Telegrammi. 1308



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1308 del 17 giugno 2013

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Ricordato Marc Bloch a Viterbo

2. Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi" sostiene l'appello per la pace

3. Segnalazioni librarie

4. La "Carta" del Movimento Nonviolento

5. Per saperne di piu'

 

1. MAESTRI. RICORDATO MARC BLOCH A VITERBO

 

Si e' svolta la mattina di domenica 16 giugno 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" una commemorazione di Marc Bloch, nell'anniversario dell'uccisione per mano nazista il 16 giugno 1944.

Nel corso dell'incontro sono state lette e commentate alcune luminose pagine del grande storico ed eroico resistente.

*

Concludendo la commemorazione il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha messo in rilievo il rigore intellettuale e morale di Bloch, il lascito grande della sua opera, l'imperituro suo insegnamento, la testimonianza inestinguibile. Lo stesso rigore che dispiegava nel suo lavoro di storico presiedeva alle sue scelte civili, all'impegno antifascista. Chi ha meditato sulla sua "Apologia della storia", chi ha letto le sue ricerche e i suoi studi, le sue riflessioni e memorie, ne ha appreso una lezione che non si dimentica: la dirittura personale; la fedelta' al vero nella ricerca attenta, nella ricostruzione acuta e complessa, nell'interpretazione paziente e prudente e rispettosa delle altrui voci; la consapevolezza della civilta' umana come processo inclusivo, e quindi il dovere di prendere e tenere la propria posizione nella lotta comune contro la barbarie, nella lotta dell'umanita' contro l'inumano: il dovere di difendere la verita' dei passati, che non possono piu' difendersi da soli e vivono solo nel nostro ricordo, nella nostra fedelta', nella nostra solidarieta'; il dovere di difendere la possibilita' dei venturi, che vivranno nel mondo che noi gli lasceremo e sta a noi decidere che sia il mondo della fratellanza, dell'uguaglianza, della liberta', o il mondo infero dell'ordine hitleriano, la terra desolata della biosfera ridotta a deserto e rovine, della societa' ridotta a filo spinato e forni crematori; il dovere di difendere la vita dei presenti dalla violenza dei poteri assassini. Lo storico Marc Bloch, il resistente Marc Bloch, il Marc Bloch assassinato dai nazisti ma ancora e per sempre vivo nel cuore e nella mente di ogni persona di retto sentire e di volonta' buona, ci ha insegnato che tu devi difendere l'umanita' intera, che tu sei responsabile di tutto. Non abbiamo dimenticato. Non dimenticheremo mai. La nonviolenza e' in cammino.

*

Marc Bloch, iIlustre storico, nato a Lione nel 1886, docente universitario a Strasburgo e alla Sorbona, fondatore con Lucien Febvre delle "Annales d'histoire economique et sociale" che hanno cosi' potentemente contribuito al rinnovamento della storiografia. Impegnato nella Resistenza, fu assassinato dai nazisti nel 1944. Opere di Marc Bloch: tra i suoi lavori segnaliamo almeno I re taumaturghi, La societa' feudale, Apologia della storia, tutti editi da Einaudi. Opere su Marc Bloch: per un avvio cfr. Massimo Mastrogregori, Introduzione a Bloch, Laterza, Roma-Bari 2001.

 

2. INIZIATIVE. IL GRUPPO DI LAVORO SU "LA NONVIOLENZA IN ITALIA OGGI" SOSTIENE L'APPELLO PER LA PACE

 

Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi" aderisce all'iniziativa dell'invio di lettere al Presidente del Consiglio dei Ministri per richiedere la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan.

*

Al Presidente, alla Presidenza e alla Segreteria del Consiglio dei Ministri: letta_e at camera.it; segreteriadelportavoce at governo.it; ufficio_stampa at governo.it; segrcd at governo.it; ucm at palazzochigi.it; segrgen at governo.it; uscm at palazzochigi.it; segreteriausg at governo.it; servizioraccordousg at governo.it; usg at mailbox.governo.it; i.antonini at governo.it; info at urp.it; urp.funpub at funzionepubblica.it

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,

non passa giorno senza che dall'Afghanistan giunga notizia di massacri.

Innumerevoli esseri umani sono gia' morti e continuano a morire vittime di una guerra scellerata e insensata che nessuno puo' illudersi di vincere.

Una guerra scellerata e insensata cui l'Italia partecipa da oltre dieci anni in flagrante violazione della Costituzione della Repubblica Italiana.

Una guerra illegale in cui sono morti anche decine di italiani.

Una guerra costosissima, in cui per uccidere degli esseri umani si sperperano da decenni immense risorse economiche che dovrebbero essere utilizzate invece in difesa ed a promozione della vita, della dignita' e dei diritti degli esseri umani.

Lei queste cose le sa gia'.

Faccia dunque l'unica cosa legittima e ragionevole, moralmente decente, necessaria ed urgente: decida la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra; ed impegni concretamente il nostro paese per la fine della guerra, per il disarmo e la smilitarizzazione del conflitto, per salvare le vite anziche' sopprimerle.

Cessi di essere complice della criminale violazione della Costituzione italiana.

Cessi di essere complice dello sperpero di enormi risorse economiche a fini di morte.

Cessi di essere complice di innumerevoli omicidi.

Cessi di essere complice di questo orrore.

In quanto capo del governo lei e' ora il primo responsabile di una decisione ineludibile: facendo proseguire la partecipazione italiana alla guerra afgana lei e' tra i principali colpevoli delle uccisioni; facendo cessare la partecipazione italiana alla guerra afgana lei puo' diventare un esempio di buona politica, di rispetto del diritto, di agire morale.

Se queste parole la raggiungono, vi rifletta.

E sappia decidersi a fare la cosa giusta: solo la pace salva le vite. La guerra e' nemica dell'umanita'.

Faccia cessare il nostro massacro quotidiano.

Distinti saluti,

Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi"

Viterbo, 16 giugno 2013

Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi", composto da ricercatrici e ricercatori indipendenti che collaborano con il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e che si sono formati nei prolungati cicli di seminari di accostamento alla nonviolenza svoltisi a Viterbo e nel viterbese dagli anni Novanta e che tuttora proseguono, ha condotto tra 2010 e 2012 una prolungata ricerca-azione sulla nonviolenza in Italia coinvolgendo a livello nazionale centinaia di studiosi e attivisti amici della nonviolenza; tutti i materiali del lavoro svolto sono stati pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" e molti di essi sono presenti su numerosi siti internet al tema dedicati.

 

3. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riedizioni

- Friedrich Hoelderlin, Tutte le liriche, Mondadori, Milano 2001, 2010, 2013, 3 voll. per complessive pp. CXXVIII + 1968, euro 12,90 + 12,90 + 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori).

 

4. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

5. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1308 del 17 giugno 2013

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