[Nonviolenza] Nonviolenza. Femminile plurale. 506



 

==============================

NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

==============================

Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 506 del 14 novembre 2013

 

In questo numero:

1. Il 25 novembre la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

2. Alcuni testi del mese di ottobre 2013 (parte settima)

3. Ancora una volta

4. Il 4 novembre "Ogni vittima ha il volto di Abele"

5. 24-30 ottobre, settimana internazionale per il disarmo

6. E in Afghanistan la guerra continua

7. Con Cecile Kyenge, con Laura Boldrini

8. Per un provvedimento di clemenza per la popolazione detenuta

9. Novantanove anni fa nasceva Mario Luzi

10. Un 4 novembre di lutto e di impegno. "Ogni vittima ha il volto di Abele"

11. Il falso funerale, i morti veri

12. Pace, disarmo, smilitarizzazione, rispetto dei diritti umani, difesa della biosfera

13. Il razzismo

14. Per la Settimana internazionale delle Nazioni Unite per il disarmo

15. Con Bertolt Brecht contro la guerra. Un incontro di lettura

16. Questa settimana e il 4 novembre: un appello a tutte le persone amiche della nonviolenza

17. Dall'incontro di Viterbo una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri per chiedere azioni di disarmo subito

18. In memoria di Rosa Parks, nell'anniversario della scomparsa

19. Verso il 4 novembre, contro tutte le guerre

20. A tre settimane dalla strage del 3 ottobre

21. Nel secondo giorno della Settimana internazionale per il disarmo

22. Il 27 ottobre la XII Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico

23. Con Ungaretti e Quasimodo contro la guerra

24. All'ottimo amico Giovanni, per la XII Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico

25. "Educare all'interculturalita'"

 

1. INIZIATIVE. IL 25 NOVEMBRE LA GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

 

Ovunque si promuovano iniziative.

Sosteniamo la proposta dello sciopero contro il femminicidio. Per contatti: sito: http://scioperodonne.wordpress.com/, e-mail: organizza.scioperodonne at gmail.com

 

2. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI OTTOBRE 2013 (PARTE SETTIMA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di ottobre 2013.

 

3. ANCORA UNA VOLTA

 

Passano i giorni, e non solo non sembra adeguatamente procedere la necessaria iniziativa per l'abrogazione delle infami misure razziste imposte da precedenti governi golpisti, infami misure razziste responsabili di morti e riduzione in schiavitu'; ma sembra addirittura rapidamente scemare la commozione e l'attenzione dell'opinione pubblica per le stragi nel Mediterraneo, stragi di cui sono primarie responsabili proprio quelle infami misure razziste.

*

Occorre dunque ancora una volta dire la cosa piu' ovvia del mondo: che il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

Che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', al rispetto e alla solidarieta' da parte di tutti gli altri esseri umani; ha diritto a tutti i diritti detti appunto diritti umani in quanto inerenti ad ogni essere umano.

*

Ed occorre ripetere ancora una volta che e' necessario ed urgente un provvedimento legislativo che finalmente faccia cessare le stragi nel Mediterraneo: semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani il diritto di entrare nel nostro paese in modo legale e sicuro.

Ed occorre ripetere anche che per ottenere questo semplice e indispensabile provvedimento di civilta', che salvi subito tante vite umane in pericolo, e' altresi' necessario che ogni persona di volonta' buona, ed ogni associazione democratica, faccia sentire la sua voce a tutti i parlamentari invitandoli a questo gesto cosi' semplice e cosi' decisivo: salvare le vite, legiferare per salvare le vite.

Invitiamo quindi una volta di piu' chi ci legge a premere nonviolentemente su deputati e senatori, scrivendo loro lettere chiare e rispettose contenenti la richiesta che piu' volte abbiamo riprodotto su questo foglio in questi giorni, e che trascriviamo una volta ancora: "Rivolgiamo un appello al parlamento italiano: faccia cessare le stragi nel Mediterraneo legiferando il diritto per tutti gli esseri umani ad entrare in Italia - ed attraverso l'Italia in Europa - in modo legale e sicuro. Ogni essere umano ha diritto alla vita. Ogni essere umano ha diritto alla libera circolazione sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera. Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte".

Cominciamo da qui. Facciamolo subito.

Con la forza della verita'. Con la scelta della nonviolenza.

*

La violenza razzista, la violenza maschilista e patriarcale, la violenza della guerra, dei poteri criminali, dello sfruttamento e dell'oppressione, dello schiavismo, dell'ecocidio: occorre contrastarle tutte nel modo piu' nitido e piu' intransigente, con la lotta nonviolenta in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, con la lotta nonviolenta per la liberazione dell'umanita'.

 

4. IL 4 NOVEMBRE "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

 

Promossa da un appello sottoscritto da vari movimenti ed associazioni si svolgera' il 4 novembre in varie citta' italiane l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele", di commemorazione delle vittime di tutte le guerre, e di opposizione a tutte le guerre e le violenze.

Affinche' - come e' scritto nell'appello che promuove l'iniziativa - "il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni".

 

5. 24-30 OTTOBRE, SETTIMANA INTERNAZIONALE PER IL DISARMO

 

Ricorre dal 24 al 30 ottobre la settimana per il disarmo indetta dall'Onu.

Monito all'umanita'.

Ovunque possibile si organizzino iniziative di informazione, sensibilizzazione, mobilitazione per il disarmo.

Senza il disarmo non si avra' mai la pace.

 

6. E IN AFGHANISTAN LA GUERRA CONTINUA

 

Continua la guerra in Afghanistan.

Come continuano i massacri in Siria, in Iraq.

Occorre abolire le guerre, abolire le armi, abolire gli eserciti, le milizie, le organizzazioni armate tutte.

Salvare le vite: e' il primo dovere.

 

7. CON CECILE KYENGE, CON LAURA BOLDRINI

 

Con Cecile Kyenge, con Laura Boldrini.

Per la vita, la dignita', i diritti di tutti gli esseri umani.

 

8. PER UN PROVVEDIMENTO DI CLEMENZA PER LA POPOLAZIONE DETENUTA

 

Non sono le gabbie dei luoghi in cui vivere.

Al male si ripara col bene.

 

9. NOVANTANOVE ANNI FA NASCEVA MARIO LUZI

 

Novantanove anni fa, il 20 ottobre 1914, nasceva Mario Luzi.

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo ha ricordato nel pomeriggio di domenica 20 ottobre 2013 con un incontro di lettura e commento di alcuni suoi indimenticabili versi.

Nel rievocarne con viva commozione la figura e l'opera il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha particolarmente evidenziato anche l'impegno civile del grande poeta, per la pace, la dignita' umana, la difesa della biosfera, la legalita' che salva le vite, la nonviolenza in cammino.

*

Al termine dell'incontro le persone partecipanti hanno confermato l'impegno, che fu anche di Luzi, per la pace e i diritti umani.

In particolare, le persone partecipanti all'incontro hanno espresso unanime adesione all'appello al parlamento italiano affinche' "faccia cessare le stragi nel Mediterraneo legiferando il diritto per tutti gli esseri umani ad entrare in Italia - ed attraverso l'Italia in Europa - in modo legale e sicuro. Ogni essere umano ha diritto alla vita. Ogni essere umano ha diritto alla libera circolazione sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera. Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte".

Le persone partecipanti all'incontro hanno altresi' fatto proprio e riproposto l'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele" promosso dal Movimento Nonviolento, da Peacelink e dallo stesso Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo affinche' "il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze. Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni".

*

E' la nonviolenza la verita' della poesia. La poesia che e' convivenza, dialogo, armonia, comunicazione e condivisione del bene comune, riconoscimento di umanita'.

E' la nonviolenza il compito piu' urgente dell'umanita' giunta sul crinale apocalittico.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

10. UN 4 NOVEMBRE DI LUTTO E DI IMPEGNO. "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

 

Dal 2002 a Viterbo, e successivamente anche in un numero crescente di altre citta' italiane, il 4 novembre si svolge l'iniziativa nonviolenta di memoria delle vittime di tutte le guerre denominata "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Ed e' aspirazione di chi l'iniziativa ha ideato e promosso che nel corso degli anni essa sostituisca ovunque le scandalose celebrazioni militari che offendono le vittime delle guerre.

Poiche' non vi e' dubbio che sia scandaloso che pretendano di celebrare le vittime proprio i poteri armati che ne provocarono la morte.

L'unico modo onesto di ricordare le vittime e' nell'impegno ad impedire che altre vittime vi siano; e l'unico modo per impedire che altre vittime di guerra vi siano e' opporsi alla guerra, ai suoi strumenti ed ai suoi apparati, ovvero opporsi alla guerra, alle armi e agli eserciti tutti.

Il 4 novembre, anniversario della fine della "inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere dunque scandalosa festa dei poteri assassini, e diventi giorno di lutto e di impegno in difesa della vita di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

11. IL FALSO FUNERALE, I MORTI VERI

 

Questo funerale

senza i morti, senza i parenti in lutto,

senza i superstiti della strage.

 

Lontani i corpi riemersi dal fondo del mare

di fretta interrati come rifiuti tossici.

 

Lontani i sopravvissuti sigillati nei recinti

gia' pronti per essere imballati e deportati.

 

Questo funerale

con il ministro della persecuzione

ed il ministro della guerra

che espettorano dichiarazioni

come latrati, sferzate, pallottole.

 

Con i solerti funzionari della dittatura eritrea

che fotografano e schedano gli esuli presenti.

 

Il falso funerale, i morti veri.

La persecuzione

che prosegue ancora.

 

12. PACE, DISARMO, SMILITARIZZAZIONE, RISPETTO DEI DIRITTI UMANI, DIFESA DELLA BIOSFERA

 

Alla vigilia della Settimana internazionale per il disarmo (24-30 ottobre) e mentre siamo impegnati nella preparazione dell'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele" per il 4 novembre, riaffermiamo una volta ancora il nesso inscindibile che lega pace, disarmo, smilitarizzazione, democrazia e giustizia sociale, rispetto e promozione dei diritti umani di tutti gli esseri umani, difesa della biosfera.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

13. IL RAZZISMO

 

Il razzismo, nemico dell'umanita'.

Il razzismo, contrastalo tu, che dell'umanita' sei parte.

 

14. PER LA SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLE NAZIONI UNITE PER IL DISARMO

 

Dal 24 al 30 ottobre ricorre ogni anno la "Settimana internazionale per il disarmo" promossa dall'Onu, l'Organizzazione delle Nazioni Unite che nacque per liberare l'umanita' dal flagello della guerra.

Ancora minaccia l'umanita' il flagello della guerra, ancora fa strage di noi.

E dunque e' ancora da adempiere quella solenne promessa che l'umanita' sopravvissuta alla catastrofe della seconda guerra mondiale fece a se stessa e alle generazioni venture.

E' compito tuo, mio, di ogni persona, di ogni consorzio umano, di ogni associazione democratica, di ogni ordinamento giuridico legittimo, opporsi alla guerra ed alle uccisioni, far cessare questo orrore che troppo a lungo ha tormentato e massacrato l'umanita'.

Che cessino per sempre le guerre e le uccisioni. Ed affinche' le guerre e le uccisioni cessino per sempre occorre il disarmo. Poiche' le armi sempre e solo servono a uccidere, a uccidere gli esseri umani.

Ogni essere umano ha diritto a non essere ucciso, ogni essere umano ha diritto alla vita.

Vi e' una sola umanita', e tutti gli esseri umani ne sono parte, con gli stessi diritti e doveri: tutti fratelli e sorelle legati tra loro da un medesimo vincolo di solidarieta', di condivisione, di responsabilita' reciproca e comune.

Nella settimana internazionale per il disarmo affermiamo dunque questa verita': che occorre abolire le guerre, gli eserciti e le armi; che occorre difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; che occorre proteggere la biosfera, unica casa comune dell'umanita' intera; che occorre scegliere la nonviolenza, poiche' solo la nonviolenza puo' tutti salvarci.

 

15. CON BERTOLT BRECHT CONTRO LA GUERRA. UN INCONTRO DI LETTURA

 

Si e' svolto mercoledi' 23 ottobre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di lettura e commento di alcuni testi poetici di Bertolt Brecht contro la guerra.

L'incontro era in preparazione della Settimana internazionale per il disarmo del 24-30 ottobre e dell'iniziativa nonviolenta del 4 novembre "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Alleghiamo in calce una breve notizia su Bertolt Brecht ed alcuni suoi versi contro la guerra estratti da Bertolt Brecht, Poesie di Svendborg, Einaudi, Torino 1976, nella traduzione di Franco Fortini.

*

Una breve notizia su Bertolt Brecht

Bertolt Brecht (1898-1956), scrittore, poeta, drammaturgo tedesco tra i maggiori del Novecento, nella sua opera e' rilevante l'impegno contro la guerra, contro il fascismo, contro l'oppressione sociale. Tra le opere di Bertolt Brecht segnaliamo in particolare l'utile volumetto per la scuola curato da Renato Solmi e dal Ccm di Torino: Bertolt Brecht, L'abici' della guerra, Einaudi, Torino 1975 e successive riedizioni. Ed ovviamente almeno le Poesie di Svendborg, sempre presso Einaudi, 1976 e successive riedizioni. Ma tantissime altre sue opere occorrerebbe citare qui, tutte in Italia edite da Einaudi. Opere su Bertolt Brecht: per un'introduzione cfr. il volume a cura di Roberto Fertonani, Per conoscere Bertolt Brecht, Mondadori, Milano 1970 e successive riedizioni.

*

(...)

 

16. QUESTA SETTIMANA E IL 4 NOVEMBRE: UN APPELLO A TUTTE LE PERSONE AMICHE DELLA NONVIOLENZA

 

Molte sono le cose su cui le persone amiche della nonviolenza sono impegnate in questi giorni: nell'opposizione al femminicidio e alla violenza maschilista e patriarcale; nella difesa dell'ambiente; nelle tante lotte concrete per la giustizia sociale e l'umana solidarieta'; nell'impegno per i diritti umani di tutti gli esseri umani; ma soprattutto forse in due: nell'opposizione al razzismo, nell'opposizione alla guerra.

Ed in questi due ambiti vorremmo ancora una volta chiedere un impegno ulteriore, anzi tre impegni specifici:

1. premere sui parlamentari italiani affinche' facciano cessare le stragi nel Mediterraneo legiferando il diritto per tutti gli esseri umani ad entrare in Italia - ed attraverso l'Italia in Europa - in modo legale e sicuro; ricordando loro che ogni essere umano ha diritto alla vita, che ogni essere umano ha diritto alla libera circolazione sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera, che vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte;

2. organizzare ovunque possibile iniziative per il disarmo in questi sette giorni dal 24 al 30 ottobre, lasso di tempo che l'Onu da anni ha proclamato "Settimana internazionale per il disarmo" e che non dobbiamo lasciar trascorrere nell'indifferenza complice delle armi assassine;

3. preparare in tutte le citta' in cui sia possibile l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele" per il 4 novembre.

La nonviolenza e' in cammino.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

17. DALL'INCONTRO DI VITERBO UNA LETTERA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI PER CHIEDERE AZIONI DI DISARMO SUBITO

 

Si e' svolto la mattina di giovedi' 24 ottobre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione nell'ambito della "Settimana internazionale per il disarmo" indetta dall'Onu.

Nel corso dell'incontro e' stata redatta, e conclusivamente approvata all'unanimita', una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri con cui si sollecita il governo italiano ad iniziative di disarmo e di difesa dei diritti umani.

*

Allegato: Lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,

- in occasione della giornata in cui ricorre l'anniversario della nascita dell'Onu nel 1945 e che apre la "Settimana internazionale per il disarmo" istituita dall'Onu nel 1978 e che si rinnova tutti gli anni dal 24 al 30 ottobre,

- nella condivisione dell'incipit del preambolo dello Statuto delle Nazioni Unite che si apre con la formula "Noi, popoli delle nazioni unite, decisi a salvare le future generazioni dal flagello della guerra...",

- facendo proprio l'appello dell'Onu alla pace, al disarmo, al rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani,

chiediamo a Lei e tramite Lei al Governo italiano:

- iniziative immediate e concrete di pace e di disarmo;

- iniziative immediate e concrete di riconoscimento e protezione dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

In particolare chiediamo la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana.

In particolare chiediamo la cessazione immediata di ogni programma di riarmo, a cominciare dai cacciabombardieri F-35.

In particolare chiediamo la cessazione immediata della persecuzione razzista dei migranti.

In particolare chiediamo che sia immediatamente consentito a tutti gli esseri umani di poter entrare in Italia in modo legale e sicuro, facendo cosi' immediatamente cessare le stragi nel Mediterraneo.

Voglia gradire distinti saluti,

Le persone partecipanti all'incontro di riflessione svoltosi a Viterbo nell'ambito della "Settimana internazionale per il disarmo" indetta dall'Onu

Viterbo, 24 ottobre 2013

 

18. IN MEMORIA DI ROSA PARKS, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

 

Si e' svolta nel pomeriggio di giovedi' 24 ottobre 2013 a Viterbo per iniziativa del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" una commemorazione di Rosa Parks, nell'anniversario della scomparsa della grande attivista antirazzista nonviolenta avvenuta il 24 ottobre 2005.

*

Rosa Parks (4 febbraio 1913 - 24 ottobre 2005) e' la donna che diede inizio al grande movimento nonviolento contro la segregazione razziale a Montgomery, Alabama, nel 1955.

Segnaliamo alcuni articoli sulla sua figura disponibili nella rete telematica: Maria G. Di Rienzo: Rosa Parks, ne "La nonviolenza e' in cammino" n. 1096; Alessandro Portelli ricorda Rosa Parks, ne "La nonviolenza e' in cammino" n. 1099; Gianfranco Accattino: Rosa Parks, e Paul Rogat Loeb: Rosa Parks, ne "La domenica della nonviolenza" n. 46.

*

Concludendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha messo in evidenza il nesso inscindibile tra la lotta contro il razzismo e la lotta per la pace: ovvero per la difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani. Rosa Parks e' stata una combattente nonviolenta la cui testimonianza ancora illumina la via, ancora convoca ai compiti dell'ora, ancora parla ad ogni persona e all'umanita' intera e chiama alla nonviolenza.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Nel giorno in cui ricorre anche la fondazione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, nel giorno in cui ogni anno si apre la Settimana internazionale per il disarmo, ci commuove fare memoria di Rosa Parks, che con lotta incessante, con animo saldo, con sguardo profondo, con volto e con voce di donna ci ha insegnato come l'umanita' dovrebbe essere: solidale, generosa, libera e giusta, nonviolenta.

 

19. VERSO IL 4 NOVEMBRE, CONTRO TUTTE LE GUERRE

 

Facciamo del 4 novembre un giorno di verita' e non piu' di menzogna, di solidarieta' e non piu' di umiliazione, di pace e non piu' di guerra, di empatia e non piu' di odio.

Facciamo del 4 novembre il giorno in cui nel ricordo di tutte le vittime di tutte le guerre l'umanita' s'impegna contro tutte le guerre.

Facciamo del 4 novembre il giorno in cui nel ricordo di tutte le vittime di tutte le guerre l'umanita' s'impegna per il diritto di ogni essere umano a non essere ucciso.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

20. A TRE SETTIMANE DALLA STRAGE DEL 3 OTTOBRE

 

A tre settimane dalla strage del 3 ottobre tante chiacchiere ma ancora nessun provvedimento legislativo concreto, necessario ed urgente.

Ed il primo provvedimento legislativo concreto, necessario ed urgente e' quello che farebbe ipso facto cessare le stragi nel Mediterraneo riconoscendo il diritto per tutti gli esseri umani ad entrare in Italia - ed attraverso l'Italia in Europa - in modo legale e sicuro.

Provvedimento che inoltre farebbe finalmente piazza pulita delle scellerate ed infami misure razziste attualmente vigenti in Italia per responsabilita' di criminali governi golpisti e assassini che si sono succeduti in questo paese negli ultimi decenni.

*

Riconoscere il diritto per tutti gli esseri umani ad entrare in Italia - ed attraverso l'Italia in Europa - in modo legale e sicuro: questo occorre.

Riconoscere che ogni essere umano ha diritto alla vita; che ogni essere umano ha diritto alla libera circolazione sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera; che vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte: questo occorre.

Approvare una semplice legge che salva le vite, abrogando con cio' le sciagurate misure razziste che le vite umane umiliano, offendono, schiavizzano e sopprimono: questo occorre.

*

Sono passate tre settimane dalla strage del 3 ottobre: il parlamento italiano deliberi finalmente il semplice ed esatto provvedimento che occorre per far cessare le stragi nel Mediterraneo.

Finche' questo non venga fatto, tutto il vano cicalare e' ignobile e macabra irrisione dei morti e dei vivi, e complicita' con la prosecuzione delle stragi.

 

21. NEL SECONDO GIORNO DELLA SETTIMANA INTERNAZIONALE PER IL DISARMO

 

Nel secondo giorno della Settimana internazionale per il disarmo, venerdi' 25 ottobre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" si e' tenuto un incontro di denuncia della perdurante illegale partecipazione italiana alla guerra afgana.

E' stato per l'ennesima volta riproposto l'appello "Non un giorno di piu'".

La "Settimana internazionale per il disarmo" promossa dall'Onu prosegue fino al 30 ottobre. A Viterbo il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" realizzera' iniziative tutti i giorni.

Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso adesione all'appello "Non un giorno di piu'", all'appello "Al parlamento italiano: faccia cessare le stragi nel Mediterraneo", all'appello del Movimento Nonviolento, di Peacelink e del Centro di ricerca per la pace e i diritti umani per il 4 novembre "Ogni vittima ha il volto di Abele".

*

Allegato primo: L'appello "Non un giorno di piu'"

Occorre far cessare la guerra in Afghanistan.

Ed a tal fine la prima e decisiva azione che come cittadini italiani possiamo e dobbiamo svolgere consiste nell'ottenere che l'Italia cessi di partecipare alla guerra.

Perche' l'Italia a quella guerra non avrebbe mai e poi mai dovuto prendere parte, proibendoglielo esplicitamente il dettato della sua legge fondamentale, la Costituzione della Repubblica Italiana.

Occorre quindi costringere governo e parlamento italiani a tornare nella sfera della legalita', a desistere dal crimine: occorre costringere lo Stato italiano a cessare di prendere parte alla guerra e alle stragi di cui essa consiste.

Oltre un decennio di eccidi e barbarie dovrebbe aver aperto gli occhi a chiunque; e del resto ogni persona ragionevole sente e sa che la guerra e' nemica dell'umanita', che solo la pace salva le vite.

Occorre far cessare la guerra in Afghanistan, cominciando con la cessazione della partecipazione italiana.

Dobbiamo far crescere dal basso una vera e propria insurrezione nonviolenta contro la guerra e contro le uccisioni, per la legalita' costituzionale e per il primario diritto di ogni essere umano a non essere ucciso.

Dobbiamo imporre al potere esecutivo e al potere legislativo del nostro paese l'immediata cessazione della partecipazione italiana alla guerra.

E dobbiamo farlo con la forza della verita', con la forza della legalita', con la forza della dignita' e della solidarieta' umana, con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza; dobbiamo farlo con una campagna nonviolenta di massa che faccia rinascere in Italia un movimento per la pace e i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Una campagna nonviolenta per salvare le vite umane: che nasca dal basso in ogni citta' e in ogni paese, e che abbia questa semplice e chiara finalita': "cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana; pace, disarmo e smilitarizzazione; rispetto della vita, della dignita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani".

*

Allegato secondo: L'appello "Al parlamento italiano: faccia cessare le stragi nel Mediterraneo"

Rivolgiamo un appello al parlamento italiano: faccia cessare le stragi nel Mediterraneo legiferando il diritto per tutti gli esseri umani ad entrare in Italia - ed attraverso l'Italia in Europa - in modo legale e sicuro.

Ogni essere umano ha diritto alla vita. Ogni essere umano ha diritto alla libera circolazione sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera. Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte.

*

Allegato terzo: L'appello del Movimento Nonviolento, di Peacelink e del Centro di ricerca per la pace e i diritti umani per il 4 novembre "Ogni vittima ha il volto di Abele"

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

22. IL 27 OTTOBRE LA XII GIORNATA ECUMENICA DEL DIALOGO CRISTIANO-ISLAMICO

 

Il 27 ottobre 2013 si svolgera' in tutta Italia la XII Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico.

Ed e' una delle iniziative piu' apprezzabili che si svolgano nel nostro paese.

Alla quale fin dall'inizio ed ancora una volta aderiamo con tutto il cuore.

 

23. CON UNGARETTI E QUASIMODO CONTRO LA GUERRA

 

Nella terza giornata della "Settimana internazionale per il disarmo" la mattina di sabato 26 ottobre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" si e' tenuto un incontro di lettura e commento di poesie di Giuseppe Ungaretti e Salvatore Quasimodo contro la guerra e in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

La guerra e' nemica dell'umanita'.

Ogni essere umano ha diritto a non essere ucciso.

Per abolire la guerra e' necessario il disarmo.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

24. ALL'OTTIMO AMICO GIOVANNI, PER LA XII GIORNATA ECUMENICA DEL DIALOGO CRISTIANO-ISLAMICO

[Riportiamo questa lettera a Giovanni Sarubbi ed a tutte e tutti i partecipanti alla XII Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico; per tutte le informazioni sulla Giornata si veda il sito www.ildialogo.org]

 

Giovanni carissimo,

e carissime tutte e carissimi tutti che partecipate alla XII Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico che si svolge il 27 ottobre 2013,

innanzitutto un vivo ringraziamento per il rinnovarsi anno dopo anno di questa occasione di incontro, di dialogo, di riconoscimento e di riconoscenza.

Anno dopo anno questa giornata si conferma vivo seme di speranza ed opera frugifera di comprensione e di pace.

Mi e' grato essere tra coloro che fin dall'inizio ne colsero e ne condivisero il valore prezioso, e mi e' grato sentire come di anno in anno sempre piu' persone vi prendano parte, alla giornata ecumenica recando un contributo di ulteriore verita', la verita' delle esperienze di ciascuna persona, il bene che in ogni esistenza si incarna.

E mi colma di gioia il pensiero che in questa giornata ci incontriamo esseri umani di diverse fedi o ideali, da chi aderisce ad una delle tre religioni del libro, a chi aderisce ad altre religioni ancora, a chi come me a nessuna religione aderisce ed anzi materialista si dichiara.

Poiche' questa giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico convoca all'incontro, alla condivisione, alle responsabilita' tutti gli esseri umani in quanto esseri umani: tutti li riconosce degni di vivere e di vivere una vita degna, tutti li chiama ad adempiere il bene comune, tutti li impegna al rispetto dell'altro, di ogni altro, umano e non umano, persona e biosfera.

E come tu sai, carissimo Giovanni, io penso che in fondo in linguaggi e narrazioni diverse tutte le donne e tutti gli uomini di retto sentire e di volonta' buona in definitiva attestino la medesima verita', lo stesso dovere: rispettare la vita, volere il bene, fare agli altri cio' che dagli altri vorremmo fosse fatto a noi stessi, dare ciascuno agli altri secondo le proprie capacita', dare a ciascuno secondo i suoi bisogni.

Si possono avere le piu' varie visioni del mondo, unica e' la civilta' umana, l'umano consistere.

Vi e' una sola umanita', e tutti gli esseri umani ne fanno parimenti parte; di ogni essere umano va rispettata la vita, la dignita', i diritti; ad ogni essere umano conseguentemente incombe l'adempimento di quei doveri che quei diritti comuni inverano; ogni essere umano deve adempiere al dovere della solidarieta' che tutti e tutto raggiunge e congiunge.

Mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni, mai piu' devastazioni.

La pace, l'aiuto reciproco e la condivisione dei beni e del bene comune - cio' che chiamiamo giustizia, e misericordia -, la salvaguardia della biosfera: sono la sostanza dell'umano riconoscersi.

Nella XII giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico dal nostro colloquio corale si levi ancora una volta la voce che ogni coscienza chiama ad operare il bene.

La nonviolenza e' in cammino.

Un forte abbraccio,

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani"

Viterbo, 26 ottobre 2013, vigilia della XII Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico

 

25. "EDUCARE ALL'INTERCULTURALITA'"

 

Nella serata di sabato 26 ottobre 2013, nel terzo giorno della Settimana internazionale per il disarmo, per iniziativa del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" si e' tenuta una conversazione su "Educare all'interculturalita'".

Nel corso della conversazione si e' messo in rilievo come ogni cultura sia il frutto dell'incontro di piu' culture, come ogni attivita' di comunicazione sia gia' traduzione, e come ogni logos sia gia' dia-logos ovvero ogni parola, discorso, scienza presupponga un dialogo, quindi una relazione e una comprensione, una compresenza.

Cosi' educare e' sempre educare all'interculturalita', e l'incontro interculturale e' la realta' dell'unica umana civilta', plurale ed armonica; l'umanita' consistendo dell'insieme dei singoli esseri umani passati, presenti e venturi, ed essendo pertanto questo intreccio di infinite diversita' e questo rispecchiamento di sostanziale uguaglianza di diritti e di dignita'.

Le persone partecipanti all'incontro hanno conclusivamente espresso persuasa adesione ad alcune iniziative in corso in cui la struttura nonviolenta viterbese e' particolarmente impegnata: per il disarmo, contro la guerra, contro il razzismo, contro il femminicidio.

 

==============================

NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

==============================

Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 506 del 14 novembre 2013

 

Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su:

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe

 

Per non riceverlo piu':

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe

 

In alternativa e' possibile andare sulla pagina web

http://web.peacelink.it/mailing_admin.html

quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).

 

L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web:

http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html

 

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

Gli unici indirizzi di posta elettronica utilizzabili per contattare la redazione sono: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com