[Nonviolenza] Telegrammi. 1478



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1478 del 6 dicembre 2013

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Il parlamento, lo scannatoio

2. Louise Bryant

3. Un paradosso viterbese

4. Codificazione giuridica e dignita' umana

5. Segnalazioni librarie

6. La "Carta" del Movimento Nonviolento

7. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. IL PARLAMENTO, LO SCANNATOIO

 

Il parlamento italiano ha approvato l'ennesimo rifinanziamento della partecipazione alla guerra afgana, ovvero la prosecuzione della guerra.

Altre persone verranno uccise.

Solo la pace salva le vite.

*

La Costituzione della Repubblica Italiana ripudia la guerra.

Quei parlamentari che ancora una volta hanno votato per la guerra, ancora una volta hanno violato la Costituzione.

*

Uccidere e' un crimine, e la guerra che consiste di uccisioni e' il crimine supremo.

Quei parlamentari che ancora una volta hanno votato per la guerra, ancora una volta hanno commesso un crimine.

*

Ogni essere umano ha diritto a non essere ucciso, e' il primo diritto che tutti gli altri fonda e consente.

Quei parlamentari che ancora una volta hanno votato per la guerra, ancora una volta hanno negato quel diritto, e con esso tutti gli altri diritti umani.

*

La guerra e' un crimine contro l'umanita'.

Torni il parlamento italiano all'umanita': deliberi finalmente la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra.

Solo la pace salva le vite.

 

2. MEMORIA. LOUISE BRYANT

 

Il 5 dicembre 1885 a San Francisco nasceva Louise Bryant, giornalista e rivoluzionaria.

Fu insieme a John Reed in Russia nel 1917 testimone della rivoluzione, e sulla rivoluzione russa e i suoi protagonisti scrisse due libri.

Persona versatile e generosa, di appassionato impegno e incandescente amore, ebbe vita intensa e travagliata. Mori' a Sevres il 6 gennaio 1936.

La ricordiamo ancora.

 

3. HIC ET NUNC. UN PARADOSSO VITERBESE

 

A Viterbo si continua a bere acqua avvelenata dall'arsenico.

Ed i pubblici poteri continuano a dimostrarsi sostanzialmente incapaci di cogliere la drammaticita' della situazione, e gli interventi approntati sono a dir poco terribilmente inadeguati a fronte delle dimensioni del problema, dell'enorme danno per la salute di cui la popolazione continua ad essere vittima.

*

Eppure vi e' chi da anni ha detto parole di verita', fatto tutto quanto in suo potere per informare e coscientizzare la popolazione e le istituzioni, proposto gli interventi necessari e urgenti. Ma restando sostanzialmente inascoltata da quei pubblici poteri che avrebbero il dovere di realizzare quegli interventi. E' la dottoressa Antonella Litta, autorevole rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente, che da anni si batte in difesa della salute della popolazione e che ha formulato sulla specifica questione della presenza dell'arsenico nelle acque erogate per il consumo umano dettagliate, adeguate, indispensabili proposte di intervento.

*

Ma si presenta questo paradosso: che in altre parti d'Italia alla dottoressa Litta vengono attribuiti riconoscimenti prestigiosi di rilevanza internazionale (quest'anno in marzo ha ricevuto a Roma il "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai", in ottobre ad Arezzo il riconoscimento della "International Society of Doctors for the Environment", in novembre a Salerno il Premio internazionale "Trotula de Ruggiero") e nei giorni scorsi il suo intervento e' stato tra i piu' apprezzati alla Conferenza internazionale su "Salute e Ambiente" presso il Cnr (il Consiglio Nazionale delle Ricerche); mentre a Viterbo le istituzioni continuano ad essere sostanzialmente cieche e sorde, ad ignorare e persino ostacolare il lavoro straordinario di documentazione, analisi e proposta svolto dalla dottoressa Litta e a disattendere le sue fondamentali indicazioni operative per gli interventi necessari.

Una criminale stupidita', una criminale irresponsabilita', una criminale protervia: le cui tragiche conseguenze sono pagate da tutti i cittadini vittime dell'avvelenamento da arsenico.

*

E poiche' nella tragedia non manca la farsa, si arriva anche all'episodio - degno del teatro dell'assurdo - di veder promuovere a Viterbo pomposi convegni sulla questione dell'arsenico con la partecipazione di tutte le istituzioni (gli enti locali, ma anche le strutture accademiche, sanitarie e chi piu' ne ha piu' ne metta), ai quali convegni prendono la parola ogni sorta di presunti esperti e di autentici gabbamondo, mentre neppure si invita l'unica persona che ha veramente il merito grande di aver denunciato, dimostrato e documentato la gravita' della situazione quando tutti tacevano ed i pubblici poteri erano complici dell'avvelenamento della popolazione: complicita' che tuttora persiste, avvelenamento che tuttora continua.

Avvelenamento, e complicita', che dovra' pur venire il giorno che i responsabili ne rispondano a tutti gli effetti nei tribunali della repubblica.

Avvelenamento che occorre far cessare prima possibile, ed a tal fine occorre che le istituzioni preposte si decidano a realizzare al piu' presto tutti gli interventi concreti e adeguati, necessari ed urgenti, che la dottoressa Litta da anni propone.

 

4. INCONTRI. CODIFICAZIONE GIURIDICA E DIGNITA' UMANA

 

Si e' svolto la sera di giovedi' 5 dicembre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione con la partecipazione di Paolo Arena sul tema "Codificazione giuridica e dignita' umana. La legislazione a tutela della vita e dei diritti umani, il dovere morale di responsabilita' e solidarieta', i concreti contesti storici ed esistenziali".

*

Una breve notizia su Paolo Arena

Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali e comunicazioni di massa, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli ultimi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta.

 

5. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riedizioni

- Maurizio Vitale (a cura di), Rimatori comico-realistici del Due e Trecento, Utet, Torino 1956, 1989, Mondadori, Milano 2013, pp. 796, euro 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori).

 

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

7. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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