Da Bertha von Suttner a Vandana Shiva. Nella Giornata internazionale delle donne per la pace e il disarmo



 

DA BERTHA VON SUTTNER A VANDANA SHIVA. NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE PER LA PACE E IL DISARMO

 

Nella ricorrenza della Giornata internazionale delle donne per la pace e il disarmo, il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ha realizzato un incontro di riflessione nella mattinata di venerdi' 24 maggio 2013.

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati brevi estratti da testi di Bertha von Suttner, Rosa Luxemburg, Virginia Woolf, Simone Weil, Hannah Arendt, Simone de Beauvoir, Franca Ongaro Basaglia, Luce Fabbri, Assia Djebar, Rigoberta Menchu', Martha C. Nussbaum, Luce Irigaray, Aung San Suu Kyi, Silvia Vegetti Finzi, Eve Ensler, Vandana Shiva.

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Concludendo l'incontro a nome delle e dei partecipanti il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha riassunto alcuni dei convincimenti profondi che dagli anni Settanta sono alla base della riflessione e dell'attivita' del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo.

1. Che il pensiero delle donne e' stato nel Novecento ed e' oggi il contributo teorico piu' importante della civilta' umana: in tutti i campi di riflessione fondamentali il contributo delle pensatrici e' decisivo.

2. Che il movimento delle donne e' l'unico movimento storico di liberazione dell'umanita' che nella sua azione non ha violato i diritti umani, non ha commesso stragi, non ha instaurato nuove oppressioni: e' quindi l'unico movimento di liberazione integralmente coerente con le sue premesse e i suoi fini di universale solidarieta' e liberazione.

3. Che la lotta di liberazione delle donne e' tout court la lotta di liberazione dell'umanita', poiche' solo se si sconfiggera' la violenza maschilista e patriarcale sara' possibile abolire la guerra e l'ingiustizia sociale, il militarismo e l'autoritarismo, il razzismo e il totalitarismo, il potere mafioso e il regime della corruzione, il pregiudizio e le persecuzioni, le pratiche necrofile e l'ecocidio, tutte violenze che nell'ideologia e nelle pratiche del maschilismo e del patriarcato trovano la loro piu' profonda radice.

4. Che il femminismo e' la corrente calda della nonviolenza in cammino, l'esperienza storica decisiva della lotta dell'umanita' contro tutte le violenze e le menzogne.

Femminista ed ecologista, socialista e libertaria, solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

 

Viterbo, 24 maggio 2013

 

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com , web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/