[Nonviolenza] Ogni vittima ha il volto di Abele. 71



 

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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 71 del 6 settembre 2014

 

In questo numero:

1. Quattro tesi sulla guerra e una sulla civilta' (2008)

2. Il 10 settembre riunione del "Tavolo per la pace" di Viterbo

3. Tre passi sul cammino della nonviolenza

4. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"

5. Dieci sonetti a Vicenza

6. Si puo', si deve vincere a Vicenza

7. Si', a Vicenza il cinque ottobre il voto

8. Vicenza oggi e' per tutti una speranza

9. Se a Vicenza vinceranno i si'

10. Il cinque ottobre il voto vicentino

11. Che da Vicenza giunga una parola

12. Come a Vicenza il senno dei votanti

13. Chi teme che la gente di Vicenza

14. Vicenza dunque il 5 ottobre vota

15. In un giorno di festa i vicentini

 

1. REPETITA IUVANT. QUATTRO TESI SULLA GUERRA E UNA SULLA CIVILTA' (2008)

 

La guerra ha bisogno del riarmo, e il riarmo e' gia' la guerra, poiche' le armi servono a uccidere, e rendere disponibili le armi e' gia' il primo impulso ad uccidere.

La guerra ha bisogno di disumanizzare le persone, perche' solo disumanizzando se' ed altrui un essere umano puo' indursi ad ucciderne un altro; ogni propaganda ed ogni organizzazione che neghi anche a una sola persona tutti i diritti e tutta la dignita' di essere umano, e' gia' guerra all'umanita' intera.

La guerra e' nemica delle donne: essendo essa guerra il dispiegarsi della potenza di uccidere chi ad essa si asserve prova un antagonismo radicale ed un odio implacabile per chi continua a recare l'opposta potenza del generare. Chi irroga la morte e' nemico di chi dona la vita. La guerra e' sempra maschilista e patriarcale. Ed ogni ideologia ed ogni prassi ed ogni struttura patriarcale e maschilista, quindi misogina e femminicida, e' gia' la guerra in atto che l'umanita' aggredisce e divora.

La guerra uccide e devasta: uccide le umane vite, devasta la casa comune. La guerra e' nemica della natura. Ed ogni atto di distruzione della natura e' gia' cultura e gesto di guerra, di guerra nemica dell'umanita', di guerra che vuole abolire il mondo: la guerra e' il nulla che cerca di cancellare tutto cio' che esiste.

La civilta' e' questa coscienza del proprio e dell'altrui esistere. La civilta' e' la lotta contro il nulla assassino. La civilta' e' il contrario della guerra.

 

2. INCONTRI. IL 10 SETTEMBRE RIUNIONE DEL "TAVOLO PER LA PACE" DI VITERBO

 

Si svolgera' mercoledi' 10 settembre, con inizio alle ore 17,15, presso il Palazzetto della Creativita' in via Carlo Cattaneo 9 (sito nell'area del complesso scolastico degli istituti comprensivi Canevari e Vanni), la prossima riunione del "Tavolo per la pace" di Viterbo.

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Per ogni comunicazione il punto di riferimento e' Pigi Moncelsi: tel. 0761348590, cell. 3384613540, e-mail: pmoncelsi at comune.viterbo.it

 

3. INIZIATIVE. TRE PASSI SUL CAMMINO DELLA NONVIOLENZA

[Riproponiamo il seguente appello]

 

Il 2 ottobre e' la Giornata internazionale della nonviolenza: facciamo in modo che sia un momento di forte coscientizzazione e di efficace opposizione alla guerra, alle stragi di cui essa consiste, ai suoi strumenti e ai suoi apparati; di efficace opposizione al razzismo ed a tutte le persecuzioni e le schiavitu'; di efficace opposizione al maschilismo che e' la radice di tutte le altre violenze.

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Il 19 ottobre c'e' la marcia Perugia-Assisi: facciamo in modo che sia un momento di forte coscientizzazione e di efficace opposizione alla guerra, alle stragi di cui essa consiste, ai suoi strumenti e ai suoi apparati; di efficace opposizione al razzismo ed a tutte le persecuzioni e le schiavitu'; di efficace opposizione al maschilismo che e' la radice di tutte le altre violenze.

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Il 4 novembre riproporremo l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele": facciamo in modo che sia un momento di forte coscientizzazione e di efficace opposizione alla guerra, alle stragi di cui essa consiste, ai suoi strumenti e ai suoi apparati; di efficace opposizione al razzismo ed a tutte le persecuzioni e le schiavitu'; di efficace opposizione al maschilismo che e' la radice di tutte le altre violenze.

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Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita', in un unico mondo casa comune dell'umanita' intera.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

4. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]

 

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

5. MATERIALI. DIECI SONETTI A VICENZA

 

Riproponiamo questa raccolta, nulla modificando. Scrivevamo anni fa, presentandola: "In vista del referendum del 5 ottobre 2008 a Vicenza per impedire la realizzazione della nuova base di guerra "Dal Molin" tra altri interventi a sostegno dell'iniziativa di pace apparvero su "La nonviolenza e' in cammino" anche i testi che di seguito riproduciamo (senza piu' indicazione delle firme ne' le brevi schede introduttive)".

 

6. MATERIALI. SI PUO', SI DEVE VINCERE A VICENZA

 

Si puo', si deve vincere a Vicenza

e con la forza della verita'

fermare li' la guerra e la violenza

li' disarmare chi ammazzando va.

 

Si puo', si deve con la nonviolenza

far vincere l'umana dignita'

negando agli assassini l'acquiescenza

togliendo ai barbari complicita'.

 

Si puo', si deve col forte strumento

del voto di coscienza popolare

combattere la guerra e il suo tormento.

 

Si puo', si deve la guerra fermare

le armi ripudiare, e dal lamento

passare all'atto di vite salvare.

 

7. MATERIALI. SI', A VICENZA IL CINQUE OTTOBRE IL VOTO

 

Si', a Vicenza il cinque ottobre il voto

dei cittadini puo' dir si' alla pace

si' alla civile convivenza, al moto

di umanita' piu' semplice e verace.

 

Si', a Vicenza il giusto, il vero, il noto

prevalga sull'iniquo e sul rapace,

prevalga sul fallace e sull'ignoto;

e vinca il bene che salva e che piace.

 

Si', a Vicenza vinca la difesa

della natura e della civilta',

e sia respinta l'oltraggiosa offesa

 

delle armi e della loro crudelta',

dell'empia guerra che non lascia illesa

la nostra gia' dolente umanita'.

 

8. MATERIALI. VICENZA OGGI E' PER TUTTI UNA SPERANZA

 

Vicenza oggi e' per tutti una speranza

di opporre pace e bene a guerre e stragi.

Se il 5 ottobre fermera' la danza

macabra del riarmo, e dei malvagi

 

seminator di morte la baldanza,

sara' quel voto il miglior dei presagi

di una civile convivenza, usanza

dono piu' grande di quei dei re magi.

 

Vicenza che resistere ha saputo

a chi voleva farne un arsenale

e la spelonca da cui esce il bruto

 

a far scempio del mondo e sparger male,

Vicenza al male opponga il suo rifiuto

e salvi col suo voto cio' che vale.

 

9. MATERIALI. SE A VICENZA VINCERANNO I SI'

 

Se a Vicenza vinceranno i si'

i si' alla pace, i si' alla giustizia

il 5 ottobre iniziera' da li'

piu' forte lotta ad ogni ria nequizia.

 

Se a Vicenza prevarra' cosi'

la fedelta' all'amore e all'amicizia

il 5 ottobre sara' dunque un di'

per l'umanita' intera di letizia.

 

Si' ardua prova in cosi' picciol spazio

si' grave compito in cosi' breve ora:

opporsi agli arsenali dello strazio,

 

difendere la civilta' che onora,

respingere di guerra il giammai sazio

mostro. E dal buio far sorger l'aurora.

 

10. MATERIALI. IL CINQUE OTTOBRE IL VOTO VICENTINO

 

Il cinque ottobre il voto vicentino

non tratta solo di un lembo di terra

riguarda invece se di pace o guerra

vogliamo sia il comun nostro destino.

 

Alla crudele man dell'assassino,

al riarmo stritolante cio' che afferra,

al riarmo che tutto atterrisce e atterra,

si opponga del diritto il buon cammino.

 

Si opponga al male la volonta' buona

si opponga alla barbarie il civil lume

si opponga alla violenza la saggezza

 

prevalga sulle tenebre chiarezza

ceda il pessimo all'ottimo costume:

tutti i diritti umani a ogni persona.

 

11. MATERIALI. CHE DA VICENZA GIUNGA UNA PAROLA

 

Che da Vicenza giunga una parola

che opponga alla violenza la ragione,

che possa essere la buona scuola

che insegni a contrastare ogni uccisione,

 

che dica quella verita' che sola

smaschera ogni empia mistificazione:

e' assassina ogni arma, ogni pistola

puntata e' contro tutte le persone.

 

E quindi ogni base militare

ogni arsenale, ogni fabbrica d'armi

son luoghi di nequizia e malaffare.

 

L'umanita' chiede che si disarmi,

per sempre la guerra e' da ripudiare:

troppi giaccion nel fango o sotto i marmi.

 

12. MATERIALI. COME A VICENZA IL SENNO DEI VOTANTI

 

Come a Vicenza il senno dei votanti

il 5 ottobre dara' buoni frutti

quel si' alla pace sara' un passo avanti

non solo per Vicenza ma per tutti.

 

Un si' al diritto ad impedir che tanti

ancora dalla guerra sian distrutti,

un si' ad evitare nuovi pianti

e strazi, e orrori, ed infiniti lutti.

 

Un si' alla civile convivenza

un si' al disarmo che salva le vite

un si' alla ragione e alla coscienza

 

che vieti eccidi e sani le ferite

considerando la comun semenza

dell'umanita' intera, una e mite.

 

13. MATERIALI. CHI TEME CHE LA GENTE DI VICENZA

 

"E altro e' da veder che tu non vedi"

(Dante, Inf., XXIX, 12)

 

Chi teme che la gente di Vicenza

faccia valere verita' ed amore,

chi teme che virtu' d'intelligenza

esprima la pieta' che nutre il cuore,

 

chi teme che vinca la nonviolenza

e fermi il seme di nuovo dolore,

vorrebbe or cancellare la presenza

di una viva citta', strappare il fiore

 

del vivere civile e solidale,

negando liberta' e democrazia

vorrebbe che ci si arrendesse al male.

 

Ma non sara' cosi', lunga e' la via

ma vincera' la scelta naturale

di chi vuol pace e bene. E cosi' sia.

 

14. MATERIALI. VICENZA DUNQUE IL 5 OTTOBRE VOTA

 

Vicenza dunque il 5 ottobre vota

e se i potenti dicon che non vale

Vicenza ancora il 5 ottobre vota

che la democrazia non fa mai male

 

e il 5 ottobre si' Vicenza vota

poiche' questa e' la regola legale

e il 5 ottobre ecco Vicenza vota

perche' e' logico, e' giusto, ed e' normale.

 

Per dire si' alla pace e si' al diritto

il 5 ottobre si vota a Vicenza

per impedire un sordido delitto

 

il 5 ottobre il popolo a Vicenza

dira' la sua, e non restera' zitto

il 5 ottobre ogni cuore a Vicenza.

 

15. MATERIALI. IN UN GIORNO DI FESTA I VICENTINI

 

In un giorno di festa i vicentini

potranno dire una parola vera.

Oggi e' quel giorno e prima che sia sera

quella parola oltre quei confini

 

giunta sara' ed orientera' i cammini

di quante e quanti alla signora nera

non vogliono di vite un'altra schiera

siano immolate e appese poi agli uncini

 

dei macellai in divisa e dei signori

che dalla guerra traggono profitti.

Si opponga il voto ai lutti ed ai dolori

 

sia il voto voce di tutti gli afflitti

che anelano la pace e i suoi splendori.

Sia il voto si' alla vita e si' ai diritti.

 

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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XV)

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Numero 71 del 6 settembre 2014