Nonviolenza. Femminile plurale. 468



 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 468 del 17 settembre 2013

 

In questo numero:

1. Verso lo sciopero delle donne il 25 novembre

2. Scioperiamo. Per fermare la cultura della violenza

3. Segnalazioni librarie

4. Alcuni testi del mese di agosto 2013 (parte quarta e conclusiva)

5. Una volta ancora

6. In memoria di Stanley Milgram

7. Via la destra golpista e criminale berlusconiana dal governo del paese. Elezioni subito per la legalita', la democrazia, la pace, il disarmo, i diritti umani, la difesa della biosfera

8. La cosa piu' urgente in Italia per l'ecologia della politica

9. Della fedelta'. Minimo un ragionamento sull'umanita' e su Bradley Manning

10. Nella Giornata internazionale contro la schiavitu'

11. Prepararsi alle elezioni ed unire il fronte antifascista per sconfiggere la destra golpista e criminale berlusconiana

12. Contro la guerra

13. Di carne umana la macelleria

14. Il peggiore dei crimini

15. Una commemorazione di Raimon Panikkar

16. No alla guerra

17. Una franca parola contro la guerra

18. In memoria di Shulamith Firestone, a un anno dalla scomparsa

19. Un incontro di studio sull'esegesi biblica

20. Nel ventesimo anniversario della scomparsa di Edward P. Thompson

21. Subito

22. "Contro tutte le guerre, contro tutti gli eserciti, contro tutte le armi". Un incontro a Viterbo

23. L'opposizione alla guerra ha bisogno della scelta della nonviolenza

24. L'urgenza delle urgenze

 

1. INIZIATIVE. VERSO LO SCIOPERO DELLE DONNE IL 25 NOVEMBRE

[Riproponiamo il seguente intervento delle promotrici della proposta dllo sciopero delle donne contro la violenza femminicida, intervento che abbiamo ricevuto alcuni giorni fa dal centro interculturale "Trama di Terre" (per contatti: info at tramaditerre.org)]

 

Carissime tutte (carissimi tutti),

dopo la pagina fb ora e' attivo e visibile anche il sito http://scioperodonne.wordpress.com/, sul quale troverete l'appello e la lista delle adesioni, i link ai giornali e ai siti che riferiscono dello Sciopero, ma anche riflessioni e contributi che riteniamo interessanti per tutt@.

Per quanto riguarda l'organizzazione dello Sciopero, abbiamo aperto la pagina "Le iniziative, citta' per citta'", file che aggiorneremo via via che arriveranno le info sulle manifestazioni/iniziative organizzate nei territori. Pensiamo che la pagina sia utile anche per mettere in contatto gruppi e singole persone. A questo proposito, l'indirizzo mail cui scrivere e': organizza.scioperodonne at gmail.com

Diffondete, diffondete e fateci sapere cosa si muove nelle vostre citta'.

Sulla homepage c'e' quello che consideriamo il nostro manifesto, "Le parole che vogliamo", che vi riportiamo anche qui di seguito.

A presto,

Barbara, Adriana e Tiziana

*

Le parole che vogliamo

Una donna uccisa ogni due giorni non e' una questione di ordine pubblico, ma una ferita aperta nella societa' civile. Lucia, Antonella, Maria Grazia, tanto per citare le ultime della lista, sono state ammazzate dall'ex fidanzato, dal marito e dal compagno nei giorni successivi al decreto varato dal governo il 9 agosto scorso. La prova che misure soltanto repressive non sono la soluzione del problema perche' il femminicidio non ha natura emergenziale ma sistemica. Per questo occorrono, e con urgenza, iniziative di sensibilizzazione e prevenzione, finanziamenti ai centri antiviolenza, campagne istituzionali e mediatiche che mettano al bando ogni giustificazione e sottovalutazione del fenomeno. E che, soprattutto, favoriscano la percezione delle donne non come vittime e soggetti deboli bisognosi di tutele, ma persone a tutto tondo da sostenere contro antiche imposizioni patriarcali, in grado di autodeterminarsi e scegliere liberamente il proprio modo di vivere.

Per questo rilanciamo con ancora piu' fermezza l'appello allo Sciopero delle donne per il 25 novembre prossimo, convinte che solo un'azione forte possa indurre il nostro Paese a una riflessione seria sulle relazioni tra i generi, sul potere e le sue dinamiche di sopraffazione.

Uno Sciopero generale e generalizzato contro il femminicidio per ridare peso alla politica delle donne, riprendere in mano le pratiche e i percorsi dei femminismi che in questi anni hanno lavorato sulle molteplici forme della violenza e dare un segnale chiaro e inequivocabile riconoscendo che solo una cultura antirazzista, antifascista e non sessista puo' produrre un nuovo modo di pensare e vivere le relazioni fra i sessi.

Uno Sciopero che afferma un nesso imprescindibile fra lavoro/cura/precarieta'/reddito, rivendica la maternita' come una scelta, rifiuta il ricatto delle dimissioni in bianco e afferma che anche la salute del corpo delle donne e' un diritto che non puo' essere in balia di ideologiche e strumentali obiezioni.

Uno Sciopero che chiede che non venga mai meno il rispetto per le differenze, la laicita' dello Stato e la lotta contro tutti i fondamentalismi etici, religiosi e politici e che chiede piena cittadinanza per le donne migranti che vivono nel nostro Paese in nome di una cultura laica dell'accoglienza, della condivisione e della solidarieta'.

Uno Sciopero che pretende dalle istituzioni, dai mass media e dalla societa' tutta che si facciano carico della quotidiana ed inesorabile furia omicida contro le donne che non accenna neanche per un giorno a fermarsi perche' frutto di una cultura violenta e sessista.

Uno Sciopero, infine, come azione profondamente politica, la sola che puo' restituire il diritto alla felicita' che tutt@ ci meritiamo.

Aderisci allo Sciopero delle donne e degli uomini, per un mondo piu' giusto ed eguale da consegnare alle future generazioni.

Manda mail con nome cognome citta' a scioperodonne2013 at gmail.com

 

2. INIZIATIVE. SCIOPERIAMO. PER FERMARE LA CULTURA DELLA VIOLENZA

[Riproponiamo ancora una volta il seguente appello che abbiamo ricevuto alcuni mesi fa da Barbara Romagnoli (per contatti: duepunti2 at yahoo.it) e dal centro interculturale "Trama di terre" (per contatti: info at tramaditerre.org). Per contattare le promotrici dell'appello e aderire ad esso: scioperodonne2013 at gmail.com]

 

Scioperiamo. Per fermare la cultura della violenza

*

Alla presidente della Camera, Laura Boldrini

Alla ministra delle Pari Opportunita', Josefa Idem

Alla segretaria della Confederazione Generale del Lavoro, Susanna Camusso

A tutte le donne delle istituzioni, delle arti e dei mestieri

A tutte noi

*

Pensavamo che l'uccisione di Fabiana, bruciata viva dal fidanzato sedicenne, esprimesse un punto di non ritorno. Invece no. L'insulto che e' stato rivolto alla ministra Cecile Kyenge - da un'altra donna - dice molto piu' di quanto non vogliamo ammettere. E di fronte ad una violenza verbale simile, non ci sono scuse o giustificazioni che tengano. Noi non siamo mai state silenziose, abbiamo sempre denunciato questi fatti, le violenze fisiche e quelle verbali. Ma non basta.

Non basta piu' il lavoro dei centri antiviolenza, fondamentale e prezioso. E non bastano le promesse di leggi che neanche arrivano. La ratifica della convenzione di Istanbul? Un passo importante, ma bisogna aspettare e aspettare. E noi non vogliamo piu' limitarci a lanciare appelli che raccolgono migliaia di firme ma restano solo sulla carta; a proclamarci indignate per una violenza che non accenna a smettere; a fare tavole rotonde, dibattiti politici, incontri. Adesso chiediamo di piu'.

Chiediamo di poter vivere in una societa' che vuole realmente cambiare la cultura che alimenta questa mentalita' maschilista, patriarcale, trasversale, acclarata e spesso occulta, che noi riteniamo totalmente responsabile della mancanza di rispetto per le donne, e che non fa nulla per fermare questo inutile e doloroso femminicidio italiano.

Chiediamo che la parola femminicidio non venga piu' sottovalutata, svilita, criticata. Perche' racconta di un fenomeno che ancora in troppi negano, o che sia qualcosa che non li riguarda. O addirittura che molte delle donne uccise o violate, in fondo in fondo, qualche sbaglio lo avevano fatto. Quanta disumanita' nel non voler vedere il nostro immenso lavoro, quello pagato e quello non pagato, il lavoro di cura e riproduttivo, il genio, la creativita', il ruolo multiforme delle donne.

Chiediamo di fermarci. A tutte: madri, sorelle, figlie, nonne, zie, compagne, amanti, mogli, operaie, commesse, maestre, infermiere, badanti, dirigenti, fornaie, dottoresse, farmaciste, studentesse, professoresse, ministre, contadine, sindacaliste, impiegate, scrittrici, attrici, giornaliste, registe, precarie, artiste, atlete, disoccupate, politiche, funzionarie, fisioterapiste, babysitter, veline, parlamentari, prostitute, autiste, cameriere, avvocate, segretarie.

Fermiamoci per 24 ore da tutto quello che normalmente facciamo. Proclamiamo uno sciopero generale delle donne che blocchi questo maledetto paese. Perche' sia chiaro che senza di noi, noi donne, non si va da nessuna parte. Senza il rispetto per la nostra autodeterminazione e il nostro corpo non c'e' societa' che tenga. Perche' la rabbia e il dolore, lo sconforto e l'indignazione, la denuncia e la consapevolezza, hanno bisogno di un gesto forte.

Scioperiamo per noi e per tutte le donne che ogni giorno rischiano la loro vita. Per le donne che verranno, per gli uomini che staranno loro accanto.

Unisciti a noi, firma e diffondi questo appello. Insieme, poi, decideremo una data.

scioperodonne2013 at gmail.com

*

Barbara Romagnoli (giornalista freelance)

Adriana Terzo (giornalista freelance)

Tiziana Dal Pra (presidente del centro interculturale Trama di Terre)

 

3. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Simone Petrement, La vita di Simone Weil, Adelphi, Milano 1994, pp. XXIV + 688.

- Elisabeth Young-Bruehl, Hannah Arendt 1906-1975. Per amore del mondo, Bollati Boringhieri, Torino 1990, 1994, pp. 642.

 

4. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI AGOSTO 2013 (PARTE QUARTA E CONCLUSIVA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di agosto 2013.

 

5. UNA VOLTA ANCORA

 

Lo ripetiamo una volta ancora: i campi di concentramento vanno aboliti.

Lo ripetiamo una volta ancora: ogni essere umano ha diritto di muoversi sull'intero pianeta, casa comune dell'umanita' intera.

Lo ripetiamo una volta ancora: vi e' una sola umanita', e  tutti gli esseri umani ne fanno parte.

Lo ripetiamo una volta ancora: il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

 

6. IN MEMORIA DI STANLEY MILGRAM

 

Il 15 agosto ricorreva l'ottantesimo anniversario della nascita di Stanley Milgram (1933-1984), illustre psicologo sociale autore di varie ricerche e studi di grande importanza. Ma soprattutto autore del terribile "esperimento di Milgram" di cui diede poi conto il suo libro Obbedienza all'autorita'. Un libro che tutti dovrebbero aver letto. E di cui lo ringraziamo ancora.

 

7. VIA LA DESTRA GOLPISTA E CRIMINALE BERLUSCONIANA DAL GOVERNO DEL PAESE. ELEZIONI SUBITO PER LA LEGALITA', LA DEMOCRAZIA, LA PACE, IL DISARMO, I DIRITTI UMANI, LA DIFESA DELLA BIOSFERA

 

Berlusconi e' stato condannato in via definitiva per un grave reato.

I suoi manutengoli non possono restare al governo del paese.

Occorre allontanare subito la destra golpista e criminale berlusconiana dal governo del paese.

Occorre andare alle elezioni subito per sconfiggere definitivamente la destra golpista e criminale berlusconiana.

Occorre andare alle elezioni subito per la legalita', la democrazia, la pace, il disarmo, i diritti umani, la difesa della biosfera.

Si unisca in una coalizione tutto il fronte antifascista democratico; la sinistra della nonviolenza sia promotrice della coalizione di tutto il fronte antifascista democratico che alle elezioni sconfigga definitivamente la destra golpista e criminale berlusconiana.

 

8. LA COSA PIU' URGENTE IN ITALIA PER L'ECOLOGIA DELLA POLITICA

 

Allontanare dal governo del paese i luogotenenti e manutengoli del padrone e demiurgo della destra golpista e criminale Berlusconi.

Per questo occorre che il governo si dimetta, che le Camere siano sciolte, che si vada a nuove elezioni.

E che a queste elezioni si presenti una coalizione di tutto il fronte antifascista democratico capace di sconfiggere definitivamente la destra golpista e criminale berlusconiana.

Questa e' la cosa piu' urgente.

 

9. DELLA FEDELTA'. MINIMO UN RAGIONAMENTO SULL'UMANITA' E SU BRADLEY MANNING

 

La prima fedelta' e' dovuta all'umanita'.

Bradley Manning, venuto a conoscenza di crimini contro l'umanita', quei crimini all'umanita' ha denunciato.

Ha compiuto cosi' il primo dovere di ogni essere umano: opporsi ai crimini contro l'umanita'.

*

Opponendosi ai crimini contro l'umanita', denunciando quei crimini all'umanita', Bredley Manning non ha violato le leggi del suo paese: al contrario, ha obbedito ad esse.

Poiche' anche le leggi del suo paese stabiliscono che ai crimini contro l'umanita' bisogna opporsi, che i crimini contro l'umanita' vanno denunciati.

Per aver denunciato quei crimini contro l'umanita', Bradley Manning non deve essere punito: deve essere ringraziato ed onorato.

*

E' stata chiesta al Presidente degli Stati Uniti d'America la grazia per Bradley Manning.

Noi auspichiamo con tutto il cuore che la grazia sia concessa.

Ma noi non chiediamo clemenza per Bradley Manning: noi chiediamo giustizia per Bradley Manning e per l'umanita'.

Bradley Manning non e' un ragazzo confuso che ha commesso un errore credendo di fare del bene: Bradley Manning e' un essere umano che ha saputo distinguere il bene dal male, e messo alla prova ha scelto il bene e quindi ha denunciato il crimine, ha fatto la cosa giusta, ha compiuto il suo dovere, quel dovere al cui adempimento la sua coscienza di essere umano e le leggi stesse del suo paese lo chiamavano.

Bradley Manning e' stato fedele all'umanita'. L'umanita' non consenta che per questa sua fedelta' Bradley Manning subisca altre torture ed un'ulteriore privazione di liberta'.

 

10. NELLA GIORNATA INTERNAZIONE CONTRO LA SCHIAVITU'

 

Venerdi' 23 agosto 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" si e' svolto un incontro di riflessione, di testimonianza e di impegno contro la schiavitu'.

Il 23 agosto e' il giorno in cui su iniziativa dell'Onu si celebra in tutto il mondo la "Giornata internazionale per la commemorazione della tratta degli schiavi e la sua abolizione".

In questa circostanza la struttura nonviolenta viterbese ha ribadito la necessita' di un impegno comune in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

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Al termine dell'incontro e' stata approvata all'unanimita' la seguente lettera aperta ai parlamentari italiani:

Gentili senatrici e gentili senatori,

gentili deputate e gentili deputati,

nella giornata in cui in tutto il mondo si commemora l'orrore dello schiavismo e l'abolizione della schiavitu', rinnoviamo la richiesta di adeguati interventi legislativi contro il razzismo e lo schiavismo; in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

Siano abolite al piu' presto le infami misure razziste imposte da precedenti governi golpisti.

Sia rispettata la Costituzione della Repubblica Italiana che all'articolo 2 afferma che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo" e all'articolo 10 afferma che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica".

Cessi la persecuzione dei migranti.

Sia abolito il cosiddetto "reato di clandestinita'".

Siano aboliti i campi di concentramento.

Siano abolite le deportazioni.

Cessi la schiavitu'.

Sia consentita la libera circolazione di tutti gli esseri umani sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera.

Sia legiferato subito che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune.

Sia legiferato subito che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia.

Cessi la complicita' istituzionale con le mafie schiaviste.

Cessi finalmente anche in Italia il regime dell'apartheid.

Vi e' una sola umanita'.

 

11. PREPARARSI ALLE ELEZIONI ED UNIRE IL FRONTE ANTIFASCISTA PER SCONFIGGERE LA DESTRA GOLPISTA E CRIMINALE BERLUSCONIANA

 

Berlusconi condannato, la destra golpista e criminale berlusconiana deve essere allontanata ora dal governo del paese.

Berlusconi condannato, occorre sconfiggere la destra golpista e criminale berlusconiana alle elezioni.

Occorre andare alle elezioni subito.

Ed occorre andarci con una coalizione dell'intero fronte antifascista democratico.

E di questa coalizione deve essere promotrice e parte trainante la sinistra della nonviolenza, la sinistra dell'affermazione dei diritti umani di tutti gli esseri umani, la sinistra femminista ed ecologista, socialista e libertaria, del movimento delle oppresse e degli oppressi in lotta per la liberazione dell'umanita'.

Elezioni subito.

Per sconfiggere la destra razzista e fascista, corrotta e criminale, golpista e maschilista, guerrafondaia ed ecocida.

Per sconfiggere la destra di cui e' padrone e demiurgo il condannato Berlusconi.

Elezioni subito, per difendere la Costituzione, fondamento dell'ordinamento repubblicano e programma di democrazia progressiva.

Elezioni subito, contro il regime della corruzione, contro il potere mafioso, contro la destra eversiva e criminale berlusconiana.

Elezioni subito e coalizione dell'intero fronte antifascista democratico con un programma comune per la democrazia e la legalita' costituzionale, per la pace e i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la difesa dell'ambiente, per la civile convivenza responsabile e solidale.

La nonviolenza e' in cammino.

 

12. CONTRO LA GUERRA

 

Contro la guerra, gli eserciti, le armi.

Contro la guerra, le uccisioni, le persecuzioni, le devastazioni.

Contro la guerra, l'oppressione, la violenza.

Alla guerra occorre opporsi sempre.

La guerra e' nemica dell'umanita'.

Solo la pace salva le vite.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

13. DI CARNE UMANA LA MACELLERIA

 

Il presidente del consiglio dei ministri italiano in carica ha visitato l'Afghanistan, in cui l'esercito italiano e' impegnato nella partecipazione a una piu' che decennale guerra terrorista e stragista.

Ed invece di chiedere perdono per le innumerevoli persone che la guerra ha ucciso, ha menato vanto della partecipazione italiana alla guerra assassina.

Ho cercato di trovare parole che dessero una forma ostensibile all'orrore che provo. Non ne ho trovate.

 

14. IL PEGGIORE DEI CRIMINI

 

La guerra e' il peggiore dei crimini.

La guerra e' nemica dell'umanita'.

Alla guerra occorre opporsi sempre.

Solo la pace salva le vite.

 

15. UNA COMMEMORAZIONE DI RAIMON PANIKKAR

 

Nel terzo anniversario della scomparsa si e' svolta a Viterbo nella serata di lunedi' 26 agosto 2013 presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" una commemorazione di Raimon Panikkar.

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Nel corso dell'incontro e' stato ricordato anche Enrico Chiavacci, il grande teologo morale e costruttore di pace della cui scomparsa in questa giornata e' giunta la notizia.

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Raimon (Raimundo) Panikkar e' nato a Barcellona il 3 novembre 1918 da madre spagnola e padre indiano, ed e' deceduto a Tavertet il 26 agosto 2010. Laureato in chimica, filosofia e teologia, ha insegnato in molte universita' europee, asiatiche ed americane; e' uno dei principali esperti di studi interculturali; ha pubblicato piu' di una quarantina di volumi in tutto il mondo, e piu' di millequattrocento articoli sulla storia delle religioni, la teologia, la filosofia della scienza, la metafisica, l'indologia, le relazioni e il dialogo tra culture e religioni; e' stato membro dell'Istituto Internazionale di Filosofia (Parigi), del Tribunale permanente dei popoli (Roma) e della Commissione dell'Unesco per il dialogo interculturale. Opere di Raimon Panikkar: tra i suoi numerosi libri cfr. Il dialogo intrareligioso, Cittadella, Assisi 1988; Trinita' ed esperienza religiosa dell'uomo, Cittadella, Assisi 1989; La torre di Babele, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1990; La sfida di scoprirsi monaco, Cittadella, Assisi 1991; Ecosofia: la nuova saggezza, Cittadella, Assisi 1993; Saggezza stile di vita, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1993; La pienezza dell'uomo. Una cristofania, Jaca Book, Milano 1999; L'esperienza filosofica dell'India, Cittadella, Assisi 2000; Il dialogo intrareligioso, Cittadella, Milano 2001; Ecosofia: la nuova saggezza. Per una spiritualita' della terra, Lampi di Stampa, 2001; Incontro delle religioni: l'indispensabile dialogo, Jaca Book, Milano 2001; I Veda. Mantramanjari. Testi fondamentali della rivelazione vedica, Rizzoli, Milano 2001; Pace e interculturalita', Jaca Book, Milano 2002; L'esperienza di Dio, Queriniana, Brescia 2002; Pace e disarmo culturale, Rizzoli, Milano 2003; (con Milena Carrara Pavan), Iniziazione ai veda. Compendio da I veda. Testi fondamentali della rivelazione vedica, Servitium, 2003; La nuova innocenza, tre volumi, Servitium, Palazzago (Bg); Gli inni cosmici dei Veda, Rizzoli, Milano 2004; (con Henri Le Saux, Odette Baumer-Despeigne), Alle sorgenti del Gange. Pellegrinaggio spirituale, Servitium, 2005; La dimora della saggezza, Mondadori, Milano 2005; L'esperienza della vita. La mistica, Jaca Book, Milano 2005; La nuova innocenza. Innocenza cosciente, Servitium, 2005; La porta stretta della conoscenza. Sensi, ragione e fede, Rizzoli, Milano 2005; Il Dharma dell'induismo. Una spiritualita' che parla al cuore dell'occidente, Rizzoli, Milano 2006; (con Milena Carrara Pavan), Pellegrinaggio a Kailasa, Servitium, 2006; Il silenzio del buddha. Un a-teismo religioso, Mondadori, Milano 2006; Tra Dio e il cosmo. Una visione non dualista della realta'. Dialogo con Gwendoline Jarczyk, Laterza, Roma-Bari 2006; Beata semplicita'. La sfida di scoprirsi monaco, Cittadella, Assisi 2007; Divinita', Emi, Bologna 2007; La gioia pasquale, la presenza di Dio e Maria, Jaca Book, Milano 2007; (con Gianfranco Ravasi), Le parole di Paolo, San Paolo Edizioni, 2007: Lo spirito della parola, Bollati Boringhieri, Torino 2007; Il Cristo sconosciuto dell'induismo. Verso una cristofania ecumenica, Jaca Book, Milano 2008; Mistica, pienezza di vita, Tomo 1 di Mistica e spiritualita', vol. I dell'Opera Omnia, Jaca Book, Milano 2008; Mito, simbolo, culto, Tomo 1 di Mistero ed ermeneutica, vol. IX dell'Opera Omnia, Jaca Book, Milano 2008; Pluralismo e interculturalita', Tomo 1 di Culture e religioni in dialogo, vol. VI dell'Opera Omnia, Jaca Book, Milano 2009; Visione trinitaria e cosmoteandrica: Dio-Uomo-Cosmo, vol. VIII dell'Opera Omnia, Jaca Book, Milano 2010; Vita e parola. La mia opera, Jaca Book, Milano 2010; Religione e religioni, vol. II dell'Opera Omnia, Jaca Book, Milano 2010. Si vedano anche gli atti del seminario animato da Panikkar su Pace e disarmo culturale, L'altrapagina, Citta' di Castello (Pg) 1987 (con interventi tra gli altri di Ernesto Balducci, Fabrizio Battistelli, Luigi Cortesi, Antonino Drago, Achille Rossi). Opere su Raimon Panikkar: Achille Rossi, Pluralismo e armonia: introduzione al pensiero di Raimon Panikkar, L'altrapagina, Citta' di Castello (Pg) s. d. ma 1990; Paulo Barone, Spensierarsi. Raimon Panikkar e la macchina per cinguettare, Diabasis, 2007.

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Le persone partecipanti all'incontro, all'ascolto della testimonianza di Panikkar e di Chiavacci, hanno espresso ancora una volta una decisa opposizione alla guerra, agli eserciti, alle armi. La guerra, gli eserciti e le armi sono nemici dell'umanita'. E' necessario che l'umanita' abolisca la guerra ed i suoi strumenti. E' necessario che l'umanita' scelga la nonviolenza. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

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Le persone partecipanti all'incontro hanno inoltre espresso pieno sostegno alle varie iniziative di pace, di solidarieta' e per i diritti in cui il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e' particolarmente impegnato in questo periodo. In primo luogo all'iniziativa contro i cacciabombardieri F-35; all'iniziativa per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan; all'appello allo sciopero delle donne contro il femminicidio, ed alla richiesta che siano immediatamente concretamente realizzate tutte le iniziative adeguate contro la violenza sulle donne previste dalla Convenzione di Istanbul recentemente ratificata all'unanimita' dal parlamento italiano; all'impegno affinche' siano abolite al piu' presto le infami misure razziste imposte da precedenti governi golpisti (ed in particolare affinche' sia rispettata la Costituzione della Repubblica Italiana che all'articolo 2 afferma che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo" e all'articolo 10 afferma che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica". Cessi la persecuzione dei migranti. Sia abolito il cosiddetto "reato di clandestinita'". Siano aboliti i campi di concentramento. Siano abolite le deportazioni. Cessi la schiavitu'. Sia consentita la libera circolazione di tutti gli esseri umani sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera. Sia legiferato subito che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune. Sia legiferato subito che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia. Cessi la complicita' istituzionale con le mafie schiaviste. Cessi finalmente anche in Italia il regime dell'apartheid).

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Le persone partecipanti all'incontro hanno altresi' espresso gratitudine e solidarieta' alla ministra Cecile Kyenge e sostegno al suo impegno per i diritti umani di tutti gli esseri umani. Ugualmente hanno espresso gratitudine e solidarieta' anche alla presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, e formulato l'auspicio che essa possa essere la prossima Presidente della Repubblica.

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Le persone partecipanti all'incontro hanno anche espresso piena condivisione delle parole della "carta del Movimento Nonviolento", che testualmente recita: "Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli".

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Le persone partecipanti all'incontro hanno infine deciso all'unanimita' di dedicare un prossimo incontro di studio alla figura e all'opera di Enrico Chiavacci, indimenticabile maestro e compagno.

 

16. NO ALLA GUERRA

 

No alla guerra.

No alla guerra e alle stragi di cui essa consiste.

No alla guerra e alle armi che servono a uccidere.

No alla guerra e alle armi e agli eserciti assassini.

Siamo esseri umani: vogliamo vivere.

La guerra e' nemica dell'umanita'.

No alla guerra.

No alla guerra.

No alla guerra.

 

17. UNA FRANCA PAROLA CONTRO LA GUERRA

 

La guerra e' la piu' grande violazione dei diritti umani, poiche' essa consiste della commissione di stragi.

E quindi sostenere che si promuove una guerra per difendere i diritti umani e' una contraddizione in termini.

Solo la pace salva le vite e difende i diritti umani.

La lotta contro le dittature, la lotta contro l'imperialismo, la lotta contro la guerra, sono una stessa cosa.

La lotta per i diritti umani, la lotta per la democrazia sostanziata nella giustizia sociale, la lotta per il disarmo, sono una stessa cosa.

Solo la pace promuove la democrazia, solo la pace promuove i diritti umani.

L'obiettivo piu' urgente che l'umanita' deve porsi e' abolire la guerra, prima che la guerra abolisca l'umanita'.

E per abolire la guerra occorre il disarmo; occorre la smilitarizzazione dei conflitti e quindi l'abolizione degli eserciti; ed occorre il dialogo e la cooperazione: nella consapevolezza che vi e' una sola umanita' in un unico mondo casa comune, e che o ci salveremo insieme o insieme periremo.

Per dirlo nel modo piu' semplice ed esatto: occorre la scelta della nonviolenza.

Occorre la scelta della nonviolenza come principio regolatore delle relazioni internazionali.

Occorre la scelta della nonviolenza come principio regolatore delle relazioni sociali.

Occorre la scelta della nonviolenza come principio ispiratore della politica tout court.

Occorre la scelta della nonviolenza, che e' la lotta la piu' nitida e la piu' intransigente contro tutte le violenze, le oppressioni e le menzogne.

La scelta della nonviolenza e' il compito dell'ora del movimento delle oppresse e degli oppressi in lotta per la liberazione dell'umanita'.

La scelta della nonviolenza e' il compito dell'ora di ogni persona che riconosce la necessita' di relazionarsi agli altri esseri umani ed al mondo vivente nella responsabilita', nella solidarieta', nella condivisione; nel rispetto della vita, della dignita' e dei diritti altrui; nell'applicazione della regola aurea dell'agire nei confronti degli altri cosi' come vorresti che gli altri agissero verso di te.

La scelta della nonviolenza, per dirla con le parole di Aldo Capitini, "e' il varco attuale della storia".

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

18. IN MEMORIA DI SHULAMITH FIRESTONE, A UN ANNO DALLA SCOMPARSA

 

Si e' svolto la mattina di mercoledi' 28 agosto 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in memoria di Shulamith Firestone, di cui ricorre l'anniversario della scomparsa.

Shulamith Firestone (Ottawa, 7 gennaio 1945 - New York, 28 agosto 2012), e' stata una influente pensatrice e militante femminista. Opere di Shulamith Firestone: La dialettica dei sessi, Guaraldi, Firenze-Rimini 1971, 1976; in inglese cfr. anche: Airless Spaces, Semiotext(e), 1998. Opere su Shulamith Firestone: cfr. almeno l'articolo commemorativo scritto da Susan Faludi, Death of a revolutionary, "The New Yorker", 15 aprile 2013 (disponibile nel sito www.newyorker.com).

*

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni brani del suo fondamentale libro pubblicato nel 1970, La dialettica dei sessi.

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Le persone partecipanti all'incontro (...)

 

19. UN INCONTRO DI STUDIO SULL'ESEGESI BIBLICA

 

Si e' svolto nel pomeriggio di mercoledi' 28 agosto 2013 a Viterbo un incontro di studio del documento del 15 aprile 1993 della Pontificia commissione biblica su "L'interpretazione della Bibbia nella Chiesa", a vent'anni dalla sua redazione.

L'incontro faceva parte di un ciclo che si e' svolto lungo tutto il mese di agosto, nel corso del quale sono state esaminate in una prospettiva interculturale varie metodologie e motivazioni di approccio e riferimento al testo biblico e sono stati studiati vari contributi di autori diversi anche in dinamica tensione e fin conflittuale dialettica tra loro, in un forte intreccio tra esegesi biblica, ricognizioni linguistiche, antropologiche e storiche, tradizioni religiose e filosofiche, sviluppi delle scienze umane, esperienze di solidarieta' e lotte di liberazione, in una prospettiva nonviolenta di incontro e dialogo delle culture nel reciproco rispetto e nel condiviso impegno a valorizzare e promuovere elaborazioni e pratiche orientate all'affermazione della pace e della giustizia, del rispetto dei diritti umani e della biosfera.

All'incontro - come anche a tutti i precedenti - ha preso parte il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo.

 

20. NEL VENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DI EDWARD P. THOMPSON

 

Nel ventesimo anniversario della scomparsa, si e' svolta la sera di mercoledi' 28 agosto 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" una commemorazione del grande storico e militante del movimento socialista e del movimento pacifista Edward P. Thompson.

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Edward P. Thompson, nato ad Oxford il 3 febbraio 1924, illustre storico, impegnato nel Partito comunista e dopo il 1956 nella nuova sinistra marxista ed antitotalitaria, e' stato una delle figure piu' rappresentative dei movimenti per la pace degli anni Ottanta; e' scomparso il 28 agosto 1993. Tra le opere di Edward P. Thompson: Uscire dall'apatia, Einaudi, Torino 1962; Rivoluzione industriale e classe operaia in Inghilterra, Il Saggiatore, Milano 1969; Societa' patrizia, cultura plebea, Einaudi, Torino 1981; Protestare per sopravvivere, Pironti, Napoli 1982; (con V. Racek), Diritti umani e disarmo, Centro siciliano di documentazione, Palermo 1982; Opzione zero, Einaudi, Torino 1983; Whigs e cacciatori, Ponte alle Grazie, Firenze 1989; Oi Paz, Editori Riuniti, Roma 1991; Apocalisse e rivoluzione. William Blake e la legge morale, Cortina, Milano 1996; L'economia morale delle classi popolari inglesi del secolo XVIII, Et al., Milano 2009; Tempo e disciplina del lavoro, Et al., Milano 2011.

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Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni suoi testi sia storici che d'intervento militante.

Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha concluso l'incontro con un commosso ricordo del grande intellettuale marxista antitotalitario, del grande studioso della concreta esistenza e coscienza delle classi sfruttate ed oppresse, del militante pacifista che ispiro' le posizioni piu' acute e piu' aggettanti del movimento che negli anni '80 si oppose al dispiegamento di nuovi missili nucleari in Europa dando luogo a decisive riflessioni e lotte nonviolente che ebbero sviluppi rilevantissimi. Edward P. Thompson e' una delle figure piu' preziose della storia della cultura europea contemporanea, della sinistra novecentesca, della nonviolenza in cammino.

 

21. SUBITO

 

Allontanare subito Berlusconi dal parlamento.

Allontanare subito i suoi luogotenenti dal governo.

Elezioni subito.

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Ed alle elezioni si presenti una coalizione dell'intero fronte antifascista democratico per sconfiggere definitivamente la destra criminale e golpista berlusconiana.

La sinistra della nonviolenza, femminista ed ecologista, socialista e libertaria, si adoperi affinche' si realizzi la coalizione dell'intero fronte antifascista democratico con un programma di difesa della Costituzione, per la pace e il disarmo, il lavoro e i diritti sociali, la protezione della biosfera, la democrazia progressiva, la solidarieta', i diritti umani di tutti gli esseri umani.

 

22. "CONTRO TUTTE LE GUERRE, CONTRO TUTTI GLI ESERCITI, CONTRO TUTTE LE ARMI". UN INCONTRO A VITERBO

 

Si e' svolto la sera di giovedi' 29 agosto 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione "Contro tutte le guerre, contro tutti gli eserciti, contro tutte le armi".

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Nel corso dell'incontro e' stata esaminata la situazione internazionale presente, ed e' stata interpretata alla luce delle riflessioni svolte da alcune grandi figure della nonviolenza, da Lev Tolstoj a Mohandas Gandhi, da Aldo Capitini a Danilo Dolci, da Rosa Luxemburg a Martin Luther King, da Virginia Woolf a Simone Weil, da Hannah Arendt ad Aung San Suu Kyi.

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Al termine dell'incontro i partecipanti hanno sintetizzato le indicazioni principali emerse dalla riflessione nelle seguenti brevi asserzioni.

La guerra consiste dell'uccisione di esseri umani.

Gli eserciti servono a fare la guerra, cioe' ad uccidere le persone.

Le armi servono a uccidere, a uccidere gli esseri umani.

Ogni essere umano ha diritto a non essere ucciso.

Solo la pace salva le vite.

Solo nella pace vi puo' essere democrazia.

Solo nella pace trovano riconoscimento i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Pace, democrazia, diritti umani, sono un'unica cosa.

Solo nella pace si afferma la dignita', la solidarieta' e la liberazione delle persone e dei popoli.

Solo nella pace puo' realizzarsi la giustizia.

La pace si costruisce con la pace, cosi' come la democrazia si difende con la democrazia.

La guerra e' la piu' grande violazione dei diritti umani.

Occorre abolire la guerra, gli eserciti, le armi.

La nonviolenza e' la politica necessaria.

La nonviolenza e' l'unica opposizione rigorosa e coerente alla violenza.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

 

23. L'OPPOSIZIONE ALLA GUERRA HA BISOGNO DELLA SCELTA DELLA NONVIOLENZA

 

Occorre sempre opporsi alla guerra.

Ma perche' questa opposizione sia coerente e adeguata occorre la scelta della nonviolenza.

Ovvero occorre opporsi non solo alla guerra, ma anche agli eserciti e alle armi.

Ovvero occorre opporsi non solo alla guerra, ma anche a tutte le uccisioni ed a tutte le persecuzioni.

Ovvero occorre opporsi non solo alla guerra, ma anche a tutti i poteri criminali.

Ovvero occorre opporsi non solo alla guerra, ma anche a tutti i poteri iniqui e oppressivi.

L'opposizione alla guerra ha bisogno della scelta della nonviolenza.

La difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani ha bisogno della scelta della nonviolenza.

La lotta del movimento delle oppresse e degli oppressi per la liberazione dell'umanita' ha bisogno della scelta della nonviolenza.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

24. L'URGENZA DELLE URGENZE

 

Ricostruire una coalizione del fronte antifascista in grado di affrontare e sconfiggere alle prossime elezioni la destra golpista e criminale berlusconiana.

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La situazione e' drammatica: la crisi economica, sociale, ecologica richiede energici interventi politici non solo keynesiani, ma esplicitamente socialisti.

Invece continua a governare la destra golpista e criminale berlusconiana ed il Pd - che pure ha vinto le elezioni - si e' prostituito ad essa.

Berlusconi e' stato condannato in via definitiva per frode fiscale.

Ed invece di essere immediatamente estromesso da tutti i pubblici uffici, detta addirittura l'agenda del governo; ed al governo siedono i suoi luogotenenti e i suoi manutengoli.

La sinistra burocratica e' stata annichilita dai suoi stessi catastrofici errori.

I partiti ed i movimenti costruiti intorno a un leader carismatico si vede - ed era ben prevedibile - a cosa hanno portato: al grillismo che incapace di elaborare ed agire una concreta iniziativa politica la sostituisce col turpiloquio, il culto della personalita', l'orgia degli atteggiamenti totalitari, con l'esito flagrante di una effettuale subalternita' al regime della corruzione (che contribuisce alla sua perpetuazione).

*

Berlusconi, nonostante la condanna, e' ancora il vero capo del governo. E nulla e' piu' ripugnante di questa ineludibile constatazione.

Eppure sarebbe possibile - oltre che necessario - uscire dal ventennio berlusconiano, che e' stato il ventennio del regime della destra golpista e criminale, corrotta e corruttrice, razzista ed ecocida, guerrafondaia ed illegalitaria, antidemocratica e filomafiosa.

E' possibile ed e' necessario sconfiggere la destra golpista e criminale berlusconiana, ma per farlo occorre coalizzare l'intero fronte democratico, l'intero fronte antifascista. Chi rilegge la storia delle elezioni politiche e delle vicende governative e parlamentari dal 1994 ad oggi giunge a questa inconfutabile conclusione.

E' quindi urgente lavorare in questa prospettiva: costruire una coalizione del fronte antifascista in grado di affrontare e sconfiggere alle prossime elezioni la destra golpista e criminale berlusconiana.

Le difficolta' sono evidenti, ma la sinistra della nonviolenza deve lavorare per questo: sia in termini di costruzione autonoma di proprie liste, sia in termini di definizione di proposte programmatiche fondamentali su cui costruire il consenso, sia in termini di promozione del confronto nell'area antifascista democratica per gettare le basi della coalizione necessaria.

 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Numero 468 del 17 settembre 2013

 

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