Telegrammi. 1343
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- Date: Sun, 21 Jul 2013 23:48:52 +0200 (CEST)
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1343 del 22 luglio 2013
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Peppe Sini: Non solo il sintomo, il male
2. Un appello agli enti locali affinche' si impegnino per la cessazione della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan
3. Segnalazioni librarie
4. La "Carta" del Movimento Nonviolento
5. Per saperne di piu'
1. EDITORIALE. PEPPE SINI: NON SOLO IL SINTOMO, IL MALE
I. Il turpiloquio maschilista e razzista e' il segno distintivo dei fascisti quale che sia la casacca che indossino.
Ma quel turpiloquio non e' solo lo sfogo di un animo turpe o gravato. E' anche il sintomo di un'ideologia condivisa. E quell'ideologia e' legata da un rapporto di corrispondenza biunivoca a una prassi: una prassi schiavista e assassina.
Maschilismo e razzismo si rafforzano reciprocamente. Il disprezzo dell'altro, dell'altra, e la volonta' di assoggettamento, di umiliazione estrema, di ridurre degli esseri umani a cosa da possedere, usare e poi rompere, sono elementi costitutivi di entrambi. E sono gia' il fascismo.
Per questo la lotta contro il maschilismo e contro il razzismo e' la stessa. E senza questa lotta non si puo' sconfiggere il fascismo, sconficcarne la lama assassina dalla societa' e dalle menti.
E per questo non basta scandalizzarsi per le infami idiozie dette da loschi individui per cavare uno sghignazzo dal branco dei loro sodali, occorre altresi' e decisivamente contrastare le pratiche reali del maschilismo e del razzismo, l'effettuale violenza che ogni giorno aggredisce, perseguita, uccide degli esseri umani.
*
II. E per essere chiari, ed andare sul concreto: occorre abolire subito le infami misure hitleriane imposte nel nostro paese da governi razzisti e golpisti.
Occorre abolire le deportazioni. Le deportazioni.
Occorre abolire i campi di concentramento. I campi di concentramento.
Occorre abolire il cosiddetto "reato di clandestinita'", ovvero la punizione hitleriana di una persona per il solo fatto di esistere e di cercare di restare viva nel mondo. Il cosiddetto "reato di clandestinita'" e' uno degli orrori piu' ripugnanti di questo inizio di millennio; e' il ritorno delle leggi di Norimberga, e' l'inizio della fine dell'umanita'. Finche' non si abolisce il "reato di clandestinita'" il nostro e' un paese nazista.
Occorre abolire il criminale divieto, oggi imposti a gran parte degli esseri umani, di muoversi liberamente nel mondo, nell'unico mondo che e' casa comune di tutti - tutti - gli esseri umani.
Occorre abolire la riduzione in schiavitu'. La riduzione in schiavitu'. La riduzione in schiavitu' esplicitamente favoreggiata ed effettualmente istituzionalmente imposta dalla scellerata antilegge Bossi-Fini.
Last, but not least: occorre abolire l'apartheid. L'apartheid in Italia. L'apartheid in Europa. L'apartheid che i poteri dominanti hanno imposto su scala planetaria.
Per essere chiari, ed andare sul concreto: questo sono le prime cose da fare per tornare ad essere un paese decente, un ordinamento giuridico democratico, uno stato di diritto, e non piu' una dittatura razzista.
Ed occorre anche, senza indugio alcuno, che sia legiferato subito che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune.
Ed occorre anche, senza indugio alcuno, che sia legiferato subito che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia.
Come si vede, occorre passare dalla mera deprecazione del razzismo urlato alla lotta democratica e nonviolenta contro il razzismo praticato e finanche depositato in oscene misure amministrative, in scellerati atti istituzionali. Occorre passare dalle parole alle cose, combattere - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, con la fedelta' alla Costituzione - non solo le dichiarazioni razziste, ma gli atti razzisti, il razzismo istituzionale che governi golpisti hanno introdotto da anni nel nostro paese.
Se non si abolisce la concreta violenza razzista che governi golpisti hanno introdotto da anni nell'ordinamento dello stato italiano, si continua ad essere assassini e complici degli assassini. Assassini e complici degli assassini, si'.
Se non si abolisce la concreta violenza razzista che governi golpisti hanno introdotto da anni nell'ordinamento dello stato italiano, la povera gente innocente che muore sul fondo del Mediterraneo siamo noi che la uccidiamo.
Se non si abolisce la concreta violenza razzista che governi golpisti hanno introdotto da anni nell'ordinamento dello stato italiano, la povera gente innocente che vediamo ridotta in schiavitu' siamo noi che la schiavizziamo.
Se non si abolisce la concreta violenza razzista che governi golpisti hanno introdotto da anni nell'ordinamento dello stato italiano, la povera gente innocente reclusa, torturata, deportata, ne siamo noi gli aguzzini.
Si risparmino i proclami roboanti quanto vacui e le lacrimucce coccodrillesche, e si passi alla lotta democratica e nonviolenta per abolire il regime razzista nel nostro paese.
Analogamente, occorre prendere sul serio la Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne. Convenzione che il parlamento italiano ha recentemente ratificato con voto unanime. Ebbene: si realizzino subito gli interventi necessari ed urgenti che la Convenzione elenca. Ogni giorno che si lascia passare senza mettere in pratica quei provvedimenti altre donne vengono uccise. Si realizzino subito gli interventi necessari ed urgenti che la Convenzione di Istanbul prevede.
In questo drammatico quadro ci sembra di straordinario valore l'azione coraggiosa della ministra Cecile Kyenge, e tale che ad essa esprimiamo profonda gratitudine e persuasa solidarieta', e pieno sostegno alle sue iniziative per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Ed ugualmente ci sembra di straordinario valore l'azione coraggiosa della presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, ed anche ad essa esprimiamo gratitudine e solidarieta', e dichiariamo non solo il nostro auspicio ma anche la nostra disponibilita' all'impegno affinche' essa - che oggi e' gia' la terza carica istituzionale del paese - sia la prossima Presidente della Repubblica. L'Italia ne ha davvero bisogno.
*
III. Dopo la condanna in primo grado tanto di Berlusconi quanto di alcuni dei suoi principali complici nell'approvvigionamento di carne umana fresca e femminile, e' evidente a chiunque non solo quale sia la weltanschauung, ma anche la condotta di questi personaggi, il loro way of life e il loro sistema di potere.
Che e' l'ideologia e la pratica che tutti conoscono gia' per averla vista esibita in televisione giorno dopo giorno, anno dopo anno.
Un'ideologia e una pratica del generalizzato prossenetismo e della generalizzata prostituzione, della violenza maschilista eletta ed eretta a metodo e sistema, a metodo e sistema totalitario.
Non solo deve essere interdetto dai pubblici uffici chi e' responsabile di questo orrore, ma altresi' ostracizzato dalla societa' civile. Civile, non barbara. La societa' delle persone libere, non degli schiavisti e degli schiavizzati.
E poiche' il 30 luglio la Cassazione confermera' in via definitiva un'altra condanna di Berlusconi, per un altro reato tra tanti commessi, ebbene, sia quello il punto di svolta per cacciare finalmente la destra golpista, razzista, mafiosa, fascista, rapinatrice e corruttrice berlusconiana dal governo del nostro paese dopo vent'anni di infamie e disastri.
Sia quello il punto di svolta per la caduta del governo dell'insensato e ripugnante compromesso coi golpisti; sia quello il punto di svolta per nuove elezioni in cui tutto il fronte antifascista democratico si coalizzi per sconfiggere definitivamente la destra golpista, razzista, mafiosa, fascista, rapinatrice e corruttrice berlusconiana.
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IV. Occorre organizzare subito la sinistra della nonviolenza, il programma politico di governo della sinistra della nonviolenza, la proposta politica della sinistra della nonviolenza per la costruzione della coalizione del fronte antifascista democratico che possa sconfiggere la destra golpista, razzista, mafiosa, fascista, rapinatrice e corruttrice berlusconiana.
Subito l'iniziativa nonviolenta perche' l'Italia torni al rispetto della legalita' costituzionale.
Subito l'iniziativa nonviolenta perche' l'Italia sia governata da una coalizione che faccia della legalita' costituzionale, della democrazia, dell'affermazione dei diritti umani di tutti gli esseri umani, della difesa della biosfera, il cuore della sua politica.
Subito il risorgimento morale e civile nonviolento per la legalita': contro la guerra.
Subito il risorgimento morale e civile nonviolento per la legalita': contro il femminicidio.
Subito il risorgimento morale e civile nonviolento per la legalita': contro il razzismo.
Subito il risorgimento morale e civile nonviolento per la legalita': contro la mafia.
Subito il risorgimento morale e civile nonviolento per la legalita': contro la devastazione ambientale.
Subito il risorgimento morale e civile nonviolento per la legalita': contro la rapina e lo sfruttamento schiavista.
Subito il risorgimento morale e civile nonviolento per la legalita': per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Subito il risorgimento morale e civile nonviolento per la legalita': per l'internazionale futura umanita'.
Il momento e' ora.
La nonviolenza e' in cammino.
2. REPETITA IUVANT. UN APPELLO AGLI ENTI LOCALI AFFINCHE' SI IMPEGNINO PER LA CESSAZIONE DELLA ILLEGALE ED INSENSATA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA IN CORSO IN AFGHANISTAN
Ai sindaci dei Comuni
ai Presidenti delle Province
ai Presidenti delle Regioni
Egregi signori,
come si puo' restare indifferenti dinanzi all'orrore dei quotidiani massacri in Afghanistan?
Come si puo' restare indifferenti dinanzi all'illegale ed insensata partecipazione italiana a quella guerra scellerata?
Troppe persone sono gia' state assurdamente uccise.
La guerra consiste di stragi.
Solo la pace salva le vite.
Si adoperi l'Italia per la pace e i diritti umani.
Il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto a non essere ucciso.
Cessi subito la partecipazione italiana alla guerra.
Vi chiediamo di chiedere al governo di far cessare immediatamente l'illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan.
Vi chiediamo di chiedere al governo di cessare immediatamente di sperperare delittuosamente ingentissime risorse pubbliche per far morire degli esseri umani.
Vi chiediamo di chiedere al governo di utilizzare piuttosto quelle ingentissime risorse pubbliche per salvare la vita delle persone: per educazione, sanita', assistenza, infrastrutture civili, tutela e risanamento ambientale, diritto alla casa e al lavoro.
Vi chiediamo di chiedere al governo di rispettare finalmente la Costituzione della Repubblica Italiana a cui tutti i ministri hanno giurato di essere fedeli; la Costituzione troppo a lungo scandalosamente violata; la Costituzione che dichiara che "L'Italia ripudia la guerra".
3. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Miguel Angel Sabadell, Maxwell. La sintesi elettromagnetica, Rba Italia, Milano 2013, pp. 168, euro 9,99.
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Riletture
- Simone de Beauvoir, Le deuxieme sexe, Gallimard, Paris 1949, 1976, 1989, 2 voll. per pp. 416 + 672.
- Simone Weil, Quaderni, Adelphi, Milano 1982-1993, 4 voll. per pp. 412 + 374 + 428 + 632.
- Virginia Woolf, Le tre ghinee, La tartaruga, Milano 1975, Feltrinelli, Milano 1979, 1987, pp. 256.
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Riedizioni
- Rodolfo Doni, Giorgio La Pira, Figlie di San Paolo, 2004, Il sole 24 ore, Milano 2013, pp. 192, euro 9,90.
- Giovanni Matteoli (a cura di), Giorgio Amendola. Comunista riformista, Rubbettino, Soveria Mannelli 2001, Il sole 24 ore, Milano 2013, pp. 192, euro 9,90.
4. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
5. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1343 del 22 luglio 2013
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
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