[Nonviolenza] Telegrammi. 1756



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1756 del 13 settembre 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. In memoria delle vittime di tutti gli 11 settembre

2. In memoria di Steve Biko. Un incontro a Viterbo contro il razzismo

3. Un incontro di riflessione con Vito Ferrante

4. Quattro testi recanti le motivazioni dell'attribuzione del riconoscimento il 2 ottobre 2014 a Viterbo, nella Giornata internazionale della nonviolenza, a Umbertina Amadio, a don Dante Bernini, a Osvaldo Ercoli, ad Anna Maghi

5. Alcune iniziative per la pace: dal 21 settembre al 2 ottobre, al 19 ottobre, al 4 novembre, al 25 novembre

6. Una bozza di lettera al governo

7. Una bozza di lettera ai parlamentari

8. Una bozza di lettera ai Comuni

9. La "Carta" del Movimento Nonviolento

10. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. IN MEMORIA DELLE VITTIME DI TUTTI GLI 11 SETTEMBRE

 

Le vittime dell'11 settembre 1973 in Cile, quelle dell'11 settembre 2001 negli Stati Uniti, quelle di tutti gli 11 settembre di questa storia di guerre e di stragi, di dittature e di terrorismi, di sfruttamento schiavista ed ecocida, di oppressione maschilista che e' la radice e la fucina e il vulcano di ogni violenza, di ogni orrore.

Vi e' un solo modo decente di ricordarle e di onorarle le vittime tutte: impegnarsi ogni giorno, con la scelta della nonviolenza, con la forza della verita', affinche' altre vittime non vi siano.

Impegnarsi ogni giorno contro tutte le guerre e le uccisioni, contro tutte le persecuzioni e le sopraffazioni, contro tutte le devastazione e le violenze; impegnarsi in difesa dei diritti e della dignita' di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Responsabilita' e solidarieta' nell'universale fratellanza e sorellanza, nella coscienza che vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

2. INCONTRI. IN MEMORIA DI STEVE BIKO. UN INCONTRO A VITERBO CONTRO IL RAZZISMO

 

Ricorrendo l'anniversario della morte di Steve Biko, una delle figure piu' luminose della lotta per la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, una delle figure piu' luminose della nonviolenza in cammino, assassinato il 12 settembre 1977 a Pretoria in Sudafrica dai sicari del regime razzista, il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo il 12 settembre 2014 gli ha dedicato un incontro di commemorazione, di riflessione, di impegno.

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni scritti e discorsi del grande lottatore antirazzista ed alcune testimonianze sulla sua persona, il suo pensiero e la sua azione.

Steve Biko, intellettuale sudafricano, nato nel 1946, fondatore del movimento della Black Consciousness, fu assassinato nel 1977 dalla polizia politica del regime razzista. Tra le opere su Steve Biko fondamentale e' la testimonianza biografica di Donald Woods, Biko, Sperling & Kupfer, Milano 1988.

*

Concludendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha esordito dicendo che vale ancora e ancor piu' quanto gia' evidenziavamo in una precedente commemorazione: "La lotta di Steve Biko e' ancora la nostra: mentre il razzismo (pur sconfitto in Sud Africa con la vittoria di Nelson Mandela) tragicamente si diffonde a livello planetario, occorre un impegno persuaso e concreto per difendere e riaffermare la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

La riflessione e la pratica di Steve Biko costituiscono un punto di riferimento fondamentale per tutte le persone impegnate contro la violenza, contro lo sfruttamento, contro l'oppressione, contro la menzogna, contro il razzismo, contro l'oppressione di classe, contro l'oppressione di genere, contro il potere mafioso, contro l'inquinamento e la devastazione ambientale, contro la guerra.

Nel ricordo e nel nome di Steve Biko qui ed ora, in Italia oggi, occorre opporsi al razzismo e alla guerra, occorre opporsi al riarmo e alle politiche antipopolari, occorre opporsi alla violenza dei potenti e al disordine costituito, occorre opporsi alla barbarie dominante.

Nel ricordo e nel nome di Steve Biko occorre far crescere la coscienza e l'impegno, la responsabilita' e la solidarieta', la consapevolezza del valore infinito di ogni persona e quindi la lotta affinche' la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano siano riconosciuti e rispettati.

Nel ricordo e nel nome di Steve Biko la nonviolenza e' in cammino".

*

A questo considerazioni aggiungiamo ora anche un utile riferimento programmatico per l'azione da condurre hic et nunc: e' la "Carta di Lampedusa", il documento sottoscritto alcuni mesi fa da numerosissimi movimenti di solidarieta' e per i diritti umani che indica alcune linee d'azione necessarie per contrastare adeguatamente il razzismo.

Poiche' e' possibile lottare contro le violazioni della dignita' umana ovunque solo se ci si impegna altresi' ed innanzitutto a contrastare le violazioni della dignita' umana qui.

*

Ed in questa giornata dobbiamo quindi ripetere ancora una volta quanto poche settimane fa cosi' riassumevamo: "Le persone che muoiono nel Mediterraneo mentre tentano di fuggire da guerre, dittature e fame, e per giungere in Europa si affidano infine ai trafficanti, muoiono perche' chi governa l'Unione Europea ed i paesi che ne fanno parte impedisce a questi esseri umani, a questi nostri fratelli, a queste sorelle nostre, di giungere nel nostro paese, nel nostro continente, in modo legale e sicuro, come sarebbe giusto, come sarebbe necessario, come sarebbe ovvio se noi rispettassimo la Dichiarazione universale dei diritti umani, se noi rispettassimo la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, se noi rispettassimo la Costituzione della Repubblica Italiana...

Cessi questo orrore.

Si riconosca ad ogni essere umano il diritto di muoversi liberamente, legalmente, sicuramente, su tutto il pianeta casa comune dell'umanita' intera.

Si riconosca ad ogni essere umano il diritto di salvare la propria vita e quella dei suoi familiari.

Si riconosca che vi e' una sola umanita'.

E finisca questa sorta di abominevole apartheid globale che ogni giorno miete vittime.

Finisca questa politica razzista e schiavista dell'Unione Europea come dello stato italiano che ogni giorno provoca morti ed infligge sofferenze inaudite a innumerevoli esseri umani.

Si aboliscano le infami, scellerate misure razziste che negano dignita' e diritti, che riducono in schiavitu', che negano accoglienza ed assistenza, che gettano persone innocenti nelle grinfie delle mafie, che incarcerano e torturano nei campi di concentramento, che deportano, che ripetono l'agire nazista, che lacerano e umiliano e violano e riducono a muta sofferenza e sordo orrore l'intera umanita'.

Cessi questa barbarie, si torni alla civilta' il cui fondamento e' l'umana solidarieta', l'empatia che ogni essere umano affratella.

Cessi questo crimine, si torni al diritto.

Cessi questa deflagrazione di male e menzogna ed iniquita'; si torni al vero, al buono, al giusto.

Si rispetti infine il diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Si faccia quanto e' necessario per salvare le vite: si consenta a tutte le persone in fuga dalla violenza, dalla fame, dalla morte, di entrare in modo legale e sicuro nel nostro paese e nel nostro continente.

Basterebbe questo: consentire ad ogni essere umano di entrare in modo legale e sicuro nel nostro paese e nel nostro continente, e cesserebbero immediatamente del tutto le stragi nel Mediterraneo, e cesserebbero immediatamente del tutto il potere e i profitti delle mafie dei trafficanti di esseri umani. Basterebbe questo: consentire ad ogni essere umano di entrare in modo legale e sicuro nel nostro paese e nel nostro continente; riconoscere che in questo nostro solo pianeta in cui vivono gli esseri umani nessun essere umano e' clandestino, ma tutti sono legittimamente abitanti della patria comune dell'umanita'.

Basterebbe questo: ricordarsi che tutti gli esseri umani sono fratelli e sorelle.

Cessare di uccidere e di lasciar uccidere i nostri fratelli e le nostre sorelle.

Cessare di lasciar morire i nostri fratelli e le nostre sorelle.

Cessare di perseguitare e di lasciar perseguitare i nostri fratelli e le nostre sorelle.

Cessare di schiavizzare e di lasciar schiavizzare i nostri fratelli e le nostre sorelle.

Cessare di abbandonare alla solitudine e alla disperazione, al dolore e alla morte, i nostri fratelli e le nostre sorelle.

Questo occorre. Questo basterebbe.

Ogni vittima ha il volto di Abele".

*

Nell'anniversario dell'uccisione di Steve Biko la sua testimonianza e' piu' viva che mai e ci convoca all'azione buona e giusta; il suo ricordo ci chiama a proseguirne la lotta per la liberazione dell'umanita' intera; ci chiama alla solidarieta' universale che ogni essere umano riconosca, raggiunga, sostenga; ci interpella ad essere noi qui ed ora il cambiamento che vorremmo vedere nel mondo; ci esorta a difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; ci indica la via della responsabilita' e della condivisione, la forza della verita', il dovere morale di riconoscere che vi e' una sola umanita' fatta di persone tutte diverse l'una dall'altra e tutte eguali in diritti, in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

Risuona ancora la voce di Steve Biko a svegliare le coscienze ed a persuadere alla lotta in difesa dell'umanita'.

 

3. INCONTRI. UN INCONTRO DI RIFLESSIONE CON VITO FERRANTE

 

Si e' svolto la sera di venerdi' 12 settembre 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione su "Il diritto alla salute e all'assistenza, il rispetto della dignita' della persona sofferente, il dovere della solidarieta' umana".

All'incontro ha preso parte Vito Ferrante.

*

Vito Ferrante, persona di straordinario rigore morale e di sconfinata generosita', e' il presidente e l'anima dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit), una fondamentale esperienza di solidarieta', di partecipazione, di democrazia, di difesa nitida e intransigente dei diritti umani. Gia' consigliere comunale di Viterbo, apprezzatissimo scultore, presidente della Consulta dipartimentale per la salute mentale della Asl di Viterbo, Vito Ferrante e' una delle personalita' piu' stimate nell'ambito del volontariato e dell'impegno sociale e civile, promotore di innumerevoli iniziative di solidarieta' concreta, diuturnamente impegnato nel recare aiuto a chi piu' ne ha bisogno; e' a Viterbo un luminoso punto di riferimento per la societa' civile, per le esperienze di solidarieta' e di liberazione, per i movimenti democratici, per i servizi pubblici impegnati nell'assistenza rispettosa e promotrice della dignita' e dei diritti umani.

 

4. MAESTRE E MAESTRI. QUATTRO TESTI RECANTI LE MOTIVAZIONI DELL'ATTRIBUZIONE DEL RICONOSCIMENTO IL 2 OTTOBRE 2014 A VITERBO, NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA, A UMBERTINA AMADIO, A DON DANTE BERNINI, A OSVALDO ERCOLI, AD ANNA MAGHI

[Riportiamo le bozze predisposte dal "Tavolo per la pace" di Viterbo per i testi recanti le motivazioni dell'attribuzione del riconoscimento per il loro impegno per la pace e i diritti umani a Umbertina Amadio, don Dante Bernini, Osvaldo Ercoli, Anna Maghi; i riconoscimenti saranno consegnati il 2 ottobre 2014 nel corso della celebrazione della Giornata internazionale della nonviolenza a Viterbo]

 

Alla professoressa Umbertina Amadio,

all'impegno prezioso, alla dignita' con cui ha costruito e trasmesso conoscenza a tutte le persone che hanno avuto la fortuna di averla come insegnante. All'ironia leggera e alla chiarezza della sua visione, alla sua fiducia in un futuro migliore per tutte e tutti noi. Alla riservatezza con cui ha sostenuto sogni e progetti, sempre donando senza che la sua mano sinistra sapesse cosa facesse la sua mano destra. E ricordando altresi' come abbia preso parte all'impegno di pace a Viterbo non solo con l'attivita' educativa, psicagogica, rischiaratrice delle intelligenze e formatrice delle coscienze, ma anche partecipando direttamente in anni dolorosi di generale profondo smarrimento alle limpide iniziative del movimento che si opponeva alle guerre e alle stragi, proponeva la scelta della nonviolenza e si impegnava in modo nitido e intransigente in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani,

la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.

*

A monsignor Dante Bernini,

vescovo emerito della diocesi di Albano, gia' presidente della Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Italiana e gia' membro della "Comece'" (Commission des Episcopats de la Communaute' Europeenne), una delle figure piu' illustri dell'impegno di pace, solidarieta', nonviolenza, che nell'arco dell'intera sua vita come sacerdote e come docente e' stato costantemente impegnato per la pace e per la giustizia, nella solidarieta' con i sofferenti e gli oppressi, nell'impegno per la salvaguardia del creato, nella promozione della nonviolenza, unendo all'adempimento scrupoloso dei prestigiosi incarichi di grande responsabilita' un costante ascolto di tutti coloro che a lui venivano a rivolgersi per consiglio e per aiuto, a tutti sempre offrendo generosamente il suo conforto e sostegno, la sua parola buona e luminosa e l'abbraccio suo saldo e fraterno,

la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.

*

Al professor Osvaldo Ercoli,

gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' pubblico amministratore di adamantino rigore morale e di strenua dedizione al bene comune, impegnato nel volontariato e nella difesa dell'ambiente e dei diritti di tutti gli esseri umani, animatore di molteplici iniziative di pace e di solidarieta', generoso educatore attraverso la parola e l'esempio al ragionamento logico come al dovere morale e all'impegno civile, di saggezza e mitezza maestro, testimone fedele dell'amore per il vero ed il giusto, amico della nonviolenza, sollecito sempre nel recare aiuto a chiunque ne avesse bisogno come nel contrastare menzogne e violenze, sempre avendo a cuore la dignita' umana di tutti e di ognuno, la civilta' come legame comune e comune impegno dell'intero genere umano, la biosfera casa comune dell'umanita' intera,

la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.

*

Ad Anna Maghi,

alla forza delle sue visioni, delle lucide utopie che ha rincorso fino a raggiungerle. All'impegno senza compromessi per la costruzione di un mondo migliore, perche' la voce delle donne, nella loro specifica e preziosa unicita', venisse ascoltata forte, qui come nel resto del mondo. All'opposizione netta alle guerre, alle ingiustizie, alle violenze. All'amore infinito per la liberta'. Alla capacita' inesausta di intessere relazioni, e di condurre con se' tutte noi. Per aver fatto nascere e per far vivere ogni giorno Erinna, l'associazione di donne contro la violenza alle donne ed il centro antiviolenza, luogo di comunicazione, solidarieta' ed iniziativa tra donne, e preziosa risorsa in questa citta' per l'umanita' intera. Di innumerevoli iniziative cittadine di pace e di solidarieta' e di nonviolenza - dalle Donne in nero a Psichiatria democratica - inesauribile animatrice e cuore chiaroveggente,

la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.

 

5. INIZIATIVE. ALCUNE INIZIATIVE PER LA PACE: DAL 21 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE, AL 19 OTTOBRE, AL 4 NOVEMBRE, AL 25 NOVEMBRE

 

Una manifestazione nazionale per la pace a Firenze il 21 settembre; la Giornata internazionale della nonviolenza il 2 ottobre; la marcia Perugia-Assisi il 19 ottobre; l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele" di commemorazione nonviolenta di tutte le vittime di tuttte le guerre il 4 novembre; il 25 novembre la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Sono alcune delle iniziative di pace dei prossimi mesi.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

6. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA AL GOVERNO

[Riproponiamo questa e le seguenti bozze di lettere. Segnaliamo che in questi ultimi mesi a seguito della nostra iniziativa sono state presentate in Senato tre proposte di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza, e precisamente il disegno di legge n. 1515 recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" presentato in data 10 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 258 del 10 giugno 2014; il disegno di legge n. 1526 recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia" presentato in data 16 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 263 del 17 giugno 2014; il disegno di legge n. 1565 recante "Norme per l'inclusione della nonviolenza nei percorsi formativi del personale delle forze di polizia" presentato in data 14 luglio 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 279 del 15 luglio 2014; firmatari delle tre proposte le senatrici ed i senatori Loredana De Petris, Luigi Manconi, Rita Ghedini, Valeria Fedeli, Paolo Corsini, Silvana Amati, Sergio Lo Giudice, Daniela Valentini, Rosa Maria Di Giorgi, Miguel Gotor, Elena Ferrara, Marco Scibona, Adele Gambaro, Marino Germano Mastrangeli, Daniele Gaetano Borioli, Maria Spilabotte, Erica D'Adda, Monica Cirinna', Manuela Serra, Francesca Puglisi, Pasquale Sollo, Francesco Giacobbe; ed altre senatrici ed altri senatori ancora hanno espresso il loro sostegno. Inoltre poche settimane fa la Presidente della Camera dei Deputati ci ha informato di aver trasmesso la nostra proposta ai deputati membri della competente Commissione della Camera. Ricordiamo anche che un disegno di legge analogo fu gia' presentato nel 2001, sottoscritto e sostenuto da senatori di tutti gli schieramenti politici (i primi firmatari e sostenitori erano i senatori Occhetto, Acciarini, Baratella, Battafarano, Battaglia, Bonfietti, Boco, Calvi, Chiusoli, Cortiana, Coviello, Crema, Dalla Chiesa, D'Ambrosio, Dato, De Paoli, De Petris, De Zulueta, Donati, Falomi, Fassone, Filippini, Formisano, Liguori, Longhi, Malabarba, Marini, Martone, Murineddu, Pascarella, Petruccioli, Ripamonti, Salvi, Tessitore, Turroni, Veraldi, Vicini, Viserta, Zancan; ed espressero interessamento e sostegno anche i deputati Bandoli, Bimbi, Bolognesi, Cento, Cima, Deiana, De Simone, Grandi, Grillini, Luca', Lucidi, Panattoni, Pecoraro Scanio, Pinotti, Pisapia, Preda, Realacci, Rognoni, Russo Spena, Ruzzante, Siniscalchi, Tolotti, Valpiana, Violante, ed i parlamentari europei Imbeni, Di Lello, Fava, Morgantini e Pittella), ma allora non giunse ad essere calendarizzato nella competente Commissione parlamentare e resto' pertanto, purtroppo, lettera morta]

 

Al/alla Ministro/a ...

Oggetto: proposta di un impegno suo personale, ovvero collegiale nell'ambito del Consiglio dei Ministri di cui fa parte, per la promozione e l'adozione di un atto normativo che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza

Gentile ministro/a ...,

le scrivo per formularle la richiesta di un atto legislativo ovvero regolamentare che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.

Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.

Distinti saluti,

FIRMA

LUOGO, DATA

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

7. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA AI PARLAMENTARI

 

Al/alla senatore/senatrice/onorevole ...

Oggetto: proposta di presentazione di un disegno di legge affinche' tutti gli appartenenti alle forze di polizia statali e locali siano formati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza

Gentile parlamentare,

le scrivo per formularle una proposta: di voler presentare un disegno di legge affinche' tutti gli appartenenti alle forze di polizia siano formati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.

Lei gia' sapra' che un analogo disegno di legge fu gia' presentato nel 2001, dopo la tragedia di Genova, sottoscritto da parlamentari di tutti gli schieramenti politici, ma allora non fu poi "calendarizzato" nei lavori parlamentari e quindi non giunse a buon fine.

Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.

Distinti saluti,

FIRMA

LUOGO, DATA

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

8. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA AI COMUNI

 

Al Sindaco del Comune di ...

e per opportuna conoscenza:

a tutti gli assessori della Giunta Comunale

a tutti i consiglieri del Consiglio Comunale

alla Segretaria generale del Comune

Oggetto: Proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.

Gentile sindaco,

forse sapra' gia' che in varie realta' territoriali, da Milano a Palermo, da diversi anni si svolgono attivita' di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per gli operatori dei vari Corpi di Polizia.

La nonviolenza appronta infatti strumenti di grande utilita', anche dal punto di vista comunicativo e relazionale, per gli operatori pubblici che nello svolgimento delle loro delicate funzioni possono trovarsi a dover fronteggiare situazioni complesse e critiche.

Con la presente lettera si avanza la proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.

Distinti saluti

FIRMA

LUOGO, DATA

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

10. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1756 del 13 settembre 2014

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