Coi piedi per terra. 752
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- From: "nbawac at tin.it" <nbawac at tin.it>
- Date: Tue, 23 Apr 2013 10:07:08 +0200 (CEST)
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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 752 del 23 aprile 2013
In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di marzo 2013 (parte sesta e conclusiva)
2. Contro la guerra e contro il razzismo
3. A Viterbo la quinta giornata della settimana di azione contro il razzismo. In memoria di Claude Levi-Strauss
4. "Viterbo oltre il muro": Acqua, bene comune e diritto umano
5. Alle persone amiche della nonviolenza che si incontrano il 23 marzo a Fiumicino
6. Alvin Lee
7. Pietro Mennea
8. Giovanni Nervo
9. Rileggendo Chinua Achebe. A Viterbo la sesta giornata della settimana di azione contro il razzismo
10. Per Oscar Romero
11. Nel ricordo di Martin Luther King e dei martiri delle Fosse Ardeatine conclusa a Viterbo la "Settimana di azione contro il razzismo". L'impegno antirazzista continua
12. Per i martiri delle Fosse Ardeatine
13. "Una persona, un voto". Una lettera aperta all'on. Bersani
14. Un incontro di valutazione della settimana di azione contro il razzismo. E una proposta di lavoro
15. La buona politica
16. Nello specchio delle Lettere a Lucilio
17. Lo spettacolo del mezzodi'
18. Tre destre e un centrosinistra (piuttosto di destra)
19. Istanze egualitarie, libertarie e solidali nell'opera di Seneca
20. Mi sembrerebbe necessario...
21. Afghanistan, Iraq, Siria, Corea...
22. Associazione "Respirare": Quando proprio non se ne puo' piu'
23. Per Enzo Jannacci
24. Frattanto
1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI MARZO 2013 (PARTE SESTA E CONCLUSIVA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di marzo 2013.
2. CONTRO LA GUERRA E CONTRO IL RAZZISMO
Comincia opponendosi alla guerra e al razzismo la buona politica.
Chi non si oppone alla guerra e al razzismo si e' gia' fatto sodale dei carnefici.
*
Cessi immediatamente la criminale partecipazione italiana alla guerra afgana che ogni giorno miete vittime innocenti.
Siano abrogate immediatamente le infami misure razziste che perseguitano, schiavizzano, mandano a morte i migranti.
3. A VITERBO LA QUINTA GIORNATA DELLA SETTIMANA DI AZIONE CONTRO IL RAZZISMO. IN MEMORIA DI CLAUDE LEVI-STRAUSS
Venerdi' 22 marzo si e' svolta a Viterbo la quinta giornata di iniziative della "Settimana di azione contro il razzismo" con un incontro presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani".
L'incontro e' stato dedicato alla lettura e al commento di due classici saggi del grande antropologo Claude Levi-Strauss, la cui riflessione costituisce uno dei piu' importanti strumenti teorici per l'impegno antirazzista.
*
Concludendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha ancora una volta sottolineato la necessita' di un forte impegno affinche' "siano abrogate tutte le misure effettualmente razziste ed incostituzionali che nel corso degli anni sono state introdotte nell'ordinamento del nostro paese, le quali misure hanno provocato non solo un vulnus alla nostra democrazia, ma soprattutto sofferenze inaudite e finanche la morte a tante persone di tutto innocenti, i cui diritti umani l'Italia per disposizione costituzionale si impegnava a rispettare, e cui riconosceva sempre per disposizione costituzionale pieno diritto d'asilo" (queste le parole contenute nella lettera aperta ai presidenti di Camera e Senato diffusa il 21 marzo in occasione della Giornata internazionale contro il razzismo indetta dall'Onu).
Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ha ricordato le persone morte in mare nel tentativo di raggiungere l'Italia con mezzi di fortuna: "vite che potevano essere salvate se solo l'Italia e l'Europa avessero riconosciuto a tutti gli esseri umani il fondamentale diritto umano di potersi muovere liberamente sul pianeta che e' casa comune dell'umanita' intera, diritto che gia' Immanuel Kant dimostro' con una inconfutabile argomentazione nel suo classico saggio Zum ewigen Friede".
Ha poi ricordato in particolare l'orrore della schiavitu' delle persone ridotte ad oggetti sessuali, "in cui la violenza razzista e quella maschilista si uniscono in un esito doppiamente abominevole", ed ha evidenziato come questa schiavitu' potrebbe essere facillmente abolita se solo i pubblici poteri lo decidessero, semplicemente applicando nel modo piu' rigoroso le leggi che lo schiavismo e la violenza sessuale proibiscono, salvando tutte le vittime e garantendo finalmente ad esse riconoscimento dei diritti umani, asilo e protezione.
Ha infine richiamato non solo le istituzioni ma anche la societa' civile ad assumersi le proprie responsabilita': la persecuzione razzista dei migranti e' un crimine contro l'umanita'; le istituzioni devono tornare al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana e della Dichiarazione universale dei diritti umani; la societa' civile deve cessare di essere complice della violenza razzista in tutte le sue forme.
Lottare contro il razzismo significa anche lottare contro la guerra, contro i poteri criminali, contro la scellerata plurisecolare rapina da parte del Nord ai danni del Sud del mondo, contro la devastazione ambientale e il saccheggio delle risorse.
La Settimana di azione contro il razzismo convoca ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno diretto in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, comprese le generazioni future che hanno diritto ad un mondo vivibile.
*
La "Settimana di azione contro il razzismo" continua a Viterbo con iniziative quotidiane fino al 24 marzo.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte.
Cessi immediatamente la persecuzione razzista.
Siano rispettati tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
La nonviolenza e' in cammino.
4. "VITERBO OLTRE IL MURO": ACQUA, BENE COMUNE E DIRITTO UMANO
Nella Giornata mondiale per l'acqua il gruppo di formazione e informazione nonviolenta "Viterbo oltre il muro" torna a chiedere che in difesa di ambiente, salute e diritti le amministrazioni pubbliche operanti nel territorio altolaziale adottino il piano d'azione da anni proposto dall'"Associazione italiana medici per l'ambiente" di Viterbo.
Cessino le irresponsabili omissioni.
Cessi la devastazione dell'ambiente e l'avvelenamento della popolazione.
Si rispettino finalmente le norme in vigore a tutela di ambiente, salute e diritti.
L'acqua e' un preziosissimo bene comune.
L'accesso all'acqua potabile e' un primario diritto umano.
"Viterbo oltre il muro", gruppo di formazione e informazione nonviolenta
Viterbo, 22 marzo 2013
Il gruppo di formazione e informazione nonviolenta "Viterbo oltre il muro" ha realizzato tra il 2009 e il 2011 una intensa attivita' formativa, con una prolungata serie di incontri a cadenza settimanale. Alcuni dei suoi animatori hanno realizzato nel 2010 una rilevante ricerca sulla situazione attuale della nonviolenza in Italia, con centinaia di interviste ai principali studiosi ed attivisti della nonviolenza nel nostro paese. Il gruppo ha sostenuto altre associazioni impegnate in iniziative di difesa dei diritti umani, per la pace, per la difesa della biosfera, sia partecipando ad incontri formativi, di studio e di riflessione, sia contribuendo a mobilitazioni civiche caratterizzate dalla scelta nitida e intransigente della democrazia, della solidarieta', della responsabilita' e della nonviolenza.
5. ALLE PERSONE AMICHE DELLA NONVIOLENZA CHE SI INCONTRANO IL 23 MARZO A FIUMICINO
Carissime amiche e carissimi amici,
nell'impossibilita' di partecipare personalmente al vostro incontro del 23 marzo 2013, vi scrivo queste poche righe per esprimervi l'apprezzamento e il sostegno mio e delle altre persone amiche della nonviolenza che collaborano con il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo.
Conosciamo gia' qualcosa del vostro lavoro grazie a Daniele Taurino, e conosciamo altresi' le attivita' di alcuni movimenti che a Fiumicino praticano concretamente la nonviolenza (anche se forse non tutti e non sempre coloro che a quei movimenti prendono parte usano questo termine per definire il loro agire), movimenti con i quali abbiamo gia' collaborato in passato nell'impegno in difesa dell'ambiente, della salute e dei diritti di tutte e tutti.
*
Con l'inaugurazione della vostra nuova sede, mettete a disposizione di tutte le persone di volonta' buona un sicuro punto di riferimento.
La nonviolenza e' infatti la decisiva risorsa di ogni ricerca personale e di ogni mobilitazione sociale intesa a difendere la biosfera ed i beni comuni, a promuovere i diritti umani di tutti gli esseri umani, a costruire giustizia e liberta', responsabilita' e solidarieta'.
*
Scusandomi per la brevita' e la frettolosita' di queste righe, allego come contributo al vostro incontro ed alla vostra riflessione un breve testo scritto diversi anni fa.
Con l'augurio di un proficuo lavoro,
Peppe Sini, per il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 22 marzo 2013
*
Allegato: Cos'e' questa cosa che chiamiamo nonviolenza...
6. ALVIN LEE
Il chitarrista che una notte a Woodstock
incanto' il cielo e le anime e la terra.
7. PIETRO MENNEA
Un uomo onesto.
Un uomo.
Onesto.
E un grandissimo campione sportivo, anche.
8. GIOVANNI NERVO
Uomo della Resistenza
poi della Caritas Italiana radice ed anima
per tutta la vita dalla parte
degli umiliati e offesi
contro tutte le violenze.
Figura luminosa
della nonviolenza in cammino.
9. RILEGGENDO CHINUA ACHEBE. A VITERBO LA SESTA GIORNATA DELLA SETTIMANA DI AZIONE CONTRO IL RAZZISMO
Sabato 23 marzo 2013 si e' svolta a Viterbo la sesta giornata di iniziative della "Settimana di azione contro il razzismo" con un incontro presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani".
*
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni brani da Il crollo e da Ormai a disagio, i due capolavori di Chinua Achebe, il grande scrittore africano deceduto il 22 marzo.
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Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha ancora una volta ricordato l'urgente necessita' che siano abrogate le infami misure razziste che perseguitano, schiavizzano, mandano a morte i migranti; l'urgente necessita' che cessi la criminale partecipazione italiana alle guerre che ogni giorno mietono vittime innocenti; l'urgente necessita' che lo stato italiano torni a rispettare la Costituzione della Repubblica Italiana e la Dichiarazione universale dei diritti umani.
E questa nostra odierna iniziativa si collega idealmente alla marcia No-Tav in Val di Susa in difesa dei diritti umani della popolazione valsusina e dell'intera umanita', in difesa di quel territorio e dell'intera biosfera; cosi' come si collega alla manifestazione in piazza Santi Apostoli a Roma in difesa della Costituzione e contro il golpismo berlusconiano.
Cosi' come opporsi al razzismo e' anche opporsi alla guerra, che di persecuzioni, devastazioni e uccisioni consiste; opporsi al razzismo e' anche opporsi a tutte le persecuzioni e a tutte le violenze che umiliano, opprimono e annientano vite umane: in primo luogo quindi opporsi alla violenza maschilista e patriarcale, all'orribile e infame femminicidio.
Lotta contro il razzismo e lotta contro la guerra, impegno per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione e difesa dei diritti umani - ha concluso il responsabile del centro di ricerca viterbese - sono un'unica cosa, lo stesso dovere. Sono concreta affermazione della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano comprese le generazioni future; responsabilita' per l'intero mondo vivente; coscienza del fatto che ogni persona fa parte dell'unica umanita' vivente su quest'unico mondo casa comune dell'umanita' intera. Opporsi a tutte le uccisioni ed a tutte le persecuzioni e' il primo dovere di ogni persona decente.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
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La "Settimana di azione contro il razzismo", iniziata a Viterbo lunedi' 18 marzo, continua con iniziative quotidiane fino a domenica 24 marzo.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte.
Cessi immediatamente la persecuzione razzista.
Siano rispettati tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
La nonviolenza e' in cammino.
10. PER OSCAR ROMERO
Ricorre il 24 marzo l'anniversario dell'uccisione di monsignor Oscar Romero, avvenuta a San Salvador nel 1980.
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo ricorda come uno strenuo difensore degli oppressi, un indimenticabile maestro di nonviolenza.
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Oscar Arnulfo Romero, nato nel 1917, arcivescovo di San Salvador, voce del popolo salvadoregno vittima dell'oligarchia, della dittatura, degli squadroni della morte. Muore assassinato mentre celebra la messa il 24 marzo 1980.
Tra le opere di Oscar Romero: Diario, La Meridiana, Molfetta 1991; Dio ha la sua ora, Borla, Roma 1994.
Tra le opere su Oscar Romero: AA. VV., Il vescovo Romero, martire della sua fede, per il suo popolo, Emi-Asal, Bologna 1980; AA. VV., Romero... y lo mataron, Ave, Roma 1980; James R. Brockman, Oscar Romero: fedele alla parola, Cittadella, Assisi 1984; Placido Erdozain, Monsignor Romero, martire della Chiesa, Emi, Bologna 1981; Abramo Levi, Un vescovo fatto popolo, Morcelliana, Brescia 1981; Jose' Maria Lopez Vigil, Oscar Romero. Un mosaico di luci, Emi, Bologna 1997; Ettore Masina, Oscar Romero, Edizioni Cultura della Pace, S. Domenico di Fiesole 1993 (poi riedito, rivisto e ampliato, col titolo L'arcivescovo deve morire, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1995); Jon Sobrino, Monsenor Romero, Uca, San Salvador 1989.
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Alleghiamo un testo in memoria di Oscar Romero gia' pubblicato piu' volte sul nostro notiziario telematico quotidiano.
*
Per Oscar Romero
Prima di essere Romero Romero
non era ancora Romero. Tutti
dobbiamo divenire cio' che siamo
e che non siamo finche' non ci troviamo
a quell'antico bivio della scelta.
Era Romero uomo di fede
ma la sua fede non era ancora
la fede di Romero, prima occorse
che quella fede nella fede lo trovasse
gliela recasse un popolo piagato.
Cosi' dall'astratto al concreto
dicono certi antichi dottori
muovesi il mondo, il mondo vecchio e stanco
cosi' si mosse anche Oscar Romero
muovendo incontro a verita' e martirio.
Dicono: cosa si puo' fare? Nulla.
E dicono anche: cosa
si puo' fare? Tutto.
E non e' vero. Ma quel che e' da fare
tu fallo, e cosi' sia.
Sotto lo sguardo degli assassinati
Oscar Romero incontro' se stesso
sotto lo sguardo degli assassini
incontro' se stesso Oscar Romero.
Viene sempre quell'ora inesorabile
in cui devi levare la tua voce.
Tu non vorresti, vorresti restare
nel silenzio che sa molte lusinghe
molti segreti, e molti pregi reca.
Ma viene sempre l'ora della voce.
Venne quell'ora per Oscar Romero
a rivelargli il volto e il nome suo
venne quell'ora recata dal silenzio
degli assassinati e recata dal silenzio
degli assassini, e giungi al paragone.
Prese ad un tempo la parola e la croce
e messosi alla scuola degli scalzi
ne fu piu' che avvocato, compagno.
Sapeva anche lui dove quella portava
strada, sapeva anche lui quale suono
avrebbe spento un giorno la sua voce.
Come chiodi che secco un martello
nel legno batte e conficca, il colpo
della pallottola irruppe nel suo corpo
fatto legno, fatto vino, fatto croce
fatto pane, fatto luce, per sempre
raggiunse Romero Romero, ormai voce
per sempre dell'intera umanita'.
11. NEL RICORDO DI MARTIN LUTHER KING E DEI MARTIRI DELLE FOSSE ARDEATINE CONCLUSA A VITERBO LA "SETTIMANA DI AZIONE CONTRO IL RAZZISMO". L'IMPEGNO ANTIRAZZISTA CONTINUA
Domenica 24 marzo 2013 si e' svolta a Viterbo la settima e conclusiva giornata di iniziative della "Settimana di azione contro il razzismo" con un incontro di commemorazione di Martin Luther King e dei martiri delle Fosse Ardeatine promosso dal "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani".
*
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni fondamentali scritti e discorsi della persona simbolo della lotta nonviolenta contro il razzismo, scritti e discorsi piu' volte ripubblicati negli scorsi anni sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".
Martin Luther King, nato ad Atlanta in Georgia nel 1929, laureatosi all'Universita' di Boston nel 1954 con una tesi sul teologo Paul Tillich, lo stesso anno si stabilisce, come pastore battista, a Montgomery nell'Alabama. Dal 1955 (e' il primo dicembre quando Rosa Parks da' inizio alla lotta contro la segregazione sui mezzi di trasporto) guida la lotta nonviolenta contro la discriminazione razziale, intervenendo in varie parti degli Usa. Premio Nobel per la pace nel 1964, piu' volte oggetto di attentati e repressione, muore assassinato nel 1968.
*
Nel suo intervento finale il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, dopo aver ricordato i martiri delle Fosse Ardeatine trucidati dai nazisti il 24 marzo 1944, ha ribadito ancora una volta "l'urgente necessita' che siano abrogate le infami misure razziste che perseguitano, schiavizzano, mandano a morte i migranti; l'urgente necessita' che cessi la criminale partecipazione italiana alla guerra afgana che ogni giorno miete vittime innocenti; l'urgente necessita' che lo stato italiano torni a rispettare la Costituzione della Repubblica Italiana e la Dichiarazione universale dei diritti umani".
Dopo aver ripercorso le iniziative svolte nel corso della settimana, e rievocato alcune delle piu' rilevanti iniziative antirazziste a Viterbo dagli anni Settanta ad oggi, il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" ha poi ricordato altresi' tanti generosi e indimenticabili maestri di umanita' e di impegno contro il razzismo, "donne ed uomini che hanno incarnato la dignita' e la solidarieta' umana e che nella nostra memoria restano luminosi punti di riferimento, persone al cui impegno, al cui insegnamento vogliamo restare fedeli"; ed ha indicato infine una serie di opere il cui studio puo' essere di grande utilita' per condurre in modo sempre piu' coerente e adeguato la lotta nonviolenta per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
"Nel nome e nel ricordo di Martin Luther King e dei martiri delle Fosse Ardeatine si conclude oggi la serie di iniziative della Settimana di azione contro il razzismo dal 18 al 24 marzo 2013; ma l'impegno antirazzista prosegue anche domani e tutti i giorni finche' il razzismo non sara' definitivamente sconfitto ed eliminato in Italia e nel mondo".
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Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte.
Cessi immediatamente la persecuzione razzista.
Siano rispettati tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
La nonviolenza e' in cammino.
12. PER I MARTIRI DELLE FOSSE ARDEATINE
Il 24 marzo del '44
trecentotrentacinque esseri umani
i nazisti li trucidarono
e poi con l'esplosivo di nascondere
tentarono il crimine commesso
in remote di pozzolana cave
non lungi da Roma kaputt mundi.
Tra le vittime anche un mio compaesano
che era di Giustizia e Liberta'.
Noi paesani, si sa,
siamo gente che non sa dimenticare.
Sappiamo che l'offesa e' imperdonabile
quando la vittima e' stata messa a morte.
Solo la vittima potrebbe perdonare
ma la vittima e' stata messa a morte.
Siamo gente che non sa dimenticare,
noi paesani, si sa.
E cosi' come non ci e' possibile
dimenticare, neanche ci e' possibile
fingere che vicende come quella
appartengano ormai solo al passato.
E' il nostro presente, invece.
La lotta al fascismo
ricomincia ogni giorno.
13. "UNA PERSONA, UN VOTO". UNA LETTERA APERTA ALL'ON. BERSANI
Gentile on. Bersani,
le scriviamo in quanto, avendo lei ricevuto l'incarico dal Presidente della Repubblica di formare il nuovo Governo italiano, in questi giorni stara' predisponendo il programma sulla cui base ottenere la fiducia del Parlamento.
Le chiediamo di inserire nel suo programma di governo il seguente non piu' rinviabile obiettivo di civilta': il riconoscimento del diritto di voto (elettorato attivo e passivo) per le elezioni amministrative a tutti i residenti, cosi' da permettere al piu' presto ad oltre 4 milioni di nostri reali concittadini (burocraticamente definiti "stranieri", ma da anni e talvolta da decenni legalmente residenti in Italia - per non dire dei loro figli che nel nostro paese vi sono finanche nati) di far sentire la loro voce come elettori e come eletti negli enti locali, cosi' da esercitare un fondamentale diritto umano e contribuire ad inverare la democrazia nella composizione, la gestione e l'azione delle amministrazioni locali.
E' una proposta che, lo ricordera', era gia' all'ordine del giorno dei lavori parlamentari nel secolo scorso, e si impegno' per essa - tra molti altri - l'on. Nilde Iotti. Ed anche molti di noi che fummo pubblici amministratori in quegli anni ci impegnammo in tal senso.
Il razzismo si contrasta col riconoscimento dei diritti; la democrazia o e' inclusiva o non e'. Nulla osta in punto di diritto a tale riconoscimento. "Una persona, un voto".
Voglia gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 25 marzo 2013
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e' una struttura attiva dagli anni Settanta ed opera per la pace e i diritti in iniziative sia di solidarieta' concreta che di ricerca, studio e formazione, con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza. Nel 2000 realizzo' il notiziario telematico quotidiano "Un uomo, un voto" a sostegno della campagna "per l'immediato riconoscimento del diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutti gli stranieri regolarmente residenti in Italia". Il suo responsabile ha coordinato nel 1987 la campagna italiana di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano, ed ha promosso il primo convegno nazionale di studi sulla figura e l'opera di Primo Levi.
14. UN INCONTRO DI VALUTAZIONE DELLA SETTIMANA DI AZIONE CONTRO IL RAZZISMO. E UNA PROPOSTA DI LAVORO
Si e' svolto lunedi' 25 marzo 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di valutazione delle iniziative realizzate nel corso della "Settimana di azione contro il razzismo" svoltasi dal 18 al 24 marzo.
*
Incontri di testimonianza, di studio e di denuncia del razzismo
La scelta della struttura nonviolenta viterbese e' stata di realizzare nel corso dell'intera settimana degli incontri di studio e di testimonianza che fossero insieme di formazione all'impegno antirazzista e di denuncia in particolare del razzismo depositatosi in norme amministrative e prassi istituzionali, ed insistendo quindi sulla proposta che "siano abrogate le infami misure razziste che perseguitano, schiavizzano, mandano a morte i migranti", ovvero insistendo sulla richiesta che lo stato italiano torni a rispettare la Costituzione della Repubblica Italiana e la Dichiarazione universale dei diritti umani.
Nel corso degli incontri sono stati letti e commentati testi di Nelson Mandela, Primo Levi, Hannah Arendt, Claude Levi-Strauss, Chinua Achebe, Martin Luther King. E' stata inoltre letta e commentata la Dichiarazione universale dei diritti umani, e successivamente i principi fondamentali (artt. 1-12) della Costituzione della Repubblica Italiana; sono stati inoltre ricordati i martiri delle Fosse Ardeatine.
Nel corso degli incontri sono stati anche presentati alcuni utili strumenti di lavoro come i libri di Laura Balbo e Luigi Manconi, Etienne Balibar, Alberto Burgio, Michele Colucci e Matteo Sanfilippo, Alessandro Dal Lago, Marcella Delle Donne, Rene' Gallissot, Juergen Habermas e Charles Taylor, Julia Kristeva, Albert Memmi, Annamaria Rivera, Vandana Shiva, Renate Siebert, Pierre-Andre' Taguieff, Tzvetan Todorov, Teun A. van Dijk, Michel Wieviorka, ma anche i lavori di inchiesta di Fabrizio Gatti, Marco Rovelli, Gian Antonio Stella; e sono state presentate altresi' le opere fondamentali di altri autori indispensabili per un approfondimento adeguato ai compiti dell'ora, come le pensatrici delle filosofie femministe, gli autori della scuola di Francoforte, i testimoni e gli studiosi della Shoah, e ancora Franco Basaglia e Franca Ongaro Basaglia, Zygmunt Bauman, Martin Buber, Albert Camus, Andre' Chouraqui, Frantz Fanon, Ruth First, Michel Foucault, Nadine Gordimer, Agnes Heller, Tahar Ben Jelloun, Emmanuel Levinas, Edward Said, Jean-Paul Sartre, i teologi della liberazione, le grandi figure della riflessione e della prassi nonviolente.
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Agire contro il razzismo in Italia
Ma nel corso della settimana non sono stati realizzati solo incontri locali di coscientizzazione, di documentazione, di formazione e di approfondimento, bensi' anche iniziative di piu' ampia rilevanza pubblica e dimensione nazionale con specifico riferimento istituzionale: in particolare il giovedi' 21 marzo - la Giornata internazionale promossa dall'Onu contro il razzismo - e' stata diffusa una lettera aperta ai nuovi presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica con la richiesta "di un impegno necessario ed urgente: adoperarvi affinche' siano abrogate tutte le misure effettualmente razziste ed incostituzionali che nel corso degli anni sono state introdotte nell'ordinamento del nostro paese, le quali misure hanno provocato non solo un vulnus alla nostra democrazia, ma soprattutto sofferenze inaudite e finanche la morte a tante persone di tutto innocenti, i cui diritti umani l'Italia per disposizione costituzionale si impegnava a rispettare, e cui riconosceva sempre per disposizione costituzionale pieno diritto d'asilo".
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"Una persona, un voto"
Al termine dell'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha rilanciato una proposta di iniziativa sulla quale a piu' riprese in passato il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" si e' impegnato: la proposta di una campagna per l'immediato riconoscimento del diritto di voto alle elezioni amministrative per tutti gli stranieri residenti in Italia. Come primo atto della ripresa di questa iniziativa nella stessa giornata e' stata inviata una lettera aperta all'on. Bersani in quanto incaricato di formare il nuovo governo; in questa lettera gli si chiede "di inserire nel suo programma di governo il seguente non piu' rinviabile obiettivo di civilta': il riconoscimento del diritto di voto (elettorato attivo e passivo) per le elezioni amministrative a tutti i residenti, cosi' da permettere al piu' presto ad oltre 4 milioni di nostri reali concittadini (burocraticamente definiti 'stranieri', ma da anni e talvolta da decenni legalmente residenti in Italia - per non dire dei loro figli che nel nostro paese vi sono finanche nati) di far sentire la loro voce come elettori e come eletti negli enti locali, cosi' da esercitare un fondamentale diritto umano e contribuire ad inverare la democrazia nella composizione, la gestione e l'azione delle amministrazioni locali".
"Il razzismo si contrasta col riconoscimento dei diritti. La democrazia o e' inclusiva o non e'. Una persona, un voto", ha concluso il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo.
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Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte.
Cessi immediatamente la persecuzione razzista.
Siano rispettati tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
La nonviolenza e' in cammino.
15. LA BUONA POLITICA
La buona politica e' salvare le vite.
La buona politica e' non fare la guerra.
La buona politica e' l'amore per il mondo.
La buona politica e' la nonviolenza in cammino.
16. NELLO SPECCHIO DELLE LETTERE A LUCILIO
Si e' svolto la sera di martedi' 26 marzo 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un nuovo incontro di lettura e interpretazione dell'opera di Lucio Anneo Seneca.
In particolare e' stato letto e commentato il primo libro delle Lettere a Lucilio, evidenziandone temi politici e morali, di analisi fenomenologico-esistenziale, di ricerca storico-filosofica, ed ovviamente cogliendo altresi' le scintillanti soluzioni linguistiche e stilistiche che nella misura dell'essenzialita' ma anche con passaggi virtuosistici sono correlativo oggettivo di una riflessione ad un tempo acuminata e terapeutica.
La rilettura dell'opera di Seneca dal punto di vista di un'etica della Resistenza e di una cultura della nonviolenza e' un percorso di ricerca cominciato da mesi e che si protrarra' ancora nelle prossime settimane.
17. LO SPETTACOLO DEL MEZZODI'
E' quello di cui dice Seneca nella settima lettera a Lucilio.
E tu non dimenticare mai la tua umanita', l'umanita' di tutti.
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Cessi immediatamente la criminale partecipazione italiana alla guerra afgana che ogni giorno miete vittime innocenti.
Siano abrogate immediatamente le infami misure razziste che perseguitano, schiavizzano, mandano a morte i migranti.
18. TRE DESTRE E UN CENTROSINISTRA (PIUTTOSTO DI DESTRA)
E cosi' dopo vent'anni di berlusconismo il Parlamento italiano come ci e' consegnato dalle ultime elezioni si compone:
a) della destra estremista e golpista di Berlusconi (e dei suoi alleati: i razzisti della Lega, i neofascisti dal variegato siglario e dalla monocroma camicia, i sodali dei concorrenti esterni in associazione mafiosa, e cosi' via);
b) della destra golpista ad un tempo tecnocratica e prossenetico-clientelare degli ex-longevi vassalli berlusconiani Casini e Fini e del draculesco governo Monti;
c) della nuova destra populista e totalitaria cosiddetta grillina, sottoprodotto del berlusconismo (e della catastrofe morale, ideale ed organizzativa della sinistra italiana);
d) del centrosinistra della coalizione bersaniana, che di sinistra ha ben poco e su molte decisive questioni e' essa stessa piuttosto destrorsa anzicheno'.
Tre destre largamente mussoliniste, e un centrosinistra a un dipresso savoiardo. Non c'e' da stare allegri.
*
Correre il rischio di nuove elezioni subito che probabilmente darebbero di nuovo il paese in pasto al signor B.? Risponderemmo come Bartleby: preferirei di no.
Ergo: quid agendum?
Ragionevolmente: il centrosinistra vincitore delle elezioni sia pur di misura (ma con una salda maggioranza assoluta alla Camera, per effetto dell'infame legge elettorale) si adoperi intanto in qualche modo per arrivare con questo parlamento almeno fino al voto per il Presidente della Repubblica: il centrosinistra ha i numeri per eleggerlo e quindi lo faccia, e se avesse la stessa intelligenza di cui ha dato prova per le presidenze di Camera e Senato potrebbe anche fare una scelta di grande valore, ad esempio Rodota', a cui sarebbe difficile per qualunque persona provvista del ben dell'intelletto opporre un diniego, e che garantirebbe per i prossimi sette anni un fondamentale elemento di tenuta della democrazia e di rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana antifascista.
Poi: si tenti se possibile un governo - sia pur minoritario al senato - per realizzare provvedimenti su alcune limitate (ma cruciali) questioni su cui possa essere sostenuto anche da eventuali persone oneste elette casuamente nella lista della destra grillina - che su alcuni temi di difesa dell'ambiente, per una drastica riduzione del finanziamento pubblico al ceto politico e per la riduzione degli effettivi sprechi nella pubblica amministrazione potrebbero votare a favore di provvedimenti ragionevoli.
Di riforma elettorale e' implausibile parlare: sia per Berlusconi che per Grillo la legge attuale e' come il cacio sui maccheroni, e al di la' delle ciance e dei teatrini le loro truppe faranno le barricate per impedire ogni modifica della legge che il suo stesso creatore qualifico' con suina apposizione.
Infine: se non e' possibile fare di meglio, si torni alle elezioni.
*
E noi? Noi, ovviamente, dobbiamo continuare a fare quello che gia' facciamo: lottare mane e sera contro tutte le violenze, per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la biosfera casa comune, per l'internazionale futura umanita'.
19. ISTANZE EGUALITARIE, LIBERTARIE E SOLIDALI NELL'OPERA DI SENECA
Si e' svolto la sera di giovedi' 28 marzo 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un nuovo incontro di lettura e interpretazione dell'opera di Lucio Anneo Seneca.
Nel confronto con altri autori latini e soprattutto nel richiamo ai grandi filosofi della liberta' greci - in primo luogo naturalmente Socrate, ma anche Epicuro, oltre ovviamente alla tradizione stoica nella quale Seneca si inscrive -, ed ai simboli romani della grandezza morale e della resistenza al male fino a preferire la morte anziche' la resa, il filosofo afferma con una scrittura scintillante l'opposizione alla violenza, il cosmopolitismo, la solidarieta' con l'umanita' intera, le forti istanze egualitarie e libertarie che lascera' come preziosa eredita' alla civilta' umana e ai movimenti di liberazione.
20. MI SEMBREREBBE NECESSARIO...
[Riportiamo la seguente lettera personale inviata alcuni giorni fa ad alcuni mezzi d'informazione locali]
Leggo sulla stampa locale che alle imminenti elezioni comunali di Viterbo si presenteranno quasi solo liste sostenitrici di candidati a sindaco di destra. Di destra: ovvero a favore della disuguaglianza e quindi complici della violenza dei ricchi ai danni degli impoveriti, della violenza dei potenti ai danni dei deboli.
Anche quelle due o tre liste che forse di destra non sono, al di la' delle chiacchiere propagandistiche mi sembra che siano subalterne a ideologie di destra, o che si apprestino di fatto a sostenere candidati a sindaco palesemente di destra.
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Mi sembrerebbe necessario che alle prossime elezioni comunali di Viterbo vi fosse anche almeno una lista di sinistra con un programma di sinistra e con una persona candidata a sindaco di sinistra.
Di sinistra: ovvero che affermasse l'uguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani, la condivisione dei doveri, l'universale solidarieta' e la responsabilita' personale per il bene comune, secondo il motto "da ciascuno secondo le sue capacita', a ciascuno secondo i suoi bisogni". Una lista di sinistra: quindi che si caratterizzasse anche per l'opposizione alla guerra, al razzismo, ai poteri criminali, al regime della corruzione. Una lista di sinistra: quindi femminista, ecologista, nonviolenta. Una lista di sinistra: quindi impegnata per i diritti e la liberazione delle persone e delle classi sfruttate e oppresse. Una lista di sinistra: quindi che si impegnasse per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani e per difendere la biosfera casa comune dell'umanita' intera.
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Una lista di sinistra che portasse nel Consiglio comunale le riflessioni e le proposte di rilevanti esperienze di solidarieta' e di lotta per i diritti, l'ambiente ed i beni comuni, esperienze di solidarieta' e di lotta che a Viterbo si sono date e tuttora proseguono.
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Peppe Sini
Viterbo, 26 marzo 2013
21. AFGHANISTAN, IRAQ, SIRIA, COREA...
Ma si potrebbero aggiungere tanti altri paesi, in cui infuriano guerre sanguinarie, in cui ogni giorno nuove stragi si aggiungono alle precedenti.
Il nocciolo della questione e' semplice: occorre abolire la guerra, occorre abolire gli eserciti, occore abolire le armi.
La guerra e' nemica dell'umanita'.
La sola politica degna e' quella che salva le vite.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
22. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": QUANDO PROPRIO NON SE NE PUO' PIU'
Quando proprio non se ne puo' piu': all'ordine del giorno di una delle prossime sedute del consiglio comunale di Viterbo torna il grottesco tentativo di riproporre la realizzazione a Viterbo del mega-aeroporto nocivo e distruttivo; mega-aeroporto illegale ed insensato che lo stesso Ministero dei Trasporti con l'"Atto di indirizzo per la definizione del piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale" emanato il 29 gennaio 2013 ha definitivamente bocciato.
Ma la lobby affaristica e devastatrice di estrema destra ed i complici insipienti ed irresponsabili - per usare un eufemismo, s'intende - che ha reclutato nel ceto politico insistono protervamente in un'azione semplicemente ignobile.
*
E sara' pertanto necessario ricordare una volta di piu' che "la realizzazione del mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame, di cui fece memoria Dante nella Divina Commedia, avrebbe avuto come inevitabili immediate e disastrose conseguenze: lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; uno sperpero colossale di soldi pubblici; una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio. L'area del Bullicame va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita. E nell'ambito della mobilita' la provincia di Viterbo ha bisogno piuttosto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, Orte e Civitavecchia; una mobilita' adeguata e coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive dell'Alto Lazio".
*
E per dirsela tutta, forse varra' la pena di ripetere - con le medesime esatte parole - anche un piu' complessivo ragionamento che svolgemmo diversi anni fa e che ci sembra ancora adeguato.
Meno aerei e piu' biciclette.
Meno automobili e piu' ferrovie.
Meno oggetti e piu' informazioni.
Meno pacchi e piu' internet.
Meno cemento e piu' alberi.
Meno imballi e piu' spazio.
Meno merci e piu' comunicazione.
Meno fretta e piu' pazienza.
Meno stress e piu' benessere.
Meno soperchierie e piu' sicurezza.
Meno ingordigia e piu' salute.
Meno stoltezze e piu' responsabilita'.
Meno profitto e piu' umanita'.
Meno sfruttamento e piu' misericordia.
Meno prepotenza e piu' saggezza.
Meno privilegi e piu' solidarieta'.
Meno sprechi e piu' sobrieta'.
Meno pubblicita' e piu' respiro.
Meno frastuono e piu' silenzio.
Meno consumismo e piu' integrita'.
Meno feticci e piu' relazioni umane.
Meno narcisismo e piu' condivisione.
Breve e' la vita, e preziosa: la coscienza la espande e fa bene alla salute, la propria e l'altrui.
Breve e' la vita, e preziosa: non la si sprechi, non la si devasti, non la si uccida.
Breve e' la vita, e preziosa: la tua, quella di ciascuno e di tutti.
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L'associazione "Respirare" di Viterbo
Viterbo, 29 marzo 2013
L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.
23. PER ENZO JANNACCI
La morte di Enzo Jannacci suscita in me un dolore profondo.
Nel 1987 coordinavo per l'Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel corso di quella campagna - e momento centrale di essa - vi fu anche una settimana di iniziative a Viterbo in occasione del primo maggio: l'evento conclusivo della settimana fu un concerto di Enzo Jannacci.
Poiche' non mi sembra che altri abbiano ricordato in particolare l'impegno antirazzista di Jannacci e il suo concreto contributo alla campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, mi e' sembrato necessario scrivere queste righe, per ringraziarlo ancora, ed anche perche' - alcune casuali coincidenze hanno la forza disvelatrice dei simboli - la sua scomparsa avviene tragicamente nello stesso giorno della morte di altri due esseri umani mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo per giungere in Italia, vittime innocenti dell'infame politica razzista praticata dallo stato italiano e dall'Unione Europea che rifiuta ospitalita' e nega il diritto umano alla liberta' di movimento nel mondo, praticando una sorta di apartheid su scala planetaria.
So che Enzo Jannacci avrebbe fatto quanto in suo potere per salvare le loro vite.
So che e' compito nostro continuare la lotta contro la violenza razzista.
24. FRATTANTO
Frattanto continua la guerra terrorista e stragista in Afghanistan.
Frattanto continua la persecuzione razzista dei migranti.
Quando faremo finire questo orrore?
*
Ripetiamolo ancora una volta cio' che occorre subito fare:
1. cessi immediatamente la criminale partecipazione italiana alla guerra afgana che ogni giorno miete vittime innocenti;
2. siano abrogate immediatamente le infami misure razziste che perseguitano, schiavizzano, mandano a morte i migranti.
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COI PIEDI PER TERRA
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Numero 752 del 23 aprile 2013
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