La pace subito. 40



 

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LA PACE SUBITO

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Per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan

Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 40 del 22 luglio 2013

 

In questo numero:

1. In memoria di Lucien Febvre un incontro a Viterbo

2. Proposta di una lettera aperta da inviare al Presidente del Consiglio dei Ministri per la cessazione della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan

3. Un appello agli enti locali affinche' si impegnino per la cessazione della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan

4. Cessi la persecuzione di Bradley Manning

5. Non consegnare Edward Snowden nelle mani dei carnefici di Guantanamo e di Abu Ghraib. Un appello

 

1. INCONTRI. IN MEMORIA DI LUCIEN FEBVRE UN INCONTRO A VITERBO

 

Si e' svolto lunedi' 22 luglio 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio in memoria dell'illustre storico Lucien Febvre, di cui ricorre l'anniversario della nascita (Nancy, 22 luglio 1878).

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Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni brani dalle opere principali del fondatore, insieme a Marc Bloch, della rivista e della scuola delle "Annales" che ha profondamente rinnovato l'attivita' storiografica nel Novecento.

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Lucien Febvre (1878 - 1956), illustre storico e docente universitario, fondatore col martire della Resistenza Marc Bloch delle "Annales d'histoire economique et sociale" e della scuola storiografica che da esse prese il nome. Tra le opere di Lucien Febvre: Martin Lutero, Barbera, Firenze 1949, Laterza, Bari 1969; Studi su Riforma e Rinascimento e altri scritti su problemi di metodo e di geografia storica, Einaudi, Torino 1966; Problemi di metodo storico, Einaudi, Torino 1976; (con Henri-Jean Martin), La nascita del libro, Laterza, Roma-Bari 1977; Il problema dell'incredulita' nel secolo XVI. La religione di Rabelais, Einaudi, Torino 1978; Filippo II e la Franca Contea, Einaudi, Torino 1979; La terra e l'evoluzione umana. Introduzione geografica alla storia, Einaudi, Torino 1980; Amor sacro, amor profano. Margherita di Navarra: un caso di psicologia nel '500, Cappelli, Bologna 1980; Onore e patria, Roma, Donzelli, 1997; Il Reno. Storia, miti, realta', Donzelli, Roma 1998; L'Europa. Storia di una civilta'. Corso tenuto al College de France nell'anno accademico 1944-1945, Donzelli, Roma 1999.

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Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha ricordato l'importanza della scuola delle "Annales" nel promuovere una riflessione e una pratica storiografica piu' attenta alla storia delle popolazioni e della vita quotidiana, piu' attenta alla globalita' della vicenda umana ed alle sue interazioni con la biosfera, piu' attenta alle esperienze e alle ragioni delle vittime, finalmente accanto alle oppresse e agli oppressi la cui lingua il potere pretendeva tagliare, la cui umanita' i potenti pretendevano sminuire e fin negare. E' anche grazie al lascito di Marc Bloch - che fu un eroe della Resistenza e mori' assassinato dai nazisti -, di Lucien Febvre, dei loro collaboratori e dei prosecutori dell'opera loro, che la storiografia ci offre strumenti di lavoro piu' che utili necessari alla lotta per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la difesa della biosfera, per la liberazione dell'umanita'. Nella ricerca della verita', nel risorgimento della memoria degli esseri umani che furono e soffrirono, nell'impegno contro la violenza che tutto annienta, nella solidarieta' che l'intero genere umano ed il mondo vivente tutto raggiunge, riconosce ed abbraccia, la nonviolenza e' in cammino.

 

2. INIZIATIVE. PROPOSTA DI UNA LETTERA APERTA DA INVIARE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI PER LA CESSAZIONE DELLA ILLEGALE ED INSENSATA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA IN CORSO IN AFGHANISTAN

 

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,

non passa giorno senza che dall'Afghanistan giunga notizia di massacri.

Innumerevoli esseri umani sono gia' morti e continuano a morire vittime di una guerra scellerata e insensata che nessuno puo' illudersi di vincere.

Una guerra scellerata e insensata cui l'Italia partecipa da oltre dieci anni in flagrante violazione della Costituzione della Repubblica Italiana.

Una guerra illegale in cui sono morti anche decine di italiani.

Una guerra costosissima, in cui per uccidere degli esseri umani si sperperano da decenni immense risorse economiche che dovrebbero essere utilizzate invece in difesa ed a promozione della vita, della dignita' e dei diritti degli esseri umani.

Lei queste cose le sa gia'.

Faccia dunque l'unica cosa legittima e ragionevole, moralmente decente, necessaria ed urgente: decida la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra; ed impegni concretamente il nostro paese per la fine della guerra, per il disarmo e la smilitarizzazione del conflitto, per salvare le vite anziche' sopprimerle.

Cessi di essere complice della criminale violazione della Costituzione italiana.

Cessi di essere complice dello sperpero di enormi risorse economiche a fini di morte.

Cessi di essere complice di innumerevoli omicidi.

Cessi di essere complice di questo orrore.

In quanto capo del governo lei e' ora il primo responsabile di una decisione ineludibile: facendo proseguire la partecipazione italiana alla guerra afgana lei e' tra i principali colpevoli delle uccisioni; facendo cessare la partecipazione italiana alla guerra afgana lei puo' diventare un esempio di buona politica, di rispetto del diritto, di agire morale.

Se queste parole la raggiungono, vi rifletta.

E sappia decidersi a fare la cosa giusta: solo la pace salva le vite. La guerra e' nemica dell'umanita'.

Faccia cessare il nostro massacro quotidiano.

Distinti saluti,

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Luogo e data

Indirizzo del mittente

 

3. REPETITA IUVANT. UN APPELLO AGLI ENTI LOCALI AFFINCHE' SI IMPEGNINO PER LA CESSAZIONE DELLA ILLEGALE ED INSENSATA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA IN CORSO IN AFGHANISTAN

 

Ai sindaci dei Comuni

ai Presidenti delle Province

ai Presidenti delle Regioni

Egregi signori,

come si puo' restare indifferenti dinanzi all'orrore dei quotidiani massacri in Afghanistan?

Come si puo' restare indifferenti dinanzi all'illegale ed insensata partecipazione italiana a quella guerra scellerata?

Troppe persone sono gia' state assurdamente uccise.

La guerra consiste di stragi.

Solo la pace salva le vite.

Si adoperi l'Italia per la pace e i diritti umani.

Il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto a non essere ucciso.

Cessi subito la partecipazione italiana alla guerra.

Vi chiediamo di chiedere al governo di far cessare immediatamente l'illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan.

Vi chiediamo di chiedere al governo di cessare immediatamente di sperperare delittuosamente ingentissime risorse pubbliche per far morire degli esseri umani.

Vi chiediamo di chiedere al governo di utilizzare piuttosto quelle ingentissime risorse pubbliche per salvare la vita delle persone: per educazione, sanita', assistenza, infrastrutture civili, tutela e risanamento ambientale, diritto alla casa e al lavoro.

Vi chiediamo di chiedere al governo di rispettare finalmente la Costituzione della Repubblica Italiana a cui tutti i ministri hanno giurato di essere fedeli; la Costituzione troppo a lungo scandalosamente violata; la Costituzione che dichiara che "L'Italia ripudia la guerra".

 

4. REPETITA IUVANT. CESSI LA PERSECUZIONE DI BRADLEY MANNING

[Riproponiamo il seguente intervento del 6 giugno 2013]

 

Bradley Manning e' il giovane militare statunitense sotto processo con l'imputazione di aver fatto conoscere al mondo, mettendoli a disposizione del sito di informazione "Wikileaks", documenti militari che inequivocabilmente dimostrano la commissione di stragi di esseri umani inermi ed altri gravissimi crimini da parte dell'esercito statunitense.

Per questo dal 2010 Bradley Manning ha subito condizioni detentive inumane che si configurano come vere e proprie torture e sta rischiando di essere condannato alla detenzione a vita.

Dei molteplici doveri di una persona, uno su tutti deve prevalere: il dovere di salvare le vite, il dovere di fedelta' e solidarieta' all'unica umanita' di cui tutti gli esseri umani fanno parte.

La denuncia delle stragi commesse da chicchessia certo non restituisce la vita alle vittime, ma puo' impedire che altre persone siano uccise. Opporsi agli omicidi, ed a maggior ragione ai massacri, e' il primo dovere di ogni essere umano.

Per la sua azione Bradley Manning merita la gratitudine dell'umanita', e quindi del suo stesso paese.

Ci associamo quindi alla richiesta che Bradley Manning sia immediatamente liberato e scagionato da ogni accusa, e gli sia reso pieno onore e merito per aver rifiutato di essere omertoso complice di abominevoli delitti.

 

5. REPETITA IUVANT. NON CONSEGNARE EDWARD SNOWDEN NELLE MANI DEI CARNEFICI DI GUANTANAMO E DI ABU GHRAIB. UN APPELLO

[Riproponiamo il seguente intervento del 6 luglio 2013]

 

Il signor Edward Snowden ha pubblicamente rivelato attivita' segrete illegali del suo governo. Ed altre sembra apprestarsi a rivelarne se ne avra' la possibilita'. Il signor Edward Snowden ha denunciato dei crimini commessi dal suo governo contro il suo popolo, contro altri paesi, contro l'umanita'.

Il governo del suo paese non smentisce quanto denunciato dal signor Snowden, cosi' implicitamente ammettendo la veridicita' delle informazioni rese pubbliche; cerca invece di privare della liberta' la persona che ha denunciato evidenti abusi, flagranti reati.

Non solo la liberta', ma l'incolumita' e la vita stessa del signor Edward Snowden sono in pericolo.

Non si permetta che sia consegnato nelle mani dei carnefici di Guantanamo e di Abu Ghraib.

Non si permetta che subisca persecuzioni e torture.

Ogni paese retto da un ordinamento giuridico democratico, ad esempio l'Italia, ha il dovere di dare asilo al signor Snowden che lo ha richiesto; ha il dovere di adoperarsi per proteggerne la vita.

 

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LA PACE SUBITO

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Per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan

Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532

Numero 40 del 22 luglio 2013

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

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