DI VITERBO
[Riceviamo e diffondiamo]
Il prossimo incontro del "Tavolo per la pace" di Viterbo si terra' mercoledi' 5 novembre con inizio alle ore 17,15, sempre presso il Palazzetto della Creativita' in via Carlo Cattaneo 9 (sito nell'area del complesso scolastico degli istituti comprensivi Canevari e Vanni).
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Il programma dei lavori dovrebbe essere all'incirca il seguente:
I. conferma dell'adesione e della partecipazione all'iniziativa di Erinna per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, iniziativa che dovrebbe svolgersi il 26 novembre (per evitare la sovrapposizione con l'iniziativa istituzionale promossa dalla Prefettura il 25);
II. esame ed eventuale approvazione della proposta di delibera per l'istituzione della Consulta per l'immigrazione;
III. verifica e prosecuzione dell'iniziativa per la delibera "per l'attribuzione della cittadinanza onoraria alle bambine ed ai bambini non cittadine e cittadini italiani con cui la comunita' viterbese ha una relazione significativa e quindi impegnativa";
IV. esame ed eventuale approvazione della proposta di documento programmatico ed organizzativo del Tavolo per la pace;
V. sostegno al percorso amministrativo per la realizzazione dello sportello comunale di informazione ed assistenza per le persone immigrate;
VI. sostegno alla proposta di promuovere incontri di conoscenza e condivisione, di riconoscimento della comune appartenenza alla citta' e quindi alla comunita' viterbese di tutte le persone e le comunita' culturali variamente aggregate che nel territorio vivono;
VII. sostegno al percorso tecnico ed amministrativo per la revoca degli atti amministrativi pregressi che configurino palesi violazioni dei diritti umani ovvero siano in contrasto con le guarentigie stabilite erga omnes nella Costituzione della Repubblica Italiana;
VIII. prosecuzione della discussione degli altri temi su cui nei mesi scorsi e' stata avviata la riflessione senza ancora essere giunti a conclusioni operative;
IX. naturalmente l'incontro sara' anche occasione, come di consueto, per scambiarsi informazioni sulle iniziative realizzate, in corso e in programma da parte dei vari soggetti che partecipano al Tavolo;
X. ed ovviamente sara' anche possibile trattare gli ulteriori argomenti su cui vi fosse la disponibilita' dei partecipanti (e sono naturalmente molti: da un approfondimento del concetto di pace, all'impegno specifico contro la guerra, all'avvio di un percorso di formazione alla nonviolenza, al recupero di altri argomenti accennati in precedenti riunioni ma poi non sviluppati).
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Sarebbe opportuno che tutte e tutti avessero gia' letto la bozza della proposta di delibera del Consiglio comunale per l'istituzione della Consulta comunale per l'immigrazione.
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Per ogni comunicazione il punto di riferimento e' come sempre Pigi Moncelsi: tel. 0761348590, cell. 3384613540, e-mail: pmoncelsi at comune.viterbo.it
5. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Eugenio Garin, Erasmo, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1988, pp. 172.
- Leon E. Halkin, Erasmo, Laterza, Roma-Bari 1989, pp. XVI + 406.
- Johan Huizinga, Erasmo, Einaudi, Torino 1941, 1975, pp. 304.
- Pierre Mesnard, Erasmo, Edizioni Accademia, Milano 1971, pp. 264.
- Stefan Zweig, Erasmo da Rotterdam, Rusconi, Milano 1981, 1994, pp. 192.
6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
7. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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