[Nonviolenza] Telegrammi. 1708



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1708 del 24 luglio 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Fermare subito il massacro a Gaza. Fermare subito il massacro nel Mediterraneo

2. Carlo Sansonetti: Siamo in emergenza

3. Una bozza di lettera al governo

4. Una bozza di lettera ai parlamentari

5. Una bozza di lettera ai Comuni

6. Alcune poesie di Wislawa Szymborska

7. Una scheda di presentazione dell'associazione Erinna - centro antiviolenza di Viterbo

8. Alcune pubblicazioni di Francuccio Gesualdi e del "Centro nuovo modello di sviluppo"

9. La "Carta" del Movimento Nonviolento

10. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. FERMARE SUBITO IL MASSACRO A GAZA. FERMARE SUBITO IL MASSACRO NEL MEDITERRANEO

 

Fermare subito il massacro a Gaza.

Fermare subito il massacro nel Mediterraneo.

Vi e' una sola umanita'.

Ogni vita umana e' un valore infinito.

Fermare subito tutte le guerre.

Fermare subito tutte le persecuzioni.

Riconoscere ad ogni essere umano il diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Soccorrere tutte le vittime.

Difendere tutti i perseguitati.

Accogliere tutti i fuggiaschi.

Disarmo subito.

Smilitarizzazione subito.

Rispetto subito dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Accoglienza e assistenza subito a tutte le persone bisognose.

Solo la pace salva le vite.

Solo la pace promuove la giustizia.

Solo la pace consente la civile convivenza.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

2. APPELLI. CARLO SANSONETTI: SIAMO IN EMERGENZA

[Riproponiamo il seguente appello dell'Associazione Sulla Strada onlus (per contatti: via Padre Pio da Pietralcina 15, 05012 Attigliano (Tr), tel. 0744992760, sito: www.sullastradaonlus.com, e-mail: info at sullastradaonlus.com).

Carlo Sansonetti e' l'amico che tutti vorrebbero avere per amico nell'ora del bisogno, una delle persone che illuminano il mondo con la loro bonta']

 

Per favore, leggete e condividete questo appello.

Cari amici,

abbiamo bisogno di condividere con voi il dramma che stiamo vivendo in questi giorni: questo mese non sappiamo ancora se riusciremo a garantire ai 300 bambini della scuola in Guatemala il cibo e l'assistenza di cui hanno bisogno.

Lo stesso vale per i bambini della casa-famiglia in Italia: non abbiamo piu' la possibilita' di sostenere le spese per il loro mantenimento, costi che dovrebbero essere sostenuti dalle istituzioni italiane che, come ben sapete, ci hanno abbandonato ormai da tempo.

Abbiamo bisogno di un aiuto urgente.

E' venuto dunque il tempo della notte. E' un tempo naturale che ha certamente il suo termine ("ogni notte e' promessa di una nuova aurora"). Ma noi siamo "figli della luce" e, quando arriva, lottiamo con tutte le nostre forze contro il buio.

Si sa che in tempo di crisi i primi a soccombere sono sempre i piu' deboli e noi percio' vi lanciamo un "help", un'accorata richiesta di aiuto, perche' questo non sia vero per noi: nelle famiglie sane si convogliano tutte le risorse sui figli piu' gracili. E insieme, tutti noi, siamo una meravigliosa famiglia sana che vuole vita e forza per i suoi figli piu' a rischio.

Se ciascuno di noi in questo mese di luglio fara' un bonifico di soli 10 euro a favore dell'Associazione Sulla Strada, io sono certo che bastera' per farci superare indenni questo pericoloso momento, perche' "la somma di tanti pochi fa il molto".

Sono sicuro che sentirete e penserete come me e insieme con voi abbraccio i nostri bambini con la forza dell'amore e della solidarieta',

Carlo Sansonetti, fondatore dell'Associazione Sulla Strada

*

Come aiutare:

c/c postale: n. 12055059

c/c bancario: BANCA POPOLARE ETICA IBAN: IT 56 F 05018 03200 000000 114501

Se vuoi fare una donazione per aiutare i bambini della Casa Famiglia in Italia, le coordinate sono:

BANCA PROSSIMA: IT57W 03359 01600 1000 000 7172 8

*

Associazione Sulla Strada onlus, via Padre Pio da Pietralcina 15, 05012 Attigliano (Tr), tel. 0744992760, sito: www.sullastradaonlus.com, e-mail: info at sullastradaonlus.com

 

3. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA AL GOVERNO

 

Al/alla Ministro/a ...

Oggetto: proposta di un impegno suo personale, ovvero collegiale nell'ambito del Consiglio dei Ministri di cui fa parte, per la promozione e l'adozione di un atto normativo che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza

Gentile ministro/a ...,

le scrivo per formularle la richiesta di un atto legislativo ovvero regolamentare che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.

Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.

Distinti saluti,

FIRMA

LUOGO, DATA

Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

4. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA AI PARLAMENTARI

 

Al/alla senatore/senatrice/onorevole ...

Oggetto: proposta di presentazione di un disegno di legge affinche' tutti gli appartenenti alle forze di polizia statali e locali siano formati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza

Gentile parlamentare,

le scrivo per formularle una proposta: di voler presentare un disegno di legge affinche' tutti gli appartenenti alle forze di polizia siano formati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.

Lei gia' sapra' che un analogo disegno di legge fu gia' presentato nel 2001, dopo la tragedia di Genova, sottoscritto da parlamentari di tutti gli schieramenti politici, ma allora non fu poi "calendarizzato" nei lavori parlamentari e quindi non giunse a buon fine.

Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.

Distinti saluti,

FIRMA

LUOGO, DATA

Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

5. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA AI COMUNI

 

Al Sindaco del Comune di ...

e per opportuna conoscenza:

a tutti gli assessori della Giunta Comunale

a tutti i consiglieri del Consiglio Comunale

alla Segretaria generale del Comune

Oggetto: Proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.

Gentile sindaco,

forse sapra' gia' che in varie realta' territoriali, da Milano a Palermo, da diversi anni si svolgono attivita' di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per gli operatori dei vari Corpi di Polizia.

La nonviolenza appronta infatti strumenti di grande utilita', anche dal punto di vista comunicativo e relazionale, per gli operatori pubblici che nello svolgimento delle loro delicate funzioni possono trovarsi a dover fronteggiare situazioni complesse e critiche.

Con la presente lettera si avanza la proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.

Distinti saluti

FIRMA

LUOGO, DATA

Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

6. TESTI. ALCUNE POESIE DI WISLAWA SZYMBORSKA

[Riproponiamo ancora una volta le seguenti poesie estratte da Wislawa Szymborska, La gioia di scrivere. Tutte le poesie (1945-2009), Adelphi, Milano 2009, a cura di Pietro Marchesani.

Wislawa Szymborska, poetessa, premio Nobel per la letteratura 1996, e' nata a Bnin, in Polonia, il 2 luglio 1923 ed e' deceduta a Cracovia il primo febbraio 2012; ha studiato lettere e sociologia a Cracovia; dal 1953 al 1981 collaboro' alla rivista "Vita letteraria", nel 1980, sotto lo pseudonimo di Stancykowna, alle riviste "Arka" e "Kultura"; oltre al Nobel ha ricevuto per la sua opera poetica altri importanti riconoscimenti: nel 1954 il Premio per la letteratura Citta' di Cracovia, nel 1963 il Premio del ministero della cultura polacco, nel 1991 il Premio Goethe, nel 1995 il Premio Herder e la Laurea ad honorem dell'Universita' di Poznan "Adam Mickiewicz", nel 1996 il Premio "Pen - Book of the Month Club Translation Prize". Tra le opere di Wislawa Szymborska in edizione italiana: La fiera dei miracoli, Scheiwiller, Milano 1994; Gente sul ponte, Scheiwiller, Milano 1996; La fine e l'inizio, Scheiwiller, Milano 1997; Trittico: tre poesie di Wislawa Szymborska, tre collage di Alina Kaczylska, Scheiwiller, Milano 1997; 25 poesie, Mondadori, Milano 1998; Vista con granello di sabbia, Adelphi, Milano 1998; Taccuino d'Amore, Scheiwiller, Milano 2002; Discorso all'Ufficio oggetti smarriti, Adelphi, Milano 2004; La gioia di scrivere. Tutte le poesie (1945-2009), Adelphi, Milano 2009]

 

Vietnam

 

Donna, come ti chiami? - Non lo so.

Quando sei nata, da dove vieni? - Non lo so.

Perche' ti sei scavata una tana sottoterra? - Non lo so.

Da quando ti nascondi qui? - Non lo so.

Perche' mi hai morso la mano? - Non lo so.

Sai che non ti faremo del male? - Non lo so.

Da che parte stai? - Non lo so.

Ora c'e' la guerra, devi scegliere. - Non lo so.

Il tuo villaggio esiste ancora? - Non lo so.

Questi sono i tuoi figli? - Si'.

 

*

 

Discorso all'Ufficio oggetti smarriti

 

Ho perso qualche dea per via dal Sud al Nord,

e anche molti dei per via dall'Est all'Ovest.

Mi si e' spenta per sempre qualche stella, svanita.

Mi e' sprofondata nel mare un'isola, e un'altra.

Non so neanche dove mai ho lasciato gli artigli,

chi gira nella mia pelliccia, chi abita il mio guscio.

Mi morirono i fratelli quando strisciai a riva

e solo un ossicino festeggia in me la ricorrenza.

Non stavo nella pelle, sprecavo vertebre e gambe,

me ne uscivo di senno piu' e piu' volte.

Da tempo ho chiuso su tutto cio' il mio terzo occhio,

ci ho messo una pinna sopra, ho scrollato le fronde.

 

Perduto, smarrito, ai quattro venti se n'e' volato.

Mi stupisco io stessa del poco di me che e' restato:

una persona singola per ora di genere umano,

che ha perso solo ieri l'ombrello sul treno.

 

*

 

Sulla morte senza esagerare

 

Non s'intende di scherzi,

stelle, ponti,

tessiture, miniere, lavoro dei campi,

costruzione di navi e cottura di dolci.

 

Quando conversiamo del domani

intromette la sua ultima parola

a sproposito.

 

Non sa fare neppure cio'

che attiene al suo mestiere:

ne' scavare una fossa,

ne' mettere insieme una bara,

ne' rassettare il disordine che lascia.

 

Occupata a uccidere,

lo fa in modo maldestro,

senza metodo ne' abilita'.

Come se con ognuno di noi stesse imparando.

 

Vada per i trionfi,

ma quante disfatte,

colpi a vuoto

e tentativi ripetuti da capo!

 

A volte le manca la forza

di far cadere una mosca in volo.

Piu' d'un bruco

la batte in velocita'.

 

Tutti quei bulbi, baccelli,

antenne, pinne, trachee,

piumaggi nuziali e pelame invernale

testimoniano i ritardi

del suo ingrato lavoro.

 

La cattiva volonta' non basta

e perfino il nostro aiuto con guerre e rivoluzioni

e', almeno finora, insufficiente.

 

I cuori battono nelle uova.

Crescono gli scheletri dei neonati.

Dai semi spuntano le prime due foglioline,

e spesso anche grandi alberi all'orizzonte.

 

Chi ne afferma l'onnipotenza,

e' lui stesso la prova vivente

che essa onnipotente non e'.

 

Non c'e' vita

che almeno per un attimo

non sia stata immortale.

 

La morte

e' sempre in ritardo di quell'attimo.

 

Invano scuote la maniglia

d'una porta invisibile.

A nessuno puo' sottrarre

il tempo raggiunto.

 

*

 

La fine e l'inizio

 

Dopo ogni guerra

c'e' chi deve ripulire.

In fondo un po' d'ordine

da solo non si fa.

 

C'e' chi deve spingere le macerie

ai bordi delle strade

per far passare

i carri pieni di cadaveri.

 

C'e' chi deve sprofondare

nella melma e nella cenere,

tra le molle dei divani letto,

le schegge di vetro

e gli stracci insanguinati.

 

C'e' chi deve trascinare una trave

per puntellare il muro,

c'e' chi deve mettere i vetri alla finestra

e montare la porta sui cardini.

 

Non e' fotogenico,

e ci vogliono anni.

Tutte le telecamere sono gia' partite

per un'altra guerra.

 

Bisogna ricostruire i ponti

e anche le stazioni.

Le maniche saranno a brandelli

a forza di rimboccarle.

 

C'e' chi, con la scopa in mano,

ricorda ancora com'era.

C'e' chi ascolta

annuendo con la testa non mozzata.

Ma presto li' si aggireranno altri

che troveranno il tutto

un po' noioso.

 

C'e' chi talvolta

dissotterrera' da sotto un cespuglio

argomenti corrosi dalla ruggine

e li trasportera' sul mucchio dei rifiuti.

 

Chi sapeva

di che si trattava,

deve far posto a quelli

che ne sanno poco.

E meno di poco.

E infine assolutamente nulla.

 

Sull'erba che ha ricoperto

le cause e gli effetti,

c'e' chi deve starsene disteso

con una spiga tra i denti,

perso a fissare le nuvole.

 

*

 

L'odio

 

Guardate com'e' sempre efficiente,

come si mantiene in forma

nel nostro secolo l'odio.

Con quanta facilita' supera gli ostacoli.

Come gli e' facile avventarsi, agguantare.

 

Non e' come gli altri sentimenti.

Insieme piu' vecchio e piu' giovane di loro.

Da solo genera le cause

che lo fanno nascere.

Se si addormenta, il suo non e' mai un sonno eterno.

L'insonnia non lo indebolisce, ma lo rafforza.

 

Religione o non religione -

purche' ci si inginocchi per il via.

Patria o no -

purche' si scatti alla partenza.

Anche la giustizi va bene all'inizio.

Poi corre tutto solo.

L'odio. L'odio.

Una smorfia di estasi amorosa

gli deforma il viso.

 

Oh, quegli altri sentimenti -

malaticci e fiacchi.

Da quando la fratellanza

puo' contare sulle folle?

La compassione e' mai

giunta prima al traguardo?

Il dubbio quanti volenterosi trascina?

Lui solo trascina, che sa il fatto suo.

 

Capace, sveglio, molto laborioso.

Occorre dire quante canzoni ha composto?

Quante pagine ha scritto nei libri di storia?

Quanti tappeti umani ha disteso

su quante piazze, stadi?

 

Diciamoci la verita':

sa creare bellezza.

Splendidi i suoi bagliori nella notte nera.

Magnifiche le nubi degli scoppi nell'alba rosata.

Innegabile e' il pathos delle rovine

e l'umorismo grasso

della colonna che vigorosa le sovrasta.

 

E' un maestro del contrasto

tra fracasso e silenzio,

tra sangue rosso e neve bianca.

E soprattutto non lo annoia mai

il motivo del lindo carnefice

sopra la vittima insozzata.

 

In ogni istante e' pronto a nuovi compiti.

Se deve aspettare, aspettera'.

Lo dicono cieco. Cieco?

Ha la vista acuta del cecchino

e guarda risoluto al futuro

- lui solo.

 

*

 

La veglia

 

La veglia non svanisce

come svaniscono i sogni.

Nessun brusio, nessun campanello

la scaccia,

nessun grido ne' fracasso

puo' strapparci da essa.

 

Torbide e ambigue

sono le immagini nei sogni,

il che puo' spiegarsi

in molti modi.

La veglia significa la veglia

ed e' un enigma maggiore.

 

Per i sogni ci sono chiavi.

La veglia si apre da sola

e non si lascia sbarrare.

Da essa si spargono

diplomi e stelle,

cadono giu' farfalle

e anime di vecchi ferri da stiro,

berretti senza teste

e cocci di nuvole.

Ne viene fuori un rebus

irrisolvibile.

 

Senza di noi non ci sarebbero sogni.

Quello senza cui non ci sarebbe veglia

e' ancora sconosciuto,

ma il prodotto della sua insonnia

si comunica a chiunque

si risvegli.

 

Non i sogni sono folli,

folle e' la veglia,

non fosse che per l'ostinazione

con cui si aggrappa

al corso degli eventi.

 

Nei sogni vive ancora

chi ci e' morto da poco,

vi gode perfino di buona salute

e ritrovata giovinezza.

La veglia depone davanti a noi

il suo corpo senza vita.

La veglia non arretra d'un passo.

 

La fugacita' dei sogni fa si'

che la memoria se li scrolli di dosso facilmente.

La veglia non deve temere l'oblio.

E' un osso duro.

Ci sta sul groppone,

ci pesa sul cuore,

sbarra il passo.

 

Non le si puo' sfuggire,

perche' ci accompagna in ogni fuga.

E non c'e' stazione

lungo il nostro viaggio

dove non ci aspetti.

 

*

 

Le tre parole piu' strane

 

Quando pronuncio la parola Futuro,

la prima sillaba gia' va nel passato.

 

Quando pronuncio la parola Silenzio,

lo distruggo.

 

Quando pronuncio la parola Niente,

creo qualche cosa che non entra in alcun nulla.

 

*

 

Contributo alla statistica

 

Su cento persone:

 

che ne sanno sempre piu' degli altri

- cinquantadue;

 

insicuri a ogni passo

- quasi tutti gli altri;

 

pronti ad aiutare,

purche' la cosa non duri molto

- ben quarantanove;

 

buoni sempre,

perche' non sanno fare altrimenti

- quattro, be', forse cinque;

 

propensi ad ammirare senza invidia

- diciotto;

 

viventi con la continua paura

di qualcuno o qualcosa

- settantasette;

 

dotati per la felicita'

- al massimo poco piu' di venti;

 

innocui singolarmente,

che imbarbariscono nella folla

- di sicuro piu' della meta';

 

crudeli,

se costretti dalle circostanze

- e' meglio non saperlo

neppure approssimativamente;

 

quelli col senno di poi

- non molti di piu'

di quelli col senno di prima;

 

che dalla vita prendono solo cose

- quaranta,

anche se vorrei sbagliarmi;

 

ripiegati, dolenti

e senza torcia nel buio

- ottantatre'

prima o poi;

 

degni di compassione

- novantanove;

 

mortali

- cento su cento.

Numero al momento invariato.

 

*

 

Fotografia dell'11 settembre

 

Sono saltati giu' dai piani in fiamme -

uno, due, ancora qualcuno

sopra, sotto.

 

La fotografia li ha fissati vivi,

e ora li conserva

sopra la terra verso la terra.

 

Ognuno e' ancora un tutto

con il proprio viso

e il sangue ben nascosto.

 

C'e' abbastanza tempo

perche' si scompiglino i capelli

e dalle tasche cadano

gli spiccioli, le chiavi.

 

Restano ancora nella sfera dell'aria,

nell'ambito di luoghi

che si sono appena aperti.

 

Solo due cose posso fare per loro -

descrivere quel volo

e non aggiungere l'ultima frase.

 

*

 

Tutto

 

Tutto -

una parola sfrontata e gonfia di boria.

Andrebbe scritta fra virgolette.

Finge di non tralasciare nulla,

di concentrare, includere, contenere e avere.

E invece e' soltanto

un brandello di bufera.

 

*

 

Esempio

 

Una bufera

di notte ha strappato tutte le foglie dell'albero

tranne una fogliolina,

lasciata

a dondolarsi in un a solo sul ramo nudo.

 

Con questo esempio

la Violenza dimostra

che certo -

a volte le piace scherzare un po'.

 

*

 

Vermeer

 

Finche' quella donna del Rijksmuseum

nel silenzio dipinto e in raccoglimento

giorno dopo giorno versa

il latte dalla brocca nella scodella,

il Mondo non merita

la fine del mondo.

 

7. REPETITA IUVANT. UNA SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE ERINNA - CENTRO ANTIVIOLENZA DI VITERBO

[Dal sito dell'associazione Erinna (per contatti: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it) riprendiamo e diffondiamo la seguente breve scheda di autopresentazione]

 

L'associazione "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto).

Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza.

E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole.

Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia.

Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne.

Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne.

Il centro mette a disposizione:

- segreteria attiva 24 ore su 24;

- colloqui;

- consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio;

- attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione.

La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate.

L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza.

 

8. MATERIALI. ALCUNE PUBBLICAZIONI DI FRANCUCCIO GESUALDI E DEL "CENTRO NUOVO MODELLO DI SVILUPPO"

 

- Franco Gesualdi, Signorno', Guaraldi, Rimini-Firenze 1972.

- Franco Gesualdi, Economia: conoscere per scegliere, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1982.

- Franco Gesualdi e Pierangelo Tambellini del Centro nuovo modello di sviluppo (Vecchiano - Pi), Energia nucleare. Cos'e' e i rischi a cui ci espone, Movimento Nonviolento, Perugia 1987.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Lettera ad un consumatore del Nord, Emi, Bologna 1990, 1994.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Boycott! Scelte di consumo scelte di giustizia. Manuale del consumatore etico, Macro/edizioni, San Martino di Sarsina (Fo) 1992.

- Francuccio Gesualdi, Jose' Luis Corzo Toral, Don Milani nella scrittura collettiva, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1992.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Sulla pelle dei bambini, Emi, Bologna 1994, 1995.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Nord/Sud. Predatori, predati e opportunisti. Guida alla comprensione e al superamento dei meccanismi che impoveriscono il Sud del mondo, Emi, Bologna 1993, 1996.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Guida al consumo critico. Informazioni sul comportamento delle imprese per un consumo consapevole, Emi, Bologna 1996.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Sud-Nord. Nuove alleanze per la dignita' del lavoro, Emi, Bologna 1996, 1997.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Geografia del supermercato mondiale. Produzione e condizioni di lavoro nel mondo delle multinazionali, Emi, Bologna 1996.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Ai figli del pianeta. Scelte per un futuro vivibile, Emi, Bologna 1998.

- Francesco Gesualdi del Centro nuovo modello di sviluppo, Manuale per un consumo responsabile. Dal boicottaggio al commercio equo e solidale, Feltrinelli, Milano 1999.

- Francesco Gesualdi, Giamila Gesualdi, Paola Costanzo, Te', infusi e tisane dal mondo, Sonda, Torino-Milano 2001.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Guida al risparmio responsabile. Informazioni sui comportamenti delle banche per scelte consapevoli, Emi, Bologna 2002.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Guida al telefono critico. Il mondo della telefonia messo a nudo, Terre di mezzo, Milano 2002.

- Willy Mutunga, Francesco Gesualdi, Stephen Ouma, Consumatori del nord lavoratori del sud. Il successo di una campagna della societa' civile contro la Del Monte in Kenya, Emi, Bologna 2003.

- Francesco Gesualdi, Acquisti trasparenti, Emi, Bologna 2005.

- Francesco Gesualdi, Giamila Gesualdi, Tutti i tipi di te', Sonda, Torino-Milano 2005.

- Francesco Gesualdi, John Pilger, Comprare con giustizia, Emi, Bologna 2005.

- Francesco Gesualdi, Centro nuovo modello di sviluppo, Sobrieta'. Dallo spreco di pochi ai diritti per tutti, Feltrinelli, Milano 2005.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Ai giovani figli del pianeta. Scegliamo insieme un futuro per tutti, Emi, Bologna 2005.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Guida al vestire critico, Emi, Bologna 2006.

- Francesco Gesualdi, Acqua con giustizia e sobrieta', Emi, Bologna 2007.

- Francesco Gesualdi, Il mercante d'acqua, Feltrinelli Milano 2007.

- Francesco Gesualdi, Lorenzo Guadagnucci, Dalla parte sbagliata del mondo. Da Barbiana al consumo critico: storia e opinioni di un militante, Terre di mezzo, Milano 2008.

- Francesco Gesualdi, Vito Sammarco, Consumattori. Per un nuovo stile di vita, La Scuola, Brescia 2009.

- Francesco Gesualdi, L'altra via. Dalla crescita al benvivere, programma per un'economia della sazieta', Terre di Mezzo, Milano 2009.

- Francesco Gesualdi, Dario Bossi, Il prezzo del ferro. Come si arricchisce la piu' grande multinazionale del ferro e come resistono le vittime a livello mondiale, Emi, Bologna 2010.

- Francesco Gesualdi, Cercatori del regno. Cammino missionario verso la Pasqua 2011. Una Quaresima per crescere nella spiritualita' dei nuovi stili di vita, Emi, Bologna 2011.

- Francesco Gesualdi, I fuorilega del nordest, Dissensi, 2011.

- Centro nuovo modello di sviluppo, I mercanti della notizia. Guida al controllo dell'informazione in Italia, Emi, Bologna 2011.

- Francesco Gesualdi, Facciamo da soli. Per uscire dalla crisi, oltre il mito della crescita: ripartiamo dal lavoro e riprendiamoci l'economia, Altreconomia, Milano 2012.

- Francesco Gesualdi, Le catene del debito. E come possiamo spezzarle, Feltrinelli, Milano 2013.

- Francesco Gesualdi, L'economia del bene comune, Feltrinelli, Milano 2013.

- Francesco Gesualdi, Cambiare il sistema. La storia e il pensiero del padre del consumo critico, fondatore del "Centro nuovo modello di sviluppo", Altreconomia, Milano 2014.

*

Ovviamente cfr. inoltre anche almeno:

- Scuola di Barbiana, Lettera a una professoressa, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1967.

- AA. VV., La Rete di Lilliput. Alleanze, obiettivi, strategie, Emi, Bologna 2001.

 

9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

10. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1708 del 24 luglio 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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