[Nonviolenza] Ogni vittima ha il volto di Abele. 46



 

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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 46 del 18 ottobre 2013

 

In questo numero:

1. Una proposta alle persone amiche

2. Un appello al parlamento italiano: faccia cessare le stragi nel Mediterraneo

3. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"

4. Resoconto del 4 novembre 2012 a Viterbo: "Ogni vittima ha il volto di Abele". Commemorate tutte le vittime della guerra

 

1. REPETITA IUVANT. UNA PROPOSTA ALLE PERSONE AMICHE

 

Carissime amiche, carissimi amici,

vi proponiamo di scrivere a tutti i parlamentari italiani inviando loro il seguente appello o un testo analogo.

Ricordiamo ai legislatori italiani che il primo dovere di ogni essere umano e di ogni ordinamento giuridico degno di questo nome e' salvare le vite umane.

Di seguito il testo dell'appello.

Grazie fin d'ora per quanto vorrete fare.

Vi e' una sola umanita'.

 

2. INIZIATIVE. UN APPELLO AL PARLAMENTO ITALIANO: FACCIA CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO

 

Rivolgiamo un appello al parlamento italiano: faccia cessare le stragi nel Mediterraneo legiferando il diritto per tutti gli esseri umani ad entrare in Italia - ed attraverso l'Italia in Europa - in modo legale e sicuro.

Ogni essere umano ha diritto alla vita. Ogni essere umano ha diritto alla libera circolazione sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera. Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte.

 

3. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]

 

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

4. DOCUMENTAZIONE. RESOCONTO DEL 4 NOVEMBRE 2012 A VITERBO: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE". COMMEMORATE TUTTE LE VITTIME DELLA GUERRA

[Riproponiamo il resoconto dell'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele" svoltasi a Viterbo il 4 novembre 2012]

 

La mattina del 4 novembre [2012] si e' svolta a Viterbo la commemorazione nonviolenta delle vittime della guerra, commemorazione promossa dall'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Come ogni anno da un decennio a questa parte le persone amiche della nonviolenza hanno reso omaggio a tutte le vittime della guerra e della violenza, e nel loro ricordo hanno rinnovato l'esortazione all'impegno comune dell'umanita' intera contro tutte le guerre e contro tutte le uccisioni.

Abolire la guerra, flagello dell'umanita', e' possibile e necessario.

E' solo attraverso la pace, la smilitarizzazione e il disarmo che e' possibile promuovere una solidarieta' concreta e coerente che tutti gli esseri umani riconosca e raggiunga, la difesa nitida e intransigente dei diritti umani di tutti gli esseri umani, la tutela adeguata - necessaria ed urgente - della biosfera, la civile convivenza nell'unica casa comune dell'umanita' intera.

Per questo e' necessaria la scelta della nonviolenza: solo la nonviolenza rispetta la vita e la dignita' umana; solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

Abolire la guerra, gli eserciti, le armi: e' il primo compito dell'umanita' intera.

Scegliere la nonviolenza: e' il passo necessario perche' l'umanita' abbia un futuro di pace e di solidarieta'.

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Allegato primo: Un appello per il 4 novembre: Ogni vittima ha il volto di Abele

Di seguito l'appello promosso da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace di Viterbo per il 4 novembre: Ogni vittima ha il volto di Abele. All'appello sono pervenute numerose adesioni da varie parti d'Italia.

(...)

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Allegato secondo: Non un giorno di piu'. Una campagna nonviolenta per la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana

Di seguito un appello promosso dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo. All'appello sono pervenute numerose adesioni da varie parti d'Italia.

Occorre far cessare la guerra in Afghanistan.

Ed a tal fine la prima e decisiva azione che come cittadini italiani possiamo e dobbiamo svolgere consiste nell'ottenere che l'Italia cessi di partecipare alla guerra.

Perche' l'Italia a quella guerra non avrebbe mai e poi mai dovuto prendere parte, proibendoglielo esplicitamente il dettato della sua legge fondamentale, la Costituzione della Repubblica Italiana.

Occorre quindi costringere governo e parlamento italiani a tornare nella sfera della legalita', a desistere dal crimine: occorre costringere lo Stato italiano a cessare di prendere parte alla guerra e alle stragi di cui essa consiste.

Oltre un decennio di eccidi e barbarie dovrebbe aver aperto gli occhi a chiunque; e del resto ogni persona ragionevole sente e sa che la guerra e' nemica dell'umanita', che solo la pace salva le vite.

Occorre far cessare la guerra in Afghanistan, cominciando con la cessazione della partecipazione italiana.

Dobbiamo far crescere dal basso una vera e propria insurrezione nonviolenta contro la guerra e contro le uccisioni, per la legalita' costituzionale e per il primario diritto di ogni essere umano a non essere ucciso.

Dobbiamo imporre al potere esecutivo e al potere legislativo del nostro paese l'immediata cessazione della partecipazione italiana alla guerra.

E dobbiamo farlo con la forza della verita', con la forza della legalita', con la forza della dignita' e della solidarieta' umana, con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza; dobbiamo farlo con una campagna nonviolenta di massa che faccia rinascere in Italia un movimento per la pace e i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Una campagna nonviolenta per salvare le vite umane: che nasca dal basso in ogni citta' e in ogni paese, e che abbia questa semplice e chiara finalita': "cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana; pace, disarmo e smilitarizzazione; rispetto della vita, della dignita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani".

 

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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

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Numero 46 del 18 ottobre 2013