La nonviolenza contro il razzismo. 6
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- Date: Tue, 9 Apr 2013 09:51:18 +0200 (CEST)
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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Numero 6 del 9 aprile 2013
In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di agosto 2009 (parte terza)
2. Ballata per una Regina morta
3. Un appello urgente
4. Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94
5. Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo
6. Istruzioni per l'uso e indirizzi utili
7. Incontri
8. Gli esperimenti scientifici del dottor Quatermass
9. Associazione "Respirare": A Viterbo e Frosinone la stessa lotta
10. La strabica coppia tra arcadia e rococo'
11. Un ringraziamento, ed un'esortazione
12. Un passo dopo l'altro
13. Sganassoni
14. Due cose s'imparano leggendo
15. La guerra che uccide
16. La persecuzione razzista
1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI AGOSTO 2009 (PARTE TERZA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di agosto 2009.
2. BALLATA PER UNA REGINA MORTA
[Nuovamente riproponiamo questa "Ballata per una Regina morta ammazzata sulla strada tra Tuscania e Tarquinia nell'estate del duemilauno" che l'autore scrisse il 3 agosto 2001, alla notizia del ritrovamento del cadavere, scempiato dagli animali selvatici, di una giovane donna prima resa schiava e poi assassinata]
Ci sono cose che non sai come dirle
e allora le scrivi a righe interrotte.
Dilaniata dai randagi la salma
e' stata scoperta giorni addietro
di una giovane donna nigeriana
resa schiava in Italia e venduta
come carne e cavita' sulla strada
tra Tuscania e Tarquinia, tra le tombe
etrusche, le romaniche chiese, le ubertose
campagne che vanno alla maremma.
Leggo sui giornali gli impietosi
dettagli di cronaca nera, gli empi
segni di sempre da quando Caino
al campo invito' suo fratello.
Leggo sui giornali, i giornali locali
(non e' notizia da cronaca italiana
una persona annientata e abbandonata ai cani:
e' invece fatto
che sconvolge l'ordine del mondo, ma di questo
sapevano dire Eschilo e Mimnermo, non le aulenti
di petrolio pagine quotidiane).
E dunque leggo sui giornali locali:
dicono che si chiamasse Regina, venisse
dalla Nigeria, presa e recata
schiava in italia, dicono
chi l'abbia uccisa non sapersi.
E invece io so chi l'ha uccisa:
anche se non l'ho mai vista ne' da viva ne' ormai resa cosa
immota e deturpata. Io so
chi l'ha uccisa, e lo sappiamo tutti.
E non solo l'eventuale fruitore di servigi
che in un raptus puo' averle torto il collo
a quel piccolo giocattolo che costava quattro soldi
e non solo il racket che fornisce
carne giovane e fresca di fanciulle ai lupi
che usciti di scuola o dall'ufficio
sulle loro carcasse di ferro perlustrano
i fiumi d'asfalto alla caccia di prede
e non solo lo stato italiano che vede
tanto orrore per le sue strade
e non agisce per salvare le vite
concrete di esseri umani, non agisce
per far valere quella legge che vieta
nel nostro paese la schiavitu'
e non solo.
Io stesso mi sento le mani
sporche di sangue, io stesso che so
che a questo orrore resistere occorre
e che da anni non so fare altro
che spiegare come applicare
quell'articolo della legge 40
combinato con quell'altro articolo
del codice penale e come e qualmente
le istituzioni potrebbero salvare
la vita di tante Regine assassinate.
E nulla di piu' ho saputo fare.
E queste parole che ho aggiunto
avrei voluto tacerle.
3. UN APPELLO URGENTE
A tutte le persone che ci leggono chiediamo di presentare esposti alle magistrature e ad altre istituzioni affinche' siano abrogate le misure razziste e squadriste contenute nel cosiddetto "pacchetto sicurezza" e siano processati i colpevoli del tentativo di colpo di stato da esse misure configurato.
*
Vorremmo che nel lasso di tempo piu' breve possibile migliaia di esposti raggiungano tutte le Procure d'Italia e numerosi altri pubblici ufficiali ed attivino cosi' le procedure che portino con la massima tempestivita' possibile all'intervento della Corte Costituzionale che abroghi le illegali e criminali misure razziste, squadriste e golpiste contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94.
*
Vorremmo che si sviluppasse un movimento di dimensioni massive, corale, di popolo, in difesa della Costituzione e dell'umanita', in difesa della legalita' e della civilta', un movimento che si opponga al razzismo e allo squadrismo, che si opponga al tentativo di colpo di stato del governo dell'eversione dall'alto.
*
Proponiamo di utilizzare come modello gli esposti che abbiamo presentato noi stessi e di seguito riportiamo, oppure di formularne, presentarne, diffonderne di piu' elaborati e dettagliati ancora; in ogni caso di agire tempestivamente nel richiedere che le competenti magistrature intervengano per ripristinare la legalita' violata dai golpisti razzisti.
Agire tempestivamente, poiche' ogni giorno che passa il razzismo miete vittime.
Agire tempestivamente, per la legalita' e i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Con la forza della verita'.
Con la forza del diritto.
Con la forza dell'ordinamento giuridico.
Con la forza della nonviolenza.
4. ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS CONCERNENTE VARIE FATTISPECIE DI REATO CONFIGURATE DA MISURE CONTENUTE NELLA LEGGE 15 LUGLIO 2009, N. 94
Alla Procura della Repubblica di Viterbo
Al Presidente del Tribunale di Viterbo
Al Presidente della Corte d'Appello di Roma
Al Presidente della Corte di Cassazione
Al Presidente della Corte Costituzionale
Al Sindaco del Comune di Viterbo
Al Presidente della Provincia di Viterbo
Al Presidente della Regione Lazio
Al Questore di Viterbo
Al Prefetto di Viterbo
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Presidente della Camera dei Deputati
Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Presidente del Parlamento Europeo
Al Presidente della Commissione Europea
Al Presidente del Consiglio d'Europa
Al Segretario generale delle Nazioni Unite
Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94
Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come "pacchetto sicurezza", sono contenute varie misure, particolarmente all'art. 1 e passim, che configurano varie fattispecie di reato con specifico riferimento a:
a) violazioni dei diritti umani e delle garanzie di essi sancite dalla Costituzione della Repubblica Italiana;
b) violazione dei diritti dei bambini;
c) persecuzione di persone non per condotte illecite, ma per mera condizione esistenziale;
d) violazione dell'obbligo di soccorso ed accoglienza delle persone di cui all'art. 10 Cost.;
e) violazione del principio dell'eguaglianza dinanzi alla legge.
Si richiede il piu' sollecito intervento.
Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che riterranno sussistere nella concreta fattispecie.
L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p.
Giuseppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
Viterbo, 8 agosto 2009
5. ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS CONCERNENTE IL FAVOREGGIAMENTO DELLO SQUADRISMO
Alla Procura della Repubblica di Viterbo
Al Presidente del Tribunale di Viterbo
Al Presidente della Corte d'Appello di Roma
Al Presidente della Corte di Cassazione
Al Presidente della Corte Costituzionale
Al Sindaco del Comune di Viterbo
Al Presidente della Provincia di Viterbo
Al Presidente della Regione Lazio
Al Questore di Viterbo
Al Prefetto di Viterbo
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Presidente della Camera dei Deputati
Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Presidente del Parlamento Europeo
Al Presidente della Commissione Europea
Al Presidente del Consiglio d'Europa
Al Segretario generale delle Nazioni Unite
Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo
Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come "pacchetto sicurezza", e' contenuta una misura, quella di cui all'art. 3, commi 40-44, istitutiva delle cosiddette "ronde", che palesemente configura il favoreggiamento dello squadrismo (attivita' che integra varie fattispecie di reato), anche alla luce di pregresse inquietanti esternazioni ed iniziative di dirigenti rappresentativi del partito politico cui appartiene il Ministro dell'Interno e di altri soggetti che non hanno fatto mistero ed anzi hanno dato prova di voler far uso di tale istituto a fini di violenza privata, intimidazione e persecuzione, con palese violazione della legalita' e finanche intento di sovvertimento di caratteri e guarentigie fondamentali dell'ordinamento giuridico vigente.
Si richiede il piu' sollecito intervento.
Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che riterranno sussistere nella concreta fattispecie.
L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p.
Giuseppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
Viterbo, 8 agosto 2009
6. ISTRUZIONI PER L'USO E INDIRIZZI UTILI
Un esposto all'autorita' giudiziaria piu' essere presentato recandosi presso gli uffici giudiziari o presso un commissariato di polizia o una stazione dei carabinieri.
Puo' essere anche inviato per posta.
Deve essere firmato da una persona fisica, precisamente identificata, e deve recare un indirizzo per ogni comunicazione.
Noi proponiamo alle persone che vogliono partecipare all'iniziativa di presentare e/o inviare i due esposti che abbiamo preparato alla Procura competente per il territorio in cui il firmatario (o i firmatari - gli espsoti possono essere anche sottoscritti da piu' persone) risiede, e ad altre magistrature di grado superiore (la Corte d'appello e' nel capoluogo di Regione, la Corte di Cassazione e' a Roma; sempre a Roma sono le altre istituzioni statali centrali).
Proponiamo anche di inviare l'esposto al sindaco del Comune in cui si risiede (idem per il presidente della Provincia, idem per il presidente della Regione; ed analogamente per questore e prefetto che hanno sede nel capoluogo di provincia).
Ovviamente i modelli di esposto da noi preparati possono essere ampliati, o resi piu' dettagliati, se lo si ritiene opportuno. Ed altrettanto ovviamente gli esposti possono essere inviati anche ad ulteriori istituzioni.
*
Diamo di seguito gli indirizzi delle istituzioni centrali cui inviare gli esposti; gli indirizzi delle istituzioni territoriali variano ovviamente da Comune a Comune, da Provincia a Provincia e da Regione a Regione.
(...)
7. INCONTRI
Nel corso della medesima giornata di ieri sono venuti a trovarmi A, B, C e D.
*
A e' un vecchio amico, e' laureato, in Italia e' venuto per una specializzazione post-laurea, parla abbastanza bene l'italiano, l'inglese in modo fluente, e un francese fin forbito. Per vivere fa il venditore ambulante. E in questa citta' il sindaco (che e' anche uno dei parlamentari del Pdl che hanno presentato una proposta di legge per dare un'onorificenza agli aguzzini nazifascisti di Salo') lo scorso anno ha emanato una ordinanza - una delle cosiddette "ordinanze contro i lavavetri" - che perseguita gli ambulanti, chi esercita umili mestieri, i poveri, e soprattutto i migranti. A ha una piccola clientela di amici che per convenzione gli comprano qualche sua povera mercanzia; cammina trascinandosi il borsone per i quartieri periferici cercando di non farsi notare, bussa solo alle porte delle persone amiche. Dall'8 agosto, con l'entrata in vigore delle misure razziste e squadriste della legge 94, sa di essere esposto a persecuzioni ancora piu' gravi. Una volta quando ci incontravamo discutevamo per ore di Keynes e Marx, della deconnection di Samir Amin, della critica al desarrollismo dell'indimenticabile Andre' Gunder Frank, del modello dell'economia-mondo di Wallerstein. Cento volte ho pensato che in un paese civile gli darebbero di corsa una cattedra. Qui, oggi, e' minacciato per strada per il colore della sua pelle, se al portone di una palazzina incontra un inquilino che non lo conosce costui si sente in diritto di abbaiargli addosso le ingiurie piu' idiote e naziste; qui, oggi, A e' passibile di condanna penale per il solo fatto di esistere.
*
B e' un amico senza fissa dimora. Ne ho piu' d'uno. Anni fa, da poco capitato in citta', dormiva sotto una panchina nei pressi di una stazione; prendemmo un caffe' insieme, gli indicai la mensa della Caritas, un luogo dove dormire al coperto e su un materasso, come rivolgersi ai servizi pubblici per ottenere un minimo aiuto. Vive di lavori precari e della parca generosita' di chi non dimentica che tutti fummo schiavi in Egitto. Parla male l'italiano, ma sa altre tre o quattro lingue, tra cui quella di Goethe. Una notte alcuni esuberanti giovinotti hitleriani lo hanno massacrato di botte. Oggi e' il governo stesso del nostro paese a perseguitarlo, a dichiararlo una sorta di "non persona". Mi chiede se saprei dove potrebbe nascondersi, o se sia meglio che lasci per sempre le contrade del bel paese la' dove 'l si' sona.
*
C e' una valentissima operatrice sociale, con una cospicua esperienza di mediatrice interculturale, prolungate collaborazioni con varie istituzioni che la portano in palmo di mano per le sue apprezzatissime qualita'. Parla praticamente tutte le lingue romanze, l'inglese, e qualche lingua africana che io non conosco. Ovunque la conoscano e' universalmente stimata e ammirata. Ora e' disoccupata, e quindi "clandestina", e quindi "delinquente", e quindi esposta alla persecuzione. Mi chiede in lacrime come sia possibile. Lo chiedo anch'io.
*
D lavora come badante, e' spaventata anche dalla pseudo-sanatoria: sa che dopo la schedatura se la famiglia per cui lavora la licenziera' si trovera' ipso facto ad essere una "irregolare", quindi una "delinquente", quindi esposta alla persecuzione: e dopo che sara' stata schedata con la scusa della pseudo-sanatoria sara' piu' facile per i persecutori catturarla: come una preda alla merce' delle fiere. Anch'io so bene quanto sia elevato il turn-over nel suo lavoro: solitamente le badanti assistono persone anziane, spesso affette da difficolta' cognitive e quindi in difficolta' ad orientarsi nel tempo e nello spazio e con frequenti dispercezioni, cosicche' questi assistiti tendono non di rado ad essere diffidenti ed aggressivi, e talora maltrattano le badanti o peggio le accusano di nequizie solo immaginate, e il risultato e' che la badante viene licenziata. E una volta licenziata diviene "irregolare", quindi "delinquente", quindi vittima predestinata della violenza delle misure razziste contenute nella legge 94.
*
Avrei voluto poter dire a questi amici di non avere paura, ma sarebbe stata una menzogna.
Ho detto loro che almeno io, e come me milioni di italiani, non permetteremo che nel nostro paese sia imposto il regime dell'apartheid: che ci batteremo con tutte le nostre forze per difendere la civile convivenza, la legalita' cosi' come stabilita dalla Costituzione della Repubblica Italiana, i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Mi hanno detto - chi con le parole, chi solo con una smorfia, o con uno sguardo d'intesa - che e' bene che ci diamo da fare, e che non perdiamo tempo. Loro sentono gia' gli scarponi chiodati che battono il selciato alle loro spalle.
Con tutti e quattro ci siamo abbracciati prima di lasciarci. Vorrei poterli abbracciare ancora.
8. GLI ESPERIMENTI SCIENTIFICI DEL DOTTOR QUATERMASS
Dieci anni senza televisione. Chissa' che i cervelli non ricomincino a funzionare.
9. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": A VITERBO E FROSINONE LA STESSA LOTTA
Sia l'Alto Lazio che il frusinate sono territori che hanno subito pesantissime aggressioni ambientali: si pensi alle servitu' energetiche tra Montalto e Civitavecchia e si pensi al disastro della Valle del Sacco.
Giustamente le popolazioni non vogliono subire nuovi avvelenamenti, nuove devastazioni, nuove "grandi opere" inquinanti, distruttive, fuorilegge.
Per questo la popolazione del viterbese e la popolazione del frusinate sono unite nella lotta contro i mega-aeroporti. Contro il mega-aeroporto che una lobby sciagurata vuole imporre a Viterbo e contro il mega-aeroporto che una lobby sciagurata vuole imporre a Frosinone.
E' la stessa lotta: la lotta per un ambiente vivibile, la lotta per il diritto alla salute, la lotta per un lavoro che non uccida, la lotta per la legalita' e la democrazia.
*
E quella contro i mega-aeroporti a Frosinone e a Viterbo e' la stessa lotta degli abitanti di Ciampino, di Marino e del X Municipio di Roma per la drastica ed immediata riduzione dei voli a Ciampino.
Ed e' la stessa lotta degli abitanti dell'area che subisce gli effetti dell'attivita' dello scalo di Fiumicino contro l'ipotesi insensata di ampliamento di quell'aeroporto.
*
Da Fiumicino a Ciampino, da Frosinone a Viterbo, i cittadini coscienti e responsabili si oppongono all'assalto vandalico e venefico di lobby speculative che devastano il territorio, massacrano i beni e le autentiche vocazioni produttive, avvelenano la popolazione, derubano il pubblico erario di ingenti risorse, violano le leggi.
Da Fiumicino a Ciampino, da Frosinone a Viterbo cresce l'impegno per la riduzione del trasporto aereo, per la difesa della biosfera, per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
10. LA STRABICA COPPIA TRA ARCADIA E ROCOCO'
Un assessore del Comune di Viterbo e del Comune di Viterbo il sindaco emanano fuoco e fiamme, prorompono in tuoni e fulmini, condannano con furia e clangore la decisione scellerata del presidente della Regione Lazio di finanziare un mega-aeroporto a Frosinone.
E dicono bene: e' folle e criminale realizzare quel mega-aeroporto.
*
Ma quel medesimo assessore e quel sindaco istesso son anche tra i capimanipolo della lobby del mega-aeroporto a Viterbo: ed e' quindi quasi una citazione del paradosso dell'attore dell'immortale Diderot sentirli condannare il mega-aeroporto di Frosinone perche' palesemente incompatibile con la situazione ambientale, palesemente dannoso per la popolazione, palesemente sperperatore del pubblico denaro, e - dulcis in fundo - palesemente privo dei requisiti di legge, quando il mega-aeroporto di Viterbo e' proprio nelle stesse condizioni.
Signorsi', il mega-aeroporto di Viterbo e' proprio nelle stesse condizioni: palesemente incompatibile con la situazione ambientale, palesemente dannoso per la popolazione, palesemente sperperatore del pubblico denaro, e - dulcis in fundo - palesemente privo dei requisiti di legge. Ed in piu' devasterebbe per sempre l'area archeologica e termale del Bulicame, devasterebbe per sempre l'agricoltura e il termalismo, e avvelenerebbe gli abitanti dei popolosi quartieri della citta' a ridosso dell'area.
*
Una volta lo strabismo, lo strabismo di Venere, era un vezzo tra arcadia e rococo'; hic et nunc e' solo la penosa esibizione dell'ipocrita di turno.
*
Ribadiamo quindi una volta di piu' quale sia l'unica corretta, onesta, coerente e adeguata posizione:
- no al mega-aeroporto a Viterbo;
- no al mega-aeroporto a Frosinone;
- non all'espansione del mega-aeroporto di Fiumicino;
- riduzione drastica e immediata dell'attivita' dell'aeroporto di Ciampino;
- riduzione complessiva dell'insostenibile trasporto aereo;
- promozione di mobilita' sostenibile con tecnologie appropriate;
- rispetto dell'ambiente, della salute, dei diritti degli esseri umani, delle leggi vigenti.
11. UN RINGRAZIAMENTO, ED UN'ESORTAZIONE
La campagna degli esposti che denunciano l'incostituzionalita' delle misure razziste, schiaviste e squadriste contenute nella legge 94/2009 (il cosiddetto "pacchetto sicurezza") si sta diffondendo in tutta Italia: in meno di una settimana sono stati gia' presentati esposti alle Procure ed a varie altre istituzioni nella maggior parte delle province d'Italia.
*
Non abbiamo avuto bisogno ne' di burocrazie, ne' di ospitate televisive, ne' di arraffamenti di finanziamenti pubblici, ne' di divismi, ne' di mascherate: stiamo riuscendo a raggiungere tutte le Procure d'Italia (e le Prefetture, le Questure, ed i Comuni, le Province, le Regioni) contando unicamente sulle nostre forze: delle persone che senza clamore ma con limpidezza e tenacia spesso da molti anni lottano contro il razzismo, per la legalita', per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
*
Ringraziamo tutti coloro che hanno gia' aderito, e chiediamo agli esitanti di aderire anche loro, anche solo inviando per fax o per posta elettronica gli esposti a tutte le istituzioni che abbiamo segnalato e ad altre ancora.
Come e' noto, una "notitia criminis" che raggiunge un pubblico ufficiale gli fa obbligo di porre in atto tutto quanto i suoi compiti prevedono: in qeusto caso la denuncia del colpo di stato razzista rende impossibile la prosecuzione della complicita' e obbliga il pubblico ufficiale a trasmetter quella denuncia ad ulteriori autorita', cosi' coinvolgendo via via tutte le articolazioni dell'ordinamento giuridico.
E noi vogliamo che la dinamica cosi' avviata arrivi nel piu' breve tempo possibile ai seguenti tre risultati:
a) l'ineffettualita' delle incostituzionali misure razziste, schiaviste e squadriste;
b) l'abrogazione di esse norme - o da parte della Corte Costituzionale, o da parte del Parlamento con una nuova deliberazione;
c) la sconfitta del tentativo di colpo di stato razzista, la cacciata del governo dell'eversione dall'alto, l'avvio dei procedimenti giudiziari che l'ordinamento prevede per i golpisti.
*
E ci colma di orgoglio che questo foglio in questi dieci anni di esistenza abbia saputo costruire una rete di migliaia di interlocutori che al di fuori di ogni rapporto di potere o di scambio, al di fuori di ogni principio di autorita', sulla sola base del pensare ciascuno con la propria testa e del fare insieme cio' che sembra giusto e necessario, in piena reciproca autonomia, senza deleghe e senza vertici, senza burocrazie e senza esibizionismi, hanno saputo - queste migliaia di persone amiche - costruire ancora una volta il nocciolo duro di una mobilitazione di massa che vogliamo sia di tutto il popolo italiano, contro il razzismo, contro lo schiavismo, contro lo squadrismo, contro il colpo di stato, e per la Costituzione, per la legalita', per la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani. Dal profondo del cuore grazie, ed avanti.
Ed a chi per vari motivi (non ultima la stagione) ancra non ha avuto tempo di impegnarsi, rivolgiamo la preghiera fervida di farlo subito: ciascuno nelle forme che vorra', ma intanto tutti insieme presentiamo a tutte le istituzioni i due esposti che denunciano l'incostituzionalita' e l'antigiuridicita' di quelle infami misure razziste, schiaviste, squadriste.
*
Intorno a questa iniziativa sta crescendo una mobilitazione finalmente nitida e intransigente.
1. Poiche' questa nostra iniziativa e' l'unica non subalterna, ma che pone correttamente i termini della questione:
- noi stiamo difendendo la legalita', la democrazia, la civile convivenza, i diritti umani, i valori supremi e fondanti del nostro ordinamento giuridico, del nostro paese, della nostra societa';
- sono i golpisti razzisti del governo dell'eversione dall'alto ad essere fuorilegge; sono le misure razziste, schiaviste e squadriste ad essere incostituzionali ed antigiuridiche, criminali e criminogene; chi le sostiene, le avalla, le applica, le accetta, si rende colpevole di favoreggiamento del colpo di stato che tenta di imporre in Italia il regime dell'apartheid.
*
2. Poiche' questa nostra iniziativa e' l'unica in questo ambito concreta, rispetto a tante stupidaggini meramente simboliche e del tutto ininfluenti:
- fa leva sugli strumenti efficaci che l'ordinamento giuridico mette a disposizione per contrastare il golpe;
- e' pienamente efficace sul piano giuridico, su quello politico, su quello sociale e culturale (e coloro che lo negano mentono sapendo di mentire).
*
3. Poiche' questa nostra iniziativa e' l'unica onesta:
- non serve a rubacchiare soldi pubblici o a costruire carriere;
- non e' esibizionista, caciarona, cialtrona;
- non strumentalizza e non e' strumentalizzabile;
- afferma la piena coerenza tra i mezzi e i fini;
- e' per la legalita' e la convivenza, tanto negli scopi quanto nei metodi.
*
Naturalmente gia' i soliti mascalzoni, i soliti provocatori, i soliti ignoranti, presuntuosi e pusillanimi (ed i soliti ingenui che danno loro retta), hanno iniziato la solita litania: "non serve a niente, non c'e' niente da fare, occorre rassegnarsi..."; ed anche l'altra litania, piu' subdola e infame: "occorre ben altro, noi non perdiamo tempo e non ci affatichiamo con questa robetta, organizziamo piuttosto un bel convegno a Porto Alegre..."; o l'altra ancora, la piu' abominevole, quella di chi riproduce lo stesso squadrismo, la stessa barbarie cui dice di opporsi.
Con tutti costoro noi non vogliamo aver nulla a che spartire. E le loro chiacchiere mistificanti, menzognere ed effettualmente complici col male, non ci interessano affatto.
La verita' e' che questa nostra iniziativa e' hic et nunc l'unica in corso che sia efficace e costituisce oggi un adeguato riferimento per un'azione non rinunciataria, non residuale, non meschina, non ipocrita. Poi, naturalmente, chi sa fare di meglio lo faccia. Mille altre utili cose si possono sempre fare.
*
Ma intanto chiediamo a chi ci legge di aiutarci: se riusciamo a far pervenire decine di migliaia di esposti a tutte le Procure, a tutte le Prefetture, a tutte le Questure, e a tutti i sindaci, a tutti i parlamentari - e per conoscenza anche a tutti i mass-media -, ebbene, non e' chi non veda come questo costituirebbe una resistenza democratica che comincia, un'insurrezione nonviolenta del popolo italiano in difesa della legalita' aggredita dal colpo di stato razzista.
Al lavoro dunque, e grazie a ciascuna persona per quanto vorra' e sapra' fare.
*
Il colpo di stato razzista puo' essere sconfitto.
Ognuno faccia la sua parte.
In tutta Italia raggiungiamo tutti i pubblici ufficiali con l'esposto che denuncia la criminalita' delle misure razziste, schiaviste e squadriste del cosiddetto "pacchetto sicurezza".
*
Nessun attendismo.
Nessuna rassegnazione.
Nessuna vilta'.
Nessuna ambiguita'.
Nessuna complicita'.
*
Difendiamo oggi la legalita'.
Difendiamo oggi la Costituzione.
Difendiamo oggi la democrazia.
Difendiamo oggi la civilta'.
Difendiamo oggi l'umanita'.
*
Con la forza della verita'.
Con la forza del diritto.
Con la forza dell'ordinamento giuridico democratico.
Con la forza della nonviolenza.
*
Che viva la Repubblica.
Che viva l'umanita'.
12. UN PASSO DOPO L'ALTRO
Un passo dopo l'altro, nell'indifferenza generale, siamo arrivati a questo.
Che il governo ha deciso ed imposto la deportazione di massa verso paesi che non rispettano i diritti umani anche delle persone che pure la Costituzione della Repubblica Italiana (e le principali convenzioni internazionali cui l'Italia aderisce) prevede che debbano godere del diritto d'asilo nel nostro paese perche' palesemente perseguitate nel loro.
Le deportazioni.
Che dal 1998 sono stati riaperti in Italia veri e propri campi di concentramento (ora denominati Cie, Centri di identificazione ed espulsione) in cui sono detenute per mero provvedimento amministrativo fino anche a sei mesi anche persone che non hanno commesso assolutamente nulla di male, ma che sono perseguitate per il solo fatto di esistere e di trovarsi nel nostro paese essendo nate in un altro paese.
I campi di concentramento.
Che con le misure razziste, schiaviste e squadriste contenute nella legge 94/2009 (il cosiddetto "pacchetto sicurezza") un governo barbaro e amorale, anomico e golpista sta imponendo al nostro paese il regime dell'apartheid, con esiti di inaudita persecuzione e violenza su milioni di persone innocenti.
Il regime dell'apartheid.
Un passo dopo l'altro, nell'indifferenza generale, siamo arrivati a questo.
*
A questo orrore ogni persona di volonta' buona ha il dovere di opporsi.
A questo orrore ogni associazione democratica ha il dovere di opporsi.
A questo orrore ogni istituzione fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana ha il dovere di opporsi.
Opporsi al colpo di stato razzista.
Opporsi alle misure razziste, schiaviste, squadriste, incostituzionali ed antigiuridiche, criminali e criminogene che il governo dell'eversione dall'alto tenta di imporre nel nostro paese.
Opporsi alla persecuzione di milioni di esseri umani innocenti.
*
Occorre difendere la legalita', l'ordinamento giuridico democratico, la Repubblica.
Difendere la civile convivenza.
Difendere la dignita' e i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Con la forza della verita'.
Con la forza del diritto.
Con la forza dell'ordinamento giuridico democratico.
Con la forza della nonviolenza.
13. SGANASSONI
Invece di abolire il cosiddetto sport in cui due energumeni si prendono a pugni per infliggersi dolore e lesioni (reato previsto e punito dal codice), si sbandiera come un trionfo della civilta' che anche delle energumene possano esercitarvisi in occasione delle Olimpiadi.
Dappoiche' e' considerato fin dal '700 come una delle belle arti, a quando l'inclusione dell'assassinio tra le discipline olimpiche?
14. DUE COSE S'IMPARANO LEGGENDO
Due cose s'imparano leggendo i poemi omerici: l'orrore della guerra, e il dovere dell'ospitalita'. Chi quelle opere ha letto ed inteso, non lo dimentica piu'.
Vi e' una sola umanita'.
15. LA GUERRA CHE UCCIDE
Alla guerra che uccide tu opponiti sempre.
Le vite umane, tu soccorrile sempre.
16. LA PERSECUZIONE RAZZISTA
Alla persecuzione razzista tu opponiti sempre.
Le vite umane, tu soccorrile sempre.
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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Numero 6 del 9 aprile 2013
Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
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