La pace subito. 36
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- Date: Thu, 18 Jul 2013 12:37:19 +0200 (CEST)
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LA PACE SUBITO
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Per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan
Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Numero 36 del 18 luglio 2013
In questo numero:
1. Nel giorno in cui l'umanita' ringrazia Nelson Mandela
2. Peppe Sini: Per la messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord (27 febbraio 2009)
3. Peppe Sini: Perche' questa richiesta (primo marzo 2009)
4. Proposta di una lettera aperta da inviare al Presidente del Consiglio dei Ministri per la cessazione della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan
5. Alcuni indirizzi e-mail cui inviare la lettera aperta
1. INCONTRI. NEL GIORNO IN CUI L'UMANITA' RINGRAZIA NELSON MANDELA
Il 18 luglio, giorno in cui nel 1918 e' nato Nelson Mandela, e' il "Mandela day" che l'umanita' intera festeggia.
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Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo ha celebrato con un incontro di riflessione che si e' svolto la mattina di giovedi' 18 luglio 2013.
Nel corso dell'incontro sono state lette e commentate alcune parti dell'autobiografia di Mandela, la conclusione dello straordinario discorso al processo di Rivonia, ed il primo discorso dopo la liberazione.
Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha rievocato l'esperienza della campagna di solidarieta' con Nelson Mandela che coordino' per l'Italia nel 1987, e ricordato alcuni altri protagonisti della lotta antiapartheid, tra cui Benny Nato, che fu rappresentante dell'African National Congress in Italia.
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Nelson Mandela e' il piu' grande rappresentante vivente della lotta contro il razzismo, per la dignita' di ogni essere umano; nato nel 1918, tra i leader principali dell'African National Congress, nel 1964 e' condannato all'ergastolo dal regime razzista sudafricano; non accetta nessun compromesso, nel corso dei decenni la sua figura diventa una leggenda in tutto il mondo; uscira' dal carcere l'11 febbraio 1990 come un eroe vittorioso; premio Nobel per la pace nel 1993, primo presidente del Sudafrica finalmente democratico. Opere di Nelson Mandela: fondamentale e' l'autobiografia Lungo cammino verso la liberta', Feltrinelli, Milano 1995; tra le raccolte di scritti ed interventi pubblicate prima della liberazione cfr. La lotta e' la mia vita, Comune di Reggio Emilia, 1985; La non facile strada della liberta', Edizioni Lavoro, Roma 1986; tra le raccolte pubblicate successivamente alla liberazione: Tre discorsi, Centro di ricerca per la pace, Viterbo 1991; Contro ogni razzismo, Mondadori, Milano 1996; Mai piu' schiavi, Mondadori, Milano 1996 (il volume contiene un intervento di Nelson Mandela ed uno di Fidel Castro). Opere su Nelson Mandela: Mary Benson, Nelson Mandela: biografia, Agalev, Bologna 1988; Francois Soudan, Mandela l'indomabile, Edizioni Associate, Roma 1988; Jean Guiloineau, Nelson Mandela, Mondadori, Milano 1990; John Vail, I Mandela, Targa Italiana, Milano 1990; Fatima Meer, Il cielo della speranza, Sugarco, Milano 1990. Si vedano anche Winnie Mandela, Finche' il mio popolo non sara' libero, Sugarco, Milano 1986; Nancy Harrison, Winnie Mandela, Jaca Book, Milano 1987.
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I partecipanti all'incontro hanno rivolto un pensiero di profonda gratitudine e di profonda solidarieta' a Nelson Mandela che da settimane si trova in gravissime condizioni di salute.
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I partecipanti all'incontro, in coerenza con la lotta di Nelson Mandela, hanno inoltre espresso il loro persuaso sostegno a varie iniziative di pace, di solidarieta' e per i diritti:
a) all'iniziativa contro i cacciabombardieri F-35 e le navi da guerra del programma Fremm; iniziativa che deve proseguire anche dopo lo sciagurato voto del Senato il 16 luglio;
b) all'iniziativa per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan;
c) all'appello allo sciopero delle donne contro il femminicidio;
d) all'appello per l'asilo ad Edward Snowden;
e) alla richiesta di liberazione di Bradley Manning;
f) all'impegno affinche' siano abolite al piu' presto le infami misure razziste imposte da precedenti governi golpisti: ed in particolare affinche':
- sia rispettata la Costituzione della Repubblica Italiana che all'articolo 2 afferma che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo" e all'articolo 10 afferma che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica";
- cessi la persecuzione dei migranti;
- sia abolito il cosiddetto "reato di clandestinita'";
- siano aboliti i campi di concentramento;
- siano abolite le deportazioni;
- cessi la schiavitu';
- sia consentita la libera circolazione di tutti gli esseri umani sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera;
- sia legiferato subito che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune;
- sia legiferato subito che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia.
I partecipanti all'incontro hanno altresi' espresso profonda gratitudine e persuasa solidarieta' alla ministra Cecile Kyenge e pieno sostegno al suo impegno per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Ugualmente hanno espresso gratitudine e solidarieta' anche alla presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, e formulato l'auspicio che essa possa essere la prossima Presidente della Repubblica.
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I partecipanti hanno anche ricordato Fernanda Pivano, la grande militante ed intellettuale antifascista, antirazzista e nonviolenta nata il Genova il 18 luglio 1917 e deceduta a Milano il 18 agosto 2009.
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La lotta di liberazione dell'umanita' continua.
La nonviolenza e' in cammino.
2. HERI DICEBAMUS. PEPPE SINI: PER LA MESSA FUORILEGGE DELL'ORGANIZZAZIONE RAZZISTA DENOMINATA LEGA NORD (27 FEBBRAIO 2009)
Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Presidente della Camera dei Deputati
Oggetto: Richiesta di iniziativa per la messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord
Egregi Presidenti,
ci rivolgiamo a voi come massime autorita' dello Stato per richiedere un vostro intervento al fine della messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord.
Tale organizzazione, che pur essendo assolutamente minoritaria nel Paese e' riuscita ad ottenere nel governo nazionale l'affidamento di decisivi ministeri a suoi rappresentanti, persegue e proclama una politica razzista incompatibile con la Costituzione della Repubblica Italiana, con uno stato di diritto, con un ordinamento giuridico democratico, con un paese civile.
Ritenendo che vi siano i presupposti per un'azione delle competenti magistrature che persegua penalmente sia i singoli atti e fatti di razzismo, sia l'azione organizzata e continuata e quindi l'associazione a delinquere che ne e' responsabile, con la presente chiediamo un vostro intervento affinche' si avviino le procedure previste dalla vigente normativa al fine della messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord e della punizione ai sensi di legge di tutti gli atti delittuosi di razzismo da suoi esponenti promossi, commessi, istigati o apologizzati.
Con osservanza,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
Viterbo, 27 febbraio 2009
3. HERI DICEBAMUS. PEPPE SINI: PERCHE' QUESTA RICHIESTA (PRIMO MARZO 2009)
Ha scritto una volta Brecht che quando i crimini si moltiplicano diventano invisibili.
Cosi' nel nostro paese undici anni fa sono stati riaperti i campi di concentramento, ed ormai neppure si protesta piu' per la loro esistenza, fanno parte del paesaggio. I campi di concentramento. In cui sono recluse persone innocenti. In cui sono morte persone innocenti.
E mentre esseri umani innocenti vengono aggrediti nelle forme piu' feroci ed orribili, in televisione fanno vedere e ascoltare all'infinito i forsennati comizi hitleriani di taluni bruti xenofobi investiti di cariche pubbliche come fossero uno spettacolo ameno: e sono ne' piu' ne' meno che propaganda razzista e incitamento al pogrom. Chi li ascolta tutte le sere finisce per trovarli normali, anzi: fin divertenti nella loro grottesca tracotante bestialita'. Si considera folclore cio' che e' crimine.
E poiche' ci si abitua a tutto, dopo un po' si trova normale anche che un'organizzazione razzista con un programma razzista e con una milizia razzista controlli il ministero dell'Interno ed imponga al paese leggi razziste.
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Sono un vecchio internazionalista, che ritiene che tutti gli esseri umani hanno uguali diritti. So che le mie sembrano idee vetuste, ma queste idee sono affermate dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, e dalla legge fondamentale del nostro paese, quella Costituzione della Repubblica Italiana tra i cui "principi fondamentali" (i primi dodici articoli, che non sono modificabili se non attraverso un colpo di stato - che e' cio' cui stiamo assistendo oggi) c'e' anche il seguente: "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica". Mi sembrano parole chiare ed inequivocabili.
Come mi sembrano chiare ed inequivocabili quelle altre parole che recitano: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta' degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".
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L'attuale politica governativa in materia di immigrazione e' in evidente contrasto con la Costituzione italiana, con la civilta' giuridica, con l'ordinamento democratico, con il piu' elementare sentimento di umana solidarieta'.
L'attuale politica governativa in materia di immigrazione e' razzista. Ad ispirarla con tutta evidenza e' l'organizzazione razzista denominata Lega Nord (che certo ha trovato una totale complicita' nel partito eversivo berlusconiano in cui e' confluita anche la maggior parte dell'area politica neofascista).
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A questa criminale politica razzista occorre opporsi.
E, se posso permettermi, mi piacerebbe che quella cotanta parte dell'opinione pubblica democratica che pur qualcosa conta, e che oggidi' s'infiamma tanto a promuovere un necrofilo "diritto alla morte", si impegnasse anche almeno un pocolino per il diritto alla vita delle tante persone che appunto vorrebbero solo vivere e che il potere razzista minaccia e colpisce con brutale violenza.
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A questa criminale politica razzista occorre opporsi.
Ed il partito razzista che questa criminale politica razzista sta cercando di imporre al nostro paese dovrebbe essere messo fuorilegge.
Che e' cio' che chiediamo alle competenti istituzioni democratiche attraverso la lettera aperta che abbiamo indirizzato alle piu' alte cariche dello stato.
4. INIZIATIVE. PROPOSTA DI UNA LETTERA APERTA DA INVIARE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI PER LA CESSAZIONE DELLA ILLEGALE ED INSENSATA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA IN CORSO IN AFGHANISTAN
Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,
non passa giorno senza che dall'Afghanistan giunga notizia di massacri.
Innumerevoli esseri umani sono gia' morti e continuano a morire vittime di una guerra scellerata e insensata che nessuno puo' illudersi di vincere.
Una guerra scellerata e insensata cui l'Italia partecipa da oltre dieci anni in flagrante violazione della Costituzione della Repubblica Italiana.
Una guerra illegale in cui sono morti anche decine di italiani.
Una guerra costosissima, in cui per uccidere degli esseri umani si sperperano da decenni immense risorse economiche che dovrebbero essere utilizzate invece in difesa ed a promozione della vita, della dignita' e dei diritti degli esseri umani.
Lei queste cose le sa gia'.
Faccia dunque l'unica cosa legittima e ragionevole, moralmente decente, necessaria ed urgente: decida la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra; ed impegni concretamente il nostro paese per la fine della guerra, per il disarmo e la smilitarizzazione del conflitto, per salvare le vite anziche' sopprimerle.
Cessi di essere complice della criminale violazione della Costituzione italiana.
Cessi di essere complice dello sperpero di enormi risorse economiche a fini di morte.
Cessi di essere complice di innumerevoli omicidi.
Cessi di essere complice di questo orrore.
In quanto capo del governo lei e' ora il primo responsabile di una decisione ineludibile: facendo proseguire la partecipazione italiana alla guerra afgana lei e' tra i principali colpevoli delle uccisioni; facendo cessare la partecipazione italiana alla guerra afgana lei puo' diventare un esempio di buona politica, di rispetto del diritto, di agire morale.
Se queste parole la raggiungono, vi rifletta.
E sappia decidersi a fare la cosa giusta: solo la pace salva le vite. La guerra e' nemica dell'umanita'.
Faccia cessare il nostro massacro quotidiano.
Distinti saluti,
Firma
Luogo e data
Indirizzo del mittente
5. MATERIALI. ALCUNI INDIRIZZI E-MAIL CUI INVIARE LA LETTERA APERTA
Proponiamo a chi ci legge di inviare la lettera aperta sopra riportata (o una analoga, ovviamente redatta in forme e toni civili e cortesi) ai seguenti indirizzi e-mail:
a) indirizzi istituzionali afferenti al Presidente, alla Presidenza e alla Segreteria del Consiglio dei Ministri: letta_e at camera.it; segreteriadelportavoce at governo.it; ufficio_stampa at governo.it; segrcd at governo.it; ucm at palazzochigi.it; segrgen at governo.it; uscm at palazzochigi.it; segreteriausg at governo.it; servizioraccordousg at governo.it; usg at mailbox.governo.it; i.antonini at governo.it; info at urp.it; urp.funpub at funzionepubblica.it;
b) un indirizzo afferente al sito dell'on. Enrico Letta: 360 at associazione360.it;
c) naturalmente chiunque puo' aggiungere - se lo riterra' opportuno - altri ministri, senatori, deputati;
d) analogamente chiunque puo' aggiungere i mezzi d'informazione cui riterra' opportuno inviare copia della lettera aperta;
e) idem per altri interlocutori istituzionali e non.
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LA PACE SUBITO
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Per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan
Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532
Numero 36 del 18 luglio 2013
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