[Nonviolenza] Nonviolenza. Femminile plurale. 488
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- Date: Mon, 7 Oct 2013 07:25:45 +0200 (CEST)
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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE
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Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Numero 488 del 7 ottobre 2013
In questo numero:
1. Non stancarsi mai di ripeterlo
2. 4 novembre, "Ogni vittima ha il volto di Abele"
3. Verso lo sciopero delle donne il 25 novembre
4. Scioperiamo. Per fermare la cultura della violenza
5. Alcuni testi del mese di settembre 2013 (parte quarta)
6. Contro la guerra e le stragi, per il disarmo e i diritti umani di tutti gli esseri umani, promuoviamo ovunque iniziative di pace e di solidarieta' per la Giornata internazionale della nonviolenza il 2 ottobre
7. Associazione "Respirare": In difesa della Costituzione della Repubblica Italiana
8. In memoria di Luigi Pintor
9. Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi": Un impegno corale per il 2 ottobre, Giornata internazionale della nonviolenza
10. Per l'anniversario della nascita di Alfio Pannega
11. Una comunicazione di servizio alle persone ed alle esperienze amiche della nonviolenza: quattro bozze di lettere per promuovere la Giornata internazionale della nonviolenza
12. Bozza di lettera agli istituti scolastici
13. Bozza di lettera agli enti locali
14. Bozza di lettera alle associazioni democratiche
15. Bozza di lettera ai mezzi d'informazione
16. Alfio
17. Per la Giornata internazionale della pace
18. Per il centenario di Aldo Natoli
19. Quando Napolitano recita Ionesco
20. Associazione "Respirare": La Giornata internazionale della nonviolenza
21. Un incontro a Viterbo nella Giornata internazionale della pace
22. In memoria di Rosario Livatino
23. Sia Laura Boldrini la prossima Presidente della Repubblica
24. Siano abolite le infami misure razziste imposte nel nostro paese dai precedenti governi golpisti
1. EDITORIALE. NON STANCARSI MAI DI RIPETERLO
Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte.
Vi e' un solo pianeta abitato dagli esseri umani ed esso e' la casa comune dell'intera umanita'.
C'e' un modo semplice ed efficace di far cessare immediatamente le stragi nel Mediterraneo: riconoscere subito che tutti gli esseri umani hanno il diritto di circolare liberamente sull'intero pianeta.
E' compito di ogni persona decente, e di ogni ordinamento giuridico democratico, salvare le vite.
2. INIZIATIVE. 4 NOVEMBRE, "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"
E' bene preparare per tempo ovunque possibile, in tutte le citta', in tutti i paesi, le iniziative nonviolente per il 4 novembre "non festa ma lutto", contro tutte le guerre, in ricordo di tutte le vittime, perche' "ogni vittima ha il volto di Abele".
3. INIZIATIVE. VERSO LO SCIOPERO DELLE DONNE IL 25 NOVEMBRE
[Riproponiamo il seguente intervento delle promotrici della proposta dllo sciopero delle donne contro la violenza femminicida, intervento che abbiamo ricevuto alcuni giorni fa dal centro interculturale "Trama di Terre" (per contatti: info at tramaditerre.org)]
Carissime tutte (carissimi tutti),
dopo la pagina fb ora e' attivo e visibile anche il sito http://scioperodonne.wordpress.com/, sul quale troverete l'appello e la lista delle adesioni, i link ai giornali e ai siti che riferiscono dello Sciopero, ma anche riflessioni e contributi che riteniamo interessanti per tutt@.
Per quanto riguarda l'organizzazione dello Sciopero, abbiamo aperto la pagina "Le iniziative, citta' per citta'", file che aggiorneremo via via che arriveranno le info sulle manifestazioni/iniziative organizzate nei territori. Pensiamo che la pagina sia utile anche per mettere in contatto gruppi e singole persone. A questo proposito, l'indirizzo mail cui scrivere e': organizza.scioperodonne at gmail.com
Diffondete, diffondete e fateci sapere cosa si muove nelle vostre citta'.
Sulla homepage c'e' quello che consideriamo il nostro manifesto, "Le parole che vogliamo", che vi riportiamo anche qui di seguito.
A presto,
Barbara, Adriana e Tiziana
*
Le parole che vogliamo
Una donna uccisa ogni due giorni non e' una questione di ordine pubblico, ma una ferita aperta nella societa' civile. Lucia, Antonella, Maria Grazia, tanto per citare le ultime della lista, sono state ammazzate dall'ex fidanzato, dal marito e dal compagno nei giorni successivi al decreto varato dal governo il 9 agosto scorso. La prova che misure soltanto repressive non sono la soluzione del problema perche' il femminicidio non ha natura emergenziale ma sistemica. Per questo occorrono, e con urgenza, iniziative di sensibilizzazione e prevenzione, finanziamenti ai centri antiviolenza, campagne istituzionali e mediatiche che mettano al bando ogni giustificazione e sottovalutazione del fenomeno. E che, soprattutto, favoriscano la percezione delle donne non come vittime e soggetti deboli bisognosi di tutele, ma persone a tutto tondo da sostenere contro antiche imposizioni patriarcali, in grado di autodeterminarsi e scegliere liberamente il proprio modo di vivere.
Per questo rilanciamo con ancora piu' fermezza l'appello allo Sciopero delle donne per il 25 novembre prossimo, convinte che solo un'azione forte possa indurre il nostro Paese a una riflessione seria sulle relazioni tra i generi, sul potere e le sue dinamiche di sopraffazione.
Uno Sciopero generale e generalizzato contro il femminicidio per ridare peso alla politica delle donne, riprendere in mano le pratiche e i percorsi dei femminismi che in questi anni hanno lavorato sulle molteplici forme della violenza e dare un segnale chiaro e inequivocabile riconoscendo che solo una cultura antirazzista, antifascista e non sessista puo' produrre un nuovo modo di pensare e vivere le relazioni fra i sessi.
Uno Sciopero che afferma un nesso imprescindibile fra lavoro/cura/precarieta'/reddito, rivendica la maternita' come una scelta, rifiuta il ricatto delle dimissioni in bianco e afferma che anche la salute del corpo delle donne e' un diritto che non puo' essere in balia di ideologiche e strumentali obiezioni.
Uno Sciopero che chiede che non venga mai meno il rispetto per le differenze, la laicita' dello Stato e la lotta contro tutti i fondamentalismi etici, religiosi e politici e che chiede piena cittadinanza per le donne migranti che vivono nel nostro Paese in nome di una cultura laica dell'accoglienza, della condivisione e della solidarieta'.
Uno Sciopero che pretende dalle istituzioni, dai mass media e dalla societa' tutta che si facciano carico della quotidiana ed inesorabile furia omicida contro le donne che non accenna neanche per un giorno a fermarsi perche' frutto di una cultura violenta e sessista.
Uno Sciopero, infine, come azione profondamente politica, la sola che puo' restituire il diritto alla felicita' che tutt@ ci meritiamo.
Aderisci allo Sciopero delle donne e degli uomini, per un mondo piu' giusto ed eguale da consegnare alle future generazioni.
Manda mail con nome cognome citta' a scioperodonne2013 at gmail.com
4. INIZIATIVE. SCIOPERIAMO. PER FERMARE LA CULTURA DELLA VIOLENZA
[Riproponiamo ancora una volta il seguente appello che abbiamo ricevuto alcuni mesi fa da Barbara Romagnoli (per contatti: duepunti2 at yahoo.it) e dal centro interculturale "Trama di terre" (per contatti: info at tramaditerre.org). Per contattare le promotrici dell'appello e aderire ad esso: scioperodonne2013 at gmail.com]
Scioperiamo. Per fermare la cultura della violenza
*
Alla presidente della Camera, Laura Boldrini
Alla ministra delle Pari Opportunita', Josefa Idem
Alla segretaria della Confederazione Generale del Lavoro, Susanna Camusso
A tutte le donne delle istituzioni, delle arti e dei mestieri
A tutte noi
*
Pensavamo che l'uccisione di Fabiana, bruciata viva dal fidanzato sedicenne, esprimesse un punto di non ritorno. Invece no. L'insulto che e' stato rivolto alla ministra Cecile Kyenge - da un'altra donna - dice molto piu' di quanto non vogliamo ammettere. E di fronte ad una violenza verbale simile, non ci sono scuse o giustificazioni che tengano. Noi non siamo mai state silenziose, abbiamo sempre denunciato questi fatti, le violenze fisiche e quelle verbali. Ma non basta.
Non basta piu' il lavoro dei centri antiviolenza, fondamentale e prezioso. E non bastano le promesse di leggi che neanche arrivano. La ratifica della convenzione di Istanbul? Un passo importante, ma bisogna aspettare e aspettare. E noi non vogliamo piu' limitarci a lanciare appelli che raccolgono migliaia di firme ma restano solo sulla carta; a proclamarci indignate per una violenza che non accenna a smettere; a fare tavole rotonde, dibattiti politici, incontri. Adesso chiediamo di piu'.
Chiediamo di poter vivere in una societa' che vuole realmente cambiare la cultura che alimenta questa mentalita' maschilista, patriarcale, trasversale, acclarata e spesso occulta, che noi riteniamo totalmente responsabile della mancanza di rispetto per le donne, e che non fa nulla per fermare questo inutile e doloroso femminicidio italiano.
Chiediamo che la parola femminicidio non venga piu' sottovalutata, svilita, criticata. Perche' racconta di un fenomeno che ancora in troppi negano, o che sia qualcosa che non li riguarda. O addirittura che molte delle donne uccise o violate, in fondo in fondo, qualche sbaglio lo avevano fatto. Quanta disumanita' nel non voler vedere il nostro immenso lavoro, quello pagato e quello non pagato, il lavoro di cura e riproduttivo, il genio, la creativita', il ruolo multiforme delle donne.
Chiediamo di fermarci. A tutte: madri, sorelle, figlie, nonne, zie, compagne, amanti, mogli, operaie, commesse, maestre, infermiere, badanti, dirigenti, fornaie, dottoresse, farmaciste, studentesse, professoresse, ministre, contadine, sindacaliste, impiegate, scrittrici, attrici, giornaliste, registe, precarie, artiste, atlete, disoccupate, politiche, funzionarie, fisioterapiste, babysitter, veline, parlamentari, prostitute, autiste, cameriere, avvocate, segretarie.
Fermiamoci per 24 ore da tutto quello che normalmente facciamo. Proclamiamo uno sciopero generale delle donne che blocchi questo maledetto paese. Perche' sia chiaro che senza di noi, noi donne, non si va da nessuna parte. Senza il rispetto per la nostra autodeterminazione e il nostro corpo non c'e' societa' che tenga. Perche' la rabbia e il dolore, lo sconforto e l'indignazione, la denuncia e la consapevolezza, hanno bisogno di un gesto forte.
Scioperiamo per noi e per tutte le donne che ogni giorno rischiano la loro vita. Per le donne che verranno, per gli uomini che staranno loro accanto.
Unisciti a noi, firma e diffondi questo appello. Insieme, poi, decideremo una data.
scioperodonne2013 at gmail.com
*
Barbara Romagnoli (giornalista freelance)
Adriana Terzo (giornalista freelance)
Tiziana Dal Pra (presidente del centro interculturale Trama di Terre)
5. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI SETTEMBRE 2013 (PARTE QUARTA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di settembre 2013.
6. CONTRO LA GUERRA E LE STRAGI, PER IL DISARMO E I DIRITTI UMANI DI TUTTI GLI ESSERI UMANI, PROMUOVIAMO OVUNQUE INIZIATIVE DI PACE E DI SOLIDARIETA' PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA IL 2 OTTOBRE
Tra due settimane, il 2 ottobre, anniversario della nascita di Mohandas Gandhi, ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza.
Nella drammatica situazione attuale la Giornata internazionale della nonviolenza puo' e deve essere pienamente valorizzata per ribadire l'opposizione a tutte le guerre, le uccisioni, le violenze; puo' e deve essere pienamente valorizzata come occasione di coscientizzazione e mobilitazione per la pace, i diritti di tutti gli esseri umani, la difesa della biosfera.
Ovunque possibile, accogliendo l'invito dell'Onu, si realizzino iniziative di riflessione e di impegno, di studio e di solidarieta'.
Un impegno particolare si dedichi a promuovere iniziative nelle scuole: educare alla pace, formare alla nonviolenza, e' il cuore dell'educazione morale e civile.
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Alle persone amiche della nonviolenza che leggono queste righe chiediamo di non lasciar trascorrere nell'inerzia queste due settimane, ma di agire oggi per far si' che il 2 ottobre vi siano iniziative ovunque possibile e che tali iniziative siano adeguate ed efficaci.
Alle persone amiche della nonviolenza che leggono queste righe chiediamo dunque:
a) di promuovere direttamente ove possibile iniziative per la Giornata internazionale della nonviolenza;
b) di diffondere ai loro interlocutori la proposta di promuovere iniziative, congiuntamente od autonomamente;
c) di proporre un impegno alle scuole, alle istituzioni, all'associazionismo democratico;
d) di diffondere la notizia e materiali di documentazione ai mass-media.
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Facciamo del 2 ottobre ovunque possibile un giorno di meditazione ed azione nonviolenta contro la guerra e le stragi, per il disarmo e i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
7. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
La scandalosa alleanza politica che governa in questo momento l'Italia, di cui e' dominus un personaggio condannato in via definitiva per un grave reato che dovrebbe essere ipso facto interdetto dai pubblici uffici, sta predisponendo sostanziali modifiche della Costituzione della Repubblica Italiana, modifiche che si configurano come un vero e proprio tentativo golpista.
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La Costituzione della Repubblica Italiana e' il fondamento della democrazia e della legalita' nel nostro paese.
Non deve essere permesso a criminali ed eversori che peraltro gia' l'hanno scelleratamente ripetutamente violata di arrivare al punto di stracciarla e precipitare il paese in una condizione di effettuale anomia.
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La Costituzione della Repubblica Italiana e' bene comune del popolo italiano, essa va difesa da ogni criminale aggressione.
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Receda l'attuale maggioranza parlamentare dall'intento golpista; sia rispettata la legalita' costituzionale; sia rispettata la memoria dei martiri della Resistenza che con la loro vita hanno restituito la liberta' al nostro paese dopo la tragedia della ventennale dittatura fascista e l'immane catastrofe della guerra mondiale; sia rispettata la civilta' giuridica e la dignita' umana.
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E piuttosto sia immediatamente allontanato dal parlamento un criminale golpista; siano allontanati dal governo i suoi luogotenenti e manutengoli; siano abrogate decisioni e misure (come la partecipazione alla guerra assassina, come le scellerate pratiche razziste) che sciagurati governi golpisti negli ultimi decenni hanno imposto al nostro paese in flagrante spregio della legalita' costituzionale, in flagrante spregio dei diritti umani.
L'associazione "Respirare"
Viterbo, 18 settembre 2013
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L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.
8. IN MEMORIA DI LUIGI PINTOR
Si e' svolto nel pomeriggio di mercoledi' 18 settembre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro commemorativo di Luigi Pintor nell'anniversario della nascita del grande intellettuale e militante del movimento delle oppresse e degli oppressi in lotta per la liberazione dell'umanita'.
Era il fratello di Giaime (1919-1943), una delle figure simbolo della Resistenza, la cui ultima lettera indirizzata appunto al fratello Luigi costituisce uno dei testi piu' vivi e piu' noti della lotta antifascista.
Luigi stesso fu eroico resistente: combattente a Roma, catturato dai criminali nazifascisti, torturato e condannato a morte, salvatosi per il sopraggiungere delle truppe alleate.
Militante comunista, prestigiosa firma de "L'Unita'", fu tra i promotori del "Manifesto" e dell'esperienza politica che ne discese, di una sinistra comunista critica ed antitotalitaria, fautrice di una democrazia radicale, consiliare, profondamente libertaria, anticipatrice di esperienze e riflessioni imprescindibili sulle questioni cruciali del nostro presente.
La sventura lo aveva profondamente toccato negli affetti familiari, gli premorirono la moglie (dopo una lunga e drammatica malattia) e i figli. La sua integrita' era rimasta salda pur passando attraverso durissime prove. L'esperienza tremenda della sofferenza non aveva ne' intaccato ne' affievolito il suo rigore morale, il suo impegno civile, la sua dedizione al bene comune dell'umanita'.
Giornalista universalmente ammirato per uno stile limpido e perfetto che era rispecchiamento di un argomentare di adamantina razionalita' e di un'autentica passione del vero, del buono, del giusto, editorialista e corsivista di sempre nobile e classica scrittura, negli ultimi anni della sua vita aveva pubblicato alcuni libri tra meditazione e racconto di rilevata ascendenza leopardiana, libri la cui lettura vivamente consigliamo - e che nelle scuole di ogni ordine e grado sarebbero ad un tempo alimento di educazione e di felicita', viatico alla maturazione personale e relazionale, occasioni feconde di accostamento alla scrittura che degnifica, di accostamento alla serieta' della vita.
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni suoi testi, ed il responsabile della struttura nonviolenta viterbese - nelle cui personali scelte di vita la lezione di Pintor molto ha contato - ha rievocato sul filo della memoria vicende ormai lontane eppur decisive, di Pintor tratteggiando un ritratto come di un fondamentale maestro non solo di impegno morale e civile e di scrittura veritiera e pugnace, ma di fermo resistere dinanzi al male, di umana sollecitudine per gli umiliati e offesi, di alto ed onesto meditare, di viva fraternita', di affrontamento stoico del dolore, di alacre agire contro ogni ingiustizia, contro ogni menzogna, contro ogni violenza, contro ogni vilta'.
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Luigi Pintor, nato a Roma il 18 settembre 1925, fratello di Giaime, antifascista, giornalista a "L'Unita'" dal 1946 al 1965, parlamentare, nel 1969 ha dato vita al "Manifesto" (iniziativa per cui fu radiato dal Pci), dapprima rivista e poi quotidiano su cui ha scritto fino alla scomparsa il 17 maggio 2003 a Roma. Straordinario corsivista politico, univa una prosa giornalistica di splendida bellezza ad un rigore morale e di ragionamento di eccezionale nitore; negli ultimi anni della sua vita pubblico' poi in libri severi e distillati alcune prove tra saggistiche e narrative la cui scrittura e la cui moralita' sono tra le cose piu' acute, acuminate, interroganti e aggettanti della letteratura italiana che chiude il Novecento, preziosa eredita' di stile e di pensiero. Tra le opere in volume di Luigi Pintor: I mostri, Alfani, Roma 1976; Parole al vento, Kaos, Milano 1990; Servabo, Bollati Boringhieri, Torino 1991; La signora Kirchgessner, Bollati Boringhieri, Torino 1998; Il nespolo, Bollati Boringhieri, Torino 2001; Politicamente scorretto, Bollati Boringhieri, Torino 2001; I luoghi del delitto, Bollati Boringhieri, Torino 2003; Punto e a capo, Manifestolibri, Roma 2004.
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Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso ancora una volta corale persuaso l'impegno nelle iniziative in corso contro la guerra, contro il razzismo, contro il femminicidio, contro lo sfruttamento e la denegazione della dignita' umana, contro la devastazione dell'ambiente.
La nonviolenza e' in cammino.
La nonviolenza e' il cammino.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
9. IL GRUPPO DI LAVORO SU "LA NONVIOLENZA IN ITALIA OGGI": UN IMPEGNO CORALE PER IL 2 OTTOBRE, GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA
Per iniziativa dell'Onu si celebra il 2 ottobre la Giornata internazionale della nonviolenza.
Ed occorre impegnarsi affinche' non sia solo una celebrazione dell'anniversario della nascita di Gandhi, ma sia anche, fedele alla testimonianza gandhiana, una giornata di impegno concreto e costruttivo contro la violenza, ed in particolare contro quella violenza estrema ed onnidistruttiva che e' la guerra.
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Ma ora occorre impegnarsi innanzitutto perche' la Giornata si svolga ovunque possibile; mancano ormai solo due settimane, ed e' probabile che in molti luoghi ancora non si siano organizzate iniziative qualificate.
Lanciamo quindi un appello a tutte le persone di volonta' buona affinche' nelle due settimane che restano si faccia uno sforzo per promuovere la Giornata ed organizzare incontri.
In particolare ci sembra opportuno che ovunque possibile si chieda alle scuole, agli enti locali, all'associazionismo democratico di promuovere iniziative.
E ci sembra altresi' necessario ed urgente che ovunque possibile si scrivano lettere ai mass-media affinche' diano notizia della Giornata.
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A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di dedicare in queste due settimane una parte delle loro energie a tal fine. Il tempo e' poco ma comunque sufficiente: adoperiamoci affinche' il 2 ottobre si celebri ovunque possibile la Giornata internazionale della nonviolenza.
Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi"
Viterbo, 19 settembre 2013
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Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi", composto da ricercatrici e ricercatori indipendenti che collaborano con il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e che si sono formati nei prolungati cicli di seminari di accostamento alla nonviolenza svoltisi a Viterbo e nel viterbese dagli anni Novanta e che tuttora proseguono, ha condotto tra il 2010 e il 2012 una prolungata ricerca-azione sulla nonviolenza in Italia coinvolgendo a livello nazionale centinaia di studiosi e attivisti amici della nonviolenza; tutti i materiali del lavoro svolto sono stati pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" e molti di essi sono presenti su numerosi siti internet al tema dedicati.
10. PER L'ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI ALFIO PANNEGA
Ricorre il 21 settembre l'anniversario della nascita di Alfio Pannega, e le persone che gli furono amiche e compagne di vita e di lotta e di idee lo ricordano, a tre anni dalla scomparsa, con immutato affetto, con gratitudine che non si estingue.
Fu maestro di umanita', antifascista nitido e intransigente, proletario comunista di moralita' adamantina, generoso nella militanza politica e nella vita quotidiana: tutto cio' che aveva sempre condividendo con chiunque fosse nel bisogno, amico della nonviolenza, poeta a braccio e di profonda cultura - l'amatissimo Dante che amava declamare a memoria commovendosi fino alle lacrime, gli amatissimi poemi cavallereschi da cui aveva appreso la musica e il ritmo delle ottave perfette -, e fu come un padre tenerissimo per i giovani che lo conobbero gia' anziano condividendo l'esperienza dell'occupazione dell'ex-gazometro abbandonato e quindi la ormai piu' che ventennale esperienza del centro sociale occupato autogestito "Valle Faul" di Viterbo che fu la sua casa e la sua famiglia fino alla morte.
Fino all'ora della morte lotto' per i diritti di tutti, per difendere la biosfera, per la pace, perche' prevalesse l'amore e la giustizia.
Il 21 settembre verra' ricordato anche con una mostra di opere grafiche di Giselle Dian alle sue poesie ispirate ed a quelle di Primo Levi, che tante volte con Alfio rileggemmo.
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Una breve notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909 e 1172, e i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e i nn. 548-552, ed anche infine i testi nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 1260, 1261 e 1272 (tutti disponibili dalla pagina web http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ ).
11. UNA COMUNICAZIONE DI SERVIZIO ALLE PERSONE ED ALLE ESPERIENZE AMICHE DELLA NONVIOLENZA: QUATTRO BOZZE DI LETTERE PER PROMUOVERE LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA
Vi inviamo alcune bozze di lettere che con gli eventuali adattamenti che riterrete opportuni potrete inviare a vari interlocutori al fine di contribuire a promuovere la Giornata internazionale della nonviolenza del 2 ottobre.
Vi ringraziamo fin d'ora per quanto potrete fare.
12. BOZZA DI LETTERA AGLI ISTITUTI SCOLASTICI
Egregio dirigente scolastico,
come gia' sapra' il 2 ottobre ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.
Con la presente la invitiamo a voler promuovere presso il suo istituto scolastico le iniziative di studio, di riflessione e di testimonianza che riterra' opportune.
Voglia gradire distinti saluti,
Firma
Luogo e data
Mittente, recapito postale, telefonico, e-mail
13. BOZZA DI LETTERA AGLI ENTI LOCALI
Egregio Sindaco del Comune / Presidente della Provincia / Presidente della Regione,
come gia' sapra' il 2 ottobre ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.
Con la presente la invitiamo a voler promuovere le iniziative che riterra' opportune per celebrare l'evento.
Voglia gradire distinti saluti,
Firma
Luogo e data
Mittente, recapito postale, telefonico, e-mail
14. BOZZA DI LETTERA ALLE ASSOCIAZIONI DEMOCRATICHE
Cari amici, egregi signori,
come gia' saprete il 2 ottobre ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.
Con la presente vi invitiamo a voler promuovere le iniziative di studio, di riflessione, di testimonianza e/o di mobilitazione che riterrete opportune.
Vogliate gradire distinti saluti,
Firma
Luogo e data
Mittente, recapito postale, telefonico, e-mail
15. BOZZA DI LETTERA AI MEZZI D'INFORMAZIONE
Egregi signori,
come gia' saprete il 2 ottobre ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.
Con la presente vi invitiamo a darne notizia ed a segnalare le iniziative che istituzioni, scuole, associazioni realizzeranno per l'occasione.
Vogliate gradire distinti saluti,
Firma
Luogo e data
Mittente, recapito postale, telefonico, e-mail
16. ALFIO
Oggi a Viterbo ricordiamo Alfio Pannega, che nacque il 21 settembre del 1925 e ci ha lasciato il 30 aprile 2010. Un maestro e un compagno, un uomo buono come il pane, l'umanita' come dovrebbe essere.
17. PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA PACE
Ricorre il 21 settembre la "Giornata internazionale della pace" indetta dall'Onu nel 1981 (dapprima celebrata ogni terzo giovedi' di settembre, poi con data fissa il 21 settembre di ogni anno). E sarebbe bene che venisse celebrata e valorizzata ovunque.
*
Come "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo la celebreremo con un incontro di studio, che sara' anche occasione di preparazione e presentazione di due successive iniziative:
- la Giornata internazionale della nonviolenza del 2 ottobre;
- l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele", di commemorazione di tutte le vittime della guerra, e quindi di impegno contro tutte le guerre, gli eserciti e le armi, il 4 novembre.
*
La pace e' condizione indispensabile perche' siano rispettati la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano e dell'umanita' intera.
18. PER IL CENTENARIO DI ALDO NATOLI
Ricorre oggi, 20 settembre 2013, il centenario di Aldo Natoli (Messina, 20 settembre 1913 - Roma, 8 novembre 2010), medico, antifascista, resistente, militante del movimento operaio, dirigente del Partito comunista italiano, pubblico amministratore, parlamentare, fondatore del "Manifesto", studioso di Gramsci. Una delle figure piu' generose e luminose della vita civile italiana del Novecento.
Lo ricordiamo con profonda gratitudine.
Prezioso e' stato e resta il suo contributo al movimento delle oppresse e degli oppressi in lotta per la liberazione dell'umanita' e la difesa della biosfera.
Anche della sua lezione intellettuale, morale, politica - ed in definitiva civile ed umana nel senso piu' forte e pieno - si nutre la nonviolenza in cammino.
19. QUANDO NAPOLITANO RECITA IONESCO
Il signor Presidente si esibisce nell'ennesimo monologo sul "conflitto tra politica e giustizia", croce e delizia del pubblico televisivo di bocca buona.
A noi poveri seguaci di Astarotte ci sembra che non di un epico e metafisico "conflitto tra politica e giustizia" si sia sgomenti e attoniti in presenza, ma molto piu' prosaicamente - ah, la prosa del mondo! - vi sia un signore condannato con sentenza definitiva che continua a vomitare insulti ed idiozie (nel senso etimologico del termine che risale alla polis greca classica), ed erutti proclami di intenti eversivi per sovrammercato, ed a fargli da claque i suoi dipendenti, la sua fureria ed i suoi manutengoli, e tra questi il signor Presidente.
Basterebbe chiamare il medico di famiglia, ma siamo pur sempre il paese del melodramma ed allora invece di enunciare i nudi fatti con semplici parole e ricondurre la questione ai suoi termini concreti (un criminale inveisce contro chi lo ha condannato, sai che novita') a quanto pare si scatena il dannunziano che e' in noi e l'orgia sonora delle parole ubriache fa scempio e strage della ragione, della civilta', della verita', e ricomincia il Grande Dibattito dei Grandi Statisti e dei Loro Giornalisti ed Esperti ed Affini sul mirabolante "Conflitto tra Politica e Giustizia".
Che poi questo condannato con sentenza definitiva per frode fiscale sia in passato sfuggito ai rigori della legge grazie alla prescrizione (e perche' ci arrivasse quanto si e' affaticato non solo il suo soave collegio di difesa ma finanche il parlamento dei suoi dipendenti e alleati lungo un ventennio); e per avventura sia anche in altro procedimento condannato in primo grado per prostituzione minorile e concussione (e speriamo che l'Appello si svolga al piu' presto, e poi il terzo e definitivo grado di giudizio); e - lo diciamo en passant - sia altresi' il personaggio che secondo la sentenza d'appello del processo Dell'Utri (e ci auguriamo che anche qui si arrivi presto alla sentenza definitiva) ha intrattenuto un rapporto di reciprocita' di favori con la mafia lungo un ventennio; ed infine sia, piu' che il capo, il demiurgo della destra golpista, razzista e criminale, ebbene, possibile che di tutto cio' l'unico in Italia a non essersene accorto debba essere proprio l'inquilino del Quirinale? O invece se ne e' accorto benissimo, ma per amor dell'arte ("Vissi d'arte, vissi d'amore, non feci mai male ad anima viva") continua il suo teatro dell'assurdo. Piacerebbe saperlo, anche noi amiamo l'opera drammaturgica di Ionesco.
20. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA
La Giornata internazionale della nonviolenza che si celebra il 2 ottobre, nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi, convoca tutte le persone di volonta' buona e tutti gli ordinamenti giuridici democratici ad un'assunzione di responsabilita': fermare la guerra e le uccisioni, avviare il disarmo, difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani, difendere la biosfera.
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La Giornata internazionale della nonviolenza chiede, invoca, esige quel cambiamento che ogni persona di retto sentire sente essere non solo indispensabile ma urgente: che la nonviolenza diventi il principio ispiratore di ogni relazione sociale, di ogni agire politico.
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La Giornata internazionale della nonviolenza ricorda all'umanita' il dovere e la necessita' di riconoscere alcune verita' evidenti alla ragione e di trarne le conseguenze afferenti alla volonta': che tutti gli esseri umani sono uniti dalla comune umanita' e dall'esser parte del mondo vivente; che ogni violenza nei confronti di chiunque diretta colpisce sempre l'umanita' intera e l'intera biosfera; che alla violenza occorre opporsi nel modo piu' nitido ed intransigente, e questa unica concreta e coerente opposizione alla violenza e' la nonviolenza; che proprio perche' il perdurare e l'estendersi della violenza, disponendo di tecnologie le cui potenzialita' di annientamento sono immani, mette a rischio di irreversibile distruzione l'umanita' e di irreversibile devastazione la biosfera occorre quindi che l'umanita' scelga la nonviolenza che immediatamente contrasti e progressivamente abolisca la violenza nemica dell'umanita'. La pace, il disarmo, la smilitarizzazione, la difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, la difesa della biosfera, sono elementi ed articolazioni della nonviolenza in cammino, ovvero dell'umanita' nel suo autorivelarsi, elementi ed articolazioni della condivisa civilta' umana, dell'universale convivenza.
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La Giornata internazionale della nonviolenza unifica le tante lotte in corso per la vita, la dignita' e i diritti di tutti, sostiene ogni impegno di solidarieta', invita ogni persona ed ogni umano legittimo istituto ad inverare la sua vocazione di pace e di giustizia.
L'associazione "Respirare"
Viterbo, 20 settembre 2013
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L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.
21. UN INCONTRO A VITERBO NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA PACE
Si e' svolto la mattina di sabato 21 settembre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione e di testimonianza in occasione della Giornata internazionale della pace.
Nel corso dell'incontro si e' ragionato anche sulla preparazione di due prossime importanti iniziative: la Giornata internazionale della nonviolenza del 2 ottobre; l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele", di commemorazione di tutte le vittime della guerra, e quindi di impegno contro tutte le guerre, gli eserciti e le armi, il 4 novembre.
I partecipanti hanno anche rivolto un commosso ricordo ad Alfio Pannega (1925-2010), il grande nostro maestro e compagno di cui ricorre l'anniversario della nascita.
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Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha ancora una volta ricordato quelle che l'indimenticabile Ernesto Balducci defini' "le tre verita' di Hiroshima": "La prima verita' contenuta in quel messaggio e' che il genere umano ha un destino unico di vita o di morte... La seconda verita' di Hiroshima e' che ormai l'imperativo morale della pace, ritenuta da sempre come un ideale necessario anche se irrealizzabile, e' arrivato a coincidere con l'istinto di conservazione, il medesimo istinto che veniva indicato come radice inestirpabile dell'aggressivita' distruttiva... La terza verita' di Hiroshima e' che la guerra e' uscita per sempre dalla sfera della razionalita'".
La guerra, che consistendo dell'uccisione di esseri umani, sempre e solo e' nemica dell'umanita', deve essere abolita, prima che essa stermini l'umanita'. E' in potere dell'umanita' abolire la guerra, e' quindi dovere dell'umanita' abolirla, e salvare cosi' innumerevoli vite e con esse la stessa civilta' umana, e garantire un mondo vivibile alle generazioni presenti ed a quelle che verranno. Solo la pace salva le vite, solo la pace difende e promuove la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, solo la pace protegge l'intero mondo vivente, l'unica biosfera casa comune dell'umanita' tutta.
Abolire la guerra, come gia' sostennero le menti piu' illustri dell'umanita', e' quindi il primo dovere di ogni persona decente, di ogni ordinamento giuridico degno di questo nome, dell'intera storia umana.
E per abolire la guerra occorre il disarmo, il disarmo integrale: e quindi la cessazione della produzione, del commercio e dell'uso delle armi, e la distruzione degli arsenali.
Ed occorre la smilitarizzazione, la smilitarizzazione integrale: dei conflitti, dei territori, delle societa', delle culture.
Pace, disarmo, smilitarizzazione, cessare di uccidere; e scegliere invece la nonviolenza, la condivisione dei beni, il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani, la difesa della biosfera, l'universale responsabilita' e solidarieta': questo e' il compito dell'umanita' giunta alla presente distretta, giunta a questo crinale apocalittico.
La Giornata internazionale della pace che celebriamo oggi questo ci ricorda, ed a questo ci impegna.
22. IN MEMORIA DI ROSARIO LIVATINO
Si e' svolto nel pomeriggio di sabato 21 settembre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in memoria di Rosario Livatino, il magistrato assassinato dalla mafia il 21 settembre 1990.
Nel corso dell'incontro e' stato riletto il testo di una conferenza di Rosario Livatino del 1984, ed e' stata anche riletta la commemorazione che nel 2000 il responsabile della struttura nonviolenta viterbese fece del magistrato nel decimo anniversario del martirio, commemorazione che si allega.
I partecipanti all'incontro commemorativo, che cade nella Giornata internazionale della pace e nell'anniversario della nascita del nostro indimenticabile maestro e compagno Alfio Pannega (21 settembre 1925 - 20 aprile 2010), hanno rinnovato l'espressione della profonda gratitudine per Rosario Livatino e per tutti i combattenti contro i poteri criminali che i poteri criminali hanno assassinato. Possa venire il tempo della pace e della giustizia, possano cessare tutte le uccisioni: si adoperi per questo ogni persona buona.
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Una commemorazione del 23 settembre 2000
E' trascorso in un cupo silenzio, con poche benemerite eccezioni, il decimo anniversario della scomparsa di Rosario Livatino. E di questo silenzio proviamo cruccio e vergogna, come di una smemoraggine diffusa e colpevole, o peggio: di una crescente cinica indifferenza; sintomi ambedue di come la mafia e il regime della corruzione riconquistino egemonia nella societa' italiana dopo la grande rottura e speranza che proprio dalla Sicilia, dalla resistenza del popolo siciliano e dal sacrificio di magistrati eroici divampo' in tutta Italia in anni che oggi si tende a brutalmente censurare e falsificare oscenamente da parte dei nuovi satrapi, che sovente sono altresi' i vecchi.
Il cupo silenzio, un oblio ferrigno, una sorda sordida notte: eppure la vicenda di Livatino ebbe caratteristiche tali (la limpidezza dell'uomo, la commozione per il crimine atroce, quegli ineffabili tratti di tragedia antica, biblica e classica, che sembra informare questa sorte di eroismo e martirio la cui percezione intimamente ci percuote e ci sconvolge), che diede luogo ad una vasta riflessione, ad una presa di coscienza profonda.
Merito certo anche del limpido e commosso libro di Nando dalla Chiesa a lui dedicato, e forse anche del film (a nostro parere peraltro assai inadeguato) che ne ripeteva il titolo. Ed anche del libro di Pietro Calderoni che ricostruiva la vicenda di Piero Nava, testimone coraggioso dell'efferato assassinio del magistrato (L'avventura di un uomo tranquillo, Rizzoli, Milano 1995).
Rosario Livatino, il "giudice ragazzino": questa espressione di scherno, che un certo prominente signore schizzo' dalle labbra ad ingiuriare quei giovani magistrati che rischiavano la vita per difendere la civile convivenza e le istituzioni democratiche negli avamposti di frontiera nelle terre in cui gli amici di partito di quel signore prominente avevano consegnato il potere ai barbari che menavano strage fin di bambini e scioglievano le loro vittime nell'acido affinche' nulla, nulla ne restasse, ripetendo un satanico gesto nazista; il senso di questa espressione, "il giudice ragazzino", fu rovesciato per sempre dalla rivendicazione dell'eroe di Canicatti' fatta da Nando dalla Chiesa, ed essa e' oggi, a scorno perpetuo degli ignobili schernitori e di tutti i complici dei poteri criminali, evocatrice di civile virtu', di una generosita' sobria, di una magnanima dedizione, di disposizione quasi leopardiana alla lotta e alla verita' e all'amore.
A nostra conoscenza, degli scritti di Rosario Livatino ben poco e' stato pubblicato: abbiamo trovato nella rete telematica il testo integrale della sua conferenza del 1984... Non e' molto, ma da questo modesto saggio emerge tutto un mondo interiore di forti convinzioni, di alto sentire, di meditazione scrupolosa, di squisita cortesia, di candore liliale, anche. Lo riproponiamo come piccolo nostro contributo alla memoria di un eroe senza prosopopea, di un combattente nonviolento, di una persona buona: Rosario Livatino, assassinato dalla mafia sotto il regime della corruzione...
Viterbo, 23 settembre 2000
23. SIA LAURA BOLDRINI LA PROSSIMA PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
In questi mesi convulsi la presidente della Camera dei Deputati ha saputo essere punto di riferimento per l'intera popolazione italiana, impegnandosi per difendere la Costituzione repubblicana antifascista nata dalla Resistenza, la democrazia e i diritti umani.
Cosi' come quando era impegnata nell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, anche in questi mesi in cui e' investita della terza carica dell'ordinamento istituzionale repubblicano, si e' impegnata per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per salvare le vite, contro le uccisioni, contro le persecuzioni, contro le devastazioni, contro le violenze.
Chiediamo che Laura Boldrini sia al piu' presto la prossima Presidente della Repubblica.
24. SIANO ABOLITE LE INFAMI MISURE RAZZISTE IMPOSTE NEL NOSTRO PAESE DAI PRECEDENTI GOVERNI GOLPISTI
"e come iniqui rivocar si denno,
e nuova legge far con miglior senno"
(Ariosto, Furioso, IV, 65, 7-8)
La ministra Cecile Kyenge ripete da mesi alcune fondamentali verita'.
Sarebbe ora che il governo di cui fa parte la ascoltasse e legiferasse nel senso dalla ministra indicato.
*
Ripetiamolo ancora una volta cio' che ci sembra necessario ripetere ancora, ed ancora, ed ancora, finche' non sia fatta giustizia, finche' non cessi l'orrore.
Siano abolite al piu' presto le infami misure razziste imposte da precedenti governi golpisti.
Sia rispettata la Costituzione della Repubblica Italiana che all'articolo 2 afferma che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo" e all'articolo 10 afferma che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica".
Cessi la persecuzione dei migranti.
Sia abolito il cosiddetto "reato di clandestinita'".
Siano aboliti i campi di concentramento.
Siano abolite le deportazioni.
Cessi la schiavitu'.
Sia consentita la libera circolazione di tutti gli esseri umani sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera.
Sia legiferato subito che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune.
Sia legiferato subito che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia.
Cessi la complicita' istituzionale con le mafie schiaviste.
Cessi finalmente anche in Italia il regime dell'apartheid.
Vi e' una sola umanita'.
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Sosteniamo la ministra Cecile Kyenge.
Difendiamo i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Sia finalmente abolito il razzismo dal corpus normativo dello stato italiano.
Sia finalmente rispettata la Costituzione nata dalla Resistenza antifascista.
Sia finalmente rispettata la Dichiarazione universale dei diritti umani.
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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE
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Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 488 del 7 ottobre 2013
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