[Nonviolenza] Telegrammi. 1672



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1672 del 18 giugno 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. L'associazione "Respirare" invita tutti i parlamentari ad impegnarsi per una legge che preveda la formazione di tutti gli operatori delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza

2. Una bozza di lettera al governo

3. Una bozza di lettera ai parlamentari

4. Una bozza di lettera ai Comuni

5. "Una riflessione sulla disoccupazione"

6. Riunione a Viterbo del "Tavolo per la pace"

7. "Operazione Colomba": Marcia internazionale per la pace in Albania

8. Una presentazione dell'Operazione Colomba

9. A Modena la festa di "Azione nonviolenta"

10. Il programma della Festa per i 50 anni di "Azione nonviolenta"

11. A Roma per la messa al bando internazionale delle armi nucleari

12. La "Carta" del Movimento Nonviolento

13. Per saperne di piu'

 

1. APPELLI. L'ASSOCIAZIONE "RESPIRARE" INVITA TUTTI I PARLAMENTARI AD IMPEGNARSI PER UNA LEGGE CHE PREVEDA LA FORMAZIONE DI TUTTI GLI OPERATORI DELLE FORZE DELL'ORDINE ALLA CONOSCENZA E ALL'USO DELLE RISORSE DELLA NONVIOLENZA

 

L'associazione "Respirare" invita tutti i parlamentari ad impegnarsi per una legge che disponga la formazione di tutti gli operatori delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.

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In allegato alcune bozze di mozione e di disegno di legge:

Allegato 1. Una bozza di raccomandazione del Parlamento al Governo (presentabile in forma di mozione, risoluzione o ordine del giorno);

Allegato 2. Una bozza di disegno di legge recante complessive "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia" con relativo impegno di spesa (bozza che riproduce con un solo minimo adeguamento il disegno di legge gia' presentato nel 2001 ma allora non calendarizzato nei lavori parlamentari);

Allegato 3. Una bozza di disegno di legge recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia", bozza che non prevede alcun aggravio di spesa ma solo l'inclusione - nelle attuali attivita' formative e di aggiornamento - della formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza (bozza che riproduce con i necessari minimi adeguamenti il disegno di legge presentato nel 2001).

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Sempre in allegato una documentazione essenziale sulla proposta di legge gia' presentata nel 2001, primo firmatario Achille Occhetto, sottoscritta da decine di parlamentari di tutti gli schieramenti politici; proposta che purtroppo all'epoca non fu poi esaminata dal parlamento.

Allegato 4. Un elenco dei primi parlamentari che nel 2001 espressero attenzione e sostegno all'iniziativa;

Allegato 5. Il resoconto di una conferenza stampa svoltasi al Senato nel 2001, che riassume anche alcuni termini essenziali della proposta.

L'associazione "Respirare"

Viterbo, 17 giugno 2014

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

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Allegato 1. Bozza di raccomandazione del Parlamento al Governo (presentabile in forma di mozione, risoluzione o ordine del giorno)

Premesso che

l'attivita' delle forze di polizia (Arma dei Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria; Corpo dei Vigili del Fuoco, Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera; Corpi di Polizia Locali) richiede che tutti gli operatori siano adeguatamente formati per affrontare anche situazioni altamente critiche;

nella formazione e nell'addestramento a tal fine sono di grande utilita' le risorse approntate dalla ricerca scientifica ed accademica, dalle esperienze storiche e dalla tradizione formativa in ambito sociale, organizzativo e psicoterapeutico della nonviolenza;

si propone che

il Governo disponga attraverso adeguati strumenti normativi l'inclusione nei percorsi formativi di tutto il personale di polizia della conoscenza e dell'uso delle risorse della nonviolenza.

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Allegato 2. Bozza di disegno di legge con relativo impegno di spesa recante complessive "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia"

Articolo 1 (Norme di principio)

1. L'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia indicate all'articolo 16 della legge 1 aprile 1981, n. 121 e successive modificazioni e integrazioni, sono svolte mediante programmi ed attivita' didattiche coerentemente ispirati ai valori della Costituzione della Repubblica con particolare riferimento agli articoli 2 e 27 e ai principi contenuti nella "Carta dei Diritti fondamentali" dell'Unione Europea.

Articolo 2 (Direttive del Ministro dell'Interno)

1. Il Ministro dell'Interno, nelle sue attribuzioni di responsabile della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e di autorita' nazionale di pubblica sicurezza,

- impartisce annualmente le direttive generali per l'attivita' d'istruzione, formazione e aggiornamento svolte dal sistema degli Istituti e delle Accademie delle forze di polizia introducendo le metodologie didattiche piu' idonee ad elevare la conoscenza e l'uso dei valori, delle tecniche, delle modalita' di servizio e delle strategie della nonviolenza;

- fissa gli obiettivi generali da raggiungere sia annualmente e sia nell'intero ciclo d'istruzione;

- vigila sugli indirizzi didattici e verifica la qualita' degli interventi formativi realizzati, relativamente alla promozione della coscienza civica e al rigoroso apprendimento di una deontologia professionale che sia conforme alle funzioni difensive e nonviolente delle forze dell'ordine;

- fissa la durata inderogabile dei corsi di istruzione per le varie qualifiche del personale di nuova assunzione in servizio;

- si avvale della consulenza di docenti e ricercatori esperti in materia di formazione alla nonviolenza e dei responsabili delle strutture formative e addestrative attualmente operanti nelle forze dell'ordine sia per l'approntamento della specifica normativa che per la qualificazione dei docenti.

Articolo 3 (Relazione annuale sull'attivita' d'istruzione, formazione e aggiornamento)

1. Il Ministro dell'Interno inoltra annualmente alle Camere, prima della scadenza dei termini di presentazione della Legge Finanziaria e della Legge di Bilancio, una particolareggiata relazione sull'attivita' svolta dal sistema degli istituti d'istruzione delle forze di polizia, nella quale siano esposti:

- gli obiettivi didattici formulati all'inizio dell'anno di gestione;

- gli indirizzi seguiti per il miglioramento continuo della preparazione professionale, nei profili deontologico-valoriale, tecnico operativo e gestionale;

- i modelli di valutazione adottati sia per la programmazione scientifico-didattica e sia per la verifica dei risultati;

- i risultati raggiunti in termini di preparazione del personale delle forze di polizia di ogni ordine e grado ed in termini di miglioramento qualitativo delle metodologie e delle tecniche di insegnamento, ivi comprese metodologie di servizio nonviolento;

- gli obiettivi didattici per l'anno successivo e i programmi di studio e di ricerca previsti a supporto dell'attivita' degli istituti e del miglioramento continuo della qualita' dei curricula formativi.

2. La relazione, trasmessa ai Presidenti della Camera e del Senato, e' inoltrata al Comitato di cui al successivo articolo 4 della presente legge.

Articolo 4 (Comitato parlamentare per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia)

1. Ai fini della promozione degli indirizzi formativi ispirati al miglioramento continuo della qualita' delle forze di polizia, e' istituito il Comitato parlamentare per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia.

2. Il Comitato e' composto da cinque deputati e da cinque senatori, nominati dai Presidenti della Camera e del Senato, sentiti i Presidenti dei Gruppi Parlamentari.

3. Il Comitato

- elegge al suo interno il Presidente e resta in carica per tutta la legislatura;

- svolge approfondimenti conoscitivi, mediante audizioni e sopralluoghi;

- discute e valuta la relazione annuale del Ministro dell'Interno, di cui all'articolo 3 della presente legge;

- trasmette semestralmente una nota e annualmente una relazione su quanto emerso dai relativi lavori alle Commissioni Affari Costituzionali della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

4. Il Comitato, ogni qualvolta si renda opportuno acquisire elementi e valutazioni, delibera di audire il Ministro dell'Interno, o il Sottosegretario di Stato delegato, i responsabili delle forze di polizia e chiunque altri ricopra un incarico istituzionale nel campo dell'istruzione del personale delle forze di polizia.

Articolo 5 (Copertura finanziaria)

1. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge valutati complessivamente in venti milioni di euro si provvede mediante l'utilizzo del fondo di riserva per le spese impreviste per l'anno 2014.

Articolo 6 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

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Allegato 3. Bozza di disegno di legge recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia", bozza che non prevede alcun aggravio di spesa ma solo l'inclusione - nelle attuali attivita' formative e di aggiornamento - della formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza

Articolo 1 (Norme di principio)

1. Nell'ambito dell'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia indicate all'articolo 16 della legge 1 aprile 1981, n. 121 e successive modificazioni e integrazioni, svolte mediante programmi ed attivita' didattiche coerentemente ispirati ai valori della Costituzione della Repubblica con particolare riferimento agli articoli 2 e 27 e ai principi contenuti nella "Carta dei Diritti fondamentali" dell'Unione Europea, si includono anche attivita' didattiche volte alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza.

Articolo 2 (Direttive del Ministro dell'Interno)

1. Il Ministro dell'Interno, nelle sue attribuzioni di responsabile della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e di autorita' nazionale di pubblica sicurezza,

- impartisce annualmente le direttive generali per l'attivita' d'istruzione, formazione e aggiornamento svolte dal sistema degli Istituti e delle Accademie delle forze di polizia introducendo le metodologie didattiche piu' idonee ad elevare la conoscenza e l'uso dei valori, delle tecniche, delle modalita' di servizio e delle strategie della nonviolenza;

- fissa gli obiettivi generali da raggiungere sia annualmente e sia nell'intero ciclo d'istruzione;

- vigila sugli indirizzi didattici e verifica la qualita' degli interventi formativi realizzati, relativamente alla promozione della coscienza civica e al rigoroso apprendimento di una deontologia professionale che sia conforme alle funzioni difensive e nonviolente delle forze dell'ordine;

- fissa la durata inderogabile dei corsi di istruzione per le varie qualifiche del personale di nuova assunzione in servizio;

- si avvale della consulenza di docenti e ricercatori esperti in materia di formazione alla nonviolenza e dei responsabili delle strutture formative e addestrative attualmente operanti nelle forze dell'ordine sia per l'approntamento della specifica normativa che per la qualificazione dei docenti.

Articolo 3 (Relazione annuale sull'attivita' d'istruzione, formazione e aggiornamento)

1. Il Ministro dell'Interno inoltra annualmente alle Camere una particolareggiata relazione sull'attivita' svolta dal sistema degli istituti d'istruzione delle forze di polizia, nella quale siano esposti:

- gli obiettivi didattici formulati all'inizio dell'anno di gestione;

- gli indirizzi seguiti per il miglioramento continuo della preparazione professionale, nei profili deontologico-valoriale, tecnico operativo e gestionale;

- i modelli di valutazione adottati sia per la programmazione scientifico-didattica e sia per la verifica dei risultati;

- i risultati raggiunti in termini di preparazione del personale delle forze di polizia di ogni ordine e grado ed in termini di miglioramento qualitativo delle metodologie e delle tecniche di insegnamento, ivi comprese metodologie di servizio nonviolento;

- gli obiettivi didattici per l'anno successivo e i programmi di studio e di ricerca previsti a supporto dell'attivita' degli istituti e del miglioramento continuo della qualita' dei curricula formativi.

2. La relazione e' trasmessa ai Presidenti della Camera e del Senato.

Articolo 4 (Copertura finanziaria)

1. Consistendo la presente legge unicamente nella mera inclusione nei programmi e nelle attivita' gia' previsti di una materia di apprendimento ed addestramento - le risorse teoriche e pratiche della nonviolenza -, essa non comporta alcun ulteriore aggravio di spesa.

Articolo 5 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

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Allegato 4. Elenco dei primi parlamentari che nel 2001 espressero attenzione e sostegno all'iniziativa

Tra i membri del Senato della Repubblica nel 2001 hanno espresso attenzione e sostegno tra i primi: Occhetto, Acciarini, Baratella, Battafarano, Battaglia, Bonfietti, Boco, Calvi, Chiusoli, Cortiana, Coviello, Crema, Dalla Chiesa, D'Ambrosio, Dato, De Paoli, De Petris, De Zulueta, Donati, Falomi, Fassone, Filippini, Formisano, Liguori, Longhi, Malabarba, Marini, Martone, Murineddu, Pascarella, Petruccioli, Ripamonti, Salvi, Tessitore, Turroni, Veraldi, Vicini, Viserta, Zancan.

Tra i membri della Camera dei Deputati nel 2001 hanno espresso attenzione e sostegno tra i primi: Fulvia Bandoli, Franca Bimbi, Marida Bolognesi, Paolo Cento, Laura Cima, Elettra Deiana, Titti De Simone, Alfiero Grandi, Franco Grillini, Mimmo Luca', Marcella Lucidi, Giorgio Panattoni, Alfonso Pecoraro Scanio, Roberta Pinotti, Giuliano Pisapia, Aldo Preda, Ermete Realacci, Carlo Rognoni, Giovanni Russo Spena, Piero Ruzzante, Vincenzo Siniscalchi, Francesco Tolotti, Tiziana Valpiana, Luciano Violante.

Tra i membri del Parlamento Europeo nel 2001 hanno espresso attenzione e sostegno tra i primi: il vicepresidente del Parlamento Europeo Renzo Imbeni, ed i parlamentari europei Giuseppe Di Lello, Claudio Fava, Luisa Morgantini, Giovanni Pittella.

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Allegato 5. Resoconto della conferenza stampa tenuta al Senato il 6 dicembre 2001

- Si e' svolta oggi la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza

Si e' svolta oggi, giovedi' 6 dicembre 2001, presso la Sala Rossa del Senato della Repubblica a Roma, la conferenza stampa di presentazione pubblica della proposta di legge recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento delle forze di polizia" che ha come primo firmatario il senatore Achille Occhetto ed e' stata sottoscritta da vari parlamentari di diverse forze politiche; e' la proposta di legge che prevede la formazione e l'addestramento delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso dei valori, delle tecniche e delle strategie della nonviolenza.

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Resoconto della conferenza stampa

- La conferenza stampa e' stata presieduta dal senatore Cesare Salvi, vicepresidente del Senato della Repubblica.

Il senatore Achille Occhetto ha illustrato la proposta di legge, ricostruendone le motivazioni ed analizzando il contesto attuale.

Il senatore Guido Calvi ha definito la proposta di legge come un atto di civilta' ed ha evidenziato come essa affermi il principio della legalita'.

Il regista Citto Maselli e' intervenuto anche a nome degli altri registi cinematografici presenti (tra cui alcuni veri e propri monumenti viventi della cultura italiana come Mario Monicelli e Gillo Pontecorvo).

Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Peppe Sini ha ricostruito la genesi della proposta, il coinvolgimento nella elaborazione e discussione preliminare di tante associazioni (in primo luogo numerose associazioni sindacali e culturali delle forze di polizia), istituzioni, movimenti nonviolenti, e di illustri studiosi di fama internazionale. Una proposta di legge "per" e non "contro"; una proposta di legge utile alle forze dell'ordine, utile alla legalita', utile alla sicurezza pubblica ed al rispetto e alla promozione dei diritti umani.

Il senatore Francesco Martone ha inquadrato l'iniziativa nell'ambito di un piu' ampio impegno per la democrazia e la legalita'.

Il senatore Luigi Malabarba ha analizzato l'importanza dell'iniziativa anche in relazione a rilevanti vicende politiche, sociali e culturali odierne.

Il senatore Vittorio Parola, una figura tra le piu' qualificate dell'impegno democratico e della societa' civile, ha sottolineato l'importanza della scelta della nonviolenza come risorsa per la societa'.

La conferenza stampa e' stata un'occasione di riflessione particolarmente rilevante; la partecipazione e' stata ampia ed assai qualificata.

Tra i presenti alla conferenza segnaliamo anche la senatrice Tana De Zulueta ed altri parlamentari; una figura storica del movimento sindacale di polizia come il dottor Delfino Santaniello; l'onorevole Franco Grillini, una delle figure piu' rilevanti della societa' civile; il sociologo Maurizio Fiasco, profondo studioso dei temi della sicurezza pubblica; personalita' della cultura come i registi cinematografici Mario Monicelli, Gillo Pontecorvo, Daniele Segre.

Alla conferenza sono pervenuti messaggi di saluto da parte di illustri studiosi e rappresentanti della cultura e dell'impegno nonviolento, come il professor Alberto L'Abate, il peace-researcher Giovanni Scotto, il direttore di "Azione Nonviolenta" Mao Valpiana.

- Una riflessione del responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo (la struttura pacifista nonviolenta che da oltre un anno ha promosso l'iniziativa), commentando la presentazione della proposta di legge, ha sottolineato che la nonviolenza e' una grande risorsa per la democrazia, la legalita', i diritti umani; ed oggi piu' che mai vi e' bisogno dell'impegno di tutti in difesa ed a promozione della legalita', della democrazia, dei diritti umani.

Sini ha inoltre evidenziato come la proposta di legge vuole mettere a disposizione di tutto il personale delle forze dell'ordine i valori e gli strumenti teorici e pratici della nonviolenza; proprio perche' le forze dell'ordine svolgono una funzione decisiva di difesa della sicurezza pubblica, di tutela della legalita', di garanzia del rispetto dei diritti di tutte le persone, cosi' come prevede l'ordinamento vigente, e' utile e necessario che possano disporre di una formazione che permetta di avvalersi delle grandi risorse della nonviolenza sul piano formativo, comunicativo, relazionale ed operativo.

Il responsabile della struttura pacifista promotrice dell'iniziativa auspica che alla proposta di legge si associno tutti i parlamentari di qualunque schieramento politico che vogliano essere fedeli al dettato costituzionale, ed impegnarsi per la legalita', la democrazia e la difesa e promozione della sicurezza pubblica e dei diritti umani.

Peppe Sini segnala altresi' come gia' alcune istituzioni abbiano iniziato con i propri corpi di polizia locale la sperimentazione della formazione alla nonviolenza: ad esempio il Comune di Milano, che prevede la formazione alla nonviolenza dei vigili urbani, con la supervisione della professoressa Marianella Sclavi.

Il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo ha promosso anche un appello a tutti gli enti locali affinche' sostengano la proposta di legge e realizzino la formazione alla nonviolenza dei corpi di polizia locale (ad esempio i corpi di polizia municipale).

 

2. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA AL GOVERNO

 

Al/alla Ministro/a ...

Oggetto: proposta di un impegno suo personale, ovvero collegiale nell'ambito del Consiglio dei Ministri di cui fa parte, per la promozione e l'adozione di un atto normativo che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza

Gentile ministro/a ...,

le scrivo per formularle la richiesta di un atto legislativo ovvero regolamentare che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.

Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.

Distinti saluti,

FIRMA

LUOGO, DATA

Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

3. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA AI PARLAMENTARI

 

Al/alla senatore/senatrice/onorevole ...

Oggetto: proposta di presentazione di un disegno di legge affinche' tutti gli appartenenti alle forze di polizia statali e locali siano formati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza

Gentile parlamentare,

le scrivo per formularle una proposta: di voler presentare un disegno di legge affinche' tutti gli appartenenti alle forze di polizia siano formati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.

Lei gia' sapra' che un analogo disegno di legge fu gia' presentato nel 2001, dopo la tragedia di Genova, sottoscritto da parlamentari di tutti gli schieramenti politici, ma allora non fu poi "calendarizzato" nei lavori parlamentari e quindi non giunse a buon fine.

Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.

Distinti saluti,

FIRMA

LUOGO, DATA

Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

4. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA AI COMUNI

 

Al Sindaco del Comune di ...

e per opportuna conoscenza:

a tutti gli assessori della Giunta Comunale

a tutti i consiglieri del Consiglio Comunale

alla Segretaria generale del Comune

Oggetto: Proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.

Gentile sindaco,

forse sapra' gia' che in varie realta' territoriali, da Milano a Palermo, da diversi anni si svolgono attivita' di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per gli operatori dei vari Corpi di Polizia.

La nonviolenza appronta infatti strumenti di grande utilita', anche dal punto di vista comunicativo e relazionale, per gli operatori pubblici che nello svolgimento delle loro delicate funzioni possono trovarsi a dover fronteggiare situazioni complesse e critiche.

Con la presente lettera si avanza la proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.

Distinti saluti

FIRMA

LUOGO, DATA

Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

5. INCONTRI. "UNA RIFLESSIONE SULLA DISOCCUPAZIONE"

 

Si e' svolto la sera di martedi' 17 giugno 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema: "Una riflessione sulla disoccupazione dal punto di vista dell'impegno solidale per difendere ed affermare la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani".

All'incontro ha preso parte Paolo Arena.

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Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali e comunicazioni di massa, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi mesi ha animato due cicli di incontri di studio di storia della sociologia e di teoria del diritto; attualmente anima un ciclo di incontri di studio di elementi di economia politica. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta.

 

6. INCONTRI. RIUNIONE A VITERBO DEL "TAVOLO PER LA PACE"

 

Si svolge oggi, mercoledi' 18 giugno 2014, con inizio alle ore 17, presso il Palazzetto della creativita' in via Carlo Cattaneo 9, a Viterbo, la riunione del "Tavolo per la pace".

Tutte le persone interessate sono invitate a partecipare.

Per informazioni: Pigi Moncelsi: tel. 0761348590, cell. 3384613540, e-mail: pmoncelsi at comune.viterbo.it

 

7. REPETITA IUVANT. "OPERAZIONE COLOMBA": MARCIA INTERNAZIONALE PER LA PACE IN ALBANIA

[Dalle amiche e dagli amici dell'Operazione Colomba (per contatti: tel. 054129005, cell. 328.5857263, e-mail: albania at operazionecolomba.it, operazione.colomba at apg23.org, web: www.operazionecolomba.it, www.operazionecolomba.com, www.operazionecolomba.it/marciapaceinalbania) riceviamo e diffondiamo]

 

Marcia internazionale per la pace in Albania

"Un popolo si muove per la pace, contro le vendette di sangue"

Bajram Curri-Titana, 22 giugno - primo luglio 2014

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La gjakmarrja (vendetta di sangue) e' un fenomeno estremamente lesivo dei diritti fondamentali degli esseri umani, a partire dal piu' importante, quello alla vita. Tale pratica mina, inoltre, l'unita', la stabilita' e il futuro di tutta l'Albania.

Il superamento della gjakmarrja ("vendetta di sangue") puo' avvenire solo attraverso la promozione di una cultura di pace e nonviolenza che favorisca sia percorsi di riconciliazione tra le famiglie in vendetta, sia percorsi di riconciliazione collettiva: i cittadini albanesi non dovranno mai piu' sentire la necessita' di farsi giustizia da soli, perche' lo Stato sara' presente e in grado di tutelare i loro diritti.

Per permettere che cio' avvenga, e' indispensabile la mobilitazione della societa' civile nazionale (in primo luogo) ed internazionale.

E' per questo che Operazione Colomba ha deciso di promuovere una Marcia internazionale per la pace in Albania che partira' da Bajram Curri (regione di Tropoja) il 22 giugno e che, cercando di coinvolgere le zone piu' isolate e maggiormente colpite dal fenomeno, arrivera' alla capitale Tirana il primo luglio 2014.

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Gli obiettivi della Marcia sono:

1. ricordare le vittime delle "vendette di sangue" (gjakmarrjes);

2. sensibilizzare la societa' civile albanese ed internazionale sul fenomeno delle "vendette di sangue";

3. creare un movimento popolare dal basso che promuova in Albania il "pajtimi" (la riconciliazione) e lavori per riaffermare il diritto alla vita;

4. portare il fenomeno all'attenzione dei mezzi di informazione/comunicazione locali ed internazionali;

5. fare pressione nazionale ed internazionale sullo Stato albanese affinche' provveda immediatamente ad una applicazione reale e concreta della legge n. 9389 del 4/5/2005 in riferimento alla creazione e al funzionamento del Consiglio di coordinamento nella lotta contro la gjakmarrje.

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Pertanto i volontari di Operazione Colomba, insieme alla popolazione civile albanese e numerose associazioni e realta' locali, invitano la societa' civile internazionale a sottoscrivere un appello(www.operazionecolomba.it/albania/1891-appello.html) in cui si chiede:

1) alle istituzioni albanesi di impegnarsi: a dotare il Paese di un sistema giuridico/istituzionale adeguato a sostenere un processo di superamento del fenomeno; ad applicare immediatamente la legge 9389 del 4/5/2005 per la creazione e il funzionamento del Consiglio di coordinamento per la lotta contro le "vendette di sangue", previsto dalla stessa; a rendere certa la pena per quanti si macchieranno di crimini legati alle "vendette di sangue"; a promuovere una cultura di pace e rispetto dei diritti umani, prima di tutto il diritto alla vita.

2) agli attori della societa' civile (singoli o associati) nazionale ed internazionale, di impegnarsi: a non usare la violenza in caso di conflitto e a rispettare sempre la vita umana; a promuovere tra i nostri associati/amici/parenti la prassi della risoluzione nonviolenta dei conflitti e della riconciliazione; a ricordare le vittime di ogni violenza, della gjakmarrje e hakmarrje; a diffondere la storia e le esperienze delle persone che al posto della vendetta hanno scelto di riconciliarsi perdonando; a sostenere la creazione in Albania di un movimento popolare che promuova la cultura della vita, del rispetto dell'altro e della riconciliazione (pajtimi) e che sensibilizzi le istituzioni locali affinche' garantiscano il rispetto e la promulgazione delle norme tese a contrastare il fenomeno delle "vendette di sangue".

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Invitiamo inoltre la societa' civile internazionale a percorrere insieme un tratto della marcia che, da Bajram Curri (nord dell'Albania) alla capitale Tirana, unira' centinaia di persone.

La partecipazione all'evento e' possibile attraverso tre differenti modalita':

- dal 23 al 26 giugno: partecipazione alle tappe di Puke-Lac Vaudejes e Lac Vaudejes-Scutari (per un totale di circa 18 km a piedi);

- dal 29 giugno al 2 luglio: partecipazione alle tappe di Mamurras-Fushe Kruje e Fushe Kruje-Tirana (per un totale di circa 18 km a piedi);

- dal 30 giugno al primo luglio: partecipazione alla tappa finale con arrivo a Tirana (per un totale di circa 4 km a piedi).

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E' possibile iscriversi alla marcia entro e non oltre il 10 giugno 2014.

Per iscriversi inviare una e-mail a: albania at operazionecolomba.it

Per maggiori informazioni: www.operazionecolomba.it/marciapaceinalbania

Tel. 054129005, cell. 3285857263 (chiedere di Agnese o Mingo).

 

8. REPETITA IUVANT. UNA PRESENTAZIONE DELL'OPERAZIONE COLOMBA

[Dalle amiche e dagli amici dell'Operazione Colomba (per contatti: tel. 054129005, cell. 328.5857263, e-mail: albania at operazionecolomba.it, operazione.colomba at apg23.org, web: www.operazionecolomba.it, www.operazionecolomba.com, www.operazionecolomba.it/marciapaceinalbania) riceviamo e diffondiamo]

 

Operazione Colomba (www.operazionecolomba.it) e' il corpo nonviolento di pace dell'associazione Comunita' Papa Giovanni XXIII (www.apg23.org).

E' un progetto che nasce nel 1992 dal desiderio di alcuni volontari e obiettori di coscienza di vivere concretamente la nonviolenza in zone di guerra. Inizialmente ha operato in ex-Jugoslavia dove, sulla base dei rapporti di fiducia instaurati nel tempo con le persone del luogo, e' diventata punto di riferimento credibile per le diverse comunita' locali e conseguentemente ponte di incontro e dialogo tra le parti in conflitto: e' stato cosi' possibile riunire famiglie divise dai diversi fronti, proteggere (in maniera disarmata) minoranze etniche e contribuire a ricreare spazi di convivenza pacifica.

Dal 1992 ad oggi, tra volontari e obiettori di coscienza, vi hanno partecipato oltre millecinquecento persone.

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Le principali caratteristiche dell'intervento di Operazione Colomba sono:

- la nonviolenza: forza che rende possibile l'incontro con "l'altro" non per annientarlo (scontro), ma per risvegliarne la coscienza. Scopo della nonviolenza e' infatti quello di liberare, perseguendo sempre la verita' e la giustizia, sia l'oppresso che l'oppressore dalla spirale di odio e vendetta che ogni guerra inevitabilmente genera. Operazione Colomba cerca di vivere e concretizzare questa forza, che e' attiva e creativa, con azioni di interposizione, accompagnamento, mediazione, denuncia, protezione dei civili, riconciliazione, animazione con i bambini...

- l'equivicinanza: condivisione della vita con tutte le vittime sui diversi fronti del conflitto, indipendentemente dall'etnia, dalla religione, dall'appartenenza politica...

- la partecipazione popolare: e' una esperienza aperta a tutti (credenti e non), non sono richiesti particolari curricoli. Di indispensabile c'e' l'adesione ad un cammino di nonviolenza, una limpida affinita' con la proposta e con la vita di gruppo, la maggiore eta' e la partecipazione ad un corso di formazione specifico.

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Concretamente le attivita' che Operazione Colomba svolge in zone di guerra sono:

- la condivisione della vita con i piu' poveri tra le vittime del conflitto, cercando di sostenerli nei loro bisogni piu' immediati e condividendo con loro non solo la scomodita' delle situazioni d'emergenza, ma anche le paure e i rischi della guerra;

- la protezione dei civili piu' esposti alla violenza della guerra, attraverso la presenza, neutrale ed internazionale, che funge da deterrente verso l'uso della violenza, e attraverso azioni dirette nonviolente molto concrete;

- la promozione del dialogo e della riconciliazione, che si attua soltanto vivendo sui diversi fronti del conflitto e che si fonda sulla fiducia che le persone instaurano nei confronti dei volontari;

- il lavoro di advocacy a livello politico e istituzionale.

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In questi anni Operazione Colomba ha stretto importanti rapporti di collaborazione con organismi fra i quali le Nazioni Unite, l'Unione Europea, numerosi centri per i diritti umani ed Ong internazionali, esponenti delle chiese, associazioni e gruppi locali.

A partire dal 1995 Operazione Colomba ha sperimentato questo modo di entrare nelle guerre e di intervenire in maniera nonviolenta in molti conflitti nel mondo: Croazia, Bosnia Herzegovina, Yugoslavia (1992 - 1997); Albania (1997); Sierra Leone (1997); Kossovo - Albania - Macedonia (1998 - 2000); Timor Est - Indonesia (1999); Chiapas - Messico (1998 - 2002); Cecenia - Russia (2000 - 2001); Repubblica Democratica del Congo - Africa (2001); Palestina - Striscia di Gaza (2002 - 2003); Darfur - Sudan (2008); Kossovo (2003 - 2010); Nord Uganda (2005 - 2008); Georgia (2008 - 2009); Castel Volturno (2009 - 2010).

Attualmente Operazione Colomba e' presente in Albania, Colombia, Palestina e Israele.

Sta anche monitorando, con dei viaggi "esplorativi", la situazione nella Repubblica Democratica del Congo, nella Striscia di Gaza, in Grecia e in Siria (attraverso una presenza nei campi profughi in Libano).

 

9. INCONTRI. A MODENA LA FESTA DI "AZIONE NONVIOLENTA"

[Dal Movimento Nonviolento (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax 0458009803, siti: www.nonviolenti.org, www.azionenonviolenta.it) riceviamo e diffondiamo]

 

Modena, 19-22 giugno, festa per i 50 anni di "Azione nonviolenta". Cultura e politica, arte e convivialita'.

La Festa nazionale di "Azione nonviolenta", la rivista fondata dal filosofo Aldo Capitini nel 1964, che si svolgera' a Modena dal 19 al 22 giugno, trasformera' la citta' emiliana per quattro giorni nella capitale italiana della nonviolenza.

Da Goffredo Fofi, che fu stretto collaboratore di Aldo Capitini - che inaugurera' la festa insieme al direttore Mao Valpiana e al Sindaco di Modena - all'antropologa Pat Patfoort, punto di riferimento della nonviolenza europea; dal lancio della "Campagna per il disarmo e la difesa civile non armata e nonviolenta", annunciata il 25 aprile all'Arena di pace e disarmo di Verona, al confronto tra le Scuole di Pace dell'Emilia Romagna; dallo yoga al teatro dell'oppresso, alla costruzione del mandala di pace; dai concerti, alle danze dal mondo, al recital di Alberto Patrucco e Andrea Miro', saranno quattro giorni densi di cultura, politica, arte e buon cibo.

Con il patrocinio del Comune di Modena e la collaborazione di molte associazioni locali, la testa di "Azione nonviolenta" si dipanera' nel Parco XXII Aprile di Modena a partire dal pomeriggio, nei focus in libreria, con ospiti nazionali e internazionali che dialogheranno con il pubblico sui temi della difesa, del disarmo e del Servizio civile, della convivenza e dei conflitti, dell'eredita' culturale di Aldo Capitini e dell'editoria di pace, della memoria e dell'educazione alla nonviolenza.

Continuera' la sera, nel palco centrale, con la pizziche salentine dei Krazi' (giovedi'), il canzoniere della tradizione antimilitarista cantato da Giuliana Bergamaschi e Ilaria Peretti (venerdi'), lo spettacolo di danze popolari che coinvolgeranno il pubblico con "Balliamo sul Mondo" (sabato) e la presentazione del nuovo cd "Segni (e) particolari" di Patrucco e Miro che cantano il poeta anarchico Brassens (domenica).

Ed in mezzo la possibilita' di visitare le mostre, tra le quali quella sui 50 anni di "Azione nonviolenta", laboratori per adulti e bambini, praticare yoga, visitare gli stands delle associazioni del territorio, gustare la bio-pizza e dissertarsi al bio-bar, cenare al ristorante tradizionale e vegetariano.

Insomma una vera festa popolare all'insegna della nonviolenza che, come scriveva Aldo Capitini, e' anticipo, qui ed ora, della realta' liberata.

 

10. INCONTRI. IL PROGRAMMA DELLA FESTA PER I 50 ANNI DI "AZIONE NONVIOLENTA"

[Dal Movimento Nonviolento (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax 0458009803, siti: www.nonviolenti.org, www.azionenonviolenta.it) riceviamo e diffondiamo]

 

Festa per i 50 anni di "Azione nonviolenta", Modena, 19-22 giugno, Parco XXII aprile.

Programma

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Giovedi' 19 giugno

- ore 17,30: inaugurazione della festa con Goffredo Fofi, Mao Valpiana direttore di "Azione nonviolenta" e il Sindaco di Modena.

- ore 19: focus libreria, "La campagna per il disarmo e la difesa civile non armata e nonviolenta" con Francesco Vignarca (Rete Italiana Disarmo), Licio Palazzini (Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile),  Federico del Giudice (Rete Pace), con Pasquale Pugliese (Movimento Nonviolento)

- ore 18: nel parco, laboratorio ad iscrizione (minimo 8, massimo 20 iscritti) di Teatro dell'Oppresso con Luciana Talamonti - Associazione Teatrindifesi; laboratori per bambini e ragazzi.

- ore 21,30: palco centrale, Krasi' in concerto.

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Venerdi' 20 giugno

- ore 17: libreria, "Quello che era giusto - ricordando Alexander Langer", a cura del Laborat Casa Pace (partnership tra Casa per la Pace e progetto teatrale "Il Ratto d'Europa"). A seguire focus "La convivenza interculturale" con Pat Patfoort (antropologa), Sara Bonacini (Coop. soc. Mediando), con Elena Buccoliero (Movimento Nonviolento).

- ore 16,30: nel parco, laboratori per bambini e ragazzi.

- ore 18: nel parco, laboratorio di Teatro dell'Oppresso con Luciana Talamonti - Associazione Teatrindifesi.

- ore 20,30: nel parco, laboratori per bambini e ragazzi.

- ore 21.30: palco centrale, "Informazione e comunicazione di pace" con i Direttori Mao Valpiana (Azione nonviolenta), Efrem Tresoldi (Nigrizia), Marco Fratoddi (La Nuova Ecologia), Rosa Siciliano (Mosaico di Pace), Stefano Corradino (Articolo 21), modera Mariapia Cavani. A seguire il canzoniere antimilitarista di Giuliana Bergamaschi e Ilaria Peretti (del gruppo Bocche di Rosa).

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Sabato 21 giugno

- ore 9.30: nel parco, yoga a cura di Silvia Bianchi del Centro Yoga Shiva (portare tappetino e cuscino).

- ore 17: al coperto laboratorio di narrazione collettiva "La vita e' l'arte dell'incontro", con Elena Buccoliero e Caterina Del Torto (formatrici), ad iscrizione.

- ore 18: focus libreria, "Aldo Capitini ed Azione nonviolenta" con Andrea Maori (autore di Dossier Aldo Capitini) e Daniele Lugli (collaboratore di Capitini), con Mao Valpiana (Movimento Nonviolento).

- ore 16,30: nel parco, laboratori per bambini e ragazzi.

- ore 18: nel parco

laboratorio di Teatro dell'Oppresso con Luciana Talamonti - Associazione Teatrindifesi

- ore 20,30: nel parco, laboratori per bambini e ragazzi.

- ore 21: palco centrale, concerto di percussioni africane a cura dell'associazione Fore Fote.

- ore 22.30: palco centrale, "Gira e danza il mondo", spettacolo di danze popolari a cura di Balliamo sul mondo.

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Domenica 22 giugno

- ore 9.30: nel parco yoga a cura di Silvia Bianchi del Centro Yoga Shiva (portare tappetino e cuscino).

- ore 16,30: nel parco, laboratori per bambini e ragazzi.

- ore 17: al coperto, Laboratorio ad iscrizione teorico-pratico Il mandala e la Pace con Annalisa Ippolito

- ore 17,30: focus libreria, Memoria ed educazione alla pace con Ercole Ongaro (storico, autore di "Resistenza nonviolenta 1943-45"), Elena Monticelli (Scuola di Pace di Monte Sole), Marisa Burchi (Rocca di Pace, Sestola), Marco Marzi (Scuola di Pace di Reggio Emilia/Istoreco), Vittorio Venturi (Amici della nonviolenza di Modena), con Massimiliano Pilati (Movimento Nonviolento/Forum trentino per la pace).

- ore 18: nel parco, esito laboratorio di Teatro dell'Oppresso con Luciana Talamonti - Associazione Teatrindifesi

- ore 20,30: nel parco, laboratori per bambini e ragazzi.

- ore 21,30: palco centrale, "Segni (e) particolari", Alberto Patrucco e Andrea Miro' cantano Brassens.

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Ristorante tradizionale e vegetariano aperto tutte le sere dalle ore 19 presso l'adiacente parrocchia di S. Giovanni Evangelista.

Area ristoro con bio-pizza e bio-bar aperta tutte le sere presso il parco XXII Aprile.

Presso l'area della festa sara' possibile visitare le seguenti mostre: "50 anni di Azione nonviolenta", a cura del Movimento Nonviolento, "Il sentiero della Costituzione", a cura del Gruppo don Lorenzo Milani di Modena.

Nei giorni della festa, presso la biblioteca Crocetta (palazzina Pucci, Via Canaletto 108, negli orari di apertura della biblioteca) sara' possibile visitare la mostra: "50 anni di Azione nonviolenta", a cura del Movimento Nonviolento.

 

11. INCONTRI. A ROMA PER LA MESSA AL BANDO INTERNAZIONALE DELLE ARMI NUCLEARI

[Da Antonia Sani della Wilpf - Lega internazionale di donne per la pace e la liberta' (per contatti: antonia.sani at alice.it) riceviamo e  diffondiamo.

Antonia Baraldi Sani - nata a Ferrara nel 1936 - vive a Roma. E' stata docente di materie letterarie nella Scuola Secondaria Superiore. E' tra i membri fondatori del Comitato Nazionale Scuola e Costituzione (1985) e presidente del Crides (Centro Romano di Iniziativa per la Difesa dei Diritti nella Scuola), che rappresenta l'articolazione romana del Comitato Nazionale Scuola e Costituzione. Ha fatto parte della Giunta Esecutiva dell'Associazione "Carta 89", fondata da F. Gentiloni, M. A. Manacorda, E. Garin, R. Luporini, F. Gianpiccoli, per la difesa della laicita' dello Stato fino al suo scioglimento. E' stata presidente del "Comitato per la difesa e il rilancio della Costituzione" di Roma (1990-97). E' tra i soci fondatori della "Associazione nazionale per la scuola della Repubblica" (1999) di cui e' coordinatrice. E' stata consigliera circoscrizionale (Roma, II Circoscrizione) per due consigliature come indipendente nelle liste del Pci (1981-1989). Ha fatto parte del Consiglio Scolastico Provinciale di Roma come insegnante di Scuola Superiore. Dal 2007 e' presidente della Wilpf Italia (Womens International League for Peace and Freedom). Collabora a vari quotidiani e periodici di ispirazione laica, tra i quali "Laicita'", "Ecole", "Alternative", "Italialaica", "IL Paese delle donne". Cfr. anche l'intervista nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 354]

 

Venerdi' 20 giugno a Roma presso il Cesv, in via Liberiana 17 (S.ta Maria Maggiore), dalle ore 16 alle ore 19, si svolgera' il convegno "Verso Vienna 2014: esigiamo il bando internazionale delle armi nucleari".

Intervengono sulle prospettive della iniziativa umanitaria per il disarmo: Viola Giuliano (Wilpf internazionale), Mario Agostinelli, Luigi Mosca, Alfonso Navarra (presentatori del pamphlet "Esigete" di Stephane Hessel e Albert Jacquard, Ediesse), on. Paolo Bolognesi (Associazione famiglie vittime di stragi - Commissione Difesa della Camera), on. Giuditta Pini (Commissione Difesa della Camera), sen. Roberto Cotti (Commissione Difesa del Senato), Daniele Santi (Senzatomica - Ippnw - Associazione internazionale medici per la prevenzione della guerra nucleare), Maria Luisa Gizzio (Anpi), Raffaella Bolini (Arci).

Aderiscono Lidia Menapace, Domenico Gallo, Giulio Marcon, Giorgio Zanin, Manlio Dinucci, Donatella Duranti, Laura Greco.

Promuovono Wilpf-Italia e Loc.

 

12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

13. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1672 del 18 giugno 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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