[Nonviolenza] Ogni vittima ha il volto di Abele. 83



 

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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 83 del 6 ottobre 2014

 

In questo numero:

1. Dal 2 al 19 ottobre. Da Viterbo ad Assisi

2. Il 19 ottobre la marcia della pace Perugia-Assisi

3. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"

 

1. EDITORIALE. DAL 2 AL 19 OTTOBRE. DA VITERBO AD ASSISI

 

La celebrazione della Giornata internazionale della nonviolenza il 2 ottobre a Viterbo (come in molte altre citta' d'Italia e del mondo che hanno parimenti risposto quest'anno all'appello dell'Onu nel giorno anniversario della nascita di Gandhi) ha avuto una straordinaria rilevanza civile ed istituzionale.

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Una citta' contro la guerra

E' emerso da parte della popolazione un vivo bisogno di impegnarsi contro la guerra e contro tutte le uccisioni, contro il razzismo e contro tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e contro tutte le oppressioni.

E' emersa una ferma consapevolezza che occorre la scelta della nonviolenza per contrastare la violenza assassina che mena strage in tante parti del mondo.

Ed e' quindi emersa una persuasa volonta' di accostarsi alla nonviolenza, di farne la chiave di un impegno personale e collettivo, morale e civile, sociale e politico che abbia come fine la salvezza dell'umanita' dalla catastrofe, e come percorso la concreta quotidiana difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, in un movimento di solidarieta' che ogni essere umano riconosce, abbraccia e sostiene.

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La gratitudine della citta' a quattro persone costruttrici di pace

Questo vivo bisogno, questa ferma consapevolezza, questa persuasa volonta' espresse dalla grande ed intensa partecipazione cittadina all'incontro che si e' svolto nella Sala Regia del Comune di Viterbo il 2 ottobre, hanno trovato un significativo riscontro nell'impegno esplicitato dall'istituzione che la citta' tutta rappresenta e amministra, ed ha avuto come sua manifestazione peculiare l'attribuzione del riconoscimento della citta' (ovvero l'attestazione della riconoscenza della citta') a quattro personalita' che della riflessione e dell'azione nonviolenta hanno saputo essere fulgido esempio: Umbertina Amadio, don Dante Bernini, Osvaldo Ercoli, Anna Maghi.

Piace qui riproporre le motivazioni del riconoscimento:

- Alla professoressa Umbertina Amadio, all'impegno prezioso, alla dignita' con cui ha costruito e trasmesso conoscenza a tutte le persone che hanno avuto la fortuna di averla come insegnante. All'ironia leggera e alla chiarezza della sua visione, alla sua fiducia in un futuro migliore per tutte e tutti noi. Alla riservatezza con cui ha sostenuto sogni e progetti, sempre donando senza che la sua mano sinistra sapesse cosa facesse la sua mano destra. E ricordando altresi' come abbia preso parte all'impegno di pace a Viterbo non solo con l'attivita' educativa, psicagogica, rischiaratrice delle intelligenze e formatrice delle coscienze, ma anche partecipando direttamente in anni dolorosi di generale profondo smarrimento alle limpide iniziative del movimento che si opponeva alle guerre e alle stragi, proponeva la scelta della nonviolenza e si impegnava in modo nitido e intransigente in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.

- A monsignor Dante Bernini, vescovo emerito della diocesi di Albano, gia' presidente della Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Italiana e gia' membro della "Comece'" (Commission des Episcopats de la Communaute' Europeenne), una delle figure piu' illustri dell'impegno di pace, solidarieta', nonviolenza, che nell'arco dell'intera sua vita come sacerdote e come docente e' stato costantemente impegnato per la pace e per la giustizia, nella solidarieta' con i sofferenti e gli oppressi, nell'impegno per la salvaguardia del creato, nella promozione della nonviolenza, unendo all'adempimento scrupoloso dei prestigiosi incarichi di grande responsabilita' un costante ascolto di tutti coloro che a lui venivano a rivolgersi per consiglio e per aiuto, a tutti sempre offrendo generosamente il suo conforto e sostegno, la sua parola buona e luminosa e l'abbraccio suo saldo e fraterno, la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.

- Al professor Osvaldo Ercoli, gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' pubblico amministratore di adamantino rigore morale e di strenua dedizione al bene comune, impegnato nel volontariato e nella difesa dell'ambiente e dei diritti di tutti gli esseri umani, animatore di molteplici iniziative di pace e di solidarieta', generoso educatore attraverso la parola e l'esempio al ragionamento logico come al dovere morale e all'impegno civile, di saggezza e mitezza maestro, testimone fedele dell'amore per il vero ed il giusto, amico della nonviolenza, sollecito sempre nel recare aiuto a chiunque ne avesse bisogno come nel contrastare menzogne e violenze, sempre avendo a cuore la dignita' umana di tutti e di ognuno, la civilta' come legame comune e comune impegno dell'intero genere umano, la biosfera casa comune dell'umanita' intera, la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.

- Ad Anna Maghi, alla forza delle sue visioni, delle lucide utopie che ha rincorso fino a raggiungerle. All'impegno senza compromessi per la costruzione di un mondo migliore, perche' la voce delle donne, nella loro specifica e preziosa unicita', venisse ascoltata forte, qui come nel resto del mondo. All'opposizione netta alle guerre, alle ingiustizie, alle violenze. All'amore infinito per la liberta'. Alla capacita' inesausta di intessere relazioni, e di condurre con se' tutte noi. Per aver fatto nascere e per far vivere ogni giorno Erinna, l'associazione di donne contro la violenza alle donne ed il centro antiviolenza, luogo di comunicazione, solidarieta' ed iniziativa tra donne, e preziosa risorsa in questa citta' per l'umanita' intera. Di innumerevoli iniziative cittadine di pace e di solidarieta' e di nonviolenza - dalle Donne in nero a Psichiatria democratica - inesauribile animatrice e cuore chiaroveggente, la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.

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L'esperienza del "Tavolo per la pace"

E va sottolineato altresi' come nella realizzazione della celebrazione viterbese della Giornata internazionale della nonviolenza un ruolo decisivo lo abbia avuto il "Tavolo per la pace" cittadino, che costituitosi nel marzo scorso in pochi mesi ha saputo far incontrare e cooperare molte e molto diverse esperienze che adottando nel loro agire ed interagire il metodo nonviolento hanno progressivamente costruito un comune accostamento alla nonviolenza nella sua autenticita' e nella sua concretezza a partire ciascuna esperienza dalla propria prassi e da una riflessione sempre piu' consapevole della complementarita' di iniziative diverse e sempre piu' convinta della necessita' di impegnarsi insieme su alcune decisive, ineludibili ed interconnesse questioni in cui sono radicalmente in gioco la vita, la dignita' e i diritti di concreti esseri umani (ovvero in cui l'impegno o l'indifferenza hanno come immediato esito la vita e il benessere oppure la sofferenza e la morte di tanti uomini e tante donne): vale a dire la necessita' di impegnarsi insieme contro la guerra, contro il razzismo, contro il maschilismo; ovvero contro tutte le uccisioni, tutte le persecuzioni, tutte le oppressioni.

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Procedere sulla via della pace

Occorre procedere su questa via.

Il "Tavolo per la pace" deve approfondire sempre di piu' la scelta della nonviolenza come intervento concreto di solidarieta', come lotta integrale contro tutte le uccisioni e le sopraffazioni, come decisione di opporsi al male facendo il bene.

Il Comune di Viterbo nella sua interezza deve sentire cosa implica aver celebrato la nonviolenza e quindi essersi accostati ad essa, aver preso un impegno ad agire la nonviolenza: in termini di gestione adeguata del bene comune, in termini di difesa dei diritti umani, in termini di impegno di pace, cosi' come proponeva e faceva un grande sindaco amico della nonviolenza: Giorgio La Pira.

La cittadinanza di Viterbo - come l'umanita' intera - deve proseguire in un cammino di coscientizzazione e di solidarieta', di responsabilita' e di condivisione, di cui vi e' grande bisogno; a partire dal quotidiano, dalle scelte esistenziali, dalle relazioni interpersonali, via via fino al piu' ampio cerchio della vita associata.

Quell'attenzione, quella persuasione, quella volonta' di bene che il 2 ottobre si e' manifestata cosi' luminosa deve ora ispirare le condotte successive, inverarsi nelle azioni conseguenti.

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Il 19 ottobre la marcia della pace Perugia-Assisi

E un passo successivo da compiere e' la partecipazione il 19 ottobre alla marcia della pace Perugia-Assisi, la "storica" e piu' importante manifestazione pacifista in Italia - e tra le piu' importanti nel mondo.

Tanto il "Tavolo per la pace" quanto il Comune di Viterbo hanno espresso adesione ed iniziato a promuovere la partecipazione cittadina.

Occorre adesso adoperarsi affinche' la piu' ampia effettiva partecipazione alla marcia abbia luogo.

Cosi' come occorre adoperarsi per valorizzare l'evento della marcia Perugia-Assisi come occasione di iniziative locali sulla pace, i diritti umani e la nonviolenza (innanzitutto nelle scuole, nelle istituzioni, nei luoghi della socializzazione e dell'impegno civile).

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L'Italia ripudia la guerra

La marcia della pace Perugia-Assisi sara' infatti ancora una volta il modo attraverso cui si esprimera' nitidamente la volonta' di pace del popolo italiano, nella fedelta' alla Costituzione della Repubblica che "riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo" e che "ripudia la guerra".

La marcia ideata da Aldo Capitini, l'apostolo della nonviolenza in Italia, e realizzata per la prima volta nel 1961, convoca a un impegno comune nella consapevolezza che l'esigenza della pace coincide con il bisogno e il diritto fondamentale di tutti gli esseri umani: la vita stessa. Lo enuncio' con parole indimenticabili Ernesto Balducci parlando delle "tre verita' di Hiroshima": "La prima verita' contenuta in quel messaggio e' che il genere umano ha un destino unico di vita o di morte... La seconda verita' di Hiroshima e' che ormai l'imperativo morale della pace, ritenuta da sempre come un ideale necessario anche se irrealizzabile, e' arrivato a coincidere con l'istinto di conservazione, il medesimo istinto che veniva indicato come radice inestirpabile dell'aggressivita' distruttiva... La terza verita' di Hiroshima e' che la guerra e' uscita per sempre dalla sfera della razionalita'".

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Ogni vittima ha il volto di Abele.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

La nonviolenza e' in cammino.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

2. INIZIATIVE. IL 19 OTTOBRE LA MARCIA DELLA PACE PERUGIA-ASSISI

 

Si svolge domenica 19 ottobre la marcia della pace Perugia-Assisi.

E' la piu' importante mobilitazione pacifista in Italia.

Occorre promuovere la piu' ampia partecipazione.

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Contro tutte le guerre e le uccisioni.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

3. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]

 

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XV)

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Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 83 del 6 ottobre 2014