Telegrammi. 1261



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1261 del primo maggio 2013

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Peppe Sini: Piccola orazione per Alfio Pannega, tre anni dopo

2. Per il primo maggio

3. Alcuni testi del mese di febbraio 2001 (parte seconda)

4. L'azione diretta nonviolenta delle mongolfiere per la pace (parte prima)

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. MEMORIA. PEPPE SINI: PICCOLA ORAZIONE PER ALFIO PANNEGA, TRE ANNI DOPO

 

"Io e ' compagni eravam vecchi e tardi"

(Dante, Inf., XXVI, 106)

 

Questo 30 aprile sono gia' tre anni che Alfio Pannega ci ha lasciato.

E mi chiedo se anche noi che abbiamo avuto alto l'onore e la fortuna grande di essergli stati amici e compagni abbiamo saputo restar fedeli alla sua lezione, portare avanti la sua lotta.

E la sua lezione era l'amore per tutto il mondo vivente, e nel mondo vivente in particolare per l'umanita' tutta, e nell'umanita' tutta in particolare per gli sfruttati e oppressi, gli umiliati e offesi, i deboli e dimenticati.

E la sua lotta era in difesa della biosfera, in cui tutti viviamo e di cui siamo parte, e nella biosfera in particolare per le piante e gli animali di cui sapeva tutti i segreti e tutti i linguaggi tanto li amava, e tra gli animali in particolare quel bizzarro essere che e' l'essere umano, che ha bisogno di una casa per ripararsi, di vestiti per coprirsi, di aria da respirare, di acqua da bere, di pane da mangiare, di luoghi e beni in cui ritrovarsi, riconoscersi e di cui gioire, e soprattutto di relazioni di cui nutrire i suoi affetti e i suoi pensieri, i suoi piu' delicati sentimenti e le sue piu' alte cogitazioni e deliberazioni e imprese, e soprattutto di corale colloquio in cui godere la dolcezza di essere persona tra persone, umano tra umani.

*

Alfio l'antifascista, Alfio il compagno comunista, Alfio l'amico della nonviolenza; Alfio il poeta dalle perfette stanze e dalle parole esatte, di sguardo acuto e chiaroveggente visione; Alfio il proletario consapevole orgoglioso portatore della coscienza di classe degli oppressi in lotta per la liberazione dell'intera umanita'; Alfio dei mille lavori operai e delle mille tecniche artigiane, Alfio il contadino sapiente e l'ecologo ante litteram.

Ma anche Alfio che aveva vissuto una lunga solitudine, e una condizione di sfruttamento estremo, e che aveva resistito: perche' un uomo di valore resiste sempre, poiche' sa che anche dalla sua resistenza e dal suo esempio, dalla sua rettitudine e dalla sua compassione, dipende l'affermazione della dignita' umana nel mondo; Alfio che solo negli ultimi vent'anni di vita aveva ritrovato una famiglia: quella dei compagni - le donne, gli uomini, le bambine e i bambini - del centro sociale occupato autogestito "Valle Faul", che lo hanno amato di un amore viscerale, donandogli infine la gioia piu' grande, riconoscendone infine pienamente le virtu': gli anni dal 1993 al 2010 sono stati per Alfio anche anni di lotte appassionate - contro la guerra e contro il razzismo, per difendere Viterbo dalla speculazione e dal malgoverno, per l'ambiente e per i diritti sociali, primo fra tutti quello alla casa -, ma anche anni di intenso impegno educativo per tramandare ai giovani suoi compagni profonde le sue conoscenze ed appassionati i suoi amori (la natura e il ricordo della madre, Dante e la poesia, la liberta' e la solidarieta', il lavoro ben fatto e la generosita' senza riserve - ed in verita' tutti questi amori erano poi uno stesso amore), e pur tra i malanni dell'eta' fu per lui anche un tempo di iridescente serenita'.

*

La morte lo ha rapito ancora integro, ancora sulla barricata, nel vivo della lotta in difesa del Bulicame, nel vivo della lotta per il diritto alla casa, nel vivo della lotta contro il razzismo, nel vivo della lotta per la pace, nel vivo della lotta contro tutte le ingiustizie, contro tutte le violenze.

Nel ricordarlo ancora ci illumina Alfio Pannega. Ancora ci convoca a realizzare giustizia e liberta', responsabilita' e solidarieta', il bene comune, la dignita' di ognuno e di tutti, splendente la verita'.

 

2. EDITORIALE. PER IL PRIMO MAGGIO

 

Che i poteri dominanti tentino di appropriarsi anche del primo maggio, giorno di memoria e di lotta delle classi sfruttate ed oppresse, e' l'ennesima infamia che indigna ma non stupisce.

Che anche talune burocrazie che pur furono espressione del movimento di lotta dei lavoratori si prestino ad una gestione alienata, mercificata e consumista del primo maggio come fatua, incongrua e fin assurda kermesse ipnotica e narcotica, ovvero si prestino ad un asservimento del primo maggio alla societa' dello spettacolo di debordiana memoria, e' l'ennesima vilta' che non stupisce ma indigna.

Frattanto i diritti sociali continuano a subire selvagge aggressioni da parte delle classi proprietarie e delle politiche antipopolari di governi sempre piu' ridotti a comitati d'affari e braccio armato del capitale finanziario, delle imprese transnazionali, degli antidemocratici organismi di effettuale governo del mondo ordinati al profitto dei ricchi a scapito della stessa nuda vita della immensa maggioranza dell'umanita'.

Ed anche in Italia mentre ristrette oligarchie rapinatrici (il regime della corruzione, i poteri criminali, l'economia del pizzo, dello strozzinaggio, dello sperpero, della appropriazione privata dei beni comuni fino alla massiccia distruzione ovvero all'irreversibile esaurimento) divengono sempre piu' ricche, di contro e conseguentemente sempre piu' persone subiscono condizioni di impoverimento, di umiliazione, di ricatto, di schiavitu', di miseria; la crescente disoccupazione di massa provoca per innumerevoli persone la perdita di ogni bene e di ogni speranza, e non pochi - privati di reti sociali di solidarieta' e di servizi pubblici di assistenza, precipitati nell'abisso dell'emarginazione e dell'esclusione, e quindi anche nel baratro esistenziale - sono indotti dalla disperazione ad atroci gesti estremi, fino a togliersi la vita.

*

Altro e' il nostro primo maggio.

E' un primo maggio di memoria e di dolore: la memoria delle vittime dei poteri dominanti, delle vittime degli sfruttatori, delle vittime della violenza che esseri umani esercitano su altri esseri umani per ridurli in catene.

E' un primo maggio di lotta: la lotta delle classi sfruttate, di tutte le persone oppresse; la lotta responsabile e solidale per la liberazione dell'umanita', per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la difesa della biosfera casa comune dell'umanita' intera.

E' un primo maggio antifascista ed antimperialista, antirazzista ed anticolonialista, anticapitalista ed antitotalitario, contro la mafia e contro la corruzione, socialista e libertario, femminista ed ecologista, solidale, nonviolento.

Il nostro primo maggio e' contro tutte le guerre e contro tutte le uccisioni, contro tutte le discriminazioni e contro tutte le persecuzioni, contro lo sfruttamento e contro l'asservimento, contro ogni menzogna e contro ogni oppressione. Con la forza della verita'. Con la scelta della nonviolenza.

Vi e' una sola umanita'.

*

Nel ricordo di Alfio Pannega continuiamo la lotta per la liberta', l'uguaglianza e la fraternita' di tutti gli esseri umani; per la comune responsabilita' per l'intero mondo vivente; per una societa' in cui da ciascuno sia dato secondo le sue capacita' ed a ciascuno sia dato secondo i suoi bisogni; per l'internazionale futura umanita'.

Viva il primo maggio.

 

3. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI FEBBRAIO 2001 (PARTE SECONDA)

 

Riproponiamo qui un testo apparso sul nostro foglio nel mese di febbraio 2001.

 

4. L'AZIONE DIRETTA NONVIOLENTA DELLE MONGOLFIERE PER LA PACE (PARTE PRIMA)

[Riproduciamo qui la "Documentazione sull'azione diretta nonviolenta delle mongolfiere per la pace con cui bloccare i decolli dei bombardieri (che vale anche come esortazione alla nonviolenza e come piccola guida pratica per agire se si dovesse nuovamente presentare la necessita' di fermare stragi in corso e di difendere la legalita' costituzionale)" gia' diffusa a suo tempo nella rete telematica; crediamo che alcuni dei materiali seguenti possano essere utilizzabili anche in altri contesti]

 

1. Introduzione

Riportiamo qui parte della nostra "Guida pratica all'azione diretta nonviolenta delle mongolfiere per la pace con cui bloccare i decolli dei bombardieri", che diffondemmo in migliaia di copie nel 1999 durante la guerra, opuscolo nel quale presentavamo il ragionamento, la sperimentazione e la proposta dell'azione diretta nonviolenta che per alcune ore blocco' i decolli dei bombardieri ad Aviano. Abbiamo eliminato alcune ripetizioni ed apportato alcune minime correzioni ai documenti li' raccolti e di cui riproduciamo qui una selezione.

Abbiamo aggiunto infine a) il comunicato e la dichiarazione diffusi nel gennaio 2000 dopo l'archiviazione del procedimento penale a nostro carico per aver organizzato e propagandato quell'azione diretta nonviolenta contro la guerra e per la legalita' costituzionale; b) due testi successivi che possono avere anche un valore riassuntivo.

Sottolineiamo ancora una volta che questa azione e' stata l'unica concepita e realizzata in Italia nel periodo della guerra del 1999 con lo scopo preciso di bloccare realmente con la forza della nonviolenza i decolli dei bombardieri, in una logica non simbolica o testimoniale ma concretamente operativa; l'esperienza condotta dimostra che la nonviolenza puo' fronteggiare efficacemente, e - se condotta da un numero adeguato di persone adeguatamente preparate - puo' mettere in scacco la piu' forte macchina bellica del mondo.

E' un troppo grande dolore per noi non essere riusciti lo scorso anno a persuadere di questo piu' che poche persone; fossimo stati capaci di spostare il movimento pacifista sulle posizioni della nonviolenza, e si fosse stati capaci di passare all'azione diretta nonviolenta a livello di massa, molte vite umane sarebbero state salvate.

2. Fermiamo la guerra con la nonviolenza (6 maggio 1999)

Con le mongolfiere di carta e i palloncini ad elio invadiamo lo spazio aereo circostante e sovrastante le basi Nato ed impediamo il decollo dei bombardieri stragisti.

Il nostro impegno e' contro la guerra, contro le stragi, contro le deportazioni; contro il razzismo, contro tutte le "pulizie etniche"; contro le devastazioni ambientali e le distruzioni di case ed opere civili; contro i crimini di Milosevic, della Nato, dell'Uck, delle bande paramilitari.

Il nostro impegno e' per la pace, i diritti umani, la democrazia, la convivenza; per il diritto internazionale e la legalità costituzionale; per la solidarieta' con tutte le vittime; per il disarmo e la difesa popolare nonviolenta.

Sosteniamo la lotta nonviolenta di Ibrahim Rugova.

3. Una breve descrizione della nostra proposta (del 15 aprile 1999, diffusa all'assemblea nazionale del movimento per la pace a S. Maria degli Angeli, aprile 1999)

I. Passare dalla testimonianza dell'orrore e dell'impotenza all'azione diretta nonviolenta:

- aggiungere alle manifestazioni locali diffuse ed alle manifestazioni nazionali, una pratica concreta di specifica lotta nonviolenta che contrasti direttamente la macchina bellica;

- qualificare l'impegno pacifista nel senso della concretezza e dell'intervento diretto nel conflitto con le tecniche della nonviolenza.

II. Una proposta di azione diretta nonviolenta:

- qui in Italia concretamente occorre fermare i bombardieri, che appunto partono dall'Italia;

- si puo' fermarli al decollo, che e' l'unico momento in cui cio' e' realmente possibile con mezzi nonviolenti (e quindi senza provocare pericoli per la vita di alcuno);

- l'idea e' di cercare di farlo invadendo lo spazio aereo circostante e sovrastante le basi da cui partono i raid;

- e di invadere questo spazio aereo con mongolfiere di carte e palloncini gonfiati ad elio con appesi festoni e striscioni con motti pacifisti, e fogli di alluminio o piccoli elementi metallici - fil di ferro e simili - che possano essere di disturbo sia alla visibilita', sia per gli apparecchi elettronici militari di guida dei decolli e di controllo dello spazio aereo.

III. Solo con la nonviolenza si puo' contrastare efficacemente la guerra:

- l'iniziativa deve essere rigorosamente nonviolenta, e non prestare il fianco ne' ad equivoci, ne' a strumentalizzazioni e falsificazioni;

- l'iniziativa deve essere visibile, creativa, facilmente comprensibile e tale da poter essere accolta e diffusa da tutti, ed altresì dai mass-media, senza che ne venga distorto il significato, che e' semplicemente quello di cercar di impedire i bombardamenti, di essere una iniziativa per cercar di fermare la guerra, le stragi, le deportazioni;

- questa iniziativa ha una vera possibilita' di efficacia concreta;

- ci sembra anche che essa sia riproducibile su ampia scala (perche' e' economica - i materiali usati sono di poco costo -; perche' e' facile da realizzare da parte di chiunque; perche' non implica pericoli ne' per se' ne' per altri);

- infine tale iniziativa puo' dimostrare a nostro avviso che con la nonviolenza si puo' intervenire concretamente ed efficacemente nel conflitto, e contrastare realmente i bombardamenti;

- per quelli di noi che sono "amici della nonviolenza" la realizzazione di questa iniziativa ed il suo successo nel bloccare od ostacolare il decollo dei bombardieri sia pure per poche ore, sarebbe un forte argomento a sostegno della tesi che la nonviolenza, con la sua carica di creativita' ed amore, puo' essere piu' forte anche dei piu' giganteschi e feroci apparati di morte e di distruzione.

IV. Abbiamo cercato di diffondere questa proposta:

- finora non siamo riusciti a farla "passare" adeguatamente sui mass-media;

- domenica 11 aprile ad Aviano siamo riusciti a realizzarla efficacemente: per alcune ore del primo pomeriggio gli aerei non sono decollati, per la presenza in aria delle mongolfiere e delle centinaia di palloncini che vi avevamo lanciato; siamo stati poi "oscurati" da due minuti di scontri e follia, provocati da altri manifestanti non nonviolenti ed estranei alla nostra azione, che ovviamente hanno fatto, essi e solo essi, notizia per i mass-media;

- ci ripromettiamo di contattare direttamente (nei limiti delle nostre risorse e capacita') vari gruppi pacifisti e movimenti nonviolenti, inviando copia di questo testo gratuitamente a chiunque ce ne fara' richiesta;

V. Per concludere:

- l'opposizione alla guerra deve essere fatta su posizioni limpide e che vadano alla radice; ergo a noi pare che l'opposizione alla guerra debba essere rigorosamente nonviolenta;

- a tutti i pacifisti ed i nonviolenti chiediamo di valutare, e qualora lo ritengano possibile, di promuovere, diffondere e realizzare questa iniziativa di azione diretta nonviolenta delle "mongolfiere per la pace"  o analoga e migliore campagna che con metodi nonviolenti possa bloccare il decollo dei bombardieri, e che possa essere massivamente riproducibile presso tutte le basi in Italia, con la prospettiva di ripetutamente effettuare lanci nonviolenti di mongolfiere e quindi invadere lo spazio aereo delle basi e quindi impedire i decolli costantemente e simultaneamente in tutta Italia per ore o meglio ancora per giorni (e notti).

VI. Alcuni suggerimenti pratici:

- Una iniziativa nonviolenta richiede che si comunichi preliminarmente alle autorita' cosa si intende fare; richiede che i partecipanti siano addestrati alla nonviolenza e si attengano strettamente ad essa, e siano disposti a subire le conseguenze anche giudiziarie del loro gesto; richiede che in nessun caso si faccia del male ad alcuno; richiede una condotta limpida e coerente ed una disponibilita' ad accettare le sofferenze che il proprio impegno richiede;

- noi sconsigliamo che ad azioni dirette nonviolente partecipino persone non preparate e non informate, o che non accettino le regole condivise della condotta nonviolenta.

VII. Per approfondire:

- Abbiamo realizzato, e diffondiamo gratuitamente a quanti ne fanno richiesta, un breve testo su La nonviolenza contro la guerra: istruzioni per l'uso, la cui lettura consigliamo a quanti vogliono impegnarsi contro la guerra usando rigorosamente la nonviolenza;

- stiamo realizzando, e pensiamo di riuscire a diffonderla forse gia' da domani, una vera e propria guida pratica per la realizzazione dell'azione diretta nonviolenta delle "mongolfiere per la pace";

- Sono sempre molto utili alcuni libri "classici" come: Aldo Capitini, Le tecniche della nonviolenza, Linea d'ombra, Milano; Alberto L'Abate (a cura di), Addestramento alla nonviolenza, Satyagraha, Torino; Gene Sharp, Politiche dell'azione nonviolenta, Edizioni Gruppo Abele, Torino (particolarmente il II dei tre volumi); Charles C. Walker, Manuale per l'azione diretta nonviolenta, Edizioni del Movimento Nonviolento, Perugia. Una rivista fondamentale e' il mensile "Azione nonviolenta", via Spagna 8, 37123 Verona; tel. 045/8009803, fax 045/8009212; e-mail: azionenonviolenta at sis.it; http://www.unimondo.org/azionenonviolenta

4. Appello all'azione diretta nonviolenta delle "mongolfiere per la pace" (25 aprile 1999)

- Un ragionamento: contro la guerra e per i diritti umani occorre passare dalla testimonianza del dolore e dell'impotenza, all'azione diretta nonviolenta.

- Una proposta: cerchiamo di bloccare il decollo dei bombardieri invadendo lo spazio aereo delle basi Nato con mongolfiere per la pace.

- Un'esperienza: domenica 11 aprile ad Aviano per alcune ore abbiamo invaso lo spazio aereo circostante e sovrastante la base militare con le nostre mongolfiere di carta ed i nostri palloni gonfiati ad elio (che recavano appesi striscioni pacifisti e lamine di metallo per cercar di disturbare le apparecchiature elettroniche militari), ed in quel lasso di tempo i bombardieri non sono decollati.

- Una richiesta: l'intero movimento per la pace italiano partecipi alla promozione e realizzazione di una campagna nazionale nonviolenta per bloccare il decollo dei bombardieri invadendo lo spazio aereo delle basi Nato con mongolfiere della pace.

- Una speranza: la lotta contro la guerra sia condotta esclusivamente con la nonviolenza; che con questa azione diretta nonviolenta si possa dimostrare che la nonviolenza - come pensava Gandhi - e' piu' forte della violenza; che possa essere piu' forte del piu' gigantesco apparato di distruzione e di morte del mondo.

Fermiamo la guerra con la nonviolenza.

5. Quattro regole di condotta obbligatorie per partecipare all'azione diretta nonviolenta delle mongolfiere per la pace (25 aprile 2000)

I. A un'iniziativa nonviolenta possono partecipare solo le persone che accettano incondizionatamente di attenersi alle regole della nonviolenza.

II. Tutti i partecipanti devono saper comunicare parlando con chiarezza, con tranquillita', con rispetto per tutti, e senza mai offendere nessuno.

III. Tutti i partecipanti devono conoscere perfettamente senso e fini di questa azione diretta nonviolenta delle "mongolfiere per la pace", vale a dire:

a) fare un'azione nonviolenta concreta:

- per impedire il decollo dei bombardieri;

- opporsi alla guerra, alle stragi, alle deportazioni, alle devastazioni, al razzismo;

- chiedere il rispetto della legalita' costituzionale e del diritto internazionale che proibiscono questa guerra;

b) le conseguenze cui ogni singolo partecipante puo' andare incontro (possibilita' di fermo e di arresto), conseguenze che vanno accettate pacificamente e onestamente, ed alle quali nessuno deve cercare di sottrarsi.

IV. Tutti devono rispettare i seguenti principi della nonviolenza:

- non fare del male a nessuno (se una sola persona dice o fa delle stupidaggini, o una sola persona si fa male, la nostra azione diretta nonviolenta e' irrimediabilmente e totalmente fallita, e deve essere immediatamente sospesa);

- spiegare a tutti (amici, autorita', interlocutori, interpositori, eventuali oppositori) cosa si intende fare, e che l'azione diretta nonviolenta non e' rivolta contro qualcuno, ma contro la violenza (in questo caso lo scopo e' fermare la guerra, cercar di impedire che avvengano altre stragi ed atrocita');

- dire sempre e solo la verita';

- fare solo le cose decise prima insieme con il metodo del consenso ed annunciate pubblicamente (cioe' a tutti note e da tutti condivise); nessuno deve prendere iniziative personali di nessun genere; la nonviolenza richiede lealta' e disciplina;

- assumersi la responsabilita' delle proprie azioni e quindi subire anche le conseguenze che ne derivano;

- mantenere una condotta nonviolenta anche di fronte all'eventuale violenza altrui.

Chi non accetta queste regole non puo' partecipare all'azione diretta nonviolenta, poiche' sarebbe di pericolo per se', per gli altri e per la riuscita dell'iniziativa che e' rigorosamente nonviolenta.

6. Schema di richiesta di autorizzazione

Al Sindaco del Comune di ...

al Segretario Comunale

al dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale

al dirigente della Polizia Municipale

a tutti i consiglieri comunali di ...

al Prefetto di ...

al Questore di ...

al Presidente della Provincia di ...

al Comandante della Stazione Carabinieri di ...

al Ministro della Difesa

al Ministro dei Trasporti

al Ministro dell'Interno

al Ministro degli Affari Esteri

e per opportuna conoscenza:

al Comandante della base Nato di ...

al Presidente del Consiglio dei Ministri

Oggetto: richiesta di autorizzazione per realizzare a ... a partire dal giorno ... una azione diretta nonviolenta denominata "mongolfiere per la pace" consistente nell'innalzamento di mongolfiere di carta, di palloncini gonfiati ad elio e di aquiloni con appesi festoni di carta con motti umanitari e pacifisti, striscioni di leggere stoffe, corti fogli di alluminio; lancio di mongolfiere che ha lo scopo di invadere lo spazio aereo circostante e sovrastante la pista di decollo delle basi da cui partono i bombardieri che stanno provocando devastazioni e stragi in Jugoslavia, con l'intento di impedire il decollo dei bombardieri cosi' impedendo l'esecuzione dei bombardamenti stragisti (bombardamenti illegali e criminali ai sensi della Costituzione della Repubblica Italiana, dello Statuto dell'ONU e dello Statuto della Nato).

Egregi signori,

con la presente il sottoscritto ..., nato a ... il ... e residente in ..., a nome di ...,

fa richiesta di autorizzazione

per realizzare a ... a partire dal giorno ... una azione diretta nonviolenta denominata "mongolfiere per la pace" consistente nell'innalzamento di mongolfiere di carta e di palloncini gonfiati ad elio con appesi festoni di carta con motti umanitari e pacifisti, striscioni di leggere stoffe, corti fogli di alluminio; lancio di mongolfiere che ha lo scopo di invadere lo spazio aereo circostante e sovrastante la pista di decollo delle basi da cui partono i bombardieri che stanno provocando devastazioni e stragi in Jugoslavia, con l'intento di impedire il decollo dei bombardieri cosi' impedendo l'esecuzione dei bombardamenti stragisti (bombardamenti illegali e criminali ai sensi della Costituzione della Repubblica Italiana, dello Statuto dell'ONU e dello Statuto della Nato).

Si sottolinea il fatto che tale iniziativa sara' rigorosamente nonviolenta, che non si offendera' nessuno, non si fara' del male a nessuno, si accetteranno tutte le conseguenze della propria condotta, accettando nonviolentemente quindi le decisioni ed i provvedimenti che le autorita' dovessero prendere nei confronti dei nonviolenti che partecipano all'iniziativa (compreso il fermo e l'arresto), ed a tal fine vi invio in allegato i seguenti documenti (che formano parte integrante di questa richiesta; documenti che vi pregherei di leggere con attenzione, ed in relazione a cui vi sarei grato di comunicarmi eventuali vostri pareri e commenti):

1. testo del nostro Appello all'azione diretta nonviolenta per bloccare i decolli dei bombardieri;

2. testo delle nostre Regole di condotta obbligatorie per partecipare all'iniziativa nonviolenta delle mongolfiere per la pace (testo la cui accettazione incondizionata sara' da noi richiesta a tutte le persone che vorranno partecipare o assistere all'iniziativa nonviolenta stessa);

3. testo della nostra Lettera aperta a tutto il personale delle basi aeree da cui partono i bombardamenti sulla Jugoslavia.

In attesa di riscontro alla presente richiesta si comunica l'intendimento di realizzare comunque tale azione diretta nonviolenta a partire dalla data del ..., iniziativa finalizzata a cercar di salvare delle vite umane, a contrastare la guerra, ed a difendere il diritto internazionale e la legalita' costituzionale, in particolare gli articoli 11 e 78 della nostra legge fondamentale che il governo italiano ha sciaguratamente violato.

Restando in attesa di un vostro sollecito riscontro, al nostro recapito postale o piu' tempestivamente al nostro numero telefonico e fax ...,

e restando altresì a disposizione per ogni opportuno chiarimento o comunicazione,

vogliate gradire distinti saluti ed auguri di ogni bene,

Firma

luogo e data

7. Lettera aperta al personale delle basi Nato (8 aprile 1999)

Lettera aperta a tutto il personale delle basi aeree da cui partono i bombardamenti sulla Jugoslavia in cui si enuncia il senso e il fine dell'azione diretta nonviolenta delle "mongolfiere per la pace" con cui cercheremo di impedire il decollo dei bombardieri che stanno provocando stragi in Jugoslavia, e si invita a far prevalere le ragioni dell'umanita' e della legalita'

Egregi signori,

con questa lettera aperta, nell'impossibilita' di farlo singolarmente, vi informiamo della nostra intenzione di realizzare un'azione diretta nonviolenta consistente nel tentativo di invadere con delle piccole mongolfiere lo spazio aereo sovrastante e circostante le basi da cui si levano in volo gli aerei impegnati nei bombardamenti che stanno massacrando le popolazioni della Jugoslavia; con tale tentativo cerchiamo di impedire che gli aerei assassini decollino, e quindi speriamo di riuscire a salvare delle vite umane, le vite di coloro che le bombe ed i missili scagliati dai bombardieri Nato stanno appunto sopprimendo.

Vi preghiamo pertanto di tener conto di questa nostra iniziativa e di rinunciare a far decollare i bombardieri.

Cercando di impedire i bombardamenti, con questa nostra iniziativa nonviolenta intendiamo anche:

1. fare appello alla vostra coscienza di esseri umani;

2. impedirvi di essere corresponsabili degli omicidi causati dai bombardamenti;

3. proporvi di rifiutare di partecipare ad una guerra assolutamente fuorilegge sia in relazione alle basi stesse del diritto internazionale, sia in relazione agli accordi e le norme dell'alleanza atlantica;

4. con particolar riferimento a quanti di voi sono cittadini italiani (e comunque tutti vi trovate in territorio italiano), vi richiamiamo altresi' al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana, che vi proibisce di prender parte a questa guerra che in base alla nostra Costituzione e' illegale (cfr. art. 11 Cost.).

Abbiamo voluto scrivervi questa lettera perche' vi sia chiaro che non abbiamo alcuna intenzione di nuocere alle vostre persone, e che anzi la nostra iniziativa nonviolenta finalizzata ad impedire, se possibile, il decollo dei bombardieri e quindi le stragi, ha anche la funzione di aiutarvi a veder chiaro in questa terribile situazione e nella vostra stessa coscienza, di aiutarvi a far prevalere la vostra umanita', di pregarvi di non volervi macchiare di crimini efferati.

Un fraterno saluto di pace,

8. Lettera aperta ai responsabili delle basi Nato (30 aprile 1999)

Al responsabile della base di ... da cui decollano i bombardieri stragisti

Egregio signore,

come le e' gia' noto, a partire dal pomeriggio del primo maggio 1999 eseguiremo l'azione diretta nonviolenta delle "mongolfiere per la pace", con le quali invaderemo lo spazio aereo circostante e sovrastante la base di ... posta sotto la sua responsabilita', per impedire cosi' il decollo dei bombardieri che portano devastazione e morte in Jugoslavia.

La preghiamo pertanto di soprassedere ai decolli dei bombardieri finche' lo spazio aereo sara' ingombrato dalle nostre mongolfiere di carta, dai nostri palloncini gonfiati ad elio, dai nostri aquiloni di carta.

A onor del vero la preghiamo anche, e qui le parliamo da esseri umani ad essere umano, di cessare definitivamente di far decollare i bombardieri che portano devastazione e morte su popolazioni innocenti, che non sono certo responsabili dei crimini dei loro governanti.

E la preghiamo anche di desistere dai bombardamenti, nella nostra qualita' di cittadini italiani, e lei e' ospite del nostro paese, quindi alle nostre leggi deve obbedienza: lei sa, o dovrebbe sapere, che la legge fondamentale dello Stato italiano, la Costituzione della Repubblica Italiana, proibisce all'Italia di avallare o partecipare ad una guerra come questa: illegale secondo la nostra Costituzione (art. 11), illegale secondo i principi del diritto internazionale, illegale secondo la Carta delle Nazioni Unite, illegale secondo lo stesso Statuto della Nato.

Come lei sa, sciaguratamente il nostro governo ha violato la nostra Costituzione, ma questo non rende inefficace la Costituzione della Repubblica Italiana, semplicemente rende fuorilegge il governo che l'ha violata.

Quindi, dal profondo del cuore la preghiamo: desista dal contribuire al protrarsi di stragi, desista da una guerra illegale e criminale. Ascolti la voce delle leggi scritte e delle leggi non scritte che illuminano la sua coscienza di essere umano.

Vorremmo infine che lei fosse certo che la nostra e' un'iniziativa rigorosamente nonviolenta: non nutriamo odio per nessun essere umano, non vogliamo far del male a nessun essere umano. Ci sta a cuore anche l'incolumita' sua e dei suoi uomini.

Un fraterno saluto di pace,

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1261 del primo maggio 2013

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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