[Nonviolenza] Telegrammi. 1430



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1430 del 19 ottobre 2013

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Un appello al parlamento italiano: faccia cessare le stragi nel Mediterraneo

2. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"

3. Liberarsi dalla necessita' del carcere

4. Una lettera alla Ministra italiana degli Affari Esteri affinche' intervenga in favore di Nadeshda Tolokonnikova e Maria Alyokhina

5. Per Andrea Zanzotto, nel secondo anniversario della scomparsa

6. La "Carta" del Movimento Nonviolento

7. Per saperne di piu'

 

1. INIZIATIVE. UN APPELLO AL PARLAMENTO ITALIANO: FACCIA CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO

 

Rivolgiamo un appello al parlamento italiano: faccia cessare le stragi nel Mediterraneo legiferando il diritto per tutti gli esseri umani ad entrare in Italia - ed attraverso l'Italia in Europa - in modo legale e sicuro.

Ogni essere umano ha diritto alla vita. Ogni essere umano ha diritto alla libera circolazione sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera. Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte.

 

2. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]

 

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

3. EDITORIALE. LIBERARSI DALLA NECESSITA' DEL CARCERE

 

Un obiettivo di civilta': liberarsi dalla necessita' del carcere.

E cominciare subito con meno carcere possibile.

Con adeguate alternative alla detenzione.

Con esperienze di giustizia riparativa.

Con la decisiva lotta sul versante economico del crimine.

Con la solidarieta' sociale verso gli impoveriti, gli sfruttati, gli umiliati e offesi.

Con la lotta politica contro la violenza e per la dignita' di tutti gli esseri umani.

Con il sostegno concreto a tutte le vittime.

Con la scelta della nonviolenza.

*

Si' all'indulto.

Si' all'amnistia.

Si' all'abolizione della scellerata antilegge Bossi-Fini.

Si' all'abolizione della scellerata antilegge Fini-Giovanardi.

Si' alla lotta contro il regime della corruzione.

Si' alla lotta contro i poteri criminali.

Si' alla lotta contro il razzismo.

Si' alla lotta contro il femminicidio, il maschilismo, il patriarcato.

Si' alla lotta contro la guerra.

Si' alla lotta per il disarmo a tutti i livelli.

Si' alla lotta per la legalita' che salva le vite.

Si' alla lotta per la giustizia sociale.

Si' alla lotta per la difesa della biosfera.

Si' alla lotta per la liberazione dell'umanita'.

Con la scelta della nonviolenza.

 

4. APPELLI. UNA LETTERA ALLA MINISTRA ITALIANA DEGLI AFFARI ESTERI AFFINCHE' INTERVENGA IN FAVORE DI NADESHDA TOLOKONNIKOVA E MARIA ALYOKHINA

 

Gentile Ministra degli Affari Esteri,

leggo oggi sulle agenzie di stampa che l'artista, musicista ed attivista per i diritti umani detenuta in Russia Nadeshda Tolokonnikova ha ripreso il digiuno di protesta contro le condizioni particolarmente oppressive che lei e altre detenute subiscono.

E leggo che Maria Alyokhina, anch'essa artista, musicista ed attivista per i diritti umani detenuta in Russia, per esprimere la sua solidarieta' con Nadeshda Tolokonnikova ha rinunciato a un'udienza in tribunale dalla quale avrebbe potuto ottenere una pena piu' mite.

Vorrei innanzitutto esprimere la mia solidarieta' alle due detenute e unire la mia voce a quella di quanti chiedono la loro scarcerazione.

E vorrei chiedere a lei, gentile Ministra per gli Affari Esteri, di intervenire presso la presidenza e il governo russo per sollecitare adeguati atti istituzionale che portino sia a una rigorosa verifica ed agli eventuali conseguenti provvedimenti affinche' nelle strutture penali russe siano rispettati i fondamentali diritti umani, sia alla scarcerazione delle due artiste, musiciste ed attiviste per i diritti umani che stanno subendo una detenzione assolutamente sproporzionata al fatto per cui sono state condannate, ovvero aver eseguito, o tentato di eseguire, una performance musicale definita "preghiera anti-Putin" nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca.

*

Saro' franco: leggendone a suo tempo sulla stampa, non avevo affatto apprezzato quella esibizione; mi sembrava e mi sembra una inammissibile stupidaggine per molti evidenti motivi, e capisco che possa aver ferito profondamente la sensibilita' religiosa e morale altrui.

Ma come ogni persona ragionevole non ho mai dubitato del fatto che due anni di detenzione per quella iniziativa costituiscano una condanna palesemente sproporzionata e configurino un atto semplicemente persecutorio.

Per quel poco che ne so, la successiva condotta delle tre giovani donne accusate e condannate per quell'iniziativa (ad una, Yekaterina Samutsevitch, dopo alcuni mesi di detenzione a quanto leggo e' stata poi restituita la liberta' con sentenza della Corte d'Appello essendo emerso che era stata fermata prima di poter prender parte alla performance) mi ha non solo confermato nella convinzione che la loro detenzione sia del tutto iniqua, ma anche vieppiu' persuaso della sincerita' del loro impegno per i diritti umani.

*

Credo che il governo italiano, e per esso il Ministero degli Affari Esteri nella sua persona, nell'ambito dei rapporti bilaterali che tra stati e governi sussistono, possa e debba intervenire in loro favore.

Suppongo che in questo momento il governo italiano sia gia' impegnato per la sorte del giovane attivista italiano di Greenpeace assurdamente accusato di "pirateria" per aver preso parte ad un'azione nonviolenta in difesa della biosfera, al quale va ovviamente la mia solidarieta' come quella di ogni persona ragionevole, ma credo che sia giusto intervenire anche per le due detenute che stanno subendo quella che a me sembra una inammissibile persecuzione.

Scrivo quindi a lei, gentile ministra, che ha dato piu' volte prova di sollecitudine per i diritti umani, per chiederle un intervento.

Voglia gradire distinti saluti,

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani"

Viterbo, 18 ottobre 2013

 

5. INCONTRI. PER ANDREA ZANZOTTO, NEL SECONDO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

 

Il 18 ottobre di due anni fa scompariva Andrea Zanzotto, uno dei maggiori poeti in lingua italiana del Novecento.

Nel pomeriggio di venerdi' 18 ottobre 2013 il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo gli ha dedicato un incontro di commemorazione nel corso del quale sono state lette e commentate alcune sue poesie.

*

Al termine dell'incontro le persone partecipanti hanno espresso unanime adesione all'appello al parlamento italiano affinche' "faccia cessare le stragi nel Mediterraneo legiferando il diritto per tutti gli esseri umani ad entrare in Italia - ed attraverso l'Italia in Europa - in modo legale e sicuro. Ogni essere umano ha diritto alla vita. Ogni essere umano ha diritto alla libera circolazione sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera. Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte".

 

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

7. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1430 del 19 ottobre 2013

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