Nonviolenza. Femminile plurale. 433
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- Date: Thu, 18 Jul 2013 19:19:12 +0200 (CEST)
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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE
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Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Numero 433 del 18 luglio 2013
In questo numero:
1. Opporsi a maschilismo e razzismo: ora, concretamente
2. Per Nanda
3. Scioperiamo. Per fermare la cultura della violenza
4. Per la messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord (27 febbraio 2009)
1. EDITORIALE. OPPORSI A MASCHILISMO E RAZZISMO: ORA, CONCRETAMENTE
Occorre contrastare con piu' decisione e con piu' efficacia la violenza maschilista e razzista.
La violenza maschilista e razzista che ogni giorno miete vittime innocenti.
*
La violenza maschilista e razzista di cui sono scandalosamente sostenitori anche rappresentanti istituzionali che non solo incitano ad essa con i loro ebbri ripugnanti turpiloqui e con i loro gesti vili e perversi, ma che negli anni in cui sono stati al governo l'hanno imposta con infami e scellerate misure che indignano ogni persona decente, misure razziste e assassine che sono ancora da abrogare.
Condividiamo la richiesta che il vicepresidente del Senato che piu' volte ha dato dimostrazione di atteggiamenti razzisti si dimetta da quell'incarico.
Se quel vicepresidente non si dimette chiediamo a tutti gli altri vicepresidenti, segretari e questori che insieme al presidente compongono il Consiglio di presidenza del Senato, di dimettersi loro e di non ritirare le loro dimissioni finche' quel vicepresidente non si sia dimesso.
E chiediamo a tutti i membri del ramo del Parlamento in cui esso siede di manifestare esplicitamente e concretamente il loro rifiuto del razzismo.
*
Ma non basta.
Crediamo altresi' che sia necessario dare immediato adempimento a tutte le necessarie ed urgenti misure contro la violenza maschilista previste nella Convenzione di Istanbul che il Parlamento italiano nelle scorse settimane ha ratificato all'unanimita'.
Immediato adempimento.
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Ed ancora: chiediamo che siano immediatamente abolite tutte le infami misure razziste imposte da precedenti governi golpisti.
Ed in particolare chiediamo che sia rispettata la Costituzione della Repubblica Italiana che all'articolo 2 afferma che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo" e all'articolo 10 afferma che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica".
E quindi chiediamo immediati provvedimenti legislativi affinche': cessi la persecuzione dei migranti; sia abolito il cosiddetto "reato di clandestinita'"; siano aboliti i campi di concentramento; siano abolite le deportazioni; cessi la schiavitu'; sia consentita la libera circolazione di tutti gli esseri umani sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera; sia legiferato subito che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune; sia legiferato subito che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia.
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Riaffermiamo la nostra profonda gratitudine e persuasa solidarieta' alla ministra Cecile Kyenge ed esprimiamo ancora una volta pieno sostegno al suo impegno per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Ugualmente riaffermiamo gratitudine e solidarieta' anche alla presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, e formuliamo l'auspicio che essa possa essere la prossima Presidente della Repubblica.
2. MEMORIA. PER NANDA
Fernanda Pivano, nata il Genova il 18 luglio 1917 e deceduta a Milano il 18 agosto 2009, e' stata una delle figure piu' belle della nonviolenza in Italia.
E forse la persona che piu' di ogni altra ha favorito l'incontro tra la grande cultura d'impegno civile statunitense (non solo i classici letterari americani gia' proposti da Pavese e da Vittorini, ma anche i movimenti per i diritti civili, il pacifismo, la controcultura giovanile e le esperienze alternative, tutte le avanguardie artistiche ed in primo luogo quelle musicali) ed il nostro paese, o almeno quella parte del nostro paese che fu nel movimento di contestazione che mobilito' per alcuni decenni tutti i giovani non asserviti al disordine costituito.
Per la mia generazione, cresciuta leggendo l'Antologia di Spoon River, Ginsberg e Kerouac, la Poesia degli ultimi americani, e Pavese, ed Hemingway, e Melville (e molto altro ancora, certo, da Thoreau a Bateson), Fernanda Pivano e' stata insieme guida e compagna.
Ed e' bello ricordarla (per la circostanza di essere entrambi nati il 18 luglio, lei del 1917 e lui del 1918) nel giorno stesso in cui rendiamo omaggio a Nelson Mandela nel suo novantacinquesimo compleanno: unica e' la loro lotta, che e' anche la nostra, la lotta di tutti gli esseri umani che credono nel diritto di tutti gli esseri umani alla vita, alla dignita', alla solidarieta', in un unico mondo casa comune dell'umanita' intera di cui l'umanita' intera deve prendersi cura.
Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte.
La nonviolenza e' in cammino.
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Una breve notizia biobibliografica su Fernanda Pivano
Fernanda Pivano, intellettuale italiana (Genova 1917 - Milano 2009) impegnata nei movimenti per i diritti civili, studiosa della cultura americana e personalmente intensamente partecipe delle piu' rilevanti esperienze di impegno civile, artistiche, letterarie e culturali nordamericane novecentesche (e particolarmente di quelle legate alla cultura ed alla militanza democratica e radicale, pacifista ed antirazzista, di opposizione e di contestazione, ed agli stili di vita alternativi), generosa maestra, amica della nonviolenza. Tra le opere di Fernanda Pivano: oltre a numerose e giustamente celebri traduzioni (tra cui la classica versione dell'Antologia di Spoon River, di Edgar Lee Masters; la stupenda raccolta di poesie di Allen Ginsberg, Jukebox all'idrogeno; la fondamentale antologia Poesia degli ultimi americani), ha pubblicato tra altri volumi: La balena bianca e altri miti, 1961; America rosso e nera, 1964; Le belle ragazze, 1965; L'altra America negli anni Sessanta, 1971; "Pianeta Fresco", 1967; Beat hippie yippie, 1972, Mostri degli anni Venti, 1976, C'era una volta il beat, 1976, Hemingway, 1985. Dal sito di "Rai news 24" riprendiamo la seguente scheda: "Ferdinanda Pivano e' una figura di rilievo nella scena culturale italiana soprattutto per il suo contributo alla divulgazione della letteratura americana in Italia. Ha iniziato l'attivita' letteraria sotto la guida di Cesare Pavese nel 1943 con la traduzione dell'Antologia di Spoon River di Edgard Lee Masters. Da allora ha tradotto molti romanzieri americani (fra gli altri Faulkner, Hemingway, Fitzgerald, Anderson, Gertrude Stein) e a quasi tutte le traduzioni ha preposto lunghi saggi bio-socio-critici. Come talent scout editoriale ha suggerito la pubblicazione degli scrittori contemporanei piu' significativi d'America, da quelli citati degli Anni Venti e a quelli del dissenso nero (come Richard Wright) ai protagonisti del dissenso nonviolento degli anni Sessanta (quali Ginsberg, Kerouac, Burroughs, Ferlinghetti, Corso) agli autori ora giovanissimi quali Leavitt, McInerney, Ellis (per il quale ha scritto un lungo saggio che costituisce una breve storia del minimalismo letterario americano). Si e' presto affermata come saggista confermando in Italia un metodo critico basato sulla testimonianza diretta, sulla storia del costume e sull'indagine storico-sociale degli scrittori e dei fenomeni letterari. Opere di Fernanda Pivano: La balena bianca e altri miti, Mondadori, 1961, Il Saggiatore, 1995; America rossa e nera, Vallecchi, 1964; Beat hippie yippie, Arcana, 1972, Bompiani, 2004; Mostri degli anni Venti, Formichiere, 1976, Rizzoli, 1976; C'era una volta un Beat, Arcana 1976, Frassinelli, 2003; L'altra America negli anni Sessanta, Officina-Formichiere, 1971, 1993; Intervista a Bukowski, Sugar, 1982; Biografia di Hemingway, Rusconi, 1985; Cos'e' piu' la virtu', Rusconi, 1986; La mia kasbah, Rusconi, 1988, Marsilio, 1998; La balena bianca e altri miti, Il Saggiatore, 1995; Altri amici, Mondadori, 1996; Amici scrittori, Mondadori, 1996; Hemingway, Rusconi, 1996, Bompiani 2001; Dov'e' piu' la virtu', Marsilio, 1997; Viaggio americano, Bompiani, 1997; Album americano. Dalla generazione perduta agli scrittori della realta' virtuale, Frassinelli, 1997; I miei quadrifogli, Frassinelli, 2000; Dopo Hemingway. Libri, arte ed emozioni d'America, Pironti, 2000; Una favola, Pagine d'arte, 2001; Un po' di emozioni, Fandango, 2002; Mostri degli anni Venti, La Tartaruga, 2002; De Andre' il corsaro, con C. G. Romana e M. Serra, Interlinea, 2002; The beat goes on, Mondadori, 2004". Tra le piu' recenti pubblicazioni: Pagine americane. Narrativa e poesia 1943-2005, Frassinelli, 2005; I miei amici cantautori, Mondadori, 2005; (con William Willinghton), Spoon River, ciao, Dreams Creek, 2006; Ho fatto una pace separata, Dreams Creek, 2006; Lo scrittore americano e la ragazza per bene. Storia di un amore: Nelson Algren e Simone de Beauvoir, Pironti, 2007; Complice la musica. 30+1 cantautori italiani si raccontano a Fernanda Pivano, Rizzoli, 2008; Diari 1917-1973, Bompiani, 2008.
3. INIZIATIVE. SCIOPERIAMO. PER FERMARE LA CULTURA DELLA VIOLENZA
[Riproponiamo ancora una volta il seguente appello che abbiamo ricevuto alcune settimane fa da Barbara Romagnoli (per contatti: duepunti2 at yahoo.it) e dal centro interculturale "Trama di terre" (per contatti: info at tramaditerre.org). Per contattare le promotrici dell'appello e aderire ad esso: scioperodonne2013 at gmail.com]
Scioperiamo. Per fermare la cultura della violenza
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Alla presidente della Camera, Laura Boldrini
Alla ministra delle Pari Opportunita', Josefa Idem
Alla segretaria della Confederazione Generale del Lavoro, Susanna Camusso
A tutte le donne delle istituzioni, delle arti e dei mestieri
A tutte noi
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Pensavamo che l'uccisione di Fabiana, bruciata viva dal fidanzato sedicenne, esprimesse un punto di non ritorno. Invece no. L'insulto che e' stato rivolto alla ministra Cecile Kyenge - da un'altra donna - dice molto piu' di quanto non vogliamo ammettere. E di fronte ad una violenza verbale simile, non ci sono scuse o giustificazioni che tengano. Noi non siamo mai state silenziose, abbiamo sempre denunciato questi fatti, le violenze fisiche e quelle verbali. Ma non basta.
Non basta piu' il lavoro dei centri antiviolenza, fondamentale e prezioso. E non bastano le promesse di leggi che neanche arrivano. La ratifica della convenzione di Istanbul? Un passo importante, ma bisogna aspettare e aspettare. E noi non vogliamo piu' limitarci a lanciare appelli che raccolgono migliaia di firme ma restano solo sulla carta; a proclamarci indignate per una violenza che non accenna a smettere; a fare tavole rotonde, dibattiti politici, incontri. Adesso chiediamo di piu'.
Chiediamo di poter vivere in una societa' che vuole realmente cambiare la cultura che alimenta questa mentalita' maschilista, patriarcale, trasversale, acclarata e spesso occulta, che noi riteniamo totalmente responsabile della mancanza di rispetto per le donne, e che non fa nulla per fermare questo inutile e doloroso femminicidio italiano.
Chiediamo che la parola femminicidio non venga piu' sottovalutata, svilita, criticata. Perche' racconta di un fenomeno che ancora in troppi negano, o che sia qualcosa che non li riguarda. O addirittura che molte delle donne uccise o violate, in fondo in fondo, qualche sbaglio lo avevano fatto. Quanta disumanita' nel non voler vedere il nostro immenso lavoro, quello pagato e quello non pagato, il lavoro di cura e riproduttivo, il genio, la creativita', il ruolo multiforme delle donne.
Chiediamo di fermarci. A tutte: madri, sorelle, figlie, nonne, zie, compagne, amanti, mogli, operaie, commesse, maestre, infermiere, badanti, dirigenti, fornaie, dottoresse, farmaciste, studentesse, professoresse, ministre, contadine, sindacaliste, impiegate, scrittrici, attrici, giornaliste, registe, precarie, artiste, atlete, disoccupate, politiche, funzionarie, fisioterapiste, babysitter, veline, parlamentari, prostitute, autiste, cameriere, avvocate, segretarie.
Fermiamoci per 24 ore da tutto quello che normalmente facciamo. Proclamiamo uno sciopero generale delle donne che blocchi questo maledetto paese. Perche' sia chiaro che senza di noi, noi donne, non si va da nessuna parte. Senza il rispetto per la nostra autodeterminazione e il nostro corpo non c'e' societa' che tenga. Perche' la rabbia e il dolore, lo sconforto e l'indignazione, la denuncia e la consapevolezza, hanno bisogno di un gesto forte.
Scioperiamo per noi e per tutte le donne che ogni giorno rischiano la loro vita. Per le donne che verranno, per gli uomini che staranno loro accanto.
Unisciti a noi, firma e diffondi questo appello. Insieme, poi, decideremo una data.
scioperodonne2013 at gmail.com
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Barbara Romagnoli (giornalista freelance)
Adriana Terzo (giornalista freelance)
Tiziana Dal Pra (presidente del centro interculturale Trama di Terre)
4. HERI DICEBAMUS. PER LA MESSA FUORILEGGE DELL'ORGANIZZAZIONE RAZZISTA DENOMINATA LEGA NORD (27 FEBBRAIO 2009)
Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Presidente della Camera dei Deputati
Oggetto: Richiesta di iniziativa per la messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord
Egregi Presidenti,
ci rivolgiamo a voi come massime autorita' dello Stato per richiedere un vostro intervento al fine della messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord.
Tale organizzazione, che pur essendo assolutamente minoritaria nel Paese e' riuscita ad ottenere nel governo nazionale l'affidamento di decisivi ministeri a suoi rappresentanti, persegue e proclama una politica razzista incompatibile con la Costituzione della Repubblica Italiana, con uno stato di diritto, con un ordinamento giuridico democratico, con un paese civile.
Ritenendo che vi siano i presupposti per un'azione delle competenti magistrature che persegua penalmente sia i singoli atti e fatti di razzismo, sia l'azione organizzata e continuata e quindi l'associazione a delinquere che ne e' responsabile, con la presente chiediamo un vostro intervento affinche' si avviino le procedure previste dalla vigente normativa al fine della messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord e della punizione ai sensi di legge di tutti gli atti delittuosi di razzismo da suoi esponenti promossi, commessi, istigati o apologizzati.
Con osservanza,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
Viterbo, 27 febbraio 2009
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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE
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Numero 433 del 18 luglio 2013
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