Telegrammi. 1285



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1285 del 25 maggio 2013

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Opporsi alla guerra, opporsi alle uccisioni

2. Da Bertha von Suttner a Vandana Shiva. Nella Giornata internazionale delle donne per la pace e il disarmo

3. Peppe Sini: Una dichiarazione di voto

4. La "Carta" del Movimento Nonviolento

5. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. OPPORSI ALLA GUERRA, OPPORSI ALLE UCCISIONI

 

Il primo dovere di ogni persona decente e' salvare le vite.

Opporsi alla guerra, agli eserciti, alle armi.

Opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le persecuzioni.

Difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Il primo diritto e' il diritto a non essere ucciso.

Opporsi alla guerra e' il primo dovere.

 

2. INIZIATIVE. DA BERTHA VON SUTTNER A VANDANA SHIVA. NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE PER LA PACE E IL DISARMO

 

Nella ricorrenza della Giornata internazionale delle donne per la pace e il disarmo, il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ha realizzato un incontro di riflessione nella mattinata di venerdi' 24 maggio 2013.

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati brevi estratti da testi di Bertha von Suttner, Rosa Luxemburg, Virginia Woolf, Simone Weil, Hannah Arendt, Simone de Beauvoir, Franca Ongaro Basaglia, Luce Fabbri, Assia Djebar, Rigoberta Menchu', Martha C. Nussbaum, Luce Irigaray, Aung San Suu Kyi, Silvia Vegetti Finzi, Eve Ensler, Vandana Shiva.

*

Concludendo l'incontro a nome delle e dei partecipanti il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha riassunto alcuni dei convincimenti profondi che dagli anni Settanta sono alla base della riflessione e dell'attivita' del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo.

1. Che il pensiero delle donne e' stato nel Novecento ed e' oggi il contributo teorico piu' importante della civilta' umana: in tutti i campi di riflessione fondamentali il contributo delle pensatrici e' decisivo.

2. Che il movimento delle donne e' l'unico movimento storico di liberazione dell'umanita' che nella sua azione non ha violato i diritti umani, non ha commesso stragi, non ha instaurato nuove oppressioni: e' quindi l'unico movimento di liberazione integralmente coerente con le sue premesse e i suoi fini di universale solidarieta' e liberazione.

3. Che la lotta di liberazione delle donne e' tout court la lotta di liberazione dell'umanita', poiche' solo se si sconfiggera' la violenza maschilista e patriarcale sara' possibile abolire la guerra e l'ingiustizia sociale, il militarismo e l'autoritarismo, il razzismo e il totalitarismo, il potere mafioso e il regime della corruzione, il pregiudizio e le persecuzioni, le pratiche necrofile e l'ecocidio, tutte violenze che nell'ideologia e nelle pratiche del maschilismo e del patriarcato trovano la loro piu' profonda radice.

4. Che il femminismo e' la corrente calda della nonviolenza in cammino, l'esperienza storica decisiva della lotta dell'umanita' contro tutte le violenze e le menzogne.

Femminista ed ecologista, socialista e libertaria, solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

3. RIFLESSIONE. PEPPE SINI: UNA DICHIARAZIONE DI VOTO

[Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, gia' consigliere comunale e provinciale, e' stato dagli anni '70 uno dei principali animatori del movimento che si oppone alle servitu' energetiche e militari nell'Alto Lazio (e prendendo parte al movimento antinucleare fin dalla prima iniziativa a Montalto di Castro); dalla meta' degli anni Settanta e' stato uno dei principali animatori della sinistra antitotalitaria a Viterbo, ed ha fatto parte della segreteria provinciale del Pdup, il "Partito di unita' proletaria per il comunismo", fino all'autoscioglimento del partito nel 1984; negli anni '90 ha preso parte all'esperienza del "Movimento per la democrazia - la Rete", rappresentativa del movimento antimafia nelle istituzioni; obiettore di coscienza al servizio militare, dagli anni Settanta e' persona amica della nonviolenza (condividendo la formulazione di Aldo Capitini); nel 1979 ha fondato il "Comitato democratico contro l'emarginazione" che ha condotto rilevanti campagne di solidarieta'; ha promosso e presieduto il primo convegno nazionale di studi sulla figura e l'opera di Primo Levi; nel 1987 ha coordinato per l'Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano; nel 1999 ha ideato, promosso e realizzato l'esperienza delle "mongolfiere della pace" con cui ostacolare i decolli dei bombardieri che dalla base di Aviano recavano strage in Jugoslavia; nel 2001 e' stato l'animatore dell'iniziativa che - dopo la tragedia di Genova - ha portato alla presentazione in parlamento di una proposta di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza; e' stato dagli anni '80 il principale animatore dell'attivita' di denuncia e opposizione alla penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio - e negli anni '90 ha presieduto la Commissione d'inchiesta ad hoc istituita dal Consiglio Provinciale di Viterbo -; ha ideato e animato due delle piu' importanti e vittoriose campagne ambientaliste nell'Alto Lazio: quella contro la realizzazione della devastante Supercassia negli anni '80-'90, e quella contro la realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo dal 2007; negli anni '80 e '90 e' stato tra i principali redattori del settimanale "Sotto voce" che a Viterbo condusse fondamentali inchieste contro i poteri criminali e il regime della corruzione; dal 2000 e' direttore del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", che ogni giorno diffonde materiali di studio e di riflessione e sostiene e promuove iniziative nonviolente per la pace, l'ambiente, i diritti umani di tutti gli esseri umani. Ha ideato e realizzato dal 2002 a Viterbo le commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre il 4 novembre col motto "Ogni vittima ha il volto di Abele" e promosso la campagna a livello nazionale con questa denominazione]

 

"Or tu chi se', che vuo' sedere a scranna,

per giudicar di lungi mille miglia

con la veduta corta d'una spanna?"

(Par., XIX, 79-81)

 

"I think we are in rats' alley

Where the dead men lost their bones"

(T. S. Eliot, The Waste Land, vv. 115-116)

 

Anche alle imminenti elezioni amministrative occorre votare a sinistra per contrastare la barbarie, la corruzione, la violenza, la rapina e la distruzione dei beni comuni; occorre votare a sinistra per difendere l'uguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani e la biosfera casa comune dell'umanita' intera.

Alle elezioni comunali di Viterbo di domenica 26 e lunedi' 27 maggio votero' per il candidato a sindaco Daniele Cario e per la lista di "Solidarieta' cittadina" che lo sostiene e che ha per simbolo una stretta di mano tra una mano nera e una mano bianca a rappresentare la solidarieta' che unisce tutti gli esseri umani.

*

Nei mesi scorsi ho cercato di proporre alle varie, disperse e confuse forze della sinistra viterbese di unirsi in una coalizione in grado di contrastare sia la destra neofascista e berlusconiana, sia l'ex-centrosinistra andreottizzato e largamente colonizzato da personaggi provenienti dalla destra neofascista e berlusconiana. Quella proposta non ha trovato ascolto.

*

In queste settimane di campagna elettorale a Viterbo mentre i fascisti starnazzavano le cose piu' infami, l'unico candidato che ha sottoscritto un appello contro il razzismo, per i diritti umani di tutti gli esseri umani, e' stato Daniele Cario.

L'unica lista che ha promosso una iniziativa di informazione onesta e veritiera sull'avvelenamento da arsenico che l'intera popolazione di Viterbo subisce da anni e' stata la lista che Daniele Cario sostiene, quella dell'associazione "Solidarieta' cittadina", che ha invitato a parlare su questo la dottoressa Antonella Litta.

In queste settimane e' stata l'unica presenza elettorale di sinistra che si e' esplicitamente riconosciuta nella pluriennale lotta che abbiamo condotto e vinto in difesa della salute e dei diritti dei cittadini, e della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame di dantesca memoria, contro l'assalto della lobby speculativa di estrema destra del mega-aeroporto nocivo e distruttivo, illegale e insensato.

L'unica presenza di sinistra che mi ha chiesto e quindi consentito di parlare in piazza contro la guerra, contro la mafia, contro il razzismo, contro la violenza maschilista e femminicida, contro l'eversione dall'alto berlusconiana, contro il regime della corruzione, contro il fascismo che torna, contro la violenza degli sfruttatori. E per commemorare le vittime della strage di Capaci. Temi su cui nessun altro ha speso una parola in questa campagna elettorale in questa citta', e si capisce perche'.

*

Anche alle imminenti elezioni amministrative occorre votare a sinistra per contrastare la barbarie, la corruzione, la violenza, la rapina e la distruzione dei beni comuni; occorre votare a sinistra per difendere l'uguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani e la biosfera casa comune dell'umanita' intera.

Alle elezioni comunali di Viterbo di domenica 26 e lunedi' 27 maggio votero' per Daniele Cario e per la lista di "Solidarieta' cittadina" che lo sostiene e che ha per simbolo una stretta di mano tra una mano nera e una mano bianca a rappresentare la solidarieta' che unisce tutti gli esseri umani.

 

4. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

5. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1285 del 25 maggio 2013

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