[Nonviolenza] Voci e volti della nonviolenza. 523



 

==============================

VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

==============================

Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 523 del 24 ottobre 2013

 

In questo numero:

1. Peppe Sini: Questa settimana e il 4 novembre: un appello a tutte le persone amiche della nonviolenza

2. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"

3. Tutta la verita', nient'altro che la verita'. In un oceano di sangue (2011)

4. Ogni vittima ha il volto di Abele. Il nostro 4 novembre contro tutte le guerre e contro tutte le uccisioni (2011)

5. Dal 25 settembre al 2 ottobre al 4 novembre (2011)

6. Ogni vittima ha il volto di Abele. Il 4 novembre contro guerra e razzismo (2011)

7. La nonviolenza e' piu' forte. In tutte le regioni d'Italia il 2 ottobre celebrata la Giornata della nonviolenza con iniziative contro la guerra e contro il razzismo (2011)

8. 4 novembre giorno di lutto e di lotta contro tutte le guerre e le uccisioni (2011)

9. Facciamo diventare il 4 novembre una giornata nazionale di opposizione nonviolenta alla guerra e al razzismo (2011)

10. Le stragi libiche, le stragi afgane, le stragi dei migranti in mare e in terra (2011)

11. Il 4 novembre contro la guerra (2011)

12. Il 4 novembre in tutta Italia nel ricordo di tutte le vittime una giornata di azione nonviolenta contro la guerra (2011)

13. Ogni persona non accecata (2011)

14. Dell'indignazione, della dignita' (2011)

15. Per un 4 novembre di lutto e d'impegno contro la guerra (2011)

 

1. EDITORIALE. PEPPE SINI: QUESTA SETTIMANA E IL 4 NOVEMBRE: UN APPELLO A TUTTE LE PERSONE AMICHE DELLA NONVIOLENZA

 

Molte sono le cose su cui le persone amiche della nonviolenza sono impegnate in questi giorni: nell'opposizione al femminicidio e alla violenza maschilista e patriarcale; nella difesa dell'ambiente; nelle tante lotte concrete per la giustizia sociale e l'umana solidarieta'; nell'impegno per i diritti umani di tutti gli esseri umani; ma soprattutto forse in due: nell'opposizione al razzismo, nell'opposizione alla guerra.

Ed in questi due ambiti vorremmo ancora una volta chiedere un impegno ulteriore, anzi tre impegni specifici:

1. premere sui parlamentari italiani affinche' facciano cessare le stragi nel Mediterraneo legiferando il diritto per tutti gli esseri umani ad entrare in Italia - ed attraverso l'Italia in Europa - in modo legale e sicuro; ricordando loro che ogni essere umano ha diritto alla vita, che ogni essere umano ha diritto alla libera circolazione sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera, che vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte;

2. organizzare ovunque possibile iniziative per il disarmo in questi sette giorni dal 24 al 30 ottobre, lasso di tempo che l'Onu da anni ha proclamato "Settimana internazionale per il disarmo" e che non dobbiamo lasciar trascorrere nell'indifferenza complice delle armi assassine;

3. preparare in tutte le citta' in cui sia possibile l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele" per il 4 novembre.

La nonviolenza e' in cammino.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

2. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]

 

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

3. MATERIALI. TUTTA LA VERITA', NIENT'ALTRO CHE LA VERITA'. IN UN OCEANO DI SANGUE (2011)

 

Vi e' una tragica realta'. Che ha due elementi cruciali.

E la tragica realta' e' che l'Italia sta partecipando a due guerre, in Afghanistan e in Libia, due guerre terroriste e stragiste, imperialiste e razziste, colonialiste e mafiose. Due guerre folli e criminali come tutte le guerre. Due guerre che la Carta dell'Onu e la Costituzione della Repubblica Italiana proibiscono, ma che vengono ugualmente condotte in violazione di ogni legge.

E la tragica realta' e' che in Italia e' stato realizzato un colpo di stato razzista e schiavista, che si concretizza nella persecuzione hitleriana di migranti e viaggianti cui vengono negati i piu' fondamentali diritti umani. Lasciati morire tra stenti indicibili, abbandonati in balia dei poteri criminali, ridotti in schiavitu', privati di ogni diritto, imprigionati senza aver commesso alcunche' di male, deportati e riconsegnati nelle mani di dittatori e aguzzini cui erano sfuggiti con la fuga. Una persecuzione razzista che la Costituzione della Repubblica Italiana e la Dichiarazione universale dei diritti umani proibiscono, ma che viene ugualmente condotta in violazione di ogni legge.

Le guerre assassine ed il colpo di stato razzista sono i due fatti politici assolutamente decisivi della situazione italiana odierna. Il cui effetto e' un oceano di sangue umano innocente versato. Chi non vede questo e' cieco.

*

E questi due crimini godono di un effettuale consenso da parte della quasi totalita' di coloro che hanno voce pubblica.

Cosi' come questi due crimini godono altresi' di un consenso, passivo e per assuefazione, ma tuttavia consenso anch'esso, da parte della generalita' della popolazione distratta da altro; e non che manchino altri gravosi problemi in questo paese, tutt'altro, ma i due crimini di cui parliamo avendo come esito la commissione da parte dello stato di persecuzioni ed omicidi a livello di massa sono indubitabilmente i problemi piu' importanti, gli orrori piu' atroci che ogni coscienza morale ed ogni civile istituto del nostro paese deve affrontare, contrastare, sconfiggere.

Se non si affrontano, contrastano e sconfiggono la guerra e la persecuzione razzista in corso, null'altro conta: poiche' questi due crimini sovrastano e surdeterminano tutto. Tutto.

*

A questi due crimini oggi si oppongono solo un pugno di persone amiche della nonviolenza (una minoranza ovunque: nelle istituzioni, nelle organizzazioni politiche e sindacali, nelle esperienze ecclesiali, nelle associazioni e nei movimenti, finanche nei movimenti che si proclamano per la pace o addirittura nonviolenti). Una minoranza di persone amiche della nonviolenza che gli storici futuri riterranno le sole persone decenti tra i cittadini italiani di questo inizio di secolo, le sole che a questo bagno di sangue hanno voluto opporsi.

Altri, certo, si oppongono al governo colpevole delle guerre assassine e della persecuzione razzista, ma vi si oppongono per altri motivi, legittimi e non insignificanti, ma nella loro opposizione tacciono sulle stragi e sul colpo di stato hitleriano, e cosi' di fatto oggi quelle stragi e quel colpo di stato favoreggiano e domani, qualora vi fosse un cambio di governo, quelle stragi e quel colpo di stato proseguirebbero. Cosicche' oggi per salvare la vita di tanti innocenti in pericolo, e per salvare l'Italia dalla barbarie, si puo' contare solo su quella minoranza di persone amiche della nonviolenza che sono consapevoli dell'orrore assoluto della guerra e del razzismo, e del dovere morale e civile, del decisivo compito politico di contrastare guerra e razzismo; persone avvertite del fatto che questo e' oggi il cuore del caso italiano, questo e' il nocciolo della catastrofe politica e fin antropologica prodotta dal berlusconismo come metodo e come sistema: che nonostante il dettato delle leggi, e massime della Costituzione della Repubblica Italiana, lo stato italiano sta uccidendo innocenti, sta perseguitando innnocenti, sta praticando una politica internazionale di aggressione armata omicida ed una politica interna di persecuzione hitleriana. Chi non vede questo, chi non dice questo, che non si batte su questo, e' gia' complice della barbarie assassina al potere.

*

Ma anche queste persone amiche della nonviolenza, le uniche persone decenti tra i cittadini italiani, non possono limitarsi alla denuncia del crimine della guerra, del crimine del razzismo. Devono condurre una lotta contro la guerra e contro il razzismo. Una lotta rigorosamente nonviolenta. Che risvegli e coscientizzi il popolo italiano. Che contrasti praticamente la macchina bellica e la macchina razzista.

Queste persone amiche della nonviolenza, le uniche persone decenti tra i cittadini italiani, hanno il compito storico di guidare l'insurrezione morale del popolo italiano per  la cessazione immediata della partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia; per l'abrogazione immediata di tutte le misure in cui si concretizza il colpo di stato razzista; per il ritorno immediato al rispetto integrale della Costituzione della Repubblica Italiana.

Queste persone amiche della nonviolenza, le uniche persone decenti tra i cittadini italiani, hanno il compito storico di guidare l'insurrezione morale del popolo italiano per sconfiggere il regime della guerra e del razzismo, dell'anomia e della corruzione; hanno il compito storico di guidare l'insurrezione morale del popolo italiano per riconquistare la legalita', la democrazia, la civilta', la dignita'.

Si tratta quindi di uscire dalla subalternita', di uscire da ogni ambiguita'.

Ripetiamolo: si tratta di promuovere ed assumere la guida di un'insurrezione morale dell'intero popolo italiano in difesa della legalita' che salva le vite, della democrazia e della solidarieta', in difesa della civilta' e della dignita' umana.

Ripetiamolo: un'insurrezione nonviolenta dell'intero popolo italiano per ripristinare nel nostro paese la vigenza della Costituzione della Repubblica Italiana.

Ripetiamolo: un'insurrezione nonviolenta dell'intero popolo italiano.

*

Abbiamo cominciato con la marcia Perugia-Assisi del 25 settembre 2011, il cui cuore pulsante e' stata appunto la parola d'ordine "per la pace e la fratellanza dei popoli" ovvero: contro la guerra e la persecuzione razzista. E la marcia in quanto capitiniana "assemblea itinerante" e' stata effettualmente una grande, consapevole, nitida manifestazione popolare nonviolenta di opposizione alla guerra in corso e al colpo di stato razzista in corso; la piu' grande manifestazione nonviolenta contro la guerra e il razzismo, contro le uccisioni e le persecuzioni, da molti anni a questa parte nel nostro paese.

Dobbiamo continuare con la Giornata internazionale della nonviolenza del 2 ottobre, che sia un giorno di lotta contro i due crimini della guerra e del razzismo, di smascheramento e denuncia della rassegnazione complice, di convocazione della popolazione ad insorgere con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa della vita e della dignita' umana, in difesa dell'ordinamento giuridico democratico, in difesa della civilta' e della convivenza umana, in difesa della solidarieta' che ogni essere umano raggiunge, riconosce, sostiene.

Il 2 ottobre occorre portare la nonviolenza in ogni citta' e paese e quartiere e borgo d'Italia: con la marcia Perugia-Assisi si sono raccolte le forze, ora occorre che l'azione nonviolenta fluisca e si espanda ovunque, in tutte le regioni, in tutte le citta': domenica 2 ottobre ovunque possibile si realizzino incontri ed iniziative pubbliche di azione nonviolenta contro guerra e razzismo.

E poi dobbiamo porci l'obiettivo di fare del 4 novembre un giorno di memoria di tutte le vittime di tutte le guerre, un giorno di lutto e  di impegno contro tutte le guerre e le uccisioni: ogni vittima ha il volto di Abele.

Il 4 novembre cessi di essere la parata degli assassini che irridono gli assassinati, e divenga giorno di lotta nonviolenta per salvare le vite di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

*

Il 2 ottobre in tutte le citta' d'Italia si dispieghi l'azione nonviolenta contro la guerra e contro il razzismo, contro le uccisioni e le persecuzioni.

Il 2 ottobre in tutte le citta' d'Italia si dispieghi l'azione nonviolenta per la legalita' che salva le vite, per la verita' che libera e affratella e assorella, per la democrazia che si fonda su giustizia e liberta', per la responsabilita', per la solidarieta', per la vita e la dignita' di ogni essere umano.

Cessi immediatamente l'illegale partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia.

Cessi immediatamente l'illegale persecuzione razzista dei migranti e dei viaggianti.

Cessi immediatamente il criminale sperpero dei pubblici denari per l'apparato militare, le armi e le guerre assassine.

Si dimetta immediatamente il governo guerrafondaio e razzista, criminale e corruttore.

Si affermi immediatamente la legalita', la democrazia, la dignita' e la solidarieta' umana.

La verita' e' in marcia.

La nonviolenza e' in cammino.

 

4. MATERIALI. OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE. IL NOSTRO 4 NOVEMBRE CONTRO TUTTE LE GUERRE E CONTRO TUTTE LE UCCISIONI (2011)

 

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Il 4 novembre, anniversario della fine della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui gli assassini scherniscono gli assassinati.

Il 4 novembre sia giorno di lutto, di sincera fraterna memoria di tutte le vittime di tutte le guerre.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Il 4 novembre le persone amiche della nonviolenza organizzino in tutte le citta' d'Italia iniziative di commemorazione delle vittime e d'impegno contro la guerra. Iniziative rigorose, distinte e distanti dai protervi festeggiamenti dei poteri assassini. Iniziative addolorate, distinte e distanti dalle indecenti parate dei poteri assassini. Iniziative pietose, distinte e distanti dalle ciniche esibizioni dei poteri assassini.

C'e'  un solo modo dignitoso ed umano di ricordare le vittime delle guerre: opporsi a tutte le uccisioni, opporsi a tutte le guerre.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

5. MATERIALI. DAL 25 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE AL 4 NOVEMBRE (2011)

 

Dalla marcia Perugia-Assisi del 25 settembre, alla Giornata internazionale della nonviolenza celebrata il 2 ottobre anche in varie citta' d'Italia, al 4 novembre "non festa, ma lutto", si va dispiegando l'azione nonviolenta contro la guerra e contro il razzismo, contro tutte le uccisioni e tutte le persecuzioni, ed in primo luogo qui e adesso, ovvero oggi in Italia, per la cessazione immediata della partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia, e per l'abrogazione immediata delle misure hitleriane in cui si e' concretizzato il colpo di stato razzista nel nostro paese.

*

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza. La lotta la piu' nitida e la piu' intransigente contro la violenza.

Le persone amiche della nonviolenza dinanzi alle persecuzioni e alle stragi di cui consistono il colpo di stato razzista e le guerre, dinanzi alle violenza persecutrice e assassina del governo del nostro paese, devono assumersi la responsabilita' di suscitare e guidare l'insurrezione nonviolenta del popolo italiano in difesa della legalita' che salva le vite; in difesa della pace, della civile convivenza, della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; in difesa della Repubblica, della democrazia, dell'umanita' che e' una.

Cessino le guerre e le violenze. Cessino le persecuzioni e le uccisioni. Si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana. Si torni al rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani.

La nonviolenza e' la politica necessaria.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

6. MATERIALI. OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE. IL 4 NOVEMBRE CONTRO GUERRA E RAZZISMO (2011)

 

Il 4 novembre realizziamo in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre.

Il 4 novembre realizziamo in tutte le citta' d'Italia iniziative nonviolente contro tutte le guerre e le violenze, contro tutte le uccisioni e le persecuzioni.

Il 4 novembre cessi di essere il giorno in cui gli assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni.

 

7. MATERIALI. LA NONVIOLENZA E' PIU' FORTE. IN TUTTE LE REGIONI D'ITALIA IL 2 OTTOBRE CELEBRATA LA GIORNATA DELLA NONVIOLENZA CON INIZIATIVE CONTRO LA GUERRA E CONTRO IL RAZZISMO (2011)

 

Il 2 ottobre 2011 la Giornata internazionale della nonviolenza e' stato celebrato in varie citta' italiane.

Dai primi riscontri giunti alla nostra redazione ci sono state tra sabato e domenica iniziative in tutte le regioni, e forse anche in tutte o quasi le province d'Italia.

Iniziative sovente non banali, non rituali, non museali, non consumistiche: bensi' iniziative di accostamento alla nonviolenza, di riflessione e di azione nonviolenta, e soprattutto di esplicito richiamo alla lotta nonviolenta contro tutte le uccisioni e contro tutte le persecuzioni, e qui ed oggi specificamente contro la guerra e contro il razzismo, contro la partecipazione italiana alle criminali guerre in corso di Afghanistan e in Libia, e contro il colpo di stato razzista in Italia che sta provocando da anni morti e sofferenze indicibili a migranti e viaggianti perseguitati dallo stato italiano con hitleriana crudelta'.

Che in occasione della Giornata internazionale della nonviolenza in tutta Italia si siano svolte iniziative nonviolente contro la guerra e contro il razzismo e' un dato di grande rilevanza per vari motivi.

*

In primo luogo perche' il 2 ottobre cadeva ad una settimana dalla Marcia Perugia-Assisi del 25 settembre, e quindi le iniziative per la Giornata internazionale della nonviolenza hanno costituito per cosi' dire il naturale sviluppo della marcia, che quest'anno era caratterizzata dal ritorno all'originaria ispirazione nonviolenta di Aldo Capitini ed ha quindi concretamente espresso (superando di slancio - anche grazie al ruolo copromotore del Movimento Nonviolento - le timidezze, le reticenze e le ambiguita' della piattaforma di convocazione proposta dalla struttura burocratica abituale e comunque benemerita promotrice, la Tavola della Pace) un impegno esplicito e nitido contro le piu' flagranti, illegali, feroci violenze oggi commesse dallo stato italiano: la guerra; il colpo di stato razzista; il dissennato, barbaro, abominevole sperpero di risorse pubbliche per l'acquisto di armi e per preparare ed eseguire guerre e massacri, persecuzioni e omicidi.

E la giornata del 2 ottobre ha portato in molte citta' italiane il messaggio emerso dalla marcia Perugia-Assisi in quanto assemblea itinerante del popolo della pace; e quel messaggio e' netto ed inequivocabile e si puo' cosi' compendiare:

1. cessi immediatamente l'illegale partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia;

2. cessi immediatamente l'illegale persecuzione razzista dei migranti e dei viaggianti;

3. cessi immediatamente il criminale sperpero dei pubblici denari per l'apparato militare, le armi e le guerre assassine;

4. si dimetta immediatamente il governo guerrafondaio e razzista, criminale e corruttore;

5. si affermi immediatamente la legalita', la democrazia, la dignita' e la solidarieta' umana.

*

In secondo luogo perche' questo 2 ottobre - anche in questo sviluppando l'originario appello gandhiano e capitiniano - ha segnato un passo ulteriore nella massiva e persuasa fuoriuscita delle persone amiche della nonviolenza dalla marginalita', e quindi anche da ogni subalternita' e ambiguita'.

E questo esodo delle persone amiche della nonviolenza dalla marginalita', dalla subalternita' e dalle ambiguita' e' assolutamente necessario per dare una guida adeguata al movimento che si oppone al regime della corruzione e al governo del crimine organizzato. Poiche' solo la scelta della nonviolenza costituisce il perno di una proposta politica adeguata alla gravita' dell'ora, alla crisi sistemica. La scelta della nonviolenza. Ma perche' questa scelta si dia occorre che le persone che gia' se ne sono persuase escano da uno stato di minorita', la smettano di lasciarsi abbindolare da isterici ciarlatani e da callidi mascalzoni, e si decidano a praticare e proporre la nonviolenza nella sua pienezza, nella sua chiarezza, nella sua coerenza, nella sua forza liberatrice. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'. La nonviolenza e' la sola proposta adeguata per uscire dalla distretta dell'epoca presente con la forza della verita', con la pratica della responsabilita' e della solidarieta'.

*

In terzo luogo perche' da questo 2 ottobre si avvia il percorso che porta al prossimo 4 novembre, in cui in molte citta' italiane - e vorremmo che fosse in tutte gia' quest'anno - le persone amiche della nonviolenza strapperanno il ricordo delle vittime della guerra dalle grinfie dei loro assassini e faranno dell'anniversario della fine della "inutile strage" della prima guerra mondiale un giorno di autentica dolorosa e solidale memoria di tutte le vittime di tutte le guerre, e quindi un giorno di lotta nonviolenta contro la guerra, affinche' nessun altro essere umano sia ucciso dalla guerra nemica dell'umanita', affinche' la guerra sia espulsa dalla storia umana.

*

In quarto luogo perche' con questo 2 ottobre 2011 - e gia' con la marcia del 25 settembre, e ancor piu' con il prossimo 4 novembre - la nonviolenza si propone come soggetto politico, progetto politico, azione politica, che puo' e deve esercitare una necessaria funzione di ispirazione e di guida nella lotta per la legalita' che salva le vite, per la liberazione dell'umanita' e per la difesa della biosfera.

*

Ogni vittima ha il volto di Abele.

La nonviolenza e' in cammino.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

8. MATERIALI. 4 NOVEMBRE GIORNO DI LUTTO E DI LOTTA CONTRO TUTTE LE GUERRE E LE UCCISIONI (2011)

 

Dopo lo straordinario successo della marcia nonviolenta Perugia-Assisi "Per la pace e la fratellanza dei popoli" del 25 settembre 2011, e dopo la celebrazione in molte citta' italiane della "Giornata internazionale della nonviolenza" del 2 ottobre, con sempre maggiore evidenza la scelta della nonviolenza si propone come risorsa, metodo e prospettiva per affrontare i piu' gravi problemi della crisi presente.

Scelta della nonviolenza che in primo luogo significa ripudio della guerra, opposizione al razzismo e a tutte le persecuzioni, lotta contro i poteri criminali, azione concreta per salvare le vite, per promuovere legalita', democrazia, giustizia sociale e solidarieta', responsabile difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della biosfera casa comune dell'umanita' intera comprese le generazioni future.

*

Prossima tappa nel manifestarsi e svilupparsi di questo ruolo crescente e cruciale della nonviolenza sara' la giornata del 4 novembre, anniversario della conclusione della "inutile strage" della prima guerra mondiale e giorno di ricordo di tutte le vittime di tutte le guerre.

Il 4 novembre deve cessare di essere il giorno in cui scandalosamente si festeggiano i poteri militari assassini, e deve divenire il giorno in cui il lutto per le vittime degli eserciti, delle armi e delle guerre viene testimoniato nell'impegno affinche' nessun essere umano sia piu' ucciso, e quindi nell'impegno per abolire le guerre, le armi, gli eserciti.

Il 4 novembre deve diventare un giorno di azione nonviolenta che inveri l'articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana: nel ricordo di tutte le vittime, il giorno del ripudio della guerra.

Il 4 novembre sia giorno di lutto e di lotta contro tutte le guerre e le uccisioni; sia giorno di memoria delle vittime e giorno di impegno per impedire altre vittime; sia giorno di pieta' e di pace; sia giorno di umana solidarieta' e di impegno per la legalita' che salva le vite.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Il 4 novembre la nonviolenza ricorda gli esseri umani assassinati e convoca alla lotta affinche' nessun essere umano sia piu' assassinato.

In ogni citta' italiana il 4 novembre si svolgano iniziative nonviolente di ricordo delle vittime delle guerre, iniziative nonviolente per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

9. MATERIALI. FACCIAMO DIVENTARE IL 4 NOVEMBRE UNA GIORNATA NAZIONALE DI OPPOSIZIONE NONVIOLENTA ALLA GUERRA E AL RAZZISMO (2011)

 

Nel ricordo di tutte le vittime di tutte le guerre facciamo diventare il 4 novembre, anniversario in Italia della conclusione della "inutile strage" della prima guerra mondiale, una giornata nazionale di opposizione alla guerra e al razzismo.

In tutte le citta' d'Italia si svolgano iniziative nonviolente di commemorazione delle vittime delle guerre e di impegno contro le guerre in corso e quelle future, contro il razzismo e tutte le persecuzioni; per l'immediata cessazione della partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia, per l'immediata abrogazione delle infami misure razziste contro i migranti e i viaggianti, per il disarmo e il drastico taglio delle spese militari; per le dimissioni immediate del criminale governo della guerra assassina e del colpo di stato razzista; per la legalita' che salva le vite e la solidarieta' che ogni essere umano riconosce e sostiene; per la difesa intransigente delle vite, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; per la difesa intransigente dell'ambiente casa comune dell'umanita' intera.

Vi e' una sola umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Il 4 novembre sia giorno di lutto e di lotta nonviolenta contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

10. MATERIALI. LE STRAGI LIBICHE, LE STRAGI AFGANE, LE STRAGI DEI MIGRANTI IN MARE E IN TERRA (2011)

 

Le stragi libiche, le stragi afgane, le stragi dei migranti in mare e in terra.

Tu falle cessare.

Alla guerra e al razzismo tu opponiti.

*

La Costituzione della Repubblica Italiana proibisce che l'Italia partecipi a quei massacri, proibisce che l'Italia perseguiti i migranti.

Battiti tu affinche' sia rispettata la legge che salva le vite.

*

Cessi immediatamente la partecipazione dello stato italiano alle guerre assassine in Afghanistan e in Libia.

Cessi immediatamente la persecuzione razzista dello stato italiano nei confronti di migranti e viaggianti.

Siano abrogate immediatamente le misure anomiche e disumane del colpo di stato razzista.

Cessi immediatamente il colossale infame sperpero dei pubblici denari per le armi, gli armigeri, le guerre e le stragi.

Si dimetta il governo della guerra e del razzismo, delle uccisioni e delle persecuzioni.

*

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

11. MATERIALI. IL 4 NOVEMBRE CONTRO LA GUERRA (2011)

 

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Il 4 novembre in ogni citta' d'Italia le persone amiche della nonviolenza ricorderanno tutte le vittime di tutte le guerre e manifesteranno l'opposizione della coscienza dell'umanita' a tutte le guerre ed a tutte le uccisioni.

Il 4 novembre in ogni citta' d'Italia le persone amiche della nonviolenza chiederanno, in nome di tutte le vittime ed in nome di tutti i viventi, che lo stato italiano cessi di partecipare alle guerre assassine in Afghanistan e in Libia; che lo stato italiano cessi di perseguitare i migranti; che lo stato italiano cessi di sperperare ingentissime risorse pubbliche per far costruire ed acquistare armi e per preparare e realizzare stragi; che lo stato italiano torni a rispettare la sua legge fondamentale: la Costituzione della Repubblica Italiana; che lo stato italiano svolga una politica internazionale di pace e di solidarieta'; che lo stato italiano rispetti e sostenga la Dichiarazione universale dei diritti umani.

Il 4 novembre in ogni citta' d'Italia le persone amiche della nonviolenza convocheranno il popolo italiano all'impegno per la pace, all'impegno per la civile convivenza, all'impegno per la legalita' che salva le vite, all'impegno per la dignita' umana.

Il 4 novembre in ogni citta' d'Italia le persone amiche della nonviolenza onoreranno tutte le vittime di tutte le guerre nell'unico modo degno e adeguato: con l'impegno morale e civile affinche' cessino le guerre assassine, cessino le uccisioni, cessino le persecuzioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

12. MATERIALI. IL 4 NOVEMBRE IN TUTTA ITALIA NEL RICORDO DI TUTTE LE VITTIME UNA GIORNATA DI AZIONE NONVIOLENTA CONTRO LA GUERRA (2011)

 

L'Italia ripudia la guerra.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Il 4 novembre in tutta Italia nel ricordo di tutte le vittime una giornata di azione nonviolenta contro la guerra.

*

Cessi la partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia.

Cessi la persecuzione dei migranti.

Taglio delle spese militari, disarmo unilaterale, riconversione dell'industria bellica ad usi civili, abrogazione delle illegali misure razziste.

Sostegno alla cooperazione internazionale, ai corpi civili di pace, alla difesa popolare nonviolenta, alla protezione dei diritti umani di tutti gli esseri umani, alla tutela e risanamento della biosfera.

Per la legalita' che salva le vite, per la democrazia che promuove i diritti, per la civile convivenza che l'intera umanita' riconosce ed unisce; per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

*

Il 4 novembre in tutta Italia nel ricordo di tutte le vittime una giornata di azione nonviolenta contro la guerra.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

L'Italia ripudia la guerra.

 

13. MATERIALI. OGNI PERSONA NON ACCECATA (2011)

 

Ogni persona ragionevole e non accecata vede queste due cose.

La prima: che l'Italia sta partecipando a due guerre. Due guerre assassine come tutte le guerre. Due guerre terroriste e stragiste, imperialiste e razziste, colonialiste e mafiose, in Afghanistan e in Libia. La generalita' della popolazione italiana neppure se ne accorge, ma la tragica realta' e' che il nostro stato sta assassinando degli innocenti.

La seconda: che in Italia un colpo di stato razzista sta da anni attuando una feroce persecuzione nei confronti di migranti e viaggianti. Dalla legge Turco-Napolitano fino all'ultimo decreto Maroni si e' progressivamente realizzato un colpo di stato razzista che ha riaperto i campi di concentramento, ha violato i fondamenti stessi della democrazia e della civilta' giuridica, ha fatto morire innumerevoli innocenti, ha costretto alla clandestinita' ed alla schiavitu' innumerevoli esseri umani innocenti che - in fuga da dittature, guerre, violenze economiche politiche e sociali, miseria e fame - in Italia speravano di trovare protezione per le loro vite, rispetto per la loro dignita', umana solidarieta'. La generalita' della popolazione italiana neppure se ne accorge, ma la tragica realta' e' che il nostro stato sta perseguitando, favoreggiando la schiavizzazione e facendo morire degli innocenti.

Ogni persona ragionevole e non accecata vede queste due cose.

*

Ripetiamo una volta ancora cio' che occorre dire, cio' che occorre fare.

Cessi immediatamente la partecipazione dello stato italiano alle guerre assassine in Afghanistan e in Libia.

Cessi immediatamente la persecuzione razzista dello stato italiano nei confronti di migranti e viaggianti.

Siano abrogate immediatamente le misure anomiche e disumane del colpo di stato razzista.

Cessi immediatamente il colossale infame sperpero dei pubblici denari per le armi, gli armigeri, le guerre e le stragi.

Si dimetta il governo della guerra e del razzismo, delle uccisioni e delle persecuzioni.

*

Il 4 novembre in tutte le citta' d'Italia, nel ricordo di tutte le vittime di tutte le guerre, realizziamo una giornata di azione nonviolenta contro la guerra e contro il razzismo, contro tutte le uccisioni e contro tutte le persecuzioni.

Vi e' una sola umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

14. MATERIALI. DELL'INDIGNAZIONE, DELLA DIGNITA' (2011)

 

Per due fatti, prima di ogni altro, occorre indignarsi nel nostro paese: che col passivo consenso del popolo italiano lo stato italiano sta uccidendo esseri umani innocenti, partecipando alle guerre in Afghanistan e in Libia; e che col passivo consenso del popolo italiano lo stato italiano sta perseguitando, rendendo schiavi e facendo morire esseri umani innocenti, con le misure hitleriane del colpo di stato razzista iniziato nel '98 e giunto al suo culmine in questi ultimi anni.

Nella giornata internazionale dell'indignazione del 15 ottobre, in Italia queste dovrebbero essere le prime due ragioni. Per non essere complici della guerra assassina, per non essere complici della persecuzione razzista.

*

Cessi immediatamente la partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia.

Siano abrogate immediatamente tutte le misure del colpo di stato razzista.

Disarmo unilaterale subito, taglio delle spese militari a vantaggio delle spese sociali, riconversione dell'industria bellica a produzioni civili.

Dimissioni immediate del governo della guerra e del razzismo, delle uccisioni e delle persecuzioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

15. MATERIALI. PER UN 4 NOVEMBRE DI LUTTO E D'IMPEGNO CONTRO LA GUERRA (2011)

 

Il Movimento Nonviolento, Peacelink e il Centro di ricerca per la pace di Viterbo propongono a tutte le persone amiche della nonviolenza in tutte le citta' d'Italia l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze. Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative proponiamo che si svolgano in orari distanti e ben distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri militari, che quelle vittime fecero morire. E proponiamo che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: deponendo omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, osservando un rigoroso silenzio...

Facciamo ovunque del 4 novembre un giorno di memoria delle vittime di tutte le guerre e un giorno di impegno nonviolento per la pace che salva le vite.

 

==============================

VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

==============================

Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 523 del 24 ottobre 2013

 

Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su:

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe

 

Per non riceverlo piu':

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe

 

In alternativa e' possibile andare sulla pagina web

http://web.peacelink.it/mailing_admin.html

quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).

 

L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web:

http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html

 

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

Gli unici indirizzi di posta elettronica utilizzabili per contattare la redazione sono: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com