[Nonviolenza] Ogni vittima ha il volto di Abele. 47



 

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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 47 del 19 ottobre 2013

 

In questo numero:

1. Peppe Sini: Piu' lontane della guerra di Troia

2. Un appello al parlamento italiano: faccia cessare le stragi nel Mediterraneo

3. Bruno Segre: Una proposta al sindaco di Milano

4. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"

5. Resoconto del 4 novembre 2011 a Viterbo: A Viterbo commemorate le vittime della guerra. "Ogni vittima ha il volto di Abele"

 

1. EDITORIALE. PEPPE SINI: PIU' LONTANE DELLA GUERRA DI TROIA

 

Dalla strage del 3 ottobre - centinaia le vittime accertate - sono passate due settimane e due giorni; dalla strage del 12 ottobre - ancora decine di vittime accertate - una settimana appena. Eppure sembrano piu' lontane della guerra di Troia. Tutto viene dimenticato in un attimo, in un soffio.

In attesa della prossima strage. E della successiva, e della successiva.

Occorre fermare le stragi. Fermarle subito, adesso.

E per fermare le stragi occorre che il parlamento legiferi il diritto per tutti gli esseri umani ad entrare in Italia - ed attraverso l'Italia in Europa - in modo legale e sicuro, subito, adesso.

Ma perche' il parlamento legiferi occorre l'attenzione, l'impegno, la pressione nonviolenta di un ampio movimento democratico, una insurrezione morale delle coscienze e delle intelligenze contro il male e la morte.

Facciamo sentire la nostra voce: chiediamo al parlamento di far cessare le stragi nel Mediterraneo; chiediamo al parlamento di salvare le vite dei migranti in fuga dalle guerre, dalla fame, dalle dittature; chiediamo al parlamento di riconoscere i diritti umani di tutti gli esseri umani.

 

2. INIZIATIVE. UN APPELLO AL PARLAMENTO ITALIANO: FACCIA CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO

 

Rivolgiamo un appello al parlamento italiano: faccia cessare le stragi nel Mediterraneo legiferando il diritto per tutti gli esseri umani ad entrare in Italia - ed attraverso l'Italia in Europa - in modo legale e sicuro.

Ogni essere umano ha diritto alla vita. Ogni essere umano ha diritto alla libera circolazione sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera. Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte.

 

3. INIZIATIVE. BRUNO SEGRE: UNA PROPOSTA AL SINDACO DI MILANO

[Ringraziamo Bruno Segre (per contatti: bsegre at yahoo.it) per questo intervento.

Bruno Segre, storico e saggista, e' nato a Lucerna nel 1930, ha studiato filosofia alla scuola di Antonio Banfi; si e' occupato di sociologia della cooperazione e di educazione degli adulti nell'ambito del movimento Comunita' fondato da Adriano Olivetti; ha insegnato in Svizzera dal 1964 al 1969; per oltre dieci anni ha fatto parte del Consiglio del "Centro di documentazione ebraica contemporanea" di Milano; per molti anni ha presieduto l'associazione italiana "Amici di Neve Shalom Wahat as-Salam"; nel quadro di un'intensa attivita' pubblicistica, ha dedicato contributi a vari aspetti e momenti della cultura e della storia degli ebrei; per anni ha diretto la prestigiosa rivista di vita e cultura ebraica "Keshet" (sito: www.keshet.it). Tra le opere di Bruno Segre: Gli ebrei in Italia, Giuntina, Firenze 2001; Shoah, Il Saggiatore, Milano 1998, 2003]

 

Mi riallaccio all'intervento del 17 ottobre, con il quale propongo di sollecitare Giuliano Pisapia a farsi promotore di un'iniziativa capace di favorire, in termini di umana civilta', un ordinato trasferimento in Europa di cittadini del Sud del mondo in fuga dalla guerra e da atroci dittature.

I milanesi della mia generazione ricordano che Milano ha istituito, nel corso degli ultimi decenni, rapporti di gemellaggio con numerose citta', grandi e meno grandi, in tutto il mondo.

Qualora decidesse di dare un seguito all'iniziativa di cui stiamo parlando, il nostro sindaco dovrebbe cercare di coinvolgere, in prima battuta, proprio le citta' gemellate, in particolare quelle europee, invitandole a organizzare, assieme a Milano, un'operazione di grande valore umanitario, e della quale non sfuggirebbe a nessuno anche l'innegabile significato politico.

Un'iniziativa di questo tipo, infatti, condotta in rete da un certo numero di importanti citta' d'Europa, avrebbe il pregio singolare di bypassare senza arroganza la Ue, con tutte le sue pastoie, le sue devianze, i suoi burocratismi, le sue insensibilita', e forse riuscirebbe persino a trasmettere un po' di elasticita', in sede Ue, ad apparati da troppi anni mummificati. Trovo che le denunce sollevate a questo proposito dal sindaco Giusi Nicolini e dal nostro assessore Majorino siano perfettamente giustificate.

In tema di gemellaggi, mi permetto di fare un'ulteriore proposta: Milano dovrebbe chiedere, senza spocchia e senza secondi fini, di gemellarsi a Lampedusa, offrendo all'isola tutto il sostegno di cui, all'occorrenza,  la metropoli lombarda e' capace. Penso che una simile offerta permetterebbe a Lampedusa e ai lampedusani di sentirsi un po' meno "isola" e un po' piu' Europa.

 

4. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]

 

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

5. DOCUMENTAZIONE. RESOCONTO DEL 4 NOVEMBRE 2011 A VITERBO: A VITERBO COMMEMORATE LE VITTIME DELLA GUERRA. "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

[Riproponiamo il resoconto dell'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele" svoltasi a Viterbo il 4 novembre 2011]

 

La mattina del 4 novembre [2011] si e' svolta a Viterbo la commemorazione nonviolenta delle vittime della guerra promossa dall'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Dinanzi al tempietto quattrocentesco di S. Maria della Peste, ora sacrario delle vittime della guerra, una delegazione del "Centro di ricerca per la pace" ha ricordato e reso omaggio a tutti gli esseri umani uccisi dalla scellerata follia bellica, e rinnovato l'impegno ad opporsi a nuove guerre e nuove stragi, l'impegno ad opporsi a tutte le uccisioni e le persecuzioni, l'impegno ad operare affinche' ogni essere umano sia di aiuto a tutti gli altri esseri umani, l'impegno ad operare per la pace, la giustizia, la compassione, la solidarieta' e la legalita' che salva le vite.

*

Nel corso della commemorazione e' stato letto il "Canto dei morti invano" di Primo Levi [Da Primo Levi, Ad ora incerta, ora in Idem, Opere, Einaudi, Torino 1997, vol. II, p. 615]:

 

Sedete e contrattate

A vostra voglia, vecchie volpi argentate.

Vi mureremo in un palazzo splendido

Con cibo, vino, buoni letti e buon fuoco

Purche' trattiate e contrattiate

Le vite dei nostri figli e le vostre.

Che tutta la sapienza del creato

Converga a benedire le vostre menti

E vi guidi nel labirinto.

Ma fuori al freddo vi aspetteremo noi,

L'esercito dei morti invano,

Noi della Marna e di Montecassino

Di Treblinka, di Dresda e di Hiroshima:

E saranno con noi

I lebbrosi e i tracomatosi,

Gli scomparsi di Buenos Aires,

I morti di Cambogia e i morituri d'Etiopia,

I patteggiati di Praga,

Gli esangui di Calcutta,

Gl'innocenti straziati a Bologna.

Guai a voi se uscirete discordi:

Sarete stretti dal nostro abbraccio.

Siamo invincibili perche' siamo i vinti.

Invulnerabili perche' gia' spenti:

Noi ridiamo dei vostri missili.

Sedete e contrattate

Finche' la lingua vi si secchi:

Se dureranno il danno e la vergogna

Vi annegheremo nella nostra putredine.

*

Ha partecipato alla commemorazione il professor Osvaldo Ercoli, insigne educatore e maestro di impegno intellettuale, morale e civile per generazioni di viterbesi, per unanime consenso una delle piu' luminose autorita' morali cittadine, che gia' nei giorni scorsi aveva espresso con nitide parole il suo pensiero: "4 novembre 1918,  fine della prima guerra mondiale: il pontefice Benedetto XV defini' la prima guerra mondiale un''inutile strage' ricordandoci l'ovvia verita' che ogni guerra e' inutile, che ogni guerra e' una strage. Il 4 novembre deve cessare di essere il giorno in cui scandalosamente si festeggiano le forze armate e con esse i poteri criminali che sono i padrini di tutte le guerre: la guerra e' il piu' grande crimine contro l'umanita'. Il 4 novembre deve diventare la giornata del ricordo delle 600.000 vittime innocenti che persero la vita per un''inutile strage', la giornata del ricordo delle vittime di tutte le guerre, la giornata del ripudio di tutte le armi, la giornata del ripudio di tutti gli eserciti, la giornata della cancellazione del mercato delle armi, la giornata della riconversione delle industrie belliche a produzioni civili. Occorre il semplice rispetto dell'articolo 11 della nostra Costituzione: 'L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta' degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali'".

*

Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, Peppe Sini, ha successivamente dichiarato: "La memoria delle vittime di tutte le guerre e' un atto di assunzione di responsabilita': poiche' - come ha scritto Heinrich Boell - 'Ogni vittima ha il volto di Abele', e' compito di ogni essere umano opporsi a tutte le uccisioni, e quindi a tutte le guerre, che delle uccisioni di esseri umani consistono. Cosi' questa giornata di memoria delle vittime, in nome delle vittime, si fa appello alla pace e alla legalita' che salva le vite. Si fa azione diretta nonviolenta affinche' cessino le guerre e le stragi, affinche' alle vittime passate non si aggiungano altre vittime. E dunque questo addolorato omaggio agli esseri umani dalla guerra uccisi e' anche un solenne monito e un ineludibile impegno: mai piu' guerre, mai piu' uccisioni. Ed ha altresi' implicazioni attuali e cogenti: convoca ad agire per salvare le vite, convoca ad agire per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti. E quindi: che cessi immediatamente la partecipazione dello stato italiano alle guerre assassine; che cessi immediatamente la persecuzione razzista dello stato italiano nei confronti di migranti e viaggianti; che siano abrogate immediatamente le misure legislative ed amministrative anomiche e disumane in cui si e' concretizzato il colpo di stato razzista; che cessi immediatamente il colossale infame sperpero dei pubblici denari per le armi, gli armigeri, le guerre e le stragi; che si dimetta immediatamente il governo della guerra e del razzismo, delle uccisioni e delle persecuzioni; che si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana che ripudia la guerra e riconosce e sostiene la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani. Ogni vittima ha il volto di Abele. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'".

*

L'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele" si svolge a Viterbo ogni 4 novembre da circa un decennio, e da alcuni anni ha cominciato a svolgersi anche in altre citta' italiane.

Quest'anno un appello a tal fine e' stato copromosso da alcune delle piu' rilevanti esperienze pacifiste e nonviolente italiane: il Movimento Nonviolento, l'Associazione per la Pace, Peacelink.

Dai dati gia' disponibili, in tutte le regioni italiane e perlomeno in pressoche' tutti i capoluoghi di provincia si sono svolte iniziative nonviolente di commemorazione delle vittime e di opposizione alla guerra assassina.

 

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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

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Numero 47 del 19 ottobre 2013