[Nonviolenza] La domenica della nonviolenza. 306
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- Date: Sun, 5 Oct 2014 11:49:42 +0200 (CEST)
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LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 306 del 5 ottobre 2014
In questo numero:
1. "Viterbo oltre il muro": La nonviolenza a Viterbo
2. Il 19 ottobre la marcia della pace Perugia-Assisi
3. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"
1. RIFLESSIONE. "VITERBO OLTRE IL MURO": LA NONVIOLENZA A VITERBO
[Riceviamo e diffondiamo. Il gruppo di formazione e informazione nonviolenta "Viterbo oltre il muro" ha realizzato tra il 2009 e il 2011 una intensa attivita' formativa, con una prolungata serie di incontri a cadenza settimanale. Alcuni dei suoi animatori hanno realizzato nel 2010 una rilevante ricerca sulla situazione attuale della nonviolenza in Italia, con centinaia di interviste ai principali studiosi ed attivisti della nonviolenza nel nostro paese. Il gruppo ha sostenuto altre associazioni impegnate in iniziative di difesa dei diritti umani, per la pace, per la difesa della biosfera, sia partecipando ad incontri formativi, di studio e di riflessione, sia contribuendo a mobilitazioni civiche caratterizzate dalla scelta nitida e intransigente della democrazia, della solidarieta', della responsabilita' e della nonviolenza, sia collaborando attivamente col "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo che dagli anni Settanta del secolo scorso e' la memoria storica e il principale punto di riferimento dell'impegno pacifista, antimilitarista, ecologista e nonviolento nell'Alto Lazio e che da quindici anni pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino"]
La solenne e appassionata celebrazione da parte della citta' e del Comune di Viterbo della Giornata internazionale della nonviolenza il 2 ottobre 2014 e' un evento memorabile e puo' essere l'avvio di un cammino di impegno comune per la pace, i diritti umani, la difesa della biosfera.
Significativamente al cuore della celebrazione della nonviolenza vi e' stata l'attribuzione del riconoscimento (ovvero l'espressione della riconoscenza) della citta' a quattro persone costruttrici di pace, difenditrici dei diritti umani, amiche della nonviolenza: Umbertina Amadio, Osvaldo Ercoli, Anna Maghi e don Dante Bernini; quattro persone a cui anche noi attestiamo la nostra stima, il nostro affetto, la nostra gratitudine per quanto hanno fatto e continueranno a fare per il bene comune dell'umanita'.
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E di queste persone particolarmente una, il professor Osvaldo Ercoli, e' per noi molto piu' che un maestro: e' un compagno di lotte con il quale abbiamo condotto nel corso di molti anni tante iniziative in difesa dei diritti umani e della natura, contro la guerra e contro tutte le oppressioni.
Nel rinnovargli i sensi della nostra gratitudine e amicizia, ci e' grato altresi' ricordare e sottolineare una volta ancora come Osvaldo Ercoli in questa citta' non solo come docente, ma anche come pubblico amministratore e come persona impegnata nella militanza politica e nel volontariato sociale molto e bene abbia operato in difesa delle persone, in difesa dell'ambiente, e in difesa dei valori su cui si fonda la civile convivenza, la civilta' umana.
Nel ricordare le innumerevoli lotte nonviolente condotte da Osvaldo Ercoli ci e' grato ricordare un altro grande combattente nonviolento di questa citta', un altro grande nostro maestro e compagno di lotte che da alcuni anni ci ha lasciato: Alfio Pannega, che insieme al professor Ercoli e ad altre ed altri di noi seppe lottare con la forza della verita' contro il regime della corruzione, contro la penetrazione mafiosa a Viterbo, in difesa dei piu' preziosi beni comuni, nella solidarieta' senza riserve con ogni persona che fosse nel dolore e nel bisogno, sempre avendo a cuore la liberta' di ciascuno e la giustizia per tutti, sempre comprendendo, condividendo, donando.
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La riconoscenza che la citta' ha espresso il 2 ottobre nella giornata della nonviolenza al professor Osvaldo Ercoli come ad Umbertina Amadio, a don Dante Bernini e ad Anna Maghi, ci sembra abbia colto ed abbia testimoniato il valore grande dell'impegno di queste persone, il valore grande della nonviolenza cosi' come concretamente s'incarna nell'agire umano, nell'agire giusto, nell'agire misericordioso, nell'agire che risponde al dolore dell'altro venendo in soccorso senza esitazioni.
E ci e' grato associare a queste persone viventi il ricordo di altre ed altri operatori di pace e di nonviolenza che Viterbo ha avuto e che per noi restano indimenticabili, da Giovanna Strich a Clara Bolognani, da Sauro Sorbini a Raimondo Pesaresi, da Achille Poleggi ad Alfio Pannega: innumerevoli sono state le persone buone, che per tutta la vita hanno lottato per la liberazione dell'umanita' da ogni oppressione e da ogni violenza - ed e' un buon motivo per voler esser della loro schiera.
Contro la guerra e tutte le uccisioni.
Contro il razzismo e tutte le persecuzioni.
Contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
La nonviolenza e' in cammino.
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Allegato primo: Dieci criteri per definire l'impegno di pace
1. Pace e' opposizione alla guerra e alle violenze, alle uccisioni e alle persecuzioni, alle devastazioni ed alle deprivazioni, alla riduzione in schiavitu' e all'abbandono nella solitudine, nella miseria e nella disperazione.
2. Pace e' responsabilita' per l'altro: riconoscimento, rispetto e difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; in primo luogo dei piu' fragili, dei piu' sofferenti, dei piu' bisognosi.
3. Pace e' condivisione dei beni e dei diritti, impegno per il bene comune; e quindi opposizione ad ogni potere che sottrae ad altri quel che occorre per vivere una vita degna, sobria, solidale; pace e' convivenza e dono.
4. Pace e' difesa della biosfera, casa comune dell'umanita' e mondo vivente di cui l'umanita' stessa e' parte; e quindi e' custodia dell'ecosistema nel rispetto della pluralita' e della diversita' delle vite, del diritto all'esistenza non solo degli esseri umani ma anche degli altri esseri viventi; e' prendersi cura del mondo.
5. Pace e' opposizione alla menzogna, che nega la dignita' umana in cio' che le e' piu' peculiare: la capacita' di comprendere; e' quindi anche empatia, capacita' di comprensione non solo concettuale ma anche affettiva, riconoscimento e rispetto dell'altro, atteggiamento costantemente dialogico.
6. Pace e' lotta contro l'ingiustizia, poiche' l'ingiustizia nega l'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani; pace e' riconoscimento ad un tempo dell'eguaglianza di diritti e della peculiare diversita' di ogni persona, e pertanto essa afferma ad un tempo la giustizia e la liberta' connesse in un sinolo indissolubile; e' la compassione che mai nega ascolto ed aiuto.
7. Pace e' anche educare alla pace: si educa comunicando sapere e saggezza; nutrendo la consapevolezza, l'autonomia e la responsabilita'; dando l'esempio; compiendo l'azione buona.
8. Pace e' comunicazione e cooperazione, ascolto reciproco ed agire comune riconoscendo e valorizzando il contributo di ciascuno: da ciascuno ricevendo secondo le sue capacita', a ciascuno donando secondo i suoi bisogni.
9. Pace e' innanzitutto e fondamentalmente opposizione alla dominazione maschilista, che e' la radice di tutte le altre violenze.
10. Per tutto quanto precede pace e' dunque innocenza che agisce, ricerca e adesione alla verita', operare per salvare le vite, costruzione del bene comune, etica e politica della solidarieta' che ogni essere umano riconosce, raggiunge, sostiene. Racchiudendo tutti questi significati in un solo concetto, in una parola sola, in un unico impegno, diremo dunque che - nella sua concretezza, nella sua irradiazione, nella sua dinamica, nella sua pienezza - pace e' nonviolenza.
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Allegato secondo: Le motivazioni del riconoscimento attribuito dalla citta' di Viterbo il 2 ottobre 2014, nella Giornata internazionale della nonviolenza, a Umbertina Amadio, Osvaldo Ercoli, Anna Maghi, don Dante Bernini, per il loro impegno per la pace, i diritti umani, la nonviolenza
-Alla professoressa Umbertina Amadio,
all'impegno prezioso, alla dignita' con cui ha costruito e trasmesso conoscenza a tutte le persone che hanno avuto la fortuna di averla come insegnante. All'ironia leggera e alla chiarezza della sua visione, alla sua fiducia in un futuro migliore per tutte e tutti noi. Alla riservatezza con cui ha sostenuto sogni e progetti, sempre donando senza che la sua mano sinistra sapesse cosa facesse la sua mano destra. E ricordando altresi' come abbia preso parte all'impegno di pace a Viterbo non solo con l'attivita' educativa, psicagogica, rischiaratrice delle intelligenze e formatrice delle coscienze, ma anche partecipando direttamente in anni dolorosi di generale profondo smarrimento alle limpide iniziative del movimento che si opponeva alle guerre e alle stragi, proponeva la scelta della nonviolenza e si impegnava in modo nitido e intransigente in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani,
la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.
- Al professor Osvaldo Ercoli,
gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' pubblico amministratore di adamantino rigore morale e di strenua dedizione al bene comune, impegnato nel volontariato e nella difesa dell'ambiente e dei diritti di tutti gli esseri umani, animatore di molteplici iniziative di pace e di solidarieta', generoso educatore attraverso la parola e l'esempio al ragionamento logico come al dovere morale e all'impegno civile, di saggezza e mitezza maestro, testimone fedele dell'amore per il vero ed il giusto, amico della nonviolenza, sollecito sempre nel recare aiuto a chiunque ne avesse bisogno come nel contrastare menzogne e violenze, sempre avendo a cuore la dignita' umana di tutti e di ognuno, la civilta' come legame comune e comune impegno dell'intero genere umano, la biosfera casa comune dell'umanita' intera,
la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.
- Ad Anna Maghi,
alla forza delle sue visioni, delle lucide utopie che ha rincorso fino a raggiungerle. All'impegno senza compromessi per la costruzione di un mondo migliore, perche' la voce delle donne, nella loro specifica e preziosa unicita', venisse ascoltata forte, qui come nel resto del mondo. All'opposizione netta alle guerre, alle ingiustizie, alle violenze. All'amore infinito per la liberta'. Alla capacita' inesausta di intessere relazioni, e di condurre con se' tutte noi. Per aver fatto nascere e per far vivere ogni giorno Erinna, l'associazione di donne contro la violenza alle donne ed il centro antiviolenza, luogo di comunicazione, solidarieta' ed iniziativa tra donne, e preziosa risorsa in questa citta' per l'umanita' intera. Di innumerevoli iniziative cittadine di pace e di solidarieta' e di nonviolenza - dalle Donne in nero a Psichiatria democratica - inesauribile animatrice e cuore chiaroveggente,
la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.
- A monsignor Dante Bernini,
vescovo emerito della diocesi di Albano, gia' presidente della Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Italiana e gia' membro della "Comece'" (Commission des Episcopats de la Communaute' Europeenne), una delle figure piu' illustri dell'impegno di pace, solidarieta', nonviolenza, che nell'arco dell'intera sua vita come sacerdote e come docente e' stato costantemente impegnato per la pace e per la giustizia, nella solidarieta' con i sofferenti e gli oppressi, nell'impegno per la salvaguardia del creato, nella promozione della nonviolenza, unendo all'adempimento scrupoloso dei prestigiosi incarichi di grande responsabilita' un costante ascolto di tutti coloro che a lui venivano a rivolgersi per consiglio e per aiuto, a tutti sempre offrendo generosamente il suo conforto e sostegno, la sua parola buona e luminosa e l'abbraccio suo saldo e fraterno,
la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.
2. INIZIATIVE. IL 19 OTTOBRE LA MARCIA DELLA PACE PERUGIA-ASSISI
Si svolge domenica 19 ottobre la marcia della pace Perugia-Assisi.
E' la piu' importante mobilitazione pacifista in Italia.
Occorre promuovere la piu' ampia partecipazione.
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Contro tutte le guerre e le uccisioni.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
3. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"
[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]
Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".
Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.
Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.
Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.
Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.
A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it
Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XV)
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Numero 306 del 5 ottobre 2014
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