[Nonviolenza] Nonviolenza. Femminile plurale. 487



 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 487 del 6 ottobre 2013

 

In questo numero:

1. Il 18 ottobre ad Arezzo un prestigioso riconoscimento alla dottoressa Antonella Litta

2. Verso lo sciopero delle donne il 25 novembre

3. Scioperiamo. Per fermare la cultura della violenza

4. Alcuni testi del mese di settembre 2013 (parte terza)

5. Opporsi al femminicidio, opporsi al razzismo, opporsi alla guerra

6. Difendere la Costituzione della Repubblica Italiana dall'aggressione golpista dei luogotententi e dei manutengoli del condannato Berlusconi

7. La nostra gratitudine per Frances Wright

8. Per la giornata internazionale della nonviolenza

9. In memoria di Giuseppe Puglisi, nel ventesimo anniversario del martirio

10. Un incontro di studio su Wolfgang Abendroth

11. Per Franca Ongaro Basaglia

12. Due ottobre: una giornata contro la guerra, contro gli eserciti, contro le armi

13. "Viterbo oltre il muro": Il 2 ottobre, Giornata internazionale della nonviolenza, in tutte le citta' ed in tutte le scuole si svolgano iniziative

14. Nello Ajello

15. Regina Bianchi

16. Vincenzo Cerami

17. Enrico Chiavacci

18. Vilma Costetti

19. Roberto Denti

20. Vincenzo Di Benedetto

21. Silvia Francolini

22. Seamus Heaney

23. Albert Jacquard

24. Virginia Johnson

25. Elmore Leonard

26. Giovanna Marturano

27. Marian McPartland

28. Milena Milani

29. Nunzio Pernicone

30. Frederik Pohl

31. Ugo Riccarelli

32. Un invito per il due ottobre

33. Il due ottobre, il quattro novembre

34. L'orrore quotidiano

35. Per la Giornata internazionale della nonviolenza

 

1. INIZIATIVE. IL 18 OTTOBRE AD AREZZO UN PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO ALLA DOTTORESSA ANTONELLA LITTA

 

Il 18 ottobre 2013 ad Arezzo, nell'ambito delle "Giornate italiane mediche dell'ambiente" cui prendono parte illustri medici e scienziati, alle ore 20,30 la dottoressa Antonella Litta verra' insignita da parte della "International Society of Doctors for the Environment" di un prestigioso riconoscimento per la sua attivita' in difesa della salute e dell'ambiente.

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E' il secondo riconoscimento di grande rilevanza che la dottoressa Litta riceve in pochi mesi: lo scorso marzo ha ricevuto a Roma il "Premio Donne, pace e ambiente Wangari Maathai".

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Alla dottoressa Litta le nostre piu' vive congratulazioni.

Conoscendola da anni ed avendo avuto modo di apprezzarne l'impegno professionale, scientifico, intellettuale, morale e civile, la grande generosita', il grande rigore e la profonda umanita', ci sembra che questo premio onori una persona che da' lustro alla sua professione ed e' autentica testimone della dignita' umana, della pace, della solidarieta', del bene comune.

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Una breve notizia sulla dottoressa Antonella Litta

Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (Vt). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si e' opposto vittoriosamente all'insensato ed illegale mega-aeroporto di Viterbo salvando la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate al consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione. Per il suo impegno in difesa di ambiente, salute e diritti alla dottoressa Antonella Litta e' stato recentemente attribuito a Roma il prestigioso "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai". Tra pochi giorni, il 18 ottobre 2013, le verra' consegnato ad Arezzo un nuovo riconoscimento da parte della "International Society of Doctors for the Environment" in occasione delle settime "Giornate italiane mediche per l'ambiente".

 

2. INIZIATIVE. VERSO LO SCIOPERO DELLE DONNE IL 25 NOVEMBRE

[Riproponiamo il seguente intervento delle promotrici della proposta dllo sciopero delle donne contro la violenza femminicida, intervento che abbiamo ricevuto alcuni giorni fa dal centro interculturale "Trama di Terre" (per contatti: info at tramaditerre.org)]

 

Carissime tutte (carissimi tutti),

dopo la pagina fb ora e' attivo e visibile anche il sito http://scioperodonne.wordpress.com/, sul quale troverete l'appello e la lista delle adesioni, i link ai giornali e ai siti che riferiscono dello Sciopero, ma anche riflessioni e contributi che riteniamo interessanti per tutt@.

Per quanto riguarda l'organizzazione dello Sciopero, abbiamo aperto la pagina "Le iniziative, citta' per citta'", file che aggiorneremo via via che arriveranno le info sulle manifestazioni/iniziative organizzate nei territori. Pensiamo che la pagina sia utile anche per mettere in contatto gruppi e singole persone. A questo proposito, l'indirizzo mail cui scrivere e': organizza.scioperodonne at gmail.com

Diffondete, diffondete e fateci sapere cosa si muove nelle vostre citta'.

Sulla homepage c'e' quello che consideriamo il nostro manifesto, "Le parole che vogliamo", che vi riportiamo anche qui di seguito.

A presto,

Barbara, Adriana e Tiziana

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Le parole che vogliamo

Una donna uccisa ogni due giorni non e' una questione di ordine pubblico, ma una ferita aperta nella societa' civile. Lucia, Antonella, Maria Grazia, tanto per citare le ultime della lista, sono state ammazzate dall'ex fidanzato, dal marito e dal compagno nei giorni successivi al decreto varato dal governo il 9 agosto scorso. La prova che misure soltanto repressive non sono la soluzione del problema perche' il femminicidio non ha natura emergenziale ma sistemica. Per questo occorrono, e con urgenza, iniziative di sensibilizzazione e prevenzione, finanziamenti ai centri antiviolenza, campagne istituzionali e mediatiche che mettano al bando ogni giustificazione e sottovalutazione del fenomeno. E che, soprattutto, favoriscano la percezione delle donne non come vittime e soggetti deboli bisognosi di tutele, ma persone a tutto tondo da sostenere contro antiche imposizioni patriarcali, in grado di autodeterminarsi e scegliere liberamente il proprio modo di vivere.

Per questo rilanciamo con ancora piu' fermezza l'appello allo Sciopero delle donne per il 25 novembre prossimo, convinte che solo un'azione forte possa indurre il nostro Paese a una riflessione seria sulle relazioni tra i generi, sul potere e le sue dinamiche di sopraffazione.

Uno Sciopero generale e generalizzato contro il femminicidio per ridare peso alla politica delle donne, riprendere in mano le pratiche e i percorsi dei femminismi che in questi anni hanno lavorato sulle molteplici forme della violenza e dare un segnale chiaro e inequivocabile riconoscendo che solo una cultura antirazzista, antifascista e non sessista puo' produrre un nuovo modo di pensare e vivere le relazioni fra i sessi.

Uno Sciopero che afferma un nesso imprescindibile fra lavoro/cura/precarieta'/reddito, rivendica la maternita' come una scelta, rifiuta il ricatto delle dimissioni in bianco e afferma che anche la salute del corpo delle donne e' un diritto che non puo' essere in balia di ideologiche e strumentali obiezioni.

Uno Sciopero che chiede che non venga mai meno il rispetto per le differenze, la laicita' dello Stato e la lotta contro tutti i fondamentalismi etici, religiosi e politici e che chiede piena cittadinanza per le donne migranti che vivono nel nostro Paese in nome di una cultura laica dell'accoglienza, della condivisione e della solidarieta'.

Uno Sciopero che pretende dalle istituzioni, dai mass media e dalla societa' tutta che si facciano carico della quotidiana ed inesorabile furia omicida contro le donne che non accenna neanche per un giorno a fermarsi perche' frutto di una cultura violenta e sessista.

Uno Sciopero, infine, come azione profondamente politica, la sola che puo' restituire il diritto alla felicita' che tutt@ ci meritiamo.

Aderisci allo Sciopero delle donne e degli uomini, per un mondo piu' giusto ed eguale da consegnare alle future generazioni.

Manda mail con nome cognome citta' a scioperodonne2013 at gmail.com

 

3. INIZIATIVE. SCIOPERIAMO. PER FERMARE LA CULTURA DELLA VIOLENZA

[Riproponiamo ancora una volta il seguente appello che abbiamo ricevuto alcuni mesi fa da Barbara Romagnoli (per contatti: duepunti2 at yahoo.it) e dal centro interculturale "Trama di terre" (per contatti: info at tramaditerre.org). Per contattare le promotrici dell'appello e aderire ad esso: scioperodonne2013 at gmail.com]

 

Scioperiamo. Per fermare la cultura della violenza

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Alla presidente della Camera, Laura Boldrini

Alla ministra delle Pari Opportunita', Josefa Idem

Alla segretaria della Confederazione Generale del Lavoro, Susanna Camusso

A tutte le donne delle istituzioni, delle arti e dei mestieri

A tutte noi

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Pensavamo che l'uccisione di Fabiana, bruciata viva dal fidanzato sedicenne, esprimesse un punto di non ritorno. Invece no. L'insulto che e' stato rivolto alla ministra Cecile Kyenge - da un'altra donna - dice molto piu' di quanto non vogliamo ammettere. E di fronte ad una violenza verbale simile, non ci sono scuse o giustificazioni che tengano. Noi non siamo mai state silenziose, abbiamo sempre denunciato questi fatti, le violenze fisiche e quelle verbali. Ma non basta.

Non basta piu' il lavoro dei centri antiviolenza, fondamentale e prezioso. E non bastano le promesse di leggi che neanche arrivano. La ratifica della convenzione di Istanbul? Un passo importante, ma bisogna aspettare e aspettare. E noi non vogliamo piu' limitarci a lanciare appelli che raccolgono migliaia di firme ma restano solo sulla carta; a proclamarci indignate per una violenza che non accenna a smettere; a fare tavole rotonde, dibattiti politici, incontri. Adesso chiediamo di piu'.

Chiediamo di poter vivere in una societa' che vuole realmente cambiare la cultura che alimenta questa mentalita' maschilista, patriarcale, trasversale, acclarata e spesso occulta, che noi riteniamo totalmente responsabile della mancanza di rispetto per le donne, e che non fa nulla per fermare questo inutile e doloroso femminicidio italiano.

Chiediamo che la parola femminicidio non venga piu' sottovalutata, svilita, criticata. Perche' racconta di un fenomeno che ancora in troppi negano, o che sia qualcosa che non li riguarda. O addirittura che molte delle donne uccise o violate, in fondo in fondo, qualche sbaglio lo avevano fatto. Quanta disumanita' nel non voler vedere il nostro immenso lavoro, quello pagato e quello non pagato, il lavoro di cura e riproduttivo, il genio, la creativita', il ruolo multiforme delle donne.

Chiediamo di fermarci. A tutte: madri, sorelle, figlie, nonne, zie, compagne, amanti, mogli, operaie, commesse, maestre, infermiere, badanti, dirigenti, fornaie, dottoresse, farmaciste, studentesse, professoresse, ministre, contadine, sindacaliste, impiegate, scrittrici, attrici, giornaliste, registe, precarie, artiste, atlete, disoccupate, politiche, funzionarie, fisioterapiste, babysitter, veline, parlamentari, prostitute, autiste, cameriere, avvocate, segretarie.

Fermiamoci per 24 ore da tutto quello che normalmente facciamo. Proclamiamo uno sciopero generale delle donne che blocchi questo maledetto paese. Perche' sia chiaro che senza di noi, noi donne, non si va da nessuna parte. Senza il rispetto per la nostra autodeterminazione e il nostro corpo non c'e' societa' che tenga. Perche' la rabbia e il dolore, lo sconforto e l'indignazione, la denuncia e la consapevolezza, hanno bisogno di un gesto forte.

Scioperiamo per noi e per tutte le donne che ogni giorno rischiano la loro vita. Per le donne che verranno, per gli uomini che staranno loro accanto.

Unisciti a noi, firma e diffondi questo appello. Insieme, poi, decideremo una data.

scioperodonne2013 at gmail.com

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Barbara Romagnoli (giornalista freelance)

Adriana Terzo (giornalista freelance)

Tiziana Dal Pra (presidente del centro interculturale Trama di Terre)

 

4. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI SETTEMBRE 2013 (PARTE TERZA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di settembre 2013.

 

5. OPPORSI AL FEMMINICIDIO, OPPORSI AL RAZZISMO, OPPORSI ALLA GUERRA

 

Opporsi al femminicidio, opporsi al razzismo, opporsi alla guerra.

Difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani, difendere la biosfera.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

6. DIFENDERE LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA DALL'AGGRESSIONE GOLPISTA DEI LUOGOTENENTI E DEI MANUTENGOLI DEL CONDANNATO BERLUSCONI

 

Il tentativo golpista di fare a pezzi la Costituzione della Repubblica Italiana puo' e deve essere respinto.

Occorre impedire che un governo e un parlamento in cui scandalosamente siedono e dominano luogotenenti e manutengoli del condannato Berlusconi facciano strame della legge a fondamento dell'ordinamento giuridico della repubblica italiana.

Cosi' come occorre far cessare le condotte effettualmente eversive del capo dello Stato, che andando molto oltre le sue funzioni ed i suoi poteri da tempo agisce da favoreggiatore del Berlusconi padrone e demiurgo della destra golpista e criminale.

Occorre difendere la Costituzione nata dalla lotta antifascista e presidio delle liberta' democratiche, fondamento dello stato di diritto, decisiva radice dell'identita' civile del nostro paese.

No al tentativo golpista di stravolgere la Costituzione.

No alla prostituzione di governo e parlamento agli interessi privati ed alle manovre eversive di soggetti criminali.

Difendere la Costituzione e' impegno indispensabile per difendere la democrazia, la legalita', l'uguaglianza di diritti, la condivisa responsabilita', la liberta' e la dignita' personale e collettiva di tutti i cittadini e dell'intero popolo italiano.

 

7. LA NOSTRA GRATITUDINE PER FRANCES WRIGHT

 

Si e' svolto la sera di sabato 14 settembre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in memoria di Frances Wright, di cui pochi giorni fa ricorreva l'anniversario della nascita.

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Nata a Dundee in Scozia il 6 settembre 1795 e deceduta a Cincinnati in America il 13 dicembre 1852, Frances Wright e' stata un'intellettuale e militante femminista, antischiavista ed antirazzista, socialista e libertaria, libera pensatrice e riformatrice sociale.

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Frances Wright e' stata una grande lottatrice per la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, per la giustizia sociale e l'universale solidarieta', per la comune liberazione e la comune responsabilita'. Acuta nella riflessione, generosa nell'azione, con l'esempio di un'intera vita ha indicato all'umanita' la scelta della responsabilita', della giustizia e della liberta', della fraternita' e della sororita', la scelta della nonviolenza.

Le oppresse e gli oppressi in lotta per la liberazione dell'umanita' la riconoscono e la ricordano maestra e compagna; della nonviolenza in cammino luminosa figura.

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Nell'attestazione della piu' viva gratitudine per Frances Wright le persone presenti all'incontro commemorativo hanno ancora una volta ribadito la necessita' dell'impegno contro la guerra e contro il razzismo, contro il maschilismo e il patriarcato, contro lo sfruttamento e l'oppressione, per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, per la difesa della biosfera.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

8. PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA

 

Il 2 ottobre, Giornata internazionale della nonviolenza, in ogni citta', e soprattutto in ogni scuola, si realizzino iniziative commemorative di Mohandas Gandhi (di cui ricorre l'anniversario della nascita), di accostamento alla nonviolenza, di riflessione e impegno contro tutte le violenze.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

9. IN MEMORIA DI GIUSEPPE PUGLISI, NEL VENTESIMO ANNIVERSARIO DEL MARTIRIO

 

Si e' svolto la mattina di domenica 15 settembre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione in memoria di Giuseppe Puglisi, di cui ricorre il ventesimo anniversario dell'uccisione da parte della mafia il 15 settembre 1993.

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Giuseppe Puglisi, sacerdote cattolico, dal 1990 alla guida della parrocchia di san Gaetano, nel quartiere Brancaccio di Palermo, un quartiere dominato dal potere mafioso; dal 1990 al 1993 un impegno sereno e inflessibile per i diritti e la dignita', per aiutare chi ha bisogno e promuovere la civile convivenza; la sera del 15 settembre 1993, mentre rincasava, con un colpo di pistola alla tempia un sicario mafioso lo uccide. Tra le opere su Giuseppe Puglisi: Francesco Anfossi, Puglisi. Un piccolo prete tra i grandi boss, Edizioni Paoline, Milano 1994; Francesco Deliziosi, "3 P". Padre Pino Puglisi. La vita e la pastorale del prete ucciso dalla mafia, Edizioni Paoline, Milano 1994; Bianca Stancanelli, A testa alta. Don Giuseppe Puglisi: storia di un eroe siciliano, Einaudi, Torino 2003; Lia Cerrito, Come in cielo cosi in terra, San Paolo, Milano 2001; Francesco Anfossi, E li guardo' negli occhi, Edizioni Paoline, Milano 2005; Francesco Deliziosi, Don Puglisi, vita del prete palermitano ucciso dalla mafia, Mondadori, Milano 2005; Roberto Faenza. Alla luce del sole. Un film di Roberto Faenza, Gremese, Roma 2005; Marcello Badalamenti, Il valore di un sorriso. Padre Giuseppe Puglisi un testimone dell'Evangelo, Pazzini, Villa Verucchio (Rn) 2009; Marco Corvaia. Pino se lo aspettava. Il racconto della vita e della morte di padre Puglisi, Navarra Editore, Palermo 2012; Francesco Deliziosi, Pino Puglisi, il prete che fece tremare la mafia con un sorriso, Rizzoli, Milano 2013; Francesco Palazzo, Augusto Cavadi; Rosaria Cascio, Beato fra i mafiosi. Don Puglisi: storia, metodo, teologia, Di Girolamo Editore, Trapani 2013; cfr. anche almeno Saverio Lodato, Dall'altare contro la mafia. Inchiesta sulle chiese di frontiera, Rizzoli, Milano 1994; segnaliamo anche i contributi pubblicati in "Una citta' per l'uomo", nel fascicolo 4/5 dell'ottobre 1994 e nel fascicolo 1/2 dell'aprile 1995; e quelli pubblicati in "Segno", nel fascicolo 247-248 del luglio-agosto 2003.

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Nel ricordo di don Pino Puglisi le persone partecipanti alla commemorazione hanno ribadito la necessita' e l'urgenza dell'impegno comune contro tutte le violenze, della lotta per la pace, della scelta della nonviolenza, della difesa nitida e intransigente dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della biosfera unica casa comune dell'intera umanita'.

 

10. UN INCONTRO DI STUDIO SU WOLFGANG ABENDROTH

 

Si e' svolto nel pomeriggio di domenica 15 settembre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio dedicato al grande intellettuale marxista Wolfgang Abendroth (1906-1985), di cui ricorre l'anniversario della scomparsa.

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni passi dalle sue opere.

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Wolfgang Abendroth, nato nel 1906 e scomparso nel 1985, oppositore del nazismo, docente universitario, giurista, politologo, sociologo, storico, studioso della storia del movimento operaio, e' stato una delle figure piu' rappresentative del marxismo critico nella seconda meta' del Novecento.

Dalla Enciclopedia Italiana, V Appendice (1991), riportiamo la seguente voce redatta da Sandro Bernardini: (...)

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L'impegno intellettuale, morale, politico ed educativo di Wolfgang Abendroth costituisce una testimonianza ed un contributo di grande valore alla consapevolezza e alla lotta del movimento delle oppresse e degli oppressi impegnati per la liberazione dell'umanita' e la difesa della biosfera. Anche dal lascito teorico e pratico di Abendroth la nonviolenza in cammino trae ispirazione e risorse.

 

11. PER FRANCA ONGARO BASAGLIA

 

La sera del 15 settembre 2013 abbiamo ricordato a Viterbo Franca Ongaro Basaglia, di cui ricorreva l'anniversario della nascita, nel 1928 a Venezia.

Nel corso della serata abbiamo letto e commentato ancora una volta alcuni suoi testi, di nuovo cogliendone l'acutezza, l'appello, la verita'.

Delle molte persone da cui abbiamo appreso verita' intellettuali, morali e politiche che piu' non abbiamo dimenticato e che sono sostanza del nostro agire e del nostro sentire, e' stata una delle voci piu' persuasive, delle maestre piu' grandi.

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Franca Ongaro Basaglia, intellettuale italiana di straordinario impegno civile, pensatrice di profondita', finezza e acutezza straordinarie, insieme al marito Franco Basaglia e' stata tra i protagonisti del movimento di psichiatria democratica; e' deceduta nel gennaio 2005. Tra i suoi libri segnaliamo particolarmente: Salute/malattia, Einaudi, Torino 1982; Manicomio perche'?, Emme Edizioni, Milano 1982; Una voce: riflessioni sulla donna, Il Saggiatore, Milano 1982; Vita e carriera di Mario Tommasini burocrate scomodo narrate da lui medesimo, Editori Riuniti, Roma 1987; in collaborazione con Franco Basaglia ha scritto La maggioranza deviante, Crimini di pace, Morire di classe, tutti presso Einaudi; ha collaborato anche a L'istituzione negata, Che cos'e' la psichiatria, e a molti altri volumi collettivi. Ha curato l'edizione degli Scritti di Franco Basaglia. Dalla recente antologia di scritti di Franco Basaglia, L'utopia della realta', Einaudi, Torino 2005, da Franca Ongaro Basaglia curata, riprendiamo la seguente notizia biobibliografica, redatta da Maria Grazia Giannichedda, che di entrambi fu collaboratrice: "Franca Ongaro e' nata nel 1928 a Venezia dove ha fatto studi classici. Comincia a scrivere letteratura infantile e i suoi racconti escono sul "Corriere dei Piccoli" tra il 1959 e il 1963 insieme con una riduzione dell'Odissea, Le avventure di Ulisse, illustrata da Hugo Pratt, e del romanzo Piccole donne di Louise May Alcott. Ma sono gli anni di lavoro nell'ospedale psichiatrico di Gorizia, con il gruppo che si sta raccogliendo attorno a suo marito Franco Basaglia, a determinare la direzione dei suoi interessi e del suo impegno. Nella seconda meta' degli anni '60 scrive diversi saggi con Franco Basaglia e con altri componenti del gruppo goriziano e due suoi testi - "Commento a E. Goffman. La carriera morale del malato di mente" e "Rovesciamento istituzionale e finalita' comune" - fanno parte dei primi libri che documentano e analizzano il lavoro di apertura dell'ospedale psichiatrico di Gorizia, Che cos'e' la psichiatria (1967) e L'istituzione negata (1968). E' sua la traduzione italiana dei testi di Erving Goffman Asylums e Il comportamento in pubblico, editi da Einaudi rispettivamente nel 1969 e nel 1971 con saggi introduttivi di Franco Basaglia e Franca Ongaro, che traduce e introduce anche il lavoro di Gregorio Bermann La salute mentale in Cina (1972). Dagli anni '70 Franca Ongaro e' coautrice di gran parte dei principali testi di Franco Basaglia, da Morire di classe (1969) a La maggioranza deviante (1971), da Crimini di pace (1975) fino alle Condotte perturbate. Nel 1981 e 1982 cura per Einaudi la pubblicazione dei due volumi degli Scritti di Franco Basaglia. Franca Ongaro e' anche autrice di volumi e saggi di carattere filosofico e sociologico sulla medicina moderna e le istituzioni sanitarie, sulla bioetica, la condizione della donna, le pratiche di trasformazione delle istituzioni totali. Tra i suoi testi principali, i volumi Salute/malattia. Le parole della medicina (Einaudi, Torino 1979), raccolta delle voci di sociologia della medicina scritte per l'Enciclopedia Einaudi; Una voce. Riflessioni sulla donna (Il Saggiatore, Milano 1982) che include la voce "Donna" dell'Enciclopedia Einaudi; Manicomio perche'? (Emme Edizioni, Milano 1982); Vita e carriera di Mario Tommasini burocrate scomodo narrate da lui medesimo (Editori Riuniti, Roma 1987). Tra i saggi, Eutanasia, in "Democrazia e Diritto", nn. 4-5 (1988); Epidemiologia dell'istituzione psichiatrica. Sul pensiero di Giulio Maccacaro, in Conoscenze scientifiche, saperi popolari e societa' umana alle soglie del Duemila. Attualita' del pensiero di Giulio Maccacaro, Cooperativa Medicina Democratica, Milano 1997; Eutanasia. Liberta' di scelta e limiti del consenso, in Roberta Dameno e Massimiliano Verga (a cura di), Finzioni e utopie. Diritto e diritti nella societa' contemporanea, Angelo Guerrini, Milano 2001. Dal 1984 al 1991 e' stata, per due legislature, senatrice della sinistra indipendente, e in questa veste e' stata leader della battaglia parlamentare e culturale per l'applicazione dei principi posti dalla riforma psichiatrica, tra l'altro come autrice del disegno di legge di attuazione della "legge 180" che diventera', negli anni successivi, testo base del primo Progetto obiettivo salute mentale (1989) e di diverse disposizioni regionali. Nel luglio 2000 ha ricevuto il premio Ives Pelicier della International Academy of Law and Mental Health, e nell'aprile 2001 l'Universita' di Sassari le ha conferito la laurea honoris causa in Scienze politiche. E' morta nella sua casa di Venezia il 13 gennaio 2005".

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Sovente nel corso degli anni l'abbiamo ricordata e indicata ai piu' giovani come un riferimento imprescindibile.

Ed ancora un paio di mesi fa abbiamo riletto e meditato alcune sue analisi, e concludevamo quell'incontro di studio affermando che Franca Ongaro Basaglia e' stata e resta una fondamentale maestra della teoria e della pratica della nonviolenza in cammino.

Commemorandola stasera, una volta ancora abbiamo espresso la convinzione che una e la stessa e' la lotta per i diritti umani di tutti gli esseri umani, che vi e' una sola umanita', che ogni persona e' responsabile di tutto e per quanto in suo potere deve agire affinche' finisca la barbarie della guerra, dello sfruttamento, dell'oppressione dell'uomo sull'uomo, della devastazione della natura, e cominci la vera storia: della solidarieta', della giustizia, della responsabilita' e della liberta' fra tutte e tutti condivisa. Di quell'uscita dalla preistoria verso il regno della liberta' Franca Ongaro Basaglia e' stata, nella sua testimonianza, nella sua riflessione, nella sua azione, guida instancabile e luminosa prefiguratrice.

 

12. DUE OTTOBRE: UNA GIORNATA CONTRO LA GUERRA, CONTRO GLI ESERCITI, CONTRO LE ARMI

 

Il 2 ottobre, Giornata internazionale della nonviolenza, puo' essere l'occasione per promuovere ovunque iniziative che nel ricordo di Mohandas Gandhi, nella scelta della nonviolenza, esprimano forte la persuasione e la necessita' della pace, della giustizia, della solidarieta'.

Di questo l'umanita' ha estremo, urgente bisogno: che cessino guerre ed uccisioni; e quindi che cessi altresi' la produzione e il commercio delle armi, che si smantellino gli arsenali e si distruggano gli strumenti di morte; e quindi che si avvii un disarmo integrale ed una integrale smilitarizzazione dei conflitti, dei territori, delle societa', delle culture.

Il 2 ottobre, Giornata internazionale della nonviolenza, in tutte le citta', e particolarmente in tutte le scuole, si promuovano iniziative di pace, ci si accosti alla nonviolenza, si scelga la forza della verita', la forza dell'amore, il rispetto per la vita.

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La scelta della nonviolenza interpella ogni coscienza, convoca ogni persona all'impegno. Come e' giustamente scritto nella carta programmatica del Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini (per contatti: www.nonviolenti.org), esso "lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli".

*

Come persone amiche della nonviolenza prepariamo ovunque possibile nostre iniziative per il 2 ottobre.

Ed insieme chiediamo ovunque alle associazioni ed ai movimenti, ai sindacati e alle esperienze comunitarie, a tutti i soggetti in lotta contro la violenza, a tutti i soggetti concretamente impegnati per i diritti umani di tutti gli esseri umani e per la difesa della biosfera, di promuovere il 2 ottobre - insieme a noi od autonomamente - iniziative di celebrazione della Giornata internazionale della nonviolenza che siano anche concrete iniziative nonviolente contro la guerra e contro le armi, contro il razzismo, contro il femminicidio, contro la violenza maschilista e patriarcale, contro tutti i sistemi e i poteri totalitari, contro il regime della corruzione, contro i poteri criminali, contro lo sfruttamento, contro la distruzione della biosfera.

E chiediamo anche alle istituzioni democratiche, ai servizi pubblici, agli istituti del sapere e della formazione e particolarmente alle scuole, di promuovere anch'essi il 2 ottobre iniziative di celebrazione della Giornata internazionale della nonviolenza che siano anche momento di sincera riflessione, di autentica educazione, di presa di coscienza e di impegno civile.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

13. "VITERBO OLTRE IL MURO": IL 2 OTTOBRE, GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA, IN TUTTE LE CITTA' ED IN TUTTE LE SCUOLE SI SVOLGANO INIZIATIVE

 

Il 2 ottobre, anniversario della nascita di Gandhi, ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu anni addietro e che si avvia a divenire uno degli appuntamenti piu' importanti nel corso dell'anno.

Poiche' non vi e' dubbio che l'umanita' abbia una drammatica, urgente necessita' che la nonviolenza prevalga sulla violenza.

Ma occorre essere chiari: quando parliamo di nonviolenza non intendiamo la sola astensione dalla violenza; si puo' essere complici della violenza anche semplicemente non alzando un dito mentre i violenti aggrediscono le loro vittime. La nonviolenza non e' affatto questo mero astenersi, non e' affatto passivita'; al contrario, essa e' attiva, essa e' impegno, essa e' lotta contro tutte le violenze, essa e' soccorso alle vittime, essa e' opposizione ad ogni ingiustizia, ad ogni aggressione.

La nonviolenza e' lotta: lotta in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, lotta in difesa dell'intero mondo vivente.

La nonviolenza e' quella lotta che si oppone integralmente alla violenza, rifiutandola del tutto.

Sappiamo infatti, dopo le tragedie del XX secolo, ed in un mondo in cui esistono arsenali sufficienti a distruggere piu' volte l'intera civilta' e forse anche la stessa specie umana, che in nessun caso il fine buono puo' giustificare metodi non buoni; sappiamo che il rischio di scatenare la distruzione dell'umanita' e' elevatissimo. E quindi sappiamo che per opporsi al male occorre operare con metodi coerenti col fine buono che si vuol conseguire.

Per questo la nonviolenza e' ormai l'unico modo con cui si puo' contrastare la violenza; per questo la nonviolenza e' l'unica risorsa che puo' consentire di salvare l'umanita' dalla catastrofe.

La guerra, le armi, le uccisioni, sono sempre nemiche dell'umanita'. Solo la nonviolenza difende l'umanita'.

Occorre dunque che la nonviolenza diventi sia regola di condotta personale che regola dell'azione sociale e politica a tutti i livelli.

Poiche' solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'; solo essa riconosce e difende la vita, la dignita' e i diritti di tutti; solo essa contrasta il male senza lasciarsene contaminare.

Pertanto il 2 ottobre, Giornata internazionale della nonviolenza, costituisce un momento importante di riflessione e di azione, di presa di coscienza, di informazione e documentazione adeguate, di impegno morale e civile.

Che in tutte le citta' ed in tutti i paesi, e soprattutto in tutte le scuole, il 2 ottobre sia celebrato nel migliore dei modi, facendo accostare alla nonviolenza sempre piu' persone, facendo conoscere la nonviolenza per quello che essa e', proponendo questo progresso epocale dell'umanita': il ripudio definitivo della guerra e delle uccisioni, la scelta della responsabilita' e della solidarieta'.

"Viterbo oltre il muro", gruppo di formazione e informazione nonviolenta

Viterbo, 16 settembre 2013

*

Il gruppo di formazione e informazione nonviolenta "Viterbo oltre il muro" ha realizzato tra il 2009 e il 2011 una intensa attivita' formativa, con una prolungata serie di incontri a cadenza settimanale. Alcuni dei suoi animatori hanno realizzato nel 2010 una rilevante ricerca sulla situazione attuale della nonviolenza in Italia, con centinaia di interviste ai principali studiosi ed attivisti della nonviolenza nel nostro paese. Il gruppo ha sostenuto altre associazioni impegnate in iniziative di difesa dei diritti umani, per la pace, per la difesa della biosfera, sia partecipando ad incontri formativi, di studio e di riflessione, sia contribuendo a mobilitazioni civiche caratterizzate dalla scelta nitida e intransigente della democrazia, della solidarieta', della responsabilita' e della nonviolenza, sia collaborando attivamente col "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo che dagli anni Settanta del secolo scorso e' la memoria storica e il principale punto di riferimento dell'impegno pacifista, antimilitarista, ecologista e nonviolento nell'Alto Lazio e che da quattordici anni pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".

 

14. NELLO AJELLO

 

L'11 agosto 2013 moriva Nello Ajello. Fu un vero giornalista e piu' che giornalista, un testimone e un saggista di forte impegno civile.

 

15. REGINA BIANCHI

 

Il 5 aprile 2013 e' deceduta Regina Bianchi. Attrice, nella finzione scenica recava la verita' che non si estingue. Fu Filomena Marturano.

 

16. VINCENZO CERAMI

 

E' deceduto il 17 luglio 2013 Vincenzo Cerami, scrittore, sceneggiatore, commediografo, cineasta. E persona di forte impegno civile.

 

17. ENRICO CHIAVACCI

 

Il 25 agosto 2013 e' deceduto Enrico Chiavacci. Teologo morale, costruttore di pace, maestro e compagno.

 

18. VILMA COSTETTI

 

E' scomparsa il 9 luglio 2013 Vilma Costetti. Terapeuta, ricercatrice, saggista, animatrice del "Centro Esserci", principale promotrice in Italia della "comunicazione nonviolenta" di Marshall B. Rosenberg. La nonviolenza perde un'amica e una studiosa.

 

19. ROBERTO DENTI

 

E' deceduto il 21 maggio 2013 Roberto Denti. Creatore e quarantennale animatore della "Libreria dei ragazzi".

 

20. VINCENZO DI BENEDETTO

 

Nella notte tra il 19 e il 20 luglio 2013 e' scomparso Vincenzo Di Benedetto, intellettuale marxista, grecista illustre. Maestro di liberta'.

 

21. SILVIA FRANCOLINI

 

Il 10 aprile 2013 e' scomparsa trentacinquenne a Losanna, dopo due anni di strenua lotta contro una malattia implacabile, Silvia Francolini. Era nata nel 1977, militante della Federazione dei comunisti anarchici, a Fano prima ed a Losanna poi era stata animatrice e partecipe di molte iniziative buone e giuste.

 

22. SEAMUS HEANEY

 

E' deceduto il 30 agosto 2013 Seamus Heaney, poeta. Fu premio Nobel per la letteratura, anche.

 

23. ALBERT JACQUARD

 

E' deceduto l'11 settembre 2013 a Parigi Albert Jacquard, una persona buona. Prestigioso scienziato, era impegnato nei movimenti antirazzisti, ambientalisti, contro la globalizzazione neoliberista, per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

 

24. VIRGINIA JOHNSON

 

Il 24 luglio 2013 e' deceduta Virginia Johnson, psicologa e sessuologa. Che con William Masters condusse studi che hanno aiutato gli esseri umani ad essere meno infelici.

 

25. ELMORE LEONARD

 

Il 20 agosto 2013 e' scomparso Elmore Leonard. Scrittore di genere, del genere umano.

 

26. GIOVANNA MARTURANO

 

Il 22 agosto 2013 e' deceduta Giovanna Marturano. Partigiana, militante comunista, per sempre combattente per la liberta' di tutti.

 

27. MARIAN MCPARTLAND

 

Il 20 agosto 2013 e' scomparsa Marian McPartland. Resta, per sempre, la sua musica.

 

28. MILENA MILANI

 

E' deceduta il 9 luglio 2013 Milena Milani, scrittrice ed artista, di cui tutti abbiamo letto almeno un libro.

 

29. NUNZIO PERNICONE

 

"Nella notte fra il 29 e il 30 maggio si e' spento in Pennsylvania il professor Nunzio Pernicone, il piu' importante storico dell'anarchismo italiano in Nord America" (cosi' inizia un necrologio scritto da Davide Turcato su "Umanita' Nova"). Studioso di grande valore, docente universitario, sollecito del vero e del bene.

 

30. FREDERIK POHL

 

E' deceduto il 2 settembre 2013 Frederik Pohl. Scrittore di narrativa d'anticipazione, direttore di due riviste - "Galaxy" ed "If" - che furono la tribuna della cosiddetta fantascienza sociologica, scrisse cinquant'anni fa libri che parlano del nostro tempo.

 

31. UGO RICCARELLI

 

Il 21 luglio 2013 e' deceduto Ugo Riccarelli, scrittore che amava la vita.

 

32. UN INVITO PER IL DUE OTTOBRE

 

Il comitato che si e' opposto al mega-aeroporto di Viterbo e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti, invita tutti i movimenti democratici e le istituzioni democratiche a fare del 2 ottobre, Giornata internazionale della nonviolenza, un corale pronunciamento dell'umanita' per la pace e la solidarieta', per il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani, per la difesa della biosfera casa comune dell'umanita' intera.

*

In particolare invitiamo tutte le scuole di ogni ordine e grado a promuovere attivita' educative che facciano conoscere la nonviolenza agli studenti.

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In particolare invitiamo gli enti locali a promuovere inziative nonviolente in difesa del bene comune.

*

Ed invitiamo ogni persona di volonta' buona e di retto sentire ad accostarsi alla nonviolenza, ovvero a impegnarsi contro tutte le violenze, contro tutte le menzogne, contro tutte le iniquita'.

*

Il comitato che si e' opposto al mega-aeroporto di Viterbo e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Viterbo, 17 settembre 2013

 

33. IL DUE OTTOBRE, IL QUATTRO NOVEMBRE

 

Il due ottobre e' la Giornata internazionale della nonviolenza, nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi. Ed occorre che ovunque possibile si realizzino iniziative di coscientizzazione e di mobilitazione.

Poiche' solo la nonviolenza si oppone in modo adeguato alla violenza, a tutte le violenze; solo la nonviolenza difende ed invera la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; solo la nonviolenza realizza la civile convivenza, la responsabile solidarieta', il bene comune.

*

Il quattro novembre e' il giorno in cui da oltre dieci anni commemoriamo tutte le vittime di tutte le guerre col motto "Ogni vittima ha il volto di Abele", e denunciamo cosi' la guerra, gli eserciti, le armi che quelle persone hanno ucciso. Ed occorre che ovunque possibile si realizzino iniziative di commemorazione e di impegno.

Poiche' solo abolendo la guerra, gli eserciti e le armi si puo' impedire che altri esseri umani subiscano quella stessa tragica sorte.

*

Solo la pace salva le vite.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

34. L'ORRORE QUOTIDIANO

 

Leggo oggi giorno nelle agenzie di stampa violenze inenarrabili che uomini infliggono a donne e bambine. Violenze che non si riesce neppure a riferire, tanto e' l'orrore che suscitano, tanto quel male opprime e contamina anche solo a descriverlo.

Il femminicidio, la mutilazione, lo stupro, sono l'estrema manifestazione assassina della violenza maschilista e patriarcale che tuttora pervade la cultura e la societa', del fascismo che ancora dilaga.

Contrastare ed abolire la violenza maschilista e patriarcale e' il primo dovere di ogni persona decente, di ogni ordinamento giuridico democratico.

 

35. PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA

 

Occorre far buon uso del 2 ottobre, che l'Onu ha dichiarato Giornata internazionale della nonviolenza.

Ovvero impedire che divenga la stracca routine cui sono ridotte tante altre "giornate internazionali" che affollano e forse ormai gia' saturano il calendario e che purtroppo restano prive di utili effetti non solo in termini di coscientizzazione e di mobilitazione, ma anche di informazione e documentazione.

Quante celebrazioni abbiamo visto divenire la sagra dell'ipocrisia, la spremitura del ciglio coccodrillesco, il volteggio tanto acrobatico quanto superficiale che mentre enuncia decisive questioni le nega riducendole alla misura dell'incombenza burocratica, del comunicato ufficiale, del convegno con rinfresco.

No, la giornata internazionale della nonviolenza non deve essere ridotta al suo contrario.

E perche' questo non accada occorre che le persone che la nonviolenza hanno a cuore, che le persone amiche della nonviolenza, che le persone persuase della gandhiana "forza della verita'" si adoperino affinche' questa occasione sia pienamente valorizzata in cio' che di prezioso ed ineludibile reca.

*

La nonviolenza e' molte cose, ma una sostanziale: la lotta la piu' nitida e la piu' intransigente contro la violenza.

E quindi la Giornata internazionale della nonviolenza sia questo: un pronunciarsi corale dell'umanita', ovunque nel mondo sia possibile, contro la guerra e contro le uccisioni, per la pace e la solidarieta', in difesa della vita e della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani e della biosfera.

Ed allora occorre che ovunque possibile vengano promosse iniziative specifiche, consapevoli, ad un tempo educative e di lotta, coerenti e concrete.

*

Dobbiamo impegnarci in primo luogo per ottenere che in tutte le scuole la Giornata internazionale della nonviolenza sia recepita come impegno educativo forte, e dia luogo non all'assemblea distratta o al lavoretto scopiazzato, ma ad iniziative qualificate, che impegnino discenti e docenti ad un tempo, che siano sapere e riforma morale e intellettuale, impegno intellettuale e civile in dinamica tensione, aggettante dallo studio all'azione.

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E dobbiamo in secondo luogo impegnarci per ottenere che tutte le istituzioni democratiche, e massimamente gli enti locali, promuovano iniziative, iniziative che - se e nella misura del possibile - sensibilizzino e mobilitino la popolazione, e mettano le risorse pubbliche a disposizione della concreta azione nonviolenta: foss'anche solo la disponibilita' della sala consiliare per un incontro tra quanti operano per la pace; foss'anche solo il destinare il gettone di presenza di una seduta consiliare ad una concreta e qualificata iniziativa di solidarieta' con chi soffre; foss'anche solo una pubblica presa di posizione contro la guerra, contro il razzismo, contro il femminicidio.

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E dobbiamo impegnarci in terzo luogo affinche' sui mezzi d'informazione che ci e' possibile raggiungere almeno per una volta passi un'informazione decente sulla nonviolenza, non piu' ridotta alla caricatura consueta che la sfigura ed umilia a mero galateo, laddove invece la nonviolenza e' ben piu' e ben altro che cortesi maniere: e' coraggiosa lotta di solidarieta' e di liberazione, e' resistenza al male la piu' rigorosa e la piu' generosa, e prova ne e' che tante luminose figure della nonviolenza sono state assassinate, da Mohandas Gandhi a Martin Luther King, da Chico Mendes a Marianella Garcia, dai giovani della Rosa Bianca a Dietrich Bonhoeffer, da Oscar Romero a Steve Biko ad Anna Politkovskaja: fossero stati meri maestri di cerimonie, non piu' che persone beneducate, non avrebbero incontrato il martirio: no, scelsero la buona battaglia, e con tutte le loro forze si opposero al male nel modo piu' limpido e piu' profondo, piu' concreto e piu' coerente. La stessa violenza dei loro assassinii conferma il valore e la forza della loro azione nonviolenta, come essa azione nonviolenta fosse possente suscitatrice di liberta', esempio ed appello all'umanita' intera.

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E dobbiamo infine chiedere che tutte le associazioni ed i movimenti democratici si impegnino a partecipare alla Giornata, con iniziative comuni se possibile, altrimenti ciascuno nel modo che riterra' opportuno, ma che comunque almeno per un giorno in un anno si confrontino con l'interrogazione radicale che la nonviolenza costituisce, e la accolgano come risorsa indispensabile del pensare e dell'agire morale, sociale, politico.

*

In mancanza di altro e di meglio, in ogni luogo in cui vi sia almeno una persona amica della nonviolenza, ebbene, quella persona si esprima, nelle forme ad essa piu' congeniali, e sia essa il centro cola' della Giornata internazionale della nonviolenza, inveri con il suo agire la nonviolenza il 2 ottobre. Fosse anche solo con un digiuno, meglio se con una presa di posizione pubblica, meglio se con un'iniziativa che coinvolga altre persone, meglio se convocando all'impegno e scuole ed istituzioni e movimenti ed associazioni, meglio se facendo di quel giorno nel luogo in cui si trova un giorno e un luogo di opposizione alla guerra, al razzismo, al femminicidio, alla distruzione della biosfera, ai poteri criminali, al regime della corruzione, al sistema della schiavitu' e della disumanizzazione.

*

Il 2 ottobre ci convoca all'azione. La nonviolenza e' in cammino.

 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

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Numero 487 del 6 ottobre 2013

 

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