Telegrammi. 1278



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1278 del 18 maggio 2013

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Ancora una volta. Pace, disarmo, solidarieta'

2. In ricordo di Bertrand Russell

3. Anche a Viterbo celebrata la Giornata internazionale contro l'omofobia

4. Giovin signori, giovani berluschini e gioventu' del littorio a Viterbo

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. ANCORA UNA VOLTA. PACE, DISARMO, SOLIDARIETA'

 

Ancora una volta torniamo a chiedere tre ragionevoli cose.

1. l'immediata cessazione della partecipazione alla guerra afgana e ad ogni altro intervento bellico nel mondo, tornando al rigoroso rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana. La guerra sempre e solo consiste della commissione di stragi; la guerra e' nemica dell'umanita'. Solo la pace salva le vite.

2. La definitiva rinuncia all'acquisto dei cacciabombardieri F-35 e l'immediata drastica riduzione delle spese militari. Le armi e gli eserciti servono a uccidere gli esseri umani. Ogni quattrino speso per le armi e' non solo sottratto ad opere di bene - ambiente, casa, lavoro, salute, studio, assistenza -, ma e' utilizzato a fini di morte, di minaccia di morte, di addestramento alla morte; ogni quattrino speso per le armi minaccia, umilia, opprime, vulnera e fregia e denega l'umanita'. Solo il disarmo e la smilitarizzazione umanizzano la vita, proteggono la societa'.

3. La cessazione della persecuzione dei migranti e l'abrogazione di tutte le misure razziste, tornando al rigoroso rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana e della Dichiarazione universale dei diritti umani. Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'. Ogni discriminazione e persecuzione contro una persona, un gruppo umano, un popolo, e' una discriminazione e una persecuzione contro l'umanita' intera, e' una ferita e un'amputazione all'umanita' che e' una, e' una violenza autoinflitta nella viva carne dell'unico genere umano di cui ogni essere umano partecipa. La solidarieta' o e' universale, o non e'. I diritti umani o si riconoscono per tutti gli esseri umani o sono del tutto per tutti annientati.

Tre cose ragionevoli torniamo a chiedere una volta ancora.

 

2. MEMORIA. IN RICORDO DI BERTRAND RUSSELL

 

Il 18 maggio 1872 nasceva Bertrand Russell, illustre filosofo, persona amabile, infaticabile costruttore di pace.

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo ricordera' sabato 18 maggio 2013 in occasione dell'anniversario con un incontro di commemorazione e di studio.

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Una breve notizia su Bertrand Russell

Bertrand Russell e' una figura pressoche' leggendaria, nato nel 1872 da Lord e Lady Amberley e deceduto quasi un secolo dopo nel 1970 dopo una vita straordinariamente intensa, civilmente impegnata e intellettualmente feconda. Filosofo, scrittore, ha subito la prigione per il suo impegno pacifista ed ha avuto il Premio Nobel per la letteratura; ha promosso iniziative contro la guerra e per il disarmo, per i diritti civili e il progresso sociale; tra tante altre iniziative: quelle per l'obiezione di coscienza, la dichiarazione Einstein-Russell, la lettera "ai potenti della terra", la fondazione del movimento Pugwash, la campagna per il disarmo nucleare, la costituzione del Tribunale internazionale per i crimini di guerra nel Vietnam. Opere di Bertrand Russell: la bibliografia di Russell e' sconfinata, per i temi che maggiormente ci interessano sono particolarmente utili la monumentale Autobiografia, edita da Longanesi, ed i numerosissimi saggi di argomento pacifista, politico ed etico. Una utile antologia essenziale con specifici riferimenti bibliografici e' nel volume di Mario Alcaro, Bertrand Russell, che citiamo di seguito. Opere su Bertrand Russell: specifico su Russell pacifista e impegnato per i diritti umani e' il libro di Mario Alcaro, Bertrand Russell, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1990; piu' centrati sugli aspetti filosofici sono i libri di Alfred J. Ayer, Russell, Mondadori, Milano 1992; Michele Di Francesco, Introduzione a Russell, Laterza, Roma-Bari 1990; Alberto Granese, Che cosa ha veramente detto Russell, Ubaldini, Roma 1971.

 

3. INIZIATIVE. ANCHE A VITERBO CELEBRATA LA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L'OMOFOBIA

 

Presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e' stata celebrata venerdi' 17 maggio 2013 la Giornata internazionale contro l'omofobia.

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni testi di Virginia Woolf, Simone de Beauvoir, Kate Millett, Juliet Mitchell, Carla Lonzi, Luce Irigaray, Adrienne Rich, Audre Lorde, Monique Wittig, Judith Butler, bell hooks.

Al termine dell'incontro e' stato riaffermato l'impegno a difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; l'impegno a contrastare tutte le violenze, le discriminazioni, le persecuzioni.

Vi e' una sola umanita', unicamente composta da innumerevoli esseri umani tutti eguali in diritti e ciascuno diverso dall'altro, ognuno portatore di un'esperienza unica ed irripetibile, tutti egualmente degni e preziosi.

Una sola umanita' di innumerevoli persone che tutte hanno diritto al riconoscimento, al rispetto ed alla solidarieta'; che tutte hanno il dovere di recare aiuto alle altre persone, il dovere di essere lievi e generose nel loro transito nel mondo, il dovere di prendersi cura dell'unico mondo vivente bene di tutti di cui anche ogni persona - e l'umanita' intera - e' non solo abitatrice ma parte.

Ogni giorno e' la giornata contro l'omofobia. Ogni giorno e' la giornata in cui difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani.

La nonviolenza e' in cammino.

 

4. RIFLESSIONE. GIOVIN SIGNORI, GIOVANI BERLUSCHINI E GIOVENTU' DEL LITTORIO A VITERBO

 

Nella proliferazione di liste (ventuno) e di candidati a sindaco (quattordici) alle elezioni comunali di Viterbo la cosa che piu' colpisce e' che la quasi totalita' delle liste e dei candidati e' di estrema destra: fautori del regime della corruzione e dell'eversione dall'alto berlusconiana, e nostalgici del fascismo tout court.

Ma il fenomeno piu' inquietante e' quello delle liste giovaniliste: che blaterando di "superamento della destra e della sinistra" e riproducendo la retorica dell'"al diavolo i vecchi, largo ai giovani" (retorica di cui il regime mussoliniano faceva largo uso) cercano di far dimenticare l'ingombrante passato e le penose vicende di cui i loro promotori e mentori sono stati protagonisti.

Poiche' i promotori di queste liste sono stati pressoche' tutti complici dei governanti berlusconiani e fascisti.

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Destra e sinistra

Quanto alla prima turpe mistificazione varra' forse la pena di tornare a ripetere quel che Norberto Bobbio argomento' in modo limpido e persuasivo nel suo aureo libretto sulla sostanziale differenza tra destra e sinistra: ovvero che e' tipico della destra sostenere l'ineguaglianza tra le persone, e quindi effettualmente favoreggiare i potenti a danno dei deboli, gli arricchiti a danno dei rapinati, i violenti a danno dei miti, gli oppressori a danno degli oppressi, gli sfruttatori a danno degli sfruttati. Ed e' proprio invece della sinistra credere nell'uguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani, e battersi quindi per la giustizia e la solidarieta', contro la violenza e per la condivisione, per la comune responsabilita': affinche' a ciascun essere umano sia dato secondo i suoi bisogni e da ciascun essere umano sia dato secondo le sue capacita'.

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Vecchi e giovani

Quanto alla seconda ignobile parola d'ordine, non c'e' bisogno di aver letto il De senectute di Cicerone per sapere quanto grande fosse nelle societa' antiche - almeno in questo tanto piu' civili delle nostre contemporanee - il rispetto per le persone anziane.

E chiunque abbia occhi per vedere si accorge facilmente di quanto nella societa' consumista, smemorata, smarrita e irresponsabile della modernita' liquida abbia dilagato una feroce ideologia, un cinico atteggiamento, di cui caratteristica saliente e' l'incapacita' di rispettare l'umanita' e la stessa biosfera nella loro fragilita': chi disprezza gli anziani disprezza l'umanita' intera.

La retorica fascista dei giovani contro i vecchi occulta peraltro che vi sono persone oneste e persone disoneste sia tra i vecchi che tra i giovani; la retorica fascista dei giovani contro i vecchi serve quindi a favoreggiare i disonesti; la retorica fascista dei giovani contro i vecchi e' gia' prova di immoralita', e' gia' la barbarie dispiegata.

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Del resto

Del resto, chi sono i giovin signori propagandisti o usufruttuari dell'ingannatrice, fraudolenta, corruttrice ideologia alla base di quei due slogan, che e' poi l'ideologia dell'amnesia, che favoreggia l'incoscienza e l'egoismo di massa?

In un caso si tratta di una persona che a dispetto dei verdi anni ha gia' nel suo curriculum di essere stata a capo dell'organizzazione giovanile berlusconiana a Viterbo e di essere stata finanche assessore comunale per alcuni mesi nell'amministrazione di estrema destra che ha portato Viterbo al disastro che e' sotto gli occhi di tutti.

Nell'altro caso si tratta di un personaggio che proviene dal neofascismo sdoganato da Berlusconi, poi impegnato in operazioni trasformiste al seguito prima di Fini e poi finanche di Monti, e adesso di bel nuovo metamorfosato in giovin riformatore. Per cortesia, basta con i travestimenti, i riciclaggi e le carnevalate. Ed a far da spalla a costui in questa operazione degna di Fregoli un altro personaggio che viene grottescamente presentato come "il candidato a vicesindaco" il quale poi altri non e' che uno dei principali complici della lobby di estrema destra del mega-aeroporto, quella che voleva devastare irreversibilmente la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame, quella che se avesse prevalso avrebbe provocato un danno incalcolabile alla salute e ai diritti dei viterbesi; un personaggio che recentemente si e' appreso essere stato a lungo il possibile candidato a sindaco nelle trattative segrete tra le forze della destra estremista (mentre, en passant, fa l'assessore nella giunta della destra berlusconiana in un comune di una regione limitrofa).

E tralasciamo altri novatori che provengono direttamente dalle fila dell'esperienza vandalica della lobby affaristica di estrema destra del mega-aeroporto nocivo e distruttivo, illegale ed insensato. D'altronde di personaggi impresentabili che di quell'ignobile aggressione furono fautori e complici le liste neofasciste e veteroandreottiane a Viterbo sono gremite, anche se oggi tutti sono costretti ad ammettere che quello del mega-aeroporto fu un fosco delirio e un pasticciaccio brutto (e ciononostante ricandidano in massa quei messeri: c'e' del metodo in questa follia).

E non e' casuale che tutti costoro debbano arrampicarsi sugli specchi per cercar di nascondere le responsabilita' (attive ed omissive) ovvero distogliere l'attenzione dallo scandalo degli scandali a Viterbo: l'avvelenamento della cittadinanza con l'acqua all'arsenico.

Come non e' casuale che tutti costoro nulla dicano sui diritti umani e sulla pace: ma proprio i diritti umani e la pace costituiscono il primo e decisivo banco di prova di un'amministrazione comunale fedele all'umanita', come insegna l'esperienza di Giorgio La Pira.

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Contrastare il regime della corruzione e il fascismo che torna

A Viterbo, come ovunque, occorre contrastare il regime della corruzione e il fascismo che torna.

Occorre contrastarli con la forza della verita', con la forza della legalita', con la forza della democrazia, con la scelta della nonviolenza, con l'azione educativa, con l'esempio della rettitudine e della solidarieta', con la cura per il mondo vivente ed il bene comune, con la difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, con l'opposizione al poteri criminali.

Occorre contrastare il fascismo e la corruzione utilizzando anche lo strumento democratico del voto: con un voto a sinistra. Alla sinistra del movimento di liberazione delle oppresse e degli oppressi. Alla sinistra nitida e intransigente che difende la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani. Alla sinistra che difende la biosfera. Alla sinistra che sceglie, propone ed esercita la responsabilita' e la solidarieta'. Alla sinistra che si oppone a tutte le menzogne e le violenze con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza.

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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