[Nonviolenza] Telegrammi. 1481



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1481 del 9 dicembre 2013

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Associazione "Respirare": In memoria di Nelson Mandela

2. Per Ferruccio Parri

3. Un appello al parlamento italiano: faccia cessare le stragi nel Mediterraneo

4. Segnalazioni librarie

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": IN MEMORIA DI NELSON MANDELA

[Dall'associazione "Respirare" riceviamo e diffondiamo]

 

Che tutta l'umanita' stia rendendo omaggio a Nelson Mandela defunto significa che a questo omaggio si sono associati anche gli oppressori, gli artefici ed i complici dell'oppressione contro cui per tutta la sua vita Mandela si batte' in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano, per la liberazione dell'umanita' intera.

Ed e' forse giusto che sia cosi', che anche gli oppressori gli rendano ora omaggio: anche chi opera il male sa riconoscere il bene; anche l'essere umano peggiore sente un'attrazione, un'ammirazione e quasi una nostalgia per l'essere umano migliore, che egli stesso avrebbe voluto e non ha saputo essere. E che dovrebbe decidersi ad essere, ponendosi alla scuola di chi scelse ed incarno' il bene: come Nelson Mandela.

*

Ma gli oppressi e coloro che contro l'oppressione lottano devono rendere omaggio a Mandela rivendicandone pienamente il messaggio, la testimonianza, il pensiero e l'azione: devono proseguirne la lotta.

Questo e' l'autentico omaggio a Nelson Mandela: condividerne la riflessione, continuarne la lotta.

*

In primo luogo la lotta per l'uguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani, la lotta per la piena dignita' di tutte e tutti.

E quindi la lotta contro ogni oppressione: etnica, culturale, religiosa, di classe, di genere.

*

In secondo luogo la lotta per la sovranita' popolare e per la democrazia.

E quindi la lotta contro ogni autocrazia, ogni oligarchia, ogni gerarchia, ogni autoritarismo, ogni sopraffazione.

*

In terzo luogo la lotta per il futuro dell'umanita'.

E quindi la lotta per la salute e l'ambiente, per l'educazione universale e l'universale solidarieta', contro la guerra e le uccisioni, contro i pregiudizi e le persecuzioni, in soccorso di tutte le persone che di aiuto hanno bisogno, per la reciproca assistenza e la comune responsabilita'.

*

In quarto luogo la lotta per la verita'.

E quindi la lotta contro l'ignoranza e contro la menzogna, per la comprensione reciproca; nel concreto riconoscimento del bene prezioso delle diversita', del bene prezioso dell'uguaglianza, del bene prezioso della civile convivenza; per la liberta' di pensiero, di parola e di espressione; per la diffusione del sapere e del rispetto, dell'amore che unisce gli esseri viventi e l'intero mondo vivente; per il dialogo e la condivisione di tutti i beni comuni ed in primo luogo della conoscenza e della relazione: che formano la coscienza e degnificano l'esistenza.

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In quinto luogo la lotta affinche' dopo la liberazione segua la riconciliazione.

E quindi la lotta contro ogni vendetta e contro ogni riproduzione della violenza; la lotta contro l'odio,  contro la rassegnazione e contro l'indifferenza; la scelta nitida e intransigente della nonviolenza, che e' forza della verita', forza dell'amore, misericordia che instaura la giustizia.

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In sesto luogo la lotta per l'unita' e la fraternita' del genere umano e la difesa della biosfera.

E quindi la lotta contro lo sfruttamento, la devastazione, l'esaurimento, la distruzione.

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Ma e' solo per comodita' e semplicita' di esposizione che abbiamo diviso in un elenco articolato quanto da Nelson Mandela abbiamo appreso, e quindi gli ambiti in cui proseguirne la lotta: poiche' in realta' tutti essi costituiscono un medesimo circolo virtuoso, e sono estrinsecazioni dell'unica massima aurea di agire verso gli altri cosi' come vorremmo che gli altri agissero verso noi stessi. Sono una stessa cosa i diritti di liberta' e i doveri di solidarieta': gli uni non esisterebbero senza gli altri. Questo Nelson Mandela ha testimoniato: che ogni essere umano e' un valore infinito; che vi e' una sola umanita' in un unico mondo casa comune di cui siamo ad un tempo parte e custodi; che tutti abbiamo gli stessi diritti e gli stessi doveri; che nessuno e' libero finche' qualcuno e' oppresso.

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Nel ricordo di Nelson Mandela la nonviolenza e' in cammino.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

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L'associazione "Respirare"

Viterbo, 8 dicembre 2013

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

 

2. INCONTRI. PER FERRUCCIO PARRI

 

Si e' svolto domenica 8 dicembre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio su Ferruccio Parri, nell'anniversario della scomparsa.

Ferruccio Parri (Pinerolo, 19 gennaio 1890 - Roma, 8 dicembre 1981), antifascista perseguitato, dirigente della Resistenza, presidente del Consiglio dei Ministri nella seconda meta' del 1945, senatore a vita, per l'intera sua esistenza eroico combattente per la democrazia e la dignita' umana, e' una delle figure piu' illustri della vita civile italiana.

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati scritti e discorsi di e su Ferruccio Parri.

Nel suo ricordo le persone partecipanti all'incontro hanno confermato l'impegno in difesa della Costituzione della Repubblica Italiana, per la pace, per la democrazia, per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

 

3. INIZIATIVE. UN APPELLO AL PARLAMENTO ITALIANO: FACCIA CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO

[Riproponiamo ancora una volta il seguente appello]

 

Rivolgiamo un appello al parlamento italiano: faccia cessare le stragi nel Mediterraneo legiferando il diritto per tutti gli esseri umani ad entrare in Italia - ed attraverso l'Italia in Europa - in modo legale e sicuro.

Ogni essere umano ha diritto alla vita. Ogni essere umano ha diritto alla libera circolazione sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera. Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte.

 

4. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- AA. VV., Che mondo fa, "Limes. Rivista italiana di geopolitica", n. 11, dicembre 2013, Gruppo Editoriale L'Espresso, Roma 2013, pp. 224 (+ 20 tavole fuori testo), euro 14.

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Riletture

- Hannah Arendt, Vita activa, Bompiani, Milano 1964, 1994, pp. XXXIV + 286.

- Simone de Beauvoir, Le deuxieme sexe, Gallimard, Paris 1949, 1976, 1989, 2 voll. per pp. 416 + 672.

- Luce Irigaray, Speculum. L'altra donna, Feltrinelli, Milano 1975, 1989, pp. 352.

- Martha C. Nussbaum, La fragilita' del bene, Il Mulino, Bologna 1996, 2004, 2011, pp. VI + 832.

- Vandana Shiva, Il bene comune della terra, Feltrinelli, Milano 2006, pp. 216.

- Virginia Woolf, Le tre ghinee, La tartaruga, Milano 1975, Feltrinelli, Milano 1979, 1987, pp. 256.

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Riedizioni

- Francesco Balletta (a cura di), Epicarmo Corbino: docente, ministro e pubblicista. Frammenti di una figura complessa, Angeli, Milano 2012, Il sole 24 ore, Milano 2013, pp. 160, euro 9,90.

- Simone Campanozzi, Il pensiero politico e giuridico di Meuccio Ruini, Giuffre', Milano 2002, Il sole 24 ore, Milano 2013, pp. 288, euro 9,90.

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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