[Nonviolenza] Telegrammi. 1599



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1599 del 6 aprile 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Da Viterbo a Verona

2. Arena di pace e disarmo il 25 aprile a Verona: per informazioni, adesioni e contatti

3. L'appello che promuove l'iniziativa "Arena di pace e disarmo"

4. Segnalazioni librarie

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. INCONTRI. DA VITERBO A VERONA

 

Si e' svolto sabato 5 aprile 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione in preparazione del 25 aprile.

Nel corso dell'incontro e' stato presentato l'appello che promuove l'iniziativa nonviolenta nazionale denominata "Arena di pace e disarmo" che si svolgera' appunto il 25 aprile 2014 all'Arena di Verona, promossa da innumerevoli personalita', associazioni, movimenti ed istituzioni impegnati per la pace, la democrazia, la giustizia, la solidarieta', i diritti umani.

I partecipanti all'incontro viterbese hanno espresso ancora una volta sostegno all'iniziativa e condivisione del suo motto: "La resistenza oggi si chiama nonviolenza. La liberazione oggi si chiama disarmo".

*

Concludendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha ribadito ancora una volta che la guerra, che sempre e solo consiste nell'uccisione di esseri umani, e' sempre nemica dell'umanita'; che la pace si costruisce con la smilitarizzazione, il disarmo, la solidarieta' che salva le vite; che opporsi alla guerra significa anche opporsi al razzismo, opporsi a tutte le uccisioni ed a tutte le persecuzioni; rispettare e difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; rispettare e difendere il mondo vivente minacciato di distruzione.

*

Qui ed ora occorre pertanto opporsi ad ogni scellerato stravolgimento golpista della Costituzione nata dalla Resistenza antifascista: la Costituzione va mantenuta, difesa ed applicata.

*

Qui ed ora occorre pertanto lottare per la cessazione immediata della illegale partecipazione militare italiana alla guerra afgana ed alle altre "missioni internazionali" che sotto il pretesto dell'antiterrorismo e dell'antipirateria hanno portato le forze armate italiane a fare da truppe d'occupazione per le dominazioni mafiose ed imperialiste, da plotoni d'esecuzione per conto dei petrolieri, da carne da macello a vantaggio dei signori della guerra e dei divoratori di vite umane.

Qui ed ora occorre pertanto lottare per il disarmo: a cominciare dalla definitiva rinuncia alla produzione e all'acquisto dei famigerati cacciabombardieri F-31.

Qui ed ora occorre pertanto lottare per la smilitarizzazione, sostituendo all'apparato militare i Corpi civili di pace e la Difesa popolare nonviolenta.

Qui ed ora occorre pertanto lottare per la proibizione della produzione, del commercio, della detenzione e dell'uso delle armi, e per la riconversione dell'industria bellica e armiera a produzioni unicamente civili.

*

Qui ed ora occorre pertanto lottare per l'abolizione immediata di tutte le abominevoli misure razziste, per far cessare la criminale persecuzione dei migranti e ripristinare il rispetto dei diritti di tutti gli esseri umani; occorre pertanto lottare per abolire i campi di concentramento; occorre pertanto lottare per abolire le deportazioni; occorre pertanto lottare per abolire il favoreggiamento della schiavitu' da parte dello stato italiano; occorre pertanto lottare per consentire a tutti gli esseri umani di entrare in Italia in modo legale e sicuro, cosi' sconfiggendo le mafie schiaviste dei trafficanti e facendo cessare le stragi nel Mediterraneo.

*

Qui ed ora occorre pertanto lottare per inverare il programma scritto nei principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, il programma della Liberazione, il programma della Resistenza.

Pace e giustizia, liberta' e solidarieta': solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

"La resistenza oggi si chiama nonviolenza. La liberazione oggi si chiama disarmo".

 

2. INIZIATIVE. ARENA DI PACE E DISARMO IL 25 APRILE A VERONA: PER INFORMAZIONI, ADESIONI E CONTATTI

 

Si svolgera' a Verona il 25 aprile l'iniziativa "Arena di pace e disarmo".

Per informazioni, adesioni e contatti: e-mail: segreteria at arenapacedisarmo.org, sito: http://arenapacedisarmo.org

 

3. APPELLI. L'APPELLO CHE PROMUOVE L'INIZIATIVA "ARENA DI PACE E DISARMO"

 

La guerra e' il suicidio dell'umanita' (Papa Francesco)

Solo la nonviolenza ci salvera' (Mahatma Gandhi)

 

25 aprile 2014, all'Arena di Verona, una giornata di resistenza e liberazione

La resistenza oggi si chiama nonviolenza

La liberazione oggi si chiama disarmo

*

Premessa

L'Italia ripudia la guerra, ma noi continuiamo ad armarci.

Crescono le spese militari, si costruiscono nuovi strumenti bellici.

Il nostro Paese, in piena crisi economica e sociale, cade a picco in tutti gli indicatori europei e internazionali di benessere e di civilta', ma continua ad essere tra le prime dieci potenze militari del pianeta, nella corsa agli armamenti piu' dispendiosa della storia.

Ne sono un esempio i nuovi 90 cacciabombardieri F35, il cui costo di acquisto si attesta sui 14 miliardi di euro, mentre l'intero progetto Joint Strike Fighter superera' i 50 miliardi di euro; il nostro paese, inoltre, "ospita" 70 bombe atomiche statunitensi B-61 (20 nella base di Ghedi a Brescia e 50 nella base di Aviano a Pordenone) che si stanno ammodernando, al costo di 10 miliardi di dollari, in testate nucleari adatte al trasporto sugli F-35.

Gli armamenti sono distruttivi quando vengono utilizzati e anche quando sono prodotti, venduti, comprati e accumulati, perche' sottraggono enormi risorse al futuro dell'umanita', alla realizzazione dei diritti sociali e civili, garanzia di vera sicurezza per tutti.

Gli armamenti non sono una difesa da cio' che mette a rischio le basi della nostra sopravvivenza e non saranno mai una garanzia per i diritti essenziali della nostra vita - il diritto al lavoro, alla casa e all'istruzione, le protezioni sociali e sanitarie, l'ambiente, l'aria, l'acqua, la legalita' e la partecipazione, la convivenza civile e la pace; e inoltre generano fame, impoverimento, miseria, insicurezza perche' sempre alla ricerca di nuovi teatri e pretesti di guerra; impediscono la realizzazione di forme civili e nonviolente di prevenzione e gestione dei conflitti che salverebbero vite umane e risorse economiche.

Per immaginare e costruire gia' oggi un futuro migliore e' indispensabile, urgente, una politica di disarmo, partendo da uno stile di vita disarmante.

*

Proposta

Per questo proponiamo la convocazione di una iniziativa nonviolenta nazionale: un grande raduno, di tutte le persone, le associazioni, i movimenti della pace, della solidarieta', del volontariato, dell'impegno civile, che faccia appello non solo ai politici ma innanzitutto a noi stessi, chiedendo a chi vi partecipera' di assumersi la responsabilita' di essere parte del cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.

*

Obiettivo

Scrollarsi dalle spalle illusioni e paure, rimettersi in piedi con il coraggio della responsabilita' e della partecipazione per disarmarci e disarmare l'economia, la politica, l'esercito.

 

4. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Zygmunt Bauman, Il demone della paura, Laterza - Gruppo Editoriale L'Espresso, Roma-Bari 2014, pp. VI + 136, euro 5,90.

*

Riletture

- Isaac Bashevis Singer, Shosha, Longanesi, Milano 1978, Editori Associati, Milano 1992, 1999, pp. 224.

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1599 del 6 aprile 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su:

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe

 

Per non riceverlo piu':

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe

 

In alternativa e' possibile andare sulla pagina web

http://web.peacelink.it/mailing_admin.html

quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).

 

L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web:

http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html

 

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

Gli unici indirizzi di posta elettronica utilizzabili per contattare la redazione sono: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com