[Nonviolenza] Telegrammi. 1435
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- Date: Wed, 23 Oct 2013 22:36:00 +0200 (CEST)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1435 del 24 ottobre 2013
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Peppe Sini: Per la Settimana internazionale delle Nazioni Unite per il disarmo
2. Un appello al parlamento italiano: faccia cessare le stragi nel Mediterraneo
3. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"
4. Con Bertolt Brecht contro la guerra. Un incontro di lettura
5. La "Carta" del Movimento Nonviolento
6. Per saperne di piu'
1. EDITORIALE. PEPPE SINI: PER LA SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLE NAZIONI UNITE PER IL DISARMO
[Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, gia' consigliere comunale e provinciale, e' stato dagli anni '70 uno dei principali animatori del movimento che si oppone alle servitu' energetiche e militari nell'Alto Lazio (ha preso parte al movimento antinucleare fin dalla prima iniziativa a Montalto di Castro); dalla meta' degli anni Settanta e' stato uno dei principali animatori della sinistra antitotalitaria a Viterbo; e' stato segretario provinciale del Pdup, il "Partito di unita' proletaria per il comunismo", fino all'autoscioglimento del partito nel 1984; negli anni '90 ha preso parte all'esperienza del "Movimento per la democrazia - la Rete", rappresentativa del movimento antimafia nelle istituzioni; obiettore di coscienza al servizio militare, dagli anni Settanta e' persona amica della nonviolenza (condividendo la formulazione di Aldo Capitini); nel 1979 ha fondato il "Comitato democratico contro l'emarginazione" che ha condotto rilevanti lotte contro le istituzioni totali e per i diritti umani e rilevanti campagne di solidarieta' concreta; ha promosso e presieduto il primo convegno nazionale di studi sulla figura e l'opera di Primo Levi; nel 1987 ha coordinato per l'Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano; nel 1991 e' stato processato ed assolto per la sua azione contro la guerra del Golfo; nel 1999 ha ideato, promosso e realizzato l'esperienza delle "mongolfiere della pace" con cui ostacolare i decolli dei bombardieri che dalla base di Aviano recavano strage in Jugoslavia (anche per questa iniziativa ha subito un processo conclusosi con l'archiviazione delle accuse nei suoi confronti); nel 2001 e' stato l'animatore dell'iniziativa che - dopo la tragedia di Genova - ha portato alla presentazione in parlamento di una proposta di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza; e' stato dagli anni '80 il principale animatore dell'attivita' di denuncia e opposizione alla penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio - e negli anni '90 ha presieduto la Commissione d'inchiesta ad hoc istituita dal Consiglio Provinciale di Viterbo -; ha ideato e animato due delle piu' importanti e vittoriose campagne ambientaliste nell'Alto Lazio: quella contro la realizzazione della devastante Supercassia negli anni '80-'90, e quella contro la realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo dal 2007; negli anni '80 e '90 e' stato tra i principali redattori del settimanale "Sotto voce" che a Viterbo condusse fondamentali inchieste contro i poteri criminali e il regime della corruzione; dal 2000 e' direttore del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", che ogni giorno diffonde materiali di studio e di riflessione e sostiene e promuove iniziative nonviolente per la pace, l'ambiente, i diritti umani di tutti gli esseri umani. Ha ideato e realizzato dal 2002 a Viterbo le commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre il 4 novembre col motto "Ogni vittima ha il volto di Abele" e promosso la campagna a livello nazionale con questa denominazione]
Dal 24 al 30 ottobre ricorre ogni anno la "Settimana internazionale per il disarmo" promossa dall'Onu, l'Organizzazione delle Nazioni Unite che nacque per liberare l'umanita' dal flagello della guerra.
Ancora minaccia l'umanita' il flagello della guerra, ancora fa strage di noi.
E dunque e' ancora da adempiere quella solenne promessa che l'umanita' sopravvissuta alla catastrofe della seconda guerra mondiale fece a se stessa e alle generazioni venture.
E' compito tuo, mio, di ogni persona, di ogni consorzio umano, di ogni associazione democratica, di ogni ordinamento giuridico legittimo, opporsi alla guerra ed alle uccisioni, far cessare questo orrore che troppo a lungo ha tormentato e massacrato l'umanita'.
Che cessino per sempre le guerre e le uccisioni. Ed affinche' le guerre e le uccisioni cessino per sempre occorre il disarmo. Poiche' le armi sempre e solo servono a uccidere, a uccidere gli esseri umani.
Ogni essere umano ha diritto a non essere ucciso, ogni essere umano ha diritto alla vita.
Vi e' una sola umanita', e tutti gli esseri umani ne sono parte, con gli stessi diritti e doveri: tutti fratelli e sorelle legati tra loro da un medesimo vincolo di solidarieta', di condivisione, di responsabilita' reciproca e comune.
Nella settimana internazionale per il disarmo affermiamo dunque questa verita': che occorre abolire le guerre, gli eserciti e le armi; che occorre difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; che occorre proteggere la biosfera, unica casa comune dell'umanita' intera; che occorre scegliere la nonviolenza, poiche' solo la nonviolenza puo' tutti salvarci.
2. INIZIATIVE. UN APPELLO AL PARLAMENTO ITALIANO: FACCIA CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO
Rivolgiamo un appello al parlamento italiano: faccia cessare le stragi nel Mediterraneo legiferando il diritto per tutti gli esseri umani ad entrare in Italia - ed attraverso l'Italia in Europa - in modo legale e sicuro.
Ogni essere umano ha diritto alla vita. Ogni essere umano ha diritto alla libera circolazione sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera. Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte.
3. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"
[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]
Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".
Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.
Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.
Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.
Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.
A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it
Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
4. INCONTRI. CON BERTOLT BRECHT CONTRO LA GUERRA. UN INCONTRO DI LETTURA
Si e' svolto mercoledi' 23 ottobre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di lettura e commento di alcuni testi poetici di Bertolt Brecht contro la guerra.
L'incontro era in preparazione della Settimana internazionale per il disarmo del 24-30 ottobre e dell'iniziativa nonviolenta del 4 novembre "Ogni vittima ha il volto di Abele".
Alleghiamo in calce una breve notizia su Bertolt Brecht ed alcuni suoi versi contro la guerra estratti da Bertolt Brecht, Poesie di Svendborg, Einaudi, Torino 1976, nella traduzione di Franco Fortini.
*
Una breve notizia su Bertolt Brecht
Bertolt Brecht (1898-1956), scrittore, poeta, drammaturgo tedesco tra i maggiori del Novecento, nella sua opera e' rilevante l'impegno contro la guerra, contro il fascismo, contro l'oppressione sociale. Tra le opere di Bertolt Brecht segnaliamo in particolare l'utile volumetto per la scuola curato da Renato Solmi e dal Ccm di Torino: Bertolt Brecht, L'abici' della guerra, Einaudi, Torino 1975 e successive riedizioni. Ed ovviamente almeno le Poesie di Svendborg, sempre presso Einaudi, 1976 e successive riedizioni. Ma tantissime altre sue opere occorrerebbe citare qui, tutte in Italia edite da Einaudi. Opere su Bertolt Brecht: per un'introduzione cfr. il volume a cura di Roberto Fertonani, Per conoscere Bertolt Brecht, Mondadori, Milano 1970 e successive riedizioni.
*
1. Bertolt Brecht: Per chi sta in alto
Per chi sta in alto
parlare di mangiare e' cosa bassa.
Si capisce: hanno gia'
mangiato, loro.
Chi sta in basso deve andarsene dal mondo
senza aver mangiato
un po' di carne buona.
Per pensare di dove venga e dove
vada, chi e' in basso,
nelle belle serate,
troppo e' sfinito.
I monti e il mare grande
non li hanno ancora visti
che il loro tempo gia' e' passato.
Se chi e' in basso non pensa
alla bassezza, mai
potra' venire in alto.
2. Bertolt Brecht: Il pane degli affamati e' stato mangiato
Il pane degli affamati e' stato mangiato.
Non si sa piu' cos'e' la carne. inutilmente
e' stato versato il sudore del popolo.
Gli allori sono stati
tagliati.
Dalle ciminiere delle fabbriche di munizioni
sale fumo.
3. Bertolt Brecht: Quelli che portano via la carne dalle tavole
Quelli che portano via la carne dalle tavole
insegnano ad accontentarsi.
Coloro ai quali il dono e' destinato
esigono spirito di sacrificio.
I ben pasciuti parlano agli affamati
dei grandi tempi che verranno.
Quelli che portano all'abisso la nazione
affermano che governare e' troppo difficile
per l'uomo qualsiasi.
4. Bertolt Brecht: Chi sta in alto dice: pace e guerra
Chi sta in alto dice: pace e guerra
sono di essenza diversa.
La loro pace e la loro guerra
sono come il vento e la tempesta.
La guerra cresce dalla loro pace
come il figlio dalla madre.
Ha in faccia
i suoi lineamenti orridi.
La loro guerra uccide
quel che alla loro pace
e' sopravvissuto.
5. Bertolt Brecht: Quando chi sta in alto parla di pace
Quando chi sta in alto parla di pace
la gente comune sa
che ci sara' la guerra.
Quando chi sta in alto maledice la guerra
le cartoline precetto sono gia' compilate.
6. Bertolt Brecht: Quelli che stanno in alto
Quelli che stanno in alto
si sono riuniti in una stanza.
Uomo della strada
lascia ogni speranza.
I governi
firmano patti di non aggressione.
Uomo qualsiasi,
firma il tuo testamento.
7. Bertolt Brecht: Sul muro c'era scritto col gesso
Sul muro c'era scritto col gesso:
vogliono la guerra.
Chi l'ha scritto
e' gia' caduto.
8. Bertolt Brecht: Chi sta in alto dice
Chi sta in alto dice:
si va alla gloria.
Chi sta in basso dice:
si va alla fossa.
9. Bertolt Brecht: La guerra che verra'
La guerra che verra'
non e' la prima. Prima
ci sono state altre guerre.
Alla fine dell'ultima
c'erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente egualmente.
10. Bertolt Brecht: al momento di marciare molti non sanno
Al momento di marciare molti non sanno
che alla loro testa marcia il nemico.
La voce che li comanda
e' la voce del loro nemico.
E chi parla del nemico
e' lui stesso il nemico.
11. Bertolt Brecht: Generale, il tuo carro armato e' una macchina potente
Generale, il tuo carro armato e' una macchina potente
spiana un bosco e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un carrista.
Generale, il tuo bombardiere e' potente.
Vola piu' rapido d'una tempesta e porta piu' di un elefante.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un meccanico.
Generale, l'uomo fa di tutto.
Puo' volare e puo' uccidere.
Ma ha un difetto:
puo' pensare.
12. Bertolt Brecht: Quando la guerra comincia
Quando la guerra comincia
forse i vostri fratelli si trasformeranno
e i loro volti saranno irriconoscibili.
Ma voi dovete rimanere eguali.
Andranno in guerra, non
come ad un massacro, ma
ad un serio lavoro. Tutto
avranno dimenticato.
Ma voi nulla dovete dimenticare.
Vi verseranno grappa nella gola
come a tutti gli altri.
Ma voi dovete rimanere lucidi.
13. Bertolt Brecht: Mio fratello aviatore
Avevo un fratello aviatore.
Un giorno, la cartolina.
Fece i bagagli, e via,
lungo la rotta del sud.
Mio fratello e' un conquistatore.
Il popolo nostro ha bisogno
di spazio. E prendersi terre su terre,
da noi, e' un vecchio sogno.
E lo spazio che s'e' conquistato
sta sui monti del Guadarrama.
E' di lunghezza un metro e ottanta,
uno e cinquanta di profondita'.
14. Bertolt Brecht: Domande di un lettore operaio
Tebe dalle Sette Porte, chi la costrui'?
Ci sono i nomi dei re, dentro i libri.
Sono stati i re a strascicarli, quei blocchi di pietra?
Babilonia, distrutta tante volte,
chi altrettante la riedifico'? In quali case,
di Lima lucente d'oro abitavano i costruttori?
Dove andarono, la sera che fu terminata la Grande Muraglia,
i muratori? Roma la grande
e' piena d'archi di trionfo. Su chi
trionfarono i Cesari? La celebrata Bisanzio
Aveva solo palazzi per i suoi abitanti? Anche nella favolosa Atlantide
la notte che il mare li inghiotti', affogavano urlando
aiuto ai loro schiavi.
Il giovane Alessandro conquisto' l'India.
Da solo?
Cesare sconfisse i Galli.
Non aveva con se' nemmeno un cuoco?
Filippo di Spagna pianse, quando la flotta
gli fu affondata. Nessun altro pianse?
Federico II vinse la guerra dei Sette Anni. Chi
oltre a lui, l'ha vinta?
Una vittoria ogni pagina.
Chi cucino' la cena della vittoria?
Ogni dieci anni un grand'uomo.
Chi ne pago' le spese?
Quante vicende,
tante domande.
5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
6. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1435 del 24 ottobre 2013
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
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